3. BRIEF - spiegazione progetto, introduzione tema
ANALISI : APPROCCIO PERCETTIVO - sopraluogo a Lanza, plastici ideativi a tema
CARATTERI GENERALI - aspetti principali di Lanza, collocazione nel territorio
ASSETTO MORFOLOGICO - forma, bordi, dislivelli, volumi, segni, punti, spazi aperti/chiusi
IMPATTI VISIVI - per ciascuna uscita metropolitana, servizi offerti, aspetto visivo entrando ed uscendo
IMPATTO DIURNO/NOTTURNO - differenze dell’aspetto fisico ed emotivo a seconda della luce, analisi
illuminazione naturale ed artificiale
FLUSSI - quantità e tipologia di mezzi sotterranei e di superfici
ACCESSIBILITA’ - come accedere, cosa collega, servizi aggiunti
PUNTI DI INTERESSE - luoghi vicini che incentivano il passaggio e/o sosta a Lanza
CASI STUDIO : analisi di spunto di casistiche già presenti nel territorio inerenti alla nostra analisi
- Plaza del Torico
- Finsbury Avenue Square
PROGETTO : CONCEPT - delineare l’intento/idea iniziale
RICERCA - approfondimento su tecniche e materiali d’interesse per la realizzazione
STUDIO TECNICO - attraverso modellazione e simulazione 3D, render e video
PLASTICI - modelli di studio per verica ed aggiornamento dell’effetto visivo e della tecnica progettuale
PROTOTIPO - miniatura dell’intento progettuale, accompagnato da video e iter progettuale
4. M2
Riqualificare il livello zero di alcune fermate
metropolitane della linea verde di Milano,
troppo spesso dimenticato nella progettazione
dello scenario urbano:
Famagosta-
Romolo-
Porta Genova-
S. Ambrogio-
Cadorna-
Lanza-
Moscova-
Fermata metropolitana analizzata:
LANZA
5. M2
“Teatro a cielo aperto”
Giulia Siciliano
Lanza, fermta metropolitana caratterizzata dalla
presenza del “Piccolo Teatro” sovrastante, si mostra
come una realtà parallela ad una grande città; per
questo il sipario si apre già dai primi gradini all’uscita
dal sottopassaggio, come se il palco del teatro inizi
simbologicamente già a partire dal parco che ospita i
passanti alla loro uscita.
Impatto emotivo:
concettuale/culturale
Atmosfera di raccoglimento tra natura e cultura.
“Game over“
Rossana Rizzini
Stazione metropolitana di rilievo per la
concentrazione di mezzi di trasporto pubblici di
superficie, per questo non solo fulcro di
raccoglimento, ma anche di smistamento, partenze
ed arrivi; come in un flipper che porta allo
smarrimento e, come nel gioco, di conseguenza alla
perdita continua, ovvero game over.
Impatto emotivo:
concettuale/orientativo
Confusione e perdizione nel caos moderno.
“Rigore e forme“
Sara Franceschi
A primo impatto è stata forte la geometria particolare
della zona circostante, forme morbide ed armoniose
si alternano in contrapposizione allo scenario
accanto rigido ed ortogonale. Questo diventa spunto
di originalità per esaltare un’area che già si
contraddistingue.
Impatto emotivo:
fisico/strutturale
Geometrie opposte accostate ne esaltano la
particolarità.
“Tram-tram“
Valentina Puzzonia
Partendo da una conoscenza precedente di Lanza,
i tratti evidenziati sono quelli vissuti in prima persona
, ossia un punto di snodo caratterizzato da dettagli
che ricreano un’atmosfera e sensazioni tattili delle
superfici, dislivelli dati dai binari o dal susseguirsi dei
mattoncini.
Impatto emotivo:
tattile/emozionale
ricordo e caratteri contraddistintivi ne dedlineano la
forma.
Conclusioni:
Sono emersi quattro diversi modi di precepire ed approcciarsi al luogo che evidenziano i punti cardine di Lanza, utile per lo
sviluppo del progetto tenere conto di queste particolarità significative e della sensibilità di ciascuno che porta per ogni
soggetto una lettura nuova e diversa.
