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«NO TAXATION WITHOUT
    REPRESENTATION»
  La rivoluzione americana
I primi a giungere nel continente nordamericano
furono i Caboto, Giovanni, che raggiunse alla fine del
„400 attraverso l‟oceano Atlantico la baia del fiume
Hudson e la penisola di Terranova,
e Sebastiano, che giunse all‟inizio del „500 nel
Labrador. La corona inglese finanziò i loro viaggi.
Il patto del Mayflower tra i Padri Pellegrini (1620)
Pocahontas e John Smith,
“Pocahontas” Disney
e “The New World” di T. Malick



                      The New World (1606 – 1733)
La Virginia, prima colonia inglese (1607)

                           La Francia e la Spagna, nei secoli successivi si
                            insediarono a loro volta in alcune zone del continente
                            nordamericano: l‟una nella zona del Mississipi e l‟altra
                            nella zona meridionale.

                           Nel 1606 la Compagnia di Londra fece partire
                            tre piccole navi, 104 persone a bordo; i coloni
                            entrarono nella baia di Chesapeake nel maggio
                            1607 (oggi è nel Maryland) e fondarono
                            Jamestown sul fiume James: aveva così origine la
                            prima colonia inglese nell'America del Nord, la
                            Virginia, in onore della regina vergine Elisabetta I.
                           L'insediamento per più di dieci anni fu sull'orlo
                            dell'estinzione. La mortalità era altissima: durante
                            l'anno della fame (1690-10), la carestia e le malattie
                            ridussero la popolazione da 500 a 60 persone . La
                            colonia sopravvisse soltanto per l'abilità del
                            capitano John Smith e poi in seguito grazie a
La Baia di Chesapeake       Sir Thomas Dale.
                           Il tabacco divenne ben presto la base
                            dell'economia della Virginia.
Maryland e New England. I puritani della Mayflower.

   Il Maryland fu creato da un unico proprietario, anziché da una
    compagnia: George Calvert, Lord Baltimore. La colonia fu
    chiamata così in onore della regina Enrichetta Maria. Come la
    Virginia basò la propria economia sul tabacco.
   Nel frattempo altri inglesi si erano insediati circa 1.000 km più
    a nord, nel così chiamato New England. I pionieri partirono
    dall'Inghilterra nel 1620 a bordo del Mayflower. Pur essendo
    soltanto un terzo dei 102 passeggeri, i "Pellegrini“ (“puritani”,
    cioè calvinisti) controllavano la spedizione.
    Sbarcarono il 16 dicembre 1620 a Cape Cod quella che
    oggi è Plymouth. Prima di sbarcare dalla nave i Pellegrini
    stesero il famoso patto del Mayflower, che obbligava i
    firmatari a costituire uno "stato civile" e che doveva restare
    la base del governo per tutta la storia della colonia.
   La "grande emigrazione" puritana fu il più massiccio esodo
    della storia della colonizzazione inglese del XVII secolo.
La prima confederazione, New England (1643)


                    Nel 1630 diciassette navi trasportarono quasi
                     un migliaio di coloni nella baia del
                     Massachusetts. Nel corso dei dieci anni
                     successivi ne affluirono altri ventimila. Nel 1630
                     fondarono Boston e una mezza dozzina di altre
                     città lungo le coste della baia.
                    Nel 1640 c'erano più di venti centri abitati. I
                     capi della baia del Massachusetts ritenevano che
                     la massa popolare non fosse in grado di
                     governare. L'autorità, essi sostenevano, doveva
                     essere esercitata da coloro ai quali dio "aveva
                     concesso potere, importanza e dignità".
                    L'intolleranza della baia del Massachusetts
                     incoraggiò gli insediamenti in altre zone del
                     New England.
                    La necessità di una comune difesa contro gli indiani,
                     gli olandesi e i francesi indusse Massachusetts,
                     Connecticut, New Haven e Plymouth a costituire nel
                     1643 la Confederazione del New England.
La presenza inglese, francese e spagnola
nel continente nordamericano a fine „600
Le concessioni del sovrano inglese.
         Nasce New York

                   A parte la Virginia e il Maryland,
                    tutte le colonie furono concesse dal
                    sovrano attraverso “patenti”, cioè
                    concessioni a privati.
                   La prima colonia in proprietà a
                    nord della baia di Chesapeake
                    venne istituita nel 1664, quando
                    Carlo II concesse il territorio
                    compreso tra i fiumi Connecticut e
                    Delaware, a suo fratello
                    Giacomo duca di York. La zona
                    già occupata dagli olandesi
                    venne conquistata facilmente
                    dalle forze del duca nel corso
                    della seconda guerra anglo-
                    olandese. New Amsterdam
                    divenne New York.
La società coloniale
  Gli inglesi avevano creato basi commerciali disposte lungo la costa
        atlantica, che praticavano il commercio con le popolazioni
  dell’entroterra e erano legate alla madrepatria inglese attraverso le
                 rotte navali, regolate da atti di navigazione.
                                 Questo significava:
    che  la base sociale degli insediamenti inglesi era formata da
      persone che cercavano l’affermazione economica che
                     l‟Inghilterra non permetteva loro.
 che una parte dei nuovi coloni erano deportati, delinquenti
  comuni o indesiderati dal governo britannico per motivi
  religiosi: dopo il 1700 agli inglesi si aggiunsero scozzesi,
  irlandesi e tedeschi, nonché schiavi africani (20% della
  popolazione,di cui quasi la metà lavoravano negli stati del Sud)
  Una popolazione: giovane, in costante crescita demografica,
  attratta dalle ricchezze naturali del “Nuovo Mondo” e dalla
  possibilità di acquistare terre.
Le colonie si dotano di una costituzione.
                                                Le colonie si dotarono
                                                 autonomamente di proprie
                                                 costituzioni, che tendevano
                                                 soprattutto a garantire alla
                                                 popolazione i diritti civili,
                                                 politici, religiosi.
                                                L‟ultima colonia, fondata nel
                                                 1732, fu la Georgia.

                                                Si cominciarono a approfondire
             Le tredici colonie:
                                                 però le differenze tra Nord e
 New Hampshire, Massachusetts, Rhode
    Island, Connecticut, New York, New
                                                 Sud.
Jersey, Pennsylvania, Delaware, Maryland,
 Virginia, North Carolina, South Carolina,
                  Georgia
Il Nord: piccoli coltivatori,mercanti e artigiani, le città

                                     Nel Nord dove il clima non era
                                      particolarmente propizio né estesi i terreni
                                      pianeggianti, prevaleva una società di piccoli
                                      coltivatori, ma ancor più di mercanti e
                                      artigiani (poi industriali), permeata in
                                      genere da profonda austerità di costumi, da una
                                      vita politica e intellettuale assai vivace (già nel
                                      1636 era stata fondata presso Boston l‟
                                      università di Harvard) e più aperta alle istanze
                                      democratiche.
Immagine di New York all’inizio
       del Settecento                Nel Nord si producevano: rum, legname,
                                      minerale di ferro, farine, pellicce, prodotti navali
                                      e cantieristici

                                     Qui si concentravano le principali città:
                                      Boston, New York, Philadelphia (tutte
                                      superiori ai diecimila abitanti)
                                     Esisteva un élite della ricchezza e del
                                      potere
      Harvard nel XVIII secolo
Il Sud agricolo




      Pianta di
       indaco                                                          Piantagione di
                   Immagine idilliaca di una fattoria della Virginia      tabacco

    Il Sud, più popoloso e ricco, aveva un clima adatto alle
    colture di piantagione, in cui prosperava una società di
    grandi proprietari terrieri, spesso di estrazione
    aristocratica e politicamente conservatori; i latifondi erano
    coltivati dagli schiavi neri, sempre più numerosi e ritenuti un
    supporto fondamentale delle strutture economiche locali.
   Le coltivazioni più praticate erano: cereali, riso, indaco e tabacco.
IL SISTEMA COLONIALE BRITANNICO: I “CONTRO”

   Il Nordamerica apparteneva all‟impero britannico e faceva parte di
    un circuito di scambio unico, comprendente Indie Occidentali
    (producevano zucchero), Africa e Inghilterra.
   Le colonie, secondo i mercantilisti, avevano il compito di
    contribuire alla potenza e alla ricchezza della madrepatria.
   Certe categorie di prodotti dalle colonie dovevano essere
    esportati in Gran Bretagna con navigli inglesi, le colonie
    dovevano importare solo manufatti britannici o riesportati
    dalla madrepatria: gli scopi erano autosufficienza protezionistica e
    esclusione della concorrenza straniera.
   Tale sistema richiedeva una burocrazia complessa e un
    apparato pesante e sentito come odioso dai coloni.
   Le colonie erano costantemente in saldo commerciale
    negativo con la Gran Bretagna, con un forte indebitamento.
LA CRESCITA DELLE COLONIE AMERICANE NEL „700

  L‟economia nordamericana durante il Settecento crebbe
  costantemente per due ragioni:
1. L’ampliamento del mercato interno dovuto alla
    crescita demografica e ai progressi della colonizzazione.
    Era vitale che le terre occidentali rimanessero
    disponibili per nuove piantagioni, al fine di compensare
    l‟aumento della popolazione e l‟esaurimento delle terre già
    coltivate.
2. L’appartenenza al sistema coloniale britannico aveva
    avuto effetti benefici: la madrepatria copriva i costi del
    governo civile e militare; garantiva protezione per
    terra e per mare; offriva sbocchi di mercato sicuri
    dentro il “sistema mercantile”.
L‟alba dell‟indipendenza (1763 – 1773)
Una società giovane,libera,individualista.




