1. NUOVI MODELLI DI BUSINESS
NELL’ERA DI INTERNET
Fondazione CUOA, 21 giugno 2012
cecilia.rossignoli@univr.it
2. ALCUNE DEFINIZIONI DI MODELLI DI BUSINESS
NELLA LETTERATURA ACCADEMICA
A description of the roles and relationships among a firm’s customers, allies, and suppliers that identifies the
major flows of product , information, and money, and the major benefits to participants (Weill and Vitale,
2001)
The business model is the heuristic logic that connects technical potential with the realization of economic
value (Chesbrough & Rosenbloom, 2002)
A business model describes the rationale of how an organization creates, delivers, and captures value
(Osterwalder & Pigneur 2010)
A particular business model describes the architecture of the value creation, delivery, and capture
mechanisms. the essence of a business model is in defining the manner by which the enterprise value to the
customer, entices customers to pay for value, and converts those payments in profit (Teece, 2010)
3. IL “MODELLO DI BUSINESS”
Definizione di “modello di business” dal punto di vista organizzativo piano definito che ha come obiettivo
quello di creare valore economico applicando know how ad un insieme di risorse al fine di sviluppare prodotti
o servizi
Da dove nascono concretamente nuovi modelli di business dalla capacità di individuare e sfruttare le meta-
capacità di conoscenze possedute dai manager .
Le tre “ERE” di Modelli di Business
4. LA PRIMA E LA SECONDA ERA
PRIMA ERA
Meta-capacità dominante:
standardizzazione incentrata sul coordinamento capacità di predisporre flussi efficienti di attività
produttive lungo la catena del valore ed incorporarne i benefici nei processi organizzativi
SECONDA ERA
Meta capacità’ dominante:
customizzazione vantaggio competitivo basato sulla differenziazione delle linee di prodotto, nuovi modelli
di diversificazione dei business.
Il ricorso al decentramento
5. TERZA ERA
ERA DI INTERNET…
Meta capacità dominante :
collaborazione Le imprese hanno imparato ad utilizzare le tecnologie dell’informazione per mettere in
relazione capacità e risorse al di là dei confini della singola impresa
Nuovo modello organizzativo ha permesso alle imprese di focalizzarsi sulle “core competencies” collegandosi
con partner a valle e a monte lungo la catena del valore.
Si sviluppano:
- reti organizzative
- organizzazioni virtuali
Nuovo modello organizzativo per l’innovazione è basato sulla collaborazione e condivisione della conoscenza
esplicita e tacita
6. IL CROWDSOURCING (CS)
È un modello di business in cui una folla sparsa e non ben definita di persone (crowd) interagisce con
un’azienda che esternalizza un’attività o parte di un processo attraverso un bando pubblico.
Howe 2008
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7. COSA È IL CS?
Lo scopo del CS:
Favorire la creatività e la collaborazione attraverso internet per la risoluzione di problemi aziendali
Problema del CS soluzione
L’intermediario lo rende possibile:
- ad un costo contenuto
- con un minor dispendio di tempo
- Attraverso una conoscenza approfondita della gestione della tecnologia (piattaforma)
8. L’INTERMEDIARIO DI CS
L’intermediario di crowdsourcing è un soggetto terzo all’azienda che offre alla stessa un servizio in grado di
metterla in contatto con un ampio network di competenze.
9. IL PANORAMA EUROPEO
Si assiste ad un cambiamento della percezione del mercato delle risorse immateriali
Il governo Inglese ha richiesto al NESTA (UK National Endowment for Science, Technology and the Arts) nel
maggio del 2010 di mappare le communities of practice.
L’ambizione sarebbe quella di poter:
- Identificare più velocemente gli agenti (broker)
- Ottenere un registro degli esperti delle varie università in tutto il mondo
- Conseguire vantaggi in termini di gestione dei network
- Reperire aiuti finanziari
10. CROWDSOURCING E PMI
Caratteristiche che aumentano la probabilità di adozione:
- Grado di globalizzazione
- Intensità tecnologica
- Utilizzo delle fusioni tra tecnologie
- Ricerca di nuovi modelli di business
- Innalzamento del grado di conoscenza
Il successo del crowdsourcing dipende da:
- Caratteristiche assunte dal crowdsourcing
- Cultura aziendale
- Mercato
12. AMBITI IN CUI GLI INTERMEDIARI SI OCCUPANO
TRA LE ATTIVITA’ IMMATERIALI
Gli intermediari si dividono in due ambiti:
- R&D
- Marketing
Intermediari di crowdsourcing per:
13. CAMBIAMENTI TECNOLOGICI – COME
POSSIAMO INTERAGIRE
14. IL NUOVO RUOLO DEI MEDIATORI ELETTRONICI
Facilitano l’incontro tra venditori e compratori
- determinazione dell’offerta di prodotti
- riduzione dei costi di ricerca
- price discovery (aste ecc)
Facilitano le transazioni
- aspetti logistici
- regolamento
- fiducia
Infrastruttura istituzionale
- aspetti legali
- regolatori