SlideShare uma empresa Scribd logo
1 de 34
Baixar para ler offline
I migliori del ‘09
Scuola Lorem Ispum
Disturbi Specifici dell’Apprendimento
Cosa fare a scuola
Anna La Prova
Di cosa parleremo in questa guida ...
1) Cosa sono i I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)
2) Quali sono
3) Quali sono le cause
4) Cosa può fare un insegnante per facilitare l’apprendimento di
un ragazzo con un DSA
Cosa sono i DSA
Cosa sono i DSA
Un gruppo eterogeneo di disordini che si manifestano con
significative difficoltà nell’acquisizione e uso di abilità di
comprensione del linguaggio orale, espressione linguistica,
lettura, scrittura, ragionamento o matematica.
Questi disordini sono intrinseci all’individuo,
presumibilmente legati a disfunzioni del sistema nervoso
centrale e possono essere presenti lungo l’intero arco di
vita.
Quali sono
i DSA?
DISLESSIA: Disturbo settoriale
della lettura caratterizzato dalla
difficoltà ad effettuare una lettura
accurata e/o fluente. È il prototipo
dei DSA, infatti i primi studi
risalgono alla fine del 1800.
DISORTOGRAFIA: Difficoltà nel
rispettare le regole di trasformazione del
linguaggio parlato in linguaggio scritto.
Vengono cioè commessi molti errori e di
varia tipologia.
DISGRAFIA: Difficoltà nella grafia. La
scrittura è irregolare per dimensione e/o
pressione, vi è scarsa capacità ad utilizzare lo
spazio sul foglio e a mantenere la direzione
orizzontale dello scritto, i margini non vengono
rispettati, gli spazi tra i grafemi e tra le parole
sono irregolari. È difficilmente decifrabile.
DISCALCULIA: Deficit del sistema di
elaborazione dei numeri e/o del calcolo.
Vi può essere difficoltà nell’associare il
numero alla quantità, o a capire che 2, II
in numero romano e la parola DUE
abbiano lo stesso valore.
Cerchiamo di capirli meglio prendendo ad esempio la
DISLESSIA!
La lettura, dopo la prima fase di
apprendimento, diventa un atto
automatico.
E’ un po’ come quando impariamo a
guidare un automobile ...
Dopo aver imparato come si chiama
quella lettera, impariamo come si
chiama unita all’altra (sillabe), come si
chiamano varie sillabe se si uniscono e
quali cambiamenti ci sono nel
pronunciarli.
Non c’è più bisogno di ricordare e
sillabare, diventa automatico che
quella lettera dritta con la gobba è la P
e quella a forma di capanna d’indiano è
la A ...
P+A = PA N+E = NE PA + NE =
PANE
Ad un certo punto questo processo
viene realizzato in modo automatico
dal cervello, tanto che è un processo
che è impossibile da inibire!
Ma non è per tutti così ...
E’ impressionante il cervello
leggete di seguito:
Sneocdo uno sdtiuo dlel’Untisverià di Cadmbrige, non
irmptoa cmoe snoo sctrite le plaroe, ttute le letetre
posnsoo esesre al pstoo sbgalaito, è ipmtortane sloo
che la prmia e l’umltia letrtea saino al ptoso gtsiuo, il
rteso non ctona. Il cerlvelo è cmoquune semrpe in
gdrao di decraifre tttuo qtueso coas, pcherè non
lgege ongi silngoa ltetrea, ma lgege la palora nel suo
insmiee...
VSTIO ?!
Per i bambini dislessici non
avviene così ...
Essi mostrano un inefficace automatizzazione del processo di
lettura, abilità che dovrebbe essere strutturata dalla terza
elementare, età in cui il bambino dovrebbe cominciare a velocizzare
la lettura e a cedere direttamente al significato.
L’ attenzione è di tipo focale, cioè il bambino si concentra
specificatamente sulla decodifica del testo stancandosi rapidamente,
commettendo errori, rimanendo indietro e di conseguenza non
imparando.
Cosa sono i DSA?
SPECIFICI... perché sono circoscritti solo ad alcuni processi
indispensabili all’apprendimento: cioè quelli che normalmente
vengono chiamati automatismi (decodifica, associazione
fonema–grafema, ...)
EVOLUTIVI... i disturbi si manifestano nell’età evolutiva e
il deficit riguarda lo sviluppo di abilità mai acquisite e non
perse a causa di eventi traumatici (si parla quindi di Dislessia
Evolutiva, DE)
CAPACITÀ COGNITIVE ADEGUATE... il bambino è
intelligente. Si devono, quindi, escludere:
DEFICIT SENSORIALI... se il bambino presenta dei deficit
visivi, uditivi, ecc. non devono essere tali da compromettere gli
apprendimenti.
DEFICIT NEUROLOGICI... il bambino non deve aver subito
traumi di vario genere che gli hanno provocato lesioni nel
sistema neurologico legato ai processi di lettura, scrittura e
calcolo.
Ed infine...
il bambino con un DSA deve aver avuto ADEGUATE OPPORTUNITÀ SOCIALI e RELAZIONALI.
Ma ricordiamo che...
OGNI BAMBINO CON UN DSA È UNICO, DIVERSO DA OGNI ALTRO
Cosa NON SONO i DSA
NON sono... UNA MALATTIA
NON sono ... UN BLOCCO PSICOLOGICO NON
sono ...UN BLOCCO EDUCATIVO
NON sono ... UN BLOCCO RELAZIONALE NON
sono ... DEFICIT DI INTELLIGENZA NON
sono ...DEFICIT SENSORIALI
Quali sono le cause dei DSA?
Quali cause?
Genetiche
Neurobiologiche
Congenite
IPOTESI SULL’ORIGINE DEI DSA
La comunità scientifica internazionale (Consensus Conference) è d’accordo nell’individuare
l’origine dei DSA nella presenza di anomalie congenite in alcune aree cerebrali
Ciò significa che la struttura
cerebrale e le connessioni neuronali
n e c e s s a r i a l l ’e l a b o r a z i o n e
dell’informazione si sviluppano in
modo diverso dalla norma: non si
tratta di una mancanza ma di un
processo diverso.
Tali deficit hanno cause diverse,
non sono di carattere lesionale, ma
c onge ni to, e c oi n volgono i l
s u b s t r a t o n e u r o b i o l o g i c o
interessato nei processi di lettura,
scrittura e calcolo.
PRESENZA DI ANOMALIE NEUROBIOLOGICHE IN ALCUNE AREE CEREBRALI.
IPOTESI SULL’ORIGINE DEI DSA
Compromissione di tipo fonologico, a
carico delle aree del linguaggio;
Compromissione a carico del sistema
di elaborazione visuo-percettiva,
cioè un funzionamento anomalo di alcune
cellule della corteccia visiva (via
magnocellulare): queste cellule
controllano i movimenti oculari ed
hanno il compito di elaborare gli stimoli
registrati dagli occhi in movimento. Le
persone con dsa non eseguono movimenti
efficaci durante la scansione delle
lettere;
Compromissione della memoria di
lavoro:
è un tipo di memoria, limitata nella
capacità di trattenere informazioni, ma
che funziona in modo attivo durante
l’esecuzione di un compito. Nei soggetti
con dsa risulta compromessa
soprattutto se la persona si trova a
dover elaborare stimoli di diversa natura
contemporaneamente (visivi, uditivi, di
tipo numerico o linguistico-verbale)
Compromissione delle funzioni
psicomotorie:
la coordinazione, il movimento e
l’equilibrio. La compromissione
riguarderebbe le aree cerebellari e le
difficoltà possono colpire le abilità
motorie generali (camminare, correre,
problemi nella postura, equilibrio statico
e dinamico: il bambino appare goffo e
impacciato nei movimenti) o la motricità
fine (scrivere, abilità nel tagliare,
infilare perline, costruire torri di oggetti
in equilibrio, ecc)
Non vi è però accordo sulla localizzazione delle sedi in cui risiedono le funzioni alterate e
responsabili dei disturbi;
Le ipotesi più accreditate a questo proposito sono:
I DSA NON sono dovuti a:
Deficit Neurologici
Scarso impegno
Traumi di vario genere
Problemi familiari
problemi relazionali
Problemi relazionali Problemi comportamentali
Didattica errata
Come si manifestano i DSA?
Nella lettura e nella scrittura: inversioni di lettere e
di numeri;
Errori Fonologici
Scambio di grafemi (b/p- d/b- p/q- a/e) Omissioni o
aggiunte di lettere o sillabe (bambino/ bamino)
Inversioni di lettere o numeri (il/li- per/pre- 51 /
15) Scrittura inesatta di grafemi (sh- sch- ghi)
Sostituzione di suoni vicini (m/n- f/v- t/d- s/z-
c/g- p/d) Sostituzione di suoni scritti in modo
simile (n/u-p/q-d/p)
Errori NON Fonologici
Separazioni illegali (in-sieme) Fusioni illegali (lacqua
- nonèvero) Scambio grafema omofono (quore-
squola- quaderno) Omissione o aggiunta di h
Non riesce ad imparare le tabelline;
Confusione rapporti spaziali e temporali;
Difficoltà nell’esprimere verbalmente un
pensiero;
… in alcune abilità motorie;
… nel calcolo;
