discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
Internet e social network: ne abbiamo piene le tasche
1. Internet e social network: ne
abbiamo piene le tasche
(e no, non è questo il problema)
Conversazioni e punti di vista sui fenomeni della rete con
l’Ing. Denis FERRARETTI e l’Ing. Giacomo GAMBERONI
14 marzo 2014 – Centro Sociale Doro
10. Apple’s strategy is
really simple. What we
want to do is we want
to put an incredibly
great computer in a
book that you can
carry around with you
and learn how to use
in 20 minutes ... and
we really want to do it
with a radio link in it so
you don’t have to hook
up to anything and
you’re in
communication with all
of these larger
databases and other
computers. 1983
19. REALTA’ AUMENTATA (o mista)
• realtà sia organica che tecnologica
• atomi e bit
• una dimensione non toglie necessariamente
tempo e ruolo all’altra
• esempio: cyberattivismo e attivismo
20.
21. DETERMINISMO TECNOLOGICO
• Le tecnologie ci rendono
stupidi/socievoli/bulli/ecc… ecc…
• Nessuna tecnologia è così forte da
determinarci
22. DIVARIO GENERAZIONALE
• Incomprensioni tra nativi e immigrati
• Idealizzazione della dimensione materiale
• Nostalgia del vecchio: “quando non c’erano
gli smartphone…”
23. Theuth, inventore dell’alfabeto, si presenta al faraone e gli illustra la
scoperta della scrittura, «una medicina per la sapienza e la memoria».
Ma il faraone obietta che l’alfabeto «non è una ricetta per la memoria, ma
per richiamare alla mente», e che gli Egizi, una volta alfabetizzati,
«cesseranno di esercitarsi la memoria, perché, fidandosi dello scritto,
richiameranno le cose alla mente non più dall’interno di se stessi, ma
dal di fuori, attraverso segni estranei».
25. È vero che se ti viene il desiderio di sapere chi fosse Carlo Magno non hai che
da premere qualche tasto e Internet te lo dice subito.
Fallo quando serve, ma dopo che lo hai fatto cerca di ricordare quanto ti è
stato detto per non essere obbligato a cercarlo una seconda volta se per
caso te ne venisse il bisogno impellente una ricerca a scuola.
Il rischio è che, siccome pensi che il tuo computer te lo possa dire a ogni
istante, tu perda il gusto di mettertelo in testa.
Sarebbe un poco come se, avendo imparato che per andare da via Tale a via
Talaltra, ci sono l’autobus o il metro che ti permettono di spostarti senza
fatica (il che è comodissimo e fallo pure ogni volta che hai fretta) tu pensi
che così non hai più bisogno di camminare.
27. Secondo me, infatti, la tecnologia della memoria artificiale è la causa
prima dell’appiattimento sul presente o almeno una delle cause
principali. La conoscenza artificiale esonera i frequentatori della Rete
da ogni responsabilità: non hanno nessun bisogno di ricordare, il clic
sul computer gli fornisce ciò di cui in quel momento hanno bisogno. C’è
chi ricorda per te e tanto basta e avanza.
Il numero delle parole usate è ormai al minimo e poiché tra il pensiero e il
linguaggio c’è una interazione, ne deriva che il pensiero si è anchilosato
come il linguaggio. La malattia è estremamente preoccupante e segna
un passaggio di epoca.
29. «L’ambiente digitale non è un mondo parallelo o puramente virtuale, ma è
parte della realtà quotidiana di molte persone, specialmente dei più
giovani».
Lo spazio digitale non è inautentico, alienato, falso o apparente, ma è
un’estensione del nostro spazio vitale quotidiano, che richiede
«responsabilità e dedizione alla verità».