SlideShare uma empresa Scribd logo
1 de 18
Baixar para ler offline
La programmazione degli interventi di
contrasto alla
povertà (D.Lgs. 147/2017)
Franco Pesaresi
Direttore ASPAMBITO 9
Gruppo scientifico Alleanza contro la povertà
ASPAMBITO 9 – Scuola superiore delle politiche sociali e sociosanitarie
Jesi 27 settembre 2018
2
I LIVELLI DELLA PROGRAMMAZIONE
Livello nazionale
1. Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale,
approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri;
2. Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà
2018-2020, approvato con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del 18/5/2018;
Livello regionale
3. Piano regionale per la lotta alla povertà;
Livello di Ambito territoriale sociale
4. Approvazione di una sezione del Piano di Zona dedicata alla
povertà, da inserire nei piani pre-esistenti.
3
Piano nazionale lotta alla povertà
Il suo compito principale è quello di:
• estendere gradualmente la platea dei beneficiari;
• incrementare gradualmente l’entità del beneficio
economico;
ogni tre anni (anche con eventuali aggiornamenti annuali).
Può stabilire anche modificazioni all’elenco degli
interventi e dei servizi sociali territoriali di
contrasto della povertà, elencati all’art. 7 del D. Lgs. 147/2017.
4
Piano per gli interventi e i servizi sociali di
contrasto alla povertà 2018-2020
E’ lo strumento programmatico per l’utilizzo delle
risorse della quota servizi (nel 2018: Italia 272 milioni;
Marche 5,576 milioni) del Fondo povertà.
Il piano triennale,
individua le priorità di finanziamento,
l’articolazione delle risorse tra le diverse linee di
intervento,
i flussi informativi
e gli indicatori finalizzati a specificare le politiche finanziate e a
determinare eventuali target quantitativi di riferimento.
5
Piano per gli interventi e i servizi sociali/2
Il Piano per gli interventi e i servizi sociali di
contrasto alla povertà 2018-2020 è stato
approvato con decreto del Ministro del Lavoro e
delle Politiche sociali del 18/5/2018,
e fornisce diverse indicazioni su come utilizzare la
quota servizi del Fondo Povertà che è necessario
conoscere perché poi bisogna rendicontare la
spesa (stesse modalità previste per il PON inclusione, punto 17.1 dell’avviso
pubblico n.3/2016).
6
LEPS dentro il REI
Livello Essenziale Contenuto Norma di
riferimento
1. Indicatore della situazione
economica equivalente (ISEE)
È lo strumento di valutazione della situazione
economica di coloro che richiedono l’accesso al
REI (e alle altre prestazioni agevolate).
Art. 2, comma 1 del D.
Lgs. 159/2013
2. Reddito di Inclusione (REI) Il REI è livello essenziale ed è soddisfatto
attraverso la realizzazione delle quattro
indispensabili fasi:
 l’informazione e l’accesso al REI;
 la valutazione multidimensionale;
 la redazione del Progetto personalizzato;
 l’erogazione dei servizi e dei sostegni
previsti nel Progetto personalizzato.
Art. 2, comma 13
Art. 5 comma 10 e
art. 6 comma 13 del D.
Lgs. 147/2017
3. Offerta integrata di
interventi e servizi
Gli interventi e i servizi contenuti nei Progetti
personalizzati devono essere forniti in modo
integrato dai vari soggetti pubblici che sono
coinvolti.
Art. 23 comma 4 del D.
Lgs. 147/2017
7
Priorità del Piano:
1.il servizio sociale professionale
La realizzazione e il riconoscimento di livelli essenziali delle prestazioni avviene
attraverso la logica degli obiettivi di servizio e cioè attraverso la realizzazione di
obiettivi intermedi, puntuali e facilmente rilevabili.
Il Piano identifica quale priorità per la realizzazione dei LEPS il
servizio sociale professionale, le cui funzioni sono essenziali per
dare concreta attuazione al REI (Legge di stabilità 2018 stabilisce che possano essere effettuate assunzioni di assistenti
sociali con rapporto di lavoro a t.d. in deroga ai vincoli di contenimento della spesa di personale, nei limiti di un terzo delle risorse attribuite a ciascun ambito a
valere sulla quota del Fondo povertà per interventi e servizi sociali).
Gli enti locali italiani dispongono mediamente di 14 assistenti sociali
ogni 100.000 abitanti - circa uno ogni 7 mila abitanti -, ma con una
ampia variabilità nel territorio nazionale.
8
Priorità del Piano:
1.il servizio sociale professionale
Il Piano ritiene prioritario assicurare almeno un
assistente ogni 5.000 abitanti, nel primo triennio di
attuazione del REI.
Gli ambiti che presentano un numero di assistenti sociali
inferiore al target dovranno vincolare parte delle risorse
della quota servizi del Fondo Povertà nazionale loro
attribuite all’acquisizione di tali operatori secondo lo
schema della tabella successiva.
9
Priorità del Piano: 1.il servizio sociale
professionale/3
CRITERI RISORSE
Meno di 1 assistente sociale ogni 20.000 abitanti Almeno il 60%
Meno di 1 assistente sociale ogni 10.000 abitanti Almeno il 40%
Meno di 1 assistente sociale ogni 5.000 abitanti Almeno il 20%
Almeno 1 assistente sociale ogni 5.000 abitanti Requisito soddisfatto
10
Priorità del Piano:
2. I punti per l’accesso
Nei punti per l’accesso viene offerta informazione,
consulenza e orientamento ai nuclei familiari sulla rete
integrata degli interventi e dei servizi sociali e, qualora
ricorrano le condizioni, assistenza nella presentazione