… nella capacità di attenzione e concentrazione;
… nella comprensione del significato del testo
scritto;
… nel copiare alla lavagna;
Appare disorganizzato nelle sue attività, sia a
casa che a scuola.
Difficoltà scolastiche che compaiono già nei primi anni di scuola e persistono negli anni seguenti
Scuola dell’Infanzia
Spesso INTORNO AI 4 ANNI
DIFFICOLTÀ DI LINGUAGGIO:
confusione di suoni;
frasi incomplete;
sintassi inadeg
INADEGUATA PADRONANZA FONOLOGICA:
sostituzione di lettere con suoni simili (s/z, r/l, p/b);
omissioni di lettere o parti di parole;
scarsa abilità nell’utilizzo di parole;
mancata memorizzazione di nomi di oggetti
conosciuti e sempre usati;
inadeguatezza nei giochi linguistici, giochi di parole,
rime;
DIFFICOLTÀ A COMPIERE ESERCIZI
METAFONOLOGICI;
DIFFICOLTÀ NELLA COPIA DA
MODELLO E DISORDINE NELLO
SPAZIO DEL FOGLIO;
PROBLEMI NELLA MEMORIA A
BREVE TERMINE;
DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE;
MANUALITÀ FINE
DIFFICOLTOSA;
SCARSA LATERALIZZAZIONE;
DIFFICOLTÀ A RIPETERE
SEQUENZE RITMICHE
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA
Difficoltà evidente di copia alla lavagna;
Particolare postura per leggere e scrivere;
Difficoltà nella gestione dello spazio del
foglio;
Macroscrittura/microscrittura;
Omissione del carattere maiuscolo;
Difficoltà nel riconoscimento dei diversi
caratteri;
Lettere e numeri scambiati: 31/13, p/b,
sc/cs, u/n…;
Sostituzione di suoni simili: p/b, d/t, m/n,
r/l, s/z;
Difficoltà nei suoni difficili da pronunciare:
gn/gl, ghi/ghe…;
Problemi nelle doppie;
Punteggiatura ignorata o inadeguata;
Difficoltà a imparare l’ordine alfabetico o
a usare il vocabolario;
Difficoltà ad imparare le tabelline;
Difficoltà a memorizzare le procedure delle
operazioni aritmetiche;
Difficoltà ad imparare i termini specifici,
gli elementi geografici, le epoche storiche, le
date degli eventi;
Difficoltà di attenzione e concentrazione
IL TEMPO
Difficoltà ad organizzare il tempo
in anticipo
difficoltà a sapere che ore sono
durante la giornata
difficoltà a leggere l’orologio
difficoltà a memorizzare i giorni
della settimana, i mesi, le stagioni
difficoltà a ricordare date
importanti (Natale, Compleanno, ecc.)
Riassumendo
GRADO
CLINICAMENTE
SIGNIFICATIVO DI
COMPROMISSIONE
IL DISTURBO
E’ PRESENTE
FIN DAI PRIMI
ANNI DI
SCUOLA
LA QUALITA’
DELL’INSEGNAMENTO
RICEVUTO E’
ADEGUATA
IL DISTURBO
NON DIPENDE
DAL GRADO
DI QI
IL DISTURBO
NON DIPENDE DA
DEFICIT VISIVI,
UDITIVI O
NEUROLOGICI
Cosa possiamo fare come
insegnanti?
Cosa dobbiamo fare come insegnanti
QUANDO un
NOSTRO ALLIEVO HA UNA DIAGNOSI
di Dislessia o di un altro DSA?
1) condividere la
situazione diagnostica,
non solo all’interno del
gruppo docente ma
anche con il referente
sui DSA (chiedere la
liberatoria ai genitori)
2) predisporre un
percorso educativo in base
al livello del disturbo, agli
obiettivi, all’uso degli
strumenti compensativi e
dispensativi, ai criteri di
valutazione necessari
all’allievo
3) studiare delle strategie
didattiche adeguate in quanto i
ragazzi con DSA richiedono un
input didattico adatto alle loro
caratteristiche;
4) essere più flessibili ed
accettare le differenze di
prestazione nei diversi
contesti funzionali,
ricordandoci che non esiste
un dislessico uguale ad un
altro;
5) sostenerne
l’autostima; stipulare
un patto di alleanza
con lui e con la famiglia
valutare i contenuti e
non la forma;
6) applicare le misure
compensative e far usare
all’allievo gli strumenti
dispensativi adatti;
Come possiamo aiutarlo
nella didattica?
INSEGNARE LA TECNICA
DELLA SOTTOLINEATURA,
MOSTRARE SCHEMI,
MAPPE E AIUTARLI
NELL’ORGANIZZARLE;
USARE MATERIALE
AUDIOVISIVO E TUTTI I
SUSSIDI POSSIBILI;
RICHIEDERE TEMPI DI
ATTENZIONE CONTENUTI;
PROPORRE TESTI DI STUDIO
RISCRIVENDOLI SEGUENDO LE
TECNICHE DI SEMPLIFICAZIONE
(IMPOSTAZIONE GRAFICA,
ORGANIZZAZIONE TESTUALE, SCELTE
SINTATTICHE E LESSICALI)
PROGRAMMARE LE
INTERROGAZIONI;
PROPORRE MOLTO
SPESSO IL LAVORO DI
GRUPPO
(APPRENDIMENTO
COOPERATIVO, TUTOR
COETANEI);
RICORDARSI CHE I RAGAZZI
DSA HANNO BISOGNO DI PIÙ
TEMPO QUINDI
RIDURRE LA QUANTITÀ
DI ESERCITAZIONI E
STUDIO A CASA E A SCUOLA
DARE PiU’ ESERCIZI, L’ESERCIZIO NON
MIGLIORERA’ LA PRESTAZIONE
NO
PERCHE’ L’ERRORE E’ DOVUTO AL
DISTURBO!!!
Durante la lezione
informare sul
tipo di argomento
che si andrà a
trattare in modo da
creare delle
aspettative
chiedere di fare
ipotesi sul contenuto
durante la spiegazione
controllare che vi guardi o
che guardi il PC
prevedere momenti
di INTERVALLO
ricordare che i
tempi di attenzione
sono molto ridotti
PORRE
SPESSO
domande di
verifica DI
COMPRENSIONE
ATTENZIONE
AL LINGUAGGIO
SPECIFICO
esplicitare gli esercizi
da svolgere IN CLASSE O PER
(MEGLIO SE CON UN
ESEMPIO)VERIFICARE
SEMPRE CHE ABBIA
COMPRESO LA
CONSEGNA
e CONTROLLARE LA
GESTIONE DEL DIARIO
RICORDARE
QUANTO È
IMPORTANTE PER
LUI IL TEMPO
non chiedere mai “hai capito?” NON VE LO DIRÀ MAI!
NO
NON DIMOSTRARE IMPAZIENZA QUANDO LO
INTERROGATE
NON AMMONIRE DAVANTI A TUTTI
Per lo studio personale
consegnare schede
chiare, ben strutturate sulle
quali l’alunno possa studiare
dato che non può farlo sui
propri appunti e/o su dettato;
selezionare i contenuti del
testo da studiare, individuare
pochi concetti “chiave” in
relazione tra loro;
personalizzare il
lavoro da svolgere per
casa considerando che
per un soggetto con D.S.A.
certe attività richiedono
tempi molto lunghi;
far costruire mappe
concettuali con mediatori
visivi;
prediligere
attività orali agli
scritti;
valorizzare e premiare le
strategie vincenti e
condividerle con la classe;
STRUMENTI COMPENSATIVI
L’informatica offre la possibilità di compensare
molte delle difficoltà che determinano la
frustrazione del dislessico.
Inoltre consente all’insegnante di svolgere il suo
programma anche con chi fatica a leggere e
consente al genitore di offrire al figlio uno
strumento che favorisca l’autonomia
WORD PROCESSOR
SINTESI VOCALE
RICONOSCITORE VOCALE
TRADUTTORE AUTOMATICO
INTERNET
ENCICLOPEDIE MULTIMEDIALI
LIBRI MULTIMEDIALI
PROGRAMMA DI VIDEO-SCRITTURA CON SINTESI
VOCALE
REGISTRATORE
CALCOLATRICE
QUADERNI ERICKSON
TAVOLA PITAGORICA
SUPPORTI IN GOMMA E PENNE SPECIALI
COMPUTER MULTIMEDIALE
SCANNER
SCANNER A PENNA
CUFFIE
STRUMENTI COMPENSATIVI
STRUMENTI COMPENSATIVI
E’ importante crescere insieme con gli strumenti compensativi.
Usarne più di uno adattandoli ai bisogni diversi (ascoltare una lezione o
studiare un testo), ma soprattutto avere tempo di scoprirne le
potenzialità e sfruttarle in modo più produttivo unendo le proprie
risorse con le risorse della macchina.
INDICAZIONI DISPENSATIVE
NON FAR LEGGERE IL DISLESSICO AD ALTA
VOCE;
RICOPIARE ALLA LAVAGNA;
USO DEL VOCABOLARIO;
USO MNEMONICO DELLE TABELLINE;
DISPENSA, OVE NECESSARIO, DALLO STUDIO
DELLE LINGUE STRANIERE IN FORMA SCRITTA;
CONCORDARE LE INTERROGAZIONI;
VALUTARE GLI ELABORATI SCRITTI PER IL
CONTENUTO, SENZA INSISTERE SUGLI ERRORI;
FAV O R I R E L A M O DA L I T À O R A L E D I
A P P R E N D I M E N T O E D I V E R I F I C A
DELL’APPRENDIMENTO STESSO;
ACCORDARSI SULLE PROVE A TEMPO, DARE
TEMPI PIÙ LUNGHI ( in assenza di indici più precisi,
si può concedere un 30% di tempo in più degli
altri).
e la Valutazione?
Predisporre verifiche scalari
(dalla prova più semplice alla più
difficile), chiare graficamente,
possibilmente su un unico
argomento, non a tempo
Lasciare usare gli strumenti di
compensazione
Valutare in modo costruttivo, con
modalità che tengano conto del
contenuto, separando l’errore dall’
oggetto di verifica
Cercare di mettere pochi segni
rossi, ma spiegare gli errori.
Far capire che gli errori sono
sempre migliorabili
Dare indicazioni precise su come
attuare miglioramenti
Valutare l’impegno
La valutazione sulla scheda
dovrebbe riflettere il percorso dei
ragazzi e registrare i loro progressi
Verificare le competenze acquisite e
far emergere gli apprendimenti
raggiunti
BIBLIOGRAFIA
Consensus	
  Conference	
  (2007).	
  Raccomandazioni	
  per	
  la	
  pra/ca	
  clinica.	
  Consensus	
  
