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PASQUALE STANZIALE
LESSICO LACANIANO
a-- /a/ rappresenta l'IO - ovvero il JE opposto al MOI- . Rappresenta anche-
come oggetto /a/- il sostituto IMMAGINARIO dell'aLTRO DESIDERATO. Come IO è una
costruzione dell'IMMAGINARIO, ma è anche determinato dall'ALTRO nello "schema L"
lacaniano. È l'io paranoico della civiltà.
AGGRESSIVITÀ--Tendenza del soggetto, nella prima età evolutiva, a mutilare il
corpo degli altri, corpo identificato come il suo proprio, rivelato dallo
SPECCHIO .
ALIENAZIONE-- Espropriazione del soggetto da sé. Relazione di confusione tra il
soggetto e gli oggetti. Mancanza di una propria individualità. Perdersi nella
rete linguistica. Conformismo. In Lacan abbiamo una alienazione strutturale, che
è quella costitutiva del soggetto (stadio dello specchio) ed una alienazione,
connessa con la prima, che è strutturante (stadio edipico lacaniano). È il fatto
del soggetto.
(a)LTRO-- È l'OGGETTO del DESIDERIO originario che viene ad essere sostituito da
/a/ nell'IMMAGINARIO del soggetto. la madre. È il fallo paterno ecc.
ALTRO-- È l'ordine simbolico. Ma anche l'inconscio che determina l'oggetto
/a/ ovvero l'IO.
AMORE-- Lacan affermerà che l'amore è dare ciò che non si ha (o si crede di
avere) a qualcuno che non lo vuole (o che vuole altro).
ANALISTA-- È il testimone della verità. È neutrale. Fa la parte del morto per
frustrare il paziente, per farlo impigliare nella rete del linguaggio affinché
si giunga alla parola piena della verità. È il soggetto supposto-sapere. Come
il direttore di un penitenziario (sofisma della LIBERTÀ) promette la libertà in
cambio della soluzione di un enigma. In sé l'analista è nulla, egli rappresenta
qualcosa che lo supera. È il traduttore delle significazioni ed articola al
contrario l'andamento della domanda del paziente. Ma è anche il rappresentante
dell'ordine simbolico ed occupa un posto nell'ordine simbolico. Ma si deve
anche mettere in discussione. Deve riconoscere nella cura il desiderio
inconscio. Si deve rifiutare di cedere alle richieste del paziente limitando il
narcisismo dell'IO. Colui chesa che tutto il potere spetta alla parola che porta
alla coscienza del disagio.
ANDROGINO-- L'essere della mitologia bisessuato e precedente la
differenziazione sessuale.
ANGOSCIA-- Per Lacan è il sentimento che non tradisce. Affetto senza oggetto.
APERTURA-- (béance) Falla tra la mancanza-a-essere e il complemento materno.
AVERE-- Effetto dell'alienazione strutturante (SPECCHIO) pertinente al
simbolico.
BARRA-- Tratto di separazione nel rapporto tra SIGNIFICANTE e SIGNIFICATO (De
Saussure).
BISOGNO-- Riflesso e marcatura nell'organismo della mancanza-a-essere.
CASTRAZIONE-- Riguarda il PADRE che significa al figlio che NON È il FALLO e
che la MADRE NON HA il FALLO.
CATENA-- È la catena dei significanti linguistici.
CHIUSURA-- Si tratta della chiusura linguistica, ovvero la delimitazione delle
regole e delle unità componenziali che articolano una lingua
CODICE-- Il complesso delle regole di una lingua.
COMPLESSO-- Insieme di rappresentazioni inconsce di cui il soggetto è
virtualmente cosciente.
COMPROMESSO-- Situazione di equilibrio che si pone in essere al fine di gestire
la tensione causata da una pulsione che ha forzato la barriera dell'inconscio.
CONCATENAMENTO-- Riguarda tutto ciò che viene a collegarsi nell'ambito
linguistico.
CONOSCENZA-- Acquisizione insaturabile cui si sopperisce con i/il sapere/i.
CORPO FRAMMENTATO-- Configurazione originaria del corpo del soggetto precedente
il ciclo delle identificazioni.
CORPO PROPRIO-- Scoperta, grazie allo SPECCHIO, dell'immagine globale del corpo
del soggetto.
CROSS-CUP-- (topologia) Si tratta della mezza sfera che chiude il nastro di
Möebius.
CURA-- Processo attraverso il quale l'analista fa emergere nel paziente la
parola PIENA.
DENEGAZIONE-- (verneinung freudiana) Processo per cui un contenuto rimosso può
presentarsi alla coscienza con il solo scopo di essere negato.
DENOTAZIONE-- Linguaggio primario, corrente e oggettivo.
DESIDERIO-- Secondo Freud: movimento dell'apparato psichico per la percezione
del gradevole e dello sgradevole. Secondo Lacan: spinta mirante a colmare la
falla aperta dalla mancanza-a-essere. Ciò che va riconosciuto nella cura.
Si tratta dell'hegeliano Anerkennung (desiderio di RICONOSCIMENTO)
(Kojève). È la tendenza ad allucinare l'oggetto. La dialettica del desiderio
traduce le contraddizioni dell'inconscio. Il desiderio esiste in funzione
dell'INCONSCIO. Il desiderio si produce nell'al di là della domanda, ma si
incava anche nell'al di qua; evoca la mancanza-a-essere sotto le tre figure del
nulla costituente il fondo della domanda d'amore, dell'odio che nega e
dell'indicibile.
Lo sfruttamento del desiderio è la vera invenzione del discorso capitalistico
(Vedi Grafi del desiderio).
DIACRONIA-- Cambiamento del sistema della lingua tramite il passaggio ad altro
stato.
DIALETTICA-- È quella del DESIDERIO, del padrone e dello schiavo, dell'EDIPO,
del riconoscimento hegeliano-kojèviano.
DISCORSO-- In senso esteso: la catena parlata, tutto l'al di là della frase. In
senso ristretto: livello dell'opera che sfugge alle regole narrative e dipende
più dalle regole di argomentazione, di retorica. Teoria dei quattro discorsi
(QUADRIPODE)
Ciò che integra parola e linguaggio nel rapporto tra soggetto e struttura. (Vedi
Schemi del Discorso del "rovescio della psicoanalisi")
DOMANDA-- Trascrizione del DESIDERIO sul piano del linguaggio. Si tratta della
domanda d'amore, di riconoscimento, intransitiva, ovvero la domanda di essere
amati per niente.
DONNA-- Lacan, nella FORMULA della sessuazione ritiene che per la donna non c'è
limite al godimento. Dissimmetria nell'inconscio con l'identità sessuale
maschile: ciò che porta al fatto che non c'è RAPPORTO sessuale.
DOPPIO TORO INANELLATO-- (topologia) Rappresenta il soggetto in rapporto
all'altro, congiunti su due vuoti costitutivi.
DUALE-- Relazione del bambino con l'immagine della madre, nella quale il
soggetto non ha fatto l'esperienza della propria individualità.
EDIPO-- Secondo Freud: incontro primario con la differenziazione sessuale.
Secondo Lacan: questo stesso incontro legato all'accesso nell'ordine del
linguaggio (Vedi schema Stadio dello specchio e Edipo)
EFFETTO DI SENSO-- Impiego particolare di un lessema.
EMBRAYEUR-- (shifter) Unità grammaticale la cui funzione è duplice;
convenzionale e, nello stesso tempo, esistenziale. Per questo fatto, mette in
relazione il messaggio comunicato con l'atto di comunicazione.
ENUNCIATO--Il messaggio manifestato, comunicato. Enigma dietro cui il SOGGETTO
si nasconde.
ENUNCIAZIONE-- L'atto di comunicare un messaggio.
EROGENA-- Zona del corpo dove si concentrano le pulsioni.
FADING-- Eclisse del soggetto, prodotta dalla FENTE.
FALLO-- L'attributo paterno, significante primario di tutta la catena dei
significanti inconsci e consci. La sua dialettica rimanda all'aufhebung
hegeliano. Nell'ordine simbolico è godimento, positività,
irrappresentabilità. Nell'IMMAGINARIO è assenza, negatività del narcisismo.
