3. Percorso di ricerca, riflessione e confronto sul tema:
“C OEDUCAZIONE E DIARCHIA ”
4. Per andare al cuore dell’antropologia
scout ed essere capaci di narrare la vita come esercizio
di libertà, così come il Progetto Nazionale 2007 – 2011
voleva, abbiamo assunto l’obiettivo di sostenere la
formazione ad una “adultità” significativa, perché i
ragazzi possano avere di fronte testimoni per maturare
una personale identità verso le scelte della partenza.
5. Ma con quali modelli della
società contemporanea dobbiamo e vogliamo
confrontarci ?
Per quale uomo della Partenza?
Per quale donna della Partenza ?
6. L’AGESCI dispone di ricche
esperienze fondate su intuizioni e scelte
“profetiche”, che ancora oggi rappresentano la nostra
originalità e costituiscono il potenziale di una
proposta educativa che risponda alle domande di
questo tempo.
Ridare significato alle scelte, rivisitare le
motivazioni, riappropriarsi dei valori, a partire dal
valore della Coeducazione e dalla scelta della
7. Il Consiglio Generale 2009 ha
approvato il percorso di studio ed elaborazione
inerente i temi della Diarchia e della
Coeducazione, istruito dal Comitato
Nazionale, attraverso il Coordinamento
Metodologico, da realizzarsi mediante il
coinvolgimento di tutti i livelli associativi.
8. Il Coordinamento
Metodologico, già in fase istruttoria, ha inteso
muoversi nella propria articolazione più ampia, che
interseca il livello nazionale con quello regionale.
Nel corso del 2009, ha così preso avvio la fase di
studio, propedeutica a quella di elaborazione ed in
vista di una fase di sintesi e restituzione da concludersi
con il Consiglio Generale 2012.
9. Si è così provveduto alla lettura
ragionata e selettiva della documentazione
storica, orientata al recupero dei fondamenti delle
scelte sulle quali ancora oggi basiamo la nostra
proposta educativa e i nostri modelli organizzativi.
Contestualmente, il Consiglio Nazionale ha analizzato i
dati dei censimenti per leggere e misurare le difficoltà
di attuare la Diarchia oggi nelle unità e nelle strutture.
10. La fase di
elaborazione, muovendo dall’esame delle ragioni
storiche, punta alla attualizzazione dei valori della
Coeducazione e della Diarchia come strategie
funzionali alla realizzazione dell’educazione in AGESCI.
11. Protagoniste di questa fase del
percorso sono le Comunità Capi, alle quali ci rivolgiamo
con questo DVD, strumento che potrà guidarle nel
compito di indagare gli aspetti problematici, sul piano
educativo e sul piano culturale, indicando percorsi che
possano restituire significato alle scelte e intenzionalità
alla loro pratica.
L’augurio è che possa nascere un dibattito diffuso e
appassionato.
12. A tutti,
BUON LAVORO!
Giuseppe Finocchietti
Marilina La Forgia
Incaricati Nazionali al Coordinamento Metodologico 2006-2010
16. Le spinte della società
Il femminismo chiede diritti costituzionali: di
voto, di lavoro, ecc…
Nella società si punta alla liberazione della
donna dal dominio maschile. Nello scoutismo
la base chiede l’unificazione
17. L’ attenzione al tema
Unificazione; particolare attenzione
alla collegialità effettiva nelle scelte.
La coeducazione è essenziale per la proposta
educativa, ma va ottenuta con gradualità e
continuamente verificata alla luce di un
confronto di idee e di intenzioni.
Preoccupante situazione delle Capo
(disponibilità, assunzione di responsabilità
paritaria…)
Route delle Co.Ca. (1979).
Atteggiamento di prudenza per il proliferare di
unità miste.
Esigenza di coordinamento rispetto alle varie età
per unitarietà del discorso educativo
18. Attenzione agli aspetti educativo-metodologici
Si verificano:
1. La diarchia nei quadri associativi
2. Le modalità di rapporto tra maschi e femmine
nella conduzione delle unità
3. Le scelte metodologiche per attuare la coeducazione.
Il tutto per giungere ad un rilancio qualificato della
scelta di coeducazione e di individuazione
degli obiettivi specifici.
Coeducazione come metodo e non come scopo
La dimensione sessuale è fondamentale nella
maturazione della personalità.