Conference	
  ISS	
  (2011).	
  Disturbi	
  specifici	
  dell’apprendimento.
Cornoldi,	
  C.	
  (a	
  cura	
  di)	
  (2007).	
  Difficoltà	
  e	
  disturbi	
  dell’apprendimento.	
  Il	
  Mulino,	
  Bologna.
Gazze>a	
  Ufficiale	
  N.	
  2454	
  del	
  18	
  o>obre	
  2010,	
  contenente	
  la	
  Legge	
  8	
  o>obre	
  2010	
  n.	
  170,	
  
in	
  materia	
  di	
  “Nuove	
  norme	
  in	
  materia	
  di	
  disturbi	
  specifici	
  di	
  apprendimento	
  in	
  ambito	
  
scolasMco”
MIUR	
  (2011).	
  Linee	
  guida	
  per	
  il	
  diri<o	
  allo	
  studio	
  degli	
  alunni	
  e	
  degli	
  studen/	
  con	
  disturbi	
  
specifici	
  dell’apprendimento.	
  Allegate	
  al	
  Decreto	
  Ministeriale	
  12	
  luglio	
  2011
Novak,	
  J.	
  D.	
  (2012).	
  Costruire	
  mappe	
  conce<uali.	
  Erickson,	
  Trento.	
  PARCC	
  (2011).	
  