FANTASIA-- Ciò che permette il sorgere del desiderio come funzione
conscia/inconscia, ovvero è una soddisfazione allucinatoria del desiderio. Ha
una consistenza mista collegata al conscio e all'inconscio. È sempre una forma
di COMPROMESSO, alienazione del DESIDERIO.
FANTASMA-- Esca di simbolizzazione di un desiderio inconscio. Ciò che sostiene,
con i cinque sensi, la realtà ed il cui algoritmo è: $ <> a, leggibile nei due
sensi, in cui il punzone <> richiama il desiderio.
FENTE-- (Con riferimento al termine freudiano ichspaltung) Ciò che genera
l'INCONSCIO. Divisione primaria tra discorso conscio e inconscio.
FONOLOGIA-- Scienza che studia i rapporti tra i suoni raccolti dal/nel
linguaggio.
FORCLUSIONE-- Cancellatura definitiva di un avvenimento, in modo che non potrà
mai essere ricordato. Rigetto di un significante fondamentale dall'universo
simbolico del soggetto..
FORMAZIONE-- Attività sotterranea della vita psichica.
FORMULA-- (della sessuazione)- Si riferisce al quadrato logico di Apuleio. 1-
universale affermativa (tutti gli uomini hanno un fallo). 2- universale
negativa (nessuna donna ha un fallo). 3- particolare negativa. 4- particolare
doppiamente negativa (dissimmetria delle identità maschile e
femminile nell'inconscio).
GRAMMATICA GENERATIVA-- Grammatica che studia le regole di trasformazione
linguistica.
GUARIGIONE-- Passaggio da un IMMAGINARIO non simbolizzato ad un immaginario
simbolizzato.
HOMMOINZIN-- Padre simbolico che interdice l'incesto. Colui che rende il
godimento inaccessibile.
IDEOLOGIA-- Insieme dei significati di connotazione.
IDENTIFICAZIONE-- Processo psicologico relativo ad assimilazioni del soggetto ed
alle relative trasformazioni. Nelle analisi lacaniane tale
processo viene riferito: al fallo, all'ideale, all'immaginario, al narcisismo.
L'identificazione, inoltre può essere isterica, edipica, primaria e secondaria,
normativante, oggettivante, speculare, simbolica.
IMAGO-- Rappresentazione mentale o visione interiore di cose, persone o
situazioni non più percepibili nell'attualità del soggetto.
IMMAGINARIO-- Caratterizza la relazione priva d'individualità distinta,
conseguente alla mancanza di un accesso vero al linguaggio. Uno dei registi
lacaniani. Dell'immaginario si può parlare solo in relazione al SIMBOLICO.
INCONSCIO-- Luogo in cui si rappresenta una mancanza e si innesca un
DESIDERIO. Struttura che ricrea qualcosa di in-creato a partire da ciò che le
manca. Luogo-tenenza del difetto originario della struttura
significante. Dinamica iterativa relativa ad un centro che è la mancanza. È la
produzione di un sapere senza soggetto. Entità che nasce come appello, vale a
dire effetto di un messaggio e di un linguaggio. Catena di significanti che su
un'altra scena insiste e interferisce nei tagli, nella cogitazione, nel
discorso. È il discorso dell'ALTRO.
L'inconscio è strutturato come un LINGUAGGIO. Il linguaggio è la condizione
dell'inconscio. L'inconscio è la condizione della linguistica.
INSISTENZA-- Spinta dell'inconscio nel linguaggio.
INTERPRETAZIONE-- Dapprima l'analista presterà al discorso fallace del soggetto
un orecchio distratto. Poi darà al discorso una felice scansione. Quindi noterà
l'enfasi su vocaboli anodini, noterà i lapsus involontari, le ripetizioni
ossessive, la confusione e l'incapacità verbale. Noterà ancora l'ignoranza del
senso dei simboli in cui il soggetto/paziente si è perduto. Si tratterà quindi
di mettere ogni significante al suo posto facendo emergere una rete coerente di
significazioni inconsce, recuperando il rimosso con la verbalizzazione. Si
giunge così a nominare ciò che non aveva nome ed a ristabilire un nuovo rapporto
tra il soggetto e le sue significazioni.
INTRUSIONE-- (complesso)- Fissa mediante l'identificazione mentale la
relazione duale del soggetto al suo simile. Nell'ambito familiare e sociale la
struttura narcisistica dell'io si costruisce con l'immagine del doppio. Il
soggetto può riconoscere l'altro in modo conflittuale, ed allora si avvia
alla socializzazione, oppure può ritrovare l'oggetto materno da aggredire
innescando una tendenza alla paranoia.
IO-- (JE) Pronome personale che indica il Soggetto nell'enunciato, ma che può
diventare veicolo di menzogna nella misura in cui si pone sotto il regime
dell'immaginario piuttosto che del simbolico. IO (MOI) è l'istanza
dell'individuo finché è al livello dell'immaginario. Ciò su cui si
basa la egopsychology fermamente avversata da Lacan.
ISTINTO DI MORTE-- Lo zero attraente intorno a cui gravita il soggetto,
il quale è nella morte prima dei giochi seriali della parola e dei simboli
primordiali della nascita.
LEGGE DEL PADRE-- Manifestazioni tramite le quali il padre, detentore del fallo,
rappresenta il linguaggio, la cultura e instaura la configurazione familiare di
tre individualità.
LETTERA-- Il linguaggio nelle sue trascrizioni culturali e già nella scrittura.
LIBERTÀ-- È quella che il soggetto assume come coscienza di non essere libero
dato che è inconsciamente determinato. Per Lacan ogni libertà è legata alla
temporalità da intendersi come spazio logico e non legato al vissuto -
esistenziale. Nel SOFISMA dei tre prigionieri sono scanditi vari tempi: della
comprensione, l'istante dello sguardo, l'asserzione di certezza anticipata, la
conclusione.
LINGUA-- Istituzione sociale di segni codificabili.
LINGUAGGIO-- Termine globale che copre la lingua e, nello stesso tempo,
la parole.
LOGOS-- Lacan legge attraverso Heidegger il frammento eracliteo sul Logos e lo
intende come ciò che obbliga un soggetto a cancellarsi di fronte ad una verità
che lo supera- parola che parla al posto dell'uomo.
MANCANZA-A-ESSERE-- Condizione d'esistenza del soggetto separato dal complemento
materno.
MASCHERA-- Il ruolo che si attribuisce o si lascia attribuire il soggetto sul
piano del linguaggio e della vita sociale.
MATEMA-- Ciò che assicura la trasmissibilità integrale di un sapere,
conformemente al paradigma matematico. Si tratta di costruire una teoria non
totalizzante del sapere, possibile solo se ha un fine. Resta comunque un resto
che sfugge. Tentativo di trasmettere integralmente le fluttuazioni della
parola.
METALINGUAGGIO-- Linguaggio che ha per oggetto quello di descrivere un altro
linguaggio.
METAFORA-- Secondo Jakobson e Lacan: sostituzione di significanti per similarità
di significazione. Si tratta della sostituzione di un significante con un altro
attraverso cui il soggetto è rappresentato. Ovvero il SIGNIFICATO decade a
livello di SIGNIFICANTE entrando a far parte di un'altra catena significante.
METONIMIA-- Secondo Jakobson e Lacan: sostituzione di significati per contiguità
di significazione.
MORALE-- (kantiana) Lacan rapporta KANT a Sade. Per Lacan la morale kantiana è
una teoria del desiderio in cui l'oggetto è rimosso per cui l'imperativo
categorico kantiano corrisponde al sadiano "devi godere".
MORTE-- È il padrone assoluto. Lacan dice che la morte non è reale... l'uomo non
ha paura che di una morte immaginaria e immaginata. La morte è il quarto
elemento (dialettico) rispetto al triangolo edipico.
NARCISISMO-- Caratteristica della relazione d'identificazione tra l'Io e la
madre, l'immagine, l'a/A/ltro.
