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Corso Anticendio Rischio Basso

            MODULO 1




        L’INCENDIO
    E LA PREVENZIONE
          INCENDI
1 FORMAZIONE ANTINCENDIO

Tratto dai supporti didattici del
Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Servizio Tecnico Centrale
2 Informazione e formazione

E’ obbligo del datore di lavoro fornire adeguata informazione su:

 Rischi di incendio legati all’attività svolta


 Misure di prevenzione e di protezione:
   Ubicazione dei presidi antincendio
     Ubicazione e tipologia delle vie di esodo
     Ubicazione e tipologia delle compartimentazioni
     Procedure da adottare in caso di incendio:
     Diramazione dell’allarme
     Azione da compiere
     Procedure di evacuazione

 Nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di
  prevenzione, lotta al fuoco, gestione emergenze e pronto soccorso
3 La combustione –PRINCIPI


Il fuoco è una reazione chimica di una sostanza
combustibile
con un comburente
con sviluppo di calore, fiamma, gas, fumo e luce


La combustione può avvenire
con o senza fiamme superficiali
4 La combustione –PRINCIPI

Le condizioni necessarie per avere una combustione sono:


Combustibile
Comburente
Innesco

Al mancare di una o più
delle componenti, il fuoco si spegne
5 La combustione –PRINCIPI

                                                  Allontanamento o
Per ottenere lo                                       separazione
spegnimento           Eliminazione del
                                                     della sostanza
                        combustibile
di un incendio:                                       combustibile
                                                 dal focolaio di incendio

                                                   Separazione del
                                                   comburente dal
                     Eliminazione del                combustibile
                  comburente (soffocamento)         o riduzione della
                                                   concentrazione del
                                                  comburente nell’aria

                                                 Sottrazione di calore
                                                  fino ad ottenere una
                  Eliminazione dell’innesco
                                              temperatura inferiore a quella
                       (raffreddamento)
                                               necessaria al mantenimento
                                                   della combustione
6 La combustione –PRINCIPI

• Gli incendi
 vengono         Classe A: di materiali solidi
 divisi in
 classi          Classe B: di liquidi infiammabili
 in base
 al tipo di      Classe C: di gas infiammabili
 combustibile:
                 Classe D: di metalli combustibili

                 Classe E: quadri elettrici
7 La combustione –PRINCIPI

             Accensione diretta:
Le fonti di  quando una fiamma, scintilla o altro materiale incandescente entra in
             contatto con un materiale combustibile (taglio e saldatura, fiammiferi,
innesco si   mozziconi di sigaretta, ecc.)


dividono in  Accensione indiretta:
             quando il calore viene fornito dall’innesco per convezione, conduzione
4 categorie: ed irraggiamento (correntiscale, cavedi, ecc.; propagazione di calore
             trasmesse attraverso vani
                                         di aria calda generate da un incendio e

                        attraverso elementi metallici)


                        Attrito:
                        quando il calore è prodotto dallo sfregamento di due materiali
                        (malfunzionamento di parti metalliche rotanti, urti, rottura violenta di
                        materiali metallici, ecc.)


                        Autocombustione:
                        quando il calore necessario all’innesco viene prodotto dallo stesso
                        combustibile (reazioni di ossidazione, fermentazione, ecc.)
8 La combustione –PRINCIPI

I prodotti
della
                  Gas di combustione
combustione:
                  Fiamme

                  Fumo

                  Calore
9 La combustione –PRINCIPI

Principali gas   Ossido di carbonio
di               Anidride carbonica
combustione,
dipendenti dal   Idrogeno solforato
tipo di          Anidride solforosa
combustibile,    Acido cianidrico
dalla
temperatura      Aldeide acrilica
raggiunta e      Fosgene
dalla
percentuale di   Ammoniaca
ossigeno         Ossido e perossido di azoto
nell’aria:
                 Acido cloridico
10 La combustione –PRINCIPI

Le fiamme sono
costituite
dall’emissione di
luce conseguente
alla combustione
dei gas sviluppati
in un incendio