Raccomandazioni	
  cliniche	
  sui	
  DSA:	
  risposte	
  a	
  quesiM
Vio,	
  C.,	
  Tressoldi,	
  P.	
  E.,	
  Lo	
  PresM,	
  G.	
  (2012).	
  Diagnosi	
  dei	
  disturbi	
  specifici	
  
dell’apprendimento	
  scolas/co.	
  Erickson,	
  Trento.
“E’	
  Dislessia.	
  Piccola	
  guida	
  per	
  insegnanM”	
  h>p://www.dislessiainrete.org/guida-­‐per-­‐
insegnanM.html
Grazie per l’attenzione
Fammi sapere cosa pensi di questa guida
email: annalaprova@gmail.com
https://www.facebook.com/dott.annalaprova
Anna La Prova

Mais conteúdo relacionado

Mais procurados

I disturbi specifici_dell_apprendimento[1]
I disturbi specifici_dell_apprendimento[1]I disturbi specifici_dell_apprendimento[1]
I disturbi specifici_dell_apprendimento[1]
iva martini
 
A scuola con la dislessia i giornata
A scuola con la dislessia i giornataA scuola con la dislessia i giornata
A scuola con la dislessia i giornata
imartini
 
Dislessia c
Dislessia cDislessia c
Dislessia c
imartini
 
I disturbi specifici dell’apprendimento
I disturbi specifici dell’apprendimento I disturbi specifici dell’apprendimento
I disturbi specifici dell’apprendimento
Nadia Valsecchi
 
I problemi dell'apprendimento
I problemi dell'apprendimentoI problemi dell'apprendimento
I problemi dell'apprendimento
imartini
 
Specimen dsa arte
Specimen dsa arteSpecimen dsa arte
Specimen dsa arte
imartini
 

Mais procurados (20)

Dislessia
DislessiaDislessia
Dislessia
 
Dislessia
DislessiaDislessia
Dislessia
 
I disturbi specifici_dell_apprendimento[1]
I disturbi specifici_dell_apprendimento[1]I disturbi specifici_dell_apprendimento[1]
I disturbi specifici_dell_apprendimento[1]
 
7 dislessia
7 dislessia7 dislessia
7 dislessia
 
dsa
 dsa dsa
dsa
 
Ventriglia
VentrigliaVentriglia
Ventriglia
 
3 dispensa scrittura
3 dispensa scrittura3 dispensa scrittura
3 dispensa scrittura
 
A scuola con la dislessia i giornata
A scuola con la dislessia i giornataA scuola con la dislessia i giornata
A scuola con la dislessia i giornata
 
Lazio: i DSA. Dott.ssa Ritorto
Lazio: i DSA. Dott.ssa RitortoLazio: i DSA. Dott.ssa Ritorto
Lazio: i DSA. Dott.ssa Ritorto
 
Dislessia c
Dislessia cDislessia c
Dislessia c
 
DSA
DSADSA
DSA
 
4 bis dispensa calcolo primaria
4 bis dispensa calcolo primaria4 bis dispensa calcolo primaria
4 bis dispensa calcolo primaria
 
Linguaggio n
Linguaggio nLinguaggio n
Linguaggio n
 
DSA: Disturbi Specifici dell'Apprendimento
DSA: Disturbi Specifici dell'ApprendimentoDSA: Disturbi Specifici dell'Apprendimento
DSA: Disturbi Specifici dell'Apprendimento
 
PUGLIA - Normativa DSA - Rossi
PUGLIA - Normativa DSA - RossiPUGLIA - Normativa DSA - Rossi
PUGLIA - Normativa DSA - Rossi
 
I disturbi specifici dell’apprendimento
I disturbi specifici dell’apprendimento I disturbi specifici dell’apprendimento
I disturbi specifici dell’apprendimento
 
I problemi dell'apprendimento
I problemi dell'apprendimentoI problemi dell'apprendimento
I problemi dell'apprendimento
 
Olivier lettura scrittura_e_abilita_di_studio_marche
Olivier lettura scrittura_e_abilita_di_studio_marcheOlivier lettura scrittura_e_abilita_di_studio_marche
Olivier lettura scrittura_e_abilita_di_studio_marche
 
Specimen dsa arte
Specimen dsa arteSpecimen dsa arte
Specimen dsa arte
 
2 dispensa dislessia
2 dispensa dislessia2 dispensa dislessia
2 dispensa dislessia
 

Destaque

La discalculia evolutiva
La discalculia evolutivaLa discalculia evolutiva
La discalculia evolutiva
imartini
 
Adhd aspetti-psicologici
Adhd aspetti-psicologiciAdhd aspetti-psicologici
Adhd aspetti-psicologici
imartini
 
Dsa a borghi_6_sett._11
Dsa a borghi_6_sett._11Dsa a borghi_6_sett._11
Dsa a borghi_6_sett._11
gigitwo
 
Disortografia opera sante
Disortografia opera sante Disortografia opera sante
Disortografia opera sante
imartini
 
I%20dsa1]
I%20dsa1] I%20dsa1]
I%20dsa1]
imartini
 
Pronti per apprendere
Pronti per apprenderePronti per apprendere
Pronti per apprendere
imartini
 
Nosografia, etiologia ed epidemiologia dei dsa
Nosografia, etiologia ed epidemiologia dei dsaNosografia, etiologia ed epidemiologia dei dsa
Nosografia, etiologia ed epidemiologia dei dsa
imartini
 

Destaque (20)

Quaderno operativo DSA
Quaderno operativo DSAQuaderno operativo DSA
Quaderno operativo DSA
 
Dsa scuola
Dsa scuolaDsa scuola
Dsa scuola
 
La discalculia evolutiva
La discalculia evolutivaLa discalculia evolutiva
La discalculia evolutiva
 
Il Digitale a supporto di BES e DSA
Il Digitale a supporto di BES e DSAIl Digitale a supporto di BES e DSA
Il Digitale a supporto di BES e DSA
 
Corso per dsa: utilizzo dei software
Corso per dsa: utilizzo dei softwareCorso per dsa: utilizzo dei software
Corso per dsa: utilizzo dei software
 
Studiare con metodo. La piattaforma per il metodo di studio in alunni con DSA
Studiare con metodo. La piattaforma per il metodo di studio in alunni con DSAStudiare con metodo. La piattaforma per il metodo di studio in alunni con DSA
Studiare con metodo. La piattaforma per il metodo di studio in alunni con DSA
 
Metodi e strumenti utili per i DSA nei compiti a casa
Metodi e strumenti utili per i DSA nei compiti a casaMetodi e strumenti utili per i DSA nei compiti a casa
Metodi e strumenti utili per i DSA nei compiti a casa
 
Adhd aspetti-psicologici
Adhd aspetti-psicologiciAdhd aspetti-psicologici
Adhd aspetti-psicologici
 
Dsa a borghi_6_sett._11
Dsa a borghi_6_sett._11Dsa a borghi_6_sett._11
Dsa a borghi_6_sett._11
 
Disgrafia, disortografia, discalulia...cosa sono?
Disgrafia, disortografia, discalulia...cosa sono?Disgrafia, disortografia, discalulia...cosa sono?
Disgrafia, disortografia, discalulia...cosa sono?
 
