5. ELEVATA instabilità →→ REATTIVITA’
Sottrarre l’elettrone da altre molecole
R + X-H R-H + X propagazione
R + X R-X termine
Formazione di ROS = processo fisiologico
6. A concentrazioni elevate i ROS sono dannosi per l’organismo in
quanto attaccano i maggiori costituenti della cellula (proteine, acidi
nucleici, lipidi) partecipando così a processi complessi quali
l’invecchiamento e le patologie ad esso correlate.
A concentrazioni moderate i ROS partecipano attivamente ad una
varietà di processi biologici complessi, implicati nella normale
crescita cellulare quali la trasduzione del segnale, il controllo
dell’espressione genica, la senescenza cellulare, l’apoptosi
18. Effetto dei ROS sulle macromolecole
Uno dei siti più sensibili al danno causato
dai ROS è la membrana plasmatica, in
particolare il bersaglio è a livello degli acidi
grassi poliinsaturi.
Il radicale idrossilico OH sottrae un atomo
di idrogeno ad un acido grasso poliinsaturo,
iniziando così una catena di reazioni di
perossidazione lipidica.
I perossidi lipidici formati in questa reazione
vengono degradati per formare dei prodotti
caratteristici quali la malonildialdeide (MDA)
o l’idrossinonenale (HNE)
Questi composti reagiscono con le proteine
formando legami crociati e addotti chimici
con esse (prodotti finali di lipoossidazione
avanzata)
21. OSSIDO NITRICO NO
eNOS
EFFETTI
. anti-aggreganti
. anti-infiammatori
. anti-ipertensivi
. controllo dell’apprendimento
e della memoria
. modulazione delle secrezioni
e della motilità
. modulazione del tono della
muscolatura liscia bronchiale
22. eccessiva produzione di anione
superossido – comportano la
conversione dell’NO in perossinitrito,
una forma radicalica alla quale è legata
la tossicità del mediatore primario
O2
-∙ + NO ONOO
∙
25. I mitocondri vengono considerati la fonte principale di ROS cellulari poiché i
radicali del superossido vengono generati costantemente durante la
fosforilazione ossidativa e possono essere convertiti in H2O2 ed altre specie
reattive dell’ossigeno
Durante i processi di fosforilazione ossidativa, il 4-5%
dell’ossigeno non viene completamente ridotto ad H2O, ma
forma prodotti intermedi dell’O2 altamente reattivi
26. Nella cellula, i ROS oltre che nei mitocondri, vengono generati
anche in altri compartimenti e da molti enzimi.
27. Numerose attività metaboliche sono in grado di generare ROS
Citocromo P450
Citocromo b5
NADH deidrogenasi
Citocromo ossidasi
NADPH ossidasi
Lipoossigenasi
Xantina ossidasi
Aldeide ossidasi
Stress ossidativo
da modificazioni reattive
della superficie cellulare
Stress ossidativo
da induzione
farmacometabolica
Stress ossidativo
da variazioni
intracellulari della pO2
Stress ossidativo
da ridotta efficienza del-
la respirazione cellulare
Citocromo P450
Citocromo b5
Xantina ossidasi
Aldeide ossidasi
NADPH ossidasi
Lipoossigenasi
NADH deidrogenasi
Citocromo ossidasi
29. Consumo di ossigeno nei mitocondri
Ossidazioni di molecole (es. adrenalina, noradrenalina)
Produzioni da reazioni enzimatiche (es. xantine ossidasi)
RADICALE SUPEROSSIDO O2-∙
FONTI ENDOGENE
Perossisomi
Reazioni SOD-dipendenti
Produzione da reazioni enzimatiche (es. MAO)
Ossidazione acidi grassi
PEROSSIDO DI IDROGENO H2O2
Reazioni ossidoriduttive dell’H2O2