della richiesta del REI.
Secondo il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali è presente
un punto per l’accesso ogni 10 mila abitanti anche se vi è una
notevolissima variabilità tra regioni (si va dagli oltre 40 punti per l’accesso ogni 100.000 abitanti in
Molise ai 3 del Lazio, della Basilicata e della P.A. di Trento).
11
Priorità del Piano:
2. i punti per l’accesso
Il Piano ritiene che, per il livello essenziale dell’informazione e
dell’accesso al REI, si possa fissare un obiettivo di servizio nei
termini seguenti: garantire in ciascun ambito territoriale almeno un
punto di accesso ogni 40.000 abitanti.
Ma se in un dato ambito territoriale sono compresi comuni con
meno di 10 mila abitanti, per tutti tali comuni va complessivamente
previsto un punto di accesso ogni 20 mila abitanti;
se invece nell’ambito è compreso un comune capoluogo di città
metropolitana, per tale comune l’obiettivo è fissato in un punto per
l’accesso ogni 70 mila abitanti.
12
Priorità del Piano:
3. Attivazione dei sostegni
Il Piano ritiene necessario che almeno per tutti i nuclei in cui si sia proceduto alla
definizione del quadro di analisi approfondito, venga attivato come sostegno nel
progetto uno degli interventi o dei servizi sociali previsti dal Decreto Lgs.
147/2017.
I sostegni possono includere i seguenti interventi e servizi sociali per la
costruzione dei percorsi di inclusione:
• segretariato sociale;
• servizio sociale professionale per la presa in carico;
• tirocini finalizzati all'inclusione sociale, all'autonomia delle persone e alla
riabilitazione;
• sostegno socio-educativo domiciliare o territoriale, incluso il supporto nella
gestione delle spese e del bilancio familiare;
• assistenza domiciliare socio-assistenziale e servizi di prossimità;
• sostegno alla genitorialità e servizio di mediazione familiare;
• servizio di mediazione culturale;
• servizio di pronto intervento sociale.
13
Priorità del Piano:
4. Sostegno alla genitorialità
La quarta priorità/obiettivo specifico prevede l’attivazione di un
percorso di sostegno alla genitorialità ogni qual volta si presenti
una situazione di bisogno complesso e nel nucleo sia presente un
bambino o una bambina nei primi mille giorni della sua vita.
Le ricerche dimostrano che i primi anni di vita – i primi mille giorni – sono considerati una
delle fasi più delicate dell’esistenza, in cui la presenza di specifici fattori di rischio può
avere effetti duraturi per il resto della vita così come, viceversa, interventi precoci e di
natura preventiva risultano avere la maggiore efficacia.
14
Piano regionale per la lotta alla
povertà
Le regioni adottano con cadenza triennale, ed in sede di
prima applicazione entro il 13/3/2018,
un atto, anche nella forma di un Piano regionale per la
lotta alla povertà,
di programmazione dei servizi necessari per l'attuazione
del ReI come livello essenziale delle prestazioni.
15
Il Piano regionale per la lotta alla
povertà definisce:
• gli specifici rafforzamenti su base triennale del sistema di interventi e servizi sociali per il contrasto alla povertà di cui all'articolo 7,
comma 1, finanziabili a valere sulla quota del Fondo Povertà tenuto conto delle indicazioni contenute nel Piano per gli interventi e i servizi sociali di
contrasto alla povertà;
• l’individuazione dei punti per l’accesso al REI;
• le modalità di collaborazione e di cooperazione tra i servizi sociali e gli altri enti od
organismi competenti per l'inserimento lavorativo, l'istruzione e la formazione, le
politiche abitative e la salute, necessarie all'attuazione del ReI;
• le modalità operative per la costituzione delle équipe multidisciplinari;
• le modalità operative per il lavoro in rete finalizzato alla realizzazione dei progetti
personalizzati;
• In caso di ambiti territoriali sociali, sanitari e del lavoro non coincidenti, nelle
more dell'adozione dei provvedimenti di omogeneizzazione, le regioni individuano specifiche modalità per favorire la progettazione
integrata in favore dei nuclei familiari residenti in comuni appartenenti ad ambiti territoriali non coincidenti;
• Le modalità di esercizio regionale dei poteri sostitutivi.
16
sezione del Piano di Zona dedicata
alla povertà
I comuni, coordinandosi a livello di ambito territoriale,
integrano i propri Piani di zona con una sezione
specificamente dedicata alla povertà
in attuazione del Piano regionale per la lotta alla povertà,
entro sessanta giorni dall'adozione del medesimo.
17
La sezione del Piano di Zona dedicata
alla povertà definisce:
• Gli specifici rafforzamenti su base triennale del sistema di interventi e servizi
sociali per il contrasto alla povertà di cui all'articolo 7, comma 1, finanziabili a valere sulla quota
servizi del Fondo Povertà (le 8 prestazioni indicate);
• Come integrare la programmazione e le risorse per la
lotta alla povertà:
– Quota servizi del Fondo povertà;
– Programmi operativi nazionali (PON Inclusione );
– POR regionale relativo all’obiettivo della lotta alla povertà;
– Fondi comunali.
• L’attuazione del Piano regionale per la lotta alla povertà.
18
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
e-mail: franco.pesaresi@gmail.com
Blog: francopesaresi.blogspot.com/
Franco Pesaresi

