1. F ra Umile F idanza
Organo Ufficiale dei Gruppi di Preghiera Anno 2012 - n. 3
Cari AMICI
sosteneteci con il vostro contributo,
affinché possiamo rendere la nostra rivista
sempre più bella e più ricca!
Ecco come puoi aiutarci:
Associazione Gruppi di Preghiera Fra Umile Fidanza
c.c. postale n. 1006338337
c.c. bancario Deutsche Bank IBAN IT32Y0310439841000000821753
2. Sommario
Saluto del Direttore
Carissimi fedeli e devoti tutti,
il giorno 25 Novembre c.a., a distanza di un anno (14 novembre 2011) dall’approvazione dei nostri
gruppi di preghiera, ci siamo radunati attorno al nostro Pastore, Mons. Valentino di Cerbo, per
Anno 2012 - n. 3 condividere insieme un momento di profonda aggregazione associativa, intenti a fare il «punto»
della situazione sull’intero operato dei nostri gruppi.
Fra Umile Fidanza
ORGANO UFFICIALE Intendo ringraziare, anche a nome del Vescovo, tutti coloro che durante questo primo anno di
DEI GRUPPI DI PREGHIERA
RICONOSCIUTI IL 14 NOVEMBRE 2011 cammino, si sono prodigati nelle varie realtà parrocchiali e comunitarie, per la diffusione della
DA S. E. MONS. VALENTINO DI CERBO
VESCOVO DI ALIFE-CAIAZZO
figura e del carisma, del nostro amato Fra Umile, che ha messo sempre al primo posto l’Amore a
Gesù Eucaristia e alla Sua Santissima Madre Maria, con uno spirito e uno zelo incondizionato nella
SEDE LEGALE, DIREZIONE,
REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE piena fedeltà e ubbidienza, verso i Pastori della Chiesa. Ricorda il grande S. Ignazio d’Antiochia:
Corso Umberto I, 870
81033 Casal di Principe (CE) «State uniti al vescovo [...] Conviene procedere d'accordo con la mente del vescovo, come già fate
Tel. e fax 081.0600540
Tel. 393.5733547 [...] E' necessario per voi trovarvi nella inseparabile unità per essere sempre partecipi di Dio. [...]
Email: rivista.fraumile@libero.it Apertura
Email: fraumile.fidanza@libero.it Alcuni parlano sempre del vescovo ma poi agiscono senza di lui. Questi non sembrano essere onesti
Associazione dei Gruppi
di preghiera Fra Umile Fidanza 3 Saluto del Direttore perché si riuniscono non validamente. [...] Siate sottomessi al vescovo e gli uni agli altri, come Gesù
La rivista intende far conoscere Cristo al Padre. [...] Seguite tutti il vescovo e i presbiteri come gli apostoli [...] Nessuno senza il
il Carisma e la Spiritualità
del Frate Minore Oblato Primo piano vescovo faccia qualche cosa che concerne la Chiesa [...] Dove compare il vescovo, lì è presente la
FRA UMILE FIDANZA Chiesa di Cristo. [...] State col vescovo perché anche Dio stia con voi!».
(14 giugno 1910 - 3 marzo 1990).
In piena fedeltà al Magistero del Papa,
della Chiesa e in comunione
4 Frammenti di Vita Questo è stato cari amici, l’unico spirito sul quale abbiamo incentrato tutto il nostro cammino
con lo Spirito Francescano. all’interno della Chiesa, per «godere dell’amicizia di Dio». Ma soprattutto per desiderare che il
DIRETTORE GENERALE
8 Il Risveglio del Natale nostro Fra Umile, quando il Signore stabilirà i tempi, possiamo vederlo annoverato nell’ «Albo dei
Don Michele Barone
Santi», che avverrà soltanto incamminandoci con la Chiesa, nella Chiesa e per la Chiesa, cioè con il
SEGRETERIA REDAZIONE 10 La Spiritualità Francescana
Marianna Martino Vescovo.
REDAZIONE In questi giorni nelle nostre famiglie, seppur tra tante difficoltà, respiriamo un’aria diversa, piena di
Carmen Iovine, Cinzia Diana, Secondo piano pace e amore, perché attendiamo la Nascita di Colui, che per volontà del Padre, e per opera dello
Emanuela Ianniello, Eva Fontana,
Flavia Ianniello, Luigi Salviati,
Maria Flavia Lo Regio, 12 Io sono l’Immacolata Concezione Spirito Santo, si è incarnato nel seno verginale di Maria: «Per venire a vivere e a stare - come diceva
Mariarosaria Ucciero, Pasquale Casoria. Fra Umile - in mezzo a noi!». Tra non molto vivremo il mistero del Natale del Signore: mistero della
HANNO COLLABORATO
Don Carlo Candido, Barbara Martino,
14 Come i Magi incamminiamoci verso la Grotta Luce che brilla nelle tenebre, della Parola fatta carne, del Pane disceso dal cielo!
P. Francesco Piccolo, Scotto Rosato Orsola Questo numero della nostra rivista, intende proprio ricordare a tutti noi «Oggi è nato il Salvatore».
PROGETTO E REALIZZAZIONE GRAFICA 16 Ero nudo e mi avete vestito Nessun cuore, nessun’anima può rimanere insensibile davanti a questo grande mistero d’Amore, del
Don Michele Barone
Dio fatto Uomo!
STAMPA 18 Cascate di Grazie Casapesenna, 16 dicembre 2012.
VECA Print - Casoria (NA)
III Domenica di Avvento
REGISTRAZIONE PRESSO IL TRIBUNALE DI
S. MARIA C. V. N. 797 DEL 10/05/2012
Il Direttore Generale
Don Michele Barone
La collaborazione avviene a titolo gratuito.
La Redazione si riserva il diritto
di tagliare o modificare il materiale fornito.
3
3. “Salotto”. Di tutto questo ne traeva grande vantaggio, stava li certamente a significare che questa breve vita,
Frammenti di Vita
non solo tutta la comunità, ma anche i numerosi non era che un sogno di una notte travagliata, e che era
pellegrini che quotidianamente bussavano alla sua meglio passarla in ragionevole occupazione, con la
porta: ammalati, donne e bambini, vecchietti in consolazione di operare veramente da cristiano,
difficoltà; la generosità del frate era per tutti. Era una anziché abbandonarsi alla follia delle passioni, che
continua girandola di bontà; raccoglieva questuando in potevano diventare la rovina eterna dell'anima.
onore di San Pasquale. Spesso trovava nell'ora della Fra Umile viveva il vero paradiso nel candore della
refezione, una fila di mamme con bambini, che sua celletta, che si trovava al primo piano del
attendevano lungo il corridoio. Egli li guardava con caseggiato. Lì era il suo pezzo di terra: cinque metri
I l 17 di ogni mese per Fra Umile e tutta la
comunità di Portici era un giorno particolare.
