1. Tutti contro l’ambiente
Sabato 18 novembre 2014: la
Commissione Ambiente della
Camera ha approvato il decreto 133/
2004, detto " Sblocca Italia" o meglio
" Sfascia Italia". Quello che non era
riuscito al nano, sta riuscendo al suo
clone.
Tutto si tiene. Infatti lo stesso sabato
18 in mattinata Alessandra Stefani,
comandante del Corpo Forestale
dello Stato, ha spiegato ai novaresi
presenti all'Auditorium Bellini, che
non esiste in Italia qualcosa che
possa decentemente chiamarsi
Piano Nazionale Cave, essendo la
legge di riferimento un pezzo
archeologico del 1927.
Il giorno prima, venerdì 17, Luca
Mercalli in visita a Novara, ha
illustrato nella sala del Sacro Cuore
l'incredibile cementificazione, che
si mangia il suolo italiano al ritmo
di 8 metri quadrati al secondo.
A Novara ne sappiamo qualcosa
con i progetti di cementificazione di
Agognate e di Pernate, località
esposte a grave rischio di
esondazione dei torrenti Agogna e
Terdoppio.
A poca distanza da Novara, a
Carpignano Sesia e a Fara, viene
avanti il progetto di bucare il suolo
agricolo fertile per installarci trivelle
petrolifere inquinanti. Guarda caso,
manca ancora un Piano Nazionale
Energetico, perché le decisioni
strategiche in questo settore
vengono prese dalle multinazionali
del petrolio.
Analogamente a San Martino di
Trecate, il sito più pericoloso del
Piemonte, si vuole costruire un mega
inceneritore di rifiuti ospedalieri
infettivi, che spargerà sul suolo
circostante e nell'aria i suoi rifiuti
tossici. Come dicevamo, tutto si
tiene. Infatti anche per la gestione
rifiuti manca un Piano Nazionale per
lasciare mano libera ai signori degli
inceneritori e delle discariche.
Le parole delle istituzioni si sprecano
per mostrare che loro difendono
l'ambiente, Nella realtà dei fatti, le
istituzioni, Governo in testa,
procedono in direzione ostinata e
contraria, sventolando la carota di
nuovi posti di lavoro. Il territorio viene
considerato una preda da sfruttare,
da lasciare nelle mani di
Stampato in proprio
organizzazioni speculative, e quindi
inevitabilmente aperto alle
infiltrazioni della malavita organizzata.
Le istituzioni hanno cessato da
tempo di operare nell'interesse
collettivo, ossia di pianificare il
territorio e di salvaguardare la salute
dei cittadini. Le istituzioni si sono
trasformate in bookmakers, in
intermediari commerciali, in agenzie
immobiliari.
I cittadini, per opporsi a
quest’indirizzo malsano, devono
informarsi, prendere coscienza di
q u e s t a g r a v e s t o r t u r a ,
organizzarsi e operare per
invertire il corso di questa politica
malsana e pericolosa.
F.T.
Consulta: dopo venti fumate
nere e tre mesi di stallo il
presidente del Consiglio cambia
strategia e scarica Violante.
Duro di comprendonio?
GabrieleSozzani@twitter
2. Consiglio Comunale
Nel corso di queste settimane il
sindaco di Novara sta girando per i
quartieri e le frazioni della città
nell’ambito dell’iniziativa “Strada per
Strada” dalle finalità probabilmente
a n c h e a u t o r e f e r e n z i a t e e
propagandistiche, per di più
pubblicizzata anche da manifesti
affissi e supportata da opuscoli
relativi a varie tematiche affrontate
dall’Amministrazione Comunale.
Finora ai giornali il sindaco ha in
sostanza dichiarato di essere
soddisfatto degli incontri effettuati con
le realtà locali e con i cittadini.
Noi ci chiediamo però se i cittadini
incontrati nelle strade di giorno siano
davvero rappresentativi della varietà
di persone che abitano una zona
della città
Di giorno, cioè dal mattino al tardo
pomeriggio, la gente fortunata studia
e lavora o è impegnata in varie
attività. La signora anziana che fa la
spesa, l’avventore abituale del
baretto, il pensionato, il disoccupato
sono realtà ben circoscritte e
generiche, in pratica è troppo
comodo e facile incontrare dei
potenziali “innocui brontoloni” da
assecondare bonariamente!
Quanta gente, pur auspicandolo, non
ha potuto incontrare nel suo quartiere
o frazione il sindaco perché a scuola,
al lavoro, fuori città!
Un vero incontro con la gente si fa
ormai alla sera, sfidando la propria e
la altrui stanchezza della giornata,
ma forzatamente alla sera quando un
buon numero può partecipare e
quindi completare o integrare le “due
parole” fatte già di giorno con le altre
persone.
