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LABORATORIO COWORKING
                  all'interno della piattaforma OPENGENOVA


Il laboratorio COWORKING all'interno della piattaforma OPENGENOVA nasce col progetto
di fungere da collettore di competenze per creare una struttura organizzata in uno spazio
condiviso ed attrezzato per accogliere e assistere giovani con idee che faticano ad emergere per
la carenza di location dove potersi confrontare e sviluppare collaborativamente progetti innovativi.
Lo spazio deve essere dotato delle infrastrutture adatte; scrivanie attrezzate con connessione internet
wifi illimitato, sale conferenze adatte per meeting ed eventi sia locali che plurilocation in streaming.

Con il termine COWORKING si intende uno stile di lavoro in cui l'ambiente viene condiviso tra
diversi professionisti eterogeni tra loro;
all'interno di uno spazio coworking si trovano singoli professionisti che hanno bisogno di uno
spazio lavoro non in modo continuativo.
Può anche riguardare soggetti appartenenti ad aziende diverse che hanno bisogno di creare sinergia
tra loro per lo sviluppo di un progetto di lavoro condiviso.

Il laboratorio che sto proponendo dovrà avere particolare attenzione alle donne professioniste e neo
mamme che si trovano nella difficoltà a ricoprire la doppia figura di mamma/lavoratrice;
L'esempio lo si può cogliere dal coworking di Milano PIANO C con il cobaby e un piccolo staff di
assistenti ai bambini; qui       a Genova abbiamo le Tagesmutter (anch'esse nel progetto
OPENGENOVA).
Quanto sarebbe utile per le giovani mamme professioniste un spazio coworking con una zona
nursery attrezzata per l'allattamento, la nanna e il gioco? Uno spazio che a pochi metri di distanza
permette di lavorare?
Potrebbe anche essere gestito dalle mamme stesse che a turno stanno un po' a giocare con il
proprio figlio e con quello delle cowocolleghe; giovani mamme ognuna con la sua professionalità
diversa dalle altre.

  IL LABORATORIO INTENDE PUNTARE AL coinvolgimento dell'amministrazione delle
                grandi e medie aziende genovesi e dell'università.

   1) con l'amministrazione pubblica si vuole creare sinergia per fornirle servizi in out-
      sourcing; ad esempio GENOVA MAPPE (già facente parte della piattaforma OPEN
      GENOVA) con il monitoraggio dei disagi e disservizi urbanistici che verranno segnalati
      dalla cittadinanza alla amministrazione pubblica.
   2) Il coinvolgimento dell'amministrazione pubblica deve fare da collante e deve dare lo spunto
      per trovare le risorse economiche che permettano una gestione sostenibile; senza pesare in
      alcun modo sulla stessa in termini di interventi economici diretti.
3) Le grandi e medie aziende protagoniste dell'eccellenza genovese in Italia e nel modo
      potranno, da una parte sponsorizzare questo laboratorio di idee e potranno sfruttare i
      coworker stimolando la ricerca proponendo spunti su cui progettare innovazione.
   4) Altro player essenziale di questa commistione deve essere il mondo universitario; gli
      studenti potranno trovare un luogo di incontro e di ricerca che permetta loro di incontrarsi e
      sfiorarsi con tutte quelle altre realtà che sono già attive nel mondo del lavoro e dello
      sviluppo tecnologico.

   5) A Venezia esiste il Vega cube di Marghera:
VEGA è una Società Consortile: Soci di VEGA sono gli Enti Territoriali Locali, le due Università
veneziane, le più importanti Istituzioni pubbliche e private locali, due Istituti bancari, la grande
industria e piccole e medie aziende.
VEGA è un network tra Università, Centri di ricerca e settore produttivo volto alla promozione
e allo sviluppo di iniziative di ricerca per facilitare il trasferimento di conoscenze a favore della
crescita tecnologica e della competitività delle imprese.
Vegacube è un incubatore di startup: selezionano le idee brillanti che gli si presentano facendogli
uno severo screening: quelli che propongono un'idea che pare possa avere successo vengono accolti
nel parco tecnologico e gli viene messo a disposizione la struttura e l'assistenza di cui hanno
bisogno per poter dar sfogo al loro ingegno.
Vega cube investe su questi giovani con un accordo che prevede che se l'idea avrà successo e in
futuro produrrà utile, solo in quel momento, coloro che sono stati incubati, rifonderanno il servizio
ricevuto anche compartecipando agli utili prodotti.
La selezione è naturalmente oculata e responsabile; non si può sperare che ogni progetto abbia
successo, ma perchè il Vegacube rimanga una realtà sostenibile deve vedere il successo di buona
parte dei protagonisti.

