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PROPOSTE DIDATTICHE : LA
DIDATTICA METAFONOLOGICA E
ABILITA’ DI STUDIO

               Luciana Ventriglia
               Insegnante – Specializzata in pedagogia
               clinica
               Presidente Comitato Scuola A.I.D
CONTENUTI DEL PERCORSO:
Didattica/strategia didattica
Metodologia
Apprendimento
Alfabetizzazione emergente
Alfabetizzazione formalizzata
“Scrittura” strumentale, produzione testi
“Lettura”strumentale , lettura per lo
 studio
Pedagogia della riuscita
DIDATTICA
La didattica è la teoria e la pratica dell’insegnare.

Scopo della teoria didattica è:
  - Il miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza   del
    docente
  - Il miglioramento dell’efficacia e soprattutto
    dell’efficienza (diminuzione dei tempi e delle
    energie) dell’allievo che apprende.

      La didattica è quindi anche un’arte
    della semplificazione e della relazione.
DIDATTICA PER L’APPRENDIMENTO

Conflitto cognitivo
Co-costruzione della conoscenza
Dimensione operativa
Monitoraggio
Motivazione, autostima
Senso di autoefficacia / stile di attribuzione
Sfida ottimale
Metacognizione
Autoconsapevolezza
Ambiente di apprendimento:
            Scuola del I° ciclo
 Incoraggiare    l’apprendimento collaborativo
“Imparare non è solo un processo individuale. La
dimensione comunitaria dell‟apprendimento svolge un
ruolo significativo”
 Promuovere la consapevolezza del proprio
modo di apprendere “al fine di “imparare ad
apprendere”.

Realizzare percorsi in forma di laboratori
“per favorire l’operatività e allo stesso tempo il
dialogo e la riflessione su quello che si fa”.
                       da “Indicazioni per il curricolo” – Ministero Pubblica Istruzione , 2007
Ma… che cosa è
l’apprendimento?
DIDATTICA EROGATIVA “ OGGI SPIEGO”
Atto di indirizzo settembre 2009
 Contenuti e articolazione delle discipline
  devono essere ripensati nella prospettiva di
  portare a una prima familiarità con i “nuclei
  fondanti” delle discipline stesse e a una
  solida acquisizione di conoscenze e
  competenze di base che tutti gli studenti
  devono possedere e padroneggiare a a
  conclusione del primo ciclo di istruzione.
  Occorre abbandonare con decisione la strada,
  talora percorsa, dei programmi pletorici
Atto di indirizzo settembre 2009
   verificare periodicamente e con sistematicità
    i progressi di ogni singolo alunno,
    soprattutto nelle capacità di base;
   responsabilizzare ogni scuola rispetto ai
    risultati e ai livelli di apprendimento che i
    propri alunni sono chiamati a raggiungere
   definire e controllare i livelli di competenza
    raggiunti con verifiche periodiche e
    sistematiche (a fine anno, a fine del singolo
    segmento, a fine ciclo), anche tenendo conto
    delle analisi valutative condotte dall’Invalsi;
Atto di indirizzo settembre 2009

  intervenire con strategie di
   rinforzo, di approfondimento
   e di recupero, in stretta
   relazione con le carenze o le
   potenzialità verificate;
NEGOZIAZIONE DI
SIGNIFICATI;
COLLABORAZIONE
LA SCRITTURA
COMPONENTI
-Linguistico-fonologiche
-Grafo-Motorie
La compromissione di ognuna di esse comporta
due distinti quadri clinici, funzionalmente
autonomi e isolabili uno dall’altro:

-Disortografia
-Disgrafia
                      Consensus Conference (2007)
Scrivere / leggere       Dehaene




 Saper leggere significa prima di tutto
  saper decodificare.
 La decodifica dei grafemi in fonemi è
  costituita dal passaggio da un’unità
  visiva a una uditiva
 Per progredire nella lettura il bambino deve
  saper decifrare da solo le nuove sequenze di
  caratteri per riconoscervi delle parole di cui
  conosce già la pronuncia e il significato, e
  automatizzare progressivamente l’insieme di
  questa catena di elaborazione
Scrivere / leggere    Dehaene




 L’apprendimento esplicito delle
  corrispondenze grafema-fonema è il
  solo ad offrire al bambino la libertà di
  leggere.
 Sappiamo che i metodi globali o ideovisivi
  non funzionano: tutti i bambini
  beneficiano di un apprendimento esplicito
  e più precoce imparando le
  corrispondenze tra lettere e suoni del
  linguaggio
I neuroni della lettura
• È quindi su questa operazione che
  (gli insegnanti) devono focalizzare
  tutti i loro sforzi.(.)

