SlideShare uma empresa Scribd logo
1 de 19
Teoria della bacchetta e del bastone Jäger
Per affrontare la teoria della bacchetta e del bastone, bisogna far riferimento a ciò che è stato
studiato, definito e descritto da Emilio Baumann nei suoi manuali di Ginnastica, ove il Maestro ha
saputo sistematizzare in maniera esemplare le conoscenze dell’epoca relative a questi, da Lui
medesimo definiti “piccoli attrezzi leggeri”.
La bacchetta è costituita da legno grezzo o verniciato e in
origine veniva considerata come attrezzo prevalentemente
femminile; la misura del perimetro oscilla tra i sei e i dieci
centimetri.
La sua lunghezza doveva essere adatta all’altezza delle
allieve, tale da corrispondere alla distanza perpendicolare tra
il piede e la cintura, o nell’impugnarla al braccio, alla
distanza perpendicolare tra la mano e il vertice della testa.
Il bastone era invece di ferro e fu ideato in Germania da Otto Heinrich Jäger.
“L’omonimo bastone venne
introdotto in Italia da Costantino
Reyer e diffuso da Pietro Gallo,
attraverso la pubblicazione del suo
manuale. L’attrezzo costituito da
un’asta di ferro era maneggevole e
di basso costo. Ebbe così una
grande diffusione nell’Italia di fine
Ottocento. Dopo il 1874 venne
anche incluso tra gli attrezzi
obbligatori per il corredo completo
delle palestre scolastiche”.
Questi attrezzi sono nati per simulare i movimenti e preparare al maneggio e all’uso del fucile,
pratica che all’epoca costituiva patrimonio delle nuove generazioni educate alla disciplina militare.
La teoria di bacchetta e bastone raggruppava gli ordinativi, le partenze e gli arrivi, le
impugnature, le posizioni e i generi di esercizi.
Gli ordinativi comprendevano il maneggio della bacchetta e tutti quei comandi eseguiti in sequenze
coreografiche attraverso cui gli allievi si accingevano a prendere, distribuire e riporre l’attrezzo, che
si trovava nell’apposita rastrelliera. Ad oggi possono essere trascurati perché viene a mancare
l’esigenza, propria dell’epoca, di mostrare gli esercizi durante rappresentazioni collettive e saggi.
Le partenze e gli arrivi rappresentavano le posizioni con le quali si iniziava e si terminava un
esercizio combinato. Molto spesso partenze e arrivi coincidevano.
Le posizioni descritte da Baumann per la bacchetta, erano ben definite e le medesime erano
utilizzate anche per il bastone. Fatta eccezione per le prime due (al piede e al braccio) che si
possono trascurare perché esclusivamente attinenti al maneggio del fucile, le restanti sono ancora
valide e sono:
Bacchetta al piede/ braccio; bacchetta basso in prima o seconda, bacchetta in basso a destra o
sinistra; bacchetta braccia flesse, bacchetta avanti, avanti a destra o sinistra; bacchetta fuori a
destra e sinistra; bacchetta incrociata a destra o sinistra; bacchetta in alto, alto a destra o
sinistra; bacchetta sopra, sopra a destra o sinistra; bacchetta addosso, addosso destra o
sinistra; bacchetta dietro.
I rovesci mani sopra e sotto.
Per ciò che concerne i generi di esercizi si distinguevano le spinte, gli slanci, gli slanci/spinte, le
circonduzioni e le combinazioni.
Questi generi di esercizi sono definiti, oggi come al tempo di Baumann, nel seguente modo:
La spinta è il rapido passaggio da una posizione breve a una lunga;
ad esempio: da braccia flesse spinta della bacchetta in avanti, alto, basso; da sopra spinta della
bacchetta alto, addosso, dietro.
Gli slanci consistono nel rapido passaggio da una posizione lunga a un’altra posizione lunga
mantenendo i gomiti ben tesi;
ad esempio: da bacchetta avanti passare a bacchetta in alto, da basso a destra ad alto, da alto ad
addosso, e così via.
Lo slancio/spinta rappresenta il rapido passaggio da una posizione semibreve a un’altra semibreve
passando da una posizione lunga;
