1. Il sogno, luogo
dell’arte
“Dobbiamo trattare i sogni tenendo conto
delle sfumature, dobbiamo trattarli come
un’opera d’arte; non in modo logico e
razionale... ma con un certo ritegno e una
certa delicatezza. È l’arte creativa della
natura a creare il sogno, e quindi dobbiamo
essere alla sua altezza quando tentiamo di
interpretarlo”. (S Freud)
2. Da esperienza extraumana, saldatura tra i piani
dell’immanente e del trascendente, il sogno si attesta
quale fenomeno assolutamente egocentrico ,dotato di
un linguaggio proprio i cui meccanismi vengono
riprodotti nelle esperienze artistiche
“Due son le porte dei sogni inconsistenti: una ha i
battenti di corno, l 'altra d'avorio.
Quelli che vengon fuori dal candido avorio
avvolgon d'inganni la mente, parole vane
portando; quelli invece che escon fuori dal lucido
corno, verità li incorona se un mortale li vede.”
Odissea, XIX 560-567
inconscio
sublimazione
arte sogni
-Condensazione
-Linguaggio simbolico
-Significato latente
-Linguaggio analogico
3. Odilon Redon “Orpheus”
La sua pittura, visionaria ed onirica, si accosta agli scritti di
Baudelaire e Rimbaud, produzione estremamente evocativa di incubi
ed immagini interiori, inconsce.
SimbolismoSimbolismo
Il sogno è la via privilegiata di accessoIl sogno è la via privilegiata di accesso
alla verità sull’uomo e sulla natura,alla verità sull’uomo e sulla natura,
mezzo di conoscenza del segretomezzo di conoscenza del segreto
dell’universo e dell’enigma degli esseri,dell’universo e dell’enigma degli esseri,
la forma del viaggio alla ricerca di unla forma del viaggio alla ricerca di un
“ailleurs” dove l’uomo non avrebbe mai“ailleurs” dove l’uomo non avrebbe mai
pensato di arrivare.pensato di arrivare.
4. O. Redon “Il Sogno” 1904
Costituisce un significativo esempio della sua
pittura, nella quale il mondo indistinto
dell'inconscio viene evocato attraverso forme
vagamente organiche, colori liquidi, macchie
fagocitanti, contrasti inattesi
La scia di fumo che si alza verso la luce da un
punto rosso di attivazione, sembra alludere
alla capacità autocreativa del cervello nello
stato del sogno
5. Gustave Moreau (1826-1898)
Orfeo 1865
“
”
Pittore simbolista amato da Proust, che parlò
di lui come “ l’uomo che dipingeva i suoi
sogni”, mira a tradurre gli slanci interiori in
una pittura lirica e visionaria,in un universo
dalle inquietanti atmosfere,carico di oscuri
incantesimi
6. G. Moreau “L’apparizione “
(1876)
“Un mosaico circonda il volto da cui
si sprigiona un’aureola, irradiandosi
in fasci di luce sotto i portici,
illuminando la paurosa ascesa della
testa, accendendo il globo vetrino
delle pupille fisse, quasi aggrappate
alla danzatrice. Con un gesto di
spavento, Salomè respinge la terribile
visione che la inchioda immobile sulle
punte; i suoi occhi si dilatano, la sua
mano stringe la gola con un gesto
convulso. È quasi nuda; nell’ardore
della danza i veli si sono sciolti, i
broccati sono caduti; ella è vestita
solo di oreficerie, di lucidi minerali…
(Huysman, ”A Reboure”)
7. “l
Odilon
Redon
N
“La vera dimensione dell’arte è il
sogno, che permette all’artista
l’esplorazione diun fantastico mondo
interiore”. (O.Redon)
Odilon Redon “French”,1840
Visioni inquiete e misteriose della realtà si dilatano,in un ambiguo intreccio di chimerico
e grottesco.
9. E' un tempio la Natura ove viventiE' un tempio la Natura ove viventi
pilastri a volte confuse parolepilastri a volte confuse parole
mandano fuori; la attraversa l'uomomandano fuori; la attraversa l'uomo
tra foreste di simboli dagli occhitra foreste di simboli dagli occhi
familiari. I profumi e i colorifamiliari. I profumi e i colori
e i suoni sie i suoni si rispondono come echicome echi
lunghilunghi che di lontano si confondonoche di lontano si confondono
in unità profonda e tenebrosa,in unità profonda e tenebrosa,
vasta come la notte ed il chiarore.vasta come la notte ed il chiarore.
