7. «Una visualizzazione è qualunque
strumento visivo che può rivelare
l’evidenza, rendere l’invisibile visibile»
Alberto Cairo
7
Che cos’è una visualizzazione?
13. «Tanto più grande e articolato è
l’insieme dei dati, tanto più
efficace ed economica sarà la
sintesi per immagini»
13
14. 14
DATI
I dati sono il prodotto di ricerche,
osservazioni, misurazioni, osservazioni
del mondo esterno, della realtà.
Il dato è un singolo fatto o pezzo di informazione
17. Datizzazione della realtà
Analisi di Big Data
Real Time Data
Open Data
17
NUOVI TERMINI NEL LINGUAGGIO COMUNE
18. Datizzazione della postura del guidatore (x sicurezza e password)
Datizzazione delle parole Google Ngram
Datizzazione della posizione
Datizzazione delle interazioni, sentimenti, interessi
18
ESEMPI DI DATIZZAZIONE
20. Gli open data sono pezzi, contenuti e dati disponibili a
tutti. Chiunque può utilizzarli, riutilizzarli per diversi
scopi, ridistribuirli con gli eventuali vincoli di citare
l’attribuzione o condividerlo allo stesso modo.
Due persone hanno dato una forte spinta all’open
government: Tim Berners-Lee e Barack Obama (con la
direttiva sull’open government del dicembre 2009 e la
creazione del portale data.gov)
20
OPEN DATA
21. 21
IL FORMATO DEGLI OPEN DATA
★
make your stuff
available on the Web
(whatever format) under
an open license
★★
make it available as
structured data (e.g.,
Excel instead of image
scan of a table)
★★★
use non-proprietary
formats (e.g., CSV
instead of Excel)
★★★★
use URIs to denote
things, so that people
can point at your stuff
★★★★★
link your data to other
data to provide context
23. Ci sono varie tipologie di dati: numeri, date, luoghi, testo.
23
TIPOLOGIE DI DATI
agricoltura
3,14
lettera
7 Febbraio 2010
Londra, Inghilterra
56
-25,10
limoni
02/12/1991
12.590
20
26. Frase
Tabella
Codifica visuale
26
COME TRASFORMARE I DATI IN INFORMAZIONE ?
27. 27
L’USO DELLA TABELLA
Vantaggi:
• esprime i valori di vendita in modo preciso.
• è un mezzo efficace per cercare un particolare valore per un particolare tipo
e anno.
Svantaggi:
• memoria umana
• se siamo alla ricerca di schemi, tendenze o eccezioni all’interno di
questi valori, o se vogliamo un senso veloce della storia contenuta
nei numeri, questa tabella fallisce
28. Il metodo con cui i dati astratti vengono mappati in
strutture e forme grafiche per raggiungere due obiettivi:
comunicare in modo efficace e dare un senso ai dati.
28
CODIFICA VISUALE DEI DATI
Grafico come strumento
29. 29
«Quando si è persi tra le informazioni,
la mappa delle informazioni è
davvero utile»
David Mccandless
33. 33
E’ il paradigma della
presentazione: mondo
ANALOGICO
Arte di raccontare nuove
storie a partire dai dati
utilizzando gli strumenti del
graphic design: forme,
illustrazioni, pittogrammi,
grafici e foto.
Racconta la storia che
l’infografico vuole raccontare.
In questo caso l’infografico
agisce da giornalista che
visualizza la prova di quello
che sostiene nel suo articolo.
36. Chiamata anche Information Visualization, o Infovis
E’ il paradigma dell’esplorazione: mondo DIGITALE
L’uso di rappresentazioni visive interattive su supporto
informatico per ampliare la cognizione
Personalizzazione dei contenuti: il grafico interattivo
reagisce alle azioni di chi lo usa e al cambiamento nel
tempo dei dati che lo compongono.
36
VISUALIZZAZIONE DEI DATI
37. Il mantra della ricerca delle informazioni visive
«Prima panoramica, zoom e filtri,
poi dettagli su richiesta»
Ben Shneiderman, 1996
Per prima cosa la visualizzazione deve presentare i dati più
importanti o i punti più rilevanti. Poi permettere ai lettori
di addentrarsi nelle informazioni, di esplorarle e di darne
una lettura propria.
COME ORGANIZZARE LE
VISUALIZZAZIONI INTERATTIVE?
37
38. Scorrimento e panning spostarsi lungo un barra di
navigazione finchè non si è giunti alla zona di interesse
Zoom
Apertura e chiusura
Classificare e riordinare
Ricercare
38
TECNICHE DI NAVIGAZIONE
ED ESPLORAZIONE
39. Visualizzazione sulla popolazione mondiale la crescita
della popolazione degli stati e delle città.