ad esempio: da bacchetta fuori a sinistra passare a fuori a destra per basso, avanti, alto; da bacchetta
sopra a sinistra passare a sopra a destra per alto, addosso, dietro.
Le circonduzioni della bacchetta si eseguono generalmente i quattro tempi;
ad esempio: partenza da bacchetta in alto, passare fuori a sinistra, basso, fuori destra e ritorno in
alto.
Le combinazioni possono essere anche rappresentate dal vario assemblaggio dei generi descritti.
Baumann pretendeva che i passaggi da una posizione all’altra della bacchetta fossero recisi ed
eseguiti al massimo della velocità. Fondamentale era la consegna del rispetto assoluto
dell’assetto corretto di tutti i segmenti scheletrici durante l’esecuzione.
Se la bacchetta era considerata attrezzo femminile, il bastone apparteneva agli attrezzi ad uso
maschile: il suo peso, essendo fatto di ferro, richiedeva maggiore forza nell’esecuzione degli
esercizi rispetto alla bacchetta; era quindi un tipo di allenamento più indicato per i fisici maschili.
Esercitarsi con il bastone di ferro era l’anticamera per imparare a maneggiare il fucile.
Il bastone, che prende il nome del suo inventore Otto Heinrich Jäger di Stuttgard, era un attrezzo
del tutto nuovo, non contemplato dall’Atlante Obermann, e importato con grande successo dalla
Germania in Italia dopo il 1874. Costituito da un’asta di ferro rivestita di canapa o verniciata a
fuoco con attaccata una cinghia di pelle per il trasporto, era considerato “anello di congiunzione tra
la ginnastica da camera e quella degli attrezzi” (da lettera della presidenza della Società Veneziana
di Ginnastica Costantino Reyer al ministro della P.I. datata 11-4-1878).
Esso aveva il pregio di costare pochissimo, di essere maneggevole e di permettere un gran numero
di posizioni ginnastiche atte a promuovere l’esercizio muscolare in quasi ogni parte del corpo. Tutte
le palestre, considerato il costo limitato, erano in grado di acquistarne un gran numero da distribuire
agli allievi, che potevano così svolgere contemporaneamente i loro esercizi senza doversi sottoporre
alle turnazioni necessarie per l’uso dei grandi attrezzi.
Il merito di aver introdotto in Italia il bastone Jäger va ascritto a Costantino Reyer, quello di averne
diffuso l’impiego a Pietro Gallo. Dopo il 1874 venne anche incluso dal governo tra gli attrezzi
obbligatori per il corredo completo delle palestre di ginnastica. La fortuna incontrata da questo
attrezzo è incontestabilmente documentata dal fatto che nel 1880, a Venezia, ma anche in altre città
d’Italia, il numero dei bastoni Jäger per ciascuna palestra s’attestava sulle centoventi-centotrenta
unità, nelle versioni in ferro e in legno: più costosa la prima, di prezzo assai limitato la seconda (da
“Elenchi degli attrezzi presso le palestre delle scuole di Venezia”, allegati alla lettera del direttore
della ginnastica Pietro Gallo al provveditore degli studi locale, datata 24-5-1880). Non vi era
industria italiana di attrezzi da ginnastica che non ne producesse, visto l’ampio mercato, in grande
quantità.
Come precedentemente spiegato fu Pietro Gallo, illustre ginnasiarca della scuola veneziana, a
diffondere l’impiego in Italia, attraverso la pubblicazione nel 1879 del suo manuale: Il bastone
Jäger.
Nel testo, il Maestro Gallo trascrive parte di un articolo da lui pubblicato nel giornale “La
Ginnastica”, dove dall’entusiasmo espresso, bene si comprende la grande importanza conferita al
bastone Jäger:
“Posso asserire per prove di fatto che nessuno altro attrezzo sviluppa in si breve tempo gli arti
superiori al pari di questo del Jäger, e che non v’è altro ginnico esercizio che alletti di più la
scolaresca e la tenga costantemente attenta e disciplinata. E notisi poi che questi due cardini del
progresso dell’istruzione fisica, attenzione e disciplina, si conseguiscono naturalmente dall’energia
