Il 1943 a Bassano del Grappa, dalla caduta del regime fascista all'8 settembre.
Le drammatiche vicende legate al rastrellamento del Grappa hanno sempre concentrato l’attenzione e le ricerche degli storici: gli innumerevoli atti di violenza, le fucilazioni, le case saccheggiate e messe a fuoco, il terrore sistematicamente portato in tutto il territorio circostante il massiccio, fino alla tragica impiccagione di 31 giovani lungo i viali più belli di Bassano del Grappa sono stati, già dall’immediato dopoguerra, oggetto di appassionate ricostruzioni e meticolose indagini; queste ricerche, tuttavia, hanno finito col porre in secondo piano l'approfondimento di quanto accadeva nella città ai piedi del Grappa, durante i venti lunghi mesi della guerra di liberazione.
A gettare nuova luce su quanto accadeva in città dal 7 ottobre 1943 alla tragica estate del 1944, è però arrivata nel settembre 2011 la pubblicazione del diario del giovane bassanese Lino Camonico, che ha permesso di illuminare in modo del tutto immediato ed assolutamente diretto la vita quotidiana e gli eventi salienti di una Bassano diventata, in pochi mesi, un centro nevralgico del sistema di potere della R.S.I. ed arroventata da un clima di diffidenza ed intimidazioni crescenti; particolarmente prezioso, perché del tutto inedito, il diario ha permesso di delineare con precisione una fitta rete di relazioni personali, appuntamenti, confidenze, commenti, timori ed attese condivisi da un'intera generazione, così come i luoghi di ritrovo cittadini, le letture, il cinema e l’ascolto delle emittenti radio; il quadro della città, puntualmente descritto nel diario, lascia intravedere nettamente in che modo il castello di illusioni propagandistiche, minuziosamente costruito dal regime fascista, fosse definitivamente crollato anche a Bassano e come al suo posto, tra mille incertezze e domande quotidiane, cominciasse a costruirsi un’alternativa, non ancora politica, ma sicuramente già di ordine morale e civile. Il presente lavoro riprende proprio tale quadro, cercando di approfondirne soprattutto il contesto generale e l'evoluzione locale, per mettere al centro dell'indagine il dipanarsi delle principali vicende cittadine e ricostruire il mutare di prospettive ed attese; si concentra però solo sugli eventi relativi al 1943, in considerazione del Settantesimo anniversario del loro accadere: la caduta del regime fascista, l'8 settembre, l’occupazione tedesca della città, il ritorno del fascismo, le prime manifestazioni della Resistenza. Tenendo conto dell'ampio apparato di note che aveva accompagnato la pubblicazione del diario di Lino Camonico, sono state ulteriormente analizzate le pagine del Prealpe, il principale periodico cittadino, ed è stata scandagliata la ricca documentazione dell'Archivio Storico del Comune di Bassano del Grappa.
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
1943, la guerra in casa
1. 1943 la guerra in casa
nel 70° anniversario, la caduta del regime, l’8 settembre,
l’occupazione tedesca e il ritorno del fascismo a Bassano del Grappa
2. Battuta l’opposizione popolare e socialista, Bassano
attribuisce un consenso crescente al fascismo, segnato dal
mito del Grappa e scandito dalle ricorrenti manifestazioni e
celebrazioni delle vittorie del regime
3. raduno di combattenti e reduci del
maggio 1925 Dal Grappa al mare - ricordi di guerra e scene dei campi
di battaglia 1925 - M014801
solenne inaugurazione del Tempio
Ossario, nel (1929) maggio 1934
http://www.archivioluce.com/archivio/jsp/schede/schedaCine.jsp?
db=cinematograficoCINEGIORNALI§ion=/
&physDoc=8215&theTerm=bassano&qrId=3se051b40317e1c5&findCine=true&findFoto=tru
e
inaugurazione del monumento al
Generale Giardino, nel 1936 Bassano del
Grappa. La cerimonia di tumulazione della salma del maresciallo d'Italia Gaetano Giardino.
12/08/1936 - B0934
cittadinanza onoraria al generale
Emilio De Bono Bassano del Grappa. Il conferimento della
cittadinanza onoraria al maresciallo Emilio De Bono. 21/09/1938 - B1378
seconda visita di Mussolini il 25
settembre 1938 Il Duce nel Veneto. VI ^ giornata 1938 -
D041406
5. Non è dall’esame locale dei fronti
che si deve giudicare l’andamento
della guerra, ma dal complesso
spirituale dei popoli che
sostengono gli eserciti e di questi
che li difendono, che si ha la
sensazione di chi può ancora e
sempre aspirare alla Vittoria. [...]
La saldezza dell’esercito è possibile
perché esso è incontaminato nello
spirito; fa quindi il suo dovere ed
oltre, con il senso dell’onore che gli
proviene da un’educazione civica e
guerriera non smentita né
smentibile, alla quale si è potuto
pervenire attraverso l’azione del
Partito che, per anni ed anni, ha
operato in profondità nel popolo.