Oscar
http://www.nytimes.com/interactive/2013/02/20/movi
es/among-the-oscar-contenders-a-host-of-
connections.html?_r=0
Donne e olimpiadi
https://www.theguardian.com/sport/ng-
interactive/2018/feb/08/winter-olympics-womens-long-
race-to-parity
Città del capo https://www.theguardian.com/cities/ng-
interactive/2018/feb/03/day-zero-how-cape-town-
running-out-water
VISUALIZZAZIONI INTERATTIVE
39
40. Quale forma grafica si adatta
meglio ai compiti in cui la nostra
infografica deve aiutare i lettori?
LA SCELTA DELLA FORMA GRAFICA
40
41. SCALA PERCETTIVA DI CLEVELAND E MCGILL
Nel 1984 William Cleveland e Robert McGill
pubblicarono un saggio pionieristico dal titolo
«Graphical perception: theory, experimentation,
and application to the development of graphical
methods”
Gli autori hanno stilato una lista di dieci attività
percettive elementari che corrispondono a dieci
forme grafiche per rappresentare i dati,
classificandole a seconda dell'accuratezza con
cui la mente umana individua le differenze e/o
le somiglianze.
Classificazione secondo una scala decrescente
dell’accuratezza nella percezione
41
42. Più è accurata la valutazione che il lettore è chiamato a
fare sui dati, più in alto sulla scala deve essere la forma
grafica scelta.
Talvolta però lo scopo che ci proponiamo con il nostro
grafico non è rendere possibile confronti rigorosi ma
facilitare la percezione di schemi più ampi o del rapporto
di una variabile con la propria posizione geografica.
SCALA PERCETTIVA DI CLEVELAND E MCGILL
42
43. PERCEZIONE DELL’INTENSITA’ DEL COLORE
Possiamo capire in quale comune la
percentuale del settore agricolo è
maggiore? E in quale minore?
Possiamo però comprendere a
colpo d’occhio in quali zone di
Verona prevale il settore
agricolo
43
NO
44. Se vogliamo permettere confronti precisi dobbiamo
utilizzare le forme grafiche poste in alto della scala di
Cleveland e McGill
PERCEZIONE DELL’INTENSITA’ DEL COLORE
Vedi mia visualizzazione
44
45. LA PERCEZIONE DELLE AREE
Se sapete che la capitalizzazione
di mercato della banca A nel 2007
era di 80 milioni di euro, a quanto
ammontava nel 2009?
45
47. Il cervello non è bravo a calcolare le aree delle superfici! È
molto più bravo a confrontare dimensioni singole come la
lunghezza o l’altezza.
LA PERCEZIONE DELLE AREE
Quello che il graphic designer vuole che
il lettore metta a confronto: le AREE
Quello che il lettore confronta
effettivamente: i DIAMETRI
Quando confrontiamo le aree sottostimiamo le differenze
47
48. NO! Dipende dallo scopo della nostra visualizzazione
LE AREE SONO SEMPRE SBAGLIATE?
48
50. Uno dei principi più importanti quando si tratta di
infografica e visualizzazione è il seguente:
la forma deve essere vincolata dalle funzioni della vostra
rappresentazione
Un complesso di dati può assumere più forme affinchè i
lettori possano effettuare operazioni e ricavarne dei
significati ma non può assumere una forma qualsiasi.
50
FORMA E FUNZIONE
58. XVII sec.: Utilizzo del sistema di assi cartesiani di Renè
Descartes.
In un primo momento i grafici sono costruiti per
motivare argomenti matematici e hanno le sembianze di
funzioni.
COMPARAZIONE: GRAFICO A LINEE
Grafico della mortalità di Huygens(1669) Relazione pressione-altitudine di Halley(1686)
58
59. Bisogna aspettare la pubblicazione del Commercial and
Political Atlas di William Playfair nel 1786 per veder
comparire i primi grafici della serie storica del tutto
simili a quelli moderni.
COMPARAZIONE: GRAFICO A LINEE
Elementi ancora presenti nei
grafici moderni:
• assi graduati ed
etichettati
• griglie
• titolo
• etichette
• linee indicanti il
cambiamento dei valori
lungo il tempo
• colori per distinguere le
categorie. 59
60. E’ nato per caso e per necessità: non aveva sufficienti
dati per costruire l’andamento anno per anno.
Playfair scrive «This chart…does not comprehend any
portion of time, and it is much inferior in utility to those
that do»
COMPARAZIONE: GRAFICO A BARRE
60
62. 1-Il grafico a barre in pila descrive il totale permettendo,
allo stesso tempo, un livello di suddivisione interno dei
dati.
2-L’area graph combina le caratteristiche del grafico a
linee e quello a barre impilate
VARIANTI: BARRE IN PILA E AREA GRAPHS
1 2
62
63. E’ un grafico del flusso costruito attorno a un asse centrale:
visualizza il trend nel tempo nei dati.