dei movimenti e dalle posizioni di finissima estetica che adornano il ginnasta nei differenti
atteggiamenti”.
“L’attrezzo inoltre del ginnasta alemanno sviluppa nella presa rovescio, parecchi muscoli che non
si possono esercitare senza pericolo coll’uso di altri attrezzi”.
Pietro Gallo (1841-1916) fu tra i fondatori
della Federazione Ginnastica Italiana nel
1869 e costituì la Società Ginnastica
Veneziana “Costantino Reyer” nel 1872.
Appoggiò Baumann nella sua opposizione
alla Reale Società Ginnastica di Torino,
condividendone i principi di rinnovamento.
“Quando poi agli esercizi delle estremità superiori si uniscono quelli degli arti inferiori, allora si
ottiene uno sviluppo armonico di tutto il corpo”.
Fine anteprima
Posizioni di base
BACCHETTA AL PIEDE
BACCHETTA BASSO IN PRIMA
BACCHETTA AL BRACCIO
BACCHETTA BASSO IN SECONDA
BACCHETTA BASSO A DESTRA
BACCHETTA BASSO A SINISTRA
BACCHETTA BRACCIA FLESSE BACCHETTA AVANTI
BACCHETTA AVANTI A SINISTRA
BACCHETTA AVANTI A DESTRA
BACCHETTA FUORI A SINISTRABACCHETTA FUORI A DESTRA
BACCHETTA INCROCIATA A SINISTRA BACCHETTA INCROCIATA A DESTRA
BACCHETTA SOPRA
BACCHETTA SOPRA A DESTRA BACCHETTA SOPRA A SINISTRA
BACCHETTA IN ALTO A DESTRA BACCHETTA IN ALTO BACCHETTA IN ALTO A SINISTRA
BACCHETTA ADDOSSO
BACCHETTA ADDOSSO A DESTRA
BACCHETTA ADDOSSO A SINISTRA
BACCHETTA ADDOSSO A DESTRA BACCHETTA ADDOSSO A SINISTRA
Prova per la rigidità scapolo omerale
L’esercizio può essere utilizzato sia come prova per valutare la rigidità scapolo omerale, sia per il
potenziamento dei muscoli dorsali, magari impugnando il bastone Jäger.
La posizione di partenza (P.P.) è decubito prono, mento a contatto con la panca, braccia distese,
mani che impugnano la bacchetta sopra con passo unito. Da questa posizione bisogna staccare le
FIG.1
VV
BACCHETTA DIETRO
P.P
OOO
UUFI
FFIG.
1
mani e le braccia più in alto che si può, mantenendo il mento a terra e tenendo fermo il resto del
corpo (fig.1).
Questo esercizio è tratto con leggere modifiche dal libro del Prof. Pecchioli “Elementi di Ginnastica
Correttiva”. Secondo l’autorevole ortopedico, la prova è negativa per la rigidità scapolo omerale se
si riesce a staccare la bacchetta almeno di 5-10 centimetri dalla panca per un tempo di tre secondi.
Sarebbe auspicabile iniziare ad allenarsi con la bacchetta dopo essersi sottoposti a tale prova.
Fine anteprima
Inclinazione busto avanti
Nella figura 1 si utilizza la bacchetta verticale come appoggio per realizzare un esercizio di
inclinazione del busto in avanti. Gli effetti motori che si vogliono ottenere sono:
l’allungamento dei muscoli ischio-crurali ricercando l’antiversione del bacino per disporre
l’osso sacro in posizione orizzontale (parallelo a terra), e la stimolazione in estensione
dell’articolazione scapolo-omerale.
Le figure 2 e 3 rappresentano un ottimo esercizio per la correzione delle scapole alate
paramorfiche, come insegnato dall’illustre Ortopedico e Maestro di Ginnastica Dott. Prof.
Marco Pecchioli, direttore dell’Istituto Duchenne di Firenze.
FIG.1
UUFI
FIG.2
UUFI
FIG.3
UUFI
FIGURA 1
P.P 1°T
UUFI
2°T
3°T 4°T 5°T
6°T
Esercizio combinato in sei tempi (T):
Posizione di partenza (P.P.): in piedi bacchetta in basso in prima
1° T: con un saltello divaricare le gambe e portare la bacchetta
nella posizione di braccia flesse
2° T: saltare unendo le gambe e spingere la bacchetta avanti
3° T: saltare divaricando le gambe e slanciare la bacchetta in alto
4° T: saltare unendo le gambe e portare la bacchetta sopra
5° T: saltare divaricando le gambe e spingere la bacchetta addosso
6° T: saltare unendo le gambe e slanciare la bacchetta dietro
Circonduzione della bacchetta sul piano frontale in quattro tempi
(T), partenza in basso (P.P), passando per fuori sinistra, alto, fuori
destra e ritorno in basso.
P.P.
1° T
2° T
3° T
4° T
Esercizio in due tempi
P.P
1° T
2° T
1° T1° T
2° T