6. M2
Gestore:
ATM
Inaugurazione:
1978
Stato attuale:
In uso
Linea:
Linea 2
Localizzazione:
Milano/Zona 1
Tipologia:
Sotterranea
2 binari in due canne parallele
Interscambio mezzi di superficie:
3 • 7 • 12 • 14 - tram
57 • 61 • 43 • 94 - bus
Dintorni:
Castello Sforzesco -
Parco Sempione -
Acquario Civico -
Teatro Strehler -
Fondazione Mazzotta -
Particolarità:
Unica fermata metropolitana
ad affacciarsi direttamente su un edificio
Servizi:
7. M2
Linee:
Alternanza di linee dure e secche della
struttura a quelle morbide e sinuose
dell’arredo urbano circostante.
Potrebbe essere interessante giocare con la
contrapposizione di queste linee o seguire
l’andamento sinuoso delle aiuole attorno le
quali poter creare qualosa di suggestivo
collegato alla morfologia della piazza.
M
M
Superfici:
Ampie, percorribili ed essenzialmente
pedonali distribuite su due livelli; il più alto
parte integrante del Piccolo Teatro.
L’ampia superficie a disposizione consente
una maggior libertà creativa essendocostretta
da pochio vincoli.
M
M
8. M2
Connessioni:
Svariati punti di accesso alla piazza di Lanza
attraverso più vicoli connettivi e percorsi
stradali, fondamentali essendo un importante
punto di snodo.
M Numerosi punti di collegamento consentono
l’affluenza verso l’area sulla quale abbiamo
intenzione di intervenire, ottimo punto a
M favore per visibilità ed accessibilità.
M
M
Volumi:
Imponenti e monumentali, a partire dagli
edifici sino all’opera d’arte al centro
della piazza, spostano prepotentemente
lo sguardo su di essi e schiacciano il livello
zero.
Una condizione sofferta come in questo caso
è certamente di stiimolo, creando maggior
suggestione e stupore al momento
dell’intervento essendo anche un mezzo per
esaltare una parte dell’ambiente urbano sino
ad oggni, soprattutto a Lanza, non valutato.
9. M2
Dislivelli:
Il tutto si sviluppa su più livelli, elevando il
Piccolo Teatro al piano più alto e cercando
di non creare una differenza troppo elevata
tra i sottostanti per mantenere omogeneità e
continuità.
La superficie si rivela favorevole ad una
installazione all’interno del suolo essendo di
ridotta differenza i livelli presenti, anzi, il
piano maggiormente rialzato in prossimità
della piazza agevola la visione dell’intervento
una volta attuato.
M
M
Aree verdi:
Sono fortemente presenti sia a distanza con
uno dei parchi più importanti, che all’interno
della piazza stessa sotto forma di piccolo
M giardino ed aiuole.
Colpisce la forte presenza di aree verdi a
differenza delle altre femate metropolitane e
piazze milanesi.
10. M2
Direzioni:
Tivoli-Legnano
Arena
Foro Bonaparte
Corso Garibaldi
Conclusioni:
Colpisce il medesimo impatto nel caso dell’entrata, mentre dirigendosi verso le uscite sono palesi i quattro impatti
completamente diversi a seconda del punto in cui è collocato l’accesso.
11. M2
Luminosità / dispositivi:
Soggetta a costante illuminazione durante il
giorno grazie alla distanza dagli edifici
circostanti che non ne ostacolano
l’esposizione solare.
Illuminazione mirata al Piccolo Teatro
esaltandone i contorni architettonici
attraverso un sottile filo LED.
Assenza di lampioni comunali ad illuminare
la piazza, sfrutta infatti quelli posizionati ai lati
delle strade adiacenti per ottenere una flebile
luce.
Principali fonti di illuminazione sono quelle
posizionate all’interno dell’arcata del Piccolo
Teatro, che, riflettendosi sulle superfici,
riducono l’oscurità circostante.