Diarchia = condizione irrinunciabile
Coeducazione = strumento del metodo
19. Riscoprire il proprio essere uomo/donna
per assumere in pienezza il proprio genere
Solo riconoscendo, accettando, valorizzando
la propria sessualità si potrà uscire dagli stereotipi.
Solo cogliendo la ricchezza della complementarità,
il nostro comportamento sarà sereno, rispondente
ad una chiamata e non competitivo nei confronti
dell’altro sesso.
Riscoprire la reciprocità e aborrire l’omologazione
Tema della coeducazione ampliato come
educazione alla diversità.
Attenzione all’educazione all’amore,
alla costruzione della famiglia.
20. Non esistono attività di coeducazione,
ma modo “coeducativo” di fare attività
Coeducazione non come strumento
del metodo, ma caratterizzazione
dell’intera proposta.
22. COEDUCAZIONE DIARCHIA
“L’Associazione crede fermamente che dal “Ogni incarico, elettivo o di nomina, è
rapporto particolare uomo-donna nasce la affidato congiuntamente ad una donna e ad
famiglia umana e scaturisce la vocazione un uomo, salvo diversa espressa previsione
dell’uomo a vivere con l’altro, perciò propone – del presente Statuto. In ogni caso, va
attraverso l’incontro tra i due sessi – un comunque garantito un equilibrio numerico
cammino di crescita che, partendo dalla dei due sessi all’interno degli organi
collegiali.”
scoperta e dalla conoscenza della propria
( Statuto art.13)
identità di genere, conduca alla scoperta ed alla
conoscenza dell’altro, per instaurare con esso
un dialogo ricco e costruttivo, attraverso cui
rileggere e riflettere sul proprio modo di essere
uomo o donna, superare ruoli e modelli “… La diarchia dei capi, quale modello di
precostituiti e collaborare in modo fecondo.” riferimento di relazione adulta
uomo/donna, è importante strumento
(dal Reg. Metodologico, art. 11) educativo…”
contraddizioni esistenti nel paese sul art. 12)
(dal Reg. Metodologico,
tema coeducazione
Nel corso del tempo le problematiche socio/culturali hanno più volte interpellato il nostro
metodo educativo e, sempre, l’AGESCI ha confermato la validità pedagogica della
diarchia e della coeducazione, mettendone in luce e approfondendone, di volta in
volta, gli aspetti più rispondenti alle emergenze educative provenienti dal mondo
23.
24.
25. • Lanciare e/o stimolare la discussione in Co.Ca.
rispetto al tema della coeducazione e della
diarchia , nonché delle connessioni tra questi.
• Far emergere lo stato dell’arte nelle
Co.Ca., quindi suscitare un pensiero sul
tema, per meglio “digerire” gli spunti proposti
dal DVD.
26. Ogni aspetto rappresenta
una fase del gioco
1. Le differenze fra uomo e donna nei seguenti ambiti:
fisico, comportamentale,relazionale, emozionale.
2. La valutazione delle differenze, verificando, se per l’azione
educativa, rappresentano un ostacolo o una
ricchezza, approfondendone, quindi,
i vari “perché”.
3. La presa di coscienza dei ruoli (maschile e femminile)
che ricopriamo anche nell’azione educativa e le difficoltà
nell’essere capo-uomo o capo-donna.
4. La ricerca del significato e del senso della coeducazione.
5. La definizione dell’imprescindibile rapporto tra diarchia e coeducazione.
27. 1. Le Comunità Capi dovranno dividersi in due squadre:
una formata dai Capi e l’altra dalle Capo.
2. Le squadre dovranno sfidarsi ed esprimersi su
situazioni o domande .
3. Ogni fase avrà un momento di confronto
4. Di volta in volta i “campioni” dell’una e dell’altra
squadra si sfideranno in prove di abilità
domestica, drammatizzazioni, giochi di ruolo ecc…
28. Giochiamo con gli stereotipi.
Due rappresentanti della squadra maschile
e due di quella femminile si sfidano
parallelamente in due prove
Piantare il maggior numero
di chiodi in 60 secondi
Piegare il maggior numero di
vari capi d’abbigliamento in 120 secondi
A tempo scaduto, confrontando gli esiti delle due prove, le squadre
dovranno raggiungere un accordo nello stabilire quale delle due abbia
ottenuto la vittoria
MATERIALE
Chiodi, martello, pezzi di legno,
capi d’abbigliamento, cronometro.