Tante persone, proveniente da tutti i centri della
regione si recavano da Lui e da S. Pasquale, per
chiedere aiuto e soccorso per i loro cari. La folla come
di servizio, di devozione e di abnegazione si mettevano
a servizio del convento. Tralasciavano talvolta
interessi, legami, impegni per essere al fianco di Fra
Umile e aiutarlo durante i suoi incontri. Questa scelta
avanzata di combattenti che il destino non ha
occhio amorevole ed offriva a tutti un piatto caldo nel
nome di S. Pasquale. Anche molti mendicanti si
alternavano fuori la Sacrestia e per ciascuno di loro vi
era sempre un pezzo di pane offerto con amore. C'era
sempre un canestro pieno di pane, dove la gente poteva
quadrati per quattro; due crocifissi, un effige della
Madonna di Monte calvario illuminata da una
fiammella elettrica, un canterano ottocentesco carico di
cianfrusaglie, un lavabo dozzinale e un tavolo quadrato
al centro, che affacciava sul chioschetto sottostante. In
sempre lo assillava, per chiedere preghiere di risparmiato alla sventura, ha una storia tutta sua prendere un pezzo per se. Si calcolavano almeno sedici questo regno egli sviluppava il gran mistero del suo
intercessioni al Signore e ottenere favori celesti. Il mite particolare, una via crucis da ricordare, un quintali di pane che venivano distribuiti gratuitamente stato, e l'arte di imparare agli altri come si può essere
servo di S. Pasquale, esente da qualsiasi emotività ringraziamento costante da rivolgere a San Pasquale nel corso d'ogni mese. Questo suo non risparmiarsi per saggi, buoni, illuminati e degni del vero paradiso
orgogliosa, semplice e misurato, accoglieva tutti, uno che per mezzo del suo servo fedele, riaccendeva ogni gli altri, talvolta gli portava anche qualche problema di naturale dei cieli. Molto doveva il convento a lui , che fu
alla volta, per brevi indimenticabili istanti nella giorno le spente faville delle speranze future. salute. Spesso era soggetto, a causa di mal di testa forti, restaurato con la creazione di un refettorio molto
“Saletta delle Udienze”, mentre nel corridoio circolare Racconteremo più innanzi gli episodi che portarono a fuoriuscite improvvise di sangue dal naso. La sua accogliente al pianterreno, e a un campanile che svetta
del chioschetto, i tutori dell'ordine trattenevano la folla Fra Umile alla conoscenza di Gennaro Di Domenico, di
controllandone l'afflusso. Angelo De Martino, di Gennaro Burgo, di Carlo
È doveroso menzionare il nome di alcuni volontari Borrelli, di Raffaele Aquilar, e di una folla di
che erano cari al cuore di Fra Umile. Essi erano sempre fedelissimi organizzatori, tra i quali primeggiano per
presenti in tutte le circostanze particolari, specie la continuità e animosità, Giovannina Coppola da Monte
domenica. Era commovente vedere con quanto spirito di Procida, Agostino Lauro da Ischia e Schettino
Vincenzo da Castellammare di Stabia. Essi erano
sempre li al Granatello, pronti ad aiutare
chiunque ne avesse bisogno, ma anche
preparando con spirito di preghiera coloro che di
lì a poco avrebbero incontrato il frate. La vita di
Frate Umile cosi com'era, si potrebbe in tutto
paragonare a quella di S. Pasquale. Anche il
Santo pascolava il gregge, anche l'Apostolo
stentava a ritrovarsi nel primo giaciglio soffice e
caldo... E cosi, indirettamente Fra Umile passava
attraverso la stessa sfera storica del pastorello di
Baylon: assisteva con diligenza il sacerdote
all'altare, sorvegliava la porta del convento e pressione sensibilmente alta lo portava a capogiri gioioso nel cielo del golfo partenopeo, carico del peso
aiutava in cucina, con la strategia del improvvisi. Tutte le esortazioni che gli venivano fatte di quattro nuove campane bronzee fuse dall'industriale
trasformista, superando attraverso queste affinché si curasse, non servivano a nulla, poiché Monteleone a prezzo delle mirabili raccolte del frate.
occupazioni le frivolezze, i divertimenti e veniva risucchiato dalle miriadi di impegni pastorali. Ma non si ferma qua la prosperosa evoluzione
quant'altro poteva invece essere motivo di Egli affermava di non avere tempo per pensare a se dell'edificio, poiché grazie a lui e alle sue questee si
distrazione per la sua anima La sua attività non stesso, doveva pensare agli altri. Era dedito a molti devono ulteriori restauri. Fra Umile era per i suoi
conosceva soste: alle occupazioni di ordine lavori, e poi c'era quel telefono, che squillava ogni confratelli, un vero pozzo della provvidenza. Grazie al
comune, alla debilitante diuturna missione di cinque minuti: egli doveva rispondere, per far sentire la suo ministero, il convento era sempre fiorente, e non
ascoltare centinaia di storie tutte grame e sua voce ristoratrice agli ammalati, che gli chiedevano temeva mai di rimanere senza il pane quotidiano. Fra
dolorose, ogni pomeriggio si recava fuori per la aiuti e preghiere. Non trovava mai il tempo per Umile raccoglieva le offerte in una cameretta, dove vi
questua attraverso le impervie strade vesuviane. analizzare alla luce della logica i proprio mali. Sapeva era scritto sopra la porta: “Sala degli oggetti di
La sua raccolta era sempre doviziosa poiché tutti bene che di terreno aveva solo il corpo, che devozione della Chiesa di San Pasquale. Addetto alla
gareggiavano nell'offrire al gradito visitatore prontamente era destinatario di molte rinunzie e sala Fra Umile. La sala è aperta dalle ore 8 alle 12”.