Mais conteúdo relacionado

Mais procurados

Mais procurados (20)

GLI OSPEDALI DI COMUNITA' NEL PNRR. GRANDE SVILUPPO E QUALCHE PROBLEMA
GLI OSPEDALI DI COMUNITA' NEL PNRR.  GRANDE SVILUPPO E QUALCHE PROBLEMAGLI OSPEDALI DI COMUNITA' NEL PNRR.  GRANDE SVILUPPO E QUALCHE PROBLEMA
GLI OSPEDALI DI COMUNITA' NEL PNRR. GRANDE SVILUPPO E QUALCHE PROBLEMA
 
La sanità rischia la privatizzazione?
La sanità rischia la privatizzazione?La sanità rischia la privatizzazione?
La sanità rischia la privatizzazione?
 
L'INTEGRAZIONE MULTIPROFESSIONALE NELLA CRONICITA': QUALI ASPETTI E QUALI VAN...
L'INTEGRAZIONE MULTIPROFESSIONALE NELLA CRONICITA': QUALI ASPETTI E QUALI VAN...L'INTEGRAZIONE MULTIPROFESSIONALE NELLA CRONICITA': QUALI ASPETTI E QUALI VAN...
L'INTEGRAZIONE MULTIPROFESSIONALE NELLA CRONICITA': QUALI ASPETTI E QUALI VAN...
 
LE CURE DOMICILIARI E LA TELEMEDICINA DEL PNRR
LE CURE DOMICILIARI E LA TELEMEDICINA DEL PNRRLE CURE DOMICILIARI E LA TELEMEDICINA DEL PNRR
LE CURE DOMICILIARI E LA TELEMEDICINA DEL PNRR
 
I FINANZIAMENTI PER LA MISSIONE SALUTE DEL PNRR. OPPORTUNITA' E RISCHI
I FINANZIAMENTI PER LA MISSIONE SALUTE DEL PNRR. OPPORTUNITA' E RISCHII FINANZIAMENTI PER LA MISSIONE SALUTE DEL PNRR. OPPORTUNITA' E RISCHI
I FINANZIAMENTI PER LA MISSIONE SALUTE DEL PNRR. OPPORTUNITA' E RISCHI
 
