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F ra Umile F idanza
                                                               Organo Ufficiale dei Gruppi di Preghiera   Anno 2012 - n. 3




                 Cari AMICI
    sosteneteci con il vostro contributo,
affinché possiamo rendere la nostra rivista
        sempre più bella e più ricca!
                     Ecco come puoi aiutarci:
        Associazione Gruppi di Preghiera Fra Umile Fidanza
                    c.c. postale n. 1006338337
c.c. bancario Deutsche Bank IBAN IT32Y0310439841000000821753
Sommario
                                                                                                            Saluto del Direttore
                                                                                                    Carissimi fedeli e devoti tutti,
                                                                                                    il giorno 25 Novembre c.a., a distanza di un anno (14 novembre 2011) dall’approvazione dei nostri
                                                                                                    gruppi di preghiera, ci siamo radunati attorno al nostro Pastore, Mons. Valentino di Cerbo, per
                      Anno 2012 - n. 3                                                              condividere insieme un momento di profonda aggregazione associativa, intenti a fare il «punto»
                                                                                                    della situazione sull’intero operato dei nostri gruppi.
              Fra Umile Fidanza
                        ORGANO UFFICIALE                                                            Intendo ringraziare, anche a nome del Vescovo, tutti coloro che durante questo primo anno di
                 DEI GRUPPI DI PREGHIERA
       RICONOSCIUTI IL 14 NOVEMBRE 2011                                                             cammino, si sono prodigati nelle varie realtà parrocchiali e comunitarie, per la diffusione della
      DA S. E. MONS. VALENTINO DI CERBO
                VESCOVO DI ALIFE-CAIAZZO
                                                                                                    figura e del carisma, del nostro amato Fra Umile, che ha messo sempre al primo posto l’Amore a
                                                                                                    Gesù Eucaristia e alla Sua Santissima Madre Maria, con uno spirito e uno zelo incondizionato nella
                 SEDE LEGALE, DIREZIONE,
          REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE                                                               piena fedeltà e ubbidienza, verso i Pastori della Chiesa. Ricorda il grande S. Ignazio d’Antiochia:
                  Corso Umberto I, 870
          81033 Casal di Principe (CE)                                                              «State uniti al vescovo [...] Conviene procedere d'accordo con la mente del vescovo, come già fate
                 Tel. e fax 081.0600540
                       Tel. 393.5733547                                                             [...] E' necessario per voi trovarvi nella inseparabile unità per essere sempre partecipi di Dio. [...]
      Email: rivista.fraumile@libero.it           Apertura
     Email: fraumile.fidanza@libero.it                                                              Alcuni parlano sempre del vescovo ma poi agiscono senza di lui. Questi non sembrano essere onesti
               Associazione dei Gruppi
       di preghiera Fra Umile Fidanza              3   Saluto del Direttore                         perché si riuniscono non validamente. [...] Siate sottomessi al vescovo e gli uni agli altri, come Gesù
        La rivista intende far conoscere                                                            Cristo al Padre. [...] Seguite tutti il vescovo e i presbiteri come gli apostoli [...] Nessuno senza il
              il Carisma e la Spiritualità
                 del Frate Minore Oblato          Primo piano                                       vescovo faccia qualche cosa che concerne la Chiesa [...] Dove compare il vescovo, lì è presente la
                        FRA UMILE FIDANZA                                                           Chiesa di Cristo. [...] State col vescovo perché anche Dio stia con voi!».
      (14 giugno 1910 - 3 marzo 1990).
In piena fedeltà al Magistero del Papa,
           della Chiesa e in comunione
                                                   4   Frammenti di Vita                            Questo è stato cari amici, l’unico spirito sul quale abbiamo incentrato tutto il nostro cammino
             con lo Spirito Francescano.                                                            all’interno della Chiesa, per «godere dell’amicizia di Dio». Ma soprattutto per desiderare che il
                       DIRETTORE GENERALE
                                                   8   Il Risveglio del Natale                      nostro Fra Umile, quando il Signore stabilirà i tempi, possiamo vederlo annoverato nell’ «Albo dei
                       Don Michele Barone
                                                                                                    Santi», che avverrà soltanto incamminandoci con la Chiesa, nella Chiesa e per la Chiesa, cioè con il
                      SEGRETERIA REDAZIONE        10   La Spiritualità Francescana
                         Marianna Martino                                                           Vescovo.
                              REDAZIONE                                                             In questi giorni nelle nostre famiglie, seppur tra tante difficoltà, respiriamo un’aria diversa, piena di
           Carmen Iovine, Cinzia Diana,           Secondo piano                                     pace e amore, perché attendiamo la Nascita di Colui, che per volontà del Padre, e per opera dello
       Emanuela Ianniello, Eva Fontana,
         Flavia Ianniello, Luigi Salviati,
                 Maria Flavia Lo Regio,           12   Io sono l’Immacolata Concezione              Spirito Santo, si è incarnato nel seno verginale di Maria: «Per venire a vivere e a stare - come diceva
 Mariarosaria Ucciero, Pasquale Casoria.                                                            Fra Umile - in mezzo a noi!». Tra non molto vivremo il mistero del Natale del Signore: mistero della
                      HANNO COLLABORATO
     Don Carlo Candido, Barbara Martino,
                                                  14   Come i Magi incamminiamoci verso la Grotta   Luce che brilla nelle tenebre, della Parola fatta carne, del Pane disceso dal cielo!
P. Francesco Piccolo, Scotto Rosato Orsola                                                          Questo numero della nostra rivista, intende proprio ricordare a tutti noi «Oggi è nato il Salvatore».
       PROGETTO E REALIZZAZIONE GRAFICA           16   Ero nudo e mi avete vestito                  Nessun cuore, nessun’anima può rimanere insensibile davanti a questo grande mistero d’Amore, del
                    Don Michele Barone
                                                                                                    Dio fatto Uomo!
                                  STAMPA          18   Cascate di Grazie                            Casapesenna, 16 dicembre 2012.
                VECA Print - Casoria (NA)
                                                                                                    III Domenica di Avvento
       REGISTRAZIONE PRESSO IL TRIBUNALE DI
     S. MARIA C. V. N. 797 DEL 10/05/2012
                                                                                                                                                                                       Il Direttore Generale
                                                                                                                                                                                      Don Michele Barone
La collaborazione avviene a titolo gratuito.
             La Redazione si riserva il diritto
di tagliare o modificare il materiale fornito.
                                                                                                                                                                                                                3
“Salotto”. Di tutto questo ne traeva grande vantaggio,        stava li certamente a significare che questa breve vita,



Frammenti di Vita
                                                                                                                            non solo tutta la comunità, ma anche i numerosi               non era che un sogno di una notte travagliata, e che era
                                                                                                                            pellegrini che quotidianamente bussavano alla sua             meglio passarla in ragionevole occupazione, con la
                                                                                                                            porta: ammalati, donne e bambini, vecchietti in               consolazione di operare veramente da cristiano,
                                                                                                                            difficoltà; la generosità del frate era per tutti. Era una    anziché abbandonarsi alla follia delle passioni, che
                                                                                                                            continua girandola di bontà; raccoglieva questuando in        potevano diventare la rovina eterna dell'anima.
                                                                                                                            onore di San Pasquale. Spesso trovava nell'ora della              Fra Umile viveva il vero paradiso nel candore della
                                                                                                                            refezione, una fila di mamme con bambini, che                 sua celletta, che si trovava al primo piano del
                                                                                                                            attendevano lungo il corridoio. Egli li guardava con          caseggiato. Lì era il suo pezzo di terra: cinque metri


    I  l 17 di ogni mese per Fra Umile e tutta la
       comunità di Portici era un giorno particolare.
       Tante persone, proveniente da tutti i centri della
regione si recavano da Lui e da S. Pasquale, per
chiedere aiuto e soccorso per i loro cari. La folla come
                                                              di servizio, di devozione e di abnegazione si mettevano
                                                              a servizio del convento. Tralasciavano talvolta
                                                              interessi, legami, impegni per essere al fianco di Fra
                                                              Umile e aiutarlo durante i suoi incontri. Questa scelta
                                                              avanzata di combattenti che il destino non ha
                                                                                                                            occhio amorevole ed offriva a tutti un piatto caldo nel
                                                                                                                            nome di S. Pasquale. Anche molti mendicanti si
                                                                                                                            alternavano fuori la Sacrestia e per ciascuno di loro vi
                                                                                                                            era sempre un pezzo di pane offerto con amore. C'era
                                                                                                                            sempre un canestro pieno di pane, dove la gente poteva
                                                                                                                                                                                          quadrati per quattro; due crocifissi, un effige della
                                                                                                                                                                                          Madonna di Monte calvario illuminata da una
                                                                                                                                                                                          fiammella elettrica, un canterano ottocentesco carico di
                                                                                                                                                                                          cianfrusaglie, un lavabo dozzinale e un tavolo quadrato
                                                                                                                                                                                          al centro, che affacciava sul chioschetto sottostante. In
sempre lo assillava, per chiedere preghiere di                risparmiato alla sventura, ha una storia tutta sua            prendere un pezzo per se. Si calcolavano almeno sedici        questo regno egli sviluppava il gran mistero del suo
intercessioni al Signore e ottenere favori celesti. Il mite   particolare, una via crucis da ricordare, un                  quintali di pane che venivano distribuiti gratuitamente       stato, e l'arte di imparare agli altri come si può essere
servo di S. Pasquale, esente da qualsiasi emotività           ringraziamento costante da rivolgere a San Pasquale           nel corso d'ogni mese. Questo suo non risparmiarsi per        saggi, buoni, illuminati e degni del vero paradiso
orgogliosa, semplice e misurato, accoglieva tutti, uno        che per mezzo del suo servo fedele, riaccendeva ogni          gli altri, talvolta gli portava anche qualche problema di     naturale dei cieli. Molto doveva il convento a lui , che fu
alla volta, per brevi indimenticabili istanti nella           giorno le spente faville delle speranze future.               salute. Spesso era soggetto, a causa di mal di testa forti,   restaurato con la creazione di un refettorio molto
“Saletta delle Udienze”, mentre nel corridoio circolare           Racconteremo più innanzi gli episodi che portarono        a fuoriuscite improvvise di sangue dal naso. La sua           accogliente al pianterreno, e a un campanile che svetta
del chioschetto, i tutori dell'ordine trattenevano la folla   Fra Umile alla conoscenza di Gennaro Di Domenico, di
controllandone l'afflusso.                                    Angelo De Martino, di Gennaro Burgo, di Carlo
   È doveroso menzionare il nome di alcuni volontari          Borrelli, di Raffaele Aquilar, e di una folla di
che erano cari al cuore di Fra Umile. Essi erano sempre       fedelissimi organizzatori, tra i quali primeggiano per
presenti in tutte le circostanze particolari, specie la       continuità e animosità, Giovannina Coppola da Monte
domenica. Era commovente vedere con quanto spirito            di Procida, Agostino Lauro da Ischia e Schettino
                                                                     Vincenzo da Castellammare di Stabia. Essi erano
                                                                     sempre li al Granatello, pronti ad aiutare
                                                                     chiunque ne avesse bisogno, ma anche
                                                                     preparando con spirito di preghiera coloro che di
                                                                     lì a poco avrebbero incontrato il frate. La vita di
                                                                     Frate Umile cosi com'era, si potrebbe in tutto
                                                                     paragonare a quella di S. Pasquale. Anche il
                                                                     Santo pascolava il gregge, anche l'Apostolo
                                                                     stentava a ritrovarsi nel primo giaciglio soffice e
                                                                     caldo... E cosi, indirettamente Fra Umile passava
                                                                     attraverso la stessa sfera storica del pastorello di
                                                                     Baylon: assisteva con diligenza il sacerdote
                                                                     all'altare, sorvegliava la porta del convento e        pressione sensibilmente alta lo portava a capogiri            gioioso nel cielo del golfo partenopeo, carico del peso
                                                                     aiutava in cucina, con la strategia del                improvvisi. Tutte le esortazioni che gli venivano fatte       di quattro nuove campane bronzee fuse dall'industriale
                                                                     trasformista, superando attraverso queste              affinché si curasse, non servivano a nulla, poiché            Monteleone a prezzo delle mirabili raccolte del frate.
                                                                     occupazioni le frivolezze, i divertimenti e            veniva risucchiato dalle miriadi di impegni pastorali.        Ma non si ferma qua la prosperosa evoluzione
                                                                     quant'altro poteva invece essere motivo di             Egli affermava di non avere tempo per pensare a se            dell'edificio, poiché grazie a lui e alle sue questee si
                                                                     distrazione per la sua anima La sua attività non       stesso, doveva pensare agli altri. Era dedito a molti         devono ulteriori restauri. Fra Umile era per i suoi
                                                                     conosceva soste: alle occupazioni di ordine            lavori, e poi c'era quel telefono, che squillava ogni         confratelli, un vero pozzo della provvidenza. Grazie al
                                                                     comune, alla debilitante diuturna missione di          cinque minuti: egli doveva rispondere, per far sentire la     suo ministero, il convento era sempre fiorente, e non
                                                                     ascoltare centinaia di storie tutte grame e            sua voce ristoratrice agli ammalati, che gli chiedevano       temeva mai di rimanere senza il pane quotidiano. Fra
                                                                     dolorose, ogni pomeriggio si recava fuori per la       aiuti e preghiere. Non trovava mai il tempo per               Umile raccoglieva le offerte in una cameretta, dove vi
                                                                     questua attraverso le impervie strade vesuviane.       analizzare alla luce della logica i proprio mali. Sapeva      era scritto sopra la porta: “Sala degli oggetti di
                                                                     La sua raccolta era sempre doviziosa poiché tutti      bene che di terreno aveva solo il corpo, che                  devozione della Chiesa di San Pasquale. Addetto alla
                                                                     gareggiavano nell'offrire al gradito visitatore        prontamente era destinatario di molte rinunzie e              sala Fra Umile. La sala è aperta dalle ore 8 alle 12”.