• Fin dai primi anni, semplici giochi
  preparano il bambino alla lettura, sia
  sul piano fonologico, facendogli
  manipolare i suoni del linguaggi
  (rime, sillabe, fonemi), sia su quello
  visivo, facendogli riconoscere,
  memorizzare e tracciare la forma delle
  lettere.
Applica strategie didattiche
 Fasi iniziali del processo di alfabetizzazione :
uso di un unico carattere di scrittura nelle
 fasi di primo contatto con la scrittura per
 favorire una corretta “mappatura”
 grafema-fonema;
frequenza delle attività metafonologiche
 da proporre nelle prime classi di scuola
 primaria
lavoro sulle competenze visuo- percettive,
 implicate nelle prime fasi
 dell’apprendimento della lettura e scrittura.
Definizione di
      competenza metafonologica


È una particolare conoscenza metalinguistica che
consiste nella “capacità di percepire e riconoscere
per via uditiva i fonemi che compongono le parole
del linguaggio parlato, operando con gli stessi
adeguate trasformazioni”
                                     (Bortolini, 1995)
Consapevolezza fonologica

       Globale                        Analitica

 Riconoscimento e         Segmentazione fonemica
  produzione rime          Fusione fonemica
 Segmentazione            Identificazione del fonema
  sillabica di parole       iniziale, finale, intermedio
 Fusione sillabica        Manipolazione dei suoni
 Identificazione della     (elisione, aggiunta, sostituzione)
  sillaba iniziale,
  finale, intermedia
CMF
 L’osservazione longitudinale dei bambini nel
  passaggio tra l’ultimo anno della scuola
  dell’infanzia e il primo anno della primaria ha
  messo in evidenza come un’adeguata
  stimolazione in età prescolare, precoce e
  continuativa( 3 sedute settimanali di 30-40
  minuti ciascuna)a livello di gruppo, faciliti
  l’apprendimento delle abilita metafonologiche,
  considerate prerequisiti di un adeguato sviluppo
  della letto scrittura.
( “Progetto interdisciplinare nell’ultimo anno di scuola dell’infanzia. Dalla valutazione al potenziamento dei prerequisiti
      metafonologici” Dislessia –ottobre 2008 )
Consapevolezza fonologica
 Conoscenza metalinguistica
 Abilità di
   - identificare
   - classificare
   - segmentare i segmenti fonologici della parola
   - fondere
   - manipolare

         Apprendimento della
           lettura e scrittura
Scuola e DSA
Interventi di prevenzione primaria
      Identificazione precoce
 Prove di valutazione:
        - questionario osservativo IPDA
        - prove di scrittura spontanea
        - prove di consapevolezza metafonologica
 Continuità (passaggio di informazioni tra ordini diversi
  di scuola)
 Rilevazione di difficoltà persistenti
 Osservazioni sistematiche e periodiche
  delle competenze di letto scrittura
SCRITTURA SPONTANEA
La scrittura spontanea risulta significativa nel
 predire sia la capacità di scrivere in maniera
 fluida e corretta che l’abilità di lettura.