Non è che, magari si temono
persone più scattanti, toni anche più
accesi e domande più scomode che
chiedono risposte pronte, sincere
e convincenti di fronte a una
platea più vasta di quella che si
trova su un marciapiede o in un
bar?
L’opuscolo distribuito e intitolato
“Novara passi avanti e cose
concrete” ha una sezione dedicata
al "Governo del Territorio" che in
realtà tratta con toni tronfi e
compiaciuti della “Distruzione del
territorio” in quanto il territorio
non è governato con sapienza ma
piegato e sacrificato alla
speculazione.
Si esalta come un atteso evento e
prodigioso il cementificare la
porzione settentrionale di Pernate
a favore del già ingordo CIM (di cui
stiamo seguendo le evoluzioni),
l’altrettanto immacolato e prezioso
suolo agricolo a ovest di Novara
presso Agognate per farci
l’ennesimo “capannonificio”
venduto come una forma di Expo
locale su ben un chilometro
quadrato (oltre 2 volte il Vaticano!),
i l t i m i d o l e m b o r u r a l e
sopravvissuto tra Veveri e San
Rocco chiamandolo “Parco
Commerciale di Veveri”.
Ovviamente, per imbonire i
cittadini, ecco pronti 400 posti di
lavoro (presunti), che quindi
diventano il solito stucchevole e
ricattatorio motivo per giustificare
tutto, scoperchiando però la poca
o nulla capacità di creare lavoro in
altro modo.
E se invece si cominciasse a
tutelare il territorio anziché
distruggerlo irreparabilmente
con conseguenze spaventose!?
Non si sa se per smemoratezza o
s e p i ù p e r i c o l o s a m e n t e
inaffidabilità dell’Amministrazione
Comunale che non rispetta nemmeno
un suo stesso documento ufficiale (la
Determina del Consiglio Comunale n
°61 del 3 settembre 2012) in cui si
legge che il Consiglio Comunale
di Novara ritiene che lo sviluppo
socio-economico della Città non
possa più essere legato a
ulteriori consumi di territorio
fertile e pertanto impegna il
Sindaco e la Giunta a concepire
uno scenario di sviluppo della
Città tale da orientare le
costruzioni prevalentemente su
suolo già urbanizzato, per
giungere ad una progressiva
riduzione del consumo di suolo
e al suo auspicabile futuro
azzeramento.
Perché non recuperare le aree
dismesse, come per altro indicano piani
e misure regionali, nazionali,
comunitarie? Nella sola Sant’Agabio ne
abbiamo un sacco: sono lì a marcire e
come sappiamo degrado chiama
degrado.
L’inerzia a riguardo è tale che al
contrario il Parco Urbano di Via Bovio è
stato massacrato! E per cosa? Per il
PISU, ovvero il Piano Industriale di
Sviluppo Urbano, per cui a Sant’Agabio
nascerà un altro casermone che
dovrebbe essere completato entro
giugno 2015: per cosa?
Si dice sia un polo per la ricerca sulle
malattie auto immuni, ma si dice anche
una sede per delle start up.
Per intanto l’opuscoletto alla voce “Lavori
Pubblici” lo vende anche come una
riqualificazione dell’intera area di via
Bovio (cioè di un Parco Urbano e un
viale alberato abbattuti), del vicino
mercatino rionale (sistemato non molti
anni fa), dell’area verde circostante
Contenti?
Spero di sì, soprattutto se li avete votati.
Di Gabriele Sozzani
3. Per il ministro Giannini il problema
dei contributi volontari, diventati
troppo spesso sostanzialmente
obbligatori, si risolverebbe con una
circolare, le classi pollaio
sarebbero un fenomeno circoscritto,
i ritardi nelle assunzioni dei
p r e c a r i a inizio anno
ammonterebbero a pochi casi e i
Quota 96 sarebbero un incidente
increscioso, senza responsabili.
L'audizione del ministro alla
Camera è stata a un tentativo di
arrampicata sugli specchi
imbarazzante e, se queste sono
le premesse alla Buona Scuola, il
mondo dell'istruzione riceverà
presto una brutta sorpresa.
Se i temi in questione non fossero
molto seri, certe affermazioni
fantasiose meriterebbero lo scherno.
Il ministro ha avuto il 'coraggio' di
dire che quest'anno le scuole sono
pulite e che i lavoratori ex Lsu
avrebbero acquisito professionalità
che potrebbero spendere anche
nelle aziende edili. Ancora, Giannini
ha parlato di un miliardo di euro in
arrivo per la scuola, ma non
chiarisce se si tratta dello stesso
miliardo che, secondo quanto
anticipato dal Sole 24 Ore, il Miur
dovrebbe tagliare al suo budget.
Se a questi elementi aggiungiamo il
mancato rispetto dell'impegno per
sostenere il fondo per gli enti di
ricerca, ormai al collasso mentre, al
contempo, le scuole paritarie
continuano a essere sostenute e,
anzi, si incentiva l'ingresso dei
privati nelle scuole il quadro è
completo.