Disortografia opera sante
Disortografia opera sante Disortografia opera sante
Disortografia opera sante
 
I%20dsa1]
I%20dsa1] I%20dsa1]
I%20dsa1]
 
SARDEGNA - Inquadramento Generale - Penge
SARDEGNA - Inquadramento Generale - PengeSARDEGNA - Inquadramento Generale - Penge
SARDEGNA - Inquadramento Generale - Penge
 
Difficoltà e disturbi dell'apprendimento
Difficoltà e disturbi dell'apprendimentoDifficoltà e disturbi dell'apprendimento
Difficoltà e disturbi dell'apprendimento
 
Progetto IRIDE: percorso fonologico per livello di acquisizione della scrittura
Progetto IRIDE: percorso fonologico per livello di acquisizione della scritturaProgetto IRIDE: percorso fonologico per livello di acquisizione della scrittura
Progetto IRIDE: percorso fonologico per livello di acquisizione della scrittura
 
Insegnare Un Metodo Di Studio
Insegnare Un Metodo Di StudioInsegnare Un Metodo Di Studio
Insegnare Un Metodo Di Studio
 
Pronti per apprendere
Pronti per apprenderePronti per apprendere
Pronti per apprendere
 
Nosografia, etiologia ed epidemiologia dei dsa
Nosografia, etiologia ed epidemiologia dei dsaNosografia, etiologia ed epidemiologia dei dsa
Nosografia, etiologia ed epidemiologia dei dsa
 
TOSCANA - I DSA - Cornia
TOSCANA - I DSA - CorniaTOSCANA - I DSA - Cornia
TOSCANA - I DSA - Cornia
 
Classi digitali - Liceo Meucci
Classi digitali - Liceo MeucciClassi digitali - Liceo Meucci
Classi digitali - Liceo Meucci
 

Semelhante a Dsa guida cosa fare a scuola

Semelhante a Dsa guida cosa fare a scuola (20)

Aboilita' base
Aboilita' baseAboilita' base
Aboilita' base
 
Aboilita' di base
Aboilita' di baseAboilita' di base
Aboilita' di base
 
5d17cfa d660-4b00-ac73-9528715c6d2d
5d17cfa d660-4b00-ac73-9528715c6d2d5d17cfa d660-4b00-ac73-9528715c6d2d
5d17cfa d660-4b00-ac73-9528715c6d2d
 
2° incontro dsa
2° incontro dsa2° incontro dsa
2° incontro dsa
 
Dsa c
Dsa cDsa c
Dsa c
 
Neuropsicologia sviluppo7
Neuropsicologia sviluppo7Neuropsicologia sviluppo7
Neuropsicologia sviluppo7
 
Neuropsicologia sviluppo7
Neuropsicologia sviluppo7Neuropsicologia sviluppo7
Neuropsicologia sviluppo7
 
problemi dell'apprendimento
problemi dell'apprendimentoproblemi dell'apprendimento
problemi dell'apprendimento
 
Dispensadsa adhaas2012-2013
Dispensadsa adhaas2012-2013Dispensadsa adhaas2012-2013
Dispensadsa adhaas2012-2013
 
Neuropsicologia sviluppo 6
Neuropsicologia sviluppo 6Neuropsicologia sviluppo 6
Neuropsicologia sviluppo 6
 
Neuropsicologia sviluppo 6
Neuropsicologia sviluppo 6Neuropsicologia sviluppo 6
Neuropsicologia sviluppo 6
 
Disturbi Specifici di Apprendimento
Disturbi Specifici di ApprendimentoDisturbi Specifici di Apprendimento
Disturbi Specifici di Apprendimento
 
Cos'è la dislessia
Cos'è la dislessiaCos'è la dislessia
Cos'è la dislessia
 
Dislessia 1
Dislessia 1Dislessia 1
Dislessia 1
 
Generale disturbi di_apprendimento
Generale disturbi di_apprendimentoGenerale disturbi di_apprendimento
Generale disturbi di_apprendimento
 
disturbi di_apprendimento
disturbi di_apprendimentodisturbi di_apprendimento
disturbi di_apprendimento
 
Dislessia
DislessiaDislessia
Dislessia
 
Luci henfqinqoudkoptfdrsjmvzukiihjc
Luci henfqinqoudkoptfdrsjmvzukiihjcLuci henfqinqoudkoptfdrsjmvzukiihjc
Luci henfqinqoudkoptfdrsjmvzukiihjc
 
Screening magione q
Screening magione qScreening magione q
Screening magione q
 
Screening magione 1
Screening magione 1Screening magione 1
Screening magione 1
 

Mais de donmilani2013

La sorveglianza "Okkio alla salute 2012" i dati della regione Toscana per "a...
La sorveglianza  "Okkio alla salute 2012" i dati della regione Toscana per "a...La sorveglianza  "Okkio alla salute 2012" i dati della regione Toscana per "a...
La sorveglianza "Okkio alla salute 2012" i dati della regione Toscana per "a...
donmilani2013
 
Comunicato stampa valdo flautissimo2013
Comunicato stampa valdo flautissimo2013Comunicato stampa valdo flautissimo2013
Comunicato stampa valdo flautissimo2013
donmilani2013
 
Comunicato stampa valdo flautissimo2013
Comunicato stampa valdo flautissimo2013Comunicato stampa valdo flautissimo2013
Comunicato stampa valdo flautissimo2013
donmilani2013
 
Idee logo della scuola b da rovezzano
Idee logo della scuola b da rovezzanoIdee logo della scuola b da rovezzano
Idee logo della scuola b da rovezzano
donmilani2013
 

Mais de donmilani2013 (20)

Curriculo in verticale ambito logico matematico
Curriculo in verticale ambito logico matematicoCurriculo in verticale ambito logico matematico
Curriculo in verticale ambito logico matematico
 
Arte ed emozioni power point
Arte ed emozioni power pointArte ed emozioni power point
Arte ed emozioni power point
 
Didattica con lim nella scuola dell'infanzia infanzia
Didattica con lim nella scuola dell'infanzia infanziaDidattica con lim nella scuola dell'infanzia infanzia
Didattica con lim nella scuola dell'infanzia infanzia
 
Misurare il pH
Misurare il pHMisurare il pH
Misurare il pH
 
Calandrino e il porco- Il Decamerone
Calandrino e il porco- Il DecameroneCalandrino e il porco- Il Decamerone
Calandrino e il porco- Il Decamerone
 
The best newspaper
The best newspaperThe best newspaper
The best newspaper
 
Progetto intercultura
Progetto intercultura Progetto intercultura
Progetto intercultura
 
Bizworld IIIC
Bizworld IIICBizworld IIIC
Bizworld IIIC
 
Progettazione giochi 2014
Progettazione giochi 2014Progettazione giochi 2014
Progettazione giochi 2014
 
Piramide e dieta mediterranea
Piramide e dieta mediterraneaPiramide e dieta mediterranea
Piramide e dieta mediterranea
 
Alimentazione bambini
Alimentazione bambiniAlimentazione bambini
Alimentazione bambini
 
La sorveglianza "Okkio alla salute 2012" i dati della regione Toscana per "a...
La sorveglianza  "Okkio alla salute 2012" i dati della regione Toscana per "a...La sorveglianza  "Okkio alla salute 2012" i dati della regione Toscana per "a...
La sorveglianza "Okkio alla salute 2012" i dati della regione Toscana per "a...
 