Impatto visivo diurno:
Balzano all’occhio le forme sinuose del
verde urbano, soprattutto in relazione
all’opera d’arte circolare; in secondo luogo
colpiscono le forti geometrie
apparentemente sovrapposte in modo
casuale che costituiscono il teatro.
I colori dominanti sono il verde delle aiuole, il
rosso dei mattoncini ed il grigio dell’asfalto.
Impatto visivo notturno:
Colpisce subito il sottile filo LED che percorre
spigoli e lati della struttura insieme alle
insegne del teatro stesso, successivamente
M a questo le luci dei mezzi di trasporto che
attraversano l’incrocio sottoposte alla
M parziale influeza dei lampioni puntati su di
M esse.
I colori vengono stravolti dalla calda luce
tendente al giallo diffusa dal teatro, portando
verso il rosso i toni dell’ambiente circostante
ed illuminando quasi di
bagliori di fuoco l’opera d’arte al centro.
Conclusioni:
E’ evidente la necessità di un’illuminazione
M anche sulla piazza stessa in quanto
importante punto di ritrovo e/o smistamento
verso altre mete.
Importante tenere conto di un’illuminazione
già resente nel caso del Teatro, se pur
puramente estetica, ma dalla forte identità e
colore.
12. M2
MEZZI PUBBLICI
Metropolitana:
linea 2
Tram:
3, 7, 12, 14
Bus:
57, 61, 43, 94
VIABILITA’ STRADALE
Strade principali di raccordo:
Via Canova-
Viale Elvezia-
Via Legnano-
Piazza Castello-
Foro bonaparte-
Via Pontaccio-
PERCORSO PEDONALE
M
M M Aree interessate:
marciapiede -
piazzale -
zone pedonali -
M
13. M2
Distanza metropolitane:
Moscova - Lanza : 800 m
Cadorna - Lanza : 1000m
Distanza luoghi culturali:
Acquario Civico - Lanza : 400 m
Arena civica - Lanza : 600 m
Castello Sforzesco - Lanza : 400 m
Foro Bonaparte - Lanza : 100 m
Parco Sempione - Lanza : 1000 m
Piccolo Teatro - Lanza : 0 m
Pinacoteca Brera - Lanza : 500 m
Percentuale abitativa/affluenza:
14. M2
Diurna:
8.30 a.m.
campione di 100 persone
Notturna:
20.30 p.m.
campione di 100 persone
15. Chi:
Il progetto è stato realizzato da b720, uno studio
di architettura fondato da Fermín Vázquez nel
1997 composto da un’equipe di architetti attenti a
processo costruttivo e qualità.
Presenti in due sedi, a Madrid e Barcellona,
realizzano diversi progetti nelle città più importanti
della Spagna come a Barcellona Torre Agbar e
Torres Fira, a Valencia Copa Amèrica e a Madrid
Rìo Manzanares.
Dove:
Plaza del Torico si trova in un elegante quartiere
di Teruel in Spagna, meta turistica per architettura
medievale e nel 1986 Patrimonio dell’Umanità.
La piazza ha una forma triangolare, al centro
della quale è stata posta una fontana che ne ha
ispirato il nome; mentre al di sotto della
pavimentazione in granito è presente un am-
pio spazio contenente due cisterne, “Albellón” e
“Someroche”, pensato per essere ristrutturato e
messo a disposizione del pubblico.
Cosa:
Il comune è stato stimolato a tracciare nuove
tradizioni architettoniche rimodernando parti della
città, così nel 2007 Fermín Vázquez ha proposto
un piano con lo scopo di ammodernare la
pavimentazione ed i sistemi di illuminazione della
Plaza del Torico.
Il progetto riguarda la riqualificazione di 1.798,76
m² di superficie e 1.047,01 m² di portici che lo
circondano, compreso il rinnovo del marciapiede
in pietra basaltica e 409,56m² dei sotterranei.
Come:
Un’accurata illuminazione coinvolge
pavimentazione,facciate, portici e cisterne
sotterranee, incassando strisce luminose da 18 e
30 pollici di lunghezza opportunamente studiate
tenendo conto degli sbalzi di temperatura e
ricoperte con vetro temperato.
