2. Gli anziani non autosufficienti
Secondo l’Istat sono il 20,6% degli anziani:
2.040.928 in famiglia + 138.321 in presidi
residenziali.
Almeno 8,9% in condizione di confinamento
individuale (+ quelli in residenze)
Nelle Marche sono il 17,3% pari a 54.760.
Fra 5 anni saranno 61.300. Confinamento
individuale + elevato del livello nazionale.
Franco Pesaresi 2
3. Chi assiste l’anziano nelle
Marche ?/1 (dati nazionali)
Non esistono dati regionali. Per avere una idea
della situazione utilizzeremo i dati nazionali.
Il 72,3% delle famiglie con almeno una persona di
65 anni e più non riceve alcuna forma di aiuto da
enti o da persone non conviventi.
La percentuale si riduce al 54,3% nelle famiglie
con almeno una persona di 80 anni e più.
In questi casi intervengono solo i familiari
conviventi.
Franco Pesaresi 3
4. Chi assiste l’anziano nelle
Marche ?/2 (dati nazionali)
Il 27,7% delle famiglie con almeno una persona di
65 anni e più riceve qualche forma di aiuto
(assistenziale) da enti o da persone non conviventi.
Chi aiuta (assiste) gli anziani?
1. Aiuto informale 18,4% (31,4% 80enni+);
2. Aiuto privato 10,0% (18,4% 80enni+);
3. Aiuto pubblico 6,8% (13,4% 80enni+).
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5. Chi assiste l’anziano nelle
Marche ?/3 (dati nazionali)
Tipologia aiuti % Famiglie con % Famiglie con
almeno un 65enne almeno un 80enne
Solo aiuti informali 12,9 19,1
Aiuti informali e da privati 2,1 4,8
Solo aiuti privati 5,9 8,4
Solo aiuti dal comune e da 2,5 3,3
istituzioni pubbliche
Aiuti informali, dal comune 2,4 5,0
e da istituzioni pubbliche
Aiuti dal comune e privati 0,9 2,6
Tutti i tipi di aiuto 1,0 2,5
Franco Pesaresi 5
6. Ancona:
Servizi per la non autosufficienza
Telesoccorso e teleassistenza
Spesa e farmaci a domicilio
Affido anziani
Assegno di cura
Sostegno assistenza familiare (badanti)
Assistenza domiciliare
Centri diurni
Strutture residenziali (cdr, rp, rsa)
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7. Le badanti nelle Marche/1
715.000 famiglie con anziani ricevono un aiuto privato:
soprattutto badanti (e in piccola parte agenzie private). Nelle Marche almeno
20.000 famiglie.
In Italia si stimano 450.000-500.000 badanti considerando anche
quelle irregolari.
Si stima che le badanti siano 10.700 nelle Marche e che quindi il
rapporto assistenti familiari/anziani sia del 3,2%. In Italia questo
rapporto sale al 4,4%.
Questo significa che probabilmente la quota di anziani assistiti
dalle badanti sia superiore tenuto conto che alcune di loro
prestano attività in più famiglie.
Franco Pesaresi 7
8. Le badanti/2
Le badanti hanno rivoluzionato il mercato
dell’assistenza. Per esempio, dal 1999
riduzione posti letto nelle strutture residenziali
e stabilizzazione numero ospiti nonostante
cresca il numero degli anziani.
La badanti hanno posto problemi nuovi:
qualità dell’assistenza, lavoro nero, gestione
del mercato del lavoro.
Franco Pesaresi 8
9. Le badanti/ che fare?
Governare il fenomeno. Diverse regioni (Veneto,
Friuli, E. Romagna, Liguria ecc.) hanno realizzato
programmi di intervento in questo settore.
Come?
– Qualificare le badanti con corsi di formazione
– Far incontrare la domanda e l’offerta
– Sostenere le famiglie bisognose e l’emersione del
lavoro nero con sostegni economici («assegno
assistenti«, pagamento contributi, ecc.)
Franco Pesaresi 9
10. Il fenomeno delle assistenti
familiari in Ancona
Fenomeno assistenziale importante. Modalità più diffusa
degli altri servizi pubblici per i non autosufficienti.
Fenomeno non governato.
Spesso non qualificato
Spesso irregolare
Domanda ed offerta di lavoro che non hanno un
luogo di incontro.
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11. LE INIZIATIVE DI ANCONA
Per governare il fenomeno e dare una
risposta ai problemi il comune di Ancona
– dopo un accordo con le OO.SS. - ha
messo in atto una serie di iniziative (dal
maggio 2006):
1. Il registro delle assistenti familiari;
2. I corsi di formazione;
3. I contributi alle famiglie.
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12. IL REGISTRO DELLE
ASSISTENTI FAMILIARI
Il registro raccoglie i nominativi delle persone che
sono disponibili ad assistere anziani o disabili a
domicilio.
Requisiti per iscrizione: aver frequentato un
percorso formativo con contenuti definiti oppure
essere in possesso di qualifiche (OSS, infermiere
ecc.).
Nella prima fase transitoria si accettano anche
domande di persone non formate ma che si
impegnano a fare il corso formativo.
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13. IL REGISTRO/2
Gestore del registro è il comune che
accetta le domande previa verifica dei
requisiti,
costruisce il data base delle domande (con
le informazioni sulla esperienza di lavoro e la disponibilità di lavoro, titoli di
studio, ecc. ),
Mette il registro a disposizione delle
famiglie che ne hanno bisogno.
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14. IL REGISTRO/3
Commissione tecnica : valuta requisiti
incerti, fa il monitoraggio della
sperimentazione e propone eventuali
modifiche al progetto (composizione: comune
OO.SS., CTP, COOSS Marche, comitato EDA)
55 iscritte. Pochissima disponibilità per il
tempo pieno.
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15. Il percorso formativo
Durata del corso: almeno 100 ore di cui
almeno 50 in aula.
Contenuti del corso: competenze di base
(diritti e doveri, CCNL, ecc); Competenze tecnico-
professionali (pulizia e igiene della persona e degli
ambienti, preparazione dei pasti, ecc.)
Attestato finale (Anche con esame)
Realizzati 3 corsi
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16. Contributi alle famiglie
Dal 2007, contributi alle famiglie che
ricorrono alle assistenti familiari
assunte regolarmente per la cura di
malati di Alzheimer.
2.000 euro a famiglia all’anno per il
pagamento degli oneri contributivi e
assicurativi delle assistenti.
Isee inferiore a € 20.000
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