Alimentazione
 Alimentazione Alimentazione
Alimentazione
 
Corso primo soccorso aziendale 2014
Corso primo soccorso aziendale  2014Corso primo soccorso aziendale  2014
Corso primo soccorso aziendale 2014
 
"I libri parlano a casa e a scuola" a.s. 2011/12
"I libri parlano a casa e a scuola" a.s. 2011/12 "I libri parlano a casa e a scuola" a.s. 2011/12
"I libri parlano a casa e a scuola" a.s. 2011/12
 
Comunicato stampa valdo flautissimo2013
Comunicato stampa valdo flautissimo2013Comunicato stampa valdo flautissimo2013
Comunicato stampa valdo flautissimo2013
 
Comunicato stampa valdo flautissimo2013
Comunicato stampa valdo flautissimo2013Comunicato stampa valdo flautissimo2013
Comunicato stampa valdo flautissimo2013
 
Comunicato stampa valdo flautissimo2013
Comunicato stampa valdo flautissimo2013Comunicato stampa valdo flautissimo2013
Comunicato stampa valdo flautissimo2013
 
Infanzia rovezzano 2012_13
Infanzia   rovezzano 2012_13Infanzia   rovezzano 2012_13
Infanzia rovezzano 2012_13
 
Idee logo della scuola b da rovezzano
Idee logo della scuola b da rovezzanoIdee logo della scuola b da rovezzano
Idee logo della scuola b da rovezzano
 