Mais conteúdo relacionado

Mais procurados

Mais procurados (20)

Auxologia
Auxologia Auxologia
Auxologia
 
Quadro svedese
Quadro svedeseQuadro svedese
Quadro svedese
 
Acuaerobic
AcuaerobicAcuaerobic
Acuaerobic
 
Pagine da periodizzazione allenamento_tudor bompa.pdf
Pagine da periodizzazione allenamento_tudor bompa.pdfPagine da periodizzazione allenamento_tudor bompa.pdf
Pagine da periodizzazione allenamento_tudor bompa.pdf
 
Atletica
AtleticaAtletica
Atletica
 
Unit 7 acrosport (english) 4º
Unit 7 acrosport (english) 4ºUnit 7 acrosport (english) 4º
Unit 7 acrosport (english) 4º
 
Dai comuni alle signorie
Dai comuni alle signorieDai comuni alle signorie
Dai comuni alle signorie
 
Salute benessere
Salute  benessereSalute  benessere
Salute benessere
 
Le leve
Le leveLe leve
Le leve
 
Sport & Valori
Sport & ValoriSport & Valori
Sport & Valori
 
I VALORI DELLO SPORT
I VALORI DELLO SPORTI VALORI DELLO SPORT
I VALORI DELLO SPORT
 
Sedute prepartita mobilità articolare allungamento muscolare
Sedute prepartita mobilità articolare allungamento muscolareSedute prepartita mobilità articolare allungamento muscolare
Sedute prepartita mobilità articolare allungamento muscolare
 
Pagine da NSCA_AllenamentoInPalestra.pdf
Pagine da NSCA_AllenamentoInPalestra.pdfPagine da NSCA_AllenamentoInPalestra.pdf
Pagine da NSCA_AllenamentoInPalestra.pdf
 
Acrosport 4 ESO TRABAJO
Acrosport 4 ESO TRABAJOAcrosport 4 ESO TRABAJO
Acrosport 4 ESO TRABAJO
 
Futurismo
FuturismoFuturismo
Futurismo
 
Acrosport: Everybody is important
Acrosport: Everybody is importantAcrosport: Everybody is important
Acrosport: Everybody is important
 
Calcio
CalcioCalcio
Calcio
 
Guida pratica al tema, per la scuola primaria (scarica il materiale: www.gioc...
Guida pratica al tema, per la scuola primaria (scarica il materiale: www.gioc...Guida pratica al tema, per la scuola primaria (scarica il materiale: www.gioc...
Guida pratica al tema, per la scuola primaria (scarica il materiale: www.gioc...
 
Trabajo salto de pertiga
Trabajo salto de pertigaTrabajo salto de pertiga
Trabajo salto de pertiga
 
Salto de altura 2º eso 14 15
Salto de altura 2º eso 14 15Salto de altura 2º eso 14 15
Salto de altura 2º eso 14 15
 

Destaque

Seminario allenamento funzionale allenamento militare e dintorni moisè_suism ...
Seminario allenamento funzionale allenamento militare e dintorni moisè_suism ...Seminario allenamento funzionale allenamento militare e dintorni moisè_suism ...
Seminario allenamento funzionale allenamento militare e dintorni moisè_suism ...Moisè Paolo
 
Devotismo. L'attrazione per la disabilità
Devotismo. L'attrazione per la disabilitàDevotismo. L'attrazione per la disabilità
Devotismo. L'attrazione per la disabilitàAnna Carderi
 
Ergonomia posturale. Posizioni ed esercizi
Ergonomia posturale. Posizioni ed eserciziErgonomia posturale. Posizioni ed esercizi
Ergonomia posturale. Posizioni ed eserciziwebard
 
Progetto pilota Alfabetizzazione motoria nella scuola primaria - Presentazion...
Progetto pilota Alfabetizzazione motoria nella scuola primaria - Presentazion...Progetto pilota Alfabetizzazione motoria nella scuola primaria - Presentazion...
Progetto pilota Alfabetizzazione motoria nella scuola primaria - Presentazion...ricaduta
 
Losportèsociale_stabile_juri
Losportèsociale_stabile_juriLosportèsociale_stabile_juri
Losportèsociale_stabile_jurisanminiatodemolab
 
Alberto Forti Le tecniche id nel trattamento del piede piatto lasso infantile
 Alberto Forti Le tecniche id nel trattamento del piede piatto lasso infantile  Alberto Forti Le tecniche id nel trattamento del piede piatto lasso infantile
Alberto Forti Le tecniche id nel trattamento del piede piatto lasso infantile Alberto Forti
 
CORSO DI ANALISI POSTURALE INTEGRATA E STRUMENTAZIONE POSTUROMETRICA
CORSO DI ANALISI POSTURALE INTEGRATA E STRUMENTAZIONE POSTUROMETRICACORSO DI ANALISI POSTURALE INTEGRATA E STRUMENTAZIONE POSTUROMETRICA
CORSO DI ANALISI POSTURALE INTEGRATA E STRUMENTAZIONE POSTUROMETRICAMicrolab Tecnologie Medicali
 
Convegno Attivitaà fisica e benessere, Scalea, 04/05/2013: Postura: tecniche ...
Convegno Attivitaà fisica e benessere, Scalea, 04/05/2013: Postura: tecniche ...Convegno Attivitaà fisica e benessere, Scalea, 04/05/2013: Postura: tecniche ...
Convegno Attivitaà fisica e benessere, Scalea, 04/05/2013: Postura: tecniche ...roberto tricoli
 
Esercizi di ginnastica posturale
Esercizi di ginnastica posturaleEsercizi di ginnastica posturale
Esercizi di ginnastica posturalewebard
 