Le fiamme hanno
colore dal rosso
scuro al bianco in
funzione della
temperatura
raggiunta
11 La combustione –PRINCIPI

I fumi sono
formati da:   Particelle solide (aerosol)


              Particelle liquide (nebbie o vapori
              condensati)

              Sono di solito prodotti in quantità tali
              da impedire la visibilità ed ostacolano
              quindi l’intervento dei soccorritori
12 La combustione –PRINCIPI



Il calore è la causa principale della
propagazione degli incendi


Causa l’innalzamento della temperatura
di tutti i materiali esposti provocandone il
coinvolgimento nell’incendio ed il
danneggiamento fino alla distruzione
13 La combustione –PRINCIPI


La temperatura di                            Temperatura di
infiammabilità                             infiammabilità (°C)

è la temperatura
                       gasolio                     65
minima
alla quale i liquidi   acetone                     -18
combustibili           benzina                     -20
emettono vapori
in quantità tale da    alcool metilico             11

incendiarsi            alcool etilico              13
in presenza di         toluolo                     4
innesco
                       olio lubrificante          149
14 La combustione –PRINCIPI

                                            Temperatura di
                                            accensione (°C)
La temperatura di                           valori indicativi
accensione /              acetone                 540
autoaccensione            benzina                 250
è la minima temperatura
alla quale una miscela    gasolio                 220

combustibile-comburente   idrogeno                560
inizia a bruciare         alcool metilico         455
spontaneamente in
                          carta                   230
modo continuo e senza
ulteriore apporto di      legno                 220-250
calore dall’esterno       gomma sintetica         300

                          metano                  537
15 La combustione –PRINCIPI

Il limite di infiammabilità rappresenta il campo entro il
quale la miscela combustibile-comburente, in presenza di
innesco, è in grado di bruciare

 Limite inferiore di infiammabilità:
 la più bassa concentrazione in volume della miscela al
 di sotto della quale non si ha accensione per carenza
 di combustibile

 Limite superiore di infiammabilità:
 la più alta concentrazione in volume della miscela al
 di sopra della quale non si ha accensione per carenza
 di comburente
16 La combustione – SOSTANZE SOLIDE

E’ caratterizzata   Pezzatura e forma del materiale
da:
                    Grado di porosità del materiale


                    Elementi che compongono la sostanza


                    Contenuto di umidità


                    Condizioni di ventilazione

                    Porta alla formazione di braci formate dai residui
                    carboniosi della combustione stessa
17 La combustione - SOSTANZE LIQUIDE

Tutti i liquidi sono in equilibrio
   con i propri vapori che si        •Categoria A:
sviluppano in misura differente      punto infiam. < 21°C
 a seconda delle condizioni di
    pressione e temperatura
                                     Categoria B:
                                     punto infiam. 21-65 °C

 Un liquido per poter bruciare
deve passare dallo stato liquido     Categoria C:
       allo stato gassoso            punto infiam. > 65 °C
18 La combustione - SOSTANZE GASSOSE


 Gas leggero: avente densità rispetto all’aria .. 0.8
 (idrogeno, metano, ecc.).
 Tende a stratificare verso l’alto

 Gas pesante: avente densità rispetto all’aria > 0.8
 (GPL, acetilene, ecc.).
 Tende a stratificare verso il basso
19 Cause di incendio - LE PIU’ COMUNI

 Deposito o manipolazione non idonea di sostanze
    infiammabili
   Accumulo di rifiuti, carta o altro materiale
    combustibile
   Negligenza nell’uso di fiamme libere
   Inadeguata pulizia delle aree di lavoro e scarsa
    manutenzione delle apparecchiature
   Impianti elettrici difettosi, sovraccaricati e non
    adeguatamente protetti
20 Cause di incendio - LE PIU’ COMUNI