Dsa guida cosa fare a scuola

  • 1. I migliori del ‘09 Scuola Lorem Ispum Disturbi Specifici dell’Apprendimento Cosa fare a scuola Anna La Prova
  • 2. Di cosa parleremo in questa guida ... 1) Cosa sono i I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) 2) Quali sono 3) Quali sono le cause 4) Cosa può fare un insegnante per facilitare l’apprendimento di un ragazzo con un DSA
  • 4. Cosa sono i DSA Un gruppo eterogeneo di disordini che si manifestano con significative difficoltà nell’acquisizione e uso di abilità di comprensione del linguaggio orale, espressione linguistica, lettura, scrittura, ragionamento o matematica. Questi disordini sono intrinseci all’individuo, presumibilmente legati a disfunzioni del sistema nervoso centrale e possono essere presenti lungo l’intero arco di vita.
  • 5. Quali sono i DSA? DISLESSIA: Disturbo settoriale della lettura caratterizzato dalla difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o fluente. È il prototipo dei DSA, infatti i primi studi risalgono alla fine del 1800. DISORTOGRAFIA: Difficoltà nel rispettare le regole di trasformazione del linguaggio parlato in linguaggio scritto. Vengono cioè commessi molti errori e di varia tipologia. DISGRAFIA: Difficoltà nella grafia. La scrittura è irregolare per dimensione e/o pressione, vi è scarsa capacità ad utilizzare lo spazio sul foglio e a mantenere la direzione orizzontale dello scritto, i margini non vengono rispettati, gli spazi tra i grafemi e tra le parole sono irregolari. È difficilmente decifrabile. DISCALCULIA: Deficit del sistema di elaborazione dei numeri e/o del calcolo. Vi può essere difficoltà nell’associare il numero alla quantità, o a capire che 2, II in numero romano e la parola DUE abbiano lo stesso valore.
  • 6. Cerchiamo di capirli meglio prendendo ad esempio la DISLESSIA! La lettura, dopo la prima fase di apprendimento, diventa un atto automatico. E’ un po’ come quando impariamo a guidare un automobile ... Dopo aver imparato come si chiama quella lettera, impariamo come si chiama unita all’altra (sillabe), come si chiamano varie sillabe se si uniscono e quali cambiamenti ci sono nel pronunciarli. Non c’è più bisogno di ricordare e sillabare, diventa automatico che quella lettera dritta con la gobba è la P e quella a forma di capanna d’indiano è la A ... P+A = PA N+E = NE PA + NE = PANE Ad un certo punto questo processo viene realizzato in modo automatico dal cervello, tanto che è un processo che è impossibile da inibire! Ma non è per tutti così ...
  • 7. E’ impressionante il cervello leggete di seguito: Sneocdo uno sdtiuo dlel’Untisverià di Cadmbrige, non irmptoa cmoe snoo sctrite le plaroe, ttute le letetre posnsoo esesre al pstoo sbgalaito, è ipmtortane sloo che la prmia e l’umltia letrtea saino al ptoso gtsiuo, il rteso non ctona. Il cerlvelo è cmoquune semrpe in gdrao di decraifre tttuo qtueso coas, pcherè non lgege ongi silngoa ltetrea, ma lgege la palora nel suo insmiee... VSTIO ?!
  • 8. Per i bambini dislessici non avviene così ... Essi mostrano un inefficace automatizzazione del processo di lettura, abilità che dovrebbe essere strutturata dalla terza elementare, età in cui il bambino dovrebbe cominciare a velocizzare la lettura e a cedere direttamente al significato. L’ attenzione è di tipo focale, cioè il bambino si concentra specificatamente sulla decodifica del testo stancandosi rapidamente, commettendo errori, rimanendo indietro e di conseguenza non imparando.
  • 9. Cosa sono i DSA? SPECIFICI... perché sono circoscritti solo ad alcuni processi indispensabili all’apprendimento: cioè quelli che normalmente vengono chiamati automatismi (decodifica, associazione fonema–grafema, ...) EVOLUTIVI... i disturbi si manifestano nell’età evolutiva e il deficit riguarda lo sviluppo di abilità mai acquisite e non perse a causa di eventi traumatici (si parla quindi di Dislessia Evolutiva, DE) CAPACITÀ COGNITIVE ADEGUATE... il bambino è intelligente. Si devono, quindi, escludere: DEFICIT SENSORIALI... se il bambino presenta dei deficit visivi, uditivi, ecc. non devono essere tali da compromettere gli apprendimenti. DEFICIT NEUROLOGICI... il bambino non deve aver subito traumi di vario genere che gli hanno provocato lesioni nel sistema neurologico legato ai processi di lettura, scrittura e calcolo. Ed infine... il bambino con un DSA deve aver avuto ADEGUATE OPPORTUNITÀ SOCIALI e RELAZIONALI. Ma ricordiamo che... OGNI BAMBINO CON UN DSA È UNICO, DIVERSO DA OGNI ALTRO
  • 10. Cosa NON SONO i DSA NON sono... UNA MALATTIA NON sono ... UN BLOCCO PSICOLOGICO NON sono ...UN BLOCCO EDUCATIVO NON sono ... UN BLOCCO RELAZIONALE NON sono ... DEFICIT DI INTELLIGENZA NON sono ...DEFICIT SENSORIALI
  • 11. Quali sono le cause dei DSA?
  • 13. IPOTESI SULL’ORIGINE DEI DSA La comunità scientifica internazionale (Consensus Conference) è d’accordo nell’individuare l’origine dei DSA nella presenza di anomalie congenite in alcune aree cerebrali Ciò significa che la struttura cerebrale e le connessioni neuronali n e c e s s a r i a l l ’e l a b o r a z i o n e dell’informazione si sviluppano in modo diverso dalla norma: non si tratta di una mancanza ma di un processo diverso. Tali deficit hanno cause diverse, non sono di carattere lesionale, ma c onge ni to, e c oi n volgono i l s u b s t r a t o n e u r o b i o l o g i c o interessato nei processi di lettura, scrittura e calcolo. PRESENZA DI ANOMALIE NEUROBIOLOGICHE IN ALCUNE AREE CEREBRALI.
  • 14. IPOTESI SULL’ORIGINE DEI DSA Compromissione di tipo fonologico, a carico delle aree del linguaggio; Compromissione a carico del sistema di elaborazione visuo-percettiva, cioè un funzionamento anomalo di alcune cellule della corteccia visiva (via magnocellulare): queste cellule controllano i movimenti oculari ed hanno il compito di elaborare gli stimoli registrati dagli occhi in movimento. Le persone con dsa non eseguono movimenti efficaci durante la scansione delle lettere; Compromissione della memoria di lavoro: è un tipo di memoria, limitata nella capacità di trattenere informazioni, ma che funziona in modo attivo durante l’esecuzione di un compito. Nei soggetti con dsa risulta compromessa soprattutto se la persona si trova a dover elaborare stimoli di diversa natura contemporaneamente (visivi, uditivi, di tipo numerico o linguistico-verbale) Compromissione delle funzioni psicomotorie: la coordinazione, il movimento e l’equilibrio. La compromissione riguarderebbe le aree cerebellari e le difficoltà possono colpire le abilità motorie generali (camminare, correre, problemi nella postura, equilibrio statico e dinamico: il bambino appare goffo e impacciato nei movimenti) o la motricità fine (scrivere, abilità nel tagliare, infilare perline, costruire torri di oggetti in equilibrio, ecc) Non vi è però accordo sulla localizzazione delle sedi in cui risiedono le funzioni alterate e responsabili dei disturbi; Le ipotesi più accreditate a questo proposito sono:
  • 15. I DSA NON sono dovuti a: Deficit Neurologici Scarso impegno Traumi di vario genere Problemi familiari problemi relazionali Problemi relazionali Problemi comportamentali Didattica errata
  • 16. Come si manifestano i DSA? Nella lettura e nella scrittura: inversioni di lettere e di numeri; Errori Fonologici Scambio di grafemi (b/p- d/b- p/q- a/e) Omissioni o aggiunte di lettere o sillabe (bambino/ bamino) Inversioni di lettere o numeri (il/li- per/pre- 51 / 15) Scrittura inesatta di grafemi (sh- sch- ghi) Sostituzione di suoni vicini (m/n- f/v- t/d- s/z- c/g- p/d) Sostituzione di suoni scritti in modo simile (n/u-p/q-d/p) Errori NON Fonologici Separazioni illegali (in-sieme) Fusioni illegali (lacqua - nonèvero) Scambio grafema omofono (quore- squola- quaderno) Omissione o aggiunta di h Non riesce ad imparare le tabelline; Confusione rapporti spaziali e temporali; Difficoltà nell’esprimere verbalmente un pensiero; … in alcune abilità motorie; … nel calcolo; … nella capacità di attenzione e concentrazione; … nella comprensione del significato del testo scritto; … nel copiare alla lavagna; Appare disorganizzato nelle sue attività, sia a casa che a scuola. Difficoltà scolastiche che compaiono già nei primi anni di scuola e persistono negli anni seguenti