                                                                     tangibili segni di devozione sotto forma di mille      sofferenze. Questa è il solo interesse di chi gravita         L'interno presentava molto interesse per la varietà degli
                                                                     omaggi alimentari. Al suo rientro in convento          nell'orbita della fede più alta e sublime. Fra Umile alla     oggetti sacri che vi si trovavano come: crocefissi,
                                                                     portava con se, un piccolo patrimonio: pasta,          parete della sua cella, sulla destra del lettino, custodiva   quadretti, candele e immagini; sulla destra molto in
                                                                     dolciumi, farina, vino, legumi, denaro e monili.       un quadretto assolutamente singolare: un pastello che         vista si notava un reliquario d'insolito valore artistico e
                                                                     Depositava tutto nella “Saletta delle Udienze”,        riproduceva una catacomba con nicchie nelle quali             storico, dove vi erano delle reliquie. Un bel quadretto
                                                                     che egli confidenzialmente chiamava anche              s'intravedevono degli scheletri umani. Quel quadro            riproducente Pio XII, e sulla sinistra un quadro in olio
4                                                                                                                                                                                                                                                   5
raffigurante proprio Fra Umile, che aveva dipinto un          Umile aveva tante cose sacre, tra cui un grande                 tratti dolci: ma guai per                                                                  figli, uno dei quali in
fedele come omaggio, e sotto vi era uno scaffale che          crocifisso, sotto il quale vi era una piccola urna sacra,       coloro che si ponevano                                                                     procinto di andare alle armi.
reggeva 1'apparecchio telefonico portante il numero           dove erano custodite le reliquie di San Pasquale, che i         contro la Chiesa e la morale                                                               Fra Umile sapendo che uno
55912. Nell'angolo destro, troneggiava in uno                 fedeli veneravano.                                              cattolica. I politicanti del                                                               dei due, aveva intenzioni di
splendore di luci, la preziosa statua dell'Apostolo del          Fra Umile pur avendo un orario sulla porta, non lo           tempo che combattevano la                                                                  intraprendere il corso degli
Sacramento, opera pregevole degli artigiani della             osservava mai, anzi appena poteva subito si adoperava           Chiesa ne sapevano                                                                         allievi Ufficiali, fu lesto a
popolare strada di San Gregorio Armeno, raffigurante          per ascoltare le richieste dei devoti di San Pasquale. Era      qualcosa. Infatti citeremo                                                                 persuaderlo per non farlo
proprio San Pasquale.                                         solito dire ai suoi fedeli: “S. Pasquale, vede e conosce        alcuni avvenimenti senza                                                                   partire, avvertendo che da
                                                              tutte le vostre ansie e le necessità particolari delle vostre   commentarli.                                                                               ufficiale egli sarebbe morto,
             **************************                       famiglie. Egli vuole la perseveranza e la purità di                 Nel periodo più                                                                        mentre se si fosse arruolato
                                                              pensiero; solo a tale patto egli vi assiste e vi premia.        infuocato delle lotte                                                                      come semplice soldato di


   I    l Santo dai tratti somatici perfetti, aveva tra le
        mani una lunga corona di madreperla color
        avorio: un angioletto sostenuto da una nuvola
azzurri, intento quasi a custodire il tesoro di quegli
occhi glauchi e profondi che il Santo rivolgeva al cielo
                                                              Non sono io che vi produco il bene, esso scende su voi,
                                                              se ve ne renderete meritevoli e sarete decisi a farvi
                                                              purificare dal fuoco della penitenza”. Egli era solito
                                                              rimproverare coloro che si recavano da lui per
                                                              ringraziarlo per la grazia ricevuta, diceva: “Io non
                                                                                                                              oratorie per le libere
                                                                                                                              elezioni in Italia, Fra Umile
                                                                                                                              fu preso di mira dai
                                                                                                                              propagandisti avversari.
                                                                                                                              Tollerò fin quando poté. gli
                                                                                                                                                                                                                         truppa, sarebbe rimasto in
                                                                                                                                                                                                                         vita. Il padre pur ascoltando
                                                                                                                                                                                                                         attentamente le sue parole,
                                                                                                                                                                                                                         non se la senti di seguirne i
                                                                                                                                                                                                                         consigli, perché per il figlio
mirando l'Eucarestia.                                         faccio i miracoli, io prego San Pasquale, è lui che li fa”.     affronti di tutti coloro che si                                                            aspirava a un avvenire
    Nel 1947, Fra Umile venne colto da morbo feroce,          E invitava tutti, in special modo, alla confessione e alla      professavano anticristiani.                                                                degno degli studi
per cui i medici che vennero a visitarlo, diagnosticarono     comunione sacramentale. Raccomandava anche di non               Un giorno mentre rientrava                                                                 conseguiti, frutto dei
la morte inevitabile a breve scadenza. Furono fatti i         mancare il 17 di ogni mese, ben sapendo quanto cara era         in convento, un tale gli si                                                                sacrifici di tutta la famiglia.
preparativi per l'immatura perdita. Il Convento               quella data al suo Santo Protettore, il cui nome cade           avvicinò e spingendolo                                                                     Non ascoltando le parole di
anticipava il lutto. Sul volto e nei cuori dei confratelli,   appunto il 17 maggio.                                           disse che: “Quanto prima                                                                   Fra Umile, fece vestire con
vi era grande sgomento. Fra Umile quasi in coma, era             Quanti avvenimenti si sono succeduti in questi anni          tutti i religiosi sarebbero                                                                gli abiti di ufficiale, il figlio
steso sul suo giaciglio nella celletta n. 24. Una folla       nel periodo di permanenza di Fra Umile a Portici. Essi          stati appesi come salami                                                                   che fu assegnato alle truppe
enorme sostava nella piazza sottostante in attesa di          non possono essere tutti enumerati. Tra le pie e cospicue       agli alberi”. Al che rispose:                                                              coloniali in Somalia ai
notizie, rassegnata alla perdita insostituibile del servo     azioni svolte da lui in terra porticese, non vanno              “Bada a te, figliuolo a non                                                                primordi dell'ultima guerra.
di San Pasquale. Anche la chiesa era gremita di fedeli.       dimenticate le predizioni nell'infausto periodo della           irritare il Signore con le tue                                                             Durante una perlustrazione,
Giungevano continuamente telegrammi e lettere da              recente conflagrazione dei popoli, nel corso della quale        parole”. Sta di fatto che la                                                               venne colpito dai nemici
varie parti. Ma accadde che Fra Umile fece un sogno,          Fra Umile si creò senza volerlo la fama di profeta,             sera seguente, trovandosi                                                                  alle spalle, e spirò
vide San Pasquale in una                                                                     evitando con la sua accorta      con alcuni amici in una osteria, si ubriacò a tal punto che   prematuramente sulla sabbia arsa di quello che fu
nuvola luminosa, il quale                                                                    immaginazione tante              quando uscì, si accasciò a terra, dando l'impressione di      effimero impero delle nostre ambizioni.
gli indicava una serie di                                                                    tragedie innocenti. Quanti       volersi addormentare, ma invece non fu così, venne                Un altro figliuolo del sig. F. A., contava allora
casse da morto messe in                                                                      crolli, quante devastazioni      colpito da morte improvvisa.                                  quattordici anni, ed era stato tenuto a cresima dallo
fila e gli diceva: “Vedi                                                                     sono state da lui predette,          Un altro caso simile, capitò a un politico che da un      stesso Fra Umile. Una mattina il ragazzo si recò al
tutte queste bare? Ebbene,                                                                   permettendo al popolo di         palco eretto al centro di un villaggio vesuviano, durante     convento, come era solito fare, e poiché giungeva
la tua non c'è! Guarirai!                                                                    porsi in salvo. E' questa        una campagna elettorale, lanciava anatemi affannosi           sempre con la sua bicicletta, il suo ”compare” gli disse:
Ma è mia precisa volontà                                                                     una grande pagina di carità      contro Cristo e i suoi servi. Fra Umile lo osservò con        “Non venire più con la tua bicicletta, lasciala stare,
che tu mi faccia costruire                                                                   che ingemma ancor di più         attenzione e disse a colui che l'accompagnava: “Vedi          perché altrimenti ti porterà disgrazia”. A queste parole,
una Statua presso la quale i                                                                 le prodi virtù del fraticello,   quell'uomo come parla male di Cristo e della sua              il fanciullo sorrise tanto, e per prendere in giro il suo
fedeli ogni 17 del mese,                                                                     il quale con altrettanto         Chiesa? Mi dispiace per lui, ma non riuscirà neanche a        compare che lo guardava dalla finestra, iniziò a fare
potranno recarsi per                                                                         indomito coraggio,               vedere l'esito elettorale”. Così accadde. Trenta giorni       tanti caroselli davanti alla piazzetta del Granatello. In
rivolgersi a me, ed io ti                                                                    affrontò la lotta per il         dopo, a causa di un'infezione polmonare, la sua vita          un istante si consumò la disgrazia. Scendendo di corsa
prometto che tutto quello                                                                    trionfo dei diritti cristiani    terrena cessò.                                                lungo la strada che si affaccia nella piazza della
che mi cercherai, te lo                                                                      nell'anno 1948, allorché             Un giorno eravamo da Fra Umile e venne una                ferrovia, scivolando andò a finire sotto le ruote di un
darò”. Da quel momento                                                                       l'Italia stentava a ritrovare    signora (è il redattore del libro che parla), che si          grande carro, trainato da due cavalli, che con tanta forza
Fra Umile si riprese                                                                         un sistema legale di             apprestò a chiedere merce per il consorte che era             stavano cercando di salire la salita.
subito, lasciando perplessi                                                                  Governo. Anche gli               paralitico da sette anni . Egli dopo averla congedata, ci         Tutti questi avvenimenti, intendono affermare una
medici e fedeli, e il suo                                                                    scettici, i tiepidi, coloro      riferì che la salute di quella donna era cagionevole, e       cosa sola: la vita di Fra Umile era realmente illuminata
primo pensiero fu quello                                                                     che in qualche modo              avrebbe fatto bene di più a pensare alla sua. Al che a        da una luce particolare del Signore, che gli faceva
di andare in quella fucina                                                                   vivevano lontani dalla           motivo di curiosità chiedemmo alla donna se soffrisse         vedere e sentire le cose prima che accadessero. Egli
artistica di via San                                                                         fede, dovettero riconoscere      di qualche malattia, ma ella con un sorriso ci rispose di     vivendo nella contemplazione di Dio, era stato
Gregorio Armeno, ad                                                                          nell'abito del francescano       no. Pertanto dicemmo a Fra Umile che forse si                 arricchito di innumerevoli doni, che con gioia metteva a
ordinare una pregevole                                                                       poteri assolutamente             sbagliava, ma invece non era così, tanto che ci indicò        disposizione di tutti.
statua di San Pasquale.                                                                      austeri. Fra Umile fu            persino una data, che realmente si tramutò nel giorno
    Al centro della sala che                                                                 conosciuto notoriamente          della morte di quella signora.
                                                                                                                                                                                                       Fra Umile Fiamma d Amore
abbiamo descritto, vi era                                                                    come un uomo pacifico,               Un altro episodio che riportiamo è quello di un                           intercedi per noi
un grande tavolo, dove Fra                                                                   pieno di mansuetudine, dai       abitante di S. Giovanni a Teduccio, F. A., che aveva due                   le Grazie dal Signore!
6                                                                                                                                                                                                                                                       7
giovane di Modena che a vent'anni aveva lasciato la           Dio sia visibile nella quotidiana vita di relazioni

                 Il Risveglio                                                  di Don Carlo Candido                            famiglia per sprofondare nel mondo del vizio e della
                                                                                                                               droga. Conobbe ripetutamente il carcere e poi la
                                                                                                                               sentenza tremenda: “Sei sieropositivo”. Si rivolse
                                                                                                                                                                                             personali. Dalle nostre comunità, ai governanti e
                                                                                                                                                                                             amministratori, dove la ricerca del bene comune
                                                                                                                                                                                             diventa una forma di carità. Paolo VI così si


                          del Natale                                                                                           disperato ad un monaco di Monteveglio dicendo:
                                                                                                                               “Nessuno mi vuole e sono alla fame”. Il monaco gli
                                                                                                                               disse: “Se vuoi, vieni con noi, siamo poveri, ma c'è
                                                                                                                               spazio per un altro povero”. Quel giovane disse:
                                                                                                                               “Vengo”. Tutti lo accolsero come un fratello, senza
                                                                                                                                                                                             esprimeva, “La politica è una maniera esigente – ma
                                                                                                                                                                                             non è la sola – di vivere l'impegno cristiano al servizio
                                                                                                                                                                                             degli altri […] la politica è la più alta forma di carità”.
                                                                                                                                                                                             Gesù scende dal cielo e viene sulla terra e ci mostra il
                                                                                                                                                                                             tipo di uomo da Lui proposto; un uomo capace di
                                                                                                                               chiedergli: “Da dove vieni, cos'hai fatto, perché sei         gratuità, un uomo che ama per primo, e che si lascia
     “Svegliati, o tu che dormi, destati dai morti, e Cristo   della propria quotidianità, spesso segnata dalla                malato?” Fu conquistato dalla fede e dalla carità dei         coinvolgere dai problemi del fratello in difficoltà. Dal
ti illuminerà” (Ef. 5,14).                                     sofferenza, dallo scoraggiamento, dal buio del non              monaci. Si convertì dicendo: “Ho capito che Gesù è            Santo Natale in questi momenti ci arriva questa
     Carissimi amici, questo invito di San Paolo risuona       senso dovuto alla perdita dei valori e dalla mancanza di        Dio, perché soltanto se Gesù è Dio si spiega la vostra        provocazione: “verificare la nostra statura di uomini
in tutto il tempo dell'Avvento, tempo di preparazione al       punti di riferimento.                                           vita: siete umili, poveri… e tremendamente felici. Siete      che vivono con Dio”.