tangibili segni di devozione sotto forma di mille sofferenze. Questa è il solo interesse di chi gravita L'interno presentava molto interesse per la varietà degli
omaggi alimentari. Al suo rientro in convento nell'orbita della fede più alta e sublime. Fra Umile alla oggetti sacri che vi si trovavano come: crocefissi,
portava con se, un piccolo patrimonio: pasta, parete della sua cella, sulla destra del lettino, custodiva quadretti, candele e immagini; sulla destra molto in
dolciumi, farina, vino, legumi, denaro e monili. un quadretto assolutamente singolare: un pastello che vista si notava un reliquario d'insolito valore artistico e
Depositava tutto nella “Saletta delle Udienze”, riproduceva una catacomba con nicchie nelle quali storico, dove vi erano delle reliquie. Un bel quadretto
che egli confidenzialmente chiamava anche s'intravedevono degli scheletri umani. Quel quadro riproducente Pio XII, e sulla sinistra un quadro in olio
4 5
4. raffigurante proprio Fra Umile, che aveva dipinto un Umile aveva tante cose sacre, tra cui un grande tratti dolci: ma guai per figli, uno dei quali in
fedele come omaggio, e sotto vi era uno scaffale che crocifisso, sotto il quale vi era una piccola urna sacra, coloro che si ponevano procinto di andare alle armi.
reggeva 1'apparecchio telefonico portante il numero dove erano custodite le reliquie di San Pasquale, che i contro la Chiesa e la morale Fra Umile sapendo che uno
55912. Nell'angolo destro, troneggiava in uno fedeli veneravano. cattolica. I politicanti del dei due, aveva intenzioni di
splendore di luci, la preziosa statua dell'Apostolo del Fra Umile pur avendo un orario sulla porta, non lo tempo che combattevano la intraprendere il corso degli
Sacramento, opera pregevole degli artigiani della osservava mai, anzi appena poteva subito si adoperava Chiesa ne sapevano allievi Ufficiali, fu lesto a
popolare strada di San Gregorio Armeno, raffigurante per ascoltare le richieste dei devoti di San Pasquale. Era qualcosa. Infatti citeremo persuaderlo per non farlo
proprio San Pasquale. solito dire ai suoi fedeli: “S. Pasquale, vede e conosce alcuni avvenimenti senza partire, avvertendo che da
tutte le vostre ansie e le necessità particolari delle vostre commentarli. ufficiale egli sarebbe morto,
************************** famiglie. Egli vuole la perseveranza e la purità di Nel periodo più mentre se si fosse arruolato
pensiero; solo a tale patto egli vi assiste e vi premia. infuocato delle lotte come semplice soldato di
I l Santo dai tratti somatici perfetti, aveva tra le
mani una lunga corona di madreperla color
avorio: un angioletto sostenuto da una nuvola
azzurri, intento quasi a custodire il tesoro di quegli
occhi glauchi e profondi che il Santo rivolgeva al cielo
Non sono io che vi produco il bene, esso scende su voi,
se ve ne renderete meritevoli e sarete decisi a farvi
purificare dal fuoco della penitenza”. Egli era solito
rimproverare coloro che si recavano da lui per
ringraziarlo per la grazia ricevuta, diceva: “Io non
oratorie per le libere
elezioni in Italia, Fra Umile
fu preso di mira dai
propagandisti avversari.
Tollerò fin quando poté. gli
truppa, sarebbe rimasto in
vita. Il padre pur ascoltando
attentamente le sue parole,
non se la senti di seguirne i
consigli, perché per il figlio
mirando l'Eucarestia. faccio i miracoli, io prego San Pasquale, è lui che li fa”. affronti di tutti coloro che si aspirava a un avvenire
Nel 1947, Fra Umile venne colto da morbo feroce, E invitava tutti, in special modo, alla confessione e alla professavano anticristiani. degno degli studi
per cui i medici che vennero a visitarlo, diagnosticarono comunione sacramentale. Raccomandava anche di non Un giorno mentre rientrava conseguiti, frutto dei
la morte inevitabile a breve scadenza. Furono fatti i mancare il 17 di ogni mese, ben sapendo quanto cara era in convento, un tale gli si sacrifici di tutta la famiglia.
preparativi per l'immatura perdita. Il Convento quella data al suo Santo Protettore, il cui nome cade avvicinò e spingendolo Non ascoltando le parole di
anticipava il lutto. Sul volto e nei cuori dei confratelli, appunto il 17 maggio. disse che: “Quanto prima Fra Umile, fece vestire con
vi era grande sgomento. Fra Umile quasi in coma, era Quanti avvenimenti si sono succeduti in questi anni tutti i religiosi sarebbero gli abiti di ufficiale, il figlio
steso sul suo giaciglio nella celletta n. 24. Una folla nel periodo di permanenza di Fra Umile a Portici. Essi stati appesi come salami che fu assegnato alle truppe
enorme sostava nella piazza sottostante in attesa di non possono essere tutti enumerati. Tra le pie e cospicue agli alberi”. Al che rispose: coloniali in Somalia ai
notizie, rassegnata alla perdita insostituibile del servo azioni svolte da lui in terra porticese, non vanno “Bada a te, figliuolo a non primordi dell'ultima guerra.
di San Pasquale. Anche la chiesa era gremita di fedeli. dimenticate le predizioni nell'infausto periodo della irritare il Signore con le tue Durante una perlustrazione,
Giungevano continuamente telegrammi e lettere da recente conflagrazione dei popoli, nel corso della quale parole”. Sta di fatto che la venne colpito dai nemici
varie parti. Ma accadde che Fra Umile fece un sogno, Fra Umile si creò senza volerlo la fama di profeta, sera seguente, trovandosi alle spalle, e spirò
vide San Pasquale in una evitando con la sua accorta con alcuni amici in una osteria, si ubriacò a tal punto che prematuramente sulla sabbia arsa di quello che fu
nuvola luminosa, il quale immaginazione tante quando uscì, si accasciò a terra, dando l'impressione di effimero impero delle nostre ambizioni.