La scrittura inventata è collegata ad una
 consapevolezza fonologica ben padroneggiata
 e acquisita: livelli elevati di capacità di
 riconoscere i suoni delle parole permettono di
 svolgere la prova di scrittura inventata in modo
 significativamente diversa da coloro che
 dimostrano scarsa o nulla abilità fonologica
Pinto G. “Il suono, il segno, il significato” Carocci)
Fasi del processo di
acquisizione della lettura e scrittura

         Fase logografica
         Fase alfabetica
         Fase ortografica
         Fase lessicale
Modello di apprendimento della lingua scritta
    FASE LOGOGRAFICA   Scrive parole in modo globale



                       Si iniziano ad applicare regole di
     FASE ALFABETICA   conversione fonema/grafema :
                       decodifica in sequenza

                       Criteri operativi diversi:
    FASE ORTOGRAFICA   decodifica in parallelo di gruppi di
                       lettere


     FASE LESSICALE    Le parole vengono scritte in
                       modo diretto senza bisogno di
                       trasformazioni parziali.
RICOPIARE
Scrittura lessicale
• Questa procedura è indispensabile per scrivere
  correttamente parole ad ortografia irregolare o
  ambigua
• Si basa sul recupero della corretta forma ortografica
  delle parole da un magazzino che contiene
  informazioni sulla forma ortografica di parole
  precedentemente apprese.
• Le stringhe ortografiche sono mantenute attive a
  livello del buffer grafemico, un magazzino a breve
  termine che interfaccia le rappresentazioni
  ortografiche con i processi periferici di
  programmazione motoria della scrittura
                    “DDO Diagnosi dei disturbi ortografici in età evolutiva” Erickson
APPRENDIMENTO E METACOGNIZIONE

 Scoprire il funzionamento della lingua scritta:
  PRINCIPIO ALFABETICO (corrispondenza tra
  numero dei grafemi di una parola scritta e numero
  dei fonemi componenti la parola detta)

 Scoprire LE REGOLE DELLA LINGUA SCRITTA
  (spazi, apostrofo, accento, maiuscola, uso dell’h,…)
  “Quando dico „LATTE‟, la parola esce tutta insieme.
  Se la scrivo, devo scrivere „L-A-T-T-E”
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   (acquisizione del magazzino grafico)



Convenzionalità della lingua scritta
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Didattica: Fase alfabetica
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 grafemi: vocali e consonanti (isomorfismo)
Le vocali: simbolismo grafico
Laboratorio linguistico fonologico
 Obiettivi:

  Identificare la parola all’interno del flusso continuo del
   parlato
  Individuare la diversa lunghezza delle parole
  Individuare parole che fanno rima, ma che hanno tratti
   distintivi molto differenziati (coppia minima)
  Analizzare la struttura sillabica delle parole
  Analizzare la posizione delle sillabe nelle parole
  Cogliere le uguaglianze sillabiche eo fonologiche
  Conoscere la segmentazione e la sintesi fonetica della
   sillaba e della parola
Laboratorio linguistico fonologico
Attività: Giochi metafonologici


 Identificazione e ricerca di parole in rima
 Ascolto e produzione di racconti con coppie minime
 Scansione sillabica di parole
 Fusione di sillabe per formare parole
 Scansione fonemica di parole
 Fusione di fonemi per formare parole
 Eliminazione di sillabe iniziali, finali, intermedie delle parole
 Eliminazione di fonemi iniziali, finali intermedi delle parole
 Sostituzioni di sillabe nella parte iniziale, finale ed intermedia
  di parole
 Sostituzione di fonemi all’inizio, alla fine, in mezzo alle parole
Didattica: Fase logografica
(senza presentazione formale del codice scritto)


 Concetto di frase
  (numero di parole in una frase)

La    mamma        compra      il   giornale



La    mamma        compra      il   …………
Le parole e i loro confini

           STEFANO
Didattica metafonologica


                    PA     TA   TA


                    RO     SA
Didattica metafonologica

                     N     A   S       O
                     V     A   S   O
                     … A       S       O

                                   T
                     N     O   T       E
Difficoltà nella scrittura

Negli aspetti esecutivi:
               Disgrafia
               Disortografia


Nella produzione del testo:
              Ideazione
              Stesura
              Revisione
CONFLITTO OPERATIVO


La mancata automatizzazione della codifica
  ortografica interferisce in modo diretto sul
  processo di produzione di un testo
 (scarsa organizzazione sintattico-grammaticale;
  disordine e scarsa coerenza; errori di codifica ).
Processo di scrittura
Ideazione