29. Test su comportamenti ed abitudini:
Primo momento. Le due squadre stilano un elenco preciso
e minuzioso di tutte le cose che le persone dell’altro sesso
fanno la mattina prima di uscire di casa. (3 minuti circa)
Secondo momento. I componenti delle squadre elencheranno
le attività che loro stessi svolgono rientrando a casa a fine
giornata. (3 minuti circa)
Terzo momento. Attraverso un breve confronto, verificare i punti
inseriti nei rispettivi elenchi (eliminando eventuali esagerazioni)
e, in accordo, stabilire la squadra vincitrice della prova, sulla
base dell’utilità e del numero delle cose considerate valide.
MATERIALE
cartelloni, pennarelli
30. Differenze relazionali/sociali
Le due squadre scelgono una delle seguenti situazioni da
simulare con l’aiuto di un componente dell’altra squadra.
Drammatizzare la situazione scelta, secondo regole e
particolari selezionati e/o inventati.
Situazioni :
a. In un autobus una donna/uomo si accosta più del “consentito”.
b. Sul lavoro subisci una mortificazione del/della tuo/tua capo
ufficio che, riprendendoti in modo autoritario, ti impone di
lavorare secondo le sue direttive da te non condivise.
31. Differenze relazionali/sociali
c. Di ritorno dal lavoro, ti sdrai sul divano per
riposare, generando le ire di tuo marito/tua moglie che
ti ricorda le mille cose da fare in casa .
d. Ti trovi ad ascoltare un/una amico/a che ti racconta le sue
conquiste in campo “amoroso…” esprimi ad alta voce (sempre
recitando) le tue considerazioni sul caso, come se il pubblico
potesse ascoltare i tuoi pensieri.
Breve confronto sulle eventuali differenze tra uomo e donna nei
comportamenti e nelle emozioni , per ogni situazione scelta.
MATERIALE
eventuali travestimenti
32. Dimensione emozionale
Ogni partecipante, osservando le immagini che seguono,
dovrà selezionare quella che ritiene più interessante e,
con una parola, descriverne l’emozione provata
Breve confronto sulle immagini scelte
MATERIALE:
immagini In Power Point o carta
33.
34.
35.
36.
37.
38. Sulla base delle prove precedenti,
le due squadre dovranno sfidarsi
Elencando a “botta e risposta”
il maggior numero di differenze
tra uomo e donna.
39. Utilizzando l’elenco creato,
le due squadre prenderanno
una posizione nel definire
le differenze come:
o un freno
o una ricchezza
o irrilevanti rispetto all’azione educativa
Domanda stimolo: La mancata differenziazione
tra i due sessi è il raggiungimento della parità
tra uomo e donna?
Breve confronto
40. Leggendo le situazioni seguenti,
le squadre dovranno decidere come affrontare
la singola situazione proposta.
Successivamente descriveranno l’ipotetica risposta
fornita dall’altra squadra.
Situazioni:
A. Durante il montaggio del campo ti accorgi che le guide si fanno
aiutare da alcuni elementi del reparto maschile.
B. Alcuni lupetti non accettano la nuova Akela poiché non “all’altezza”
del precedente che era maschio.
C. Una scolta confessa, durante una riunione di clan, di essere incinta e di
voler abortire.
D. Il capo reparto intreccia una relazione sentimentale con una scolta
in servizio .
breve confronto
41. Scegliere l’affermazione
ritenuta più giusta
1. Coeducazione significa:
A. Educare ragazzi e ragazze insieme ed allo stesso modo
B. Educare ragazzi e ragazze saltuariamente insieme ed allo
stesso modo
C. Educare ragazzi e ragazze parallelamente ed in maniera
differenziata (per superare ruoli sessualmente precostituiti)
2. L’unità migliore per rispondere alle esigenze della coeducazione è:
A. Mista nello staff e nell’unità
B. Mista nello staff e monosessuata nell’unità
C. Monosessuata nello staff e mista nell’unità
D. Monosessuata nello staff e nell’unità
42. Scegliere l’affermazione
ritenuta più giusta
Secondo te è giusto, dal punto di vista psicologico, che i
maschi imparino a danzare e le femmine a ferrare un mulo?