The Squat: An Analysis
The Squat: An AnalysisThe Squat: An Analysis
The Squat: An AnalysisJohn Cissik
 
Schieroni mazza-malgieri-paoli le-difficoltà-della-pianificazione-motoria.-di...
Schieroni mazza-malgieri-paoli le-difficoltà-della-pianificazione-motoria.-di...Schieroni mazza-malgieri-paoli le-difficoltà-della-pianificazione-motoria.-di...
Schieroni mazza-malgieri-paoli le-difficoltà-della-pianificazione-motoria.-di...imartini
 
Seminario preparazione fisica giochi sportivi allenamento con attrezzi non co...
Seminario preparazione fisica giochi sportivi allenamento con attrezzi non co...Seminario preparazione fisica giochi sportivi allenamento con attrezzi non co...
Seminario preparazione fisica giochi sportivi allenamento con attrezzi non co...Moisè Paolo
 
La postura biomeccanica
La postura biomeccanicaLa postura biomeccanica
La postura biomeccanicaAndrea Bollini
 
Attività didattico motoria
Attività didattico motoriaAttività didattico motoria
Attività didattico motoriaiva martini
 
Performance-Based Funding – A New Era in Accountability?
Performance-Based Funding – A New Era in Accountability?Performance-Based Funding – A New Era in Accountability?
Performance-Based Funding – A New Era in Accountability?Ludmila Adamovica
 
Linkedin Slideshare Driving Force Btec
Linkedin Slideshare   Driving Force BtecLinkedin Slideshare   Driving Force Btec
Linkedin Slideshare Driving Force BtecIan Littlefield
 

Destaque (17)

Seminario allenamento funzionale allenamento militare e dintorni moisè_suism ...
Seminario allenamento funzionale allenamento militare e dintorni moisè_suism ...Seminario allenamento funzionale allenamento militare e dintorni moisè_suism ...
Seminario allenamento funzionale allenamento militare e dintorni moisè_suism ...
 
Devotismo. L'attrazione per la disabilità
Devotismo. L'attrazione per la disabilitàDevotismo. L'attrazione per la disabilità
Devotismo. L'attrazione per la disabilità
 
Ergonomia posturale. Posizioni ed esercizi
Ergonomia posturale. Posizioni ed eserciziErgonomia posturale. Posizioni ed esercizi
Ergonomia posturale. Posizioni ed esercizi
 
Progetto pilota Alfabetizzazione motoria nella scuola primaria - Presentazion...
Progetto pilota Alfabetizzazione motoria nella scuola primaria - Presentazion...Progetto pilota Alfabetizzazione motoria nella scuola primaria - Presentazion...
Progetto pilota Alfabetizzazione motoria nella scuola primaria - Presentazion...
 
Losportèsociale_stabile_juri
Losportèsociale_stabile_juriLosportèsociale_stabile_juri
Losportèsociale_stabile_juri
 
Alberto Forti Le tecniche id nel trattamento del piede piatto lasso infantile
 Alberto Forti Le tecniche id nel trattamento del piede piatto lasso infantile  Alberto Forti Le tecniche id nel trattamento del piede piatto lasso infantile
Alberto Forti Le tecniche id nel trattamento del piede piatto lasso infantile
 
CORSO DI ANALISI POSTURALE INTEGRATA E STRUMENTAZIONE POSTUROMETRICA
CORSO DI ANALISI POSTURALE INTEGRATA E STRUMENTAZIONE POSTUROMETRICACORSO DI ANALISI POSTURALE INTEGRATA E STRUMENTAZIONE POSTUROMETRICA
CORSO DI ANALISI POSTURALE INTEGRATA E STRUMENTAZIONE POSTUROMETRICA
 
Forti congresso 1
Forti congresso 1Forti congresso 1
Forti congresso 1
 
Convegno Attivitaà fisica e benessere, Scalea, 04/05/2013: Postura: tecniche ...
Convegno Attivitaà fisica e benessere, Scalea, 04/05/2013: Postura: tecniche ...Convegno Attivitaà fisica e benessere, Scalea, 04/05/2013: Postura: tecniche ...
Convegno Attivitaà fisica e benessere, Scalea, 04/05/2013: Postura: tecniche ...
 
Esercizi di ginnastica posturale
Esercizi di ginnastica posturaleEsercizi di ginnastica posturale
Esercizi di ginnastica posturale
 
The Squat: An Analysis
The Squat: An AnalysisThe Squat: An Analysis
The Squat: An Analysis
 
Schieroni mazza-malgieri-paoli le-difficoltà-della-pianificazione-motoria.-di...
Schieroni mazza-malgieri-paoli le-difficoltà-della-pianificazione-motoria.-di...Schieroni mazza-malgieri-paoli le-difficoltà-della-pianificazione-motoria.-di...
Schieroni mazza-malgieri-paoli le-difficoltà-della-pianificazione-motoria.-di...
 