Esistono profumi freschi comeEsistono profumi freschi come
carni di bimbo, dolci come gli òboi,carni di bimbo, dolci come gli òboi,
e verdi come praterie; e degli altrie verdi come praterie; e degli altri
corrotti, ricchi e trionfanti, che hannocorrotti, ricchi e trionfanti, che hanno
l'espansione propria alle infinitel'espansione propria alle infinite
cose, come l'incenso, l'ambra, il muschio,cose, come l'incenso, l'ambra, il muschio,
il benzoino, e cantano dei sensiil benzoino, e cantano dei sensi
e dell'anima i lunghi rapimentie dell'anima i lunghi rapimenti
CorrispondenzeCorrispondenze
C.Baudelaire
10. La fine del giornoLa fine del giorno
Come corre, danza e si torce senzaCome corre, danza e si torce senza
ragioneragione
la Vita, chiassosa ed impudente,la Vita, chiassosa ed impudente,
sotto una luce scialba!sotto una luce scialba!
Poi, appena la nottePoi, appena la notte
Sale voluttuosa all’orizzonteSale voluttuosa all’orizzonte
E placa tutto, anche la fame,E placa tutto, anche la fame,
e cancella tutto, anche l’onta,e cancella tutto, anche l’onta,
il Poeta si dice: “Finalmente!il Poeta si dice: “Finalmente!
Il mio spirito e il mio corpoIl mio spirito e il mio corpo
ardentemente invocano il riposo;ardentemente invocano il riposo;
col cuore pieno di funebri sognicol cuore pieno di funebri sogni
mi stenderò supinomi stenderò supino
e m’avvolgerò nei vostri veli,e m’avvolgerò nei vostri veli,
rinfrescanti tenebre!” (C.Baudelaire)rinfrescanti tenebre!” (C.Baudelaire)O.Redon “Pegasus”
11. .
Gauguin, La costa di Porgastel, 1889Gauguin, La costa di Porgastel, 1889
Arthur RimbaudArthur Rimbaud
Il battello ebbroIl battello ebbro
Nei furiosi sciabordii delleNei furiosi sciabordii delle
mareemaree
l'altro inverno, più sordo d'unl'altro inverno, più sordo d'un
cervello di fanciullo,cervello di fanciullo,
ho corso! E le Penisole salpateho corso! E le Penisole salpate
non subirono mai caos cosìnon subirono mai caos così
trionfanti.trionfanti.
La tempesta ha benedetto i mieiLa tempesta ha benedetto i miei
marittimi risvegli.marittimi risvegli.
Più leggero d'un sughero hoPiù leggero d'un sughero ho
danzato tra i fluttidanzato tra i flutti
CConosco i cieli cheonosco i cieli che
esplodono in lampi, e leesplodono in lampi, e le
Trombe e le risacche e leTrombe e le risacche e le
correnti:correnti:
Conosco la seraConosco la sera
e l'Alba esaltata comee l'Alba esaltata come
uno stormo di colombeuno stormo di colombe
E talvolta ho visto ciò cheE talvolta ho visto ciò che
l’uomo crede di vederel’uomo crede di vedere
12. Arnold Böcklin, "L'isola dei morti",1880,
E’ un’apparizione irreale carica di suggestione ambiguamente visionaria. Attraverso immagini
realistiche utilizzate in chiave simbolica ed allusiva, le rocce, l'acqua, la barca, i cipressi,
richiami arcaici e mitologici trasfigurati, riesce a rappresentare il silenzio, l'immobilità, il vuoto,
nei quali ognuno di noi può proiettare un significato soggettivo scaturito dal proprio inconscio
“Chi guarda questo
quadro deve avere timore
di disturbare il solenne
silenzio con una parola
espressa ad alta voce “
13. M.Klinger “Akkorde” (1894)
“E’ un sogno e allo stesso tempo tutto è reale, come uno
scenario che abbiamo visto prima ma che non riusciamo a
ricordare dove e quando…
La scala unisce gli scenari reale e irreale,rendendo l’uno
identico all’ altro … Se il pianista dovesse abbandonare il
proprio strumento potrebbe scendere in acqua, come le
creature marine, se dovessero salire sulla scala,
potrebbero sedersi sul palco…” G. de Chirico
E’ un quadro onirico: l’incongruità e la discontinuità delle immagini visionarie
corrispondono alle caratteristiche formali dei sogni.
