24/5/12_i Giovedì del Design
Massimo Mussapi si laurea in Architettura al Politecnico di Milano e si diploma successivamente in Product Design allo IED, Istituto Europeo di Design.
Nel 1986 apre il suo studio a Milano.
Nel 1994 fonda il primo centro in Italia di progettazione sperimentale per l’ospitalità.
Dal 1998 lavora assiduamente nel Far East ed apre lo studio di Xiamen, Cina nel 2008.
Lo studio si occupa in modo intergrato di industrial design, architettura e graphic design, in particolare
nella progettazione per l’ospitalità ed ha realizzato progetti in tutti i sei continenti, incluso l’Antartide.
Nel 2012 è invitato a rappresentare l’Italia come progettista a Equip’Hotel, il più importante salone nel settore dell’ospitalità in Europa, dove presenterà un nuovo concetto di camera d’albergo.
- CONTRACT DESIGN AWARD 2002 – 1° premio – Progetto CAPO-FAMIGLIA, complementi per il contract
- ADI INDEX COMPASSO D’ORO 2002 – Progetto CAPO-FAMIGLIA
- ADI COMPASSO D’ORO 2011 – Menzione d’Onore – progetto COMBISTAR FX, serie di forni professionali
- RED DOT DESIGN AWARD 2012 – Progetto LUXOR DOUBLE, vetrine refrigerate per l’esposizione dolciaria.
- Membro dell’Ordine degli Architetti di Milano dal 1986
- Socio ADI Associazione per il Disegno Industriale dal 2002
- Adviser XIDA, Xiamen Industrial Design Association
- Docente IED, Istituto Europeo di Design – Progettazione per l’ospitalità.
- Lecturer al POLIdesign, Politecnico di Milano – Progettazione per l’ospitalità.
- Lecturer presso Lantao Culture – Beijing – Progettazione per l’ospitalità.
- Membro del progetto Contract Made In Italy dell’ICE
36. “La ristorazione è un'opportunità straordinaria per far conoscere nel mondo la propria identità
culturale. A sua volta, questa identità è la risorsa più preziosa per fare vera impresa di ristorazione.
Carlo Russo
Marijk Verhagen
Ugo Calzoni
Amerigo Po Aldo Colonetti
Manuela Cifarelli
Lorenzo Cagnoni
Bruno Marsico Edi Sommariva
Massimo Colomban
Design e architettura possono dare forma a questa identità culturale e forza al valore di impresa.
37. Restaurant design:
cultura in tavola e impresa
IED Progetti di Tesi 2005 – 2006
Il vino italiano
Il tonno delle Egadi
Il riso
Trapani, Mozia e il sale di mare
La Maiella e la pasta
Carloforte e la tonnara
Reggio, Modena e l’aceto balsamico
Salento 100%
Maremma
Valtellina
41. PGUSTO - concept
3.0. FORMULA RISTORATIVA
3.1 I temi
la formula ristorativa è strutturata per temi, espressi in “ moduli” ciascuno
incentrato su un prodotto tipico ed emblematico della tradizione italiana
• L’olio extravergine d’oliva italiano di qualità
• L’ aceto Balsamico di Modena e Reggio Emilia
• La pasta italiana
• I formaggi italiani
• Gli affettati italiani
• Il cioccolato
42. PGUSTO - concept
3.0. FORMULA RISTORATIVA
3.2. I temi
Temi complementari trasversali, in abbinamento ai temi principali:
• I vini italiani
• La panetteria
• La caffetteria, servita durante tutto l’arco della giornata
43. PGUSTO - concept
3.0. FORMULA RISTORATIVA
• ogni modulo è strutturato come una proposta articolata
e completa, composta di varie preparazioni a base del tema principale
e altre di contorno
• il tutto viene servito insieme su un vassoio individuale con un effetto
di grande varietà e abbondanza
• la presenza di vassoi a temi diversi sulla tavola, più quelli trasversali,
moltiplica la scelta e rende l’offerta ancora più attrattiva
92. Hospitality design e impresa
Ristorante Globe Fatturato: 1° anno +100% dopo 5 anni : +130%
Forno Combistar FX Fatturato: +44%
Angelo Po
Luxor Conquista la leadership del mercato in un anno
SAGI
Tasso occupazionale: 95%
Hotel Dandy Tian Mu
Hi Cafè
L’incasso medio passa da 400 a 1500 € al giorno
93. Hospitality design dei sistemi territoriali
TRASPORTI ATTRATTIVE
DESIGN
NATURA STORIA ENOGASTRONOMIA & ARTE
MODA
ATTIVITA PRODUTTIVE DEL TERRITORIO
ARTIGIANATO AGRICOLTURA PESCA TECNOLOGIA INDUSTRIA
ALIMENTARE
OSPITALITA
OFFERTA RICETTIVITA
RISTORATIVA ALBERGHIERA
94. Hospitality design dei sistemi territoriali
TRASPORTI ATTRATTIVE
DESIGN
NATURA STORIA ENOGASTRONOMIA & ARTE
MODA
ATTIVITA PRODUTTIVE DEL TERRITORIO
ARTIGIANATO AGRICOLTURA PESCA TECNOLOGIA INDUSTRIA
ALIMENTARE
OSPITALITA
OFFERTA RICETTIVITA
RISTORATIVA ALBERGHIERA
Mettere in rete l’offerta
turistica del territorio
98. THE FLYING ROOM è un concept di camera d’albergo che propone
soluzioni di puro buonsenso,il che è già una bella novità.