Il progetto potrebbe sembrare utopistico; ma fuori da Genova queste
cose sono già realtà.
A Milano ha aperto le porte STARTUP BUSINESS:
un nuovo campus di oltre 3000mq destinati a startup e aziende innovative, freelance,
incubatori, acceleratori, imprese, che punta con la contaminazione reciproca a far nascere e
accelerare l'ecosistema dell'innovazione in Italia.
Un luogo aperto 24h al giorno, con 250 postazioni lavoro tra salette private e coworking, 25
sale riunioni, spazi eventi fino a 200 persone, aree relax, 50 posti auto sono i numeri di quello
che diventerà uno dei più grandi coworking space in Europa.


La partecipazione di enti e aziende includerà l'argomento del CROWDFUNDING
per sostenere quelle idee positive che finchè non sono realizzate e hanno successo vivono in apnea o
non nascono proprio.


                                          CHI SONO
Fabio Burlando.
Sono titolare della ACROPOLI IMMOBILIARE di Genova, agenzia immobiliare dal 1998 e svolgo
questa attività da 26 anni.
Nel 2009, all'inizio della crisi del mattone, l'ufficio di 150 mq, l'organico di 10/11 persone che
avevo si ridusse nell'arco di pochi mesi a 5 persone.
Le varie postazioni lavoro attrezzate disponibili si ritrovarono all'improvviso inutilizzate.
dovevo fare una scelta:
- reinvestire in risorse umane per riformare quell'organico che aveva fatto il successo della mia
azienda;
- spostare l'azienda in spazi proporzionati ai numeri e alle persone rimaste in organico;
- rendere questi spazi produttivi.
La mia attività, in costante contatto col mondo produttivo, mi ha permesso di capire che esistevano
realtà lavorative che non trovavano la giusta collocazione:
piccole o micro aziende, giovani professionisti che non hanno uno spazio adatto alle loro
dimensioni dove poter lavorare; giovani neoimprenditori di se stessi che necessitano di strutture
pronte per lavorare subito;
un ambiente dotato del minimo necessario per poter lavorare: una scrivania e una connessione
internet; il computer no perchè ognuno ha il suo portatile.
Tutto in uno spazio confortevole che ti permette di fare una pausa, prendere un caffè e dialogare con
omologhi eterogenei presenti nella struttura.
Queste figure non necessitano di un ufficio disponibile dalla mattina alla sera, per 5/6 giorni alla
settimana, piuttosto che in modo continuativo per mesi o anni;
hanno bisogno della postazione per un breve periodo, per una giornata o anche per poche ore.
Ma la cosa che più entusiasma chi entra in questi ambienti è vivere gomito a gomito con
professionisti con differenti capacità e competenze.


Quando 3 anni fa cominciai a propormi come cowomanager;
Non cercavo un business alternativo; non sopportavo il fatto che spazi e apparati presenti in azienda
non fossero sfruttati;
Avrei potuto iniziare questa esperienza da solo; senza bisogno di assistenza esterna; gli spazi, le
scrivanie e la connessione internet c'erano; tutte le scrivanie erano dotate di connessione WIFI e
linea telefonica e addirittura pc (che però non sono mai stati utilizzati).
Ma sentivo la necessità di uscire da quell'isolamento professionale e culturale nel quale sentivo di
trovarmi.
Sentivo la necessità di confrontarmi con realtà diverse da quelle genovesi e condividere con altri
idee e prospettive.




Entro così in contatto con la rete COWORKING PROJECT
Il mio centro COWORKING si trova in Via Fieschi 3/27


Le figure più disparate passate da qui; nessuna attinente alla mia attività; condividendo gli spazi e le
competenze si è creato tra me e loro, ma anche tra i coworker stessi delle interazioni che hanno
portato sviluppi lavorativi inaspettati.

Link utili per conoscere la realtà coworking:
http://www.slideshare.net/coworkingcowo


http://coworkingproject.com/manifesto/


Filosofia del coworking è condivisione di idee di esperienze e di dati;
Ciò che entusiasma chi vive di coworking è quello che viene chiamato serendipity:
il trovare casualmente e fortunosamente una cosa o una persona, oppure imbattersi casualmente e
fortunosamente in un evento, mentre si sta cercando qualcos'altro.
             La serendipità è cercare un ago in un pagliaio e trovarci la figlia del contadino.
               (Julius Comroe Jr.)

La filosofia del coworking è basata sull'open-space per stimolare il contatto e la condivisione non
solo dell'ambiente ma anche di eterogeneità di competenze.