In presenza di ferro libero
RADICALE OSSIDRILE ∙OH
Fagociti→→→ BURST OSSIDATIVO
Aumento della temperatura corporea
Aumento delle catecolammine
Produzione di acido lattico
Ipossia-riossigenazione
36. Velocemente inattivato dalla SOD
No reazioni di propagazione
Velocemente inattivato dalle CAT e GSH
Possibili reazioni di propagazione
37. Tra i ROS è la molecola più tossica
Innesca perossidazione radicalica in tutte le cellule
Danneggia tutte le molecole
Reazioni di propagazione
No meccanismi di inattivazione endogena
DANNI INDOTTI DAI ROS
45. Presenti nell’organismo:
ENDOGENI
- Catalasi
-Superossidodismutasi (SOD):
-Glutatione perossidasi
Coenzima Q10
Ac. Urico
Bilirubina (prodotti di scarto)
Riciclo del glutatione ossidato:
G-S-S-G + NADPH + H+ 2 GSH + NADP+
(NADPH dalla via dei pentoso fosfati)
SISTEMI SCAVENGER – spazzini di radicali
2 H2O2 ⇄ O2 + 2 H2O
46. Alimenti che contengono manganese:
The, zenzero, zafferano, chiodi di garofano
Alimenti che contengono rame:
Fegato, ostriche, funghi, sesamo
Alimenti che contengono zinco:
Ostriche, cereali, germe di grano, grana
RDA: Manganese 2 mg*, Rame 1.5 mg* (tossico da 10), Zinco15 mg
(tossico a 75), Selenio 50 microgrammi (tossico almeno da 700)
* stimata
47. La glutatione perossidasi è un enzima
appartenente alla classe delle ossidoreduttasi,
che catalizza la seguente reazione:
L'enzima è una proteina contenente un residuo
di selenocisteina.
49. Il glutatione è un forte antiossidante, sicuramente uno dei
più importanti tra quelli che l'organismo è in grado di
produrre.
Rilevante è la sua azione sia contro i radicali liberi o
molecole come perossido di idrogeno, nitriti, nitrati,
benzoati e altre.
Svolge un'importante azione nel globulo rosso, proteggendo
tali cellule da pericoli ossidativi che causerebbero l'emolisi.
Elemento importante per il suo funzionamento è il NADPH.
50. Il glutatione è un forte antiossidante, sicuramente uno dei
più importanti tra quelli che l'organismo è in grado di
produrre.
Rilevante è la sua azione sia contro i radicali liberi o
molecole come perossido di idrogeno, nitriti, nitrati,
benzoati e altre.
57. RDA 8 mg/die. Più precisamente il fabbisogno andrebbe riferito al contenuto di grassi
poliinsaturi della dieta.
Scarsamente tossica. Tollerata almeno fino a 2000 mg/die.
Svolge azione antiossidante
Contenuto in 100 g di parte edibile (mg)
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Vitamina E fegato di bue 0,5
sardine sott’olio 4.3
burro 0,2
olio di semi 4,7
-----------------------------------------------------------------------------------------
carote 0,4
-----------------------------------------------------------------------------------------
albicocche 0,9
mandorle 11,5
3 noci/die
2 mandorle/die
VITAMINA E– tocoferolo
59. Idrossiprolina e idrossilisina- legami intracatena
Modificazioni post-traduzionali
Vitamina C
Vitamina C
LEGAMI H
INTRACATENA
MODIFICAZIONI
POST-TRADUZIONALI
(glicosilazione)
60. Parecchi studi mostrano che vit.C diminuisce durante esercizio fisico
Ricerche mostrano che 600 mg vit. C a maratoneti diminuiscono l’incidenza di
infezioni dei tratti respiratori superiori. Alcuni studi mostrano anche un effetto
ergogenico.
Necessità Normali: 60 mg/die.