   Nord e Sud erano accomunate da una forte spinta verso
    la liberazione individuale e la ricerca di maggiori
    opportunità.
   Rispetto alla società inglese, le tredici colonie americane
    danno minore peso alla tradizione e all’antichità (i
    confini sociali sono meno netti) e sono meno
    rispettose delle gerarchie cetuali tipiche delle società
    europee.
La mescolanza tra individualismo e comunitarismo

  Era molto importante la mentalità influenzata dal credo
  religioso protestante, particolarmente calvinista, in cui
  convivevano individualismo e comunitarismo.
 Il calvinismo vedeva nell‟affermazione lavorativa il segno
  evidente della benevolenza divina→ individualismo

  La  comunità dei credenti ha grandi responsabilità sia nel
    regolare i comportamenti individuali, sia nel gestire la vita
    sociale.
       Il “Nuovo mondo” era il punto di arrivo di tutti coloro che
 non amavano la religione anglicana,troppo “papista”, quindi a molti
 l’America sembrava davvero una nuova Gerusalemme, il luogo
 in cui formare la comunità degli eletti destinati alla salvezza
 →comunitarismo
«THE GREAT AWAKENING»
                                             Si estese un movimento religioso in tutte
                                             le colonie diffuso da seguitissimi
                                             predicatori , “the Great Awakening” (il
                                             Grande Risveglio),che influenzò la
                                             mentalità e la sensibilità dei coloni, tra il
                                             1730 e il 1760.
                                            Il “Grande Risveglio” diffuse un’ansia di
George Whitefield, uno dei predicatori       rinnovamento evangelico, che
            più seguiti
                                             determinò critiche alle oligarchie
                                             politico – religiose colpevoli di avere
                                             provocato un forte impoverimento
                                             spirituale, e creò un‟ atmosfera
                                             millenaristica di attesa in eventi
                                             rigeneratori.
                                            Preparò la mentalità dei coloni verso un
                                             ribaltamento della situazione
                                             esistente.
Una riunione del “Great Awakening”
Politica britannica nelle colonie.
   Le colonie avevano ampi margini di autonomia, che si
    basavano sulla presenza di assemblee rappresentative elettive.
   Il governo inglese controllava le amministrazioni locali in modo
    indiretto, e incentrato sulle necessità economiche.
   I governatori e i funzionari scelti dalla corona inglese potevano
    solo controllare che la vita associata si svolgesse regolarmente
   Le élites delle assemblee locali controllavano le finanze
    delle colonie e gli stipendi dei funzionari regi: essi erano
    quindi costretti a contrattazioni continue con queste
    élites.
   Il governo inglese aveva costruito un modus vivendi
    pragmatico, che evitava di attuare prove di forza sulle questioni
    di principio (tasse e partecipazione politica) e che cercava, quasi
    sempre con successo, soluzioni di compromesso. Tale
    equilibrio si ruppe, però, nella seconda metà del „700.
LE QUESTIONI POLITICHE DEL
CONFLITTO tra madrepatria e colonie /1

Il conflitto tra madrepatria inglese e colonie si incentrò su
due questioni politiche fondamentali tra loro
intrecciate.


 A      L’estensione della partecipazione
       popolare alle scelte del governo
                       e

       B      i limiti al potere sovrano
LE QUESTIONI POLITICHE FONDAMENTALI / 2

                                  A
In Gran Bretagna gli whig sostenevano che chi pagava le tasse aveva
    il diritto a partecipare al governo del paese, scegliendo i
    propri rappresentanti al Parlamento tramite elezione.
 Lo statuto delle colonie escludeva tale possibilità, in quanto i
    sudditi americani erano assoggettati alle decisioni del
    Parlamento britannico.
                                     B
 I limiti al potere sovrano erano sostenuti dal Parlamento inglese nel
    senso che il cittadino godeva di diritti naturali inviolabili da
                                 ogni potere.
         Il rapporto di forza tra madrepatria e colonie sembrava
     consentire l’imposizione di provvedimenti giuridici e fiscali
                non contrattati con le assemblee locali.
LE CONSEGUENZE DELLA GUERRA DEI SETTE ANNI

                                    La questione politica diventò chiara al
                                     termine della guerra dei Sette anni, per
                                     cui la Gran Bretagna poteva gestire
                                     un vasto territorio imperiale, con
                                     forti possibilità di espansione sia verso
                                     Nord (ex colonie francesi), sia verso
                                     verso Ovest (terre dei nativi americani)
                                    I coloni, che avevano svolto un ruolo
                                     importante nella guerra, compresero
                                     di avere interessi propri, simili,ma
                                     non convergenti con la madrepatria
                                     britannica.
                                    Si cominciò a formare una sorta di
                                     identità nord – americana.
Territori britannici
alla vigilia della rivoluzione
IL GOVERNO GRENVILLE: INIZIA LO SCONTRO
                       Il governo britannico presieduto da lord George
                        Grenville, che doveva affrontare i costi altissimi della
                        guerra dei Sette anni, cercò di mutare gli equilibri
                        politici e amministrativi tra colonie americane e Gran
                        Bretagna, nel periodo 1763 – 1765.
                       I territori ex francesi furono organizzati in quattro
                        province nuove.
                       I territori dell’Ovest furono posti sotto il diretto
                        controllo della corona inglese, con la proibizione di
                        creare qui nuovi insediamenti.
                       Fu aumentato il numero di soldati britannici, che
Lord G. Grenville
                        venivano pagati con le imposte maggiorate per i coloni.
                       Furono prese misure drastiche per garantire i
                        monopoli britannici e riscuotere i dazi, combattendo
                        il diffuso contrabbando.
                       Fu istituita la corte di Viceammiragliato, senza
                        giuria popolare, sentita dai coloni come strumento
                        repressivo del governo britannico.
LO STAMP ACT (1765)
                                             La tensione montante sboccò di fronte
                                             all‟imposizione dello Stamp Act, un bollo
                                             che doveva corredare tutti gli articoli
                                             in carta: lettere, giornali, libri, ma anche i
                                             documenti legali: una tassa per finanziare i
                                             costi burocratici.
        Bolli dello Stamp Act.
                                            Nella tradizione inglese l’introduzione
                                             di una tassa senza senza
                                             l’approvazione dei rappresentanti del
                                             regno era considerato un atto di
                                             dispotismo.


                                            La tassa era stata votata dal Parlamento
                                             inglese, ma per i coloni era un atto
                                             d’arbitrio perché nessun deputato
                                             rappresentante dei coloni faceva parte
                                             del Parlamento di Londra.
Atto dimostrativo contro lo Stamp Act:
        dispersione della posta
L‟ABROGAZIONE DELLO STAMP ACT (1766)


   Si verificarono resistenze al pagamento.
   Crebbe l‟evasione fiscale.
   Alcune assemblee dichiararono illegali le imposte votate
    senza il loro consenso.
   Nel 1766 il Parlamento abrogò lo Stamp Act, ma ribadì il
    proprio diritto di legiferare in ogni caso sulle colonie.




                       Una teiera “No Stamp Act”
LE ARGOMENTAZIONI DELLE COLONIE CONTRO IL PARLAMENTO


                                            Le colonie erano state fondate non dal
                                     Parlamento,ma da “avventurosi privati”, che da sudditi
                                     liberi della Corona avevano preso possesso di un paese che loro
                                     avevano conquistato a loro spese.
                                           I governi coloniali riconoscevano il re inglese
                                     come loro sovrano e i governatori come rappresentanti
                                     del re, ma rivendicavano il fatto che le leggi fossero fatte e
                                     approvate dalle assemblee locali con l’assenso del
                                     governatore e la definitiva approvazione del re. Quindi le
                                     colonie erano come tanti piccoli stati separati soggetti al
Benjamin Franklin,                   medesimo principe.
scienziato, filosofo e uomo
politico, che gli statunitensi             Le colonie consideravano naturale la sovranità del re,
considerano uno dei padri            e incomprensibile la pretesa parlamentare di approvare
della patria, scrisse nel 1767
a un lord inglese una lettera        leggi che regolassero gli affari interni delle colonie.
con cui spiegava
chiaramente le ragioni di            Su questo non esistevano compromessi di nessun tipo.
dissenso della colonie
americane contro il                        Ogni atto di oppressione (o sentito come tale) da
Parlamento e il governo              parte del governo e del Parlamento di Londra avrebbe
inglese.        ►►►
                                     affrettato la rivolta finale.
IL “REVENUE ACT” DI CHARLES TOWNSHEND
                         Il nuovo governo inglese guidato da William
                         Pitt ricominciò nel 1767 la sua politica di
                         rigidezza finanziaria contro le colonie,
                         orchestrata Cancelliere dello Scacchiere
                         Charles Townshend.
                         Il “Revenue Act” conteneva:
                        nuovi e più duri dazi doganali sui prodotti inglesi
                         importati nelle colonie
                        la riorganizzazione del sistema doganale
                        la sospensione dell’assemblea di New York che si
Charles Townshend,       rifiutava di applicare la legge
cancelliere dello
scacchiere              un rafforzamento della posizione finanziaria di
                         governatori e funzionari per renderli autonomi dalle
                         assemblee.
I “TOWNSHEND ACTS” E LA REAZIONE COLONIALE, I
                    BOICOTTAGGI.
                                             Nel preambolo della legge Townshend chiariva che
                                             essa era necessaria per aumentare le entrate pubbliche
                                             in modo da rafforzare gli strumenti del governo
                                             imperiale e per imporre il principio per cui solo il
                                             Parlamento inglese poteva legiferare sui territori
                                             imperiali.
                                            Questa legge insieme a altri provvedimenti noti come
                                             “Townshend Acts”, anch‟essi tesi a rendere sempre
 Stampa satirica in cui si rappresenta
                                             più stringente l’autorità inglese sulle colonie,
     il funerale dello Stamp Act             provocarono una durissima reazione dei coloni
                                             americani.
                                            Il centro delle azioni di resistenza fu il
                                             Massachusetts,il cui governatore fece arrivare
                                             truppe dall‟Inghilterra a tutela dell‟ordine pubblico.
                                            John Dickinson scrisse Letters of a Farmer in
                                             Pennsylvania (1768) in cui esplicitava il
                                             principio da tutti condiviso “no taxation without
                                             representation” e proponeva di boicottare le
Farmer americani contro funzionari
                                             merci inglesi, senza revocare la fedeltà al re. Il
            coloniali                        boicottaggio ebbe grosso seguito.
IL MASSACRO DI BOSTON, LA REVOCA DEI “TOWNSHEND ACTS”