Natale, ma anche tempo di riflessione profonda sul                 La crisi di cui oggi si parla tanto, non è solo quella      ricchi del più grande amore col quale mi avete accolto”.          Come ha detto Papa Benedetto: “In Lui si profila
senso della nostra vita che, in attesa dell'ultima venuta      economica, ma soprattutto di valori; crisi di amore, di         Desiderò farsi monaco e vi si preparò con cura. Fece la       l'uomo nuovo che guarda con fiducia al futuro e si
di Cristo alla fine dei tempi, è chiamata ad assumere          pace, di solidarietà, di giustizia, di fede. Le luci colorate   sua professione pochi minuti prima di morire                  affida totalmente alla misericordia di Colui che […]
alcuni atteggiamenti fondamentali in attesa del proprio        e guizzanti del periodo natalizio rendono                       confidando: “Anche nella Chiesa c'è il peccato, per           apre le porte alla nostra salvezza eterna”. La speranza
Salvatore. Tra questi atteggiamenti la vigilanza del           apparentemente tutto più bello, ti fanno sognare,               questo mi faceva schifo, però nella Chiesa c'è Dio, la        nasce proprio dal mistero di Cristo. Grazie a Dio le
cuore assume una particolare importanza. Non si tratta         illuminando per un momento il buio dello smarrimento            Chiesa è la culla di Dio e io voglio stare in questa          notizie negative non sono le uniche che ci vengono
                                                                  e poi… Solo il Signore, con la luce del suo amore,           Chiesa”.                                                      date, e parafrasando il pensiero di San Paolo ci viene
                                                                     può rischiarare il buio della nostra vita, rimetterci         Nella fede non presunta, ma umilmente alimentata e        da dire: “Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?”.
                                                                        in cammino e svegliarci dal torpore spirituale         testimoniata, nell'amore attinto da Cristo e                      “Natale quando arriva, arriva” recitava uno spot
                                                                            che distrugge la gioia e la speranza... e          concretamente vissuto, facciamo in modo che                   pubblicitario di qualche anno fa. Del resto la pubblicità
                                                                               Cristo ti illuminerà.                           specialmente nel Natale anche la nostra Comunità              arriva e incide molto prima dei segni liturgici. E infatti
                                                                                    Questo è il vero Natale,                   parrocchiale diventi “Culla di Dio”, perché attraverso        il Natale arriva, puntuale, potremmo dire quasi
                                                                                  l'accoglienza di una persona: Gesù           di noi tante persone abbiano gioia, vita e speranza.          inesorabile. Arriva, nonostante le tribolazioni o le
                                                                                  Cristo, una presenza importante e                Che bisogno abbiamo, oggi nel 2012, della discesa         sofferenze, arriva nonostante le nuove manovre
                                                                                  significativa per ognuno di noi. Un          di Dio in mezzo a noi? In che senso questo bambino è          economiche e il dissesto finanziario. Natale arriva, ma
                                                                                  Bambino che nasce a Betlemme,                capace di darci un segno di speranza per guardare             rischia anche di passare, se non sappiamo fermarci a
                                                                                    avvolto in fasce e deposto in una          avanti? Dalla nascita di Gesù nasce un messaggio di           contemplare il mistero di salvezza che esso porta in sé.
                                                                                    mangiatoia. Un bambino indifeso            Speranza. Si proprio di speranza che Papa Benedetto ha        “Io sono la luce del mondo; chi segue me, non
                                                                                    dove si nasconde l'onnipotenza di          definito “affidabile”. L'annuncio del Santo Natale            camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”
                                                                                     Dio che ancora una volta visita il suo    quest'anno ci trova accorati e sgomenti di fronte ai          (Gv. 8,12). Celebrare il Natale significa accogliere
                                                                                     popolo nella sua grande bontà e           malesseri del “corpo sociale” di cui facciamo parte.          questa luce, e lasciarci illuminare dalla Parola di Gesù.
                                                                                   misericordia. Andiamogli incontro,          Durante la loro dolorosa ed estrema protesta alcuni               Per fare questo, sarà necessario superare le tante
                                                                                   non perdiamo questa occasione,              operai hanno detto: “Per noi il Natale non esiste più se      parole commerciali e mediatiche, per lasciare
                                                                                   accogliamolo nel nostro cuore per           non esiste un futuro lavoro”. Perdonabile e in un certo       sussurrare ai nostri cuori le parole cariche di amore che
                                                                                 risvegliarci a vita nuova.                    senso capibile. Questo dubbio è angoscioso, è una             ci vengono da Dio. Allora sarà un vero Natale se, come
                                                                                   Quest'anno per tanti sarà un Natale di      preghiera dettata dalla disperazione … ma                     i pastori e i Magi, anche con fatica, cercheremo Gesù, e
                                                                              crisi economica, di povertà. Ciò dispiace        paradossalmente proprio qui si incarna il nostro Natale       Lui non aspetta altro che lasciarsi trovare per
                                                                              e stimola la nostra carità, ma può anche         cristiano. Dio non ha avuto alcuna esitazione                 illuminare e parlare alla nostra vita e dirci: “Io sono qui
di stare attenti soltanto a quanto accade attorno a noi,
                                                               farci sentire più in sintonia col Natale di Dio, il Natale      nell'“impastarsi” con le contraddizioni della                 per te”. Buon Natale a tutti, specialmente ai piccoli e
nel mondo, nella nostra famiglia, durante le nostre
                                                               vero. “Egli da ricco che era, si è fatto povero” (2 Cor         condizione umana, diventando più intimo con l'uomo, e         agli ammalati.
giornate, ma piuttosto di una attenzione del cuore, una
                                                               8,9) per nostro amore. È così povero e umile che                nello stesso tempo più efficace nel sostenere la nostra
vigilanza su quei movimenti della nostra interiorità
                                                               nessuno potrà mai esserlo più di Lui.                           fede. La modalità con cui il Figlio di Dio viene a
dove si gioca l'autenticità del nostro rapporto con Dio.
                                                                   Ascoltiamo le parole di due convertiti: Curzio              salvarci, non è un rito magico o una favola per bambini;
    Svegliati o tu che dormi! Tale invito è rivolto a tutti
                                                               Malaparte. e un monaco di Monteveglio morto di Aids.            ma è un interrogativo fondante della nostra fede, della
coloro che dormono nel sonno del proprio egoismo,
                                                               Curzio Malaparte, letterato tenacemente ateo si                 nostra libertà e responsabilità di Cristiani. Perciò, tanto
dell'indifferenza, a chi pensa di poter fare a meno di
                                                               convertì un mese prima di morire. Così urlò graffiando,         più in un momento di grave difficoltà (non solo
Dio, a chi nutre sentimenti di potenza e di onnipotenza.
                                                               una notte di Natale: “Vorrei che in tutte le chiese del         economica e politica) come quello che stiamo
È un invito rivolto a tutti gli uomini che non si
                                                               mondo un povero prete si levasse gridando: via da               attraversando, il S. Natale ci invita ad un risveglio e ad
assumono le proprie responsabilità nei vari ambiti della
                                                               quella culla, ipocriti, bugiardi, andate a casa vostra e        un soprassalto di dignità e di coerenza che consistono
società, in famiglia, nell'ambito lavorativo, scolastico,
                                                               piangete sulle culle dei vostri figli. Se il mondo soffre è     nel “vivere relazioni buone con se stessi e con gli altri”.
nell'impegno politico… Ma è soprattutto un invito
                                                               anche per colpa vostra che non osate difendere la                   Ma da dove cominciare? Innanzi tutto da n o i
rivolto ai “farisei” di tutti i tempi, a coloro che pensano
                                                               giustizia e la bontà, e avete paura di essere cristiani fino    stessi; se non cogliamo la novità di questo Dio che
di salvarsi solo perché ogni tanto o permanentemente,
                                                               in fondo. Via da questa culla, ipocriti. Questo Bambino         si fa uno di noi in noi, non si cambierà nulla. D a l l e
si ritrovano all'interno delle mura della Chiesa o perché
                                                               che è nato per salvare il mondo ha orrore di voi».              nostre famiglie: i papà e le mamme offrano ai loro
appartenenti a un gruppo o a una confraternita.
                                                                   Nel 1992 i giornali, non senza malizia, uscirono col        figli un senso chiaro della vita, una giusta direzion
    Svegliati o tu che dormi! È l'invito rivolto a me, a te,
                                                               titolo: “Un monaco è morto di Aids”. Si trattava di un          e di cammino, dove il primato dell'uomo aperto a
ad ogni uomo chiamato a risorgere dall'appiattimento
8                                                                                                                                                                                                                                                     9
Francesco.                                                       per l'Immacolata Concezione (con Duns Scoto) e la

               La Spiritualità                                             di Padre Francesco Piccolo                                 l) La Santa Madre Chiesa, sacramento del Signore.
                                                                                                                                      Le componenti della spiritualità francescana
                                                                                                                                      Povertà, obbedienza e castità sono gli aspetti
                                                                                                                                  fondamentali della vita di Francesco e dei suoi discepoli.
                                                                                                                                                                                                   devozione a san Giuseppe.
                                                                                                                                                                                                       La Famiglia francescana, al seguito del suo Fondatore,
                                                                                                                                                                                                   ha rivissuto anche un continuo rigenerarsi intorno al modo
                                                                                                                                                                                                   di vivere la vita di virtù che caratterizzò la sua esperienza
                                                                                                                                      Dopo un primo periodo passato in solitudine,                 cristiana: in particolare la povertà, per essere fedele alla
                          Francescana                                                                                             Francesco iniziò a vivere la propria vocazione insieme a
                                                                                                                                  dei compagni che volevano imitare il suo esempio.
                                                                                                                                  L'umiltà e l'ascetismo al quale si accompagnò l'opera del
                                                                                                                                                                                                   quale andò incontro anche a scissioni e incorse nel
                                                                                                                                                                                                   pericolo di uscire dall'ortodossia; la carità e la letizia; una
                                                                                                                                                                                                   forma di presenza nella Chiesa e nella società improntata


L        a vita del cristiano è ricca di realizzazioni e di
         manifestazioni. Lo Spirito Santo, con la ricchezza
         dei suoi doni, suscita l'assimilazione vitale dei
contenuti della fede in una moltitudine di credenti. Il
vissuto cristiano perciò è tanto vario, quanto vari sono i
                                                                 di otto secoli di vita della Famiglia francescana e
                                                                 riassimila creativamente l'esperienza spirituale del santo
                                                                 di Assisi e della Famiglia minoritica all'interno del
                                                                 proprio contesto ecclesiale, sociale e storico, che la
                                                                 sollecita con le proprie istanze spirituali e culturali. La
                                                                                                                                  santo gli valse il nome di Imitatore di Cristo: da qui inizia
                                                                                                                                  l'esperienza della fraternità, nella quale ciascun membro è
                                                                                                                                  dunque un Imitatore di Cristo, sull'esempio di Francesco.
                                                                                                                                      Secondo la Regola dettata da Francesco (nel 1223), la
                                                                                                                                  vita comunitaria deve cercare di conformarsi ai principi
                                                                                                                                                                                                   alla contemplazione e all'azione apostolica, animata da
                                                                                                                                                                                                   pietà non aliena dalla scienza, con la carità quale sua
                                                                                                                                                                                                   anima più profonda.
                                                                                                                                                                                                       Dal 1517, con la separazione ufficiale dell'Ordine in
                                                                                                                                                                                                   due famiglie autonome (Frati Minori e Frati Minori
doni e i carismi dello Spirito Santo.                            spiritualità francescana è e deve essere una realtà radicata     della fraternità, dell'umiltà e della povertà. Alla preghiera    Conventuali) e con la successiva nascita dei Frati Minori
    H.U. von Balthasar affermava: “Le varie spiritualità         in una storia mai conclusa, aperta al presente e al futuro.      e alla meditazione, la Regola francescana aggiunge lo            Cappuccini e di altre famiglie francescane, la variegata
cristiane non sono altro che applicazioni particolari della      Per individuare gli elementi fondamentali della                  spirito missionario, in conformità ai precetti evangelici,       Famiglia minoritica ha concretizzato esperienza spirituali
spiritualità del Vangelo”. I Vangeli, come gli scritti           spiritualità francescana bisogna guardare all'esperienza         assumendo una condotta completamente diversa rispetto            diverse, pur se tutte fiorite sull'unico tronco della comune
paolini e le altre fonti del Nuovo Testamento, contengono        di Francesco d'Assisi ed individuarne il nucleo che la           alla norma seguita fino ad allora. È chiaro come a San           radice.