gli indicava una serie di tragedie innocenti. Quanti volersi addormentare, ma invece non fu così, venne Un altro figliuolo del sig. F. A., contava allora
casse da morto messe in crolli, quante devastazioni colpito da morte improvvisa. quattordici anni, ed era stato tenuto a cresima dallo
fila e gli diceva: “Vedi sono state da lui predette, Un altro caso simile, capitò a un politico che da un stesso Fra Umile. Una mattina il ragazzo si recò al
tutte queste bare? Ebbene, permettendo al popolo di palco eretto al centro di un villaggio vesuviano, durante convento, come era solito fare, e poiché giungeva
la tua non c'è! Guarirai! porsi in salvo. E' questa una campagna elettorale, lanciava anatemi affannosi sempre con la sua bicicletta, il suo ”compare” gli disse:
Ma è mia precisa volontà una grande pagina di carità contro Cristo e i suoi servi. Fra Umile lo osservò con “Non venire più con la tua bicicletta, lasciala stare,
che tu mi faccia costruire che ingemma ancor di più attenzione e disse a colui che l'accompagnava: “Vedi perché altrimenti ti porterà disgrazia”. A queste parole,
una Statua presso la quale i le prodi virtù del fraticello, quell'uomo come parla male di Cristo e della sua il fanciullo sorrise tanto, e per prendere in giro il suo
fedeli ogni 17 del mese, il quale con altrettanto Chiesa? Mi dispiace per lui, ma non riuscirà neanche a compare che lo guardava dalla finestra, iniziò a fare
potranno recarsi per indomito coraggio, vedere l'esito elettorale”. Così accadde. Trenta giorni tanti caroselli davanti alla piazzetta del Granatello. In
rivolgersi a me, ed io ti affrontò la lotta per il dopo, a causa di un'infezione polmonare, la sua vita un istante si consumò la disgrazia. Scendendo di corsa
prometto che tutto quello trionfo dei diritti cristiani terrena cessò. lungo la strada che si affaccia nella piazza della
che mi cercherai, te lo nell'anno 1948, allorché Un giorno eravamo da Fra Umile e venne una ferrovia, scivolando andò a finire sotto le ruote di un
darò”. Da quel momento l'Italia stentava a ritrovare signora (è il redattore del libro che parla), che si grande carro, trainato da due cavalli, che con tanta forza
Fra Umile si riprese un sistema legale di apprestò a chiedere merce per il consorte che era stavano cercando di salire la salita.
subito, lasciando perplessi Governo. Anche gli paralitico da sette anni . Egli dopo averla congedata, ci Tutti questi avvenimenti, intendono affermare una
medici e fedeli, e il suo scettici, i tiepidi, coloro riferì che la salute di quella donna era cagionevole, e cosa sola: la vita di Fra Umile era realmente illuminata
primo pensiero fu quello che in qualche modo avrebbe fatto bene di più a pensare alla sua. Al che a da una luce particolare del Signore, che gli faceva
di andare in quella fucina vivevano lontani dalla motivo di curiosità chiedemmo alla donna se soffrisse vedere e sentire le cose prima che accadessero. Egli
artistica di via San fede, dovettero riconoscere di qualche malattia, ma ella con un sorriso ci rispose di vivendo nella contemplazione di Dio, era stato
Gregorio Armeno, ad nell'abito del francescano no. Pertanto dicemmo a Fra Umile che forse si arricchito di innumerevoli doni, che con gioia metteva a
ordinare una pregevole poteri assolutamente sbagliava, ma invece non era così, tanto che ci indicò disposizione di tutti.
statua di San Pasquale. austeri. Fra Umile fu persino una data, che realmente si tramutò nel giorno
Al centro della sala che conosciuto notoriamente della morte di quella signora.
Fra Umile Fiamma d Amore
abbiamo descritto, vi era come un uomo pacifico, Un altro episodio che riportiamo è quello di un intercedi per noi
un grande tavolo, dove Fra pieno di mansuetudine, dai abitante di S. Giovanni a Teduccio, F. A., che aveva due le Grazie dal Signore!
6 7
5. giovane di Modena che a vent'anni aveva lasciato la Dio sia visibile nella quotidiana vita di relazioni
Il Risveglio di Don Carlo Candido famiglia per sprofondare nel mondo del vizio e della
droga. Conobbe ripetutamente il carcere e poi la
sentenza tremenda: “Sei sieropositivo”. Si rivolse
personali. Dalle nostre comunità, ai governanti e
amministratori, dove la ricerca del bene comune
diventa una forma di carità. Paolo VI così si
del Natale disperato ad un monaco di Monteveglio dicendo:
“Nessuno mi vuole e sono alla fame”. Il monaco gli
disse: “Se vuoi, vieni con noi, siamo poveri, ma c'è
spazio per un altro povero”. Quel giovane disse:
“Vengo”. Tutti lo accolsero come un fratello, senza
esprimeva, “La politica è una maniera esigente – ma
non è la sola – di vivere l'impegno cristiano al servizio
degli altri […] la politica è la più alta forma di carità”.
Gesù scende dal cielo e viene sulla terra e ci mostra il
tipo di uomo da Lui proposto; un uomo capace di
chiedergli: “Da dove vieni, cos'hai fatto, perché sei gratuità, un uomo che ama per primo, e che si lascia
“Svegliati, o tu che dormi, destati dai morti, e Cristo della propria quotidianità, spesso segnata dalla malato?” Fu conquistato dalla fede e dalla carità dei coinvolgere dai problemi del fratello in difficoltà. Dal
ti illuminerà” (Ef. 5,14). sofferenza, dallo scoraggiamento, dal buio del non monaci. Si convertì dicendo: “Ho capito che Gesù è Santo Natale in questi momenti ci arriva questa
Carissimi amici, questo invito di San Paolo risuona senso dovuto alla perdita dei valori e dalla mancanza di Dio, perché soltanto se Gesù è Dio si spiega la vostra provocazione: “verificare la nostra statura di uomini
in tutto il tempo dell'Avvento, tempo di preparazione al punti di riferimento. vita: siete umili, poveri… e tremendamente felici. Siete che vivono con Dio”.
Natale, ma anche tempo di riflessione profonda sul La crisi di cui oggi si parla tanto, non è solo quella ricchi del più grande amore col quale mi avete accolto”. Come ha detto Papa Benedetto: “In Lui si profila
senso della nostra vita che, in attesa dell'ultima venuta economica, ma soprattutto di valori; crisi di amore, di Desiderò farsi monaco e vi si preparò con cura. Fece la l'uomo nuovo che guarda con fiducia al futuro e si
di Cristo alla fine dei tempi, è chiamata ad assumere pace, di solidarietà, di giustizia, di fede. Le luci colorate sua professione pochi minuti prima di morire affida totalmente alla misericordia di Colui che […]
alcuni atteggiamenti fondamentali in attesa del proprio e guizzanti del periodo natalizio rendono confidando: “Anche nella Chiesa c'è il peccato, per apre le porte alla nostra salvezza eterna”. La speranza
Salvatore. Tra questi atteggiamenti la vigilanza del apparentemente tutto più bello, ti fanno sognare, questo mi faceva schifo, però nella Chiesa c'è Dio, la nasce proprio dal mistero di Cristo. Grazie a Dio le
cuore assume una particolare importanza. Non si tratta illuminando per un momento il buio dello smarrimento Chiesa è la culla di Dio e io voglio stare in questa notizie negative non sono le uniche che ci vengono
e poi… Solo il Signore, con la luce del suo amore, Chiesa”. date, e parafrasando il pensiero di San Paolo ci viene
può rischiarare il buio della nostra vita, rimetterci Nella fede non presunta, ma umilmente alimentata e da dire: “Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?”.