SANITA' E SOCIALE NEL PNRR
SANITA' E SOCIALE NEL PNRRSANITA' E SOCIALE NEL PNRR
SANITA' E SOCIALE NEL PNRR
 
Cronicità nelle Marche
Cronicità nelle MarcheCronicità nelle Marche
Cronicità nelle Marche
 
Partecipazione del volontariato marchigiano nella sanità
Partecipazione del volontariato marchigiano nella sanitàPartecipazione del volontariato marchigiano nella sanità
Partecipazione del volontariato marchigiano nella sanità
 
ISTITUZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO DI ASSISTENZA ALLE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI
ISTITUZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO DI ASSISTENZA ALLE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTIISTITUZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO DI ASSISTENZA ALLE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI
ISTITUZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO DI ASSISTENZA ALLE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI
 
PROFILO DI COMUNITA' 2021 - Ambito sociale di Jesi (AN)
PROFILO DI COMUNITA' 2021 - Ambito sociale di Jesi (AN)PROFILO DI COMUNITA' 2021 - Ambito sociale di Jesi (AN)
PROFILO DI COMUNITA' 2021 - Ambito sociale di Jesi (AN)
 
LE POLITICHE SOCIALI NEL DECRETO LEGGE 18/2020 (Cura Italia)
LE POLITICHE SOCIALI NEL DECRETO LEGGE 18/2020 (Cura Italia)LE POLITICHE SOCIALI NEL DECRETO LEGGE 18/2020 (Cura Italia)
LE POLITICHE SOCIALI NEL DECRETO LEGGE 18/2020 (Cura Italia)
 
LE CASE DELLA COMUNITA': COSA PREVEDE IL PNRR
LE CASE DELLA COMUNITA': COSA PREVEDE IL PNRRLE CASE DELLA COMUNITA': COSA PREVEDE IL PNRR
LE CASE DELLA COMUNITA': COSA PREVEDE IL PNRR
 
IL DIBATTITO CHE HA PORTATO AL NUOVO ISEE
IL DIBATTITO CHE HA PORTATO AL NUOVO ISEEIL DIBATTITO CHE HA PORTATO AL NUOVO ISEE
IL DIBATTITO CHE HA PORTATO AL NUOVO ISEE
 
PNRR: CI SARANNO GLI INFERMIERI?
PNRR: CI SARANNO GLI INFERMIERI?PNRR: CI SARANNO GLI INFERMIERI?
PNRR: CI SARANNO GLI INFERMIERI?
 
APPROVATA LA LEGGE DELEGA SULLA DISABILITA' (1° parte)
APPROVATA LA LEGGE DELEGA SULLA DISABILITA' (1° parte)APPROVATA LA LEGGE DELEGA SULLA DISABILITA' (1° parte)
APPROVATA LA LEGGE DELEGA SULLA DISABILITA' (1° parte)
 
REDDITO DI CITTADINANZA E CONTRASTO ALLA POVERTA'
REDDITO DI CITTADINANZA E CONTRASTO ALLA POVERTA'REDDITO DI CITTADINANZA E CONTRASTO ALLA POVERTA'
REDDITO DI CITTADINANZA E CONTRASTO ALLA POVERTA'
 
Approvata la Legge Delega in materia di disabilità (II parte) Accessibilità, ...
Approvata la Legge Delega in materia di disabilità (II parte) Accessibilità, ...Approvata la Legge Delega in materia di disabilità (II parte) Accessibilità, ...
Approvata la Legge Delega in materia di disabilità (II parte) Accessibilità, ...
 
L'organizzazione regionale per il contrasto alla povertà
L'organizzazione regionale per il contrasto alla povertàL'organizzazione regionale per il contrasto alla povertà
L'organizzazione regionale per il contrasto alla povertà
 
LE RIFORME SANITARIE PREVISTE DAL PNRR
LE RIFORME SANITARIE PREVISTE DAL PNRRLE RIFORME SANITARIE PREVISTE DAL PNRR
LE RIFORME SANITARIE PREVISTE DAL PNRR
 
Prestazioni e integrazione sociosanitaria
Prestazioni e integrazione sociosanitariaPrestazioni e integrazione sociosanitaria
Prestazioni e integrazione sociosanitaria
 

Semelhante a Programmazione degli interventi di contrasto alla povertà

Cs approvazione prps 2013 15 def
Cs approvazione prps 2013 15 defCs approvazione prps 2013 15 def
Cs approvazione prps 2013 15 def
redazione gioianet
 