CONTATTI:
Fabio Burlando
Via Fieschi 3/27
16121 Genova
telefono: 010.562546
cellulare: 335.6663881
mail: info@acropoliimmobiliare.it
Twitter: @FabioBurlando
FACEBOOK: http://www.facebook.com/fabio.burlando

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  • 1. LABORATORIO COWORKING all'interno della piattaforma OPENGENOVA Il laboratorio COWORKING all'interno della piattaforma OPENGENOVA nasce col progetto di fungere da collettore di competenze per creare una struttura organizzata in uno spazio condiviso ed attrezzato per accogliere e assistere giovani con idee che faticano ad emergere per la carenza di location dove potersi confrontare e sviluppare collaborativamente progetti innovativi. Lo spazio deve essere dotato delle infrastrutture adatte; scrivanie attrezzate con connessione internet wifi illimitato, sale conferenze adatte per meeting ed eventi sia locali che plurilocation in streaming. Con il termine COWORKING si intende uno stile di lavoro in cui l'ambiente viene condiviso tra diversi professionisti eterogeni tra loro; all'interno di uno spazio coworking si trovano singoli professionisti che hanno bisogno di uno spazio lavoro non in modo continuativo. Può anche riguardare soggetti appartenenti ad aziende diverse che hanno bisogno di creare sinergia tra loro per lo sviluppo di un progetto di lavoro condiviso. Il laboratorio che sto proponendo dovrà avere particolare attenzione alle donne professioniste e neo mamme che si trovano nella difficoltà a ricoprire la doppia figura di mamma/lavoratrice; L'esempio lo si può cogliere dal coworking di Milano PIANO C con il cobaby e un piccolo staff di assistenti ai bambini; qui a Genova abbiamo le Tagesmutter (anch'esse nel progetto OPENGENOVA). Quanto sarebbe utile per le giovani mamme professioniste un spazio coworking con una zona nursery attrezzata per l'allattamento, la nanna e il gioco? Uno spazio che a pochi metri di distanza permette di lavorare? Potrebbe anche essere gestito dalle mamme stesse che a turno stanno un po' a giocare con il proprio figlio e con quello delle cowocolleghe; giovani mamme ognuna con la sua professionalità diversa dalle altre. IL LABORATORIO INTENDE PUNTARE AL coinvolgimento dell'amministrazione delle grandi e medie aziende genovesi e dell'università. 1) con l'amministrazione pubblica si vuole creare sinergia per fornirle servizi in out- sourcing; ad esempio GENOVA MAPPE (già facente parte della piattaforma OPEN GENOVA) con il monitoraggio dei disagi e disservizi urbanistici che verranno segnalati dalla cittadinanza alla amministrazione pubblica. 2) Il coinvolgimento dell'amministrazione pubblica deve fare da collante e deve dare lo spunto per trovare le risorse economiche che permettano una gestione sostenibile; senza pesare in alcun modo sulla stessa in termini di interventi economici diretti.
  • 2. 3) Le grandi e medie aziende protagoniste dell'eccellenza genovese in Italia e nel modo potranno, da una parte sponsorizzare questo laboratorio di idee e potranno sfruttare i coworker stimolando la ricerca proponendo spunti su cui progettare innovazione. 4) Altro player essenziale di questa commistione deve essere il mondo universitario; gli studenti potranno trovare un luogo di incontro e di ricerca che permetta loro di incontrarsi e sfiorarsi con tutte quelle altre realtà che sono già attive nel mondo del lavoro e dello sviluppo tecnologico. 5) A Venezia esiste il Vega cube di Marghera: VEGA è una Società Consortile: Soci di VEGA sono gli Enti Territoriali Locali, le due Università veneziane, le più importanti Istituzioni pubbliche e private locali, due Istituti bancari, la grande industria e piccole e medie aziende. VEGA è un network tra Università, Centri di ricerca e settore produttivo volto alla promozione e allo sviluppo di iniziative di ricerca per facilitare il trasferimento di conoscenze a favore della crescita tecnologica e della competitività delle imprese. Vegacube è un incubatore di startup: selezionano le idee brillanti che gli si presentano facendogli uno severo screening: quelli che propongono un'idea che pare possa avere successo vengono accolti nel parco tecnologico e gli viene messo a disposizione la struttura e l'assistenza di cui hanno bisogno per poter dar sfogo al loro ingegno. Vega cube investe su questi giovani con un accordo che prevede che se l'idea avrà successo e in futuro produrrà utile, solo in quel momento, coloro che sono stati incubati, rifonderanno il servizio ricevuto anche compartecipando agli utili prodotti. La selezione è naturalmente oculata e responsabile; non si può sperare che ogni progetto abbia