in cammino e svegliarci dal torpore spirituale testimoniata, nell'amore attinto da Cristo e “Natale quando arriva, arriva” recitava uno spot
che distrugge la gioia e la speranza... e concretamente vissuto, facciamo in modo che pubblicitario di qualche anno fa. Del resto la pubblicità
Cristo ti illuminerà. specialmente nel Natale anche la nostra Comunità arriva e incide molto prima dei segni liturgici. E infatti
Questo è il vero Natale, parrocchiale diventi “Culla di Dio”, perché attraverso il Natale arriva, puntuale, potremmo dire quasi
l'accoglienza di una persona: Gesù di noi tante persone abbiano gioia, vita e speranza. inesorabile. Arriva, nonostante le tribolazioni o le
Cristo, una presenza importante e Che bisogno abbiamo, oggi nel 2012, della discesa sofferenze, arriva nonostante le nuove manovre
significativa per ognuno di noi. Un di Dio in mezzo a noi? In che senso questo bambino è economiche e il dissesto finanziario. Natale arriva, ma
Bambino che nasce a Betlemme, capace di darci un segno di speranza per guardare rischia anche di passare, se non sappiamo fermarci a
avvolto in fasce e deposto in una avanti? Dalla nascita di Gesù nasce un messaggio di contemplare il mistero di salvezza che esso porta in sé.
mangiatoia. Un bambino indifeso Speranza. Si proprio di speranza che Papa Benedetto ha “Io sono la luce del mondo; chi segue me, non
dove si nasconde l'onnipotenza di definito “affidabile”. L'annuncio del Santo Natale camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”
Dio che ancora una volta visita il suo quest'anno ci trova accorati e sgomenti di fronte ai (Gv. 8,12). Celebrare il Natale significa accogliere
popolo nella sua grande bontà e malesseri del “corpo sociale” di cui facciamo parte. questa luce, e lasciarci illuminare dalla Parola di Gesù.
misericordia. Andiamogli incontro, Durante la loro dolorosa ed estrema protesta alcuni Per fare questo, sarà necessario superare le tante
non perdiamo questa occasione, operai hanno detto: “Per noi il Natale non esiste più se parole commerciali e mediatiche, per lasciare
accogliamolo nel nostro cuore per non esiste un futuro lavoro”. Perdonabile e in un certo sussurrare ai nostri cuori le parole cariche di amore che
risvegliarci a vita nuova. senso capibile. Questo dubbio è angoscioso, è una ci vengono da Dio. Allora sarà un vero Natale se, come
Quest'anno per tanti sarà un Natale di preghiera dettata dalla disperazione … ma i pastori e i Magi, anche con fatica, cercheremo Gesù, e
crisi economica, di povertà. Ciò dispiace paradossalmente proprio qui si incarna il nostro Natale Lui non aspetta altro che lasciarsi trovare per
e stimola la nostra carità, ma può anche cristiano. Dio non ha avuto alcuna esitazione illuminare e parlare alla nostra vita e dirci: “Io sono qui
di stare attenti soltanto a quanto accade attorno a noi,
farci sentire più in sintonia col Natale di Dio, il Natale nell'“impastarsi” con le contraddizioni della per te”. Buon Natale a tutti, specialmente ai piccoli e
nel mondo, nella nostra famiglia, durante le nostre
vero. “Egli da ricco che era, si è fatto povero” (2 Cor condizione umana, diventando più intimo con l'uomo, e agli ammalati.
giornate, ma piuttosto di una attenzione del cuore, una
8,9) per nostro amore. È così povero e umile che nello stesso tempo più efficace nel sostenere la nostra
vigilanza su quei movimenti della nostra interiorità
nessuno potrà mai esserlo più di Lui. fede. La modalità con cui il Figlio di Dio viene a
dove si gioca l'autenticità del nostro rapporto con Dio.
Ascoltiamo le parole di due convertiti: Curzio salvarci, non è un rito magico o una favola per bambini;
Svegliati o tu che dormi! Tale invito è rivolto a tutti
Malaparte. e un monaco di Monteveglio morto di Aids. ma è un interrogativo fondante della nostra fede, della
coloro che dormono nel sonno del proprio egoismo,
Curzio Malaparte, letterato tenacemente ateo si nostra libertà e responsabilità di Cristiani. Perciò, tanto
dell'indifferenza, a chi pensa di poter fare a meno di
convertì un mese prima di morire. Così urlò graffiando, più in un momento di grave difficoltà (non solo
Dio, a chi nutre sentimenti di potenza e di onnipotenza.
una notte di Natale: “Vorrei che in tutte le chiese del economica e politica) come quello che stiamo
È un invito rivolto a tutti gli uomini che non si
mondo un povero prete si levasse gridando: via da attraversando, il S. Natale ci invita ad un risveglio e ad
assumono le proprie responsabilità nei vari ambiti della
quella culla, ipocriti, bugiardi, andate a casa vostra e un soprassalto di dignità e di coerenza che consistono
società, in famiglia, nell'ambito lavorativo, scolastico,
piangete sulle culle dei vostri figli. Se il mondo soffre è nel “vivere relazioni buone con se stessi e con gli altri”.
nell'impegno politico… Ma è soprattutto un invito
anche per colpa vostra che non osate difendere la Ma da dove cominciare? Innanzi tutto da n o i
rivolto ai “farisei” di tutti i tempi, a coloro che pensano
giustizia e la bontà, e avete paura di essere cristiani fino stessi; se non cogliamo la novità di questo Dio che
di salvarsi solo perché ogni tanto o permanentemente,
in fondo. Via da questa culla, ipocriti. Questo Bambino si fa uno di noi in noi, non si cambierà nulla. D a l l e
si ritrovano all'interno delle mura della Chiesa o perché
che è nato per salvare il mondo ha orrore di voi». nostre famiglie: i papà e le mamme offrano ai loro
appartenenti a un gruppo o a una confraternita.
Nel 1992 i giornali, non senza malizia, uscirono col figli un senso chiaro della vita, una giusta direzion
Svegliati o tu che dormi! È l'invito rivolto a me, a te,
titolo: “Un monaco è morto di Aids”. Si trattava di un e di cammino, dove il primato dell'uomo aperto a
ad ogni uomo chiamato a risorgere dall'appiattimento
8 9
6. Francesco. per l'Immacolata Concezione (con Duns Scoto) e la
La Spiritualità di Padre Francesco Piccolo l) La Santa Madre Chiesa, sacramento del Signore.