l'annuncio del medesimo Gesù il Cristo, che con il suo           caratterizza.                                                    Francesco interessassero soprattutto i ceti sociali più              Una ricchezza continua
Spirito propizia un'esperienza                                                                   L'esperienza del Santo di        deboli, tendesse con amore fraterno verso quel prossimo              Per farci un'idea di quanto gli autori francescani
di vita fondamentalmente                                                                         Assisi:                          spesso respinto e disprezzato dalla società, cioè verso il       considerano elementi caratteristici della spiritualità
unica, ma solo diversa nelle                                                                         a) L'evangelicità.           povero, il malato, il perdente, l'ultimo.                        francescana attuale, citiamo:
prospettive e nelle                                                                              Francesco visse il Vangelo, e        Francesco vuole essere il «minore tra i minori» (umile           * Martino Conti, che indica quale elemento primo della
accentuazioni. Ogni                                                                              visse del Vangelo. In esso       tra gli umili). Egli applicò ai compagni l'appellativo           spiritualità francescana la “vocazione apostolica”,
soggetto può essere ispirato                                                                     conobbe Dio nella sua            minore, dato in spregio ai popolani dai ricchi, perché lui       attraverso la quale “la fraternità francescana si qualifica
da un aspetto particolare                                                                        esclusiva trascendenza e         stesso voleva incarnare la figura di uomo del popolo.            come un insieme di fratelli adulti consacrati al servizio di
della vita divina e umana di                                                                     bontà, incontrò Cristo           Assisi e Santa Maria degli Angeli furono e sono tuttora il       Dio e al servizio dell'uomo nella Chiesa e per la Chiesa”;
Gesù Cristo. Ogni                                                                                povero e crocifisso, la          cuore pulsante da cui parte e a cui ritorna l'attività           la “componente contemplativa”; la fraternità universale,
spiritualità cristiana ha una                                                                    povertà, l'umiltà, la            missionaria di questo nuovo Ordine dei minori, come da           la povertà e l'umiltà, che si manifestano nella minorità e
propria specificità, che la                                                                      semplicità. Egli non fu altro    allora in poi furono chiamati tutti coloro che seguirono (e      nel servizio; la semplicità e la letizia.
distingue da un'altra, sia a                                                                     che l'uomo del Vangelo,          che seguono) il santo fondatore assisano. In questo modo,            * Feliciano Olgiati, il quale presenta la spiritualità
livello individuale che                                                                          della ricerca di esso,           lo spirito di condivisione è esempio concreto della              francescana come “vita evangelica per l'evangelizzazione
comunitario.                                                                                     dell'operazione di esso.         comunione dell'anima con Dio, Gesù il Cristo,                    nel segno della minorità, della fraternità e dell'annuncio”;
    La spiritualità                                                                                  b) L'esperienza di Dio,      testimonianza di fede e di amore cristiano.                      “vita del Vangelo” nel segno della povertà e umiltà di
francescana                                                                                      altissimo e sommo bene; di           A imitazione dei poveri e dei mendicanti, è l'aspetto        Cristo; “vocazione alla fraternità evangelica” fondata
    Giovanni Iammarone                                                                           Dio Padre, Dio Figlio, Dio       itinerante dei francescani, secondo il principio di portare il   nella carità, permeata dalla misericordia, retta
afferma che “la spiritualità                                                                     Spirito Santo, Dio Trinità.      proprio sostegno materiale e spirituale al prossimo              sull'obbedienza per una convivenza di comunione e
francescana è l'esperienza                                                                           c) L'esperienza del          andandogli incontro là dove egli si trova: applicando            vocazione all'annuncio del Vangelo, in particolare del
cristiana vissuta e                                                                              Cristo, Figlio amato dal         questa regola alla prima persona Francesco visse e scontò        volto di
testimoniata dai francescani                                                                     Padre, che è via la per l'uomo   un incessante vagare, portandosi fino ai confini                 Dio come
nel loro relativo contesto                                                                   in tutti i misteri della sua vita,   dell'Europa, sostentandosi del frutto del lavoro che gli         Padre, con
storico, culturale, ecclesiale ispirata all'esperienza           dalla culla alla croce, alla risurrezione e alla venuta nella    veniva offerto per strada e dove questo non fosse                la parola e
cristiana, evangelica di san Francesco di Assisi (1182-          gloria come giudice: tappe diverse della sua                     possibile, attraverso l'elemosina.                               con la vita,
1226) e illuminata dai valori vissuti ed elaborati               consacrazione totale al Padre e agli uomini. Tale                    Dall'esperienza spirituale di Francesco e dei suoi           a tutte le
intellettualmente dalla grande tradizione storica e              esperienza viene fatta anche nei Sacramenti, nella Parola        compagni possiamo ricavare le caratteristiche della              creature.
spirituale dell'Ordine francescano”. Dunque la                   e nell'Eucaristia.                                               spiritualità della Famiglia francescana dagli inizi (1209)
spiritualità francescana è strutturata attraverso:                  d) L'esperienza di Cristo, “sufficienza” del Santo e          sino ad oggi, che certamente non è stata una pura e
    ▫ il vissuto cristiano, evangelico (la “forma di vita”)      quindi la vita di Francesco come vita di sequela.                semplice ripetizione del vissuto cristiano del santo di
del Fondatore della Famiglia francescana, San Francesco             e) La povertà nella sequela di Cristo modello e               Assisi.
d'Assisi: esso è il momento fondante e il riferimento della      maestro, il “ricco” che si è fatto povero: e Francesco fu il         La spiritualità nel tempo
vita dei francescani di ieri e di oggi;                          Poverello seguace del Signore che dette tutto se stesso al           Nel corso di otto secoli la spiritualità si è confermata
    ▫ l'Ordine dei Frati Minori (con tutte le riforme) e tutta   Padre per la salvezza dell'uomo.                                 cristocentrica, specialmente nell'insegnamento di
la sua tradizione di vita e di pensiero: in esso il vissuto         f) L'umiltà, sorella della povertà, entrambe radici della     sant'Antonio di Padova, di santa Chiara, di san
cristiano di Francesco è stato conservato e attualizzato, in     minorità. E, l'obbedienza: per Cristo essere Figlio              Bonaventura, del beato Giovanni Duns Scoto e della sua
dialogo con i vari contesti ecclesiali, culturali e sociali;     significa essere obbediente e per questo povero e umile, e       scuola, della beata Angela da Foligno, di san Bernardino
    ▫ tutta la Famiglia francescana (religiosa e laica) che      viceversa.                                                       da Siena.
vive e testimonia nel presente storico e culturale                  g) La pazienza, la pura e santa semplicità.                       Ha visto nascere o rilanciare pratiche devozionali
l'ispirazione di vita francescana.                                  h) La fede, speranza e carità, quali orientamenti della       particolari quali il culto alla Trinità e la devozione al
    La spiritualità francescana perciò, ha per oggetto un        sua intensa vita in Dio, la cui sostanza è l'orazione:           Santissimo Nome di Gesù (con san Bonaventura prima, e
vissuto spirituale che affonda le sue radici nell'esperienza     Francesco, “uomo fatto preghiera”.                               san Bernardino da Siena poi), la devozione al Sacro Cuore
cristiana di Francesco, si arricchisce del flusso spirituale        i) Maria: ha un posto privilegiato nella devozione di         di Gesù, la profonda devozione verso Maria, specialmente
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la gentilezza di venire per quindici giorni?”                 in un urna presso le suore di Nevers. Nel 1933 a Roma,
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                                                                                                                         prometto di essere felice in questo mondo, ma                 Paolo II è il primo Papa che visita questo luogo. Vi si
                                                                                                                         nell'altro”. Il 19, 20, 21 e 23 febbraio, ci furono altre     recherà anche nel 2004, per festeggiare il 150°
                                                                                                                         apparizioni. Il 24 febbraio, l'ottava apparizione. La         anniversario della proclamazione del dogma. Nel
                                                                                                                         Signora lasciò un chiaro messaggio: “Penitenza!               2008 per i 150 anni dalle apparizioni, Papa Benedetto

         Io sono l Immacolata Concezione                                                                                 Penitenza! Penitenza! Pregate Dio per i peccatori!
                                                                                                                         Bacerete la terra in espiazione per i peccatori!”.
                                                                                                                             Il 25 febbraio, la nona apparizione. A questa
                                                                                                                                                                                       XIV si è recato in pellegrinaggio a Lourdes.
                                                                                                                                                                                          La Grotta è diventata in questi anni un luogo in cui
                                                                                                                                                                                       Dio ci dà un segno per svelarci il suo cuore. È un posto
                                                                                                                         apparizione, erano presenti 300 persone. Bernadette           dove Dio ci dona lo stesso messaggio del Vangelo. Dio

“     Per tre volte le chiesi come si chiamasse. Ella
      sorrideva sempre ma non mi rispondeva. Alla
quarta domanda, congiunse le mani alzandole fino
all'altezza del petto. Rivolse gli occhi al cielo, poi
separando lentamente le mani e inchinandosi verso di
                                                              La storia di Lourdes inizia l'11 febbraio del 1858
                                                           con la prima apparizione della Vergine Maria a
                                                           Bernadette Soubirous, una povera ragazza
                                                           semianalfabeta di soli quattordici anni, la prima di
                                                           quattro figli di una famiglia molto povera. Quel giorno
                                                                                                                         affermò: “La Signora mi disse di andare a bere alla
                                                                                                                         fonte, ma trovai solo acqua fangosa. Alla quarta volta
                                                                                                                         potei bere, e mi chiese anche di mangiare l'erba che si
                                                                                                                         trovava vicino alla fontana. Quindi la visione
                                                                                                                                                                                       viene a dirci che ci ama così come siamo, con tutti i
                                                                                                                                                                                       nostri successi, ma anche con tutte le nostre ferite, le
                                                                                                                                                                                       nostre fragilità i nostri limiti. Dalla mia esperienza
                                                                                                                                                                                       posso dirvi: almeno una volta nella vita andate in
                                                                                                                         scomparve ed io me ne andai”. Nel vedere questo la            pellegrinaggio a Lourdes, farete l'esperienza della
me, disse che era l'Immacolata Concezione. Queste          poiché in casa non c'era più la legna, Bernadette, con
                                                                                                                         folla iniziò a dire che era pazza, ed ella rispose: “E' per   Chiesa, di un popolo in cammino verso Dio, attraverso
furono le ultime parole che mi disse. Allora io tornai     sua sorella Antonietta e un'amica, decisero di andare a
                                                                                                                         i peccatori”.                                                 le varie celebrazioni. Vi ritroverete con tanti fratelli e
per la terza volta dal signor parroco a raccontargli che   raccoglierla lungo il fiume Gave, vicino alla grotta di
                                                                                                                             Il 27 e 28 febbraio, la decima e undicesima               sorelle, provenienti da varie parti del mondo, ma uniti
la Signora era l'Immacolata Concezione”                           Massabielle. Giunte in prossimità del luogo, si
                                                                                                                         apparizione. Il 1 marzo la dodicesima apparizione.            da un unica voce, quella di Maria che li chiama. A
(Apparizione del 25 marzo 1858 a                                     trovarono di fronte ad un canale che
                                                                                                                         Erano presenti più di 1500 persone, e per la prima            Lourdes farete esperienza della carità,
Bernadette).                                                            bisognava attraversare per poter
                                                                                                                         volta vi era un sacerdote. Durante la notte una signora       dell'accoglienza incondizionata di un Dio che,
    Per molti secoli, i Padri della Chiesa                                 raggiungere la grotta, dove la corrente
                                                                                                                         di nome Caterina Latapia, si recò alla Grotta, e              donandoci la sua vita, ci apre ad
avevano discusso sull'argomento se la                                        aveva depositato la legna. Mentre la
                                                                                                                         immerse il suo braccio slogato nell'acqua della fonte.        una via di conversione, di
Madre di Gesù fosse stata concepita                                            sorella e l'amica entrarono subito
                                                                                                                         Improvvisamente il suo braccio e la sua mano                  rinnovamento e di perdono.
senza la macchia del peccato                                                    nell'acqua gelida, Bernadette,
                                                                                                                         ritrovarono la loro mobilità.                                    La Via Crucis, il Sacramento
originale. La difficoltà ad                                                      sofferente d'asma, esitò. Le due
                                                                                                                             Il 2 marzo, la tredicesima apparizione. Vi era una        della Riconciliazione, la stessa
ammettere un simile privilegio,                                                   fanciulle si allontanarono, e
                                                                                                                         folla immensa non quantificabile. La Signora disse a          Eucaristia, celebrata e adorata,
consisteva nel fatto che soltanto la                                               pertanto rimase sola: “Era
                                                                                                                         Bernadette: “Devi dire ai sacerdoti che vengano qui in        ma anche la testimonianza di
grazia di Cristo poteva cancellare                                                 mezzogiorno - racconta
                                                                                                                         processione, e costruiscano una cappella”. Bernadette         tanti volontari che mettono a
le tracce del peccato originale. La                                                 Bernadette – mi trovavo davanti
                                                                                                                         ne parlò al sacerdote Peyramale, parroco di Lourdes, il       disposizione il proprio tempo a
questione sulla via dello                                                           alla grotta, e improvvisamente
                                                                                                                         quale disse di chiedere alla Signora come si                  favore di fratelli diversamente
scioglimento, era stata avviata                                                     sentii un soffio di vento forte.
                                                                                                                         chiamasse, e di far fiorire il roseto della Grotta in         abili, vi parlerà dell'Amore.
nel IV sec. d.C. dal Beato                                                           Voltai il capo verso la prateria,
                                                                                                                         pieno inverno.                                                Lourdes vi condurrà a fare
Giovanni Duns Scoto chiamato                                                         ma vidi le piante con i rami
                                                                                                                             Il 3 e 4 marzo, altre apparizioni. Il 25 marzo la         l'esperienza della preghiera,
il “Dottore sottile”, e proseguita                                                   immobili. Guardai verso la
                                                                                                                         sedicesima apparizione. Era la Festa                          del dialogo personale con il
poi nell'VIII secolo da uno dei                                                      grotta, in una luce sempre più
                                                                                                                         dell'Annunciazione. La Signora rivelò il suo nome a           Signore, nei momenti di
più ferventi “immacolatisti”, il                                                    chiara scorsi una Giovinetta
                                                                                                                         Bernadette dicendo: “Io sono l'Immacolata                     silenzio alla Grotta, in un
grande predicatore francescano                                                      vestita di bianco. Mi spaventai e
                                                                                                                         Concezione”. Il 7 aprile, la diciassettesima                  “a tu per tu” con Maria, la
San Leonardo Da Porto                                                               credendo di sognare mi toccai gli
                                                                                                                         apparizione. Il 16 luglio, la diciottesima ed ultima          Madre, che ancora una
Maurizio. Ma soltanto l' 8                                                         occhi. La Giovane era sempre là.