                              La tensione montante portò nel 1770
                               a causa del “massacro di Boston”,
                               in cui durante una manifestazione anti
                               –inglese le truppe fatte giungere in
                               città dal governatore spararono
                               sulla folla, uccidendo cinque
   Il massacro di Boston       manifestanti e portando la
                               situazione negativa al suo culmine.
                              Nel medesimo giorno, i
                               “Townshend Acts” furono
                               revocati dal nuovo governo North.
                              Tale revoca fu dovuta alle pressioni
                               dei mercanti britannici, che erano
                               danneggiati dal movimento
  La tomba – monumento
       dei cinque morti
                               per la non – importazione.
IL GOVERNO NORTH, 1770 – 1783, IL TEA ACT.
                            Il massacro di Boston, per qualche mese, placò gli
                             animi, ma già all’inizio del 1771 i rapporti tra
                             autorità inglesi e assemblee rappresentative
                             ripresero a peggiorare.
                            La situazione precipitò con il Tea Act, maggio 1773.
                            La Compagnia delle Indie Orientali (East India
                             Company) poteva vendere tè sul continente
                             americano a condizioni di vantaggio che la
                             rendevano monopolista di questo commercio.
                            I mercanti coloniali di tè, sia quelli “ufficiali”, sia i
                             contrabbandieri di tè olandese, che praticavano prezzi
                             bassi, avrebbero subìto un danno
                             Tale legge, soprattutto, appariva come
                             l’ennesima imposizione del Parlamento sui
     Lord North,
primo ministro inglese
                             coloni,costretti a pagare il tè secondo i prezzi fissati
                             dalla E.I.C, che così si sarebbe salvata dalla rovina.
IL «BOSTON TEA PARTY»

                                   Con un atto dimostrativo di
                                    grande significato simbolico
                                    e politico, nel dicembre
                                    1773, alcuni bostoniani
                                    vestiti da indiani salirono
    Il “Boston Tea Party”
                                    su una nave della East
                                    India Company e
                                    gettarono nelle acque
                                    del porto l’intero carico
                                    di tè.

                                   Questo episodio è noto
                                    come “Boston tea party”.
Francobollo commemorativo del
   “Boston tea party” (1973)
LA REAZIONE INGLESE: “INTOLERABLE ACTS

   Dopo il “Boston Tea Party” il governo inglese approvò gli
    “Intolerable Acts”, 1774, per ribadire che il Parlamento era
    l‟unico organo legislativo legittimo e legittimato.
   Con questi provvediementi:
   1. Il porto di Boston fu chiuso temporaneamente
   II. Il consiglio provinciale da organo elettivo diventò organo di
    nomina regia
   III. I poteri del governatore furono rafforzati.
    In sostanza il governatore,che era un militare, aveva
    pieni poteri giudiziari, poteva autorizzare le riunioni
    del consiglio cittadino, e requisire le case per
    l’acquartieramento dei soldati
IL “QUEBEC ACT” (1774)
                     La tensione salì con il “Quebec Act” che prevedeva
                        per questa area:
                              tolleranza religiosa per i sudditi
                               cattolici dell‟ex colonia francese
                              un governo senza            rappresentanza
                              processi senza giurie
                              l’ annessione di zone occidentali alla
                               provincia del Quebec, che escludeva i
                               coloni americani,
                     I coloni furono allarmati soprattutto dal trattamento di
                        favore verso i “papisti”:
                     1.   perché il mantenimento di una forte comunità
                          cattolica al confine delle colonie rendeva il
                          territorio canadese non assimilabile a quello
                          delle colonie, a stragrande maggioranza protestanti
Il “Quebec Act”
                     2.   perché i cattolici erano ritenuti sostenitori
                          del potere assoluto dei sovrani
IL “QUEBEC ACT” IN UNA STAMPA DELL‟EPOCA




Il sovrano francese e il re inglese Giorgio III, accompagnato da un soldato scozzese con la cornamusa mentre suona il
piffero, sovrastati dal diavolo suggeritore occulto, assistono compiaciuti al “minuetto delle mitre”, ballato da vescovi
cattolici e anglicani. Essi danzano al suono del piffero intorno alla legge sul Québec, che dà libertà di culto ai cattolici
di quella provincia, da poco passata di mano, dai francesi agli inglesi, e quindi a maggioranza cattolica.
IL PRIMO CONGRESSO CONTINENTALE,
              1774
IL PRIMO CONGRESSO CONTINENTALE
   Le leggi coercitive del 1774 furono un provvedimento
    politicamente sbagliato.
   Nacquero da un‟interpretazione riduttiva dell‟atto di Boston, che
    veniva colpita insieme alla colonia di cui era capitale, per la
    presenza al suo interno di facinorosi, come se si trattasse di
    un provvedimento di ordine pubblico.
   Il tentativo di isolare Boston dalle altre colonie ebbe un
    effetto totalmente inaspettato dagli inglesi.
                        Settembre 1774:
    A Philadelphia si autoconvocò il Primo Congresso
    continentale, a cui parteciparono membri eletti
    provenienti da tutte e tredici le colonie: era l‟atto
    supremo di rottura istituzionale con la madrepatria.
CONGRESSO E OPINIONE PUBBLICA
Il Primo Congresso tenne inizialmente una linea di prudente e
   moderata, chiedendo al re di abrogare i provvedimenti
   del governo Grenville, 1763.
 I parlamentari volevano evitare lo scontro armato e
   consolidarono gli strumenti di resistenza attraverso il
   boicottaggio delle merci inglesi.
 I deputati non si accordarono sulla dichiarazione che
   rifiutava la giurisdizione del parlamento sui territori
   imperiali.
 Tra l‟opinione pubblica, tuttavia, cominciarono a circolare libelli,
   come A Summary View of the Rights of British America di
   Thomas Jefferson,

  che parlavano esplicitamente di indipendenza legislativa
  delle colonie e riconoscimento della sola autorità del re.
IL RIFIUTO DELL‟IMPOSTAZIONE COLONIALE


Questa impostazione era inaccettabile da parte britannica,
in quanto il Parlamento britannico e le assemblee legislative
coloniali si sarebbero trovate in perfetta parità
all‟interno dell‟impero.
Nessun atto dell‟uno sarebbe valso per le altre senza il
reciproco consenso.
L’unico elemento di controllo e di coordinamento
imperiale possibile sarebbe stato l’autorità del re:
Jefferson parlava di “mediatory power” da parte del
sovrano.
In questo modo, però, l‟equilibrio istituzionale britannico
fondato sul Parlamento si sarebbe dissolto.
“GOVERNO DELLA LEGGE”
                    Gli whig americani parlavano di “governo della
                     legge” come gli whig inglesi, ma con un significato
                     diverso.
                    In Gran Bretagna “governo della legge” significava
                     governo del Parlamento, dunque potere del
                     Parlamento.
                    Nelle colonie “governo della legge” equivaleva a
                     quei diritti consuetudinari, inviolabili e sanciti
                     dalla natura,dalla consuetudine, dalla
                     tradizione e dalla legge, che regolavano e
                     frenavano ogni azione governativa, sia del
Re Giorgio III       Parlamento, sia del re.
                    In Gran Bretagna tutti, anche il re Giorgio III,
                     non volevano cedere sul principio della sovranità
                     del Parlamento, perché temevano che la vittoria
                     dei coloni avrebbe rafforzato i radicali inglesi.
L‟INIZIO DEL CONFLITTO , 1775




                         La battaglia di Bunker Hill


   Il conflitto armato cominciò nell‟ aprile del 1775, quando
    il governo britannico dichiarò il Massachusetts colonia
    ribelle.
   Le prime battaglia si svolsero a Concord, Lexington e
    Bunker Hill, nei due mesi successivi.
   La guerra di indipendenza durerà otto anni
IL SECONDO CONGRESSO CONTINENTALE, 1775

                                       Il Secondo Congresso
                                        continentale si riunì a
                                        Philadelphia a partire dal
                                        maggio 1775.
                                       Rispetto al Primo Congresso, che
                                        doveva gestire una protesta e
                                        chiedere riparazioni,
                                       il Secondo Congresso agì come
                                        organo deliberativo e
Il Secondo Congresso continentale
                                        esecutivo
                                        e ebbe poteri da governo
                                        provvisorio, dopo la
                                        Dichiarazione di indipendenza
                                        (1776)
LA GUERRA DIVENTA OFFENSIVA
                                               Il Congresso affrontò il conflitto armato
                                                senza un‟idea precisa su natura e obiettivi
                                                della guerra. Il conflitto ebbe inizialmente
                                                carattere “difensivo” contro le prevaricazioni
                                                britanniche.
                                               Inizialmente le richieste del Congresso erano
                                                ancora legate al ripristino della situazione
                                                precedente al 1763
                                               Giorgio III, invece, parlando al Parlamento,
                                                accusò le colonie di essere responsabili di un
                                                complotto (ottobre 1775)

                                               A quel punto il Congresso decise la
                                                costituzione di un esercito continentale
Il Secondo Congresso continentale
                                                affidato a George Washington, il
affidò la guida delle operazioni militari       finanziamento continuativo della guerra e il
a George Washington (1732 – 1799),              lancio di iniziative belliche offensive.
proprietario terriero della Virginia
COMMON SENSE DI THOMAS PAINE