NASTRO-- (o banda di Möebius) (topologia) è una striscia che si richiude sul
verso opposto. Indica che la soggettività è un percorso di bordo- che ritorna,
invertendosi, su se stesso- intorno ad un vuoto costituente.
NEVROSI-- Maniera di percorrere l'ordine del linguaggio
secondo relazioni rimaste immaginarie.
NODO-- (borromeo) Indica- attraverso tre cerchi inanellati- la relazione tra
immaginario, simbolico e reale ovvero: "...annodare e snodare il reale con
l'immaginario è ciò che opera il simbolico..."
NOME PROPRIO-- Identificazione del soggetto originata dal desiderio di saper-si.
NON-DISTINZIONE-- Relazione di aderenza, di giustapposizione, operata dal
bambino con l'immagine, con la madre...
OGGETTI/O-- Sono privilegiati: il seno, il fallo, la bocca, ma anche lo sguardo,
la voce ecc. Questi sono selezionati in relazione al desiderio dell'altro. Lacan
inoltre distingue: la scelta d'oggetto, la mancanza d'oggetto, il moi come
oggetto, l'oggetto a, l'oggetto d'amore, del bisogno, della domanda, del
desiderio, l'oggetto causa del desiderio, l'oggetto dato, l'oggetto del
fantasma, l'oggetto parziale, l'oggetto perduto, la relazione d'oggetto.
PADRONE-- È quello hegeliano-kojèviano della dialettica. Padrone assoluto è la
morte. Padrone è anche l'analista. Padroni - come maestri- sono Clérambault e
Kojève.
PARADIGMA-- Opposizione significante tra due o più termini.
PAROLA-- Il linguaggio in quanto parlato concretamente secondo delle variazioni
individuali.
PASSE-- Nella Scuola lacaniana è la procedura di passaggio all'esercizio della
psicoanalisi. In ogni caso per Lacan lo psicoanalista si autorizza da sé di là
da ogni burocratizzazione. Lacan ritiene che l'esercizio della psicoanalisi è
strettamente connessa ad una esperienza soggettiva legata al TRANSFERT.
PATERNA-- (funzione) Ruolo che nella civiltà industriale tende a perdere
d'importanza. Il Fascismo è una parodia del ruolo paterno.
PENE-- L'organo sessuale nel senso anatomico.
PIENA-- La parola d'interpretazione e di guarigione, tradotta dallo
psicoanalista. Ovvero la parola che traduce la verità del soggetto.
PSICOSI-- Deficienza radicale- effetto di forclusione che si traduce
in una incapacità a riferire il significante al significato o il significato al
significante.
PULSIONE-- Energia dilagante nel bambino dipendente dalla sua mancanza-a-essere.
PUNTO DI CAPITONE-- Incontro tra il percorso del SIGNIFICANTE con il
SIGNIFICATO, ciò che genera una significazione.
QUADRIPODE-- Oggetto matematico che riguarda: il discorso del padrone, il
significante primordiale - come agente- il sapere inconscio. Il Quadripode
comprende quindi il soggetto $ indicibile che rappresenta la verità e quindi
l'oggetto /a/- come mancanza- e plus-godimento. Dalla translazione del
Quadripode derivano poi: discorso del Padrone, il discorso dell'Isterico, il
discorso psicoanalitico e, successivamente, il discorso universitario. Si tratta
di una teoria della discorsività che ha come intento quello di analizzare gli
esiti storici relativi alla pretesa di libertà da parte di un essere determinato
dall'inconscio. (DISCORSO). (Vedi schemi del Discorso del rovescio della
psicoanalisi)
RAPPORTO SESSUALE-- Per Lacan il rapporto sessuale non
esiste dato che non riscontra nell'esperienza analitica qualcosa che possa
definirsi rapporto sessuale. Inoltre Lacan esclude la possibilità di un
rapporto sessuale tra soggetti accedenti al linguaggio. In tale ambito
Lacan sottolinea l'impossibilità nel rapporto sessuale data la dissimetria
nell'inconscio dell'identità sessuale tra uomo e DONNA.
REALE-- Uno dei registri della psicanalisi lacaniana unitamente
all'immaginario ed al simbolico.
Per Lacan l'uomo non si adatta alla realtà, la adatta a sé. Ovvero l'IO crea un
adattamento alla realtà e cerca di mantenere la coesione con questo doppio.
REFENTE-- (con riferimento al termine freudiano ichspaltung) Tutto ciò che il
soggetto ha costruito nell'ignoranza della sua divisione, della fente primaria.
È la divisione alienante del soggetto tra IO immaginario e INCONSCIO soggettivo.
REGISTRI-- (lacaniani) Si tratta dell'IMMAGINARIO, del SIMBOLICO e del REALE.
REGRESSIONE-- Passaggio da un SIGNIFICANTE all'altro. Ripercorrere le
identificazioni multiple che hanno portato alla formazione dell'IO del soggetto.
RETORICA-- Classificazione delle figure di stile e di argomentazione. Insieme
dei significanti di connotazione. Rinvia a IDEOLOGIA.
RICONOSCIMENTO-- È fondamentalmente quello del DESIDERIO, caratterizzato da una
domanda e da una dialettica (Hegel-Kojève).
RIFERIMENTO-- Punto di riferimento: funzione del linguaggio per la quale gli
interlocutori si riferiscono alla realtà, che prende il nome di punto di
riferimento.
RIMOZIONE-- Occultamento di un avvenimento, di una scena... nella zona inconscia
della vita psichica.
SAPERE-- Resistenza del soggetto alla verità del linguaggio, tramite le
illusioni di conoscenza oggettiva che si procura. Sostituto della CONOSCENZA.
SCHEMA (FIGURE) (TOPOLOGIA)-- C'è una varietà di figurazioni topologiche in
Lacan. Tra queste vedi:
schema del percorso della coscienza infelice,
schema L (dialettica intersoggettiva),
schema R (struttura del soggetto),
figure 1, 2, 3 (modello ottico relativo agli ideali della persona),
grafi del desiderio,
formule della Teoria dei quattro discorsi.
SEDUTA-- La seduta terapeutica lacaniana si colloca fuori dagli STANDARD
dell'I.P.A. Lacan ritiene che bisogna evitare anzitutto il troppo presto e il
troppo tardi. Bisogna utilizzare l'effetto di frustrazione e di interruzione.
L'analista non può prevedere il tempo della cura. Egli fa la parte del morto.
È il soggetto supposto- sapere teso verso l'atto in cui il paziente genera la
parola piena.
SEGNO-- L'insieme formato da un significante e un significato divisi da una
barra (De Saussure).
SEMANTICA-- Scienza dei segni dal punto di vista del SIGNIFICATO.
SEMIOLOGIA-- Scienza dei segni dal punto di vista dei significanti.
SFILATA-- È l'andamento della catena del linguaggio in quanto costringente
SIGNIFICANTE-- Nel senso semiologico: parte del segno che é percettibile. Nel
senso lacaniano: la definizione riportata qui sopra é accettata per ciò che
riguarda il conscio. Nell'inconscio, il significante é ciò che
può articolarsi in un sistema, una catena a partire dal significante primario
del fallo. Il significante è sempre in difetto nella sua funzione
rappresentativa.
SIGNIFICANTI-- Catena in cui si installa la mancanza-a-essere operando o per
elisione o per sostituzione. O ancora connessione di significanti in cui
l'elisione del significato rinvia all'oggetto del desiderio sempre mancante
nella catena.
SIGNIFICATO-- Nel senso semiologico: parte del segno che è nascosta,
immateriale. Nel senso lacaniano: ciò a cui rinvia il significante, ma che,
nell'inconscio, é inarticolabile.
SIMBOLICO-- Nel senso lacaniano: simbolico è coestensivo a tutto l'ordine del
linguaggio. Registro lacaniano pertinente ad un ordine-dominio di
SOVRADETERMINAZIONI significanti
SIMBOLO-- Nel senso semiologico: segno nel quale il rapporto tra significante e
significato comporta una certa analogia.