 Modifiche ad impianti elettrici effettuate da personale
    non qualificato
   Apparecchiature elettriche lasciate sotto tensione anche
    quando non in uso
   Non corretto utilizzo di impianti di riscaldamento
    portatili
   Ostruzione della ventilazione di apparecchiature
    elettriche, di riscaldamento, ecc.
   Fumare in aree non consentite e spegnimento dei
    mozziconi in modo non corretto
   Negligenze degli addetti alla manutenzione
21 Sostanze estinguenti


Acqua
Schiuma
Polveri
Gas inerti
Idrocarburi alogenati (halon)
22 Sostanze estinguenti - ACQUA


Sostanza estinguente per antonomasia,
di facile reperimento e basso costo

Estingue per raffreddamento e soffocamento
(in parte)

Consigliata per fuochi di combustibili solidi (classe
A) escluse sostanze incompatibili (es. sodio e potassio)

Sconsigliata per fuochi di classe D, impianti elettrici,
apparecchiature elettroniche, idrocarburi, ecc.
23 Sostanze estinguenti - SCHIUMA

E’ costituita da tensioattivo disciolto in acqua
ed aggiunta di aria

Estingue per soffocamento e raffreddamento


Consigliata per fuochi di classe B

Sconsigliata per impianti elettrici ed
apparecchiature elettroniche
24 Sostanze estinguenti - POLVERI


Sono costituite da particelle finissime a base di bicarbonato
di sodio o potassio

Azione estinguente per soffocamento, raffreddamento
(piccola parte), per reazione inibizione chimica

Consigliate per fuochi di classe A, B e C, quadri
elettrici in tensione

Sconsigliate per apparecchiature elettroniche (dannose
per gli strumenti
25 Sostanze estinguenti - GAS INERTI

Generalmente CO2, riducono la concentrazione
di ossigeno nell’aria

Azione estinguente basata su soffocamento (per
interposizione ed inertizzazione), raffreddamento

Consigliati per fuochi di classe B e C, quadri
elettrici, apparecchiature elettroniche

Sconsigliati per fuochi di classe D e per fuochi
all’aperto
26 Sostanze estinguenti
    IDROCARBURI ALOGENATI (HALON)

Agiscono direttamente sulla reazione
chimica di ossidazione (catalisi negativa)

Consigliati per ambienti chiusi ove è importante
non danneggiare apparecchiature e materiali

Sconsigliati in luoghi aperti


Fuori norma per tossicità e danni ambientali
27 Dinamica dell’incendio
28 Dinamica dell’incendio

 La Fase di Ignizione, dipende da:
    Infiammabilità del combustibile
    Possibilità di propagazione della fiamma
    Grado di partecipazione al fuoco del combustibile
    Geometria e volume degli ambienti
    Possibilità di dissipazione del calore
    Ventilazione dell’ambiente
    Caratteristiche superficiali del combustibile
    Distribuzione del combustibile, punti di contatto
29 Dinamica dell’incendio

 La Fase di Propagazione, caratterizzata da:
  Produzione di gas tossici e corrosivi
  Riduzione della visibilità per i fumi
  Aumento della partecipazione alla combustione
   di altri combustibili
  Aumento rapido della temperatura
  Aumento dell’energia da irraggiamento
30 Dinamica dell’incendio

 Incendio Generalizzato (flash-over),
 caratterizzato da:

  Brusco innalzamento della temperatura
  Crescita esponenziale della velocità di combustione
  Forte aumento delle emissioni di gas e particelle
   incandescenti, turbulenze visibili
  Autoaccensione dei combustibili vicini al focolaio,
   quelli lontani raggiungo la temperatura di
   combustione con produzione di gas infiammabili
31 Dinamica dell’incendio

 Estinzione e raffreddamento:


  Quando l’incendio ha terminato di interessare
   tutto il materiale combustibile, iniziano a
   diminuire le temperature per diminuzione
   dell’apporto termico e per la dissipazione di
   calore attraverso fumi e conduzione termica
32 Effetti dell’incendio sull’uomo

 Causati da:
   Gas di combustione
   Fiamma
   Calore
   Fumo
 Provocano:
   Anossia (a causa del ridotto tasso di ossigeno nell’aria)
   Azione tossica dei fumi
   Riduzione della visibilità
   Ustioni
33 Effetti dell’incendio sull’uomo