14. ““Tutto può succedereTutto può succedere
Tutto è possibile e probabileTutto è possibile e probabile
Tempo e spazio non esistono:Tempo e spazio non esistono:
Su una base insignificante diSu una base insignificante di
realtà,l’immaginazione fila e tesse nuoverealtà,l’immaginazione fila e tesse nuove
trame,un insieme di esperienze, ditrame,un insieme di esperienze, di
memorie,libere invenzioni,assurdità ememorie,libere invenzioni,assurdità e
improvvisazioniimprovvisazioni
Ma al di sopra di tutti resta una solaMa al di sopra di tutti resta una sola
coscienza,quella del sognatore, per lui noncoscienza,quella del sognatore, per lui non
vi sono segreti,non vi sono incoerenze,vi sono segreti,non vi sono incoerenze,
scrupoli, leggi lui non giudica, non assolve,scrupoli, leggi lui non giudica, non assolve,
semplicemente enuncia “semplicemente enuncia “
A.Strindberg (Prefazione “Il Sogno” )A.Strindberg (Prefazione “Il Sogno” )
Dal Simbolismo al Surrealismo
Max Ernst “Femmes” 1929
15. Joan Mirò Paesaggio (La lepre) 1927
““Automatismo psichico puro col quale ci si propone diAutomatismo psichico puro col quale ci si propone di
esprimere il dettato dal pensiero, in assenza di qualsiasiesprimere il dettato dal pensiero, in assenza di qualsiasi
controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ognicontrollo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni
preoccupazione estetica o morale”preoccupazione estetica o morale”
““Credo all’accordo futuro di due stati in apparenzaCredo all’accordo futuro di due stati in apparenza
contraddittori, il sogno e la realtà, in una sorta di realtàcontraddittori, il sogno e la realtà, in una sorta di realtà
assoluta, di surrealtà”assoluta, di surrealtà”
A. Bretòn “Manifesto del Surrealismo”,1924A. Bretòn “Manifesto del Surrealismo”,1924
Il Surrealismo
16. J.Mirò “La nascita del mondo”1925
“Non essendo più possibile il processo della
conoscenza,soltanto il sogno lascia all’uomo tutti i
diritti alla libertà. Grazie al sogno, la morte non ha
più senso oscuro ed il significato della vita diventa
diverso”
Da “La Révolution Surrealiste,1924
Traendo spunto dalle teorie frudiane
sulle energie inconsce, i surrealisti
pervengono alla formulazione della
creazione artistica come atto
fortuito,casuale,automatico e alla
definizione di bellezza come “incontro
di una macchina da cucire e di un
ombrello su un tavolo anatomico”
(Lautrémont)
17. ""E' buio. All'improvviso siE' buio. All'improvviso si
spalanca il soffitto; unspalanca il soffitto; un
tuono, un lampo di luce edtuono, un lampo di luce ed
ecco irrompere nellaecco irrompere nella
stanza un'impetuosastanza un'impetuosa
creatura alata, avvolta increatura alata, avvolta in
volute di nuvole, un fortevolute di nuvole, un forte
fremito di ali. Unfremito di ali. Un
angelo! Penso io. Maangelo! Penso io. Ma
non riesco ad aprire glinon riesco ad aprire gli
occhi: dall'alto sgorgaocchi: dall'alto sgorga
una luce troppo forte.una luce troppo forte.
L'ospite alato vola perL'ospite alato vola per
tutti gli angoli dellatutti gli angoli della
stanza, si sollevastanza, si solleva
nuovamente e vola vianuovamente e vola via
attraverso la fendituraattraverso la fenditura
del soffitto, portando condel soffitto, portando con
Così scrive nelle sue memorie, confermando l’attenzione
per l'aspetto visionario e surreale della realtà, per il
sogno che irrompe nell'esperienza notturna, ma che
irradia nel ricordo e, da questo, nel "fare" artistico.
Le coq blanc 1913
18. Come due gocce d’acquaCome due gocce d’acqua
Di tutto ciò che ho detto diDi tutto ciò che ho detto di
me che cosa resta?me che cosa resta?
Ho conservato falsi tesoriHo conservato falsi tesori
in armadi vuotiin armadi vuoti
Un’ inutile nave unisceUn’ inutile nave unisce
la mia infanzia al miola mia infanzia al mio
crucciocruccio
i miei giochi allai miei giochi alla
stanchezza,una partenzastanchezza,una partenza
alle mie chimerealle mie chimere
la tempesta all’arcola tempesta all’arco
delle notti in cui sonodelle notti in cui sono
solo…solo…
Sì, io ho tutto speratoSì, io ho tutto sperato
e ho disperato di tuttoe ho disperato di tutto
Della vita, dell’ amore,Della vita, dell’ amore,
dell’ obliodell’ oblio
del sonnodel sonno
delle debolezze ,delle forzedelle debolezze ,delle forze
Non mi si conosce piùNon mi si conosce più
Il mio nome,la mia ombraIl mio nome,la mia ombra
sono lupisono lupi
(Paul Eluard)(Paul Eluard)
G. De Chirico
La ricompensa
dell’indovino,1913
L’ambiguità della statua antica dell’Arianna
dormiente e la sua posizione in un ambiente
dall’illuminazione spettrale, si avvicinano
all’incongruenza allucinatoria dello stato
19. In un’opera che bandisce, come nel sogno,In un’opera che bandisce, come nel sogno,
senso e logica, sono accostati la testasenso e logica, sono accostati la testa
classica ed il guanto di gomma checlassica ed il guanto di gomma che
rimandano al corpo umano ma sonorimandano al corpo umano ma sono
inanimati e discontinui, come gli oggetti einanimati e discontinui, come gli oggetti e
l’architettura. Allentati i criteri logici, sil’architettura. Allentati i criteri logici, si
attua la sintesi propria dei sogni quandoattua la sintesi propria dei sogni quando
le rappresentazioni cerebrali vengonole rappresentazioni cerebrali vengono
attivate nel sonno.attivate nel sonno.