SIMPOSIO-- (platonico) Lacan riprende nel Simposio il mito di
Diotima relativamente all'amore come forma del desiderio puro eternamente
insoddisfatto. Qui l'agalma è l'oggetto del desiderio (Socrate) ma anche il
paradigma di un oggetto idea-del-bene. Il tema si colloca nell'ambito della
dialettica del desiderio di Lacan sviluppata nella prospettiva hegelo-
kojèviana.
SINCRONIA-- Astrazione secondo la quale un sistema è studiato indipendentemente
dal tempo.
SINEDDOCHE-- Figura retorica che esprime con più esattezza il modo di
sostituzione di senso designato sotto il nome di metonimia.
SINTAGMA-- Rapporto di combinazione tra segni in uno stesso ambito.
SINTOMO-- Il sintomo appartiene all'ordine della METAFORA. Si tratta della
sostituzione di un significante con un altro significante rimosso. È un
significante e rimanda ad una situazione di conflitto nell'ambito
dell'inconscio.
SISTEMA-- Può indicare un codice comunicativo o uno spazio
strutturato di elementi in relazione.
SOFISMA-- (della libertà) Rientra nella revisione della teoria freudiana. Si
tratta della storia del direttore di un carcere che propone a tre detenuti la
libertà in cambio di una prova consistente in un ragionamento logico mirante al
riconoscimento del colore di un dischetto che ogni detenuto ha sulle spalle. La
teorizzazione di questo sofisma si colloca nell'ambito di una polemica che
oppone Lacan a Sartre. Per Lacan l'uomo non è libero ma è condannato, per essere
libero, ad integrarsi nella società mediante un ragionamento logico.
SOGGETTO-- È domanda, desiderio di saper-si. Il soggetto accede alla immagine
propria solo alienandosi. Costitutivamente è mis-conoscimento, menzogna
necessaria per giungere alla verità. Tutto è garantito da un Altro, ordine di là
dall'alterità immaginaria. L'evoluzione del soggetto avviene per
tempi di incrocio lungo la catena significante e secondo due assi, uno
sincronico e l'altro diacronico. Il primo impone al secondo la ripetizione
incessante dell'alternativa presenza /assenza nell'ambito della mancanza
originaria. Sul primo asse ogni significante è in grado di identificarsi con
sé, sul secondo asse c'è la fornitura continua del materiale significante.
Attraverso queste dimensioni si scandisce il prima e il dopo.
Nel soggetto è presente un altro soggetto che parla e trascende. Distinzione
lacaniana tra JE e MOI indicante la spaltung del soggetto. La soggettività si
produce come mancanza, ovvero come ripresentazione, allucinazione significante.
Il soggetto non può reperirsi, identificarsi con se stesso. Tende ad attuarsi
come effetto del significante che viene a rappresentare un soggetto per un
altro significante. Il soggetto è /$ / barrato in quanto non ha accesso
all'oggetto del desiderio, ma vi entra in rapporto ed attraverso il desiderio
dell'altro.
Nel soggetto non c'è consapevolezza tra vero e falso, tra IMMAGINARIO e
SIMBOLICO.
Colui che all'inizio non sa il suo sesso ma che si colloca nel desiderio
sessuale dell'altro.
In Lacan il soggetto si configura come: barrato, del desiderio, diviso,
dell'enunciato, dell'enunciazione, dell'inconscio, della rappresentazione, della
scienza, soggetto supposto-sapere.
SOSTITUTO-- Significante in posizione di relais in rapporto ad uno o più
significanti.
SPECCHIO-- (stadio)- Tra le teorizzazioni più importanti della psicoanalisi
lacaniana in cui sono presenti le influenze di H. Wallon e di M. Klein. È
una fase di passaggio che inizia tra i sei e gli otto mesi di vita. Si connette
poi alla fase edipica secondo lo Schema (Vedi) Stadio dello Specchio e Edipo.
SPECULARE-- Caratterizza la relazione immaginaria nello stadio dello specchio.
SPOSTAMENTO-- Deviazione di un significante su un altro per associazione di
senso.
STANDARD-- (sedute) Tempo delle sedute psicoanalitiche che negli anni '30 era
di 55 minuti per 4/5 sedute settimanali (International Psychoanalytical
Association). Lacan mette in discussione il tempo di durata delle sedute. Pur
dichiarando di attenersi agli standard ufficiali di fatto utilizza sedute a
durata variabile e con un ritmo meno frequente intendendo in modo diverso
l'andamento terapeutico della CURA psicoanalitica.
STRUTTURA-- Un tutto formato di fenomeni solidali in tal modo che ciascuno
dipende dagli altri e può essere ciò che é, solo in relazione con essi.
Ciò che mette in moto il SOGGETTO e si scandisce in relazione al percepiente e
al percepito. Combinatoria del significante.
STRUTTURALE-- Designa ogni sistemazione sottomessa a delle regole linguistiche.
Designa anche ogni forma di organizzazione in riferimento alla realtà.
SVEZZAMENTO-- (complesso) Riguarda la forma primordiale dell'imago materna, il
suo nutrimento parassitario.
Rappresenta il fondamento dei sentimenti più arcaici e più stabili che legano
il soggetto alla famiglia.
La separazione dall'utero materno obbliga l'infans ad una maturazione
forzata. Il rifiuto dello svezzamento ristabilisce attraverso l'immagine del
seno materno la relazione di nutrizione interrotta. Si spiega così anche la
permanenza del sentimento di maternità della donna.
SUTURA-- (J. A. Miller) Rapporto tra il SOGGETTO e la catena del suo discorso
in cui esso appare come elemento mancante ma non assente. Rapporto tra
simbolico e reale.
TEMPO-- Dimensione entro cui il soggetto tende ad allontanarsi dalla sua
verità. In relazione al SOFISMA DELLA LIBERTÀ Lacan distingue il tempo logico
dal tempo per comprendere.
TRANSFERT-- Il paziente trasferisce sull'analista i sentimenti inconsci che
prova per person/e/aggi della sua storia personale. Egli ripete questi affetti
nella relazione con l'analista. Ma la caratterizzazione fondamentalmente
affettiva del trasfert freudiano viene in Lacan a intendersi in senso
linguistico (affetti che si traducono in immagini, basculazione della parola) e,
hegelianamente, in senso dialettico-identificatorio.
In ogni caso l'ANALISTA deve essere non uno specchio vivente ma uno specchio
vuoto, proprio uno specchio.
TRATTO UNARIO-- Si tratta del nome proprio, assimilato all'uno del
significante. Concetto pertinente ad una logica del significante includente una
teoria del soggetto.
TRIADICA-- Nel significato di relazione si riferisce a quella canonica familiare
(padre, madre, figlio) nella evidenza dei ruoli.
VERITÀ-- Tema centrale nelle teorizzazioni lacaniane, di notevole interesse
filosofico ed epistemologico. In senso generale si riferisce all'atto
interpretativo dell'analista della parola finalmente PIENA. Struttura formale
del SIGNIFICANTE. In Lacan la verità si configura come: adaequatio, aletheia,
certitude, fiction, homoiosis, menzogna, verità della verità.
VUOTA-- Con riferimento alla parola indica il non accordo con la verità del
soggetto. O anche la parola neutra dello psicoanalista al fine di far giungere
il soggetto alla parola piena della verità.
