2. Empirismo: Saggio
Corrente filosofica sull’intelletto
basata sull’esperienza umano(1690)
diretta e sensibile.
Lo stato John Locke Rifiuto
liberale. (Wrington,1632-Oates dell’innatismo e
1704) affermazione della
tabula rasa.
Contratto sociale.
Pensieri
sull’educazione. Teoria della
conoscenza
Conoscenza Conoscenza
sensibile: certa solo dimostrativa.
se è attuale
Tolleranza religiosa:
basata sui principi Conoscenza
dell’illuminismo. intuitiva:
connessione tra
due idee.
La fede deve essere
dimostrata
razionalmente.
3. John Locke
John Locke nasce nel 1632 a Wrington , presso Bristol da un
avvocato che aveva preso parte alla prima rivoluzione inglese
in difesa dei diritti del Parlamento. Si laurea in medicina
all’università di Oxford. Per i suoi studi di scienze naturali
diventa il membro della Società Reale. In seguito a dei conflitti
con i vari esponenti tra i quali Carlo II , si rifugia in Olanda
dove scrive delle lettere sulla tolleranza nella quale parla della
necessità di una vera tolleranza politica e religiosa tra gli
uomini .Per questo viene accusato dal governo inglese e
costretto a nascondersi e cambiare spesso nome e residenza.
Muore nel 1704 presso il castello di Oates dove era stato
ospitato da sir Masham.
4. Empirismo
L’empirismo è una corrente filosofica che insieme al razionalismo
si è affermata nella seconda metà del 600. Per tale forma di
pensiero si intende l’esperienza diretta e sensibile, che aveva
avuto i suoi inizi con Bacone ed è stata portata avanti in
particolare da John Locke, che è considerato da molti il padre
dell’empirismo. Occorreva non solo parlare della realtà, ma
operare nelle cose: per questo Locke unì sempre le sue
riflessioni alle preoccupazioni pratiche.
5. Empirismo
In base a questa premessa scrisse un opera importante, che si
intitola: il saggio sull’intelletto umano. In quest’opera affronta
la questione dei limiti della conoscenza umana , attraverso la
quale sostiene la teoria della tabula rasa, la quale non accetta
la presenza delle idee innate nell’uomo, perche l’uomo alla
nascita è come se fosse un foglio bianco e con questo si
contrappone alle idee della scuola platonica di Cambridge.
6. Teoria della conoscenza
Dopo aver criticato l’innatismo, fonda un nuovo tipo di teoria sulla conoscenza
umana e la divide in tre gradi fondamentali:
conoscenza sensibile : è certa solo se è attuale (ossia solo se la cosa si
trova di fronte a te)
- conoscenza intuitiva : mediante la quale si coglie con immediatezza la
connessione esistente tra due idee.
- conoscenza dimostrativa : mediante la quale non si coglie
immediatamente la connessione esistente tra due idee , ma attraverso
l’uso di altre idee, chiamate prove.
7. Teoria della conoscenza
Distingue le idee in idee semplici,idee complesse e idee di sostanza.
Idee semplici: quelle che derivano o dalla sensazione (che ci mette in
comunicazione col mondo esterno o la riflessione (che si riferiscono
alle operazioni della nostra coscienza) e il nostro intelletto si limita a
riceverle.
Le idee complesse: si riferiscono ad un substrato comune (sensazioni
di colore, di sapore, di forma, di odore, di gusto), quelle di relazione si
hanno
quando l’intelletto unisce una o più idee e le compara come quando si
dice che un uomo è più alto di un altro.
Idee di sostanza: quelle che noi percepiamo attraverso i sensi.
Esistono, ma sono idee confuse e oscure.
8. Lo stato liberale
Locke s’interessò vivamente al problema politico, lasciando anche qui
una traccia notevole. Egli può dirsi il primo teorico di quella
concezione che prese poi il nome di Liberalismo. Parte
dall’affermazione che l’uomo, prima ancora di far parte della società,
ha dei diritti naturali, per esempio, il diritto alla vita, alla libertà, alla
proprietà. Allo stato di natura doveva difendere da sé, contro la
prepotenza degl’altri, questi diritti.