GAS DI COMBUSTIONE

 L’ossido di carbonio (CO) si sviluppa in incendi
  in ambienti chiusi e con carenza di ossigeno
 E’ incolore, inodore, non irritante
 Il più pericoloso gas di combustione per i
  notevoli quantitativi sviluppati
 Sintomi: cefalea, nausea, vomito, palpitazioni,
  astenia, tremori muscolari
34 Effetti dell’incendio sull’uomo

GAS DI COMBUSTIONE

 L’anidride carbonica (CO2) pur non producendo
  effetti tossici sull’organismo ne causa l’asfissia in
  quanto si sostituisce all’ossigeno nell’aria
 Aumentando la frequenza respiratoria,
  diminuisce l’autonomia del soccorritore
35 Effetti dell’incendio sull’uomo

GAS DI COMBUSTIONE

 L’Acido Cianidrico si sviluppa in modeste quantità
  in incendi ordinari attraverso combustioni incomplete per
  carenza di ossigeno di lana, seta, resine acriliche,
  uretaniche, ecc.
 E’ un aggressivo chimico che interrompe la catena
  respiratoria a livello cellulare causando una grave
  sofferenza nei tessuti ad elevato fabbisogno di
  ossigeno (cuore, sistema nervoso centrale)
36 Effetti dell’incendio sull’uomo

 GAS DI COMBUSTIONE


                (Acido Cianidrico)

 Agisce per inalazione, contatto cutaneo, ingestione


 Sintomi: iperpnea, colore cutaneo rosso, cefalea,
 ipersalivazione, bradicardia, ipotensione
37 Effetti dell’incendio sull’uomo

GAS DI COMBUSTIONE

 Il Fosgene è un gas tossico che si sviluppa
  durante la combustione di materiali contenenti
  Cloro (es. materie plastiche)
 Particolarmente pericoloso in ambienti chiusi
 A contatto con l’acqua, forma acido cloridrico
  estremamente caustico
 Sintomi: irritazione occhi, naso e gola,
  lacrimazione, secchezza delle fauci, senso di
  costrizione toracica, vomito, mal di testa
38 Effetti dell’incendio sull’uomo

CALORE

 Il calore è dannoso per l’uomo causando:
  Disidratazione dei tessuti
  Difficoltà o blocco della respirazione
  Ustioni
  Una temperatura di 60 °C è da ritenere la
   massima respirabile per breve tempo

