2. Multidisciplinarietà e Integrazione
La comunicazione ha un ruolo significativo in
tutti gli ambiti della promozione della sicurezza
per i pazienti
E’ il processo che determina efficacia, efficienza
e produttivita dell’organizzazione, ̀ contribuendo,
se non appropriata, all’insorgenza di fattori di
rischi
Nina Santisi
3. La comunicazione con il paziente e ̀
centrale per l’efficacia dei processi di
cura e per promuovere un rapporto di
fiducia tra il paziente e l’eq́uipe
curante. Nina Santisi
5. Oltre a ragioni etiche e deontologiche, una
comunicazione trasparente ed onesta degli
errori e degli eventi avversi e ̀essenziale per
promuovere e rafforzare la relazione medico-paziente-
eq́uipe, per coinvolgere in modo
consapevole il paziente stesso nelle
eventuali modifiche del piano assistenziale.
Nina Santisi
6. Una buona comunicazione favorisce
inoltre nei professionisti e
nell’organizzazione
l’apprendimento dall’errore ed il
miglioramento della pratica clinica.
La comunicazione va promossa a
livello di sistema ma anche resa
“competenza e strumento
professionale” di ciascun operatore e
dirigente.
Nina Santisi
7. Documenti istituzionali di particolare impatto
Australia: Il Documento “Open
Disclosure Standard” (2003) enfatizza
l’esigenza di comunicazione tra
operatori sanitari e con tutto l’altro
personale della azienda sanitaria e tra
operatori e pazienti e parenti
Inghilterra: la National Patient Safety
ha lanciato nel 2005 la campagna “Being
Open”
Nina Santisi
8. Gli operatori sanitari hanno la responsabilita ̀etica di
mettere in atto, in ogni momento del processo
assistenziale, una comunicazione onesta e
trasparente con i pazienti ed i loro familiari e cio ̀
diviene soprattutto indispensabile nelle situazioni
più problematiche.
Nina Santisi
9. principi su cui si fonda una comunicazione aperta in caso di eventi avversi
trasparenza e tempestivita ̀
puntualita e completezza ̀ delle informazioni
comprensione delle aspettative e dei bisogni del
paziente e dei suoi familiari
manifestazione di rincrescimento
supporto al personale coinvolto.
Nina Santisi
10. Dalle Raccomandazioni alle Procedure
Aziendali
1. Raccomandazione per la comunicazione
ai pazienti degli eventi avversi
2. Raccomandazione per gestire l’impatto
di un evento avverso sugli operatori
3. Raccomandazione per la comunicazione
esterna in caso di eventi avversi
4. Raccomandazione per favorire la
risoluzione stragiudiziale.
Nina Santisi
11. Procedura Aziendale
Fase 1: Analisi dell’evento con le seguenti azioni prioritarie:
1. Segnalazione dell’evento;
2. Identificazione dei fattori causali e/o contribuenti;
3. Azioni di miglioramento e valutazione.
Fase 2 : Azioni di comunicazione e di contenimento del danno
e/o di ristoro, con le seguenti azioni prioritarie:
Esprimere rincrescimento e relazionarsi con il paziente e con
i familiari;
Attivare le azioni di sostegno agli operatori;
Attivare una comunicazione istituzionale esterna veritiera,
completa, seria ed esaustiva;
Favorire la definizione stragiudiziale.
Nina Santisi
14. Per comunicazione interna si intende
la comunicazione tra
i professionisti all’interno del gruppo di
lavoro
il gruppo di lavoro e la dirigenza ai vari
livelli dell’organizzazione sanitaria
le diverse unita ̀operative
le diverse strutture sanitarie.
Nina Santisi
15. La comunicazione tra professionisti e ̀
vitale all’interno delle strutture sanitarie.
Non e raro riscontrare ̀nella realta ̀
lavorativa ospedaliera situazioni di grave
conflitto tra i colleghi che danneggiano il
morale di chi lavora e la sicurezza dei
pazienti
Le alleanze
Nina Santisi
16. Sviluppare la comunicazione
interna e ̀strumento di
prevenzione e gestione del
rischio clinico e della sicurezza
del paziente.
Nina Santisi
17. Non a caso uno dei fattori che facilita
la possibilita che ̀il rischio clinico si
concretizzi in un errore professionale, e
quindi in un danno per il paziente, e ̀
dato da difetti di comunicazione tra gli
operatori.
Nina Santisi
18. “Una cattiva comunicazione tra operatori puo ̀essere causa
d’errori, perche ́l’informazione non viene passata e/o non e ̀
disponibile, con conseguenze importanti per i pazienti, che
possono andare dalla somministrazione della terapia o di
trattamenti scorretti, a ritardi, errori od omissioni nei
trattamenti”
Commissione Tecnica sul Rischio Clinico. Risk management
in Sanita.̀ Il problema degli errori.
Roma: Ministero della Salute 2004.
Nina Santisi
19. Errore: occasione di apprendimento
L’errore puo ̀divenire una straordinaria
occasione di apprendimento se viene comunicato
e condiviso all’interno dei gruppi di lavoro.
Il momento di comunicazione dell’errore e ̀
comunque delicato, perche ́nella cultura e ̀
radicata l’idea di responsabilita ̀individuale.
Quando avviene un errore, si e ̀abituati a
ricercare immediatamente un colpevole,
piuttosto che le condizioni che lo hanno favorito.