Il sistema è composto da 1,230 led con la
capacità di cambiare colore utilizzando un
software che genera diverse texture e ritmi
riproducendo uno schema fluido che riprenda il
flusso dell’acqua con picco massimo in
prossimità di fontana e cisterne sottostanti.
Per dare la sensazione di direzione e prospettiva
vengono illuminati portici e facciate degli edifici
con strisce luminose nascoste che ne
evidenziano la linearità dello stile ed
accentuandone l’eleganza.
Nei sotterranei le pareti del corridoio che unisce le
cisterne e che fungerà da galleria sono state
ricoperte da un muro bianco dove è possibile
appende quadri per eventuali mostre, mentre nel
pavimento serpeggia una lunga linea di led che
permette una lieve illuminazione. Le pareti delle
cisterne, invece, sono rimaste inalterate per
mostrare l’antica muratura.
Utenti:
Intervento pensato per un’ampia gamma di
persone, mirato ad incentivare l’affluenza del
pubblico e del turismo.
16. Chi:
Il progetto nasce dalla mente di Maurice Brill,
lighting designer, con la collaborazione degli
architetti Skidmore e Owings & Merrill.
Obiettivo principale da oltre vent’anni del suo
studio MBLD è massimizzare l’impatto con lo
spazio circostante attraverso grandi competenze
tecniche e creative in operazioni che hanno
toccato diverse città a livello internazionale.
Dove:
Finsbury Avenue Square è la piazza del quartiere
Broadgate, cuore finanziario di Londra e luogo di
rilievo per alcune delle società leader più grandi al
mondo.
Caratterizzato anche da negozi ed abitazioni per il
fine settimana, è agevolato dalla vicinanza con la
stazione di Liverpool St.
Cosa:
Il progetto, commissionato nel 2004 dalla “British
Land Corporation”, fa parte del piano regolatore
di luce per la zona intorno alla piazza, con
l’obiettivo di trasformarla da un freddo e distante
luogo di passaggio ad uno spazio che potesse
attirare i passanti con il suo essere accattivante
ed innovativo.
Risultato vincente per uno dei luoghi più
interessanti della città, nonchè vincitore di quattro
premi tra i più prestigiosi.
Come:
Grazie ad un’illuminazione innovativa che sfrutta
le nuove tecnologie, l’installazione permanente
nasce da una rete di strisce LED in vetro
smerigliato al livello del suolo; queste però in
alcuni punti emergono per formare i supporti per
le panchine della piazza.
Nace così una griglia realizzata con oltre 100.00
LED, i quali, regolati da un software, illuminano
modificando pian piano la gradazione del colore
impiegando il tempo necessario ad attraversare
la piazza, in dieci variazioni cromatiche.
Durante il giorno l’installazione rimane appena
percettibile mimetizzandosi con il grigio del suolo,
meravigliando così i passanti all’imbrunire.
Utenti:
Il progetto è principalmente finalizzato agli
impiegati degli uffici adiacenti, per allietare i
momenti di frenesia ed invitare i passanti a
fermarsi e godere dell’effetto suggestivo.
17. Dove:
Il fulcro è lo spazio centrale della piazza
diramandosi nelle zone circostanti.
PERCHE’
Si presta essendo un’ampia superficie piana,
adiacente all’entrata rialzata dalla gradinata
del Piccolo Teatro che ne consente la vista
dall’alto, oltre ad essere la zona
maggiormente percorsa dai passanti.
M
M Cosa:
Essendo molto frequentata sia di giorno
che di sera, l’obiettivo nasce dalla volontà di
donare una nuova interpretazione del suolo
M visibile in entrambi i momenti nonostante la
presenza o assenza di luce, possibilmente
conferendo un duplice effetto visivo
a seconda del momento della giornata.
PERCHE’
Trattandosi di una zona dove l’attenzione non
M cade mai in basso, ma sempre verso i mezzi
di trasporto od il Teatro, nel pieno della
frenesia cittadina, lo scopo vuole essere un
tocco sorprendente, che invogli la visita
della piazza non solo come luogo di
passaggio allietandone la percorrenza..con
un effetto sorpresa al calare del sole!