Infatti è pensato per le esigenze reali, essenziali e universali dell’ospite, del
gestore, e anche del progettista.
99. Quello che vuole l’ospite è:
- un ambiente perfettamente igienico e pulito
- familiarizzare subito con la camera, cioè capire in fretta come funziona tutto
- soluzioni pratiche per le sue esigenze di viaggiatore
- dormire bene, anzi benissimo.
100. Quello che vuole l’ospite è:
- un ambiente perfettamente igienico e pulito
- familiarizzare subito con la camera, cioè capire in fretta come funziona tutto
- soluzioni pratiche per le sue esigenze di viaggiatore
- dormire bene, anzi benissimo.
Quello che vuole l’albergatore è:
- guadagnare, e a lungo
cioè in pratica, ridurre i costi (realizzazione, gestione, manutenzione)
e avere validi argomenti di vendita
101. Quello che vuole l’ospite è:
- un ambiente perfettamente igienico e pulito
- familiarizzare subito con la camera, cioè capire in fretta come funziona tutto
- soluzioni pratiche per le sue esigenze di viaggiatore
- dormire bene, anzi benissimo.
Quello che vuole l’albergatore è:
- guadagnare, e a lungo
cioè in pratica, ridurre i costi (realizzazione, gestione, manutenzione)
e avere validi argomenti di vendita
Quello che vuole il progettista è:
- soluzioni pronte, efficaci e sicure, ma che gli permettano di esprimere tutta la sua
creatività. Cioè fare bella figura con poca fatica.
102. THE FLYING ROOM propone principi di
progettazione universali e trasversali e
prodotti che rispondono solo a questa
logica, e quindi che possono essere
adottati da qualunque albergo, a
prescindere da tipologia, categoria, stile e
posizionamento.
E i vantaggi sono oggettivi e dimostrabili
dati alla mano.
103. Un ulteriore punto di forza è la proposta di
elementi tecnici e di arredo progettati
specificamente per uso alberghiero e da
produrre su scala industriale, perchè
l’albergo è per sua natura predisposto per
accogliere elementi fatti in serie.
104. In questo THE FLYING ROOM è un progetto strategico, un passepartout che
permette a questi prodotti di entrare nei progetti dei grandi studi, nei capitolati dei
contractors internazionali e delle grandi catene alberghiere di tutto il mondo...
105. ... e in seconda battuta di sfondare anche nel settore residenziale, forti dei contenuti
tecnologici e delle soluzioni innovative testate in un ambito difficile ed esigente come
quello dell’ospitalità professionale.
109. Intanto perchè se si chiamasse
Perchè si chiama “LA CAMERA DI BUON SENSO”
non interesserebbe a nessuno.
THE FLYING ROOM?
110. Intanto perchè se si chiamasse
Perchè si chiama “LA CAMERA DI BUON SENSO”
non interesserebbe a nessuno.
THE FLYING ROOM?
C’è poi una ragione precisa, ma è un segreto
da mantenere fino all’11 Novembre, a Parigi.
Che non mancherà di sorprendere, questo è certo.