                 Nei primi mesi del 1776
                  accese gli animi contro gli
                  inglesi un libro destinato a
                  avere un‟influenza decisiva,
                  Common sense di Thomas
                  Paine,
                  che proponeva la liberazione
                  dalla monarchia imperiale
                  e la fondazione di una
                  repubblica continentale
                  basata su una costituzione
                  imperniata sulla ragione e
                  i diritti naturali del genere
                  umano.
LA DICHIARAZIONE DI INDIPENDENZA (1776)




                                 La firma della Dichiarazione


Benjamin Franklin, John Adams,
Thomas Jefferson elaborano la
Dichiarazione di Indipendenza
LA VIA DELL‟INDIPENDENZA , 1774 - 1776
   L‟indipendenza fu un processo avviato da alcuni sviluppi
    preliminari e significativi, iniziato nel 1774.
   Nel 1774 le convenzioni provinciali avevano assunto poteri di governo.
   Nella primavera del 1776 Connecticut e Rhode Island avevano adottato
    nuove costituzioni
   Le avevano seguite Massachusets, New Hampshire e South Carolina,Virginia
    e New Jersey.
   Tutte le costituzioni insistevano su alcuni principi
   sovranità popolare
   governo della legge
   eguaglianza dei diritti
   governo rappresentativo
   Sistema istituzionale: bicameralismo; governatore eletto dalle
    assemblee o dall‟elettorato, o con designazioni primarie
I LUOGHI DELLA DICHIARAZIONE DI INDIPENDENZA




         Philadelphia nel 1720, in un dipinto di Peter Cooper




                                                                Indipendence Hall
                                                                l’edificio in cui fu
                                                                firmata la Dichiarazione
                                                                di
                                                                Indipendenza,
LA DICHIARAZIONE D‟INDIPENDENZA APPROVATA




I deputati del Secondo congresso passarono definitivamente a posizioni
indipendentiste nella primavera del 1776, spinti dalle decisioni delle colonie che
avevano approvato le proprie costituzioni, ma anche dalle iniziative di
convincimento di alcuni deputati.
       Il 4 luglio 1776 venne approvata la Dichiarazione
  d’indipendenza delle colonie d’America, sulla base di un
     testo il cui maggiore responsabile fu Thomas Jefferson
LA DICHIARAZIONE DI INDIPENDENZA
                     Philadelphia, 4 luglio 1776

«Quando nel corso degli umani eventi si rende necessario ad un popolo
sciogliere i vincoli politici che lo avevano legato ad un altro ed assumere
tra le altre potenze della terra quel posto distinto e eguale cui ha diritto
per Legge naturale e divina, un giusto rispetto per le opinioni dell’umanità
richiede che esso renda note le cause che lo costringono a tale
secessione.
Noi riteniamo che le seguenti verità siano di per sé stesse evidenti. Che
tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono stati dotati dal loro
Creatore di alcuni Diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, la
Libertà e la ricerca della Felicità.
Che allo scopo di garantire questi diritti, sono creati fra gli uomini i
Governi, i quali derivano i loro giusti poteri dal consenso dei
governati.
Che ogni qual volta una qualsiasi forma di Governo tende a negare tali
fini, è Diritto del Popolo modificarlo o distruggerlo, e creare un nuovo
Governo, che si fondi su quei principi e che abbia i propri poteri ordinati in
quella guisa che gli sembri più idonea al raggiungimento della sua
sicurezza e felicità. ….»
I TRE VALORI DELLA DICHIARAZIONE
            La Dichiarazione ebbe una triplice
              valenza.

               1. proclamazione dei diritti naturali
                dell‟uomo e dei fini generali del
                governo.

               2. perorazione delle ragioni delle
                colonie sulla base della legge

               3. atto d‟accusa contro il re
                britannico.
LA GUERRA DI INDIPENDENZA
VITTORIA DEI COLONI A SARATOGA
                                    La vittoria più importante
                                     dell‟esercito dei coloni nella I
                                     fase del conflitto avvenne nelle
                                     battaglie di Saratoga, presso
                                     New York, combattute il 19
         1                   2
                                     settembre e il 7 ottobre 1777.
                                    Dopo una sconfitta nella prima
                                     battaglia, l‟esercito guidato da
                                     Horatio Caine (1) vinse sui
                                     britannici comandati da Lord
                                     Burgoyne (2) e recuperò
                                     Philadelphia.
                                    A seguito di questa vittoria, la
                                     Francia entrò nel conflitto
La resa inglese a Saratoga           sostenendo le colonie.
L‟APPORTO FRANCESE (E SPAGNOLO)
                                 La Francia entrò nella guerra di
                                  indipendenza americana nel 1778 e la
                                  Spagna nel 1779.
                                 Il conflitto si trasformò così da
                                  ribellione coloniale in guerra
                                  transatlantica.
                                 Inizialmente, tuttavia, le sorti della
                                  guerra non si modificarono in modo
                                  decisivo, anzi nell‟inverno del 1780
                                  l‟esercito del Congresso era in forte
                                  crisi (ammutinamenti, defezioni)
Da sinistra: il marchese La
Fayette, George Washington
                                 Ribaltarono la situazione l‟intelligenza
e                                 strategica di G. Washington e del
il conte Rochambeau
                                  conte francese Rochambeau
LA BATTAGLIA DI YORKTOWN, 1781




                                                           La resa inglese



   La flotta francese pose il blocco navale lungo la costa della baia a
    Chesapeake, e così impedì i soccorsi navali britannici.
   Washington e Rochambeau misero l‟esercito della Gran
    Bretagna sotto assedio congiunto.
   Nell’ottobre 1781, i britannici furono costretti alla resa.
   La vittoria di Yorktown non fu decisiva sul piano militare, ma
    rafforzò le posizioni di chi in Gran Bretagna spingeva per
    finire le ostilità
LA PACE O “TRATTATO” DI VERSAILLES,
                   1783
                                         L'Inghilterra in sostanza non era più in grado di
                                          portare avanti la guerra contro gli americani, anche
                                          perché era continuamente costretta a servirsi di
                                          truppe mercenarie (i tedeschi p.es. erano circa
                                          29.000 unità) per colmare le perdite subite.
                                         Nel marzo del 1782 la Camera dei Comuni si
                                          dichiarò a favore dei negoziati.

                                         Lord North si ritirò, Fox divenne ministro
                                          degli esteri e i negoziati presero inizio a
                                          Parigi nell'autunno del 1782. Da parte
                                          americana fu designato come plenipotenziario
La firma del trattato di Versailles       John Adams, assistito da Jay e da Franklin; egli
                                          era tenuto a non firmare la pace senza il
                                          preventivo accordo della Francia. Il trattato
                                          di pace definitivo fu firmato a Versailles
                                          il 3 settembre 1783.
I CONTENUTI DEL TRATTATO




    La Spagna pretendeva di riavere Gibilterra, ma recuperava soltanto la Florida e l'isola
    di Minorca; più tardi dovrà anzi restituire alla Francia la Luisiana.
    La Francia recuperava Saint-Pierre e Miquelon e otteneva alcuni vantaggi sulle Antille
    (Tobago) e in India, oltre al Senegambia, ma avrebbe voluto avere anche il Canada.
    Anche Franklin voleva che l'Inghilterra rinunciasse al Canada. L'accordo tuttavia fu
    che gli inglesi lo conservassero, a condizione di rinunciare a tutti i territori oltre
    il Mississipi e a non rivendicare più alcun territorio a ovest delle colonie
    "storiche“, che passarono ai neonati Stati Uniti.
   I veri vincitori erano stati gli americani. Alla fine del 1783 le ultime navi
    inglesi lasciavano New York.
LA COSTITUZIONE, IL GOVERNO FEDERALE
GLI ARTICOLI DI CONFEDERAZIONE
           Nello stesso 1781 nacque la prima
            autorità confederale dei tredici
            Stati (ex colonie) .
           Il Congresso votò gli Articoli di
            confederazione che costituirono la
            prima costituzione degli Stati Uniti.
           Gli Articoli erano un trattato fra stati
            sovrani, che mantenevano una
            amplissima autonomia.
           Il Congresso coordinava i rapporti
            tra gli Stati, non aveva autonomia
            finanziaria, e esercitava solo
            funzioni nei rapporti con l’estero.
FEDERALISTI E ANTIFEDERALISTI
       Federalisti
                                                   Si formarono due movimenti d’opinione.
                                                   Il movimento FEDERALISTA voleva che gli
                                                    Articoli di confederazione fossero
                                                    riformati per rafforzare il governo
                                                    centrale.
                                A. Hamilton
                                                   Esso spingeva perché gli Stati Uniti si dessero
B. Franklin
                                                    una vera costituzione scritta che regolasse i
                                                    rapporti tra
                                                    cittadini, portatori di diritti inalienabili, Stati
                                                    sovrani, che difendevano il diritto di
                                   Jonn Adams
                                                    autodeterminazione delle comunità e governo
                                                    centrale.
              Antifederalisti
                                                    Il movimento ANTIDEFEDERALISTA
                                                    voleva invece che venisse mantenuto il più
                                                    ampio tasso di autonomia tra gli Stati, a
                                                    cui sopraintendesse una autorità centrale non
                                                    costrittiva.
  T. Jefferson             J.Madison
LA COSTITUZIONE DEGLI STATI UNITI, 1787

                Una Convenzione si riunì nel 1787 a
                 Philadelhia per dicutere la possibilità
                 di dare agli Stati Uniti una
                 Costituzione.
                Venne approvato, dopo duri dibattiti,
                 un testo in sette articoli.
                Un governo federale con una
                 propria sovranità parallela a quella
                 degli altri Stati sovrani.
                Un Congresso formato da due
                 Camere, Camera dei Rappresentanti , eletta
                 dai cittadini,e il Senato, composto da due
                 rappresentanti eletti da ogni Stato.
I CONTENUTI ESSENZIALI DELLA COSTITUZIONE