Ricerca metamnemonica
  (selezionare informazioni dalla
  MLT e organizzarle)

Attivazione di informazioni che si
  hanno sull’argomento oggetto
  di scrittura

Definire gli obiettivi di ciò che si
  vuole esprimere


      Brainstorming
Pianificazione del testo scritto
Revisione

 Fase di correzione vera e propria
 Collaborazione tra pari che leggono ad alta voce un
  testo e fanno capire al suo autore se riescono a
  formarsi una rappresentazione mentale di ciò che
  ha scritto (revisione a coppie)
 La revisione comporta una rilettura del proprio testo
  dal punto di vista dei possibili lettori e dello scopo
  stabilito.
 Comporta: aggiunte, cancellazioni, sostituzioni,
  spostamenti
Lettura
                                                    Velocità
Decodifica (Riconoscere e nominare
                  correttamente parole )

                                                    Correttezza
Comprensione (Capacità di cogliere il significato del testo)
   “Attività costruttiva, interattiva e attiva che richiede
   l‟integrazione delle informazioni nuove contenute nel
   testo, all‟interno delle strutture di conoscenza possedute
   dal lettore o dall‟ascoltatore.”

                           De Beni , Cisotto, Carretti “Psicologia della lettura e della scrittura”
Reading literacy
(Capacità di comprensione della lettura)
L’abilità di capire e usare quelle forme di linguaggio
 scritto richieste dalla società eo apprezzate
 dall’individuo.
 I giovani lettori devono saper costruire un significato
  da testi di vario tipo.

Leggono:
    - per apprendere,
    - per far parte della comunità dei lettori a scuola
      e nella vita di ogni giorno
    - per godimento personale
                             (Studio internazionale sulla lettura IEA PIRLS 2006)
Processi di lettura

Ricavare informazioni e concetti
 esplicitamente espressi nel testo
Fare inferenze
Interpretare ed integrare informazioni
 e concetti
Analizzare e valutare il contenuto, la
 lingua e gli elementi testuali

                  Pirls 2006 Assessment Framework and Specifications
La lettura come atto ricostruttivo di
cooperazione fra lettore e testo
  “Un testo è una macchina pigra che chiede al
    lettore di fare una parte del suo lavoro.
   Un testo è una superficie di manifestazione
    linguistica il cui contenuto viene costruito
    attraverso atti di cooperazione da parte del
    lettore, che presuppone del “non detto” o del
    “già detto” che delinea interstizi e spazi bianchi,
    addirittura postula che il lettore svolga per conto
    proprio dei “capitoli fantasma”.
                  Eco U. (1979), quarta di copertina Lector in fabula
LA LETTURA
 Lettura come decodifica: lettura ad alta voce
  caratterizzata dalla capacità di denominare le
  parole di un testo in modo corretto e veloce

 Lettura come comprensione: capacità di
  rappresentarsi il contenuto di quello che stiamo
  leggendo

           DUE PROCESSI DISTINTI
Studio:
ruolo degli elementi contestuali
 Leggere titoli e sottotitoli
 Individuare le parole-chiave (in grassetto, in
  corsivo)
 “Leggere” le immagini, le cartine, i grafici, le
  tabelle
 Leggere le didascalie, i commenti a margine,
  i “box”
 Integrare questa fase con eventuali appunti
  presi in classe recuperando le informazioni
  ritenute più utili
Strategie


 Fornire organizzatori anticipati e mappe semantiche
  per aiutare i ragazzi a rappresentare graficamente e
  verbalmente i collegamenti tra le informazioni
 Scrivere le informazioni più importanti
 Consegnare in anticipo il testo da leggere
 Sollecitare la lettura strategica cooperativa
 Insegnare le strategie di lettura (strategie di
  anticipazione: inferenze dal titolo e dalle figure,
  parole chiave….)
Daniel Pennac
“Solo noi possiamo tirare fuori quel bambino dalla sua
   prigione, sia che siamo formati per farlo o meno.
Gli insegnanti che mi hanno salvato e che hanno fatto di
   me un insegnante, non erano formati per questo.
Non si sono preoccupati delle origini della mia infermità
   scolastica, non hanno perso tempo a cercare le cause e
   tanto meno a farmi la predica.
 Erano adulti di fronte a un adolescente in pericolo. Hanno
   capito che occorreva agire tempestivamente, si sono
   buttati, non ce l‟hanno fatta. Si sono buttati di nuovo,
   giorno dopo giorno, alla fine mi hanno tirato fuori. E
   molti altri con me. Ci hanno letteralmente ripescati.
Dobbiamo loro la vita”.