Seminario preparazione fisica giochi sportivi allenamento con attrezzi non co...
Seminario preparazione fisica giochi sportivi allenamento con attrezzi non co...Seminario preparazione fisica giochi sportivi allenamento con attrezzi non co...
Seminario preparazione fisica giochi sportivi allenamento con attrezzi non co...
 
La postura biomeccanica
La postura biomeccanicaLa postura biomeccanica
La postura biomeccanica
 
Attività didattico motoria
Attività didattico motoriaAttività didattico motoria
Attività didattico motoria
 
Performance-Based Funding – A New Era in Accountability?
Performance-Based Funding – A New Era in Accountability?Performance-Based Funding – A New Era in Accountability?
Performance-Based Funding – A New Era in Accountability?
 
Linkedin Slideshare Driving Force Btec
Linkedin Slideshare   Driving Force BtecLinkedin Slideshare   Driving Force Btec
Linkedin Slideshare Driving Force Btec
 

Teoria e pratica della bacchetta e del bastone jaeger Prof.Alberto Forti

  • 1. Teoria della bacchetta e del bastone Jäger Per affrontare la teoria della bacchetta e del bastone, bisogna far riferimento a ciò che è stato studiato, definito e descritto da Emilio Baumann nei suoi manuali di Ginnastica, ove il Maestro ha saputo sistematizzare in maniera esemplare le conoscenze dell’epoca relative a questi, da Lui medesimo definiti “piccoli attrezzi leggeri”. La bacchetta è costituita da legno grezzo o verniciato e in origine veniva considerata come attrezzo prevalentemente femminile; la misura del perimetro oscilla tra i sei e i dieci centimetri. La sua lunghezza doveva essere adatta all’altezza delle allieve, tale da corrispondere alla distanza perpendicolare tra il piede e la cintura, o nell’impugnarla al braccio, alla distanza perpendicolare tra la mano e il vertice della testa. Il bastone era invece di ferro e fu ideato in Germania da Otto Heinrich Jäger. “L’omonimo bastone venne introdotto in Italia da Costantino Reyer e diffuso da Pietro Gallo, attraverso la pubblicazione del suo manuale. L’attrezzo costituito da un’asta di ferro era maneggevole e di basso costo. Ebbe così una grande diffusione nell’Italia di fine Ottocento. Dopo il 1874 venne anche incluso tra gli attrezzi obbligatori per il corredo completo delle palestre scolastiche”. Questi attrezzi sono nati per simulare i movimenti e preparare al maneggio e all’uso del fucile, pratica che all’epoca costituiva patrimonio delle nuove generazioni educate alla disciplina militare. La teoria di bacchetta e bastone raggruppava gli ordinativi, le partenze e gli arrivi, le impugnature, le posizioni e i generi di esercizi.
  • 2. Gli ordinativi comprendevano il maneggio della bacchetta e tutti quei comandi eseguiti in sequenze coreografiche attraverso cui gli allievi si accingevano a prendere, distribuire e riporre l’attrezzo, che si trovava nell’apposita rastrelliera. Ad oggi possono essere trascurati perché viene a mancare l’esigenza, propria dell’epoca, di mostrare gli esercizi durante rappresentazioni collettive e saggi. Le partenze e gli arrivi rappresentavano le posizioni con le quali si iniziava e si terminava un esercizio combinato. Molto spesso partenze e arrivi coincidevano. Le posizioni descritte da Baumann per la bacchetta, erano ben definite e le medesime erano utilizzate anche per il bastone. Fatta eccezione per le prime due (al piede e al braccio) che si possono trascurare perché esclusivamente attinenti al maneggio del fucile, le restanti sono ancora valide e sono: Bacchetta al piede/ braccio; bacchetta basso in prima o seconda, bacchetta in basso a destra o sinistra; bacchetta braccia flesse, bacchetta avanti, avanti a destra o sinistra; bacchetta fuori a destra e sinistra; bacchetta incrociata a destra o sinistra; bacchetta in alto, alto a destra o sinistra; bacchetta sopra, sopra a destra o sinistra; bacchetta addosso, addosso destra o sinistra; bacchetta dietro. I rovesci mani sopra e sotto. Per ciò che concerne i generi di esercizi si distinguevano le spinte, gli slanci, gli slanci/spinte, le circonduzioni e le combinazioni. Questi generi di esercizi sono definiti, oggi come al tempo di Baumann, nel seguente modo: La