Nina Santisi
20. Cambiamento culturale
Riconsiderare l’errore come un’occasione di
apprendimento anziche ́come una colpa,
crea cosi ̀i presupposti per la segnalazione
spontanea e l’analisi degli eventi avversi.
La maggiore difficolta ̀si riscontra nel
segnalare ai colleghi, all’interno del gruppo
di lavoro, che la propria performance ha
comportato o avrebbe potuto comportare
un danno per il paziente.
Nina Santisi
21. Comunicare l’errore per capirlo
Nell’esecuzione di procedure diagnostico-terapeutiche
ci sono fattori che possono
influire negativamente sulla qualita ̀della
comunicazione nei gruppi di lavoro
la tendenza alla conferma
la deferenza verso l’autorita.̀
Nina Santisi
22. Procedure
L’operatore sanitario che e ̀stato coinvolto in un
evento avverso dovrebbe comunicare l’accaduto al
responsabile dell’unita ̀operativa e/o al referente
per la gestione del rischio clinico/qualità
all’interno della stessa, laddove presente.
I responsabili di struttura dovrebbero fornire un
adeguato supporto a chi ha commesso l’errore,
capire le origini cognitive e le condizioni di
contesto che lo hanno favorito.
Nina Santisi
23. Bias cognitivi
quali tendenze distorsive
La tendenza alla conferma e ̀un bias
cognitivo che spinge gli individui a
selezionare le informazioni che
confermano le decisioni gia ̀prese - e piu ̀
in generale le proprie abitudini - ed a
evitare tutte quelle informazioni che
potrebbero mettere in discussione i
modi di fare e di pensare consolidati.
All’interno dei gruppi, questo
meccanismo fa si ̀che talvolta si tende a
sottovalutare le critiche ed a tenere in
ampia considerazione i supporti e gli
elogi.
24. Tendenza alla conferma
(T. dissonanza cognitiva)
I messaggi di accordo dei
colleghi vengono impiegati
come conferma della bonta ̀del
proprio operato, mentre i
messaggi di disaccordo
vengono sottovalutati anche se
potrebbero contenere delle
informazioni rilevanti.
25. L’esercizio equilibrato del dubbio
e l’ascolto attivo di tutti nello
svolgimento delle proprie attivita ̀
e il ̀ migliore antidoto al
confirmation bias.
26. La deferenza verso l’autorità
La deferenza verso l’autorita ̀puo ̀
indurre le persone ad autocensurarsi
per evitare di contraddire la posizione
del superiore
Nell’ambito delle attivita ̀sanitarie,
questo atteggiamento puo ̀essere
pericoloso, perche ́se un clinico (o un
operatore) si rende conto che il proprio
superiore sta commettendo un errore, e ̀
necessario lo faccia presente, con le
dovute modalita.̀
27. Nel caso di una procedura diagnostica
“Stai sbagliando tutto, devi considerare
anche questi altri parametri clinici per la
diagnosi!”
“Potremmo considerare anche questi altri
parametri clinici, prima di stabilire con
certezza la diagnosi definitiva”.
In situazioni critiche vanno valorizzate le
competenze di ciascuno, favorendo una
comunicazione aperta ed orizzontale.
28. Debbono essere progettati i processi di
comunicazione all’interno della eq́uipe
in tutte le fasi dei profili assistenziali,
con la introduzione di appropriati
metodi e strumenti
Particolare attenzione deve essere
prestata al sistema informativo ed alle
modalita ̀sia verbali che scritte di
passaggio delle consegne.
Nina Santisi
29. I piu frequenti ̀ metodi e strumenti per
la comunicazione organizzativa
comprendono: riunioni, documenti
contenenti linee guida e procedure,
circolari, verbali e promemoria.
Stabilizzare incontri che consentono
una maggiore conoscenza e lo
sviluppo della identita ̀della
equipe e del conseguente senso di
appartenenza di ciascuno dei membri.
Nina Santisi
30. E’ utile che la comunicazione
orale sia quanto piu ̀possibile
sostenuta da una
comunicazione scritta
funzionale, ossia essenziale e
mirata allo scopo.
Nina Santisi
31.
32.
33. Citazioni: modalità d’uso
Non saper rimediare a un errore è
cosa peggiore dell'errore stesso.
Baltasar Gracián y Morales,
Oracolo manuale e arte della
prudenza, 1647
Un errore ripetuto frequentemente
ha una grande forza di
persuasione.
Carlo Gragnani, Si fa per dire...,
1989
34.
35. Complessità relazionale
Medicina difensiva
Misura di sicurezza
Questione etica e deontologica
Nina Santisi
36. Il tipo di libertà più accessibile,
più goduto soggettivamente,
e più utile al consorzio umano,
coincide con l’essere competenti
nel proprio lavoro,
e quindi nel provare piacere a
svolgerlo
Grazie per
l’Attenzione.
Nina Santisi
37. 1 Commissione Tecnica sul Rischio Clinico. Risk
management in Sanita, Il problema degli errori. Roma:
Ministero della Salute 2004.
2 Balint M. Medico, paziente e malattia. Milano:
Feltrinelli 1990 (tr. it. The Doctor, his patient and the
illness. London: Pitman Medical Publishing Co. Ltd.
1957.
3 Pellegrino F. La comunicazione in medicina. Milano-
Firenze-Napoli: Mediserve 2011.
4 Pellegrino F. Personalità ed autoefficacia. Milano:
Springer 2010.
5 Pellegrino F. Logorio professionale, risorse umane e
comunicazione. Medici Oggi. 2010; XIV:12-15.
Nina Santisi