                                                                                                                         apparizione. Era la Festa di Nostra Signora del               volta ci dice: “Fate quello
dicembre 1854, nella Basilica di                                                   Tirai fuori di tasca il Rosario, ma
                                                                                                                         Carmelo. Bernadette sentì chiamarsi dalla Grotta, ma          che Gesù vi dirà” (Gv.
San Pietro, con la sua autorità                                                   non riuscivo a fare il segno di
                                                                                                                         essa era stata chiusa da un inferriata, pertanto si recò      2,5).
petrina, il Papa Pio IX, proclamò                                                Croce. Imitai il suo gesto e questa
                                                                                                                         dall'altro lato del Gave: “Mi sembrava di essere                 La Grotta diventerà
solennemente il dogma                                                           volta ci riuscii. La grande paura che
                                                                                                                         dinanzi alla Grotta, - racconta Bernadette - alla stessa      veramente la vostra casa.
dell'Immacolata Concezione.                                                    mi aveva colta in principio
                                                                                                                         distanza delle altre volte, io vedevo soltanto la             Lourdes vi farà
    La formula recitava così: “La                                             scomparve, mi buttai in ginocchio e
                                                                                                                         Vergine. Non l'ho mai vista così bella!”.                     ripercorrere l'esperienza
beatissima Vergine Maria nel primo                                          recitai il Rosario, terminato la visione
                                                                                                                             Quando le apparizioni cessarono, Bernadette pensò         di Bernadette, “una di noi”
istante della sua concezione, per una                                    scomparve”.
                                                                                                                         di consacrare totalmente la sua vita al Signore,              chiamata a diventare
grazia e un privilegio singolare di Dio                                   Il 14 febbraio, Bernadette ebbe la
                                                                                                                         pertanto nel 1863, chiese di essere accolta presso le         strumento nelle mani di
Onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù                      seconda apparizione, e sentì una forza interiore
                                                                                                                         suore di Nevers, dove vi entrò nel febbraio 1865. Il 29       Dio. Questa esperienza vi
Cristo Salvatore del genere umano, è stata                    che la spingeva a tornare alla Grotta, nonostante il
                                                                                                                         luglio dopo 3 settimane dal suo arrivo, vestì l'abito         farà tornare a casa pieni di
preservata intatta da ogni macchia di peccato              divieto dei genitori. Alla sua insistenza, la mamma
                                                                                                                         delle consacrate con il nome di suor Maria Bernarda.          serenità e di pace.
originale”. Questo dogma afferma che a differenza di       glielo permise, così dopo la prima decina del Rosario,
                                                                                                                         Nel settembre 1866, a causa di un'asma che                       Ogni giorno quella Grotta
tutti gli uomini, Maria è stata concepita senza peccato    riapparve la stessa Signora, e le gettò dell'acqua
                                                                                                                         l'affliggeva già da tanti anni, il suo stato di salute si     dalla quale sgorga l’amore di
originale, e ha conservato la purezza della sua anima      benedetta. La Signora sorrise e inchinò la testa. Il 18
                                                                                                                         aggravò, ma non fu mortale. Dal 1875 al 1878 la               Maria diventa: per il
lungo il corso di tutta la sua vita. Quattro anni più      febbraio, ci fu la terza apparizione. Per la prima volta
                                                                                                                         malattia andò progredendo sempre di più, per questo           cristiano esperienza di fede,
tardi, la Signora della Grotta a Lourdes, ha confermato    la Signora parlò. Bernadette le presentò una penna ed
                                                                                                                         motivo pronunciò i voti perpetui. L'11 dicembre 1878          e per il malato speranza di
quel Dogma dicendo: “Io sono l'Immacolata                  un foglio, e le chiese di scrivere il suo nome. Lei
                                                                                                                         si mise definitivamente a letto, e il 16 aprile 1879 volò     guarigione.
Concezione”.                                               rispose: “Non è necessario. - e aggiunse - Volete avere
                                                                                                                         al Cielo. Dal 1926 il corpo di Bernadette riposa intatto
12                                                                                                                                                                                                                                            13
Fra Umile Fidanza anno 2012   n.3
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  • 1. F ra Umile F idanza Organo Ufficiale dei Gruppi di Preghiera Anno 2012 - n. 3 Cari AMICI sosteneteci con il vostro contributo, affinché possiamo rendere la nostra rivista sempre più bella e più ricca! Ecco come puoi aiutarci: Associazione Gruppi di Preghiera Fra Umile Fidanza c.c. postale n. 1006338337 c.c. bancario Deutsche Bank IBAN IT32Y0310439841000000821753
  • 2. Sommario Saluto del Direttore Carissimi fedeli e devoti tutti, il giorno 25 Novembre c.a., a distanza di un anno (14 novembre 2011) dall’approvazione dei nostri gruppi di preghiera, ci siamo radunati attorno al nostro Pastore, Mons. Valentino di Cerbo, per Anno 2012 - n. 3 condividere insieme un momento di profonda aggregazione associativa, intenti a fare il «punto» della situazione sull’intero operato dei nostri gruppi. Fra Umile Fidanza ORGANO UFFICIALE Intendo ringraziare, anche a nome del Vescovo, tutti coloro che durante questo primo anno di DEI GRUPPI DI PREGHIERA RICONOSCIUTI IL 14 NOVEMBRE 2011 cammino, si sono prodigati nelle varie realtà parrocchiali e comunitarie, per la diffusione della DA S. E. MONS. VALENTINO DI CERBO VESCOVO DI ALIFE-CAIAZZO figura e del carisma, del nostro amato Fra Umile, che ha messo sempre al primo posto l’Amore a Gesù Eucaristia e alla Sua Santissima Madre Maria, con uno spirito e uno zelo incondizionato nella SEDE LEGALE, DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE piena fedeltà e ubbidienza, verso i Pastori della Chiesa. Ricorda il grande S. Ignazio d’Antiochia: Corso Umberto I, 870 81033 Casal di Principe (CE) «State uniti al vescovo [...] Conviene procedere d'accordo con la mente del vescovo, come già fate Tel. e fax 081.0600540 Tel. 393.5733547 [...] E' necessario per voi trovarvi nella inseparabile unità per essere sempre partecipi di Dio. [...] Email: rivista.fraumile@libero.it Apertura Email: fraumile.fidanza@libero.it Alcuni parlano sempre del vescovo ma poi agiscono senza di lui. Questi non sembrano essere onesti Associazione dei Gruppi di preghiera Fra Umile Fidanza 3 Saluto del Direttore perché si riuniscono non validamente. [...] Siate sottomessi al vescovo e gli uni agli altri, come Gesù La rivista intende far conoscere Cristo al Padre. [...] Seguite tutti il vescovo e i presbiteri come gli apostoli [...] Nessuno senza il il Carisma e la Spiritualità del Frate Minore Oblato Primo piano vescovo faccia qualche cosa che concerne la Chiesa [...] Dove compare il vescovo, lì è presente la FRA UMILE FIDANZA Chiesa di Cristo. [...] State col vescovo perché anche Dio stia con voi!». (14 giugno 1910 - 3 marzo 1990). In piena fedeltà al Magistero del Papa, della Chiesa e in comunione 4 Frammenti di Vita Questo è stato cari amici, l’unico spirito sul quale abbiamo incentrato tutto il nostro cammino con lo Spirito Francescano. all’interno della Chiesa, per «godere dell’amicizia di Dio». Ma soprattutto per desiderare che il DIRETTORE GENERALE 8 Il Risveglio del Natale nostro Fra Umile, quando il Signore stabilirà i tempi, possiamo vederlo annoverato nell’ «Albo dei Don Michele Barone Santi», che avverrà soltanto incamminandoci con la Chiesa, nella Chiesa e per la Chiesa, cioè con il SEGRETERIA REDAZIONE 10 La Spiritualità Francescana Marianna Martino Vescovo. REDAZIONE In questi giorni nelle nostre famiglie, seppur tra tante difficoltà, respiriamo un’aria diversa, piena di Carmen Iovine, Cinzia Diana, Secondo piano pace e amore, perché attendiamo la Nascita di Colui, che per volontà del Padre, e per opera dello Emanuela Ianniello, Eva Fontana, Flavia Ianniello, Luigi Salviati, Maria Flavia Lo Regio, 12 Io sono l’Immacolata Concezione Spirito Santo, si è incarnato nel seno verginale di Maria: «Per venire a vivere e a stare - come diceva Mariarosaria Ucciero, Pasquale Casoria. Fra Umile - in mezzo a noi!». Tra non molto vivremo il mistero del Natale del Signore: mistero della HANNO COLLABORATO Don Carlo Candido, Barbara Martino, 14 Come i Magi incamminiamoci verso la Grotta Luce che brilla nelle tenebre, della Parola fatta carne, del Pane disceso dal cielo! P. Francesco Piccolo, Scotto Rosato Orsola Questo numero della nostra rivista, intende proprio ricordare a tutti noi «Oggi è nato il Salvatore». PROGETTO E REALIZZAZIONE GRAFICA 16 Ero nudo e mi avete vestito Nessun cuore, nessun’anima può rimanere insensibile davanti a questo grande mistero d’Amore, del Don Michele Barone Dio fatto Uomo! STAMPA 18 Cascate di Grazie Casapesenna, 16 dicembre 2012. VECA Print - Casoria (NA) III Domenica di Avvento REGISTRAZIONE PRESSO IL TRIBUNALE DI S. MARIA C. V. N. 797 DEL 10/05/2012 Il Direttore Generale Don Michele Barone La collaborazione avviene a titolo gratuito. La Redazione si riserva il diritto di tagliare o modificare il materiale fornito. 3
  • 3. “Salotto”. Di tutto questo ne traeva grande vantaggio, stava li certamente a significare che questa breve vita, Frammenti di Vita non solo tutta la comunità, ma anche i numerosi non era che un sogno di una notte travagliata, e che era pellegrini che quotidianamente bussavano alla sua meglio passarla in ragionevole occupazione, con la porta: ammalati, donne e bambini, vecchietti in consolazione di operare veramente da cristiano, difficoltà; la generosità del frate era per tutti. Era una anziché abbandonarsi alla follia delle passioni, che continua girandola di bontà; raccoglieva questuando in potevano diventare la rovina eterna dell'anima. onore di San Pasquale. Spesso trovava nell'ora della Fra Umile viveva il vero paradiso nel candore della refezione, una fila di mamme con bambini, che sua celletta, che si trovava al primo piano del attendevano lungo il corridoio. Egli li guardava con caseggiato. Lì era il suo pezzo di terra: cinque metri I l 17 di ogni mese per Fra Umile e tutta la comunità di Portici era un giorno particolare. Tante persone, proveniente da tutti i centri della regione si recavano da Lui e da S. Pasquale, per chiedere aiuto e soccorso per i loro cari. La folla come di servizio, di devozione e di abnegazione si mettevano a servizio del convento. Tralasciavano talvolta interessi, legami, impegni per essere al fianco di Fra Umile e aiutarlo durante i suoi incontri. Questa scelta avanzata di combattenti che il destino non ha occhio amorevole ed offriva a tutti un piatto caldo nel nome di S. Pasquale. Anche molti mendicanti si alternavano fuori la Sacrestia e per ciascuno di loro vi era sempre un pezzo di pane offerto con amore. C'era sempre un canestro pieno di pane, dove la gente poteva quadrati per quattro; due crocifissi, un effige della Madonna di Monte calvario illuminata da una fiammella elettrica, un canterano ottocentesco carico di cianfrusaglie, un lavabo dozzinale e un tavolo quadrato al centro, che affacciava sul chioschetto sottostante. In sempre lo assillava, per chiedere preghiere di risparmiato alla sventura, ha una storia tutta sua prendere un pezzo per se. Si calcolavano almeno sedici questo regno egli sviluppava il gran mistero del suo intercessioni al Signore e ottenere favori celesti. Il mite particolare, una via crucis da ricordare, un quintali di pane che venivano distribuiti gratuitamente stato, e l'arte di imparare agli altri come