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SARDEGNA - Proposte didattiche - Ventriglia

  • 1. PROPOSTE DIDATTICHE : LA DIDATTICA METAFONOLOGICA E ABILITA’ DI STUDIO Luciana Ventriglia Insegnante – Specializzata in pedagogia clinica Presidente Comitato Scuola A.I.D
  • 2. CONTENUTI DEL PERCORSO: Didattica/strategia didattica Metodologia Apprendimento Alfabetizzazione emergente Alfabetizzazione formalizzata “Scrittura” strumentale, produzione testi “Lettura”strumentale , lettura per lo studio Pedagogia della riuscita
  • 3. DIDATTICA La didattica è la teoria e la pratica dell’insegnare. Scopo della teoria didattica è: - Il miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza del docente - Il miglioramento dell’efficacia e soprattutto dell’efficienza (diminuzione dei tempi e delle energie) dell’allievo che apprende. La didattica è quindi anche un’arte della semplificazione e della relazione.
  • 4. DIDATTICA PER L’APPRENDIMENTO Conflitto cognitivo Co-costruzione della conoscenza Dimensione operativa Monitoraggio Motivazione, autostima Senso di autoefficacia / stile di attribuzione Sfida ottimale Metacognizione Autoconsapevolezza
  • 5. Ambiente di apprendimento: Scuola del I° ciclo  Incoraggiare l’apprendimento collaborativo “Imparare non è solo un processo individuale. La dimensione comunitaria dell‟apprendimento svolge un ruolo significativo”  Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere “al fine di “imparare ad apprendere”. Realizzare percorsi in forma di laboratori “per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa”. da “Indicazioni per il curricolo” – Ministero Pubblica Istruzione , 2007
  • 6. Ma… che cosa è l’apprendimento?
  • 7. DIDATTICA EROGATIVA “ OGGI SPIEGO”
  • 8. Atto di indirizzo settembre 2009  Contenuti e articolazione delle discipline devono essere ripensati nella prospettiva di portare a una prima familiarità con i “nuclei fondanti” delle discipline stesse e a una solida acquisizione di conoscenze e competenze di base che tutti gli studenti devono possedere e padroneggiare a a conclusione del primo ciclo di istruzione. Occorre abbandonare con decisione la strada, talora percorsa, dei programmi pletorici
  • 9. Atto di indirizzo settembre 2009  verificare periodicamente e con sistematicità i progressi di ogni singolo alunno, soprattutto nelle capacità di base;  responsabilizzare ogni scuola rispetto ai risultati e ai livelli di apprendimento che i propri alunni sono chiamati a raggiungere  definire e controllare i livelli di competenza raggiunti con verifiche periodiche e sistematiche (a fine anno, a fine del singolo segmento, a fine ciclo), anche tenendo conto delle analisi valutative condotte dall’Invalsi;
  • 10. Atto di indirizzo settembre 2009 intervenire con strategie di rinforzo, di approfondimento e di recupero, in stretta relazione con le carenze o le potenzialità verificate;
  • 12.
  • 13.
  • 14. LA SCRITTURA COMPONENTI -Linguistico-fonologiche -Grafo-Motorie La compromissione di ognuna di esse comporta due distinti quadri clinici, funzionalmente autonomi e isolabili uno dall’altro: -Disortografia -Disgrafia Consensus Conference (2007)
  • 15.
  • 16. Scrivere / leggere Dehaene  Saper leggere significa prima di tutto saper decodificare.  La decodifica dei grafemi in fonemi è costituita dal passaggio da un’unità visiva a una uditiva  Per progredire nella lettura il bambino deve saper decifrare da solo le nuove sequenze di caratteri per riconoscervi delle parole di cui conosce già la pronuncia e il significato, e automatizzare progressivamente l’insieme di questa catena di elaborazione
