21. Il ’68 e gli anni Settanta:
2/4 una politica che è solo
far carriera
22.
23. Mi han detto
che questa mia generazione ormai non crede
in ciò che spesso han mascherato con la fede,
nei miti eterni della patria o dell’eroe
perché è venuto ormai il momento di negare
tutto ciò che è falsità, le fedi fatte di abitudine e paura,
una politica che è solo far carriera,
il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto,
l' ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col
torto
e un dio che è morto,
nei campi di sterminio dio è morto,
coi miti della razza dio è morto
con gli odi di partito dio è morto...
24.
25.
26.
27. Una confortevole, levigata, ragionevole, democratica
non-libertà prevale nella civiltà industriale avanzata,
segno di progresso tecnico. (...) I diritti e le libertà
che furono fattori di importanza vitale alle origini e
nelle prime fasi della società industriale cedono il
passo a una fase più avanzata di questa: essi vanno
perdendo il contenuto e il fondamento logico
tradizionali. Le libertà di pensiero, di parola e di
coscienza erano essenzialmente idee critiche, al pari
della libera iniziativa, che servivano a promuovere e
a proteggere, intese com’erano a sostituire una
cultura materiale e intellettuale obsolescente con
una più produttiva e razionale. Una volta
istituzionalizzati, questi diritti e libertà condivisero il
fato delle società di cui erano divenuti parte
integrante. La realizzazione elimina le premesse.
28.
29. Voi dite di avere bocciato i cretini e gli svogliati. Allora
sostenete che Dio fa nascere i cretini e gli svogliati nelle
case dei poveri. Ma Dio non fa questi dispetti ai poveri. E'
più facile che i dispettosi siate voi...
Se in un'industria un operaio sbaglia il 25% dei pezzi, la
colpa non è dei pezzi non riusciti, ma dell'operaio che
quantomeno viene sanzionato. Nella scuola no, la colpa è
dei bambini e non delle maestre.
Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio.
Sortirne insieme è la politica.
Sortirne da soli è l’avarizia.
30. Il ’68 e gli anni Settanta:
3/4 la contestazione
31.
32.
33.
34.
35.
36.
37.
38.
39. “L’operaio non ha
maggiori rischi
dell’impiegato?
Quando si ammala
l’operaio, perché deve
perdere il 40% del
salario in più rispetto
all’impiegato?”
“Moriva il genitore di
un impiegato: tre
giorni di permesso; di
un operaio: mezza
giornata”
40.
41.
42.
43.
44. De Mita, ministro dell’Industria, nel 1974: “il
finanziamento dei partiti è un fatto stabile.
Improvvisamente si scopre che l’Enel finanziò i
partiti, come non si sapesse che è, diciamo, fra i
suoi obblighi sub-istituzionali” Corriere 14-2-74
45.
46. La corruzione non distorsione eccezionale,
ma funzionamento quotidiano del sistema
“la “ragion di partito” ha finito con il
prevalere su ogni altra considerazione”
47. In questo contesto, quasi all’unanimità, il
Parlamento non approva drastiche misure
di repressione degli illeciti, ma la legge
sul finanziamento pubblico dei partiti,
con controlli evanescenti ...
48. 1978
referendum
abrogativo
proposto dai
Radicali, i partiti
del 97% degli
elettori invitano al
“no”, ottiene il
44%, insufficiente
49. degrado
dell’impresa
pubblica
+
degenerazione
del sistema
dei partiti
=
20%
di inflazione
50. Il ’68 e gli anni Settanta:
4/4 i giovani come
nuova categoria sociale