Le componenti della spiritualità francescana
Povertà, obbedienza e castità sono gli aspetti
fondamentali della vita di Francesco e dei suoi discepoli.
devozione a san Giuseppe.
La Famiglia francescana, al seguito del suo Fondatore,
ha rivissuto anche un continuo rigenerarsi intorno al modo
di vivere la vita di virtù che caratterizzò la sua esperienza
Dopo un primo periodo passato in solitudine, cristiana: in particolare la povertà, per essere fedele alla
Francescana Francesco iniziò a vivere la propria vocazione insieme a
dei compagni che volevano imitare il suo esempio.
L'umiltà e l'ascetismo al quale si accompagnò l'opera del
quale andò incontro anche a scissioni e incorse nel
pericolo di uscire dall'ortodossia; la carità e la letizia; una
forma di presenza nella Chiesa e nella società improntata
L a vita del cristiano è ricca di realizzazioni e di
manifestazioni. Lo Spirito Santo, con la ricchezza
dei suoi doni, suscita l'assimilazione vitale dei
contenuti della fede in una moltitudine di credenti. Il
vissuto cristiano perciò è tanto vario, quanto vari sono i
di otto secoli di vita della Famiglia francescana e
riassimila creativamente l'esperienza spirituale del santo
di Assisi e della Famiglia minoritica all'interno del
proprio contesto ecclesiale, sociale e storico, che la
sollecita con le proprie istanze spirituali e culturali. La
santo gli valse il nome di Imitatore di Cristo: da qui inizia
l'esperienza della fraternità, nella quale ciascun membro è
dunque un Imitatore di Cristo, sull'esempio di Francesco.
Secondo la Regola dettata da Francesco (nel 1223), la
vita comunitaria deve cercare di conformarsi ai principi
alla contemplazione e all'azione apostolica, animata da
pietà non aliena dalla scienza, con la carità quale sua
anima più profonda.
Dal 1517, con la separazione ufficiale dell'Ordine in
due famiglie autonome (Frati Minori e Frati Minori
doni e i carismi dello Spirito Santo. spiritualità francescana è e deve essere una realtà radicata della fraternità, dell'umiltà e della povertà. Alla preghiera Conventuali) e con la successiva nascita dei Frati Minori
H.U. von Balthasar affermava: “Le varie spiritualità in una storia mai conclusa, aperta al presente e al futuro. e alla meditazione, la Regola francescana aggiunge lo Cappuccini e di altre famiglie francescane, la variegata
cristiane non sono altro che applicazioni particolari della Per individuare gli elementi fondamentali della spirito missionario, in conformità ai precetti evangelici, Famiglia minoritica ha concretizzato esperienza spirituali
spiritualità del Vangelo”. I Vangeli, come gli scritti spiritualità francescana bisogna guardare all'esperienza assumendo una condotta completamente diversa rispetto diverse, pur se tutte fiorite sull'unico tronco della comune
paolini e le altre fonti del Nuovo Testamento, contengono di Francesco d'Assisi ed individuarne il nucleo che la alla norma seguita fino ad allora. È chiaro come a San radice.
l'annuncio del medesimo Gesù il Cristo, che con il suo caratterizza. Francesco interessassero soprattutto i ceti sociali più Una ricchezza continua
Spirito propizia un'esperienza L'esperienza del Santo di deboli, tendesse con amore fraterno verso quel prossimo Per farci un'idea di quanto gli autori francescani
di vita fondamentalmente Assisi: spesso respinto e disprezzato dalla società, cioè verso il considerano elementi caratteristici della spiritualità
unica, ma solo diversa nelle a) L'evangelicità. povero, il malato, il perdente, l'ultimo. francescana attuale, citiamo:
prospettive e nelle Francesco visse il Vangelo, e Francesco vuole essere il «minore tra i minori» (umile * Martino Conti, che indica quale elemento primo della
accentuazioni. Ogni visse del Vangelo. In esso tra gli umili). Egli applicò ai compagni l'appellativo spiritualità francescana la “vocazione apostolica”,
soggetto può essere ispirato conobbe Dio nella sua minore, dato in spregio ai popolani dai ricchi, perché lui attraverso la quale “la fraternità francescana si qualifica
da un aspetto particolare esclusiva trascendenza e stesso voleva incarnare la figura di uomo del popolo. come un insieme di fratelli adulti consacrati al servizio di
della vita divina e umana di bontà, incontrò Cristo Assisi e Santa Maria degli Angeli furono e sono tuttora il Dio e al servizio dell'uomo nella Chiesa e per la Chiesa”;
Gesù Cristo. Ogni povero e crocifisso, la cuore pulsante da cui parte e a cui ritorna l'attività la “componente contemplativa”; la fraternità universale,
spiritualità cristiana ha una povertà, l'umiltà, la missionaria di questo nuovo Ordine dei minori, come da la povertà e l'umiltà, che si manifestano nella minorità e
propria specificità, che la semplicità. Egli non fu altro allora in poi furono chiamati tutti coloro che seguirono (e nel servizio; la semplicità e la letizia.
distingue da un'altra, sia a che l'uomo del Vangelo, che seguono) il santo fondatore assisano. In questo modo, * Feliciano Olgiati, il quale presenta la spiritualità
livello individuale che della ricerca di esso, lo spirito di condivisione è esempio concreto della francescana come “vita evangelica per l'evangelizzazione
comunitario. dell'operazione di esso. comunione dell'anima con Dio, Gesù il Cristo, nel segno della minorità, della fraternità e dell'annuncio”;
La spiritualità b) L'esperienza di Dio, testimonianza di fede e di amore cristiano. “vita del Vangelo” nel segno della povertà e umiltà di
francescana altissimo e sommo bene; di A imitazione dei poveri e dei mendicanti, è l'aspetto Cristo; “vocazione alla fraternità evangelica” fondata
Giovanni Iammarone Dio Padre, Dio Figlio, Dio itinerante dei francescani, secondo il principio di portare il nella carità, permeata dalla misericordia, retta
afferma che “la spiritualità Spirito Santo, Dio Trinità. proprio sostegno materiale e spirituale al prossimo sull'obbedienza per una convivenza di comunione e
francescana è l'esperienza c) L'esperienza del andandogli incontro là dove egli si trova: applicando vocazione all'annuncio del Vangelo, in particolare del
cristiana vissuta e Cristo, Figlio amato dal questa regola alla prima persona Francesco visse e scontò volto di
testimoniata dai francescani Padre, che è via la per l'uomo un incessante vagare, portandosi fino ai confini Dio come
nel loro relativo contesto in tutti i misteri della sua vita, dell'Europa, sostentandosi del frutto del lavoro che gli Padre, con
storico, culturale, ecclesiale ispirata all'esperienza dalla culla alla croce, alla risurrezione e alla venuta nella veniva offerto per strada e dove questo non fosse la parola e
cristiana, evangelica di san Francesco di Assisi (1182- gloria come giudice: tappe diverse della sua possibile, attraverso l'elemosina. con la vita,
1226) e illuminata dai valori vissuti ed elaborati consacrazione totale al Padre e agli uomini. Tale Dall'esperienza spirituale di Francesco e dei suoi a tutte le
intellettualmente dalla grande tradizione storica e esperienza viene fatta anche nei Sacramenti, nella Parola compagni possiamo ricavare le caratteristiche della creature.