6. via Colonia Sanatoriale
via Cereria 10
via Piave (villa Fincati)
via Santa Croce (Ca’
Molin)
via Ca’ Rezzonico
via Pusterla
viale Venezia 39
via Roma 8
via Gamba 1
via Principe Amedeo 91
piazza dell’Angelo
via XI Febbraio
prato Santa Caterina
piazzetta Zaine
via Marinali
via Bonamigo
salita Brocchi
via Asolana
via Ognissanti 9
nella primavera 1943 sorgevano 19 ripostigli, accantonamenti, uffici,
cucine, mense e magazzini vari per i reparti del XX Reggimento di
Artiglieria “Piave”
7. “Avviene sovente che la Gazzetta
Ufficiale del Regno pubblichi annunci
dai quali è possibile desumere notizie
su#a produzione be#ica e su#a
ubicazione di stabilimenti
industriali ...”
marzo 1943, il Prefetto di Vicenza
15. vennero sciolte le organizzazioni fasciste, eliminato il Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato, annullate la Carta
della scuola e la Carta del lavoro, aboliti il fascio littorio ed il saluto romano e colpevolmente non venne abolita la
legislazione razziale
16. i gerarchi più fanatici, come Ricci e Pavolini, si rifugiarono presso l’ambasciata tedesca per essere espatriati in Germania,
mentre la gran parte di essi non esitò a giurare fedeltà al nuovo capo del Governo
19. Malgrado la nostra Direzione abbia ripetutamente
avvertito che non pubblicherà gli articoli di politica che
continuano pervenirle, ma solo quelli che avessero a
trattare interessi locali concernenti lo sviluppo
commerciale, industriale ecc. della città, vi sono ancora
molti lettori che ci inviano scritti polemici con calde
preghiere di volerli pubblicare. Abbiamo notato che la
maggioranza di essi sono scritti da giovani, i quali
frequentano ancora le scuole medie o superiori. Tutti
questi si scagliano contro lo scomparso regime ...
20.
21. ... una montatura, quale fu il fenomeno
fascista, negazione della sovranità
popolare e di tutta la libertà, negatore
della educazione del popolo, che
mantenne nell'ignoranza, e inesorabile
persecutore di ogni ideale, quando non si
identificasse nel mito della sua potenza
estesa dentro e fuori i confini del paese, e
che anche in Bassano ebbe la sua
ripercussione ...
22. ... n. 8 gruppi di case popolari; sistemazione del Viale di Campese;
riordino e restauro di tutti i fabbricati del Comune; ampliamento e
sistemazione di strade comunali; cimitero nuovo; costruzione di
nuovi fabbricati scolastici; lastricato Ca’ Rezzonico; riordino del
Museo; giardino ex Foro Boario; costruzione del nuovo Viale di
Circonvallazione; sistemazione del Viale delle Fosse etc. etc. con 633
deliberazioni, in soli venti mesi. [...] Il Tribunale, soppresso nel
1922, nello stesso anno, per vivo interessamento e fervida attività
della Amministrazione comunale, e con vantaggio morale ed
economico non piccolo per tutta la zona, venne mantenuto, come
venne istituito, allora, il Comando di Compagnia dei RR. CC. Ed
oggi? Non facciamo rilievi. Ma certo è questo, che a Bassano non c'è
più il Tribunale; non c'è più l'Archivio notarile; non c'è più il
Comando di Compagnia dei Carabinieri; non c’è più il Distretto
Militare; non c'è più l'ufficio postale della classe di allora etc. etc. E
dove corre il tram Montebelluna - Bassano? Come funziona il nostro
acquedotto? Questi saranno certamente i problemi di domani.
26. “E poi, nemmeno l'ordine
hanno saputo darci. Di ordini
ne è arrivato un fottio, ma
uno diverso dall'altro, o
contrario. Resistere ai
tedeschi - non sparate sui
tedeschi — non lasciarsi
disarmare dai tedeschi -
uccidete i tedeschi -
autodisarmarsi ...”
27. E’ del tutto fuori luogo che i
soldati tedeschi nutrano
qualsivoglia scrupolo di natura
sentimentale nei confronti delle
bande asservite a Badoglio che
indossano l’uniforme dei loro
ex-camerati. Coloro che
combattono contro le truppe
tedesche non meritano più
alcuna indulgenza e dovranno
essere trattati con durezza,
come si addice alla gentaglia
che improvvisamente punta le
armi contro i propri amici.
28.
29.
30.
31.
32. Avviso
II vile tradimento del governo
Badoglio ha esposto l'Italia al
pericolo di una invasione nemica.