C'è chi ha capito, e sono in tanti,
che questa riforma della scuola
va contrastata con forza,
attivandosi da subito, e chi
nasconde la testa sotto terra
sperando che le cose si aggiustino.
Per questi ultimi, il brusco risveglio
arriverà troppo tardi.
Commissioni Cultura
Camera e Senato
Arrampicata sugli specchi
Il ministro Giannini si conferma campionessa
TTI P
Quello che finirà sugli scaffali dei
supermercati, e sulle nostre
tavole, dipende da un trattato
oscuro e misterioso. Contro cui
stiamo lottando da mesi.
Nuova azione del M5S contro il
Transatlatic Trade and
Investment Parteners, meglio
noto come TTIP, l'accordo di
libero scambio commerciale tra
USA e UE che potrebbe
compromettere la qualità del
nostro agroalimentare.
A rischio anche altri settori
strategici per l'Italia, dal
manifatturiero al tessile, passando
per la gestione dei beni e servizio
fondamentali come quello idrico e
sanitario.
I nostri appelli sono rimasti
finora inascoltati, e anzi la
volontà del Governo pare
quella di accelerare, durante il
semestre di presidenza europea,
sugli accordi commerciali tra USA
e UE, ritenendolo un passaggio
strategico per l'Europa e per
l'Italia. Noi continuiamo ad
esprimere con forza la nostra
contrarietà a questo progetto e
siamo soddisfatti per la
calendarizzazione della nostra
mozione che impegna il
Governo a rivedere i termini
dell'accordo, a tutelare il settore
agroalimentare – quello più
colpito – e a estromettere
dall'accordo beni primari come la
gestione dell'acqua pubblica. Così
abbiamo detto a margine della
discussione in Aula della mozione
sul trattato TTIP.
"Siamo qui, ancora una volta,
nell'aula di Montecitorio – ha detto
Filippo Gallinella, per ribadire la
nostra contrarietà al Trattato,
che porterà certamente più
danni che benefici nel nostro
Paese, ma soprattutto per invitare
una volta per tutto il Governo alla
trasparenza, a riferire al
Parlamento l'iter di questo accordo
per evitare che, a giochi fatti,
l'accordo si abbatta, con tutto il
suo peso, sui cittadini senza alcun
margine d’intervento.
Un pericolo che però non sembra
essere percepito minimamente dal
Governo che anzi guarda al TTIP
come una scelta strategica non
solo di libero scambio, ma anche
culturale, senza capire che
questo, specie in un ambito come
l'agroalimentare, possa
rappresentare un elemento di
rischio della perdita della
tradizione e della qualità –
considerando la differenza nei
controlli e nella normativa europea
e statunitense".
Ci auguriamo che i nostri
impegni verranno accolti
positivamente al più presto
così da costringere il Governo
ad informare le Camere, e
quindi i cittadini, circa i termini
e le criticità di questo accordo.
M5S Camera
4. "Candidiamo incensurati
"siete i soliti puristi"
Candidiamo studenti
"candidate disoccupati"
Candidiamo imprenditori
"candidate gente che ha
società" (come se fosse
un'accusa)
I nostri eletti rispettano le
regole
"sono rigidi"
I nostri eletti non rispettano
le regole e vengono cacciati
"nazisti"
I nostri eletti vengono
indagati
"come gli altri"
F i n o a c h e n o n l i
cacciamo
"sono come gli altri"
Cacciamo quel l i che
vengono condannati
"nazisti"
Ci opponiamo alla mafia,
ai partiti e alle lobby
"sanno solo dire di NO"
Passiamo il tempo a stendere
decreti per il popolo
"sanno solo scrivere leggine,
ma la politica è un altra"
Difendiamo la Costituzione a
costo della nostra vita
"sanno solo salire sul tetto"
Stiamo in parlamento fino a
mezzanotte
"occupate le istituzioni"
Stiamo in Parlamento più degli
altri
"non siete tra la gente"
Facciamo continui agorà in
piazza per informare
"il vostro posto è il Parlamento"
Vogliamo restituire i soldi
"impossibile, non si può"
Inventiamo un modo per
restituire i soldi
"populisti"
Restituiamo i
soildi
"i problemi del
Pa e s e s o n o
altri"
B e p p e è a
Roma
"perchè non è
a Genova"
Beppe va a
Genova
"perchè non è
a Roma"
Beppe dona
"così son capaci tutti"
Beppe sbadila
"vuol solo farsi una foto"
B e p p e l i ma n d a a
fanculo
"è volgare"
Sì, è volgare. E lo siamo
tutti."
Gabriele Betti
Cotta o cruda?
Attenzione
ci troviamo sempre al
venerdì dalle ore 21.00
In piazza Sacro Cuore 5.
(zona viale Roma) Come sempre a Novara