spirituale dell'Ordine francescano”. Dunque la e nell'Eucaristia. spiritualità della Famiglia francescana dagli inizi (1209)
spiritualità francescana è strutturata attraverso: d) L'esperienza di Cristo, “sufficienza” del Santo e sino ad oggi, che certamente non è stata una pura e
▫ il vissuto cristiano, evangelico (la “forma di vita”) quindi la vita di Francesco come vita di sequela. semplice ripetizione del vissuto cristiano del santo di
del Fondatore della Famiglia francescana, San Francesco e) La povertà nella sequela di Cristo modello e Assisi.
d'Assisi: esso è il momento fondante e il riferimento della maestro, il “ricco” che si è fatto povero: e Francesco fu il La spiritualità nel tempo
vita dei francescani di ieri e di oggi; Poverello seguace del Signore che dette tutto se stesso al Nel corso di otto secoli la spiritualità si è confermata
▫ l'Ordine dei Frati Minori (con tutte le riforme) e tutta Padre per la salvezza dell'uomo. cristocentrica, specialmente nell'insegnamento di
la sua tradizione di vita e di pensiero: in esso il vissuto f) L'umiltà, sorella della povertà, entrambe radici della sant'Antonio di Padova, di santa Chiara, di san
cristiano di Francesco è stato conservato e attualizzato, in minorità. E, l'obbedienza: per Cristo essere Figlio Bonaventura, del beato Giovanni Duns Scoto e della sua
dialogo con i vari contesti ecclesiali, culturali e sociali; significa essere obbediente e per questo povero e umile, e scuola, della beata Angela da Foligno, di san Bernardino
▫ tutta la Famiglia francescana (religiosa e laica) che viceversa. da Siena.
vive e testimonia nel presente storico e culturale g) La pazienza, la pura e santa semplicità. Ha visto nascere o rilanciare pratiche devozionali
l'ispirazione di vita francescana. h) La fede, speranza e carità, quali orientamenti della particolari quali il culto alla Trinità e la devozione al
La spiritualità francescana perciò, ha per oggetto un sua intensa vita in Dio, la cui sostanza è l'orazione: Santissimo Nome di Gesù (con san Bonaventura prima, e
vissuto spirituale che affonda le sue radici nell'esperienza Francesco, “uomo fatto preghiera”. san Bernardino da Siena poi), la devozione al Sacro Cuore
cristiana di Francesco, si arricchisce del flusso spirituale i) Maria: ha un posto privilegiato nella devozione di di Gesù, la profonda devozione verso Maria, specialmente
10 11
7. la gentilezza di venire per quindici giorni?” in un urna presso le suore di Nevers. Nel 1933 a Roma,
di Eva Fontana Bernadette rispose di si. La Signora le disse: “Non Ti Papa Pio XI la proclama Santa. Nel 1983 Giovanni
prometto di essere felice in questo mondo, ma Paolo II è il primo Papa che visita questo luogo. Vi si
nell'altro”. Il 19, 20, 21 e 23 febbraio, ci furono altre recherà anche nel 2004, per festeggiare il 150°
apparizioni. Il 24 febbraio, l'ottava apparizione. La anniversario della proclamazione del dogma. Nel
Signora lasciò un chiaro messaggio: “Penitenza! 2008 per i 150 anni dalle apparizioni, Papa Benedetto
Io sono l Immacolata Concezione Penitenza! Penitenza! Pregate Dio per i peccatori!
Bacerete la terra in espiazione per i peccatori!”.
Il 25 febbraio, la nona apparizione. A questa
XIV si è recato in pellegrinaggio a Lourdes.
La Grotta è diventata in questi anni un luogo in cui
Dio ci dà un segno per svelarci il suo cuore. È un posto
apparizione, erano presenti 300 persone. Bernadette dove Dio ci dona lo stesso messaggio del Vangelo. Dio
“ Per tre volte le chiesi come si chiamasse. Ella
sorrideva sempre ma non mi rispondeva. Alla
quarta domanda, congiunse le mani alzandole fino
all'altezza del petto. Rivolse gli occhi al cielo, poi
separando lentamente le mani e inchinandosi verso di
La storia di Lourdes inizia l'11 febbraio del 1858
con la prima apparizione della Vergine Maria a
Bernadette Soubirous, una povera ragazza
semianalfabeta di soli quattordici anni, la prima di
quattro figli di una famiglia molto povera. Quel giorno
affermò: “La Signora mi disse di andare a bere alla
fonte, ma trovai solo acqua fangosa. Alla quarta volta
potei bere, e mi chiese anche di mangiare l'erba che si
trovava vicino alla fontana. Quindi la visione
viene a dirci che ci ama così come siamo, con tutti i
nostri successi, ma anche con tutte le nostre ferite, le
nostre fragilità i nostri limiti. Dalla mia esperienza
posso dirvi: almeno una volta nella vita andate in
scomparve ed io me ne andai”. Nel vedere questo la pellegrinaggio a Lourdes, farete l'esperienza della
me, disse che era l'Immacolata Concezione. Queste poiché in casa non c'era più la legna, Bernadette, con
folla iniziò a dire che era pazza, ed ella rispose: “E' per Chiesa, di un popolo in cammino verso Dio, attraverso
furono le ultime parole che mi disse. Allora io tornai sua sorella Antonietta e un'amica, decisero di andare a
i peccatori”. le varie celebrazioni. Vi ritroverete con tanti fratelli e
per la terza volta dal signor parroco a raccontargli che raccoglierla lungo il fiume Gave, vicino alla grotta di
Il 27 e 28 febbraio, la decima e undicesima sorelle, provenienti da varie parti del mondo, ma uniti
la Signora era l'Immacolata Concezione” Massabielle. Giunte in prossimità del luogo, si
apparizione. Il 1 marzo la dodicesima apparizione. da un unica voce, quella di Maria che li chiama. A
(Apparizione del 25 marzo 1858 a trovarono di fronte ad un canale che
Erano presenti più di 1500 persone, e per la prima Lourdes farete esperienza della carità,
Bernadette). bisognava attraversare per poter
volta vi era un sacerdote. Durante la notte una signora dell'accoglienza incondizionata di un Dio che,
Per molti secoli, i Padri della Chiesa raggiungere la grotta, dove la corrente
di nome Caterina Latapia, si recò alla Grotta, e donandoci la sua vita, ci apre ad
avevano discusso sull'argomento se la aveva depositato la legna. Mentre la
immerse il suo braccio slogato nell'acqua della fonte. una via di conversione, di
Madre di Gesù fosse stata concepita sorella e l'amica entrarono subito
Improvvisamente il suo braccio e la sua mano rinnovamento e di perdono.