Programma 9:CITTÀ SOLIDALE
Programma 9:CITTÀ SOLIDALEProgramma 9:CITTÀ SOLIDALE
Programma 9:CITTÀ SOLIDALE
Comune Udine
 
Federalismo,livelli essenziali e costi standard nei servizi sociali
Federalismo,livelli essenziali e costi standard nei servizi socialiFederalismo,livelli essenziali e costi standard nei servizi sociali
Federalismo,livelli essenziali e costi standard nei servizi sociali
Franco Pesaresi
 

Semelhante a Programmazione degli interventi di contrasto alla povertà (20)

Ruolo degli enti nella gestione del reddito di inclusione (REI)
Ruolo degli enti nella gestione del reddito di inclusione (REI)Ruolo degli enti nella gestione del reddito di inclusione (REI)
Ruolo degli enti nella gestione del reddito di inclusione (REI)
 
Lotta alla povertà: politiche nazionali e finanziamenti
Lotta alla povertà: politiche nazionali e finanziamentiLotta alla povertà: politiche nazionali e finanziamenti
Lotta alla povertà: politiche nazionali e finanziamenti
 
PdL_Lavori_Pubblica_Utilità_LPU_Pettinari.pdf
PdL_Lavori_Pubblica_Utilità_LPU_Pettinari.pdfPdL_Lavori_Pubblica_Utilità_LPU_Pettinari.pdf
PdL_Lavori_Pubblica_Utilità_LPU_Pettinari.pdf
 
Gli interventi di inclusione sociale nei po regionali 2014 2020
Gli interventi di inclusione sociale nei po regionali 2014 2020Gli interventi di inclusione sociale nei po regionali 2014 2020
Gli interventi di inclusione sociale nei po regionali 2014 2020
 
Cs approvazione prps 2013 15 def
Cs approvazione prps 2013 15 defCs approvazione prps 2013 15 def
Cs approvazione prps 2013 15 def
 
Strategia nazionale per le aree interne - Liotto
Strategia nazionale per le aree interne - LiottoStrategia nazionale per le aree interne - Liotto
Strategia nazionale per le aree interne - Liotto
 
Programma 9:CITTÀ SOLIDALE
Programma 9:CITTÀ SOLIDALEProgramma 9:CITTÀ SOLIDALE
Programma 9:CITTÀ SOLIDALE
 
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienza
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienzaLe Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienza
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienza
 
Formez contributi pubblici autocostruzione
Formez contributi pubblici autocostruzioneFormez contributi pubblici autocostruzione
Formez contributi pubblici autocostruzione
 
Progetto edilizia sociale
Progetto edilizia socialeProgetto edilizia sociale
Progetto edilizia sociale
 
Programma n. 5: Per la salute
Programma n. 5: Per la saluteProgramma n. 5: Per la salute
Programma n. 5: Per la salute
 
The situation of italian unemployment
The situation of italian unemploymentThe situation of italian unemployment
The situation of italian unemployment
 
Ambiti sociali nelle Marche: dimensionamento e prospettive
Ambiti sociali nelle Marche: dimensionamento e prospettiveAmbiti sociali nelle Marche: dimensionamento e prospettive
Ambiti sociali nelle Marche: dimensionamento e prospettive
 
Rei presentazione - novembre-2017
Rei presentazione - novembre-2017Rei presentazione - novembre-2017
Rei presentazione - novembre-2017
 
Federalismo,livelli essenziali e costi standard nei servizi sociali
Federalismo,livelli essenziali e costi standard nei servizi socialiFederalismo,livelli essenziali e costi standard nei servizi sociali
Federalismo,livelli essenziali e costi standard nei servizi sociali
 
Brescia Città del Noi Bilancio sociale partecipato 2017
Brescia Città del Noi Bilancio sociale partecipato 2017Brescia Città del Noi Bilancio sociale partecipato 2017
Brescia Città del Noi Bilancio sociale partecipato 2017
 
Programma n. 13: Udine citta’ solidale
Programma n. 13: Udine citta’ solidaleProgramma n. 13: Udine citta’ solidale
Programma n. 13: Udine citta’ solidale
 
La programmazione nei servizi di cura - R. Scordamaglia
La programmazione nei servizi di cura - R. ScordamagliaLa programmazione nei servizi di cura - R. Scordamaglia
La programmazione nei servizi di cura - R. Scordamaglia
 