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Riferimenti bibliografici essenziali
J. Lacan, Scritti, Einaudi, Torino 1974
J. Lacan, Le Sèminaire, Seuil, Paris 1975- 1991
Ornicar?, Paris 1978- 1984
A. Rifflet-Lemaire, Introduzione a Jacques Lacan, Astrolabio, Roma 1972
M. Borch-Jacobsen, Lacan: le maître absolu, Champs Flammarion, Paris 1990
E. Roudinesco, Jacques Lacan, Cortina, Milano 1995
B. Ogilvie, Lacan. Le sujet, PUF, Paris 1987
J. B. Fages, Cosa ha veramente detto Lacan, Ubaldini, Roma 1972
J. M. Palmier, Guida a Lacan, BUR, Milano 1975
J. Dor, Introduction à la lecture de Lacan, Danoel, Paris 1985
J. Dor, Bibliographie des travaux de Jacques Lacan, Intèreditions, Paris 1983
Laplanche- Pontalis, Enciclopedia della psicoanalisi, Laterza, Bari 1968
Lacan in Italia, La Salamandra, Milano 1978
M. Recalcati, Introduzione alla psicoanalisi contemporanea, B. Mondadori
Milano 1996
(c) by P. Stanziale 2001

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Lessico

  • 1. PASQUALE STANZIALE LESSICO LACANIANO a-- /a/ rappresenta l'IO - ovvero il JE opposto al MOI- . Rappresenta anche- come oggetto /a/- il sostituto IMMAGINARIO dell'aLTRO DESIDERATO. Come IO è una costruzione dell'IMMAGINARIO, ma è anche determinato dall'ALTRO nello "schema L" lacaniano. È l'io paranoico della civiltà. AGGRESSIVITÀ--Tendenza del soggetto, nella prima età evolutiva, a mutilare il corpo degli altri, corpo identificato come il suo proprio, rivelato dallo SPECCHIO . ALIENAZIONE-- Espropriazione del soggetto da sé. Relazione di confusione tra il soggetto e gli oggetti. Mancanza di una propria individualità. Perdersi nella rete linguistica. Conformismo. In Lacan abbiamo una alienazione strutturale, che è quella costitutiva del soggetto (stadio dello specchio) ed una alienazione, connessa con la prima, che è strutturante (stadio edipico lacaniano). È il fatto del soggetto. (a)LTRO-- È l'OGGETTO del DESIDERIO originario che viene ad essere sostituito da /a/ nell'IMMAGINARIO del soggetto. la madre. È il fallo paterno ecc. ALTRO-- È l'ordine simbolico. Ma anche l'inconscio che determina l'oggetto /a/ ovvero l'IO. AMORE-- Lacan affermerà che l'amore è dare ciò che non si ha (o si crede di avere) a qualcuno che non lo vuole (o che vuole altro). ANALISTA-- È il testimone della verità. È neutrale. Fa la parte del morto per frustrare il paziente, per farlo impigliare nella rete del linguaggio affinché si giunga alla parola piena della verità. È il soggetto supposto-sapere. Come il direttore di un penitenziario (sofisma della LIBERTÀ) promette la libertà in cambio della soluzione di un enigma. In sé l'analista è nulla, egli rappresenta qualcosa che lo supera. È il traduttore delle significazioni ed articola al contrario l'andamento della domanda del paziente. Ma è anche il rappresentante dell'ordine simbolico ed occupa un posto nell'ordine simbolico. Ma si deve anche mettere in discussione. Deve riconoscere nella cura il desiderio inconscio. Si deve rifiutare di cedere alle richieste del paziente limitando il narcisismo dell'IO. Colui chesa che tutto il potere spetta alla parola che porta alla coscienza del disagio. ANDROGINO-- L'essere della mitologia bisessuato e precedente la differenziazione sessuale. ANGOSCIA-- Per Lacan è il sentimento che non tradisce. Affetto senza oggetto. APERTURA-- (béance) Falla tra la mancanza-a-essere e il complemento materno. AVERE-- Effetto dell'alienazione strutturante (SPECCHIO) pertinente al simbolico. BARRA-- Tratto di separazione nel rapporto tra SIGNIFICANTE e SIGNIFICATO (De Saussure). BISOGNO-- Riflesso e marcatura nell'organismo della mancanza-a-essere.
  • 2. CASTRAZIONE-- Riguarda il PADRE che significa al figlio che NON È il FALLO e che la MADRE NON HA il FALLO. CATENA-- È la catena dei significanti linguistici. CHIUSURA-- Si tratta della chiusura linguistica, ovvero la delimitazione delle regole e delle unità componenziali che articolano una lingua CODICE-- Il complesso delle regole di una lingua. COMPLESSO-- Insieme di rappresentazioni inconsce di cui il soggetto è virtualmente cosciente. COMPROMESSO-- Situazione di equilibrio che si pone in essere al fine di gestire la tensione causata da una pulsione che ha forzato la barriera dell'inconscio. CONCATENAMENTO-- Riguarda tutto ciò che viene a collegarsi nell'ambito linguistico. CONOSCENZA-- Acquisizione insaturabile cui si sopperisce con i/il sapere/i. CORPO FRAMMENTATO-- Configurazione originaria del corpo del soggetto precedente il ciclo delle identificazioni. CORPO PROPRIO-- Scoperta, grazie allo SPECCHIO, dell'immagine globale del corpo del soggetto. CROSS-CUP-- (topologia) Si tratta della mezza sfera che chiude il nastro di Möebius. CURA-- Processo attraverso il quale l'analista fa emergere nel paziente la parola PIENA. DENEGAZIONE-- (verneinung freudiana) Processo per cui un contenuto rimosso può presentarsi alla coscienza con il solo scopo di essere negato. DENOTAZIONE-- Linguaggio primario, corrente e oggettivo. DESIDERIO-- Secondo Freud: movimento dell'apparato psichico per la percezione del gradevole e dello sgradevole. Secondo Lacan: spinta mirante a colmare la falla aperta dalla mancanza-a-essere. Ciò che va riconosciuto nella cura. Si tratta dell'hegeliano Anerkennung (desiderio di RICONOSCIMENTO) (Kojève). È la tendenza ad allucinare l'oggetto. La dialettica del desiderio traduce le contraddizioni dell'inconscio. Il desiderio esiste in funzione dell'INCONSCIO. Il desiderio si produce nell'al di là della domanda, ma si incava anche nell'al di qua; evoca la mancanza-a-essere sotto le tre figure del nulla costituente il fondo della domanda d'amore, dell'odio che nega e dell'indicibile. Lo sfruttamento del desiderio è la vera invenzione del discorso capitalistico (Vedi Grafi del desiderio). DIACRONIA-- Cambiamento del sistema della lingua tramite il passaggio ad altro stato. DIALETTICA-- È quella del DESIDERIO, del padrone e dello schiavo, dell'EDIPO, del riconoscimento hegeliano-kojèviano. DISCORSO-- In senso esteso: la catena parlata, tutto l'al di là della frase. In senso ristretto: livello dell'opera che sfugge alle regole narrative e dipende più dalle regole di argomentazione, di retorica. Teoria dei quattro discorsi (QUADRIPODE)
  • 3. Ciò che integra parola e linguaggio nel rapporto tra soggetto e struttura. (Vedi Schemi del Discorso del "rovescio della psicoanalisi") DOMANDA-- Trascrizione del DESIDERIO sul piano del linguaggio. Si tratta della domanda d'amore, di riconoscimento, intransitiva, ovvero la domanda di essere amati per niente. DONNA-- Lacan, nella FORMULA della sessuazione ritiene che per la donna non c'è limite al godimento. Dissimmetria nell'inconscio con l'identità sessuale maschile: ciò che porta al fatto che non c'è RAPPORTO sessuale. DOPPIO TORO INANELLATO-- (topologia) Rappresenta il soggetto in rapporto all'altro, congiunti su due vuoti costitutivi. DUALE-- Relazione del bambino con l'immagine della madre, nella quale il soggetto non ha fatto l'esperienza della propria individualità. EDIPO-- Secondo Freud: incontro primario con la differenziazione sessuale. Secondo Lacan: questo stesso incontro legato all'accesso nell'ordine del linguaggio (Vedi schema Stadio dello specchio e Edipo) EFFETTO DI SENSO-- Impiego particolare di un lessema. EMBRAYEUR-- (shifter) Unità grammaticale la cui funzione è duplice; convenzionale e, nello stesso tempo, esistenziale. Per questo fatto, mette in relazione il messaggio comunicato con l'atto di comunicazione. ENUNCIATO--Il messaggio manifestato, comunicato. Enigma dietro cui il SOGGETTO si nasconde. ENUNCIAZIONE-- L'atto di comunicare un messaggio. EROGENA-- Zona del corpo dove si concentrano le pulsioni. FADING-- Eclisse del soggetto, prodotta dalla FENTE. FALLO-- L'attributo paterno, significante primario di tutta la catena dei significanti inconsci e consci. La sua dialettica rimanda all'aufhebung hegeliano. Nell'ordine simbolico è godimento, positività, irrappresentabilità. Nell'IMMAGINARIO è assenza, negatività del narcisismo. FANTASIA-- Ciò che permette il sorgere del desiderio come funzione conscia/inconscia, ovvero è una soddisfazione allucinatoria del desiderio. Ha una consistenza mista collegata al conscio e all'inconscio. È sempre una forma di COMPROMESSO, alienazione del DESIDERIO. FANTASMA-- Esca di simbolizzazione di un desiderio inconscio. Ciò che sostiene, con i cinque sensi, la realtà ed il cui algoritmo è: $ <> a, leggibile nei due sensi, in cui il punzone <> richiama il desiderio. FENTE-- (Con riferimento al termine freudiano ichspaltung) Ciò che genera l'INCONSCIO. Divisione primaria tra discorso conscio e inconscio. FONOLOGIA-- Scienza che studia i rapporti tra i suoni raccolti dal/nel linguaggio. FORCLUSIONE-- Cancellatura definitiva di un avvenimento, in modo che non potrà mai essere ricordato. Rigetto di un significante fondamentale dall'universo simbolico del soggetto.. FORMAZIONE-- Attività sotterranea della vita psichica.