   La Costituzione prevede l‟esistenza di un potere
    legislativo federale, che ha precise sfere d‟azione,
    delimitando,ma anche garantendo l‟autonomia legislativa dei
    singoli Stati.
   Un potere esecutivo autorevole, dotato di ampi poteri
    d‟azione, esercitato dal Presidente degli Stati Uniti: ha
    potere di veto sulle leggi approvate dal Congresso
   Un potere giudiziario indipendente, che ha due ambiti:
    federale e dei singoli Stati.
   La Costituzione è sorvegliata dalla Corte Suprema:
    interpreta il testo costituzionale, protegge i diritti dei
    cittadini, dirime i conflitti tra le istituzioni statali e federali.
THE BILL OF RIGHTS, 1791
            Nel 1791 la Costituzione fu
             integrata dal Bill of Rights, una
             carta dei diritti che ribadisce la
             volontà del potere federale di
             rispettare i diritti individuali:
            alla vita
            alla proprietà
            alla ricerca della felicità
            alla libertà di pensiero e di culto
            Furono esclusi dai diritti di
             cittadinanza del Nuovo Stato:
             i “Native Americans”, le donne,
             e gli schiavi
GEORGE WASHINGTON PRIMO PRESIDENTE
                           Dopo la ratifica della costituzione americana da
                           parte di tutti i tredici stati federali,
                           Il    4    febbraio1789    George
                           Washington divenne con voto
                           unanime il primo presidente degli
                           Stati Uniti d'America, e lo rimase
                           fino al 1797.
                           Washington era stato presidente del
                           Congresso e si era schierato apertamente per
                           l‟istituzione di un governo forte, in cui il
                           presidente avesse potere di veto sulle decisioni
George Washington          del Congresso,comandasse le forze armate e
riceve la prima bandiera   nominasse i giudici della corte suprema.
degli Stati Uniti
   Guido Abbatista, La rivoluzione americana, Roma –
    Bari,Laterza, 1998 – 2009