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Il Piano Nazionale di Ripresa e ResilienzaIl Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
 
Focus GAL PSR Lazio 2022
Focus GAL PSR Lazio 2022Focus GAL PSR Lazio 2022
Focus GAL PSR Lazio 2022
 

Mais de Franco Pesaresi

Mais de Franco Pesaresi (20)

LEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimora
LEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimoraLEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimora
LEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimora
 
Per non dimenticare. Le RSA nella pandemia
Per non dimenticare. Le RSA nella pandemiaPer non dimenticare. Le RSA nella pandemia
Per non dimenticare. Le RSA nella pandemia
 
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'
 
LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.
LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.
LEPS: Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.
 
IL PRONTO INTERVENTO SOCIALE - un Leps
IL PRONTO INTERVENTO SOCIALE  -  un LepsIL PRONTO INTERVENTO SOCIALE  -  un Leps
IL PRONTO INTERVENTO SOCIALE - un Leps
 
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVII
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVIIRIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVII
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVII
 
LE DIMISSIONI PROTETTE (riordinate nel 2021-22)
LE DIMISSIONI PROTETTE  (riordinate nel 2021-22)LE DIMISSIONI PROTETTE  (riordinate nel 2021-22)
LE DIMISSIONI PROTETTE (riordinate nel 2021-22)
 
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?
 
D. M. 77/2022: arriva il Progetto di salute
D. M. 77/2022: arriva il Progetto di saluteD. M. 77/2022: arriva il Progetto di salute
D. M. 77/2022: arriva il Progetto di salute
 
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023
 
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)
 
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)
 
Abitare e Anziani: gli alloggi assistiti
Abitare e Anziani: gli alloggi assistitiAbitare e Anziani: gli alloggi assistiti
Abitare e Anziani: gli alloggi assistiti
 
LA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPA
LA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPALA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPA
LA CARENZA DI PERSONALE SANITARIO RIGUARDA TUTTA L'EUROPA
 
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuro
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuroL'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuro
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuro
 
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.  PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI.
 
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIA
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIALA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIA
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIA
 
IL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEW
IL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEWIL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEW
IL FUTURO DELLE AZIENDE SOCIALI PUBBLICHE DOPO LA SPENDING REVIEW
 
CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE CON LA MODIFICA ...
CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE  CON LA MODIFICA ...CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE  CON LA MODIFICA ...
CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE CON LA MODIFICA ...
 
LEPS: IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO. Parte 2
LEPS: IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO.  Parte 2LEPS: IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO.  Parte 2
LEPS: IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO. Parte 2
 

