3. di come sia importante
riscoprire la nostra capacità
“rotonda” di comunicare
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4. perché comunica chi
“arriva” a toccare corde
profonde
e arriva chi si mette in viaggio
(e in gioco) completamente
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5. che ci piaccia oppure no…
annaspiamo in un mare di chiacchiere
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6. Le parole sono diventate l’unico
strumento di comunicazione
abbiamo bisogno di qualcosa di nuovo
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7. Stranezze: nessuno
dice apertamente che…
il modo migliore per fare carriera
è rendersi incomprensibi
il modo migliore per dire una cosa
è dirne un’altra
di fatto accade
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8. dobbiamo imparare a riattivare
contemporaneamente i due canali:
la volpe e il colibrì
quindi sentire, leggere, guardare,
disegnare e scrivere
le immagini danno senso alle parole
e viceversa
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9.
10. non abbiamo bisogno di un maggior
numero di parole ma di idee valide
e chiare e per trovarle dobbiamo
Vederle.
Nel mare di chiacchiere non si vede,
c’è caos: occorre una via di fuga
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12. Cosa sono i pensieri vividi?
il frutto di una combinazione
visiva e verbale
vivido: visivamente +
verbalmente interdipendente
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13. Non si fa che parlare
di innovazione
ma questo non è un modo
diverso di GUARDARE il
mondo?
se il nostro scopo è guardare,
che fine hanno fatto le
immagini?
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14. l’errore più comune che si fa. è ritenere il disegno al pari delle
rotelle della bici e su questo è fondato tutto il nostro insegnamento
il fatto che
con le parole
si possa
descrivere
qualsiasi cosa,
non significa
siano sempre il
migliore
strumento
15. Parole usate correttamente, ci
aiutano a pensare bene, a
trasmettere sensazioni, a chiarire la
complessità.
Se usate bene, non solo cambiano la
nostra visione del mondo ma il
mondo stesso.
se però non funzionano creano
bla bla bla
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16.
17. “il consiglio migliore che si possa
dare a un aspirante scrittore, è che
questi si doti di un rilevatore di
fesserie”
-Ernest Hemingway
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18. per difenderci nella selva
delle chiacchiere, ci
costruiremo un blablametro
prenderemo in considerazione
l’idea, l’intenzione e la vividezza
del messaggio
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21. Torniamo a fidarci di
noi stessi
se una riunione/colloquio/lezione ci
annoiano mortalmente e ci diamo i
pizzicotti per stare svegli, abbiamo un
problema, o meglio: l’oratore ne ha
uno :)
Il nostro blablametro inizia a
muoversi quando non
capiamo al volo
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22. il messaggio è subito chiaro, quando
l’esposizione è semplice
una spiegazione è noiosa quando chi
parla non semplifica o non ha chiara
l’idea
a volte semplicemente non c’è
un’idea dietro al discorso che è
vuoto
quando poi l’idea è fuorviante e
cercano di farci abboccare: meglio
darsela a gambe
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24. per ottimizzare la comunicazione
verbale dovremmo inserire
l’elemento visivo
La vividezza permette a un’idea
chiara verbalmente, di diventare
cristallina
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28. volpe
colobrì
emisfero destro e sinistro vedono
diversamente la stessa immagine
il punto è: imparare a mettere insieme
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29. col tempo la visione parziale ha
preso il sopravvento
ma: le parole hanno bisogno di
linearità, inizio, svolgimento e fine
mentre un paesaggio è presente
“tutto insieme”.
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30. il punto è tornare
a usare mente
visiva e verbale
insieme
31. il vero motivo per cui parliamo troppo e male,
è che non siamo in equilibrio.
32. il punto è, che la scuola sfama la volpe
e trascura il colibrì
33. per migliorare il nostro
modo di pensare dobbiamo:
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41. poi, sempre perché amo che vi facciate
una vostra idea senza prendere troppo
sul serio alcunché…
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42. O sta per osso
la comunicazione deve essere efficace, diretta, arrivare
in fretta al punto, per dare (anche) struttura al racconto
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