   Francesco Benigno, Storia moderna, Roma – Bari, Laterza,
    2000

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La rivoluzione americana

  • 1. «NO TAXATION WITHOUT REPRESENTATION» La rivoluzione americana
  • 2. I primi a giungere nel continente nordamericano furono i Caboto, Giovanni, che raggiunse alla fine del „400 attraverso l‟oceano Atlantico la baia del fiume Hudson e la penisola di Terranova, e Sebastiano, che giunse all‟inizio del „500 nel Labrador. La corona inglese finanziò i loro viaggi.
  • 3. Il patto del Mayflower tra i Padri Pellegrini (1620) Pocahontas e John Smith, “Pocahontas” Disney e “The New World” di T. Malick The New World (1606 – 1733)
  • 4. La Virginia, prima colonia inglese (1607)  La Francia e la Spagna, nei secoli successivi si insediarono a loro volta in alcune zone del continente nordamericano: l‟una nella zona del Mississipi e l‟altra nella zona meridionale.  Nel 1606 la Compagnia di Londra fece partire tre piccole navi, 104 persone a bordo; i coloni entrarono nella baia di Chesapeake nel maggio 1607 (oggi è nel Maryland) e fondarono Jamestown sul fiume James: aveva così origine la prima colonia inglese nell'America del Nord, la Virginia, in onore della regina vergine Elisabetta I.  L'insediamento per più di dieci anni fu sull'orlo dell'estinzione. La mortalità era altissima: durante l'anno della fame (1690-10), la carestia e le malattie ridussero la popolazione da 500 a 60 persone . La colonia sopravvisse soltanto per l'abilità del capitano John Smith e poi in seguito grazie a La Baia di Chesapeake Sir Thomas Dale.  Il tabacco divenne ben presto la base dell'economia della Virginia.
  • 5. Maryland e New England. I puritani della Mayflower.  Il Maryland fu creato da un unico proprietario, anziché da una compagnia: George Calvert, Lord Baltimore. La colonia fu chiamata così in onore della regina Enrichetta Maria. Come la Virginia basò la propria economia sul tabacco.  Nel frattempo altri inglesi si erano insediati circa 1.000 km più a nord, nel così chiamato New England. I pionieri partirono dall'Inghilterra nel 1620 a bordo del Mayflower. Pur essendo soltanto un terzo dei 102 passeggeri, i "Pellegrini“ (“puritani”, cioè calvinisti) controllavano la spedizione.  Sbarcarono il 16 dicembre 1620 a Cape Cod quella che oggi è Plymouth. Prima di sbarcare dalla nave i Pellegrini stesero il famoso patto del Mayflower, che obbligava i firmatari a costituire uno "stato civile" e che doveva restare la base del governo per tutta la storia della colonia.  La "grande emigrazione" puritana fu il più massiccio esodo della storia della colonizzazione inglese del XVII secolo.
  • 6. La prima confederazione, New England (1643)  Nel 1630 diciassette navi trasportarono quasi un migliaio di coloni nella baia del Massachusetts. Nel corso dei dieci anni successivi ne affluirono altri ventimila. Nel 1630 fondarono Boston e una mezza dozzina di altre città lungo le coste della baia.  Nel 1640 c'erano più di venti centri abitati. I capi della baia del Massachusetts ritenevano che la massa popolare non fosse in grado di governare. L'autorità, essi sostenevano, doveva essere esercitata da coloro ai quali dio "aveva concesso potere, importanza e dignità".  L'intolleranza della baia del Massachusetts incoraggiò gli insediamenti in altre zone del New England.  La necessità di una comune difesa contro gli indiani, gli olandesi e i francesi indusse Massachusetts, Connecticut, New Haven e Plymouth a costituire nel 1643 la Confederazione del New England.
  • 7. La presenza inglese, francese e spagnola nel continente nordamericano a fine „600
  • 8. Le concessioni del sovrano inglese. Nasce New York  A parte la Virginia e il Maryland, tutte le colonie furono concesse dal sovrano attraverso “patenti”, cioè concessioni a privati.  La prima colonia in proprietà a nord della baia di Chesapeake venne istituita nel 1664, quando Carlo II concesse il territorio compreso tra i fiumi Connecticut e Delaware, a suo fratello Giacomo duca di York. La zona già occupata dagli olandesi venne conquistata facilmente dalle forze del duca nel corso della seconda guerra anglo- olandese. New Amsterdam divenne New York.
  • 9. La società coloniale Gli inglesi avevano creato basi commerciali disposte lungo la costa atlantica, che praticavano il commercio con le popolazioni dell’entroterra e erano legate alla madrepatria inglese attraverso le rotte navali, regolate da atti di navigazione. Questo significava:  che la base sociale degli insediamenti inglesi era formata da persone che cercavano l’affermazione economica che l‟Inghilterra non permetteva loro.  che una parte dei nuovi coloni erano deportati, delinquenti comuni o indesiderati dal governo britannico per motivi religiosi: dopo il 1700 agli inglesi si aggiunsero scozzesi, irlandesi e tedeschi, nonché schiavi africani (20% della popolazione,di cui quasi la metà lavoravano negli stati del Sud) Una popolazione: giovane, in costante crescita demografica, attratta dalle ricchezze naturali del “Nuovo Mondo” e dalla possibilità di acquistare terre.
  • 10. Le colonie si dotano di una costituzione.  Le colonie si dotarono autonomamente di proprie costituzioni, che tendevano soprattutto a garantire alla popolazione i diritti civili, politici, religiosi.  L‟ultima colonia, fondata nel 1732, fu la Georgia.  Si cominciarono a approfondire Le tredici colonie: però le differenze tra Nord e New Hampshire, Massachusetts, Rhode Island, Connecticut, New York, New Sud. Jersey, Pennsylvania, Delaware, Maryland, Virginia, North Carolina, South Carolina, Georgia
  • 11. Il Nord: piccoli coltivatori,mercanti e artigiani, le città  Nel Nord dove il clima non era particolarmente propizio né estesi i terreni pianeggianti, prevaleva una società di piccoli coltivatori, ma ancor più di mercanti e artigiani (poi industriali), permeata in genere da profonda austerità di costumi, da una vita politica e intellettuale assai vivace (già nel 1636 era stata fondata presso Boston l‟ università di Harvard) e più aperta alle istanze democratiche. Immagine di New York all’inizio del Settecento  Nel Nord si producevano: rum, legname, minerale di ferro, farine, pellicce, prodotti navali e cantieristici  Qui si concentravano le principali città: Boston, New York, Philadelphia (tutte superiori ai diecimila abitanti)  Esisteva un élite della ricchezza e del potere Harvard nel XVIII secolo
  • 12. Il Sud agricolo Pianta di indaco Piantagione di Immagine idilliaca di una fattoria della Virginia tabacco Il Sud, più popoloso e ricco, aveva un clima adatto alle colture di piantagione, in cui prosperava una società di grandi proprietari terrieri, spesso di estrazione aristocratica e politicamente conservatori; i latifondi erano coltivati dagli schiavi neri, sempre più numerosi e ritenuti un supporto fondamentale delle strutture economiche locali.  Le coltivazioni più praticate erano: cereali, riso, indaco e tabacco.
  • 13. IL SISTEMA COLONIALE BRITANNICO: I “CONTRO”  Il Nordamerica apparteneva all‟impero britannico e faceva parte di un circuito di scambio unico, comprendente Indie Occidentali (producevano zucchero), Africa e Inghilterra.  Le colonie, secondo i mercantilisti, avevano il compito di contribuire alla potenza e alla ricchezza della madrepatria.  Certe categorie di prodotti dalle colonie dovevano essere esportati in Gran Bretagna con navigli inglesi, le colonie dovevano importare solo manufatti britannici o riesportati dalla madrepatria: gli scopi erano autosufficienza protezionistica e esclusione della concorrenza straniera.  Tale sistema richiedeva una burocrazia complessa e un apparato pesante e sentito come odioso dai coloni.  Le colonie erano costantemente in saldo commerciale negativo con la Gran Bretagna, con un forte indebitamento.
  • 14. LA CRESCITA DELLE COLONIE AMERICANE NEL „700 L‟economia nordamericana durante il Settecento crebbe costantemente per due ragioni: 1. L’ampliamento del mercato interno dovuto alla crescita demografica e ai progressi della colonizzazione. Era vitale che le terre occidentali rimanessero disponibili per nuove piantagioni, al fine di compensare l‟aumento della popolazione e l‟esaurimento delle terre già coltivate. 2. L’appartenenza al sistema coloniale britannico aveva avuto effetti benefici: la madrepatria copriva i costi del governo civile e militare; garantiva protezione per terra e per mare; offriva sbocchi di mercato sicuri dentro il “sistema mercantile”.
  • 16. Una società giovane,libera,individualista.  Nord e Sud erano accomunate da una forte spinta verso la liberazione individuale e la ricerca di maggiori opportunità.  Rispetto alla società inglese, le tredici colonie americane danno minore peso alla tradizione e all’antichità (i confini sociali sono meno netti) e sono meno rispettose delle gerarchie cetuali tipiche delle società europee.
  • 17. La mescolanza tra individualismo e comunitarismo Era molto importante la mentalità influenzata dal credo religioso protestante, particolarmente calvinista, in cui convivevano individualismo e comunitarismo.  Il calvinismo vedeva nell‟affermazione lavorativa il segno evidente della benevolenza divina→ individualismo  La comunità dei credenti ha grandi responsabilità sia nel regolare i comportamenti individuali, sia nel gestire la vita sociale. Il “Nuovo mondo” era il punto di arrivo di tutti coloro che non amavano la religione anglicana,troppo “papista”, quindi a molti l’America sembrava davvero una nuova Gerusalemme, il luogo in cui formare la comunità degli eletti destinati alla salvezza →comunitarismo
  • 18. «THE GREAT AWAKENING» Si estese un movimento religioso in tutte le colonie diffuso da seguitissimi predicatori , “the Great Awakening” (il Grande Risveglio),che influenzò la mentalità e la sensibilità dei coloni, tra il 1730 e il 1760.  Il “Grande Risveglio” diffuse un’ansia di George Whitefield, uno dei predicatori rinnovamento evangelico, che più seguiti determinò critiche alle oligarchie politico – religiose colpevoli di avere provocato un forte impoverimento spirituale, e creò un‟ atmosfera millenaristica di attesa in eventi rigeneratori.  Preparò la mentalità dei coloni verso un ribaltamento della situazione esistente. Una riunione del “Great Awakening”
  • 19. Politica britannica nelle colonie.  Le colonie avevano ampi margini di autonomia, che si basavano sulla presenza di assemblee rappresentative elettive.  Il governo inglese controllava le amministrazioni locali in modo indiretto, e incentrato sulle necessità economiche.  I governatori e i funzionari scelti dalla corona inglese potevano solo controllare che la vita associata si svolgesse regolarmente  Le élites delle assemblee locali controllavano le finanze delle colonie e gli stipendi dei funzionari regi: essi erano quindi costretti a contrattazioni continue con queste élites.  Il governo inglese aveva costruito un modus vivendi pragmatico, che evitava di attuare prove di forza sulle questioni di principio (tasse e partecipazione politica) e che cercava, quasi sempre con successo, soluzioni di compromesso. Tale equilibrio si ruppe, però, nella seconda metà del „700.
  • 20. LE QUESTIONI POLITICHE DEL CONFLITTO tra madrepatria e colonie /1 Il conflitto tra madrepatria inglese e colonie si incentrò su due questioni politiche fondamentali tra loro intrecciate. A L’estensione della partecipazione popolare alle scelte del governo e B i limiti al potere sovrano
  • 21. LE QUESTIONI POLITICHE FONDAMENTALI / 2 A In Gran Bretagna gli whig sostenevano che chi pagava le tasse aveva il diritto a partecipare al governo del paese, scegliendo i propri rappresentanti al Parlamento tramite elezione.  Lo statuto delle colonie escludeva tale possibilità, in quanto i sudditi americani erano assoggettati alle decisioni del Parlamento britannico. B I limiti al potere sovrano erano sostenuti dal Parlamento inglese nel senso che il cittadino godeva di diritti naturali inviolabili da ogni potere.  Il rapporto di forza tra madrepatria e colonie sembrava consentire l’imposizione di provvedimenti giuridici e fiscali non contrattati con le assemblee locali.