Programmazione degli interventi di contrasto alla povertà

  • 1. La programmazione degli interventi di contrasto alla povertà (D.Lgs. 147/2017) Franco Pesaresi Direttore ASPAMBITO 9 Gruppo scientifico Alleanza contro la povertà ASPAMBITO 9 – Scuola superiore delle politiche sociali e sociosanitarie Jesi 27 settembre 2018
  • 2. 2 I LIVELLI DELLA PROGRAMMAZIONE Livello nazionale 1. Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri; 2. Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà 2018-2020, approvato con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del 18/5/2018; Livello regionale 3. Piano regionale per la lotta alla povertà; Livello di Ambito territoriale sociale 4. Approvazione di una sezione del Piano di Zona dedicata alla povertà, da inserire nei piani pre-esistenti.
  • 3. 3 Piano nazionale lotta alla povertà Il suo compito principale è quello di: • estendere gradualmente la platea dei beneficiari; • incrementare gradualmente l’entità del beneficio economico; ogni tre anni (anche con eventuali aggiornamenti annuali). Può stabilire anche modificazioni all’elenco degli interventi e dei servizi sociali territoriali di contrasto della povertà, elencati all’art. 7 del D. Lgs. 147/2017.
  • 4. 4 Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà 2018-2020 E’ lo strumento programmatico per l’utilizzo delle risorse della quota servizi (nel 2018: Italia 272 milioni; Marche 5,576 milioni) del Fondo povertà. Il piano triennale, individua le priorità di finanziamento, l’articolazione delle risorse tra le diverse linee di intervento, i flussi informativi e gli indicatori finalizzati a specificare le politiche finanziate e a determinare eventuali target quantitativi di riferimento.
  • 5. 5 Piano per gli interventi e i servizi sociali/2 Il Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà 2018-2020 è stato approvato con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del 18/5/2018, e fornisce diverse indicazioni su come utilizzare la quota servizi del Fondo Povertà che è necessario conoscere perché poi bisogna rendicontare la spesa (stesse modalità previste per il PON inclusione, punto 17.1 dell’avviso pubblico n.3/2016).
  • 6. 6 LEPS dentro il REI Livello Essenziale Contenuto Norma di riferimento 1. Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) È lo strumento di valutazione della situazione economica di coloro che richiedono l’accesso al REI (e alle altre prestazioni agevolate). Art. 2, comma 1 del D. Lgs. 159/2013 2. Reddito di Inclusione (REI) Il REI è livello essenziale ed è soddisfatto attraverso la realizzazione delle quattro indispensabili fasi:  l’informazione e l’accesso al REI;  la valutazione multidimensionale;  la redazione del Progetto personalizzato;  l’erogazione dei servizi e dei sostegni previsti nel Progetto personalizzato. Art. 2, comma 13 Art. 5 comma 10 e art. 6 comma 13 del D. Lgs. 147/2017 3. Offerta integrata di interventi e servizi Gli interventi e i servizi contenuti nei Progetti personalizzati devono essere forniti in modo integrato dai vari soggetti pubblici che sono coinvolti. Art. 23 comma 4 del D. Lgs. 147/2017
  • 7. 7 Priorità del Piano: 1.il servizio sociale professionale La realizzazione e il riconoscimento di livelli essenziali delle prestazioni avviene attraverso la logica degli obiettivi di servizio e cioè attraverso la realizzazione di obiettivi intermedi, puntuali e facilmente rilevabili. Il Piano identifica quale priorità per la realizzazione dei LEPS il servizio sociale professionale, le cui funzioni sono essenziali per dare concreta attuazione al REI (Legge di stabilità 2018 stabilisce che possano essere effettuate assunzioni di assistenti sociali con rapporto di lavoro a t.d. in deroga ai vincoli di contenimento della spesa di personale, nei limiti di un terzo delle risorse attribuite a ciascun ambito a valere sulla quota del Fondo povertà per interventi e servizi sociali). Gli enti locali italiani dispongono mediamente di 14 assistenti sociali ogni 100.000 abitanti - circa uno ogni 7 mila abitanti -, ma con una ampia variabilità nel territorio nazionale.
  • 8. 8 Priorità del Piano: 1.il servizio sociale professionale Il Piano ritiene prioritario assicurare almeno un assistente ogni 5.000 abitanti, nel primo triennio di attuazione del REI. Gli ambiti che presentano un numero di assistenti sociali inferiore al target dovranno vincolare parte delle risorse della quota servizi del Fondo Povertà nazionale loro attribuite all’acquisizione di tali operatori secondo lo schema della tabella successiva.
  • 9. 9 Priorità del Piano: 1.il servizio sociale professionale/3 CRITERI RISORSE Meno di 1 assistente sociale ogni 20.000 abitanti Almeno il 60% Meno di 1 assistente sociale ogni 10.000 abitanti Almeno il 40% Meno di 1 assistente sociale ogni 5.000 abitanti Almeno il 20% Almeno 1 assistente sociale ogni 5.000 abitanti Requisito soddisfatto