  • 4. FORMULA-- (della sessuazione)- Si riferisce al quadrato logico di Apuleio. 1- universale affermativa (tutti gli uomini hanno un fallo). 2- universale negativa (nessuna donna ha un fallo). 3- particolare negativa. 4- particolare doppiamente negativa (dissimmetria delle identità maschile e femminile nell'inconscio). GRAMMATICA GENERATIVA-- Grammatica che studia le regole di trasformazione linguistica. GUARIGIONE-- Passaggio da un IMMAGINARIO non simbolizzato ad un immaginario simbolizzato. HOMMOINZIN-- Padre simbolico che interdice l'incesto. Colui che rende il godimento inaccessibile. IDEOLOGIA-- Insieme dei significati di connotazione. IDENTIFICAZIONE-- Processo psicologico relativo ad assimilazioni del soggetto ed alle relative trasformazioni. Nelle analisi lacaniane tale processo viene riferito: al fallo, all'ideale, all'immaginario, al narcisismo. L'identificazione, inoltre può essere isterica, edipica, primaria e secondaria, normativante, oggettivante, speculare, simbolica. IMAGO-- Rappresentazione mentale o visione interiore di cose, persone o situazioni non più percepibili nell'attualità del soggetto. IMMAGINARIO-- Caratterizza la relazione priva d'individualità distinta, conseguente alla mancanza di un accesso vero al linguaggio. Uno dei registi lacaniani. Dell'immaginario si può parlare solo in relazione al SIMBOLICO. INCONSCIO-- Luogo in cui si rappresenta una mancanza e si innesca un DESIDERIO. Struttura che ricrea qualcosa di in-creato a partire da ciò che le manca. Luogo-tenenza del difetto originario della struttura significante. Dinamica iterativa relativa ad un centro che è la mancanza. È la produzione di un sapere senza soggetto. Entità che nasce come appello, vale a dire effetto di un messaggio e di un linguaggio. Catena di significanti che su un'altra scena insiste e interferisce nei tagli, nella cogitazione, nel discorso. È il discorso dell'ALTRO. L'inconscio è strutturato come un LINGUAGGIO. Il linguaggio è la condizione dell'inconscio. L'inconscio è la condizione della linguistica. INSISTENZA-- Spinta dell'inconscio nel linguaggio. INTERPRETAZIONE-- Dapprima l'analista presterà al discorso fallace del soggetto un orecchio distratto. Poi darà al discorso una felice scansione. Quindi noterà l'enfasi su vocaboli anodini, noterà i lapsus involontari, le ripetizioni ossessive, la confusione e l'incapacità verbale. Noterà ancora l'ignoranza del senso dei simboli in cui il soggetto/paziente si è perduto. Si tratterà quindi di mettere ogni significante al suo posto facendo emergere una rete coerente di significazioni inconsce, recuperando il rimosso con la verbalizzazione. Si giunge così a nominare ciò che non aveva nome ed a ristabilire un nuovo rapporto tra il soggetto e le sue significazioni. INTRUSIONE-- (complesso)- Fissa mediante l'identificazione mentale la relazione duale del soggetto al suo simile. Nell'ambito familiare e sociale la struttura narcisistica dell'io si costruisce con l'immagine del doppio. Il soggetto può riconoscere l'altro in modo conflittuale, ed allora si avvia alla socializzazione, oppure può ritrovare l'oggetto materno da aggredire innescando una tendenza alla paranoia. IO-- (JE) Pronome personale che indica il Soggetto nell'enunciato, ma che può diventare veicolo di menzogna nella misura in cui si pone sotto il regime dell'immaginario piuttosto che del simbolico. IO (MOI) è l'istanza
  • 5. dell'individuo finché è al livello dell'immaginario. Ciò su cui si basa la egopsychology fermamente avversata da Lacan. ISTINTO DI MORTE-- Lo zero attraente intorno a cui gravita il soggetto, il quale è nella morte prima dei giochi seriali della parola e dei simboli primordiali della nascita. LEGGE DEL PADRE-- Manifestazioni tramite le quali il padre, detentore del fallo, rappresenta il linguaggio, la cultura e instaura la configurazione familiare di tre individualità. LETTERA-- Il linguaggio nelle sue trascrizioni culturali e già nella scrittura. LIBERTÀ-- È quella che il soggetto assume come coscienza di non essere libero dato che è inconsciamente determinato. Per Lacan ogni libertà è legata alla temporalità da intendersi come spazio logico e non legato al vissuto - esistenziale. Nel SOFISMA dei tre prigionieri sono scanditi vari tempi: della comprensione, l'istante dello sguardo, l'asserzione di certezza anticipata, la conclusione. LINGUA-- Istituzione sociale di segni codificabili. LINGUAGGIO-- Termine globale che copre la lingua e, nello stesso tempo, la parole. LOGOS-- Lacan legge attraverso Heidegger il frammento eracliteo sul Logos e lo intende come ciò che obbliga un soggetto a cancellarsi di fronte ad una verità che lo supera- parola che parla al posto dell'uomo. MANCANZA-A-ESSERE-- Condizione d'esistenza del soggetto separato dal complemento materno. MASCHERA-- Il ruolo che si attribuisce o si lascia attribuire il soggetto sul piano del linguaggio e della vita sociale. MATEMA-- Ciò che assicura la trasmissibilità integrale di un sapere, conformemente al paradigma matematico. Si tratta di costruire una teoria non totalizzante del sapere, possibile solo se ha un fine. Resta comunque un resto che sfugge. Tentativo di trasmettere integralmente le fluttuazioni della parola. METALINGUAGGIO-- Linguaggio che ha per oggetto quello di descrivere un altro linguaggio. METAFORA-- Secondo Jakobson e Lacan: sostituzione di significanti per similarità di significazione. Si tratta della sostituzione di un significante con un altro attraverso cui il soggetto è rappresentato. Ovvero il SIGNIFICATO decade a livello di SIGNIFICANTE entrando a far parte di un'altra catena significante. METONIMIA-- Secondo Jakobson e Lacan: sostituzione di significati per contiguità di significazione. MORALE-- (kantiana) Lacan rapporta KANT a Sade. Per Lacan la morale kantiana è una teoria del desiderio in cui l'oggetto è rimosso per cui l'imperativo categorico kantiano corrisponde al sadiano "devi godere". MORTE-- È il padrone assoluto. Lacan dice che la morte non è reale... l'uomo non ha paura che di una morte immaginaria e immaginata. La morte è il quarto elemento (dialettico) rispetto al triangolo edipico. NARCISISMO-- Caratteristica della relazione d'identificazione tra l'Io e la madre, l'immagine, l'a/A/ltro.