  • 22. LE CONSEGUENZE DELLA GUERRA DEI SETTE ANNI  La questione politica diventò chiara al termine della guerra dei Sette anni, per cui la Gran Bretagna poteva gestire un vasto territorio imperiale, con forti possibilità di espansione sia verso Nord (ex colonie francesi), sia verso verso Ovest (terre dei nativi americani)  I coloni, che avevano svolto un ruolo importante nella guerra, compresero di avere interessi propri, simili,ma non convergenti con la madrepatria britannica.  Si cominciò a formare una sorta di identità nord – americana. Territori britannici alla vigilia della rivoluzione
  • 23. IL GOVERNO GRENVILLE: INIZIA LO SCONTRO  Il governo britannico presieduto da lord George Grenville, che doveva affrontare i costi altissimi della guerra dei Sette anni, cercò di mutare gli equilibri politici e amministrativi tra colonie americane e Gran Bretagna, nel periodo 1763 – 1765.  I territori ex francesi furono organizzati in quattro province nuove.  I territori dell’Ovest furono posti sotto il diretto controllo della corona inglese, con la proibizione di creare qui nuovi insediamenti.  Fu aumentato il numero di soldati britannici, che Lord G. Grenville venivano pagati con le imposte maggiorate per i coloni.  Furono prese misure drastiche per garantire i monopoli britannici e riscuotere i dazi, combattendo il diffuso contrabbando.  Fu istituita la corte di Viceammiragliato, senza giuria popolare, sentita dai coloni come strumento repressivo del governo britannico.
  • 24. LO STAMP ACT (1765) La tensione montante sboccò di fronte all‟imposizione dello Stamp Act, un bollo che doveva corredare tutti gli articoli in carta: lettere, giornali, libri, ma anche i documenti legali: una tassa per finanziare i costi burocratici. Bolli dello Stamp Act.  Nella tradizione inglese l’introduzione di una tassa senza senza l’approvazione dei rappresentanti del regno era considerato un atto di dispotismo.  La tassa era stata votata dal Parlamento inglese, ma per i coloni era un atto d’arbitrio perché nessun deputato rappresentante dei coloni faceva parte del Parlamento di Londra. Atto dimostrativo contro lo Stamp Act: dispersione della posta
  • 25. L‟ABROGAZIONE DELLO STAMP ACT (1766)  Si verificarono resistenze al pagamento.  Crebbe l‟evasione fiscale.  Alcune assemblee dichiararono illegali le imposte votate senza il loro consenso.  Nel 1766 il Parlamento abrogò lo Stamp Act, ma ribadì il proprio diritto di legiferare in ogni caso sulle colonie. Una teiera “No Stamp Act”
  • 26. LE ARGOMENTAZIONI DELLE COLONIE CONTRO IL PARLAMENTO  Le colonie erano state fondate non dal Parlamento,ma da “avventurosi privati”, che da sudditi liberi della Corona avevano preso possesso di un paese che loro avevano conquistato a loro spese.  I governi coloniali riconoscevano il re inglese come loro sovrano e i governatori come rappresentanti del re, ma rivendicavano il fatto che le leggi fossero fatte e approvate dalle assemblee locali con l’assenso del governatore e la definitiva approvazione del re. Quindi le colonie erano come tanti piccoli stati separati soggetti al Benjamin Franklin, medesimo principe. scienziato, filosofo e uomo politico, che gli statunitensi  Le colonie consideravano naturale la sovranità del re, considerano uno dei padri e incomprensibile la pretesa parlamentare di approvare della patria, scrisse nel 1767 a un lord inglese una lettera leggi che regolassero gli affari interni delle colonie. con cui spiegava chiaramente le ragioni di Su questo non esistevano compromessi di nessun tipo. dissenso della colonie americane contro il  Ogni atto di oppressione (o sentito come tale) da Parlamento e il governo parte del governo e del Parlamento di Londra avrebbe inglese. ►►► affrettato la rivolta finale.
  • 27. IL “REVENUE ACT” DI CHARLES TOWNSHEND Il nuovo governo inglese guidato da William Pitt ricominciò nel 1767 la sua politica di rigidezza finanziaria contro le colonie, orchestrata Cancelliere dello Scacchiere Charles Townshend. Il “Revenue Act” conteneva:  nuovi e più duri dazi doganali sui prodotti inglesi importati nelle colonie  la riorganizzazione del sistema doganale  la sospensione dell’assemblea di New York che si Charles Townshend, rifiutava di applicare la legge cancelliere dello scacchiere  un rafforzamento della posizione finanziaria di governatori e funzionari per renderli autonomi dalle assemblee.
  • 28. I “TOWNSHEND ACTS” E LA REAZIONE COLONIALE, I BOICOTTAGGI. Nel preambolo della legge Townshend chiariva che essa era necessaria per aumentare le entrate pubbliche in modo da rafforzare gli strumenti del governo imperiale e per imporre il principio per cui solo il Parlamento inglese poteva legiferare sui territori imperiali.  Questa legge insieme a altri provvedimenti noti come “Townshend Acts”, anch‟essi tesi a rendere sempre Stampa satirica in cui si rappresenta più stringente l’autorità inglese sulle colonie, il funerale dello Stamp Act provocarono una durissima reazione dei coloni americani.  Il centro delle azioni di resistenza fu il Massachusetts,il cui governatore fece arrivare truppe dall‟Inghilterra a tutela dell‟ordine pubblico.  John Dickinson scrisse Letters of a Farmer in Pennsylvania (1768) in cui esplicitava il principio da tutti condiviso “no taxation without representation” e proponeva di boicottare le Farmer americani contro funzionari merci inglesi, senza revocare la fedeltà al re. Il coloniali boicottaggio ebbe grosso seguito.
  • 29. IL MASSACRO DI BOSTON, LA REVOCA DEI “TOWNSHEND ACTS”  La tensione montante portò nel 1770 a causa del “massacro di Boston”, in cui durante una manifestazione anti –inglese le truppe fatte giungere in città dal governatore spararono sulla folla, uccidendo cinque Il massacro di Boston manifestanti e portando la situazione negativa al suo culmine.  Nel medesimo giorno, i “Townshend Acts” furono revocati dal nuovo governo North.  Tale revoca fu dovuta alle pressioni dei mercanti britannici, che erano danneggiati dal movimento La tomba – monumento dei cinque morti per la non – importazione.
  • 30. IL GOVERNO NORTH, 1770 – 1783, IL TEA ACT.  Il massacro di Boston, per qualche mese, placò gli animi, ma già all’inizio del 1771 i rapporti tra autorità inglesi e assemblee rappresentative ripresero a peggiorare.  La situazione precipitò con il Tea Act, maggio 1773.  La Compagnia delle Indie Orientali (East India Company) poteva vendere tè sul continente americano a condizioni di vantaggio che la rendevano monopolista di questo commercio.  I mercanti coloniali di tè, sia quelli “ufficiali”, sia i contrabbandieri di tè olandese, che praticavano prezzi bassi, avrebbero subìto un danno  Tale legge, soprattutto, appariva come l’ennesima imposizione del Parlamento sui Lord North, primo ministro inglese coloni,costretti a pagare il tè secondo i prezzi fissati dalla E.I.C, che così si sarebbe salvata dalla rovina.
  • 31. IL «BOSTON TEA PARTY»  Con un atto dimostrativo di grande significato simbolico e politico, nel dicembre 1773, alcuni bostoniani vestiti da indiani salirono Il “Boston Tea Party” su una nave della East India Company e gettarono nelle acque del porto l’intero carico di tè.  Questo episodio è noto come “Boston tea party”. Francobollo commemorativo del “Boston tea party” (1973)
  • 32. LA REAZIONE INGLESE: “INTOLERABLE ACTS  Dopo il “Boston Tea Party” il governo inglese approvò gli “Intolerable Acts”, 1774, per ribadire che il Parlamento era l‟unico organo legislativo legittimo e legittimato.  Con questi provvediementi:  1. Il porto di Boston fu chiuso temporaneamente  II. Il consiglio provinciale da organo elettivo diventò organo di nomina regia  III. I poteri del governatore furono rafforzati. In sostanza il governatore,che era un militare, aveva pieni poteri giudiziari, poteva autorizzare le riunioni del consiglio cittadino, e requisire le case per l’acquartieramento dei soldati
  • 33. IL “QUEBEC ACT” (1774) La tensione salì con il “Quebec Act” che prevedeva per questa area:  tolleranza religiosa per i sudditi cattolici dell‟ex colonia francese  un governo senza rappresentanza  processi senza giurie  l’ annessione di zone occidentali alla provincia del Quebec, che escludeva i coloni americani, I coloni furono allarmati soprattutto dal trattamento di favore verso i “papisti”: 1. perché il mantenimento di una forte comunità cattolica al confine delle colonie rendeva il territorio canadese non assimilabile a quello delle colonie, a stragrande maggioranza protestanti Il “Quebec Act” 2. perché i cattolici erano ritenuti sostenitori del potere assoluto dei sovrani
  • 34. IL “QUEBEC ACT” IN UNA STAMPA DELL‟EPOCA Il sovrano francese e il re inglese Giorgio III, accompagnato da un soldato scozzese con la cornamusa mentre suona il piffero, sovrastati dal diavolo suggeritore occulto, assistono compiaciuti al “minuetto delle mitre”, ballato da vescovi cattolici e anglicani. Essi danzano al suono del piffero intorno alla legge sul Québec, che dà libertà di culto ai cattolici di quella provincia, da poco passata di mano, dai francesi agli inglesi, e quindi a maggioranza cattolica.
  • 35. IL PRIMO CONGRESSO CONTINENTALE, 1774
  • 36. IL PRIMO CONGRESSO CONTINENTALE  Le leggi coercitive del 1774 furono un provvedimento politicamente sbagliato.  Nacquero da un‟interpretazione riduttiva dell‟atto di Boston, che veniva colpita insieme alla colonia di cui era capitale, per la presenza al suo interno di facinorosi, come se si trattasse di un provvedimento di ordine pubblico.  Il tentativo di isolare Boston dalle altre colonie ebbe un effetto totalmente inaspettato dagli inglesi. Settembre 1774: A Philadelphia si autoconvocò il Primo Congresso continentale, a cui parteciparono membri eletti provenienti da tutte e tredici le colonie: era l‟atto supremo di rottura istituzionale con la madrepatria.
  • 37. CONGRESSO E OPINIONE PUBBLICA Il Primo Congresso tenne inizialmente una linea di prudente e moderata, chiedendo al re di abrogare i provvedimenti del governo Grenville, 1763.  I parlamentari volevano evitare lo scontro armato e consolidarono gli strumenti di resistenza attraverso il boicottaggio delle merci inglesi.  I deputati non si accordarono sulla dichiarazione che rifiutava la giurisdizione del parlamento sui territori imperiali.  Tra l‟opinione pubblica, tuttavia, cominciarono a circolare libelli, come A Summary View of the Rights of British America di Thomas Jefferson, che parlavano esplicitamente di indipendenza legislativa delle colonie e riconoscimento della sola autorità del re.
  • 38. IL RIFIUTO DELL‟IMPOSTAZIONE COLONIALE Questa impostazione era inaccettabile da parte britannica, in quanto il Parlamento britannico e le assemblee legislative coloniali si sarebbero trovate in perfetta parità all‟interno dell‟impero. Nessun atto dell‟uno sarebbe valso per le altre senza il reciproco consenso. L’unico elemento di controllo e di coordinamento imperiale possibile sarebbe stato l’autorità del re: Jefferson parlava di “mediatory power” da parte del sovrano. In questo modo, però, l‟equilibrio istituzionale britannico fondato sul Parlamento si sarebbe dissolto.
  • 39. “GOVERNO DELLA LEGGE”  Gli whig americani parlavano di “governo della legge” come gli whig inglesi, ma con un significato diverso.  In Gran Bretagna “governo della legge” significava governo del Parlamento, dunque potere del Parlamento.  Nelle colonie “governo della legge” equivaleva a quei diritti consuetudinari, inviolabili e sanciti dalla natura,dalla consuetudine, dalla tradizione e dalla legge, che regolavano e frenavano ogni azione governativa, sia del Re Giorgio III Parlamento, sia del re.  In Gran Bretagna tutti, anche il re Giorgio III, non volevano cedere sul principio della sovranità del Parlamento, perché temevano che la vittoria dei coloni avrebbe rafforzato i radicali inglesi.