“Un’opera d’arte non può che nascere
da una rivelazione…deve oltrepassare i
limiti dell’umano; buon senso e logica
ne saranno assenti. In tal modo si
avvicinerà alla condizione onirica come
pure alla mentalità dei bambini”
( G. De Chirico )
G. De Chirico “G. De Chirico “ Canzone d’amoreCanzone d’amore””
((19141914))
20. M. Ernst
Pietà o rivoluzione di
notte, 1923
Il quadro adotta,come i sogni,
la strategia surrealista,
consistente nell’invertire e
trasgredire le normali categorie
e aspettative: alla madre
affranta della “Pietà” si
sostituisce un padre impassibile
e al Cristo morto un paziente
catatonico che indossa un
camice bianco
21. Salvador DalìSalvador Dalì
La persistenzaLa persistenza
della memoriadella memoria (1931)(1931)
Ricorrendo alla strategiaRicorrendo alla strategia
surrealista di mostrare oggettisurrealista di mostrare oggetti
dal comportamento contrariodal comportamento contrario
alla loro natura, compaionoalla loro natura, compaiono
orologi flosci, metaforaorologi flosci, metafora
visuale dell’instabilitàvisuale dell’instabilità
orientativa di stati alterati diorientativa di stati alterati di
coscienza come il sogno.coscienza come il sogno.
Il proposito di dare formaIl proposito di dare forma
visiva al linguaggio oniricovisiva al linguaggio onirico
giustifica il ricorso allegiustifica il ricorso alle
stravaganti incongruità, comestravaganti incongruità, come
le mosche sul quadrantele mosche sul quadrante
dell’orologio e l’oggettodell’orologio e l’oggetto
biomorfico primitivo che giace inbiomorfico primitivo che giace in
primo piano, in un paesaggioprimo piano, in un paesaggio
deserto e sinistro.deserto e sinistro.
22. Renè Magritte
“Il vaso di
Pandora”,1951
Vedendo il ponte deserto, la
luce in totale assenza di
ombra, l’uomo anonimo di
spalle accompagnato da
una rosa grande come la
sua testa, diciamo: questo è
un sogno! Tale impressione
dipende dal fatto che il
dipinto di Magritte è una
dimostrazione del fatto che
l’arte,come il sogno,ha il
potere di attribuire
credibilità all’incongruo
evocando l’esperienza del
sogno
23. Una metafora dell’esperienza onirica :Una metafora dell’esperienza onirica :
il cinema surrealistail cinema surrealista
.Il Cinema surrealista, rinunciando
ad ogni linearità e consequenzialità
narrativa, si fa pura successione
acronologica e libera di immagini e
situazioni, partendo da un
programmatico e rigoroso rifiuto
della pretesa riproduttiva della
realtà. La finalità è quella di
pervenire, una volta distrutte le
convenzioni rappresentative che
imprigionano e impoveriscono la
nostra comunicazione, non alla
realtà, sempre ingannevole e
illusoria, ma ad una surrealtà, cioè
una super-realtà, un vera realtà.
Luis Buñuel “Un cane andaluso”
1929
24. “La verità è che io vivo sempre
nella mia infanzia, giro negli
appartamenti in penombra,
passeggio per le silenziose vie di
Uppsala, mi fermo davanti alla
Sommarhuset ad ascoltare
l’enorme betulla a due tronchi. Mi
sposto con la velocità di secondi.
In verità, abito sempre nel mio
sogno e di tanto in tanto faccio una
visita alla realtà”.
Ingmar Bergman
25.
26. “…Soave mi è il sogno, e la vita perché è sogno.
Temo la verità e la vera vita.
Quante volte, essendo greve la vita, cerco
Nel seno materno della notte e dell’errore,
Il sollievo di sognare, dormendo; e il sogno
Mi sembra una perfetta vita…
Perfetta perché falsa, e forse
Perché passa in fretta. E così è la vita.”
Fernando Pessoa “Faust” (1934)