Allenamento quotidiano: 100 mg
Sport che richiedono sforzi prolungati: fino a 500mg
Quantità superiori vengono eliminate con le urine
Fonti principali Contenuto in 100 g di
parte edibile (mg)
-----------------------------------------------------------------------------------------------------
Vitamina C peperoni 151
broccoletti di rape 110
spinaci 54
pomodori maturi 25
fragole 54
------------------------------------------------
1kiwi 85
1arancia 50
1mandarino 42
1 pompelmo 56
VITAMINA C– ascorbato
61. La vitamina C previene il raffreddore
E’ una diceria. Non esistono studi che dimostrano una
simile capacità
Esiste una soglia renale ( similmente al glucosio)
Il suo metabolismo produce ossalato (calcoli)
63. Presente come tale o come precursori non vitaminici (caroteni). Il
contenuto totale viene espresso come retinolo-equivalenti (RE). RDA 1000 RE
Vit. A ha azione antiossidante- Deve essere sconsigliato il sovradosaggio perché si
accumula. Un eccesso porta a diminuzione della densità ossea e aumento del rischio di
fratture dell’anca. Effetti teratogeni sul feto.
I precursori (caroteni) sono deboli antiossidanti in vivo e possono essere pro-ossidanti
nei polmoni.
Contenuto in 100 g di parte edibile (g R.E.)
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Vitamina A fegato bovino 16.500
sardine sott’olio 20
burro 960
olio di semi 0
-----------------------------------------------------------------------------------------
carote 1148
zucca 599
spinaci 485
indivia 213
pomodori maturi 135
-----------------------------------------------------------------------------------------
albicocche 360
cachi 237
melone 189
VITAMINA A– retinolo
64. Le vitamine funzionano da catalizzatori, cioè aumentano la velocità
delle reazioni biochimiche senza essere consumate. Questo ultimo
fatto spiega perché sono necessarie solo in piccola quantità. Infatti
non si dispone di dati che comprovano la necessità effettiva di un
supplemento vitaminico nello sportivo. Infatti si ritiene che le
maggiori necessità di vitamine possano essere già compensate dalle
maggiori quantità di alimenti introdotti dallo sportivo.
In caso di impegni particolarmente gravosi si può integrare con
vitamine C, E, A, B12-folico.
67. La maggior parte delle patologie e
dell’invecchiamento degli esseri viventi
sono causati da processi chimici
ossidativi, dovuti ad una ECCESSIVA
produzione di radicali liberi.
69. Contribuiscono all’invecchiamento e malattie degenerative
della vecchiaia: tumori, malattie cardiocircolatorie, cataratta,
disfunzioni cerebrali, diminuzione delle difese immunitarie
70. Le proteine presenti negli occhi mostrano un aumento di
solfossido di metionina col passare degli anni e le proteine
nelle cataratte umane presentano più del 60% dei loro residui
di metionina ossidati. Le cavie gravide private di glutatione,
il più importante antiossidante solfidrilico delle cellule,
producono una prole affetta da cataratta.
La più promettente strategia di prevenzione contro questa
patologia consiste nell'aumentare il consumo di antiossidanti
nelle dieta e nel ridurre il fumo.
PERDITA PROGRESSIVA DI TRASPARENZA DEL CRISTALLINO
71. Brain = 2% del peso corporeo
Brain = consuma 20-25% di tutto l’ossigeno inspirato
72.
73. Danno microvascolare => attivazione fosfolipasi C
Accumulo e attivazione di neutrofili
Emolisi
Riduzione ossigeno (ipossia)
74. CH3-CH2-OH
0-5% entra nelle cellule
della mucosa gastrica nel
primo tratto GI
85-98% viene
metabolizzato nel
fegato
2-10% viene escreto
attraverso polmoni e reni
RADICALI LIBERI E PATOLOGIE EPATICHE
10-20%
75. Nel caso di intossicazione acuta di etanolo, è probabile che
l’eccesso di acetaldeide che si forma venga ossidata da alcuni
enzimi alternativi (xantina-ossidasi) con produzione di anione
superossido.