  • 17. Scrivere / leggere Dehaene  L’apprendimento esplicito delle corrispondenze grafema-fonema è il solo ad offrire al bambino la libertà di leggere.  Sappiamo che i metodi globali o ideovisivi non funzionano: tutti i bambini beneficiano di un apprendimento esplicito e più precoce imparando le corrispondenze tra lettere e suoni del linguaggio
  • 18. I neuroni della lettura • È quindi su questa operazione che (gli insegnanti) devono focalizzare tutti i loro sforzi.(.) • Fin dai primi anni, semplici giochi preparano il bambino alla lettura, sia sul piano fonologico, facendogli manipolare i suoni del linguaggi (rime, sillabe, fonemi), sia su quello visivo, facendogli riconoscere, memorizzare e tracciare la forma delle lettere.
  • 19. Applica strategie didattiche Fasi iniziali del processo di alfabetizzazione : uso di un unico carattere di scrittura nelle fasi di primo contatto con la scrittura per favorire una corretta “mappatura” grafema-fonema; frequenza delle attività metafonologiche da proporre nelle prime classi di scuola primaria lavoro sulle competenze visuo- percettive, implicate nelle prime fasi dell’apprendimento della lettura e scrittura.
  • 20. Definizione di competenza metafonologica È una particolare conoscenza metalinguistica che consiste nella “capacità di percepire e riconoscere per via uditiva i fonemi che compongono le parole del linguaggio parlato, operando con gli stessi adeguate trasformazioni” (Bortolini, 1995)
  • 21. Consapevolezza fonologica Globale Analitica  Riconoscimento e  Segmentazione fonemica produzione rime  Fusione fonemica  Segmentazione  Identificazione del fonema sillabica di parole iniziale, finale, intermedio  Fusione sillabica  Manipolazione dei suoni  Identificazione della (elisione, aggiunta, sostituzione) sillaba iniziale, finale, intermedia
  • 22. CMF  L’osservazione longitudinale dei bambini nel passaggio tra l’ultimo anno della scuola dell’infanzia e il primo anno della primaria ha messo in evidenza come un’adeguata stimolazione in età prescolare, precoce e continuativa( 3 sedute settimanali di 30-40 minuti ciascuna)a livello di gruppo, faciliti l’apprendimento delle abilita metafonologiche, considerate prerequisiti di un adeguato sviluppo della letto scrittura. ( “Progetto interdisciplinare nell’ultimo anno di scuola dell’infanzia. Dalla valutazione al potenziamento dei prerequisiti metafonologici” Dislessia –ottobre 2008 )
  • 23. Consapevolezza fonologica  Conoscenza metalinguistica  Abilità di - identificare - classificare - segmentare i segmenti fonologici della parola - fondere - manipolare Apprendimento della lettura e scrittura
  • 24. Scuola e DSA Interventi di prevenzione primaria Identificazione precoce  Prove di valutazione: - questionario osservativo IPDA - prove di scrittura spontanea - prove di consapevolezza metafonologica  Continuità (passaggio di informazioni tra ordini diversi di scuola)  Rilevazione di difficoltà persistenti  Osservazioni sistematiche e periodiche delle competenze di letto scrittura
  • 25. SCRITTURA SPONTANEA La scrittura spontanea risulta significativa nel predire sia la capacità di scrivere in maniera fluida e corretta che l’abilità di lettura. La scrittura inventata è collegata ad una consapevolezza fonologica ben padroneggiata e acquisita: livelli elevati di capacità di riconoscere i suoni delle parole permettono di svolgere la prova di scrittura inventata in modo significativamente diversa da coloro che dimostrano scarsa o nulla abilità fonologica Pinto G. “Il suono, il segno, il significato” Carocci)
  • 26. Fasi del processo di acquisizione della lettura e scrittura Fase logografica Fase alfabetica Fase ortografica Fase lessicale