Le forze armate tedesche hanno
perciò assunto la difesa del
territorio italiano. Ogni tentativo di
sabotaggio o trasgressione ai miei
ordini sarà inesorabilmente punito
nell'interesse dell'ordine e della
tranquillità
Bando
Per il mantenimento dell'ordine
pubblico, ordino, con la immediata
applicazione, quanto segue:
l. Tra le 23,30 e le 5 del mattino è
vietata ai civili la circolazione. Chi
durante tale periodo viene arrestato
è deferito al Tribunale Militare.
2. L'ordine di chiusura dei locali
pubblici è fissato per le ore 23.
3. Armi di qualsiasi specie ...
39. promemoria del 19-8-1943
“Ogni norvegese, croato,
francese, polacco o greco che
potremo indurre a vedere in
noi i rappresentanti di un
futuro migliore e più giusto,
innanzitutto non sparerà
contro i nostri uomini e non
compirà atti di sabotaggio, ma
in molti casi arriverà
addirittura a lavorare per noi
con convinzione e a diffondere
la stessa convinzione tra i suoi
connazionali. Di questo si
tratta. (...)
40. (...) In pratica, ciò significa che in ogni territorio occupato
dobbiamo conferire autorità ai gruppi disposti a collaborare con
la Germania, assegnare loro un certo potere da noi controllato e
il massimo di prestigio patriottico, consolidare questo prestigio
con un programma credibile e per essi tollerabile, evitare del
tutto l'impiego non necessario e addirittura arbitrario della
violenza e diffondere un'atmosfera di rigorosa e generosa
giustizia. Se tale politica esige determinate concessioni, e se
contro di essa si può obiettare che potrebbe essere interpretata
come segno di debolezza, ciò è irrilevante in un momento in cui i
tre quarti dell'opinione pubblica mondiale sono convinti della
nostra imminente disfatta”
41. il 23-9 si riunisce all’ambasciata il Consiglio dei Ministri del Governo Fascista Repubblicano e decreta lo spostamento a nord di
uffici e ministeri; a Bassano il Ministero dell’Aeronautica
42.
43. ... grave se tutta questa gente pretenderà di trapiantare nelle nuove sedi quel sistema
burocratico assenteistico che ha dato vita al famoso clima romano che specialmente le
laboriose e fattive popolazioni dell'Italia settentrionale detestano, dopo esservi incappate
almeno una volta come il più infido macchinismo ritardatore e svilente di ogni iniziativa.
Ora questo senso di responsabilità i signori trasferiti bisogna che lo abbiano e che non
mantengano, anche formalmente, l'aspetto tra sfollati e gitanti di treno popolare. […] Al
lavoro, con l'impegno del tutto dare, come richiede il momento che è del rischio
supremo ...
44.
45.
46.
47. Graziani contava su 180.000 reclute, per combattere accanto e non sotto i tedeschi, ne
raccolse 87.000
48.
49.
50.
51. Ribelliamoci all'idea di una nuova
schiavitù, dimostriamo al mondo che se
interessi dinastici hanno trascinato la
nostra Patria verso la rovina, noi dopo
tre anni di guerra combattuta con fede
accanto all'alleato germanico siamo
pronti a riprendere le armi e a
combattere con fede incrollabile nella
vittoria del Tripartito [...]. La nostra
insegna torni ad essere la morte: morte a
tutti i traditori e a tutti i nemici, affinché
l'Italia viva.
52.
53.
54. attiliofraccaroeditore
Francesco Tessarolo
1943
la guerra in casa
La caduta del regime fascista e
l’8 settembre a Bassano del Grappa
attiliofraccaroeditore
Francesco Tessarolo, docente di Storia e Filosofia al Liceo Ginnasio Sta‐
tale “Brocchi” di Bassano e presidente dell’Associazione Volontari della Libertà
“Agro Bassanese”, fa parte della Giunta Esecutiva della F.I.V.L. e del Direttivo
dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea della provincia di
Vicenza “Ettore Gallo”; si occupa di tematiche legate alla Resistenza e al secon‐
do conflitto mondiale nel territorio bassanese e, seguendo le orme paterne, ha
pubblicato recentemente le biografie dei partigiani bassanesi Lino Camonico ed
Aristide Nonis, curando anche l’edizione del Diario di Lino Camonico.
Dopo É questa l’ora … Diario di Lino Camonico, la ri‐
costruzione delle principali vicende cittadine del 1943, nel
Settantesimo anniversario: la caduta del regime fascista, l’8
settembre, l’occupazione tedesca della città, il ritorno del
fascismo, le prime manifestazioni della Resistenza, a partire
dalle pagine del Prealpe, il principale periodico cittadino, e
dalla ricca documentazione dell’Archivio Storico del Comu‐
ne di Bassano del Grappa, in gran parte inedita.
1943laguerraincasaFrancescoTessarolo
La caduta del regime fascista e
l’8 settembre a Bassano del Grappa
documentario finale: http://www.youtube.com/watch?
v=kANTrq5aK7k