  • 40. L‟INIZIO DEL CONFLITTO , 1775 La battaglia di Bunker Hill  Il conflitto armato cominciò nell‟ aprile del 1775, quando il governo britannico dichiarò il Massachusetts colonia ribelle.  Le prime battaglia si svolsero a Concord, Lexington e Bunker Hill, nei due mesi successivi.  La guerra di indipendenza durerà otto anni
  • 41. IL SECONDO CONGRESSO CONTINENTALE, 1775  Il Secondo Congresso continentale si riunì a Philadelphia a partire dal maggio 1775.  Rispetto al Primo Congresso, che doveva gestire una protesta e chiedere riparazioni,  il Secondo Congresso agì come organo deliberativo e Il Secondo Congresso continentale esecutivo e ebbe poteri da governo provvisorio, dopo la Dichiarazione di indipendenza (1776)
  • 42. LA GUERRA DIVENTA OFFENSIVA  Il Congresso affrontò il conflitto armato senza un‟idea precisa su natura e obiettivi della guerra. Il conflitto ebbe inizialmente carattere “difensivo” contro le prevaricazioni britanniche.  Inizialmente le richieste del Congresso erano ancora legate al ripristino della situazione precedente al 1763  Giorgio III, invece, parlando al Parlamento, accusò le colonie di essere responsabili di un complotto (ottobre 1775)  A quel punto il Congresso decise la costituzione di un esercito continentale Il Secondo Congresso continentale affidato a George Washington, il affidò la guida delle operazioni militari finanziamento continuativo della guerra e il a George Washington (1732 – 1799), lancio di iniziative belliche offensive. proprietario terriero della Virginia
  • 43. COMMON SENSE DI THOMAS PAINE  Nei primi mesi del 1776 accese gli animi contro gli inglesi un libro destinato a avere un‟influenza decisiva, Common sense di Thomas Paine, che proponeva la liberazione dalla monarchia imperiale e la fondazione di una repubblica continentale basata su una costituzione imperniata sulla ragione e i diritti naturali del genere umano.
  • 44. LA DICHIARAZIONE DI INDIPENDENZA (1776) La firma della Dichiarazione Benjamin Franklin, John Adams, Thomas Jefferson elaborano la Dichiarazione di Indipendenza
  • 45. LA VIA DELL‟INDIPENDENZA , 1774 - 1776  L‟indipendenza fu un processo avviato da alcuni sviluppi preliminari e significativi, iniziato nel 1774.  Nel 1774 le convenzioni provinciali avevano assunto poteri di governo.  Nella primavera del 1776 Connecticut e Rhode Island avevano adottato nuove costituzioni  Le avevano seguite Massachusets, New Hampshire e South Carolina,Virginia e New Jersey.  Tutte le costituzioni insistevano su alcuni principi  sovranità popolare  governo della legge  eguaglianza dei diritti  governo rappresentativo  Sistema istituzionale: bicameralismo; governatore eletto dalle assemblee o dall‟elettorato, o con designazioni primarie
  • 46. I LUOGHI DELLA DICHIARAZIONE DI INDIPENDENZA Philadelphia nel 1720, in un dipinto di Peter Cooper Indipendence Hall l’edificio in cui fu firmata la Dichiarazione di Indipendenza,
  • 47. LA DICHIARAZIONE D‟INDIPENDENZA APPROVATA I deputati del Secondo congresso passarono definitivamente a posizioni indipendentiste nella primavera del 1776, spinti dalle decisioni delle colonie che avevano approvato le proprie costituzioni, ma anche dalle iniziative di convincimento di alcuni deputati. Il 4 luglio 1776 venne approvata la Dichiarazione d’indipendenza delle colonie d’America, sulla base di un testo il cui maggiore responsabile fu Thomas Jefferson
  • 48. LA DICHIARAZIONE DI INDIPENDENZA Philadelphia, 4 luglio 1776 «Quando nel corso degli umani eventi si rende necessario ad un popolo sciogliere i vincoli politici che lo avevano legato ad un altro ed assumere tra le altre potenze della terra quel posto distinto e eguale cui ha diritto per Legge naturale e divina, un giusto rispetto per le opinioni dell’umanità richiede che esso renda note le cause che lo costringono a tale secessione. Noi riteniamo che le seguenti verità siano di per sé stesse evidenti. Che tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono stati dotati dal loro Creatore di alcuni Diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca della Felicità. Che allo scopo di garantire questi diritti, sono creati fra gli uomini i Governi, i quali derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati. Che ogni qual volta una qualsiasi forma di Governo tende a negare tali fini, è Diritto del Popolo modificarlo o distruggerlo, e creare un nuovo Governo, che si fondi su quei principi e che abbia i propri poteri ordinati in quella guisa che gli sembri più idonea al raggiungimento della sua sicurezza e felicità. ….»
  • 49. I TRE VALORI DELLA DICHIARAZIONE La Dichiarazione ebbe una triplice valenza.  1. proclamazione dei diritti naturali dell‟uomo e dei fini generali del governo.  2. perorazione delle ragioni delle colonie sulla base della legge  3. atto d‟accusa contro il re britannico.
  • 50. LA GUERRA DI INDIPENDENZA
  • 51. VITTORIA DEI COLONI A SARATOGA  La vittoria più importante dell‟esercito dei coloni nella I fase del conflitto avvenne nelle battaglie di Saratoga, presso New York, combattute il 19 1 2 settembre e il 7 ottobre 1777.  Dopo una sconfitta nella prima battaglia, l‟esercito guidato da Horatio Caine (1) vinse sui britannici comandati da Lord Burgoyne (2) e recuperò Philadelphia.  A seguito di questa vittoria, la Francia entrò nel conflitto La resa inglese a Saratoga sostenendo le colonie.
  • 52. L‟APPORTO FRANCESE (E SPAGNOLO)  La Francia entrò nella guerra di indipendenza americana nel 1778 e la Spagna nel 1779.  Il conflitto si trasformò così da ribellione coloniale in guerra transatlantica.  Inizialmente, tuttavia, le sorti della guerra non si modificarono in modo decisivo, anzi nell‟inverno del 1780 l‟esercito del Congresso era in forte crisi (ammutinamenti, defezioni) Da sinistra: il marchese La Fayette, George Washington  Ribaltarono la situazione l‟intelligenza e strategica di G. Washington e del il conte Rochambeau conte francese Rochambeau
  • 53. LA BATTAGLIA DI YORKTOWN, 1781 La resa inglese  La flotta francese pose il blocco navale lungo la costa della baia a Chesapeake, e così impedì i soccorsi navali britannici.  Washington e Rochambeau misero l‟esercito della Gran Bretagna sotto assedio congiunto.  Nell’ottobre 1781, i britannici furono costretti alla resa.  La vittoria di Yorktown non fu decisiva sul piano militare, ma rafforzò le posizioni di chi in Gran Bretagna spingeva per finire le ostilità
  • 54. LA PACE O “TRATTATO” DI VERSAILLES, 1783  L'Inghilterra in sostanza non era più in grado di portare avanti la guerra contro gli americani, anche perché era continuamente costretta a servirsi di truppe mercenarie (i tedeschi p.es. erano circa 29.000 unità) per colmare le perdite subite.  Nel marzo del 1782 la Camera dei Comuni si dichiarò a favore dei negoziati.  Lord North si ritirò, Fox divenne ministro degli esteri e i negoziati presero inizio a Parigi nell'autunno del 1782. Da parte americana fu designato come plenipotenziario La firma del trattato di Versailles John Adams, assistito da Jay e da Franklin; egli era tenuto a non firmare la pace senza il preventivo accordo della Francia. Il trattato di pace definitivo fu firmato a Versailles il 3 settembre 1783.
  • 55. I CONTENUTI DEL TRATTATO La Spagna pretendeva di riavere Gibilterra, ma recuperava soltanto la Florida e l'isola di Minorca; più tardi dovrà anzi restituire alla Francia la Luisiana. La Francia recuperava Saint-Pierre e Miquelon e otteneva alcuni vantaggi sulle Antille (Tobago) e in India, oltre al Senegambia, ma avrebbe voluto avere anche il Canada. Anche Franklin voleva che l'Inghilterra rinunciasse al Canada. L'accordo tuttavia fu che gli inglesi lo conservassero, a condizione di rinunciare a tutti i territori oltre il Mississipi e a non rivendicare più alcun territorio a ovest delle colonie "storiche“, che passarono ai neonati Stati Uniti.  I veri vincitori erano stati gli americani. Alla fine del 1783 le ultime navi inglesi lasciavano New York.
  • 56. LA COSTITUZIONE, IL GOVERNO FEDERALE
  • 57. GLI ARTICOLI DI CONFEDERAZIONE  Nello stesso 1781 nacque la prima autorità confederale dei tredici Stati (ex colonie) .  Il Congresso votò gli Articoli di confederazione che costituirono la prima costituzione degli Stati Uniti.  Gli Articoli erano un trattato fra stati sovrani, che mantenevano una amplissima autonomia.  Il Congresso coordinava i rapporti tra gli Stati, non aveva autonomia finanziaria, e esercitava solo funzioni nei rapporti con l’estero.
  • 58. FEDERALISTI E ANTIFEDERALISTI Federalisti  Si formarono due movimenti d’opinione.  Il movimento FEDERALISTA voleva che gli Articoli di confederazione fossero riformati per rafforzare il governo centrale. A. Hamilton  Esso spingeva perché gli Stati Uniti si dessero B. Franklin una vera costituzione scritta che regolasse i rapporti tra cittadini, portatori di diritti inalienabili, Stati sovrani, che difendevano il diritto di Jonn Adams autodeterminazione delle comunità e governo centrale. Antifederalisti Il movimento ANTIDEFEDERALISTA voleva invece che venisse mantenuto il più ampio tasso di autonomia tra gli Stati, a cui sopraintendesse una autorità centrale non costrittiva. T. Jefferson J.Madison
  • 59. LA COSTITUZIONE DEGLI STATI UNITI, 1787  Una Convenzione si riunì nel 1787 a Philadelhia per dicutere la possibilità di dare agli Stati Uniti una Costituzione.  Venne approvato, dopo duri dibattiti, un testo in sette articoli.  Un governo federale con una propria sovranità parallela a quella degli altri Stati sovrani.  Un Congresso formato da due Camere, Camera dei Rappresentanti , eletta dai cittadini,e il Senato, composto da due rappresentanti eletti da ogni Stato.
  • 60. I CONTENUTI ESSENZIALI DELLA COSTITUZIONE  La Costituzione prevede l‟esistenza di un potere legislativo federale, che ha precise sfere d‟azione, delimitando,ma anche garantendo l‟autonomia legislativa dei singoli Stati.  Un potere esecutivo autorevole, dotato di ampi poteri d‟azione, esercitato dal Presidente degli Stati Uniti: ha potere di veto sulle leggi approvate dal Congresso  Un potere giudiziario indipendente, che ha due ambiti: federale e dei singoli Stati.  La Costituzione è sorvegliata dalla Corte Suprema: interpreta il testo costituzionale, protegge i diritti dei cittadini, dirime i conflitti tra le istituzioni statali e federali.
  • 61. THE BILL OF RIGHTS, 1791  Nel 1791 la Costituzione fu integrata dal Bill of Rights, una carta dei diritti che ribadisce la volontà del potere federale di rispettare i diritti individuali:  alla vita  alla proprietà  alla ricerca della felicità  alla libertà di pensiero e di culto  Furono esclusi dai diritti di cittadinanza del Nuovo Stato: i “Native Americans”, le donne, e gli schiavi
  • 62. GEORGE WASHINGTON PRIMO PRESIDENTE Dopo la ratifica della costituzione americana da parte di tutti i tredici stati federali, Il 4 febbraio1789 George Washington divenne con voto unanime il primo presidente degli Stati Uniti d'America, e lo rimase fino al 1797. Washington era stato presidente del Congresso e si era schierato apertamente per l‟istituzione di un governo forte, in cui il presidente avesse potere di veto sulle decisioni George Washington del Congresso,comandasse le forze armate e riceve la prima bandiera nominasse i giudici della corte suprema. degli Stati Uniti
  • 63. Guido Abbatista, La rivoluzione americana, Roma – Bari,Laterza, 1998 – 2009  Francesco Benigno, Storia moderna, Roma – Bari, Laterza, 2000  www.homolaicus.it  www. wikipedia.org