  • 6. NASTRO-- (o banda di Möebius) (topologia) è una striscia che si richiude sul verso opposto. Indica che la soggettività è un percorso di bordo- che ritorna, invertendosi, su se stesso- intorno ad un vuoto costituente. NEVROSI-- Maniera di percorrere l'ordine del linguaggio secondo relazioni rimaste immaginarie. NODO-- (borromeo) Indica- attraverso tre cerchi inanellati- la relazione tra immaginario, simbolico e reale ovvero: "...annodare e snodare il reale con l'immaginario è ciò che opera il simbolico..." NOME PROPRIO-- Identificazione del soggetto originata dal desiderio di saper-si. NON-DISTINZIONE-- Relazione di aderenza, di giustapposizione, operata dal bambino con l'immagine, con la madre... OGGETTI/O-- Sono privilegiati: il seno, il fallo, la bocca, ma anche lo sguardo, la voce ecc. Questi sono selezionati in relazione al desiderio dell'altro. Lacan inoltre distingue: la scelta d'oggetto, la mancanza d'oggetto, il moi come oggetto, l'oggetto a, l'oggetto d'amore, del bisogno, della domanda, del desiderio, l'oggetto causa del desiderio, l'oggetto dato, l'oggetto del fantasma, l'oggetto parziale, l'oggetto perduto, la relazione d'oggetto. PADRONE-- È quello hegeliano-kojèviano della dialettica. Padrone assoluto è la morte. Padrone è anche l'analista. Padroni - come maestri- sono Clérambault e Kojève. PARADIGMA-- Opposizione significante tra due o più termini. PAROLA-- Il linguaggio in quanto parlato concretamente secondo delle variazioni individuali. PASSE-- Nella Scuola lacaniana è la procedura di passaggio all'esercizio della psicoanalisi. In ogni caso per Lacan lo psicoanalista si autorizza da sé di là da ogni burocratizzazione. Lacan ritiene che l'esercizio della psicoanalisi è strettamente connessa ad una esperienza soggettiva legata al TRANSFERT. PATERNA-- (funzione) Ruolo che nella civiltà industriale tende a perdere d'importanza. Il Fascismo è una parodia del ruolo paterno. PENE-- L'organo sessuale nel senso anatomico. PIENA-- La parola d'interpretazione e di guarigione, tradotta dallo psicoanalista. Ovvero la parola che traduce la verità del soggetto. PSICOSI-- Deficienza radicale- effetto di forclusione che si traduce in una incapacità a riferire il significante al significato o il significato al significante. PULSIONE-- Energia dilagante nel bambino dipendente dalla sua mancanza-a-essere. PUNTO DI CAPITONE-- Incontro tra il percorso del SIGNIFICANTE con il SIGNIFICATO, ciò che genera una significazione. QUADRIPODE-- Oggetto matematico che riguarda: il discorso del padrone, il significante primordiale - come agente- il sapere inconscio. Il Quadripode comprende quindi il soggetto $ indicibile che rappresenta la verità e quindi l'oggetto /a/- come mancanza- e plus-godimento. Dalla translazione del Quadripode derivano poi: discorso del Padrone, il discorso dell'Isterico, il discorso psicoanalitico e, successivamente, il discorso universitario. Si tratta di una teoria della discorsività che ha come intento quello di analizzare gli esiti storici relativi alla pretesa di libertà da parte di un essere determinato
  • 7. dall'inconscio. (DISCORSO). (Vedi schemi del Discorso del rovescio della psicoanalisi) RAPPORTO SESSUALE-- Per Lacan il rapporto sessuale non esiste dato che non riscontra nell'esperienza analitica qualcosa che possa definirsi rapporto sessuale. Inoltre Lacan esclude la possibilità di un rapporto sessuale tra soggetti accedenti al linguaggio. In tale ambito Lacan sottolinea l'impossibilità nel rapporto sessuale data la dissimetria nell'inconscio dell'identità sessuale tra uomo e DONNA. REALE-- Uno dei registri della psicanalisi lacaniana unitamente all'immaginario ed al simbolico. Per Lacan l'uomo non si adatta alla realtà, la adatta a sé. Ovvero l'IO crea un adattamento alla realtà e cerca di mantenere la coesione con questo doppio. REFENTE-- (con riferimento al termine freudiano ichspaltung) Tutto ciò che il soggetto ha costruito nell'ignoranza della sua divisione, della fente primaria. È la divisione alienante del soggetto tra IO immaginario e INCONSCIO soggettivo. REGISTRI-- (lacaniani) Si tratta dell'IMMAGINARIO, del SIMBOLICO e del REALE. REGRESSIONE-- Passaggio da un SIGNIFICANTE all'altro. Ripercorrere le identificazioni multiple che hanno portato alla formazione dell'IO del soggetto. RETORICA-- Classificazione delle figure di stile e di argomentazione. Insieme dei significanti di connotazione. Rinvia a IDEOLOGIA. RICONOSCIMENTO-- È fondamentalmente quello del DESIDERIO, caratterizzato da una domanda e da una dialettica (Hegel-Kojève). RIFERIMENTO-- Punto di riferimento: funzione del linguaggio per la quale gli interlocutori si riferiscono alla realtà, che prende il nome di punto di riferimento. RIMOZIONE-- Occultamento di un avvenimento, di una scena... nella zona inconscia della vita psichica. SAPERE-- Resistenza del soggetto alla verità del linguaggio, tramite le illusioni di conoscenza oggettiva che si procura. Sostituto della CONOSCENZA. SCHEMA (FIGURE) (TOPOLOGIA)-- C'è una varietà di figurazioni topologiche in Lacan. Tra queste vedi: schema del percorso della coscienza infelice, schema L (dialettica intersoggettiva), schema R (struttura del soggetto), figure 1, 2, 3 (modello ottico relativo agli ideali della persona), grafi del desiderio, formule della Teoria dei quattro discorsi. SEDUTA-- La seduta terapeutica lacaniana si colloca fuori dagli STANDARD dell'I.P.A. Lacan ritiene che bisogna evitare anzitutto il troppo presto e il troppo tardi. Bisogna utilizzare l'effetto di frustrazione e di interruzione. L'analista non può prevedere il tempo della cura. Egli fa la parte del morto. È il soggetto supposto- sapere teso verso l'atto in cui il paziente genera la parola piena. SEGNO-- L'insieme formato da un significante e un significato divisi da una barra (De Saussure). SEMANTICA-- Scienza dei segni dal punto di vista del SIGNIFICATO. SEMIOLOGIA-- Scienza dei segni dal punto di vista dei significanti.