spinta è il rapido passaggio da una posizione breve a una lunga; ad esempio: da braccia flesse spinta della bacchetta in avanti, alto, basso; da sopra spinta della bacchetta alto, addosso, dietro. Gli slanci consistono nel rapido passaggio da una posizione lunga a un’altra posizione lunga mantenendo i gomiti ben tesi; ad esempio: da bacchetta avanti passare a bacchetta in alto, da basso a destra ad alto, da alto ad addosso, e così via. Lo slancio/spinta rappresenta il rapido passaggio da una posizione semibreve a un’altra semibreve passando da una posizione lunga; ad esempio: da bacchetta fuori a sinistra passare a fuori a destra per basso, avanti, alto; da bacchetta sopra a sinistra passare a sopra a destra per alto, addosso, dietro. Le circonduzioni della bacchetta si eseguono generalmente i quattro tempi; ad esempio: partenza da bacchetta in alto, passare fuori a sinistra, basso, fuori destra e ritorno in alto.
  • 3. Le combinazioni possono essere anche rappresentate dal vario assemblaggio dei generi descritti. Baumann pretendeva che i passaggi da una posizione all’altra della bacchetta fossero recisi ed eseguiti al massimo della velocità. Fondamentale era la consegna del rispetto assoluto dell’assetto corretto di tutti i segmenti scheletrici durante l’esecuzione. Se la bacchetta era considerata attrezzo femminile, il bastone apparteneva agli attrezzi ad uso maschile: il suo peso, essendo fatto di ferro, richiedeva maggiore forza nell’esecuzione degli esercizi rispetto alla bacchetta; era quindi un tipo di allenamento più indicato per i fisici maschili. Esercitarsi con il bastone di ferro era l’anticamera per imparare a maneggiare il fucile. Il bastone, che prende il nome del suo inventore Otto Heinrich Jäger di Stuttgard, era un attrezzo del tutto nuovo, non contemplato dall’Atlante Obermann, e importato con grande successo dalla Germania in Italia dopo il 1874. Costituito da un’asta di ferro rivestita di canapa o verniciata a fuoco con attaccata una cinghia di pelle per il trasporto, era considerato “anello di congiunzione tra la ginnastica da camera e quella degli attrezzi” (da lettera della presidenza della Società Veneziana di Ginnastica Costantino Reyer al ministro della P.I. datata 11-4-1878). Esso aveva il pregio di costare pochissimo, di essere maneggevole e di permettere un gran numero di posizioni ginnastiche atte a promuovere l’esercizio muscolare in quasi ogni parte del corpo. Tutte le palestre, considerato il costo limitato, erano in grado di acquistarne un gran numero da distribuire agli allievi, che potevano così svolgere contemporaneamente i loro esercizi senza doversi sottoporre alle turnazioni necessarie per l’uso dei grandi attrezzi. Il merito di aver introdotto in Italia il bastone Jäger va ascritto a Costantino Reyer, quello di averne diffuso l’impiego a Pietro Gallo. Dopo il 1874 venne anche incluso dal governo tra gli attrezzi obbligatori per il corredo completo delle palestre di ginnastica. La fortuna incontrata da questo attrezzo è incontestabilmente documentata dal fatto che nel 1880, a Venezia, ma anche in altre città d’Italia, il numero dei bastoni Jäger per ciascuna palestra s’attestava sulle centoventi-centotrenta unità, nelle versioni in ferro e in legno: più costosa la prima, di prezzo assai limitato la seconda (da “Elenchi degli attrezzi presso le palestre delle scuole di Venezia”, allegati alla lettera del direttore della ginnastica Pietro Gallo al provveditore degli studi locale, datata 24-5-1880). Non vi era
  • 4. industria italiana di attrezzi da ginnastica che non ne producesse, visto l’ampio mercato, in grande quantità. Come precedentemente spiegato fu Pietro Gallo, illustre ginnasiarca della scuola veneziana, a diffondere l’impiego in Italia, attraverso la pubblicazione nel 1879 del suo manuale: Il bastone Jäger. Nel testo, il Maestro Gallo trascrive parte di un articolo da lui pubblicato nel giornale “La Ginnastica”, dove dall’entusiasmo espresso, bene si comprende la grande importanza conferita al bastone Jäger: “Posso asserire per prove di fatto che nessuno altro attrezzo sviluppa in si breve tempo gli arti superiori al pari di questo del Jäger, e