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  • 1. Corso Anticendio Rischio Basso MODULO 1 L’INCENDIO E LA PREVENZIONE INCENDI
  • 2. 1 FORMAZIONE ANTINCENDIO Tratto dai supporti didattici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Servizio Tecnico Centrale
  • 3. 2 Informazione e formazione E’ obbligo del datore di lavoro fornire adeguata informazione su:  Rischi di incendio legati all’attività svolta  Misure di prevenzione e di protezione:  Ubicazione dei presidi antincendio  Ubicazione e tipologia delle vie di esodo  Ubicazione e tipologia delle compartimentazioni  Procedure da adottare in caso di incendio:  Diramazione dell’allarme  Azione da compiere  Procedure di evacuazione  Nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di prevenzione, lotta al fuoco, gestione emergenze e pronto soccorso
  • 4. 3 La combustione –PRINCIPI Il fuoco è una reazione chimica di una sostanza combustibile con un comburente con sviluppo di calore, fiamma, gas, fumo e luce La combustione può avvenire con o senza fiamme superficiali
  • 5. 4 La combustione –PRINCIPI Le condizioni necessarie per avere una combustione sono: Combustibile Comburente Innesco Al mancare di una o più delle componenti, il fuoco si spegne
  • 6. 5 La combustione –PRINCIPI Allontanamento o Per ottenere lo separazione spegnimento Eliminazione del della sostanza combustibile di un incendio: combustibile dal focolaio di incendio Separazione del comburente dal Eliminazione del combustibile comburente (soffocamento) o riduzione della concentrazione del comburente nell’aria Sottrazione di calore fino ad ottenere una Eliminazione dell’innesco temperatura inferiore a quella (raffreddamento) necessaria al mantenimento della combustione
  • 7. 6 La combustione –PRINCIPI • Gli incendi vengono Classe A: di materiali solidi divisi in classi Classe B: di liquidi infiammabili in base al tipo di Classe C: di gas infiammabili combustibile: Classe D: di metalli combustibili Classe E: quadri elettrici
  • 8. 7 La combustione –PRINCIPI Accensione diretta: Le fonti di quando una fiamma, scintilla o altro materiale incandescente entra in contatto con un materiale combustibile (taglio e saldatura, fiammiferi, innesco si mozziconi di sigaretta, ecc.) dividono in Accensione indiretta: quando il calore viene fornito dall’innesco per convezione, conduzione 4 categorie: ed irraggiamento (correntiscale, cavedi, ecc.; propagazione di calore trasmesse attraverso vani di aria calda generate da un incendio e attraverso elementi metallici) Attrito: quando il calore è prodotto dallo sfregamento di due materiali (malfunzionamento di parti metalliche rotanti, urti, rottura violenta di materiali metallici, ecc.) Autocombustione: quando il calore necessario all’innesco viene prodotto dallo stesso combustibile (reazioni di ossidazione, fermentazione, ecc.)
  • 9. 8 La combustione –PRINCIPI I prodotti della Gas di combustione combustione: Fiamme Fumo Calore
  • 10. 9 La combustione –PRINCIPI Principali gas Ossido di carbonio di Anidride carbonica combustione, dipendenti dal Idrogeno solforato tipo di Anidride solforosa combustibile, Acido cianidrico dalla temperatura Aldeide acrilica raggiunta e Fosgene dalla percentuale di Ammoniaca ossigeno Ossido e perossido di azoto nell’aria: Acido cloridico
  • 11. 10 La combustione –PRINCIPI Le fiamme sono costituite dall’emissione di luce conseguente alla combustione dei gas sviluppati in un incendio Le fiamme hanno colore dal rosso scuro al bianco in funzione della temperatura raggiunta
  • 12. 11 La combustione –PRINCIPI I fumi sono formati da: Particelle solide (aerosol) Particelle liquide (nebbie o vapori condensati) Sono di solito prodotti in quantità tali da impedire la visibilità ed ostacolano quindi l’intervento dei soccorritori
  • 13. 12 La combustione –PRINCIPI Il calore è la causa principale della propagazione degli incendi Causa l’innalzamento della temperatura di tutti i materiali esposti provocandone il coinvolgimento nell’incendio ed il danneggiamento fino alla distruzione