  • 8. SFILATA-- È l'andamento della catena del linguaggio in quanto costringente SIGNIFICANTE-- Nel senso semiologico: parte del segno che é percettibile. Nel senso lacaniano: la definizione riportata qui sopra é accettata per ciò che riguarda il conscio. Nell'inconscio, il significante é ciò che può articolarsi in un sistema, una catena a partire dal significante primario del fallo. Il significante è sempre in difetto nella sua funzione rappresentativa. SIGNIFICANTI-- Catena in cui si installa la mancanza-a-essere operando o per elisione o per sostituzione. O ancora connessione di significanti in cui l'elisione del significato rinvia all'oggetto del desiderio sempre mancante nella catena. SIGNIFICATO-- Nel senso semiologico: parte del segno che è nascosta, immateriale. Nel senso lacaniano: ciò a cui rinvia il significante, ma che, nell'inconscio, é inarticolabile. SIMBOLICO-- Nel senso lacaniano: simbolico è coestensivo a tutto l'ordine del linguaggio. Registro lacaniano pertinente ad un ordine-dominio di SOVRADETERMINAZIONI significanti SIMBOLO-- Nel senso semiologico: segno nel quale il rapporto tra significante e significato comporta una certa analogia. SIMPOSIO-- (platonico) Lacan riprende nel Simposio il mito di Diotima relativamente all'amore come forma del desiderio puro eternamente insoddisfatto. Qui l'agalma è l'oggetto del desiderio (Socrate) ma anche il paradigma di un oggetto idea-del-bene. Il tema si colloca nell'ambito della dialettica del desiderio di Lacan sviluppata nella prospettiva hegelo- kojèviana. SINCRONIA-- Astrazione secondo la quale un sistema è studiato indipendentemente dal tempo. SINEDDOCHE-- Figura retorica che esprime con più esattezza il modo di sostituzione di senso designato sotto il nome di metonimia. SINTAGMA-- Rapporto di combinazione tra segni in uno stesso ambito. SINTOMO-- Il sintomo appartiene all'ordine della METAFORA. Si tratta della sostituzione di un significante con un altro significante rimosso. È un significante e rimanda ad una situazione di conflitto nell'ambito dell'inconscio. SISTEMA-- Può indicare un codice comunicativo o uno spazio strutturato di elementi in relazione. SOFISMA-- (della libertà) Rientra nella revisione della teoria freudiana. Si tratta della storia del direttore di un carcere che propone a tre detenuti la libertà in cambio di una prova consistente in un ragionamento logico mirante al riconoscimento del colore di un dischetto che ogni detenuto ha sulle spalle. La teorizzazione di questo sofisma si colloca nell'ambito di una polemica che oppone Lacan a Sartre. Per Lacan l'uomo non è libero ma è condannato, per essere libero, ad integrarsi nella società mediante un ragionamento logico. SOGGETTO-- È domanda, desiderio di saper-si. Il soggetto accede alla immagine propria solo alienandosi. Costitutivamente è mis-conoscimento, menzogna necessaria per giungere alla verità. Tutto è garantito da un Altro, ordine di là dall'alterità immaginaria. L'evoluzione del soggetto avviene per tempi di incrocio lungo la catena significante e secondo due assi, uno sincronico e l'altro diacronico. Il primo impone al secondo la ripetizione incessante dell'alternativa presenza /assenza nell'ambito della mancanza
  • 9. originaria. Sul primo asse ogni significante è in grado di identificarsi con sé, sul secondo asse c'è la fornitura continua del materiale significante. Attraverso queste dimensioni si scandisce il prima e il dopo. Nel soggetto è presente un altro soggetto che parla e trascende. Distinzione lacaniana tra JE e MOI indicante la spaltung del soggetto. La soggettività si produce come mancanza, ovvero come ripresentazione, allucinazione significante. Il soggetto non può reperirsi, identificarsi con se stesso. Tende ad attuarsi come effetto del significante che viene a rappresentare un soggetto per un altro significante. Il soggetto è /$ / barrato in quanto non ha accesso all'oggetto del desiderio, ma vi entra in rapporto ed attraverso il desiderio dell'altro. Nel soggetto non c'è consapevolezza tra vero e falso, tra IMMAGINARIO e SIMBOLICO. Colui che all'inizio non sa il suo sesso ma che si colloca nel desiderio sessuale dell'altro. In Lacan il soggetto si configura come: barrato, del desiderio, diviso, dell'enunciato, dell'enunciazione, dell'inconscio, della rappresentazione, della scienza, soggetto supposto-sapere. SOSTITUTO-- Significante in posizione di relais in rapporto ad uno o più significanti. SPECCHIO-- (stadio)- Tra le teorizzazioni più importanti della psicoanalisi lacaniana in cui sono presenti le influenze di H. Wallon e di M. Klein. È una fase di passaggio che inizia tra i sei e gli otto mesi di vita. Si connette poi alla fase edipica secondo lo Schema (Vedi) Stadio dello Specchio e Edipo. SPECULARE-- Caratterizza la relazione immaginaria nello stadio dello specchio. SPOSTAMENTO-- Deviazione di un significante su un altro per associazione di senso. STANDARD-- (sedute) Tempo delle sedute psicoanalitiche che negli anni '30 era di 55 minuti per 4/5 sedute settimanali (International Psychoanalytical Association). Lacan mette in discussione il tempo di durata delle sedute. Pur dichiarando di attenersi agli standard ufficiali di fatto utilizza sedute a durata variabile e con un ritmo meno frequente intendendo in modo diverso l'andamento terapeutico della CURA psicoanalitica. STRUTTURA-- Un tutto formato di fenomeni solidali in tal modo che ciascuno dipende dagli altri e può essere ciò che é, solo in relazione con essi. Ciò che mette in moto il SOGGETTO e si scandisce in relazione al percepiente e al percepito. Combinatoria del significante. STRUTTURALE-- Designa ogni sistemazione sottomessa a delle regole linguistiche. Designa anche ogni forma di organizzazione in riferimento alla realtà. SVEZZAMENTO-- (complesso) Riguarda la forma primordiale dell'imago materna, il suo nutrimento parassitario. Rappresenta il fondamento dei sentimenti più arcaici e più stabili che legano il soggetto alla famiglia. La separazione dall'utero materno obbliga l'infans ad una maturazione forzata. Il rifiuto dello svezzamento ristabilisce attraverso l'immagine del seno materno la relazione di nutrizione interrotta. Si spiega così anche la permanenza del sentimento di maternità della donna. SUTURA-- (J. A. Miller) Rapporto tra il SOGGETTO e la catena del suo discorso in cui esso appare come elemento mancante ma non assente. Rapporto tra simbolico e reale.
  • 10. TEMPO-- Dimensione entro cui il soggetto tende ad allontanarsi dalla sua verità. In relazione al SOFISMA DELLA LIBERTÀ Lacan distingue il tempo logico dal tempo per comprendere. TRANSFERT-- Il paziente trasferisce sull'analista i sentimenti inconsci che prova per person/e/aggi della sua storia personale. Egli ripete questi affetti nella relazione con l'analista. Ma la caratterizzazione fondamentalmente affettiva del trasfert freudiano viene in Lacan a intendersi in senso linguistico (affetti che si traducono in immagini, basculazione della parola) e, hegelianamente, in senso dialettico-identificatorio. In ogni caso l'ANALISTA deve essere non uno specchio vivente ma uno specchio vuoto, proprio uno specchio. TRATTO UNARIO-- Si tratta del nome proprio, assimilato all'uno del significante. Concetto pertinente ad una logica del significante includente una teoria del soggetto. TRIADICA-- Nel significato di relazione si riferisce a quella canonica familiare (padre, madre, figlio) nella evidenza dei ruoli. VERITÀ-- Tema centrale nelle teorizzazioni lacaniane, di notevole interesse filosofico ed epistemologico. In senso generale si riferisce all'atto interpretativo dell'analista della parola finalmente PIENA. Struttura formale del SIGNIFICANTE. In Lacan la verità si configura come: adaequatio, aletheia, certitude, fiction, homoiosis, menzogna, verità della verità. VUOTA-- Con riferimento alla parola indica il non accordo con la verità del soggetto. O anche la parola neutra dello psicoanalista al fine di far giungere il soggetto alla parola piena della verità. ----------------------------------------------------------------------- Riferimenti bibliografici essenziali J. Lacan, Scritti, Einaudi, Torino 1974 J. Lacan, Le Sèminaire, Seuil, Paris 1975- 1991 Ornicar?, Paris 1978- 1984 A. Rifflet-Lemaire, Introduzione a Jacques Lacan, Astrolabio, Roma 1972 M. Borch-Jacobsen, Lacan: le maître absolu, Champs Flammarion, Paris 1990 E. Roudinesco, Jacques Lacan, Cortina, Milano 1995 B. Ogilvie, Lacan. Le sujet, PUF, Paris 1987 J. B. Fages, Cosa ha veramente detto Lacan, Ubaldini, Roma 1972 J. M. Palmier, Guida a Lacan, BUR, Milano 1975 J. Dor, Introduction à la lecture de Lacan, Danoel, Paris 1985 J. Dor, Bibliographie des travaux de Jacques Lacan, Intèreditions, Paris 1983 Laplanche- Pontalis, Enciclopedia della psicoanalisi, Laterza, Bari 1968 Lacan in Italia, La Salamandra, Milano 1978 M. Recalcati, Introduzione alla psicoanalisi contemporanea, B. Mondadori Milano 1996 (c) by P. Stanziale 2001