  • 10. 10 Priorità del Piano: 2. I punti per l’accesso Nei punti per l’accesso viene offerta informazione, consulenza e orientamento ai nuclei familiari sulla rete integrata degli interventi e dei servizi sociali e, qualora ricorrano le condizioni, assistenza nella presentazione della richiesta del REI. Secondo il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali è presente un punto per l’accesso ogni 10 mila abitanti anche se vi è una notevolissima variabilità tra regioni (si va dagli oltre 40 punti per l’accesso ogni 100.000 abitanti in Molise ai 3 del Lazio, della Basilicata e della P.A. di Trento).
  • 11. 11 Priorità del Piano: 2. i punti per l’accesso Il Piano ritiene che, per il livello essenziale dell’informazione e dell’accesso al REI, si possa fissare un obiettivo di servizio nei termini seguenti: garantire in ciascun ambito territoriale almeno un punto di accesso ogni 40.000 abitanti. Ma se in un dato ambito territoriale sono compresi comuni con meno di 10 mila abitanti, per tutti tali comuni va complessivamente previsto un punto di accesso ogni 20 mila abitanti; se invece nell’ambito è compreso un comune capoluogo di città metropolitana, per tale comune l’obiettivo è fissato in un punto per l’accesso ogni 70 mila abitanti.
  • 12. 12 Priorità del Piano: 3. Attivazione dei sostegni Il Piano ritiene necessario che almeno per tutti i nuclei in cui si sia proceduto alla definizione del quadro di analisi approfondito, venga attivato come sostegno nel progetto uno degli interventi o dei servizi sociali previsti dal Decreto Lgs. 147/2017. I sostegni possono includere i seguenti interventi e servizi sociali per la costruzione dei percorsi di inclusione: • segretariato sociale; • servizio sociale professionale per la presa in carico; • tirocini finalizzati all'inclusione sociale, all'autonomia delle persone e alla riabilitazione; • sostegno socio-educativo domiciliare o territoriale, incluso il supporto nella gestione delle spese e del bilancio familiare; • assistenza domiciliare socio-assistenziale e servizi di prossimità; • sostegno alla genitorialità e servizio di mediazione familiare; • servizio di mediazione culturale; • servizio di pronto intervento sociale.
  • 13. 13 Priorità del Piano: 4. Sostegno alla genitorialità La quarta priorità/obiettivo specifico prevede l’attivazione di un percorso di sostegno alla genitorialità ogni qual volta si presenti una situazione di bisogno complesso e nel nucleo sia presente un bambino o una bambina nei primi mille giorni della sua vita. Le ricerche dimostrano che i primi anni di vita – i primi mille giorni – sono considerati una delle fasi più delicate dell’esistenza, in cui la presenza di specifici fattori di rischio può avere effetti duraturi per il resto della vita così come, viceversa, interventi precoci e di natura preventiva risultano avere la maggiore efficacia.
  • 14. 14 Piano regionale per la lotta alla povertà Le regioni adottano con cadenza triennale, ed in sede di prima applicazione entro il 13/3/2018, un atto, anche nella forma di un Piano regionale per la lotta alla povertà, di programmazione dei servizi necessari per l'attuazione del ReI come livello essenziale delle prestazioni.
  • 15. 15 Il Piano regionale per la lotta alla povertà definisce: • gli specifici rafforzamenti su base triennale del sistema di interventi e servizi sociali per il contrasto alla povertà di cui all'articolo 7, comma 1, finanziabili a valere sulla quota del Fondo Povertà tenuto conto delle indicazioni contenute nel Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà; • l’individuazione dei punti per l’accesso al REI; • le modalità di collaborazione e di cooperazione tra i servizi sociali e gli altri enti od organismi competenti per l'inserimento lavorativo, l'istruzione e la formazione, le politiche abitative e la salute, necessarie all'attuazione del ReI; • le modalità operative per la costituzione delle équipe multidisciplinari; • le modalità operative per il lavoro in rete finalizzato alla realizzazione dei progetti personalizzati; • In caso di ambiti territoriali sociali, sanitari e del lavoro non coincidenti, nelle more dell'adozione dei provvedimenti di omogeneizzazione, le regioni individuano specifiche modalità per favorire la progettazione integrata in favore dei nuclei familiari residenti in comuni appartenenti ad ambiti territoriali non coincidenti; • Le modalità di esercizio regionale dei poteri sostitutivi.
  • 16. 16 sezione del Piano di Zona dedicata alla povertà I comuni, coordinandosi a livello di ambito territoriale, integrano i propri Piani di zona con una sezione specificamente dedicata alla povertà in attuazione del Piano regionale per la lotta alla povertà, entro sessanta giorni dall'adozione del medesimo.
  • 17. 17 La sezione del Piano di Zona dedicata alla povertà definisce: • Gli specifici rafforzamenti su base triennale del sistema di interventi e servizi sociali per il contrasto alla povertà di cui all'articolo 7, comma 1, finanziabili a valere sulla quota servizi del Fondo Povertà (le 8 prestazioni indicate); • Come integrare la programmazione e le risorse per la lotta alla povertà: – Quota servizi del Fondo povertà; – Programmi operativi nazionali (PON Inclusione ); – POR regionale relativo all’obiettivo della lotta alla povertà; – Fondi comunali. • L’attuazione del Piano regionale per la lotta alla povertà.
  • 18. 18 GRAZIE PER L’ATTENZIONE e-mail: franco.pesaresi@gmail.com Blog: francopesaresi.blogspot.com/ Franco Pesaresi