si può essere servo di S. Pasquale, esente da qualsiasi emotività ringraziamento costante da rivolgere a San Pasquale nel corso d'ogni mese. Questo suo non risparmiarsi per saggi, buoni, illuminati e degni del vero paradiso orgogliosa, semplice e misurato, accoglieva tutti, uno che per mezzo del suo servo fedele, riaccendeva ogni gli altri, talvolta gli portava anche qualche problema di naturale dei cieli. Molto doveva il convento a lui , che fu alla volta, per brevi indimenticabili istanti nella giorno le spente faville delle speranze future. salute. Spesso era soggetto, a causa di mal di testa forti, restaurato con la creazione di un refettorio molto “Saletta delle Udienze”, mentre nel corridoio circolare Racconteremo più innanzi gli episodi che portarono a fuoriuscite improvvise di sangue dal naso. La sua accogliente al pianterreno, e a un campanile che svetta del chioschetto, i tutori dell'ordine trattenevano la folla Fra Umile alla conoscenza di Gennaro Di Domenico, di controllandone l'afflusso. Angelo De Martino, di Gennaro Burgo, di Carlo È doveroso menzionare il nome di alcuni volontari Borrelli, di Raffaele Aquilar, e di una folla di che erano cari al cuore di Fra Umile. Essi erano sempre fedelissimi organizzatori, tra i quali primeggiano per presenti in tutte le circostanze particolari, specie la continuità e animosità, Giovannina Coppola da Monte domenica. Era commovente vedere con quanto spirito di Procida, Agostino Lauro da Ischia e Schettino Vincenzo da Castellammare di Stabia. Essi erano sempre li al Granatello, pronti ad aiutare chiunque ne avesse bisogno, ma anche preparando con spirito di preghiera coloro che di lì a poco avrebbero incontrato il frate. La vita di Frate Umile cosi com'era, si potrebbe in tutto paragonare a quella di S. Pasquale. Anche il Santo pascolava il gregge, anche l'Apostolo stentava a ritrovarsi nel primo giaciglio soffice e caldo... E cosi, indirettamente Fra Umile passava attraverso la stessa sfera storica del pastorello di Baylon: assisteva con diligenza il sacerdote all'altare, sorvegliava la porta del convento e pressione sensibilmente alta lo portava a capogiri gioioso nel cielo del golfo partenopeo, carico del peso aiutava in cucina, con la strategia del improvvisi. Tutte le esortazioni che gli venivano fatte di quattro nuove campane bronzee fuse dall'industriale trasformista, superando attraverso queste affinché si curasse, non servivano a nulla, poiché Monteleone a prezzo delle mirabili raccolte del frate. occupazioni le frivolezze, i divertimenti e veniva risucchiato dalle miriadi di impegni pastorali. Ma non si ferma qua la prosperosa evoluzione quant'altro poteva invece essere motivo di Egli affermava di non avere tempo per pensare a se dell'edificio, poiché grazie a lui e alle sue questee si distrazione per la sua anima La sua attività non stesso, doveva pensare agli altri. Era dedito a molti devono ulteriori restauri. Fra Umile era per i suoi conosceva soste: alle occupazioni di ordine lavori, e poi c'era quel telefono, che squillava ogni confratelli, un vero pozzo della provvidenza. Grazie al comune, alla debilitante diuturna missione di cinque minuti: egli doveva rispondere, per far sentire la suo ministero, il convento era sempre fiorente, e non ascoltare centinaia di storie tutte grame e sua voce ristoratrice agli ammalati, che gli chiedevano temeva mai di rimanere senza il pane quotidiano. Fra dolorose, ogni pomeriggio si recava fuori per la aiuti e preghiere. Non trovava mai il tempo per Umile raccoglieva le offerte in una cameretta, dove vi questua attraverso le impervie strade vesuviane. analizzare alla luce della logica i proprio mali. Sapeva era scritto sopra la porta: “Sala degli oggetti di La sua raccolta era sempre doviziosa poiché tutti bene che di terreno aveva solo il corpo, che devozione della Chiesa di San Pasquale. Addetto alla gareggiavano nell'offrire al gradito visitatore prontamente era destinatario di molte rinunzie e sala Fra Umile. La sala è aperta dalle ore 8 alle 12”. tangibili segni di devozione sotto forma di mille sofferenze. Questa è il solo interesse di chi gravita L'interno presentava molto interesse per la varietà degli omaggi alimentari. Al suo rientro in convento nell'orbita della fede più alta e sublime. Fra Umile alla oggetti sacri che vi si trovavano come: crocefissi, portava con se, un piccolo patrimonio: pasta, parete della sua cella, sulla destra del lettino, custodiva quadretti, candele e immagini; sulla destra molto in dolciumi, farina, vino, legumi, denaro e monili. un quadretto assolutamente singolare: un pastello che vista si notava un reliquario d'insolito valore artistico e Depositava tutto nella “Saletta delle Udienze”, riproduceva una catacomba con nicchie nelle quali storico, dove vi erano delle reliquie. Un bel quadretto che egli confidenzialmente chiamava anche s'intravedevono degli scheletri umani. Quel quadro riproducente Pio XII, e sulla sinistra un quadro in olio 4 5
  • 4. raffigurante proprio Fra Umile, che aveva dipinto un Umile aveva tante cose sacre, tra cui un grande tratti dolci: ma guai per figli, uno dei quali in fedele come omaggio, e sotto vi era uno scaffale che crocifisso, sotto il quale vi era una piccola urna sacra, coloro che si ponevano procinto di andare alle armi. reggeva 1'apparecchio telefonico portante il numero dove erano custodite le reliquie di San Pasquale, che i contro la Chiesa e la morale Fra Umile sapendo che uno 55912. Nell'angolo destro, troneggiava in uno fedeli veneravano. cattolica. I politicanti del dei due, aveva intenzioni di splendore di luci, la preziosa statua dell'Apostolo del Fra Umile pur avendo un orario sulla porta, non lo tempo che combattevano la intraprendere il corso degli Sacramento, opera pregevole degli artigiani della osservava mai, anzi appena poteva subito si adoperava Chiesa ne sapevano allievi Ufficiali, fu lesto a popolare strada di San Gregorio Armeno, raffigurante per ascoltare le richieste dei devoti di San Pasquale. Era qualcosa. Infatti citeremo persuaderlo per non farlo proprio San Pasquale. solito dire ai suoi fedeli: “S. Pasquale, vede e conosce alcuni avvenimenti senza partire, avvertendo che da tutte le vostre ansie e le necessità particolari delle vostre commentarli. ufficiale egli sarebbe morto, ************************** famiglie. Egli vuole la perseveranza e la purità di Nel periodo più mentre se si fosse arruolato pensiero; solo a tale patto egli vi assiste e vi premia. infuocato delle lotte come semplice soldato di I l Santo dai tratti somatici perfetti, aveva tra le mani una lunga corona di madreperla color avorio: un angioletto sostenuto da una nuvola azzurri, intento quasi a custodire il tesoro di quegli occhi glauchi e profondi che il Santo rivolgeva al cielo Non sono io che vi produco il bene, esso scende su voi, se ve ne renderete meritevoli e sarete decisi a farvi purificare dal fuoco della penitenza”. Egli era solito rimproverare coloro che si recavano da lui per ringraziarlo per la grazia ricevuta, diceva: “Io non oratorie per le libere elezioni in Italia, Fra Umile fu preso di mira dai propagandisti avversari. Tollerò fin quando poté. gli truppa, sarebbe rimasto in vita. Il padre pur ascoltando attentamente le sue parole, non se la senti di seguirne i consigli, perché per il figlio mirando l'Eucarestia. faccio i miracoli, io prego San Pasquale, è lui che li fa”. affronti di tutti coloro che si aspirava a un avvenire Nel 1947, Fra Umile venne colto da morbo feroce, E invitava tutti, in special modo, alla confessione e alla professavano anticristiani. degno degli studi per cui i medici che vennero a visitarlo, diagnosticarono comunione sacramentale. Raccomandava anche di non Un giorno mentre rientrava conseguiti, frutto dei la morte inevitabile a breve scadenza. Furono fatti i mancare il 17 di ogni mese, ben sapendo quanto cara era in convento, un tale gli si sacrifici di tutta la famiglia. preparativi per l'immatura perdita. Il Convento quella data al suo Santo Protettore, il cui nome cade avvicinò e spingendolo Non ascoltando le parole di anticipava il lutto. Sul volto e nei cuori dei confratelli, appunto il 17 maggio. disse che: “Quanto prima Fra Umile, fece vestire con vi era grande sgomento. Fra Umile quasi in coma, era Quanti avvenimenti si sono succeduti in questi anni tutti i religiosi sarebbero gli abiti di ufficiale, il figlio steso sul suo giaciglio nella celletta n. 24. Una folla nel periodo di permanenza di Fra Umile a Portici. Essi stati appesi come salami che fu assegnato alle truppe enorme sostava nella piazza sottostante in attesa di non possono essere tutti enumerati. Tra le pie e cospicue agli alberi”. Al che rispose: coloniali in Somalia ai notizie, rassegnata alla perdita insostituibile del servo azioni svolte da lui in terra porticese, non vanno “Bada a te, figliuolo a non primordi dell'ultima guerra. di San Pasquale. Anche la chiesa era gremita di fedeli. dimenticate le predizioni nell'infausto periodo della irritare il Signore con le tue Durante una perlustrazione, Giungevano continuamente telegrammi e lettere da recente conflagrazione dei popoli, nel corso della quale parole”. Sta di fatto che la venne colpito dai nemici varie parti. Ma accadde che Fra Umile fece un sogno, Fra Umile si creò senza volerlo la fama di profeta, sera seguente, trovandosi alle spalle, e spirò vide San Pasquale in una evitando con la sua accorta con alcuni amici in una osteria, si ubriacò a tal punto che prematuramente sulla sabbia arsa di quello che fu nuvola luminosa, il quale immaginazione tante quando uscì, si accasciò a terra, dando l'impressione di effimero impero delle nostre ambizioni. gli indicava una serie di tragedie innocenti. Quanti volersi addormentare, ma invece non fu così, venne Un altro figliuolo del sig. F. A., contava allora casse da morto messe in crolli, quante devastazioni colpito da morte improvvisa. quattordici anni, ed era stato tenuto a cresima dallo fila e gli diceva: “Vedi sono state da lui predette, Un altro caso simile, capitò a un politico che da un stesso Fra Umile. Una mattina il ragazzo si recò al tutte queste bare? Ebbene, permettendo al popolo di palco eretto al centro di un villaggio vesuviano, durante convento, come era solito fare, e poiché giungeva la tua non c'è! Guarirai! porsi in salvo. E' questa una campagna elettorale, lanciava anatemi affannosi sempre con la sua bicicletta, il suo ”compare” gli disse: Ma è mia precisa volontà una grande pagina di carità contro Cristo e i suoi servi. Fra Umile lo osservò con “Non venire più con la tua bicicletta, lasciala stare, che tu mi faccia costruire che ingemma ancor di più attenzione e disse a colui che l'accompagnava: “Vedi perché altrimenti ti porterà disgrazia”. A queste parole, una Statua presso la quale i le prodi virtù del fraticello, quell'uomo come parla male di Cristo e della sua il fanciullo sorrise tanto, e per prendere in giro il suo fedeli ogni 17 del mese, il quale con altrettanto Chiesa? Mi dispiace per lui, ma non riuscirà neanche a compare che lo guardava dalla finestra, iniziò a fare potranno recarsi per indomito coraggio, vedere l'esito elettorale”. Così accadde. Trenta giorni tanti caroselli davanti alla piazzetta del Granatello. In rivolgersi a me, ed io ti affrontò la lotta per il dopo, a causa di un'infezione polmonare, la sua vita un istante si consumò la disgrazia. Scendendo di corsa prometto che tutto quello trionfo dei diritti cristiani terrena cessò. lungo la strada che si affaccia nella piazza della che mi cercherai, te lo nell'anno 1948, allorché Un giorno eravamo da Fra Umile e venne una ferrovia, scivolando andò a finire sotto le ruote di un darò”. Da quel momento l'Italia stentava a ritrovare signora (è il redattore del libro che parla), che si grande carro, trainato da due cavalli, che con tanta forza Fra Umile si riprese un sistema legale di apprestò a chiedere merce per il consorte che era stavano cercando di salire la salita. subito, lasciando perplessi Governo. Anche gli paralitico da sette anni . Egli dopo averla congedata, ci Tutti questi avvenimenti, intendono affermare una medici e fedeli, e il suo scettici, i tiepidi, coloro riferì che la salute di quella donna era cagionevole, e cosa sola: la vita di Fra Umile era realmente illuminata primo pensiero fu quello che in qualche modo avrebbe fatto bene di più a pensare alla sua. Al che a da una luce particolare del Signore, che gli faceva di andare in quella fucina vivevano lontani dalla motivo di curiosità chiedemmo alla donna se soffrisse vedere e sentire le cose prima che accadessero. Egli artistica di via San fede, dovettero riconoscere di qualche malattia, ma ella con un sorriso ci rispose di vivendo nella contemplazione di Dio, era stato Gregorio Armeno, ad nell'abito del francescano no. Pertanto dicemmo a Fra Umile che forse si arricchito di innumerevoli doni, che con gioia metteva a ordinare una pregevole poteri assolutamente sbagliava, ma invece non era così, tanto che ci indicò disposizione di tutti. statua di San Pasquale. austeri. Fra Umile fu persino una data, che realmente si tramutò nel giorno Al centro della sala che conosciuto notoriamente della morte di quella signora. Fra Umile Fiamma d Amore abbiamo descritto, vi era come un uomo pacifico, Un altro episodio che riportiamo è quello di un intercedi per noi un grande tavolo, dove Fra pieno di mansuetudine, dai abitante di S. Giovanni a Teduccio, F. A., che aveva due le Grazie dal Signore! 6 7