senza la macchia del peccato nell'acqua gelida, Bernadette,
ritrovarono la loro mobilità. La Via Crucis, il Sacramento
originale. La difficoltà ad sofferente d'asma, esitò. Le due
Il 2 marzo, la tredicesima apparizione. Vi era una della Riconciliazione, la stessa
ammettere un simile privilegio, fanciulle si allontanarono, e
folla immensa non quantificabile. La Signora disse a Eucaristia, celebrata e adorata,
consisteva nel fatto che soltanto la pertanto rimase sola: “Era
Bernadette: “Devi dire ai sacerdoti che vengano qui in ma anche la testimonianza di
grazia di Cristo poteva cancellare mezzogiorno - racconta
processione, e costruiscano una cappella”. Bernadette tanti volontari che mettono a
le tracce del peccato originale. La Bernadette – mi trovavo davanti
ne parlò al sacerdote Peyramale, parroco di Lourdes, il disposizione il proprio tempo a
questione sulla via dello alla grotta, e improvvisamente
quale disse di chiedere alla Signora come si favore di fratelli diversamente
scioglimento, era stata avviata sentii un soffio di vento forte.
chiamasse, e di far fiorire il roseto della Grotta in abili, vi parlerà dell'Amore.
nel IV sec. d.C. dal Beato Voltai il capo verso la prateria,
pieno inverno. Lourdes vi condurrà a fare
Giovanni Duns Scoto chiamato ma vidi le piante con i rami
Il 3 e 4 marzo, altre apparizioni. Il 25 marzo la l'esperienza della preghiera,
il “Dottore sottile”, e proseguita immobili. Guardai verso la
sedicesima apparizione. Era la Festa del dialogo personale con il
poi nell'VIII secolo da uno dei grotta, in una luce sempre più
dell'Annunciazione. La Signora rivelò il suo nome a Signore, nei momenti di
più ferventi “immacolatisti”, il chiara scorsi una Giovinetta
Bernadette dicendo: “Io sono l'Immacolata silenzio alla Grotta, in un
grande predicatore francescano vestita di bianco. Mi spaventai e
Concezione”. Il 7 aprile, la diciassettesima “a tu per tu” con Maria, la
San Leonardo Da Porto credendo di sognare mi toccai gli
apparizione. Il 16 luglio, la diciottesima ed ultima Madre, che ancora una
Maurizio. Ma soltanto l' 8 occhi. La Giovane era sempre là.
apparizione. Era la Festa di Nostra Signora del volta ci dice: “Fate quello
dicembre 1854, nella Basilica di Tirai fuori di tasca il Rosario, ma
Carmelo. Bernadette sentì chiamarsi dalla Grotta, ma che Gesù vi dirà” (Gv.
San Pietro, con la sua autorità non riuscivo a fare il segno di
essa era stata chiusa da un inferriata, pertanto si recò 2,5).
petrina, il Papa Pio IX, proclamò Croce. Imitai il suo gesto e questa
dall'altro lato del Gave: “Mi sembrava di essere La Grotta diventerà
solennemente il dogma volta ci riuscii. La grande paura che
dinanzi alla Grotta, - racconta Bernadette - alla stessa veramente la vostra casa.
dell'Immacolata Concezione. mi aveva colta in principio
distanza delle altre volte, io vedevo soltanto la Lourdes vi farà
La formula recitava così: “La scomparve, mi buttai in ginocchio e
Vergine. Non l'ho mai vista così bella!”. ripercorrere l'esperienza
beatissima Vergine Maria nel primo recitai il Rosario, terminato la visione
Quando le apparizioni cessarono, Bernadette pensò di Bernadette, “una di noi”
istante della sua concezione, per una scomparve”.
di consacrare totalmente la sua vita al Signore, chiamata a diventare
grazia e un privilegio singolare di Dio Il 14 febbraio, Bernadette ebbe la
pertanto nel 1863, chiese di essere accolta presso le strumento nelle mani di
Onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù seconda apparizione, e sentì una forza interiore
suore di Nevers, dove vi entrò nel febbraio 1865. Il 29 Dio. Questa esperienza vi
Cristo Salvatore del genere umano, è stata che la spingeva a tornare alla Grotta, nonostante il
luglio dopo 3 settimane dal suo arrivo, vestì l'abito farà tornare a casa pieni di
preservata intatta da ogni macchia di peccato divieto dei genitori. Alla sua insistenza, la mamma
delle consacrate con il nome di suor Maria Bernarda. serenità e di pace.
originale”. Questo dogma afferma che a differenza di glielo permise, così dopo la prima decina del Rosario,
Nel settembre 1866, a causa di un'asma che Ogni giorno quella Grotta
tutti gli uomini, Maria è stata concepita senza peccato riapparve la stessa Signora, e le gettò dell'acqua
l'affliggeva già da tanti anni, il suo stato di salute si dalla quale sgorga l’amore di
originale, e ha conservato la purezza della sua anima benedetta. La Signora sorrise e inchinò la testa. Il 18
aggravò, ma non fu mortale. Dal 1875 al 1878 la Maria diventa: per il
lungo il corso di tutta la sua vita. Quattro anni più febbraio, ci fu la terza apparizione. Per la prima volta
malattia andò progredendo sempre di più, per questo cristiano esperienza di fede,
tardi, la Signora della Grotta a Lourdes, ha confermato la Signora parlò. Bernadette le presentò una penna ed
motivo pronunciò i voti perpetui. L'11 dicembre 1878 e per il malato speranza di
quel Dogma dicendo: “Io sono l'Immacolata un foglio, e le chiese di scrivere il suo nome. Lei
si mise definitivamente a letto, e il 16 aprile 1879 volò guarigione.
Concezione”. rispose: “Non è necessario. - e aggiunse - Volete avere
al Cielo. Dal 1926 il corpo di Bernadette riposa intatto
12 13