Come:
Con una grafica realizzata tramite vernice
classica per il giorno, e con l’incremento di
una seconda vernice fluorescente per
l’effetto serale. Completerà così la grafica
diurna conferendo nuove e diverse
connotazioni inaspettate, oltre ad essere
M fonte luminosa lieve a carica solare
naturale.
PERCHE’
M Attraverso l’uso di vernice la realizzazione
sarà veloce e semplice, resistente alle
intemperie ed al tempo, visibile, decorativa e
d’impatto.
Utenti:
Trattasi di un ampio ventaglio che si
diversifica a seconda dell’ora e in base a
questo sarà improntata la tipologia di grafica
diurna e serale.
18. Effetto diurno:
I raggi solari ricaricano la
vernice fluorescente
rendendo visibile la vernice
bianca che delinea il segno
grafico diurno.
Effetto notturno:
La vernice fluorescente
rilascia luce grazie alla carica
solare durante il giorno
permettendo la visione del
secondo segno grafico
previsto per l’effetto notturno
a complemento del
precedente.
19. INVISIBLE ARROW
Effetto diurno:
Moltitudine di frecce che indicano le
principali direzioni, in ordine sparso ed
apparentemente confuso.
Effetto notturno:
Le frecce si inglobano in una forma più
complessa che si articola all’interno di
un sistema grazie alla vernice
fluorescente che compone la frase
“L’essenziale è invisibile agli occhi“ di
Saint Exuperìe.
Questo per dare una connotazione più
concettuale, legata anche al teatro, che
offra uno spunto di riflessione; oltre ad
essere adatta al tema del nostro
intervento, dove l’essenziale per capire
appieno il significato è invisibile per la
maggior parte della giornata.
Ipotesi sagoma/mutamento:
scala 1:10
20. INVISIBLE ARROW
Disposizione:
Presenti maggiormente in
corrispondenza delle uscite
metrolpolitane e nel piazzale, per
contiunuare l’estensione anche nelle
aree adiacenti.
M
M
Dimensione sagoma/varianti:
M scala 1:100
M
M
M
M
M
26. PLAY & STOP
Effetto diurno:
La sagoma di ampi divani invita alla
sosta in un punto di MIlano tanto
soggetto alla frenesia cittadina.
Effetto notturno:
Al calar del sole appaiono dinnanzi ai
divani giochi da tavola di gruppo, per
favorire l’aggregazione e soluzioni
alternative per trascorrere il tempo
vivendo appieno ciò che la città offre,
suolo compreso!
Ipotesi sagoma/mutamento:
scala 1:25
27. PLAY & STOP
Disposizione:
Presenti nelle maggiori zone di sosta e
in alcuni punti di passaggio
prolungandone l’estensione nelle aree
adiacenti.
M M Dimensione sagoma/varianti:
scala 1:50
M
M
M M
M
M
28. PLAY & STOP
giorno
Scala:
1:500
Legenda:
M
M
M
M
29. PLAY & STOP
notte
Scala:
1:500
Legenda:
M
M
M
M
33. STEP OUT STEP
Effetto diurno:
Passo dopo passo le imporonte
delineano i percorsi effetuati dagli utenti
di Lanza verso le direzioni più
frequentate giornalmente.
Particolari saranno le diverse sagome
delle impronte, a seconda delle
tipologie di calzatura e soggetti.
Effetto notturno:
Di notte le impronte aumentano,
moltiplicandosi verso le mete
maggiormente percorse durante le ore
notturne variando ulteriormente
sagoma, natura e tipologia di queste
ed offrendone spiritose versioni.
Ipotesi sagoma/mutamento:
scala 1:5
34. STEP OUT STEP
Disposizione:
Presenti maggiormente in
corrispondenza delle uscite
metrolpolitane e nel piazzale, per
contiunuare l’estensione anche nelle
aree adiacenti.
M M
Dimensione sagoma/varianti:
M scala 1:10
M
M M
M
M