STREAM GRAPH
63
http://www.nytimes.com/interactive/2009/07/31/business/20080801-metrics-graphic.html
64. Sono una serie di piccoli grafici o mappe simili che permettono una facile
comparazione. La costanza del design permette al lettore di focalizzarsi sul
cambiamento nei dati e non su quello del design.
Sono economiche: una volta capito il design di un pezzo si ha accesso
immediato ai dati delle altre parti.
COMPARAZIONE: SMALL MULTIPLES
64
66. Chiamato anche coxcomb
(cresta di gallo) per la sua
forma
Inventato da Florence
Nightingale 1858 come
aiuto per descrivere la sua
esperienza nella guerra in
Crimea.
Dimostra come le cause
della morte sono
maggiormente dovute alla
scarsa igiene e
sovraffollamento degli
ospedali rispetto alle ferite
da guerra
COMPARAZIONE: DIAGRAMMA POLARE
66
per una visione interattiva
67. E’ utilizzato per mettere in relazione due variabili
I dati sono visualizzati come una collezione di punti ciascuno con una
posizione sull’asse verticale e una sull’asse verticale
Le variabili sono correlate? Direttamente o indirettamente proporzionali?
RELAZIONE: SCATTER PLOT
67
68. Per codificare più variabili, fino a quattro (2+2), si
variano le dimensioni dei punti e il loro colore.
RELAZIONE: GRAFICO A BOLLE
Gapminder: www.bit.ly/1fkfenH
68
69. L’istogramma è lo strumento più efficace per la
rappresentazione grafica della distribuzione in classe di
un fenomeno continuo.
DISTRIBUZIONE: ISTOGRAMMA
69
70. La DEFINIZIONE è tautologica: sono quelle mappe che si
focalizzano su un particolare tema, argomento, set di
dati.
Semplificano ed eliminano molte caratteristiche delle
mappe geografiche per concentrarsi su quelle più rilevanti.
Il loro SCOPO è quello di legare uno specifico set di dati
alla loro posizione geografica e di visualizzare schemi di
DISTRIBUZIONE SPAZIALE di una o più grandezze.
POSIZIONE: LE MAPPE TEMATICHE
70
71. 5 TIPI:
Mappa a punti
Mappa coropleta
Mappa a simboli proporzionali
Mappa isopleta
Mappa del flusso
Cartogrammi
TIPOLOGIE DI MAPPE TEMATICHE
71
72. MAPPA A PUNTI
E’ usata per rappresentare fenomeni discreti e il suo obiettivo è rivelare schemi di
distribuzione di un fenomeno. Es. Mappa del colera di John Snow del 1854.
72
73. MAPPA COROPLETA
La tipologia più comune. Sono costruite attraverso l’uso di differenti sfumature di colore
per rappresentare la proporzione di una certa grandezza in aree differenti. Funzionano
meglio con dati derivati (percentuali, rapporti) perché l’intensità del colore è associata
inconsciamente alla concentrazione di una variabile in un’area.
1
2
3 73
75. MAPPA A SIMBOLI PROPORZIONALI
Questo tipo di mappa lavora meglio con dati grezzi, non lavorati. Utilizzano forme, per
di più cerchi o quadrati, scalate nelle dimensioni in relazione alla quantità della
variabile in un determinato punto.
75
77. MAPPA ISOPLETA
Come la mappa coropleta utilizza le sfumature di un colore per mostrare la densità di un
fenomeno in una certa area. Ciò che la distingue è il fatto che i confini di ogni regione
non sono determinati da limiti politici o amministrativi ma da linee di uguale valore,
chiamate ISOLINEE. Es. immagini dei trasmissioni meteo
77
78. MAPPA DEL FLUSSO
Queste mappe rappresentano il movimento attraverso la mappa utilizzando linee di
spessore proporzionale al valore mostrato. Es. Mappa sulla campagna militare di
Napoleone in Russia.
78
80. CARTOGRAMMI
Queste mappe scalano le unità enumerative (regioni, paesi, città) in modo proporzionale
al valore a cui sono associate. I cartogrammi sono di due tipi:
CARTOGRAMMA CONTINUO: i confini
con le regioni vicine sono mantenuti ma
questo causa distorsioni nella forma.
CARTOGRAMMA NON CONTINUO: le
forme delle regioni mantengono la loro
forma originaria perché le relazioni
spaziali non sono rispettate.
80
81. Mostrano la partecipazione di una parte rispetto al
tutto.
Codificano relazioni, rapporti e percentuali
Difetti: difficoltà nel comparare più torte; difficoltà nel
giudicare le angolazioni
COMPOSIZIONE: LE TORTE
16,00%
15,00%
21,00%
17,00%
5,00%
5,00%
7,00%
10,00%
4,00%
Imprese registrate del Comune di Grezzana per settore
Fonte: Camera di commercio di Verona
Agricoltura
Manifattura
Costruzioni
Commercio
Trasporto e magazzinaggio
Alloggio e ristorazione
immobiliare
servizi
altro
81