  • 5. giovane di Modena che a vent'anni aveva lasciato la Dio sia visibile nella quotidiana vita di relazioni Il Risveglio di Don Carlo Candido famiglia per sprofondare nel mondo del vizio e della droga. Conobbe ripetutamente il carcere e poi la sentenza tremenda: “Sei sieropositivo”. Si rivolse personali. Dalle nostre comunità, ai governanti e amministratori, dove la ricerca del bene comune diventa una forma di carità. Paolo VI così si del Natale disperato ad un monaco di Monteveglio dicendo: “Nessuno mi vuole e sono alla fame”. Il monaco gli disse: “Se vuoi, vieni con noi, siamo poveri, ma c'è spazio per un altro povero”. Quel giovane disse: “Vengo”. Tutti lo accolsero come un fratello, senza esprimeva, “La politica è una maniera esigente – ma non è la sola – di vivere l'impegno cristiano al servizio degli altri […] la politica è la più alta forma di carità”. Gesù scende dal cielo e viene sulla terra e ci mostra il tipo di uomo da Lui proposto; un uomo capace di chiedergli: “Da dove vieni, cos'hai fatto, perché sei gratuità, un uomo che ama per primo, e che si lascia “Svegliati, o tu che dormi, destati dai morti, e Cristo della propria quotidianità, spesso segnata dalla malato?” Fu conquistato dalla fede e dalla carità dei coinvolgere dai problemi del fratello in difficoltà. Dal ti illuminerà” (Ef. 5,14). sofferenza, dallo scoraggiamento, dal buio del non monaci. Si convertì dicendo: “Ho capito che Gesù è Santo Natale in questi momenti ci arriva questa Carissimi amici, questo invito di San Paolo risuona senso dovuto alla perdita dei valori e dalla mancanza di Dio, perché soltanto se Gesù è Dio si spiega la vostra provocazione: “verificare la nostra statura di uomini in tutto il tempo dell'Avvento, tempo di preparazione al punti di riferimento. vita: siete umili, poveri… e tremendamente felici. Siete che vivono con Dio”. Natale, ma anche tempo di riflessione profonda sul La crisi di cui oggi si parla tanto, non è solo quella ricchi del più grande amore col quale mi avete accolto”. Come ha detto Papa Benedetto: “In Lui si profila senso della nostra vita che, in attesa dell'ultima venuta economica, ma soprattutto di valori; crisi di amore, di Desiderò farsi monaco e vi si preparò con cura. Fece la l'uomo nuovo che guarda con fiducia al futuro e si di Cristo alla fine dei tempi, è chiamata ad assumere pace, di solidarietà, di giustizia, di fede. Le luci colorate sua professione pochi minuti prima di morire affida totalmente alla misericordia di Colui che […] alcuni atteggiamenti fondamentali in attesa del proprio e guizzanti del periodo natalizio rendono confidando: “Anche nella Chiesa c'è il peccato, per apre le porte alla nostra salvezza eterna”. La speranza Salvatore. Tra questi atteggiamenti la vigilanza del apparentemente tutto più bello, ti fanno sognare, questo mi faceva schifo, però nella Chiesa c'è Dio, la nasce proprio dal mistero di Cristo. Grazie a Dio le cuore assume una particolare importanza. Non si tratta illuminando per un momento il buio dello smarrimento Chiesa è la culla di Dio e io voglio stare in questa notizie negative non sono le uniche che ci vengono e poi… Solo il Signore, con la luce del suo amore, Chiesa”. date, e parafrasando il pensiero di San Paolo ci viene può rischiarare il buio della nostra vita, rimetterci Nella fede non presunta, ma umilmente alimentata e da dire: “Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?”. in cammino e svegliarci dal torpore spirituale testimoniata, nell'amore attinto da Cristo e “Natale quando arriva, arriva” recitava uno spot che distrugge la gioia e la speranza... e concretamente vissuto, facciamo in modo che pubblicitario di qualche anno fa. Del resto la pubblicità Cristo ti illuminerà. specialmente nel Natale anche la nostra Comunità arriva e incide molto prima dei segni liturgici. E infatti Questo è il vero Natale, parrocchiale diventi “Culla di Dio”, perché attraverso il Natale arriva, puntuale, potremmo dire quasi l'accoglienza di una persona: Gesù di noi tante persone abbiano gioia, vita e speranza. inesorabile. Arriva, nonostante le tribolazioni o le Cristo, una presenza importante e Che bisogno abbiamo, oggi nel 2012, della discesa sofferenze, arriva nonostante le nuove manovre significativa per ognuno di noi. Un di Dio in mezzo a noi? In che senso questo bambino è economiche e il dissesto finanziario. Natale arriva, ma Bambino che nasce a Betlemme, capace di darci un segno di speranza per guardare rischia anche di passare, se non sappiamo fermarci a avvolto in fasce e deposto in una avanti? Dalla nascita di Gesù nasce un messaggio di contemplare il mistero di salvezza che esso porta in sé. mangiatoia. Un bambino indifeso Speranza. Si proprio di speranza che Papa Benedetto ha “Io sono la luce del mondo; chi segue me, non dove si nasconde l'onnipotenza di definito “affidabile”. L'annuncio del Santo Natale camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” Dio che ancora una volta visita il suo quest'anno ci trova accorati e sgomenti di fronte ai (Gv. 8,12). Celebrare il Natale significa accogliere popolo nella sua grande bontà e malesseri del “corpo sociale” di cui facciamo parte. questa luce, e lasciarci illuminare dalla Parola di Gesù. misericordia. Andiamogli incontro, Durante la loro dolorosa ed estrema protesta alcuni Per fare questo, sarà necessario superare le tante non perdiamo questa occasione, operai hanno detto: “Per noi il Natale non esiste più se parole commerciali e mediatiche, per lasciare accogliamolo nel nostro cuore per non esiste un futuro lavoro”. Perdonabile e in un certo sussurrare ai nostri cuori le parole cariche di amore che risvegliarci a vita nuova. senso capibile. Questo dubbio è angoscioso, è una ci vengono da Dio. Allora sarà un vero Natale se, come Quest'anno per tanti sarà un Natale di preghiera dettata dalla disperazione … ma i pastori e i Magi, anche con fatica, cercheremo Gesù, e crisi economica, di povertà. Ciò dispiace paradossalmente proprio qui si incarna il nostro Natale Lui non aspetta altro che lasciarsi trovare per e stimola la nostra carità, ma può anche cristiano. Dio non ha avuto alcuna esitazione illuminare e parlare alla nostra vita e dirci: “Io sono qui di stare attenti soltanto a quanto accade attorno a noi, farci sentire più in sintonia col Natale di Dio, il Natale nell'“impastarsi” con le contraddizioni della per te”. Buon Natale a tutti, specialmente ai piccoli e nel mondo, nella nostra famiglia, durante le nostre vero. “Egli da ricco che era, si è fatto povero” (2 Cor condizione umana, diventando più intimo con l'uomo, e agli ammalati. giornate, ma piuttosto di una attenzione del cuore, una 8,9) per nostro amore. È così povero e umile che nello stesso tempo più efficace nel sostenere la nostra vigilanza su quei movimenti della nostra interiorità nessuno potrà mai esserlo più di Lui. fede. La modalità con cui il Figlio di Dio viene a dove si gioca l'autenticità del nostro rapporto con Dio. Ascoltiamo le parole di due convertiti: Curzio salvarci, non è un rito magico o una favola per bambini; Svegliati o tu che dormi! Tale invito è rivolto a tutti Malaparte. e un monaco di Monteveglio morto di Aids. ma è un interrogativo fondante della nostra fede, della coloro che dormono nel sonno del proprio egoismo, Curzio Malaparte, letterato tenacemente ateo si nostra libertà e responsabilità di Cristiani. Perciò, tanto dell'indifferenza, a chi pensa di poter fare a meno di convertì un mese prima di morire. Così urlò graffiando, più in un momento di grave difficoltà (non solo Dio, a chi nutre sentimenti di potenza e di onnipotenza. una notte di Natale: “Vorrei che in tutte le chiese del economica e politica) come quello che stiamo È un invito rivolto a tutti gli uomini che non si mondo un povero prete si levasse gridando: via da attraversando, il S. Natale ci invita ad un risveglio e ad assumono le proprie responsabilità nei vari ambiti della quella culla, ipocriti, bugiardi, andate a casa vostra e un soprassalto di dignità e di coerenza che consistono società, in famiglia, nell'ambito lavorativo, scolastico, piangete sulle culle dei vostri figli. Se il mondo soffre è nel “vivere relazioni buone con se stessi e con gli altri”. nell'impegno politico… Ma è soprattutto un invito anche per colpa vostra che non osate difendere la Ma da dove cominciare? Innanzi tutto da n o i rivolto ai “farisei” di tutti i tempi, a coloro che pensano giustizia e la bontà, e avete paura di essere cristiani fino stessi; se non cogliamo la novità di questo Dio che di salvarsi solo perché ogni tanto o permanentemente, in fondo. Via da questa culla, ipocriti. Questo Bambino si fa uno di noi in noi, non si cambierà nulla. D a l l e si ritrovano all'interno delle mura della Chiesa o perché che è nato per salvare il mondo ha orrore di voi». nostre famiglie: i papà e le mamme offrano ai loro appartenenti a un gruppo o a una confraternita. Nel 1992 i giornali, non senza malizia, uscirono col figli un senso chiaro della vita, una giusta direzion Svegliati o tu che dormi! È l'invito rivolto a me, a te, titolo: “Un monaco è morto di Aids”. Si trattava di un e di cammino, dove il primato dell'uomo aperto a ad ogni uomo chiamato a risorgere dall'appiattimento 8 9
  • 6. Francesco. per l'Immacolata Concezione (con Duns Scoto) e la La Spiritualità di Padre Francesco Piccolo l) La Santa Madre Chiesa, sacramento del Signore. Le componenti della spiritualità francescana Povertà, obbedienza e castità sono gli aspetti fondamentali della vita di Francesco e dei suoi discepoli. devozione a san Giuseppe. La Famiglia francescana, al seguito del suo Fondatore, ha rivissuto anche un continuo rigenerarsi intorno al modo di vivere la vita di virtù che caratterizzò la sua esperienza Dopo un primo periodo passato in solitudine, cristiana: in particolare la povertà, per essere fedele alla Francescana Francesco iniziò a vivere la propria vocazione insieme a dei compagni che volevano imitare il suo esempio. L'umiltà e l'ascetismo al quale si accompagnò l'opera del quale andò incontro anche a scissioni e incorse nel pericolo di uscire dall'ortodossia; la carità e la letizia; una forma di presenza nella Chiesa e nella società improntata L a vita del cristiano è ricca di realizzazioni e di manifestazioni. Lo Spirito Santo, con la ricchezza dei suoi doni, suscita l'assimilazione vitale dei contenuti della fede in una moltitudine di credenti. Il vissuto cristiano perciò è tanto vario, quanto vari sono i di otto secoli di vita della Famiglia francescana e riassimila creativamente l'esperienza spirituale del santo di Assisi e della Famiglia minoritica all'interno del proprio contesto ecclesiale, sociale e storico, che la sollecita con le proprie istanze spirituali e culturali. La santo gli valse il nome di Imitatore di Cristo: da qui inizia l'esperienza della fraternità, nella quale ciascun membro è dunque un Imitatore di Cristo, sull'esempio di Francesco. Secondo la Regola dettata da Francesco (nel 1223), la vita comunitaria deve cercare di conformarsi ai principi alla contemplazione e all'azione apostolica, animata da pietà non aliena dalla scienza, con la carità quale sua anima più profonda. Dal 1517, con la separazione ufficiale dell'Ordine in due famiglie autonome (Frati Minori e Frati Minori doni e i carismi dello Spirito Santo. spiritualità francescana è e deve essere una realtà radicata della fraternità, dell'umiltà e della povertà. Alla preghiera Conventuali) e con la successiva nascita dei Frati Minori H.U. von Balthasar affermava: “Le varie spiritualità in una storia mai conclusa, aperta al presente e al futuro. e alla meditazione, la Regola francescana aggiunge lo Cappuccini e di altre famiglie francescane, la variegata cristiane non sono altro che applicazioni particolari della Per individuare gli elementi fondamentali della spirito missionario, in conformità ai precetti evangelici, Famiglia minoritica ha concretizzato esperienza spirituali spiritualità del Vangelo”. I Vangeli, come gli scritti spiritualità francescana bisogna guardare all'esperienza assumendo una condotta completamente diversa rispetto diverse, pur se tutte fiorite sull'unico tronco della comune paolini e le altre fonti del Nuovo Testamento, contengono di Francesco d'Assisi ed individuarne il nucleo che la alla norma seguita fino ad allora. È chiaro come a San radice. l'annuncio del medesimo Gesù il Cristo, che con il suo caratterizza. Francesco interessassero soprattutto i ceti sociali più Una ricchezza continua Spirito propizia un'esperienza L'esperienza del Santo di deboli, tendesse con amore fraterno verso quel prossimo Per farci un'idea di quanto gli autori francescani di vita fondamentalmente Assisi: spesso respinto e disprezzato dalla società, cioè verso il considerano elementi caratteristici della spiritualità unica, ma solo diversa nelle a) L'evangelicità. povero, il malato, il perdente, l'ultimo. francescana attuale, citiamo: prospettive e nelle Francesco visse il Vangelo, e Francesco vuole essere il «minore tra i minori» (umile * Martino Conti, che indica quale elemento primo della accentuazioni. Ogni visse del Vangelo. In esso tra gli umili). Egli applicò ai compagni l'appellativo spiritualità francescana la “vocazione apostolica”, soggetto può essere ispirato conobbe Dio nella sua minore, dato in spregio ai popolani dai ricchi, perché lui attraverso la quale “la fraternità francescana si qualifica da un aspetto particolare esclusiva trascendenza e stesso voleva incarnare la figura di uomo del popolo. come un insieme di fratelli adulti consacrati al servizio di della vita divina e umana di bontà, incontrò Cristo Assisi e Santa Maria degli Angeli furono e sono tuttora il Dio e al servizio dell'uomo nella Chiesa e per la Chiesa”; Gesù Cristo. Ogni povero e crocifisso, la cuore pulsante da cui parte e a cui ritorna l'attività la “componente contemplativa”; la fraternità universale, spiritualità cristiana ha una povertà, l'umiltà, la missionaria di questo nuovo Ordine dei