Da qui nasce l’esigenza di un accordo tra gli uomini che, con una
specie di contratto (il contratto sociale) danno vita allo stato.
Compito essenziale dello Stato è quello di difendere e di garantire i
diritti naturali degl’individui.
9. La religione razionale
Locke, in campo religioso, sostenne che occorreva liberarsi dai dogmi
e dalle sottigliezze dei teologi, per sottoporre la stessa rivelazione
divina alla ragione dell’uomo. É l’uomo che giunge con i suoi mezzi
alla religione, anche se non ne può penetrare tutti i contenuti; Perciò
è la ragione umana che, secondo il punto di vista di Locke, si pone ad
arbitra anche della credibilità della fede. Non vi è nessun depositario
della verità e il fanatismo religioso appare assurdo. La religione va
dunque ricondotta entro i limiti naturali stabiliti dalla ragione.
10. La religione razionale
Da tale idea di tolleranza religiosa Locke comunque esclude la Chiesa
cattolica, la quale è imputata di non ammettere l'ideale di tolleranza volendo
imporre la propria religione pure attraverso la natura confessionale dello
stato, e gli atei, che, non prestando fede in nessun Dio, non sono attendibili
dal punto di vista dei valori morali e in particolare nei giuramenti.
Per queste sue idee, che gli valsero dure accuse, Locke fu, anche in tale
campo, un precursore della mentalità del 700 e in particolare dell’illuminismo.
11. Pensieri sull’educazione
I pensieri sull’educazione maturati da John Locke sono delle epistole
nelle quali si parla delle varie educazioni che dovrebbe avere la classe
dirigente dell’Inghilterra. La classe in questione è quella
aristocratica, ovvero quella dei gentleman ( membri della nuova
aristocrazia).
L’educazione del gentleman avviene sotto la guida del padre e di un
precettore privato. Il precettore sarà maestro di virtù, di
autocontrollo e di capacità direttiva. La scuola è vita e non solo
preparazione alla vita, e richiede un’educazione aperta (open
education) come valorizzazione della libertà e della creatività
dell’allievo. Il lavoro viene esaltato nel suo valore educativo; ogni
lavoro manuale rafforza l’esercizio ed è utile per la salute. Materie
essenziali per l’esercizio della vita pratica del gentleman sono la
geografia,la matematica e il diritto civile e pubblico, mentre sono da
evitare il verbalismo e la retorica, perché favoriscono fraintendimenti,
inganni e errori.
12. Pensieri sull’educazione
Il modello educativo di Locke è incentrato sull’interiorizzazione, in
quanto la formazione del carattere avviene soltanto attraverso la
reale interiorizzazione dei principi che successivamente si
evidenziano nell’esteriorità. Affinché l’interiorizzazione si produca è
necessario che l’allievo eserciti fin dalla prima infanzia le sue
potenzialità. La formazione del carattere avviene attraverso
l’esperienza, lo sviluppo dell’interiorità per mezzo dell’esercizio
dell’esteriorità. Locke valorizza il gioco e il lavoro. I materiali di gioco
devono essere costituiti da piccole cose della vita quotidiana, grazie
alle quali il bambino può esprimere liberamente la sua creatività e lo
fa passare gradualmente dal gioco al lavoro.
13. Pensieri sull’educazione
Il lavoro viene esaltato nel suo valore educativo; ogni lavoro
manuale rafforza l’esercizio ed è utile per la salute. Materie essenziali
per l’esercizio della vita pratica del gentleman sono la geografia,la
matematica e il diritto civile e pubblico, mentre sono da evitare il
verbalismo e la retorica, perché favoriscono fraintendimenti, inganni
e errori.
14. Esercizi per la comprensione.
Rispondi alle seguenti domande.
1.Parla dei pensieri sull’educazione. V F
2. Perché John locke è considerato il padre dell’empirismo?
3. Parla dell’idee semplici, dell’idee complesse e delle idee di sostanza.
4. Come la pensava John Locke sulla religione?
Rispondi alle seguenti domande con V o F (vero o falso)
John Locke è nato a Wrington.
John Locke non esclude la chiesa cattolica.
Segna la risposta esatta con una crocetta:
John Locke è morto a:
a. Wrington b. Wooton c. Oates