A. Giusto
B. Sbagliato
• A questo punto, dovrete trovare (in caso di disaccordo tra le affermazioni
scelte e le risposte date alla domanda) una posizione che soddisfi
entrambe le squadre.
• Domanda stimolo: La coeducazione, oggi, è un dato di fatto?
43. Rispondere alle
Seguenti domande
1. Quale il rapporto tra coeducazione e
diarchia?
2. Diarchia e coeducazione sono
strumenti da utilizzare o valori a cui
tendere ?
44. Come momento conclusivo vi
proponiamo di ascoltare una
traccia audio di trenta
secondi, tratta da un monologo
di
Giorgio Gaber.
Per ascoltare clicca sull’altoparlante.
45.
46.
47. “Non è solo stare insieme”
La coeducazione, per il guidismo e lo scautismo
cattolici italiani,
è scelta, valore, strumento.
Ricostruiamo il senso di un percorso associativo,
etico e metodologico.
a cura del centro documentazione
48. Coeducazione perché: documenti e riflessioni per capire il senso di una scelta associativa
COEDUCAZIONE, UNA STORIA, DUE OPINIONI
Fusione AGI-ASCI, come e perché, Giancarlo Lombardi, R/S Servire, 1998, n. 4, pp.3-7
Raccontami una storia, Anna Perale, I Quaderni di Proposta Educativa, 2004, n. 00, pp.4-23
PIETRE MILIARI I
VERSO LA COEDUCAZIONE (E LA FUSIONE)
Agi, documenti preparatori al Consiglio Generale, Don Giorgio Basadonna, Il Trifoglio, 1970, n.
5/6, pp.24-35
Coeducazione, Annamaria Capo, Assemblea nazionale Capo AGI, Il
Trifoglio, n.10, 1971, pp.65-70
Consiglio Generale congiunto AGI-ASCI; Estote Parati-Il Trifoglio, 1972, n. 6, pp.141-143
Piano di convergenza, Estote Parati-Il Trifoglio, 1973, n. 5, pp.26-28
49. PIETRE MILIARI II: COEDUCAZIONE NON È SOLO STARE INSIEME
Il Patto Associativo, Documenti ufficiali 1977 e 1999
Normative per la costituzione delle unità miste, allegato 1 al Consiglio Generale 1975
Coeducazione, mozione n. 2 Consiglio Generale 1977
PIETRE MILIARI III: LA PARTECIPAZIONE FEMMINILE NON È SOLO DIARCHIA
Relazione del Comitato centrale, mozione n.1 Consiglio Generale 1977
Partecipazione femminile, mozione n. 6 Consiglio Generale 1978
Partecipazione femminile, mozione n.4, Consiglio Generale 1979
PIETRE MILIARI IV: LA COEDUCAZIONE A 360°
Coeducazione, mozione n. 5, Consiglio Generale 1985
Coeducazione, allegato n.1, Consiglio Generale 1985
Coeducazione, all. n.2, Liguria-Lombardia-Piemonte, Consiglio Generale 1985
La proposta di coeducazione dieci anni dopo, all. n.3, Nino della Valle, M.Letizia Celotti,
Consiglio Generale 1985
50. PIETRE MILIARI V: COEDUCAZIONE COME PROGETTO ASSOCIATIVO E REGOLAMENTO
“Educare all’unità attraverso la valorizzazione delle diversità”, Progetto nazionale, all. n.2
Consiglio Generale 1992
Regolamento metodologico, 2007
UNA SCELTA AL MICROSCOPIO I: BILANCI E PROSPETTIVE DELLA COEDUCAZIONE
Coeducazione nell’Agesci, aspetti storici e prospettive, Maria Scolobig, R/S Servire, 1978, n.
1, pp.64-66
Il futuro della coeducazione, Gege Ferrario, RS/Servire, 1985, n. 4/5, pp.21-24
L’avventura della coeducazione, Gege Ferrario, R/S Servire, 1998, n. 4, pp.38-39
Noi, reduci della coeducazione, Robert Lorenzini, Scout-Proposta Educativa, 1994, n.
