2. Impatto medio annuale dei terremoti
(2000-2009 data)
• 29 disastri (compresi maremoti)
• 45,355 morti (varia da un anno ad
un altro da 2 ordini di magnitudine)
• 8.3 milioni di persone colpite
• $18,3 miliardi di danni
(in secondo posto agli uragani)
• il 60% dei disastri in Asia.
Asia.
4. Mortalità nei terremoti
Istantanea:
Istantanea:
• ferite da schiacciamento
• ferite al cranio o alla thorace
• emoraggia interna.
interna.
Rapida (da minuti ad ore):
• asfissia, shock, ipotermia rapida
Ritardata (ore a giorni):
giorni):
• assideramento
• ipotermia o ipertermia
• sindrome di schiacciamento
• infezione o sepsi post operativa.
operativa.
5. Mortalità nei terremoti
• concentrata negli eventi più grossi
• concentrata in luoghi particolari
• può raggiungere il 10-85% della
10-
popolazione dell'area epicentrale
• rapporto morti/feriti 1:3 (ipotetico)
• gli infortuni calano con crescente
distanza dall'epicentro.
dall'epicentro.
6.
7. Comportamento attivo:
• viaggio a lavoro e in dietro
• attività ricreative ecc.
à ricreative,
• pasti e vita in famiglia
Comportamento passivo:
• il sonno notturno
• ruolo dell'efficienza e la rapidità
à
di ricerca e salvataggio dopo il
terremoto e dell'assistanza medica.
8. Quadro delle persone ferite
morti
ferite
multiple gravi
fratture semplici
ferite minori:
lacerazioni, ecc.
Rapporto di ferite gravi a lievi:
da 1:9 a 1:30
9. Tipi di ferimento
• sindrome di schiacciamento
• frattura della clavicola o degli arti
• lacerazioni e contusioni
• casi chirurgici e ortopedici
• infarto miocardico acuto.
acuto.
10. Tipi di ferimento
• danno neurologico
• paraplegia
• cancrene, amputazione
cancrene,
• ARDS:
ARDS:
adult respiratory distress syndrome
• ustioni e morsi di animale,
animale,
scosse elettriche.
elettriche.
12. Il rapporto di morti ad edifici
crollati varia da 8:100 a 32:100
L'intrappolamento aumenta il
rischio di morire 35-100 volte
35-
• difficoltà respiratoria causata da
pressione sul torace di oggetti caduti, o
da ingestione di grandi quantità di polvere
• 2-6 ore dopo il terremoto
meno della metà delle persone
intrappolate saranno ancora vive.
vive.
13. Percentuale di persone intrappolate
vive sotto edifici crollati
0
50
100
0.5
Ore
1
3
12
Periodo critico
1
Giorni
Tempo di sopravvivenza
2 3 4 5 7 10 15
15. Nei terremoti il principale
rischio alle persone
è causato dal
crollo degli edifici.
edifici.
Integrità strutturale:
l'adeguatezza di un
edificio per l'uso
a cui è destinato.
Fallimento:
Fallimento: il totale o parziale
crollo, la distruzione oppure
la non funzionalità dell'edificio.
dell'edificio.
16. Nei terremoti, il danno agli edifici
avviene in funzione a:
• il rilascio di energia sismica
magnitudo e durata dello scuotimento
massima accelerazione
• distanza dall'epicentro
dall'epicentro
• geologia in superficie
(sedimenti sciolti ampificano le onde)
onde)
• tipo di costruzione e regolarità
della forma dell'edificio
• stato di manutenzione dell'edificio.
dell'edificio.
17. Danni ai piani intermedi di un condominio
Effetto inerziale
Interazione = danno
Mancanza di rigidità nella struttura
Accelerazione alla base
18. A livello mondiale, nei terremoti
ci sono più infortuni di notte:
• una persona che dorme
non ha una pronta reazione
• le case sono particolarmente a rischio
• 50-90% della mortalità è notturna.
50- notturna.
19. Comunque, incide molto il comportamento
di massa, un fenomeno che cambia
massa,
con il giorno e l'orario.
21. Una scala livello di danno/livello di rischio
Livello di danno: [1] danno minimo
a muri, rivestimenti e mobili.
Rischio personale: un comportamento
prudente minimizza i rischi.
22. Una scala livello di danno/livello di rischio
Livello di danno: [2] danni
significativi a strutture e rivestimenti.
Rischio personale: rischio di
ferita ma in genere non di morte. .
23. Una scala livello di danno/livello di rischio
Livello di danno: [3] danni generali
e crollo di elementi architettonici.
Rischio personale: il rischio di ferita è
significativo ma quello di morte è basso.
24. Una scala livello di danno/livello di rischio
Livello di danno: [4]
gravi danni e crollo parziale.
Rischio personale: forte rischio di
ferita e significativo rischio di morte.
25. Una scala livello di danno/livello di rischio
Livello di danno: [5]
crollo di più del 50% della struttura.
Rischio personale: la probabilità
di sopravvivenza è limitata.
26. Q E
Bassa qualità ProssimitàFeriti
edilizia (bassa all’epicentro
Q resistenza e alla rottura E Morti
sismica) di faglia
Concentrazione
T S
dei feriti
Amplificazione Amplificazione
T topografica sedimentaria S C
C = f { E,Q,S,T }
34. n=202 6-25 deaths 3-5 deaths 1-2 deaths
Uno o due persone
Zero morti
Casi di
mortalità
multipla
Città dell'Aquila
35. Distribuzione dei morti nel centro dell'Aquila
• 20-25% dei casi di morte sono
20-
avvenuti in sette edifici soltanto
• i morti erano raggruppati in zone
di amplificazione topografica
e cattiva qualità edilizia
• eccetto le case degli studenti,
i raggruppamenti di mortalità
non erano differenziati per età
• l'ubicazione dei casi di morte
corrisponde bene con quello del
crollo parziale o totale degli edifici.
edifici.
36. Tutti
Terremoto del 6 aprile 2009
Blù: mortalità registrata
Rosso: mortalità prevista in
base ad una proporzionalità
per gruppo di età
Maschi Femmine
37. Zero morti:
gli edifici erano
in condizione
relativamente
buona e il danno
non era grande
Scala di danno
e rischio: 1-2
1-
38. Uno o due morti:
la gente è corsa
fuori ed è stata
ammazzata da
crolli di facciata
Scala di danno
e rischio: 3-4
3-
40. Raggruppamenti di
mortalità multipla:
crolli spettacolari
di condomini
con fino a
25 morti ciascuno:
fattore aggiunto
amplificazione
topografica.
topografica.
Scala di danno
e rischio: 5
41. Terremoto imprevisto
Impatto Impatto Impatto
leggero grave catastrofico
Danni Caduta
Crollo Crollo
assai di oggetti
parziale totale
limitati pesanti
Rimanere Infilarsi
in situ in un buco
Cercare Correre
rifugio fuori
Ferito Ferito
Illeso Ammazzato
leggermente gravemente
Immobilità assoluta Disperata fuga