  • 14. 13 La combustione –PRINCIPI La temperatura di Temperatura di infiammabilità infiammabilità (°C) è la temperatura gasolio 65 minima alla quale i liquidi acetone -18 combustibili benzina -20 emettono vapori in quantità tale da alcool metilico 11 incendiarsi alcool etilico 13 in presenza di toluolo 4 innesco olio lubrificante 149
  • 15. 14 La combustione –PRINCIPI Temperatura di accensione (°C) La temperatura di valori indicativi accensione / acetone 540 autoaccensione benzina 250 è la minima temperatura alla quale una miscela gasolio 220 combustibile-comburente idrogeno 560 inizia a bruciare alcool metilico 455 spontaneamente in carta 230 modo continuo e senza ulteriore apporto di legno 220-250 calore dall’esterno gomma sintetica 300 metano 537
  • 16. 15 La combustione –PRINCIPI Il limite di infiammabilità rappresenta il campo entro il quale la miscela combustibile-comburente, in presenza di innesco, è in grado di bruciare Limite inferiore di infiammabilità: la più bassa concentrazione in volume della miscela al di sotto della quale non si ha accensione per carenza di combustibile Limite superiore di infiammabilità: la più alta concentrazione in volume della miscela al di sopra della quale non si ha accensione per carenza di comburente
  • 17. 16 La combustione – SOSTANZE SOLIDE E’ caratterizzata Pezzatura e forma del materiale da: Grado di porosità del materiale Elementi che compongono la sostanza Contenuto di umidità Condizioni di ventilazione Porta alla formazione di braci formate dai residui carboniosi della combustione stessa
  • 18. 17 La combustione - SOSTANZE LIQUIDE Tutti i liquidi sono in equilibrio con i propri vapori che si •Categoria A: sviluppano in misura differente punto infiam. < 21°C a seconda delle condizioni di pressione e temperatura Categoria B: punto infiam. 21-65 °C Un liquido per poter bruciare deve passare dallo stato liquido Categoria C: allo stato gassoso punto infiam. > 65 °C
  • 19. 18 La combustione - SOSTANZE GASSOSE  Gas leggero: avente densità rispetto all’aria .. 0.8 (idrogeno, metano, ecc.). Tende a stratificare verso l’alto  Gas pesante: avente densità rispetto all’aria > 0.8 (GPL, acetilene, ecc.). Tende a stratificare verso il basso
  • 20. 19 Cause di incendio - LE PIU’ COMUNI  Deposito o manipolazione non idonea di sostanze infiammabili  Accumulo di rifiuti, carta o altro materiale combustibile  Negligenza nell’uso di fiamme libere  Inadeguata pulizia delle aree di lavoro e scarsa manutenzione delle apparecchiature  Impianti elettrici difettosi, sovraccaricati e non adeguatamente protetti
  • 21. 20 Cause di incendio - LE PIU’ COMUNI  Modifiche ad impianti elettrici effettuate da personale non qualificato  Apparecchiature elettriche lasciate sotto tensione anche quando non in uso  Non corretto utilizzo di impianti di riscaldamento portatili  Ostruzione della ventilazione di apparecchiature elettriche, di riscaldamento, ecc.  Fumare in aree non consentite e spegnimento dei mozziconi in modo non corretto  Negligenze degli addetti alla manutenzione
  • 22. 21 Sostanze estinguenti Acqua Schiuma Polveri Gas inerti Idrocarburi alogenati (halon)
  • 23. 22 Sostanze estinguenti - ACQUA Sostanza estinguente per antonomasia, di facile reperimento e basso costo Estingue per raffreddamento e soffocamento (in parte) Consigliata per fuochi di combustibili solidi (classe A) escluse sostanze incompatibili (es. sodio e potassio) Sconsigliata per fuochi di classe D, impianti elettrici, apparecchiature elettroniche, idrocarburi, ecc.
  • 24. 23 Sostanze estinguenti - SCHIUMA E’ costituita da tensioattivo disciolto in acqua ed aggiunta di aria Estingue per soffocamento e raffreddamento Consigliata per fuochi di classe B Sconsigliata per impianti elettrici ed apparecchiature elettroniche
  • 25. 24 Sostanze estinguenti - POLVERI Sono costituite da particelle finissime a base di bicarbonato di sodio o potassio Azione estinguente per soffocamento, raffreddamento (piccola parte), per reazione inibizione chimica Consigliate per fuochi di classe A, B e C, quadri elettrici in tensione Sconsigliate per apparecchiature elettroniche (dannose per gli strumenti