16, pp.38-39
51. UNA SCELTA AL MICROSCOPIO II: COSA RICHIEDE LA COEDUCAZIONE
La coeducazione: una frontiera nuova?, Stefano Pirovano, R/S Servire, 995, n.
4, pp.33-35
Coeducazione, Paola Dal Toso, Intervento all’Incontro Capi della Branca
Lupetti/Coccinelle zona Brescia, 16 gennaio 1993
Appunti sulla coeducazione, don Francesco Pieri, R/S Servire, 1995, n. 1, pp.22-25
aGeSci, parliamone, Sandro Repaci Manuela Benni, ,I Quaderni di Proposta
Educativa, 2004, n. 00, pp.34-37
La speranza fa novanta: novant’anni di scautismo cattolico in Italia: le speranze e le
prospettive, don Sergio Nicolli, Scout-Proposta Educativa, 2006, n. 12, pp.67-68
52. Diarchia perché: Perché la scelta di coeducazione in Agesci
si lega così strettamente alla scelta della diarchia
DIARCHIA: UNA STORIA, DUE OPINIONI (AL MASCHILE E AL FEMMINILE)
Alle origini della diarchia, Ottavio Losana, Scout-Proposta Educativa, 2007, n. 13, pp.15-16
Un punto di arrivo naturale, intervista a Claudia Conti, a cura di Marina De Checchi, Scout-
Proposta Educativa, 2007, n.. 13, p.17
LA DIARCHIA SERVE E A VOLTE NON BASTA
Democrazia è una parola di genere femminile, Giulia Forleo, Scout-Proposta
Educativa, 1978, n. 7, pp.39-41
Un capo deciso, una capo sorridente, don Giorgio Basadonna, Scout-Proposta
Educativa, 1984, n. 31, p.45
Pari non significa uguale, intervista a Odile Bonte, a cura di Gualtiero Zanolini, Scout-Proposta
Educativa, 1988, n. 21, pp.18-19
Essere uomo, essere donna. Mosaico di riflessioni, Federica Frattini, R/S Servire,1998, n.
4, pp.8-10
Servizio in due, la diarchia in staff, tra fatiche e potenzialità, Silvia Caniglia, Scout-Proposta
Educativa, 2007, n. 13, p.14
53. Educazione sessuale? No!
Sessualità, affettività e amore nell’educazione
Una proposta di educazione della persona sessuata al dono di sé
EDUCAZIONE SESSUALE? NO! SESSUALITÀ NELL’EDUCAZIONE
I principali problemi educativi nell’età puberale, Vittorio Pranzini, in: Roberto
Lorenzini, L’educazione sessuale nei gruppi di adolescenti,
Borla, 1981, pp.33-43
La figura e il ruolo dell’adulto nell’educazione sessuale, Giulia e Romano Forleo
in: Roberto Lorenzini, L’educazione sessuale nei gruppi di
adolescenti, Borla, 1981, pp.53-64
Identità di genere e l’attenzione al corpo, Agesci Lombardia, n. 2, 2009,
pp.34-36
54. SESSO, AFFETTIVITÀ, AMORE: UN UNICO PECORSO EDUCATIVO
Sincerità, disinteresse responsabilità, Ottavio Losana, Estote Parati, 1974, n.
1, pp.12-13
Educare all’affettività, piste di lavoro, Stefano Costa, Scout-Proposta
Educativa, 2003, n. 10, pp.9-10
Coeducazione, Paola Dal Toso, Intervento all’Incontro Capi della Branca
Lupetti/Coccinelle zona Brescia 16 gennaio 1993
La chiarezza della proposta, Roberto Lorenzini, L’educazione sessuale nei gruppi di
adolescenti, Borla, 1981, pp.53-64
Educazione all’amore, Agnese Tassinario, Scout-Proposta Educativa, 1977, n.
29, pp.44-47
Coeducazione ed educazione all’amore, Gualtiero Zanolini e Anna Perale Scout-
Proposta Educativa, 1985, n. 17, pp.12-17
55. Coeducare chi? Educare i futuri uomini e le future donne, sapendo cosa
significa questa parola ( e scoprendo l’arcano dell’identità di genere)
IDENTITÀ VO CERCANDO
La formazione dell’identità sessuale, Stefano Pirovano, R/S Servire, 1998, n.