successo, ma perchè il Vegacube rimanga una realtà sostenibile deve vedere il successo di buona parte dei protagonisti. Il progetto potrebbe sembrare utopistico; ma fuori da Genova queste cose sono già realtà. A Milano ha aperto le porte STARTUP BUSINESS: un nuovo campus di oltre 3000mq destinati a startup e aziende innovative, freelance, incubatori, acceleratori, imprese, che punta con la contaminazione reciproca a far nascere e accelerare l'ecosistema dell'innovazione in Italia. Un luogo aperto 24h al giorno, con 250 postazioni lavoro tra salette private e coworking, 25 sale riunioni, spazi eventi fino a 200 persone, aree relax, 50 posti auto sono i numeri di quello che diventerà uno dei più grandi coworking space in Europa. La partecipazione di enti e aziende includerà l'argomento del CROWDFUNDING per sostenere quelle idee positive che finchè non sono realizzate e hanno successo vivono in apnea o non nascono proprio. CHI SONO Fabio Burlando. Sono titolare della ACROPOLI IMMOBILIARE di Genova, agenzia immobiliare dal 1998 e svolgo questa attività da 26 anni.
  • 3. Nel 2009, all'inizio della crisi del mattone, l'ufficio di 150 mq, l'organico di 10/11 persone che avevo si ridusse nell'arco di pochi mesi a 5 persone. Le varie postazioni lavoro attrezzate disponibili si ritrovarono all'improvviso inutilizzate. dovevo fare una scelta: - reinvestire in risorse umane per riformare quell'organico che aveva fatto il successo della mia azienda; - spostare l'azienda in spazi proporzionati ai numeri e alle persone rimaste in organico; - rendere questi spazi produttivi. La mia attività, in costante contatto col mondo produttivo, mi ha permesso di capire che esistevano realtà lavorative che non trovavano la giusta collocazione: piccole o micro aziende, giovani professionisti che non hanno uno spazio adatto alle loro dimensioni dove poter lavorare; giovani neoimprenditori di se stessi che necessitano di strutture pronte per lavorare subito; un ambiente dotato del minimo necessario per poter lavorare: una scrivania e una connessione internet; il computer no perchè ognuno ha il suo portatile. Tutto in uno spazio confortevole che ti permette di fare una pausa, prendere un caffè e dialogare con omologhi eterogenei presenti nella struttura. Queste figure non necessitano di un ufficio disponibile dalla mattina alla sera, per 5/6 giorni alla settimana, piuttosto che in modo continuativo per mesi o anni; hanno bisogno della postazione per un breve periodo, per una giornata o anche per poche ore. Ma la cosa che più entusiasma chi entra in questi ambienti è vivere gomito a gomito con professionisti con differenti capacità e competenze. Quando 3 anni fa cominciai a propormi come cowomanager; Non cercavo un business alternativo; non sopportavo il fatto che spazi e apparati presenti in azienda non fossero sfruttati; Avrei potuto iniziare questa esperienza da solo; senza bisogno di assistenza esterna; gli spazi, le scrivanie e la connessione internet c'erano; tutte le scrivanie erano dotate di connessione WIFI e linea telefonica e addirittura pc (che però non sono mai stati utilizzati). Ma sentivo la necessità di uscire da quell'isolamento professionale e culturale nel quale sentivo di trovarmi. Sentivo la necessità di confrontarmi con realtà diverse da quelle genovesi e condividere con altri idee e prospettive. Entro così in contatto con la rete COWORKING PROJECT
  • 4. Il mio centro COWORKING si trova in Via Fieschi 3/27 Le figure più disparate passate da qui; nessuna attinente alla mia attività; condividendo gli spazi e le competenze si è creato tra me e loro, ma anche tra i coworker stessi delle interazioni che hanno portato sviluppi lavorativi inaspettati. Link utili per conoscere la realtà coworking: http://www.slideshare.net/coworkingcowo http://coworkingproject.com/manifesto/ Filosofia del coworking è condivisione di idee di esperienze e di dati; Ciò che entusiasma chi vive di coworking è quello che viene chiamato serendipity: il trovare casualmente e fortunosamente una cosa o una persona, oppure imbattersi casualmente e fortunosamente in un evento, mentre si sta cercando qualcos'altro.  La serendipità è cercare un ago in un pagliaio e trovarci la figlia del contadino. (Julius Comroe Jr.) La filosofia del coworking è basata sull'open-space per stimolare il contatto e la condivisione non solo dell'ambiente ma anche di eterogeneità di competenze. CONTATTI: Fabio Burlando Via Fieschi 3/27 16121 Genova telefono: 010.562546 cellulare: 335.6663881 mail: info@acropoliimmobiliare.it Twitter: @FabioBurlando FACEBOOK: http://www.facebook.com/fabio.burlando