che non v’è altro ginnico esercizio che alletti di più la scolaresca e la tenga costantemente attenta e disciplinata. E notisi poi che questi due cardini del progresso dell’istruzione fisica, attenzione e disciplina, si conseguiscono naturalmente dall’energia dei movimenti e dalle posizioni di finissima estetica che adornano il ginnasta nei differenti atteggiamenti”. “L’attrezzo inoltre del ginnasta alemanno sviluppa nella presa rovescio, parecchi muscoli che non si possono esercitare senza pericolo coll’uso di altri attrezzi”. Pietro Gallo (1841-1916) fu tra i fondatori della Federazione Ginnastica Italiana nel 1869 e costituì la Società Ginnastica Veneziana “Costantino Reyer” nel 1872. Appoggiò Baumann nella sua opposizione alla Reale Società Ginnastica di Torino, condividendone i principi di rinnovamento.
  • 5. “Quando poi agli esercizi delle estremità superiori si uniscono quelli degli arti inferiori, allora si ottiene uno sviluppo armonico di tutto il corpo”. Fine anteprima
  • 6. Posizioni di base BACCHETTA AL PIEDE BACCHETTA BASSO IN PRIMA BACCHETTA AL BRACCIO BACCHETTA BASSO IN SECONDA
  • 7. BACCHETTA BASSO A DESTRA BACCHETTA BASSO A SINISTRA
  • 8. BACCHETTA BRACCIA FLESSE BACCHETTA AVANTI
  • 9. BACCHETTA AVANTI A SINISTRA BACCHETTA AVANTI A DESTRA
  • 10. BACCHETTA FUORI A SINISTRABACCHETTA FUORI A DESTRA BACCHETTA INCROCIATA A SINISTRA BACCHETTA INCROCIATA A DESTRA
  • 11. BACCHETTA SOPRA BACCHETTA SOPRA A DESTRA BACCHETTA SOPRA A SINISTRA BACCHETTA IN ALTO A DESTRA BACCHETTA IN ALTO BACCHETTA IN ALTO A SINISTRA
  • 13. BACCHETTA ADDOSSO A SINISTRA BACCHETTA ADDOSSO A DESTRA BACCHETTA ADDOSSO A SINISTRA
  • 14. Prova per la rigidità scapolo omerale L’esercizio può essere utilizzato sia come prova per valutare la rigidità scapolo omerale, sia per il potenziamento dei muscoli dorsali, magari impugnando il bastone Jäger. La posizione di partenza (P.P.) è decubito prono, mento a contatto con la panca, braccia distese, mani che impugnano la bacchetta sopra con passo unito. Da questa posizione bisogna staccare le FIG.1 VV BACCHETTA DIETRO P.P OOO UUFI FFIG. 1
  • 15. mani e le braccia più in alto che si può, mantenendo il mento a terra e tenendo fermo il resto del corpo (fig.1). Questo esercizio è tratto con leggere modifiche dal libro del Prof. Pecchioli “Elementi di Ginnastica Correttiva”. Secondo l’autorevole ortopedico, la prova è negativa per la rigidità scapolo omerale se si riesce a staccare la bacchetta almeno di 5-10 centimetri dalla panca per un tempo di tre secondi. Sarebbe auspicabile iniziare ad allenarsi con la bacchetta dopo essersi sottoposti a tale prova. Fine anteprima
  • 16. Inclinazione busto avanti Nella figura 1 si utilizza la bacchetta verticale come appoggio per realizzare un esercizio di inclinazione del busto in avanti. Gli effetti motori che si vogliono ottenere sono: l’allungamento dei muscoli ischio-crurali ricercando l’antiversione del bacino per disporre l’osso sacro in posizione orizzontale (parallelo a terra), e la stimolazione in estensione dell’articolazione scapolo-omerale. Le figure 2 e 3 rappresentano un ottimo esercizio per la correzione delle scapole alate paramorfiche, come insegnato dall’illustre Ortopedico e Maestro di Ginnastica Dott. Prof. Marco Pecchioli, direttore dell’Istituto Duchenne di Firenze. FIG.1 UUFI FIG.2 UUFI FIG.3 UUFI
  • 17. FIGURA 1 P.P 1°T UUFI 2°T 3°T 4°T 5°T 6°T Esercizio combinato in sei tempi (T): Posizione di partenza (P.P.): in piedi bacchetta in basso in prima 1° T: con un saltello divaricare le gambe e portare la bacchetta nella posizione di braccia flesse 2° T: saltare unendo le gambe e spingere la bacchetta avanti 3° T: saltare divaricando le gambe e slanciare la bacchetta in alto 4° T: saltare unendo le gambe e portare la bacchetta sopra 5° T: saltare divaricando le gambe e spingere la bacchetta addosso 6° T: saltare unendo le gambe e slanciare la bacchetta dietro
  • 18. Circonduzione della bacchetta sul piano frontale in quattro tempi (T), partenza in basso (P.P), passando per fuori sinistra, alto, fuori destra e ritorno in basso. P.P. 1° T 2° T 3° T 4° T
  • 19. Esercizio in due tempi P.P 1° T 2° T 1° T1° T 2° T