  • 17. Scuola dell’Infanzia Spesso INTORNO AI 4 ANNI DIFFICOLTÀ DI LINGUAGGIO: confusione di suoni; frasi incomplete; sintassi inadeg INADEGUATA PADRONANZA FONOLOGICA: sostituzione di lettere con suoni simili (s/z, r/l, p/b); omissioni di lettere o parti di parole; scarsa abilità nell’utilizzo di parole; mancata memorizzazione di nomi di oggetti conosciuti e sempre usati; inadeguatezza nei giochi linguistici, giochi di parole, rime; DIFFICOLTÀ A COMPIERE ESERCIZI METAFONOLOGICI; DIFFICOLTÀ NELLA COPIA DA MODELLO E DISORDINE NELLO SPAZIO DEL FOGLIO; PROBLEMI NELLA MEMORIA A BREVE TERMINE; DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE; MANUALITÀ FINE DIFFICOLTOSA; SCARSA LATERALIZZAZIONE; DIFFICOLTÀ A RIPETERE SEQUENZE RITMICHE
  • 18. SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA Difficoltà evidente di copia alla lavagna; Particolare postura per leggere e scrivere; Difficoltà nella gestione dello spazio del foglio; Macroscrittura/microscrittura; Omissione del carattere maiuscolo; Difficoltà nel riconoscimento dei diversi caratteri; Lettere e numeri scambiati: 31/13, p/b, sc/cs, u/n…; Sostituzione di suoni simili: p/b, d/t, m/n, r/l, s/z; Difficoltà nei suoni difficili da pronunciare: gn/gl, ghi/ghe…; Problemi nelle doppie; Punteggiatura ignorata o inadeguata; Difficoltà a imparare l’ordine alfabetico o a usare il vocabolario; Difficoltà ad imparare le tabelline; Difficoltà a memorizzare le procedure delle operazioni aritmetiche; Difficoltà ad imparare i termini specifici, gli elementi geografici, le epoche storiche, le date degli eventi; Difficoltà di attenzione e concentrazione
  • 19. IL TEMPO Difficoltà ad organizzare il tempo in anticipo difficoltà a sapere che ore sono durante la giornata difficoltà a leggere l’orologio difficoltà a memorizzare i giorni della settimana, i mesi, le stagioni difficoltà a ricordare date importanti (Natale, Compleanno, ecc.)
  • 20. Riassumendo GRADO CLINICAMENTE SIGNIFICATIVO DI COMPROMISSIONE IL DISTURBO E’ PRESENTE FIN DAI PRIMI ANNI DI SCUOLA LA QUALITA’ DELL’INSEGNAMENTO RICEVUTO E’ ADEGUATA IL DISTURBO NON DIPENDE DAL GRADO DI QI IL DISTURBO NON DIPENDE DA DEFICIT VISIVI, UDITIVI O NEUROLOGICI
  • 21. Cosa possiamo fare come insegnanti?
  • 22. Cosa dobbiamo fare come insegnanti QUANDO un NOSTRO ALLIEVO HA UNA DIAGNOSI di Dislessia o di un altro DSA? 1) condividere la situazione diagnostica, non solo all’interno del gruppo docente ma anche con il referente sui DSA (chiedere la liberatoria ai genitori) 2) predisporre un percorso educativo in base al livello del disturbo, agli obiettivi, all’uso degli strumenti compensativi e dispensativi, ai criteri di valutazione necessari all’allievo 3) studiare delle strategie didattiche adeguate in quanto i ragazzi con DSA richiedono un input didattico adatto alle loro caratteristiche; 4) essere più flessibili ed accettare le differenze di prestazione nei diversi contesti funzionali, ricordandoci che non esiste un dislessico uguale ad un altro; 5) sostenerne l’autostima; stipulare un patto di alleanza con lui e con la famiglia valutare i contenuti e non la forma; 6) applicare le misure compensative e far usare all’allievo gli strumenti dispensativi adatti;
  • 23. Come possiamo aiutarlo nella didattica? INSEGNARE LA TECNICA DELLA SOTTOLINEATURA, MOSTRARE SCHEMI, MAPPE E AIUTARLI NELL’ORGANIZZARLE; USARE MATERIALE AUDIOVISIVO E TUTTI I SUSSIDI POSSIBILI; RICHIEDERE TEMPI DI ATTENZIONE CONTENUTI; PROPORRE TESTI DI STUDIO RISCRIVENDOLI SEGUENDO LE TECNICHE DI SEMPLIFICAZIONE (IMPOSTAZIONE GRAFICA, ORGANIZZAZIONE TESTUALE, SCELTE SINTATTICHE E LESSICALI) PROGRAMMARE LE INTERROGAZIONI; PROPORRE MOLTO SPESSO IL LAVORO DI GRUPPO (APPRENDIMENTO COOPERATIVO, TUTOR COETANEI); RICORDARSI CHE I RAGAZZI DSA HANNO BISOGNO DI PIÙ TEMPO QUINDI RIDURRE LA QUANTITÀ DI ESERCITAZIONI E STUDIO A CASA E A SCUOLA
  • 24. DARE PiU’ ESERCIZI, L’ESERCIZIO NON MIGLIORERA’ LA PRESTAZIONE NO PERCHE’ L’ERRORE E’ DOVUTO AL DISTURBO!!!
  • 25. Durante la lezione informare sul tipo di argomento che si andrà a trattare in modo da creare delle aspettative chiedere di fare ipotesi sul contenuto durante la spiegazione controllare che vi guardi o che guardi il PC prevedere momenti di INTERVALLO ricordare che i tempi di attenzione sono molto ridotti PORRE SPESSO domande di verifica DI COMPRENSIONE ATTENZIONE AL LINGUAGGIO SPECIFICO esplicitare gli esercizi da svolgere IN CLASSE O PER (MEGLIO SE CON UN ESEMPIO)VERIFICARE SEMPRE CHE ABBIA COMPRESO LA CONSEGNA e CONTROLLARE LA GESTIONE DEL DIARIO RICORDARE QUANTO È IMPORTANTE PER LUI IL TEMPO
  • 26. non chiedere mai “hai capito?” NON VE LO DIRÀ MAI! NO NON DIMOSTRARE IMPAZIENZA QUANDO LO INTERROGATE NON AMMONIRE DAVANTI A TUTTI
  • 27. Per lo studio personale consegnare schede chiare, ben strutturate sulle quali l’alunno possa studiare dato che non può farlo sui propri appunti e/o su dettato; selezionare i contenuti del testo da studiare, individuare pochi concetti “chiave” in relazione tra loro; personalizzare il lavoro da svolgere per casa considerando che per un soggetto con D.S.A. certe attività richiedono tempi molto lunghi; far costruire mappe concettuali con mediatori visivi; prediligere attività orali agli scritti; valorizzare e premiare le strategie vincenti e condividerle con la classe;
  • 28. STRUMENTI COMPENSATIVI L’informatica offre la possibilità di compensare molte delle difficoltà che determinano la frustrazione del dislessico. Inoltre consente all’insegnante di svolgere il suo programma anche con chi fatica a leggere e consente al genitore di offrire al figlio uno strumento che favorisca l’autonomia
  • 29. WORD PROCESSOR SINTESI VOCALE RICONOSCITORE VOCALE TRADUTTORE AUTOMATICO INTERNET ENCICLOPEDIE MULTIMEDIALI LIBRI MULTIMEDIALI PROGRAMMA DI VIDEO-SCRITTURA CON SINTESI VOCALE REGISTRATORE CALCOLATRICE QUADERNI ERICKSON TAVOLA PITAGORICA SUPPORTI IN GOMMA E PENNE SPECIALI COMPUTER MULTIMEDIALE SCANNER SCANNER A PENNA CUFFIE STRUMENTI COMPENSATIVI
  • 30. STRUMENTI COMPENSATIVI E’ importante crescere insieme con gli strumenti compensativi. Usarne più di uno adattandoli ai bisogni diversi (ascoltare una lezione o studiare un testo), ma soprattutto avere tempo di scoprirne le potenzialità e sfruttarle in modo più produttivo unendo le proprie risorse con le risorse della macchina.
  • 31. INDICAZIONI DISPENSATIVE NON FAR LEGGERE IL DISLESSICO AD ALTA VOCE; RICOPIARE ALLA LAVAGNA; USO DEL VOCABOLARIO; USO MNEMONICO DELLE TABELLINE; DISPENSA, OVE NECESSARIO, DALLO STUDIO DELLE LINGUE STRANIERE IN FORMA SCRITTA; CONCORDARE LE INTERROGAZIONI; VALUTARE GLI ELABORATI SCRITTI PER IL CONTENUTO, SENZA INSISTERE SUGLI ERRORI; FAV O R I R E L A M O DA L I T À O R A L E D I A P P R E N D I M E N T O E D I V E R I F I C A DELL’APPRENDIMENTO STESSO; ACCORDARSI SULLE PROVE A TEMPO, DARE TEMPI PIÙ LUNGHI ( in assenza di indici più precisi, si può concedere un 30% di tempo in più degli altri).
  • 32. e la Valutazione? Predisporre verifiche scalari (dalla prova più semplice alla più difficile), chiare graficamente, possibilmente su un unico argomento, non a tempo Lasciare usare gli strumenti di compensazione Valutare in modo costruttivo, con modalità che tengano conto del contenuto, separando l’errore dall’ oggetto di verifica Cercare di mettere pochi segni rossi, ma spiegare gli errori. Far capire che gli errori sono sempre migliorabili Dare indicazioni precise su come attuare miglioramenti Valutare l’impegno La valutazione sulla scheda dovrebbe riflettere il percorso dei ragazzi e registrare i loro progressi Verificare le competenze acquisite e far emergere gli apprendimenti raggiunti
  • 33. BIBLIOGRAFIA Consensus  Conference  (2007).  Raccomandazioni  per  la  pra/ca  clinica.  Consensus   Conference  ISS  (2011).  Disturbi  specifici  dell’apprendimento. Cornoldi,  C.  (a  cura  di)  (2007).  Difficoltà  e  disturbi  dell’apprendimento.  Il  Mulino,  Bologna. Gazze>a  Ufficiale  N.  2454  del  18  o>obre  2010,  contenente  la  Legge  8  o>obre  2010  n.  170,   in  materia  di  “Nuove  norme  in  materia  di  disturbi  specifici  di  apprendimento  in  ambito   scolasMco” MIUR  (2011).  Linee  guida  per  il  diri<o  allo  studio  degli  alunni  e  degli  studen/  con  disturbi   specifici  dell’apprendimento.  Allegate  al  Decreto  Ministeriale  12  luglio  2011 Novak,  J.  D.  (2012).  Costruire  mappe  conce<uali.  Erickson,  Trento.  PARCC  (2011).   Raccomandazioni  cliniche  sui  DSA:  risposte  a  quesiM Vio,  C.,  Tressoldi,  P.  E.,  Lo  PresM,  G.  (2012).  Diagnosi  dei  disturbi  specifici   dell’apprendimento  scolas/co.  Erickson,  Trento. “E’  Dislessia.  Piccola  guida  per  insegnanM”  h>p://www.dislessiainrete.org/guida-­‐per-­‐ insegnanM.html
  • 34. Grazie per l’attenzione Fammi sapere cosa pensi di questa guida email: annalaprova@gmail.com https://www.facebook.com/dott.annalaprova Anna La Prova