4, pp.11-14
Essere uguali, essere diversi. Psicologia della coeducazione, Anna Riva, Scout-
Proposta Educativa, 1984, n. 31, pp.9-10
Uomini e donne: quale identità, colloquio con Paola Bassani, Consiglio
Nazionale di Pianezza (TO) del 14 dicembre 2002. Testo non rivisto
dall’autrice.
Gli scout, uomini e donne, non sono uguali, Riccardo Massa, Intervento al
Seminario Agesci sulla coeducazione, Scout-Proposta Educativa, 1994, n.
24, pp.28-30
56. QUANDO PARI NON È UGUALE
Le nostre idee, osservazioni del Commissariato centrale AGI sui risultati della commissione
ASCI-AGI sulla coeducazione, Il Trifoglio, 1970, n. 5/6, pp.24-35
Pari non significa uguale, intervista a Odile Bonte, a cura di Gualtiero Zanolini, Scout-
Proposta Educativa, 1988, n. 21, pp.18-19
Maschi e femmina li creò, Marina De Checchi, Scout Proposta Educativa, 2006, n.6, pp.8-9
Aspetti e nodi problematici della coeducazione; quali specificità dell’educazione di ragazzi e
ragazze, Giulia Paola Di Nicola in : “Identità di genere e metodo scout. La
coeducazione”,Fiordaliso, 1994, pp.13-18
Uomini e donne fra diversità e alterità, Vittorio Ghetti e Franco La Ferla, R/S
Servire, 1998, n. 4, pp.33-36
NON È BENE CHE L’UOMO SIA SOLO
Ish e Ishshah, Stefano Pinna, I Quaderni di Proposta Educativa, 2004, n.00, pp.10-14
57.
58. ATTENZIONE!
ENTRATE IN QUESTA
SEZIONE SOLO DOPO AVER AFFRONTATO
I QUATTRO PERCORSI.
Se lo avete fatto, cliccate su “Questionario”,
altrimenti cliccate su “Percorsi”
59. Cara comunità capi, al termine del
percorso che ti sei costruita, ti chiediamo di
spendere ancora un po’ di tempo per la
compilazione di un semplice questionario.
Obiettivo del questionario
Il questionario intende far emergere la percezione comune
sul tema trattato in questo DVD e rilevare sommariamente la
modalità di composizione delle unità, nonché l’attuazione
della diarchia nei vari gruppi d'Italia.
I dati così raccolti saranno funzionali all'elaborazione di
alcune riflessioni da sottoporre al CG 2012.
60. Modalità di compilazione
Compilate direttamente il questionario sul documento word
che otterrete cliccando sul tasto “Questionario” e che
salverete in una cartella del vostro computer.
Modalità di raccolta ed elaborazione dei dati
Inviate il file ai vostri Responsabili di Zona, i quali sono
incaricati, insieme agli ICM regionali, dell’elaborazione dei
singoli questionari. Successivamente gli ICM faranno sintesi
di quanto emerso in regione e lo riporteranno all'incontro
nazionale di Giugno 2011.
Buona compilazione e grazie della vostra collaborazione!
61. Per la realizzazione di questo strumento di
lavoro, vogliamo ringraziare:
• Gli incaricati Nazionali e Regionali al
Coordinamento Metodologico
• Tutti gli intervistati: Capi, ragazzi, esperti
esterni all’associazione.
• Il Centro Documentazione AGESCI
• Gianni Aureli e Filippo Santucci che hanno
curato il montaggio del DVD
…ed ora, al questionario!
62. TITOLO AUTORE EDITORE
Difendiamo la coeducazione a scuola Autori Vari Francoangeli
Il problema della coeducazione e altri studi pedagogici Calò Giovanni Dante Alighieri
La coeducazione Mazzeo Arturo Argalia
Abilità differenti Fornasa W., Meneghini R. Francoangeli
Percorsi pedagogici ed educativi nell’opera di N Galli A cura di Luigi Pati e Lino Prenna V&P
Aspetti psicologici della coeducazione Del Core Pina ElleDiCi
A proposito di coeducazione in
Marchi Maria Azione Cattolica
proposta educativa-A.C.- (1992)5, p. 54-63
Non è solo stare insieme A cura di Michele Pandolfelli Fiordaliso
A cura dell’Ufficio Nazionale di
Educazione sessuale nella scuola (1980) CEI
pastorale scolastica