  • 27. Modello di apprendimento della lingua scritta FASE LOGOGRAFICA Scrive parole in modo globale Si iniziano ad applicare regole di FASE ALFABETICA conversione fonema/grafema : decodifica in sequenza Criteri operativi diversi: FASE ORTOGRAFICA decodifica in parallelo di gruppi di lettere FASE LESSICALE Le parole vengono scritte in modo diretto senza bisogno di trasformazioni parziali.
  • 29. Scrittura lessicale • Questa procedura è indispensabile per scrivere correttamente parole ad ortografia irregolare o ambigua • Si basa sul recupero della corretta forma ortografica delle parole da un magazzino che contiene informazioni sulla forma ortografica di parole precedentemente apprese. • Le stringhe ortografiche sono mantenute attive a livello del buffer grafemico, un magazzino a breve termine che interfaccia le rappresentazioni ortografiche con i processi periferici di programmazione motoria della scrittura “DDO Diagnosi dei disturbi ortografici in età evolutiva” Erickson
  • 30. APPRENDIMENTO E METACOGNIZIONE  Scoprire il funzionamento della lingua scritta: PRINCIPIO ALFABETICO (corrispondenza tra numero dei grafemi di una parola scritta e numero dei fonemi componenti la parola detta)  Scoprire LE REGOLE DELLA LINGUA SCRITTA (spazi, apostrofo, accento, maiuscola, uso dell’h,…) “Quando dico „LATTE‟, la parola esce tutta insieme. Se la scrivo, devo scrivere „L-A-T-T-E”
  • 31. Didattica: Fase alfabetica (acquisizione del magazzino grafico) Convenzionalità della lingua scritta (direzionalità sinistra-destra)
  • 32. Didattica: Fase alfabetica (acquisizione del magazzino grafico,)  grafemi: vocali e consonanti (isomorfismo)
  • 34. Laboratorio linguistico fonologico Obiettivi:  Identificare la parola all’interno del flusso continuo del parlato  Individuare la diversa lunghezza delle parole  Individuare parole che fanno rima, ma che hanno tratti distintivi molto differenziati (coppia minima)  Analizzare la struttura sillabica delle parole  Analizzare la posizione delle sillabe nelle parole  Cogliere le uguaglianze sillabiche eo fonologiche  Conoscere la segmentazione e la sintesi fonetica della sillaba e della parola
  • 35. Laboratorio linguistico fonologico Attività: Giochi metafonologici  Identificazione e ricerca di parole in rima  Ascolto e produzione di racconti con coppie minime  Scansione sillabica di parole  Fusione di sillabe per formare parole  Scansione fonemica di parole  Fusione di fonemi per formare parole  Eliminazione di sillabe iniziali, finali, intermedie delle parole  Eliminazione di fonemi iniziali, finali intermedi delle parole  Sostituzioni di sillabe nella parte iniziale, finale ed intermedia di parole  Sostituzione di fonemi all’inizio, alla fine, in mezzo alle parole
  • 36.
  • 37. Didattica: Fase logografica (senza presentazione formale del codice scritto)  Concetto di frase (numero di parole in una frase) La mamma compra il giornale La mamma compra il …………
  • 38. Le parole e i loro confini STEFANO
  • 39. Didattica metafonologica PA TA TA RO SA
  • 40. Didattica metafonologica N A S O V A S O … A S O T N O T E
  • 41. Difficoltà nella scrittura Negli aspetti esecutivi: Disgrafia Disortografia Nella produzione del testo: Ideazione Stesura Revisione
  • 42. CONFLITTO OPERATIVO La mancata automatizzazione della codifica ortografica interferisce in modo diretto sul processo di produzione di un testo (scarsa organizzazione sintattico-grammaticale; disordine e scarsa coerenza; errori di codifica ).
  • 44. Ideazione Ricerca metamnemonica (selezionare informazioni dalla MLT e organizzarle) Attivazione di informazioni che si hanno sull’argomento oggetto di scrittura Definire gli obiettivi di ciò che si vuole esprimere Brainstorming