  • 26. 25 Sostanze estinguenti - GAS INERTI Generalmente CO2, riducono la concentrazione di ossigeno nell’aria Azione estinguente basata su soffocamento (per interposizione ed inertizzazione), raffreddamento Consigliati per fuochi di classe B e C, quadri elettrici, apparecchiature elettroniche Sconsigliati per fuochi di classe D e per fuochi all’aperto
  • 27. 26 Sostanze estinguenti IDROCARBURI ALOGENATI (HALON) Agiscono direttamente sulla reazione chimica di ossidazione (catalisi negativa) Consigliati per ambienti chiusi ove è importante non danneggiare apparecchiature e materiali Sconsigliati in luoghi aperti Fuori norma per tossicità e danni ambientali
  • 29. 28 Dinamica dell’incendio  La Fase di Ignizione, dipende da:  Infiammabilità del combustibile  Possibilità di propagazione della fiamma  Grado di partecipazione al fuoco del combustibile  Geometria e volume degli ambienti  Possibilità di dissipazione del calore  Ventilazione dell’ambiente  Caratteristiche superficiali del combustibile  Distribuzione del combustibile, punti di contatto
  • 30. 29 Dinamica dell’incendio  La Fase di Propagazione, caratterizzata da:  Produzione di gas tossici e corrosivi  Riduzione della visibilità per i fumi  Aumento della partecipazione alla combustione di altri combustibili  Aumento rapido della temperatura  Aumento dell’energia da irraggiamento
  • 31. 30 Dinamica dell’incendio  Incendio Generalizzato (flash-over), caratterizzato da:  Brusco innalzamento della temperatura  Crescita esponenziale della velocità di combustione  Forte aumento delle emissioni di gas e particelle incandescenti, turbulenze visibili  Autoaccensione dei combustibili vicini al focolaio, quelli lontani raggiungo la temperatura di combustione con produzione di gas infiammabili
  • 32. 31 Dinamica dell’incendio  Estinzione e raffreddamento:  Quando l’incendio ha terminato di interessare tutto il materiale combustibile, iniziano a diminuire le temperature per diminuzione dell’apporto termico e per la dissipazione di calore attraverso fumi e conduzione termica
  • 33. 32 Effetti dell’incendio sull’uomo  Causati da:  Gas di combustione  Fiamma  Calore  Fumo  Provocano:  Anossia (a causa del ridotto tasso di ossigeno nell’aria)  Azione tossica dei fumi  Riduzione della visibilità  Ustioni
  • 34. 33 Effetti dell’incendio sull’uomo GAS DI COMBUSTIONE  L’ossido di carbonio (CO) si sviluppa in incendi in ambienti chiusi e con carenza di ossigeno  E’ incolore, inodore, non irritante  Il più pericoloso gas di combustione per i notevoli quantitativi sviluppati  Sintomi: cefalea, nausea, vomito, palpitazioni, astenia, tremori muscolari
  • 35. 34 Effetti dell’incendio sull’uomo GAS DI COMBUSTIONE  L’anidride carbonica (CO2) pur non producendo effetti tossici sull’organismo ne causa l’asfissia in quanto si sostituisce all’ossigeno nell’aria  Aumentando la frequenza respiratoria, diminuisce l’autonomia del soccorritore
  • 36. 35 Effetti dell’incendio sull’uomo GAS DI COMBUSTIONE  L’Acido Cianidrico si sviluppa in modeste quantità in incendi ordinari attraverso combustioni incomplete per carenza di ossigeno di lana, seta, resine acriliche, uretaniche, ecc.  E’ un aggressivo chimico che interrompe la catena respiratoria a livello cellulare causando una grave sofferenza nei tessuti ad elevato fabbisogno di ossigeno (cuore, sistema nervoso centrale)
  • 37. 36 Effetti dell’incendio sull’uomo  GAS DI COMBUSTIONE (Acido Cianidrico)  Agisce per inalazione, contatto cutaneo, ingestione  Sintomi: iperpnea, colore cutaneo rosso, cefalea, ipersalivazione, bradicardia, ipotensione
  • 38. 37 Effetti dell’incendio sull’uomo GAS DI COMBUSTIONE  Il Fosgene è un gas tossico che si sviluppa durante la combustione di materiali contenenti Cloro (es. materie plastiche)  Particolarmente pericoloso in ambienti chiusi  A contatto con l’acqua, forma acido cloridrico estremamente caustico  Sintomi: irritazione occhi, naso e gola, lacrimazione, secchezza delle fauci, senso di costrizione toracica, vomito, mal di testa
  • 39. 38 Effetti dell’incendio sull’uomo CALORE  Il calore è dannoso per l’uomo causando:  Disidratazione dei tessuti  Difficoltà o blocco della respirazione  Ustioni  Una temperatura di 60 °C è da ritenere la massima respirabile per breve tempo