minori, come da la povertà e l'umiltà, che si manifestano nella minorità e propria specificità, che la semplicità. Egli non fu altro allora in poi furono chiamati tutti coloro che seguirono (e nel servizio; la semplicità e la letizia. distingue da un'altra, sia a che l'uomo del Vangelo, che seguono) il santo fondatore assisano. In questo modo, * Feliciano Olgiati, il quale presenta la spiritualità livello individuale che della ricerca di esso, lo spirito di condivisione è esempio concreto della francescana come “vita evangelica per l'evangelizzazione comunitario. dell'operazione di esso. comunione dell'anima con Dio, Gesù il Cristo, nel segno della minorità, della fraternità e dell'annuncio”; La spiritualità b) L'esperienza di Dio, testimonianza di fede e di amore cristiano. “vita del Vangelo” nel segno della povertà e umiltà di francescana altissimo e sommo bene; di A imitazione dei poveri e dei mendicanti, è l'aspetto Cristo; “vocazione alla fraternità evangelica” fondata Giovanni Iammarone Dio Padre, Dio Figlio, Dio itinerante dei francescani, secondo il principio di portare il nella carità, permeata dalla misericordia, retta afferma che “la spiritualità Spirito Santo, Dio Trinità. proprio sostegno materiale e spirituale al prossimo sull'obbedienza per una convivenza di comunione e francescana è l'esperienza c) L'esperienza del andandogli incontro là dove egli si trova: applicando vocazione all'annuncio del Vangelo, in particolare del cristiana vissuta e Cristo, Figlio amato dal questa regola alla prima persona Francesco visse e scontò volto di testimoniata dai francescani Padre, che è via la per l'uomo un incessante vagare, portandosi fino ai confini Dio come nel loro relativo contesto in tutti i misteri della sua vita, dell'Europa, sostentandosi del frutto del lavoro che gli Padre, con storico, culturale, ecclesiale ispirata all'esperienza dalla culla alla croce, alla risurrezione e alla venuta nella veniva offerto per strada e dove questo non fosse la parola e cristiana, evangelica di san Francesco di Assisi (1182- gloria come giudice: tappe diverse della sua possibile, attraverso l'elemosina. con la vita, 1226) e illuminata dai valori vissuti ed elaborati consacrazione totale al Padre e agli uomini. Tale Dall'esperienza spirituale di Francesco e dei suoi a tutte le intellettualmente dalla grande tradizione storica e esperienza viene fatta anche nei Sacramenti, nella Parola compagni possiamo ricavare le caratteristiche della creature. spirituale dell'Ordine francescano”. Dunque la e nell'Eucaristia. spiritualità della Famiglia francescana dagli inizi (1209) spiritualità francescana è strutturata attraverso: d) L'esperienza di Cristo, “sufficienza” del Santo e sino ad oggi, che certamente non è stata una pura e ▫ il vissuto cristiano, evangelico (la “forma di vita”) quindi la vita di Francesco come vita di sequela. semplice ripetizione del vissuto cristiano del santo di del Fondatore della Famiglia francescana, San Francesco e) La povertà nella sequela di Cristo modello e Assisi. d'Assisi: esso è il momento fondante e il riferimento della maestro, il “ricco” che si è fatto povero: e Francesco fu il La spiritualità nel tempo vita dei francescani di ieri e di oggi; Poverello seguace del Signore che dette tutto se stesso al Nel corso di otto secoli la spiritualità si è confermata ▫ l'Ordine dei Frati Minori (con tutte le riforme) e tutta Padre per la salvezza dell'uomo. cristocentrica, specialmente nell'insegnamento di la sua tradizione di vita e di pensiero: in esso il vissuto f) L'umiltà, sorella della povertà, entrambe radici della sant'Antonio di Padova, di santa Chiara, di san cristiano di Francesco è stato conservato e attualizzato, in minorità. E, l'obbedienza: per Cristo essere Figlio Bonaventura, del beato Giovanni Duns Scoto e della sua dialogo con i vari contesti ecclesiali, culturali e sociali; significa essere obbediente e per questo povero e umile, e scuola, della beata Angela da Foligno, di san Bernardino ▫ tutta la Famiglia francescana (religiosa e laica) che viceversa. da Siena. vive e testimonia nel presente storico e culturale g) La pazienza, la pura e santa semplicità. Ha visto nascere o rilanciare pratiche devozionali l'ispirazione di vita francescana. h) La fede, speranza e carità, quali orientamenti della particolari quali il culto alla Trinità e la devozione al La spiritualità francescana perciò, ha per oggetto un sua intensa vita in Dio, la cui sostanza è l'orazione: Santissimo Nome di Gesù (con san Bonaventura prima, e vissuto spirituale che affonda le sue radici nell'esperienza Francesco, “uomo fatto preghiera”. san Bernardino da Siena poi), la devozione al Sacro Cuore cristiana di Francesco, si arricchisce del flusso spirituale i) Maria: ha un posto privilegiato nella devozione di di Gesù, la profonda devozione verso Maria, specialmente 10 11
  • 7. la gentilezza di venire per quindici giorni?” in un urna presso le suore di Nevers. Nel 1933 a Roma, di Eva Fontana Bernadette rispose di si. La Signora le disse: “Non Ti Papa Pio XI la proclama Santa. Nel 1983 Giovanni prometto di essere felice in questo mondo, ma Paolo II è il primo Papa che visita questo luogo. Vi si nell'altro”. Il 19, 20, 21 e 23 febbraio, ci furono altre recherà anche nel 2004, per festeggiare il 150° apparizioni. Il 24 febbraio, l'ottava apparizione. La anniversario della proclamazione del dogma. Nel Signora lasciò un chiaro messaggio: “Penitenza! 2008 per i 150 anni dalle apparizioni, Papa Benedetto Io sono l Immacolata Concezione Penitenza! Penitenza! Pregate Dio per i peccatori! Bacerete la terra in espiazione per i peccatori!”. Il 25 febbraio, la nona apparizione. A questa XIV si è recato in pellegrinaggio a Lourdes. La Grotta è diventata in questi anni un luogo in cui Dio ci dà un segno per svelarci il suo cuore. È un posto apparizione, erano presenti 300 persone. Bernadette dove Dio ci dona lo stesso messaggio del Vangelo. Dio “ Per tre volte le chiesi come si chiamasse. Ella sorrideva sempre ma non mi rispondeva. Alla quarta domanda, congiunse le mani alzandole fino all'altezza del petto. Rivolse gli occhi al cielo, poi separando lentamente le mani e inchinandosi verso di La storia di Lourdes inizia l'11 febbraio del 1858 con la prima apparizione della Vergine Maria a Bernadette Soubirous, una povera ragazza semianalfabeta di soli quattordici anni, la prima di quattro figli di una famiglia molto povera. Quel giorno affermò: “La Signora mi disse di andare a bere alla fonte, ma trovai solo acqua fangosa. Alla quarta volta potei bere, e mi chiese anche di mangiare l'erba che si trovava vicino alla fontana. Quindi la visione viene a dirci che ci ama così come siamo, con tutti i nostri successi, ma anche con tutte le nostre ferite, le nostre fragilità i nostri limiti. Dalla mia esperienza posso dirvi: almeno una volta nella vita andate in scomparve ed io me ne andai”. Nel vedere questo la pellegrinaggio a Lourdes, farete l'esperienza della me, disse che era l'Immacolata Concezione. Queste poiché in casa non c'era più la legna, Bernadette, con folla iniziò a dire che era pazza, ed ella rispose: “E' per Chiesa, di un popolo in cammino verso Dio, attraverso furono le ultime parole che mi disse. Allora io tornai sua sorella Antonietta e un'amica, decisero di andare a i peccatori”. le varie celebrazioni. Vi ritroverete con tanti fratelli e per la terza volta dal signor parroco a raccontargli che raccoglierla lungo il fiume Gave, vicino alla grotta di Il 27 e 28 febbraio, la decima e undicesima sorelle, provenienti da varie parti del mondo, ma uniti la Signora era l'Immacolata Concezione” Massabielle. Giunte in prossimità del luogo, si apparizione. Il 1 marzo la dodicesima apparizione. da un unica voce, quella di Maria che li chiama. A (Apparizione del 25 marzo 1858 a trovarono di fronte ad un canale che Erano presenti più di 1500 persone, e per la prima Lourdes farete esperienza della carità, Bernadette). bisognava attraversare per poter volta vi era un sacerdote. Durante la notte una signora dell'accoglienza incondizionata di un Dio che, Per molti secoli, i Padri della Chiesa raggiungere la grotta, dove la corrente di nome Caterina Latapia, si recò alla Grotta, e donandoci la sua vita, ci apre ad avevano discusso sull'argomento se la aveva depositato la legna. Mentre la immerse il suo braccio slogato nell'acqua della fonte. una via di conversione, di Madre di Gesù fosse stata concepita sorella e l'amica entrarono subito Improvvisamente il suo braccio e la sua mano rinnovamento e di perdono. senza la macchia del peccato nell'acqua gelida, Bernadette, ritrovarono la loro mobilità. La Via Crucis, il Sacramento originale. La difficoltà ad sofferente d'asma, esitò. Le due Il 2 marzo, la tredicesima apparizione. Vi era una della Riconciliazione, la stessa ammettere un simile privilegio, fanciulle si allontanarono, e folla immensa non quantificabile. La Signora disse a Eucaristia, celebrata e adorata, consisteva nel fatto che soltanto la pertanto rimase sola: “Era Bernadette: “Devi dire ai sacerdoti che vengano qui in ma anche la testimonianza di grazia di Cristo poteva cancellare mezzogiorno - racconta processione, e costruiscano una cappella”. Bernadette tanti volontari che mettono a le tracce del peccato originale. La Bernadette – mi trovavo davanti ne parlò al sacerdote Peyramale, parroco di Lourdes, il disposizione il proprio tempo a questione sulla via dello alla grotta, e improvvisamente quale disse di chiedere alla Signora come si favore di fratelli diversamente scioglimento, era stata avviata sentii un soffio di vento forte. chiamasse, e di far fiorire il roseto della Grotta in abili, vi parlerà dell'Amore. nel IV sec. d.C. dal Beato Voltai il capo verso la prateria, pieno inverno. Lourdes vi condurrà a fare Giovanni Duns Scoto chiamato ma vidi le piante con i rami Il 3 e 4 marzo, altre apparizioni. Il 25 marzo la l'esperienza della preghiera, il “Dottore sottile”, e proseguita immobili. Guardai verso la sedicesima apparizione. Era la Festa del dialogo personale con il poi nell'VIII secolo da uno dei grotta, in una luce sempre più dell'Annunciazione. La Signora rivelò il suo nome a Signore, nei momenti di più ferventi “immacolatisti”, il chiara scorsi una Giovinetta Bernadette dicendo: “Io sono l'Immacolata silenzio alla Grotta, in un grande predicatore francescano vestita di bianco. Mi spaventai e Concezione”. Il 7 aprile, la diciassettesima “a tu per tu” con Maria, la San Leonardo Da Porto credendo di sognare mi toccai gli apparizione. Il 16 luglio, la diciottesima ed ultima Madre, che ancora una Maurizio. Ma soltanto l' 8 occhi. La Giovane era sempre là. apparizione. Era la Festa di Nostra Signora del volta ci dice: “Fate quello dicembre 1854, nella Basilica di Tirai fuori di tasca il Rosario, ma Carmelo. Bernadette sentì chiamarsi dalla Grotta, ma che Gesù vi dirà” (Gv. San Pietro, con la sua autorità non riuscivo a fare il segno di essa era stata chiusa da un inferriata, pertanto si recò 2,5). petrina, il Papa Pio IX, proclamò Croce. Imitai il suo gesto e questa dall'altro lato del Gave: “Mi sembrava di essere La Grotta diventerà solennemente il dogma volta ci riuscii. La grande paura che dinanzi alla Grotta, - racconta Bernadette - alla stessa veramente la vostra casa. dell'Immacolata Concezione. mi aveva colta in principio distanza delle altre volte, io vedevo soltanto la Lourdes vi farà La formula recitava così: “La scomparve, mi buttai in ginocchio e Vergine. Non l'ho mai vista così bella!”. ripercorrere l'esperienza beatissima Vergine Maria nel primo recitai il Rosario, terminato la visione Quando le apparizioni cessarono, Bernadette pensò di Bernadette, “una di noi” istante della sua concezione, per una scomparve”. di consacrare totalmente la sua vita al Signore, chiamata a diventare grazia e un privilegio singolare di Dio Il 14 febbraio, Bernadette ebbe la pertanto nel 1863, chiese di essere accolta presso le strumento nelle mani di Onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù seconda apparizione, e sentì una forza interiore suore di Nevers, dove vi entrò nel febbraio 1865. Il 29 Dio. Questa esperienza vi Cristo Salvatore del genere umano, è stata che la spingeva a tornare alla Grotta, nonostante il luglio dopo 3 settimane dal suo arrivo, vestì l'abito farà tornare a casa pieni di preservata intatta da ogni macchia di peccato divieto dei genitori. Alla sua insistenza, la mamma delle consacrate con il nome di suor Maria Bernarda. serenità e di pace. originale”. Questo dogma afferma che a differenza di glielo permise, così dopo la prima decina del Rosario, Nel settembre 1866, a causa di un'asma che Ogni giorno quella Grotta tutti gli uomini, Maria è stata concepita senza peccato riapparve la stessa Signora, e le gettò dell'acqua l'affliggeva già da tanti anni, il suo stato di salute si dalla quale sgorga l’amore di originale, e ha conservato la purezza della sua anima benedetta. La Signora sorrise e inchinò la testa. Il 18 aggravò, ma non fu mortale. Dal 1875 al 1878 la Maria diventa: per il lungo il corso di tutta la sua vita. Quattro anni più febbraio, ci fu la terza apparizione. Per la prima volta malattia andò progredendo sempre di più, per questo cristiano esperienza di fede, tardi, la Signora della Grotta a Lourdes, ha confermato la Signora parlò. Bernadette le presentò una penna ed motivo pronunciò i voti perpetui. L'11 dicembre 1878 e per il malato speranza di quel Dogma dicendo: “Io sono l'Immacolata un foglio, e le chiese di scrivere il suo nome. Lei si mise definitivamente a letto, e il 16 aprile 1879 volò guarigione. Concezione”. rispose: “Non è necessario. - e aggiunse - Volete avere al Cielo. Dal 1926 il corpo di Bernadette riposa intatto 12 13