  • 46. Revisione  Fase di correzione vera e propria  Collaborazione tra pari che leggono ad alta voce un testo e fanno capire al suo autore se riescono a formarsi una rappresentazione mentale di ciò che ha scritto (revisione a coppie)  La revisione comporta una rilettura del proprio testo dal punto di vista dei possibili lettori e dello scopo stabilito.  Comporta: aggiunte, cancellazioni, sostituzioni, spostamenti
  • 47. Lettura Velocità Decodifica (Riconoscere e nominare correttamente parole ) Correttezza Comprensione (Capacità di cogliere il significato del testo) “Attività costruttiva, interattiva e attiva che richiede l‟integrazione delle informazioni nuove contenute nel testo, all‟interno delle strutture di conoscenza possedute dal lettore o dall‟ascoltatore.” De Beni , Cisotto, Carretti “Psicologia della lettura e della scrittura”
  • 48. Reading literacy (Capacità di comprensione della lettura) L’abilità di capire e usare quelle forme di linguaggio scritto richieste dalla società eo apprezzate dall’individuo.  I giovani lettori devono saper costruire un significato da testi di vario tipo. Leggono: - per apprendere, - per far parte della comunità dei lettori a scuola e nella vita di ogni giorno - per godimento personale (Studio internazionale sulla lettura IEA PIRLS 2006)
  • 49. Processi di lettura Ricavare informazioni e concetti esplicitamente espressi nel testo Fare inferenze Interpretare ed integrare informazioni e concetti Analizzare e valutare il contenuto, la lingua e gli elementi testuali Pirls 2006 Assessment Framework and Specifications
  • 50. La lettura come atto ricostruttivo di cooperazione fra lettore e testo “Un testo è una macchina pigra che chiede al lettore di fare una parte del suo lavoro. Un testo è una superficie di manifestazione linguistica il cui contenuto viene costruito attraverso atti di cooperazione da parte del lettore, che presuppone del “non detto” o del “già detto” che delinea interstizi e spazi bianchi, addirittura postula che il lettore svolga per conto proprio dei “capitoli fantasma”. Eco U. (1979), quarta di copertina Lector in fabula
  • 51. LA LETTURA  Lettura come decodifica: lettura ad alta voce caratterizzata dalla capacità di denominare le parole di un testo in modo corretto e veloce  Lettura come comprensione: capacità di rappresentarsi il contenuto di quello che stiamo leggendo DUE PROCESSI DISTINTI
  • 52. Studio: ruolo degli elementi contestuali  Leggere titoli e sottotitoli  Individuare le parole-chiave (in grassetto, in corsivo)  “Leggere” le immagini, le cartine, i grafici, le tabelle  Leggere le didascalie, i commenti a margine, i “box”  Integrare questa fase con eventuali appunti presi in classe recuperando le informazioni ritenute più utili
  • 53. Strategie  Fornire organizzatori anticipati e mappe semantiche per aiutare i ragazzi a rappresentare graficamente e verbalmente i collegamenti tra le informazioni  Scrivere le informazioni più importanti  Consegnare in anticipo il testo da leggere  Sollecitare la lettura strategica cooperativa  Insegnare le strategie di lettura (strategie di anticipazione: inferenze dal titolo e dalle figure, parole chiave….)
  • 54. Daniel Pennac “Solo noi possiamo tirare fuori quel bambino dalla sua prigione, sia che siamo formati per farlo o meno. Gli insegnanti che mi hanno salvato e che hanno fatto di me un insegnante, non erano formati per questo. Non si sono preoccupati delle origini della mia infermità scolastica, non hanno perso tempo a cercare le cause e tanto meno a farmi la predica. Erano adulti di fronte a un adolescente in pericolo. Hanno capito che occorreva agire tempestivamente, si sono buttati, non ce l‟hanno fatta. Si sono buttati di nuovo, giorno dopo giorno, alla fine mi hanno tirato fuori. E molti altri con me. Ci hanno letteralmente ripescati. Dobbiamo loro la vita”.