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Progettazione di percorsi didattici:
breve introduzione
a cura di Davide Afretti
Resonance group del Progetto Europeo Erasmus +: “LEAN Training by doing and training
on the go as effective approaches to lean manufacturing” - Centoform, 20 luglio 2016
Progetto didattico
«Un progetto didattico è un dispositivo teorico
che ha lo scopo di rappresentare un possibile
percorso di apprendimento da un punto di
partenza a un punto di arrivo. Esso si impegna a
rendere evidente un significativo cambiamento
che avverrà nella personalità dell’allievo, nel
senso di un accrescimento delle abilità e/o dei
processi cognitivi e/o sociali e/o emozionali».
(Calvani-Menichetti; 2015)
Centoform, 20 luglio 2016Davide Afretti – Progettazione di percorsi didattici
Modello ADDIE
Centoform, 20 luglio 2016 Davide Afretti
Modello ADDIE
sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
Analisi dei destinatari
• Chi sono i destinatari del corso di formazione?
(formatori/docenti che andranno a insegnare la LEAN? studenti non ancora nel
mondo del lavoro? lavoratori che si devono aggiornare?)
• Quali caratteristiche hanno (ruolo, esperienza,
lavoro)?
• Quale motivazione hanno per utilizzare il corso?
(sono obbligati a partecipare al corso? hanno una motivazione forte perché in
cerca di lavoro? ecc. ecc.)
• Hanno già conoscenze su quel determinato
argomento (pre-conoscenze)? (formatore di un centro di
formazione professionale vs studente inesperto)
• Ci sono cose che devono sapere o saper fare per
poter partecipare (pre-requisiti)? (per es. conoscere i
concetti di produzione, costo, ecc., essere capaci di applicare dei principi teorici a
un nuovo contesto, ecc., saper utilizzare le principali funzioni di un tablet, ecc.)sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
• In quale contesto verrà utilizzato il percorso
didattico? (centro di formazione professionale,
scuola secondaria, azienda, ecc.)
• Come verrà utilizzato? solo in autonomia (fruizione
via tablet quando e come decide l’utente)? Tramite delle
istituzioni (scuola? Centro di formazione professionale)? Previa
registrazione?
• Sono previsti incontri di presentazione in
presenza (spiegazione su come registrarsi, come accedere, struttura del
percorso, ecc.?) o il corso si autosostiene in tutto?
Analisi del contesto di erogazione
del corso
sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
• Quanto tempo è necessario per
l’apprendimento? (per ogni unità didattica? per completare l’intero
percorso?)
• Il tempo a disposizione è commisurato agli
obiettivi e ai contenuti? (vedi a seguire)
Analisi dei tempi
sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
Modello ADDIE
sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
• Gli obiettivi di apprendimento devono
rispondere alla domanda: “Quali conoscenze,
quali abilità o quali atteggiamenti vogliamo che il
partecipante abbia raggiunto alla fine del
percorso ?”
Devono essere:
• ESPLICITI
• CONCRETI
• “OPERAZIONALIZZATI” = tradotti e descritti in indicatori verificabili (es. Alla
fine del percorso lo studente sarà in grado di analizzare un flusso produttivo
individuandone i punti di possibile riduzione degli sprechi )
• COMMISURATI al tempo a disposizione e al target di utenti
Definire gli Obiettivi di apprendimento
sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
Obiettivi di apprendimento
(”strumento” di riferimento) 1
Tassonomia di Bloom (rivista da Anderson e Krathwohl nel 2001)
Richiamare fatti e concetti di base
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Usare l’informazione in nuove situazioni
Creare connessioni tra le idee
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sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
• prima di poter comprendere un concetto
occorre conoscerlo;
• per poterlo applicare occorre averlo compreso;
• prima di analizzarlo dobbiamo essere in grado
di applicarlo;
• per poterlo sintetizzare, dobbiamo averlo
prima analizzato;
• infine, per poterlo valutare dobbiamo essere
capaci di sintetizzarlo
Obiettivi di apprendimento
(”strumento” di riferimento) 2
sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
RICORDARE
RICHIAMARE FATTI E CONCETTI DI BASE
E’ sempre bene descrivere gli obiettivi iniziando con un verbo.
Definire, Elencare, Ricordare, Abbinare, Ordinare, Riconoscere, ecc.
Esempio per la LEAN:
• Elencare 5 principi-guida che delineano il modello teorico della
produzione snella
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sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
COMPRENDERE
SPIEGARE IDEE E CONCETTI
Comprendere, Capire, Interpretare, Classificare, Confrontare, Distinguere,
Prevedere, Riformulare, Giustificare, Inferire, ecc.
Esempio per la LEAN:
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sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
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USARE L’INFORMAZIONE IN NUOVE SITUAZIONI
Usare, Risolvere, Costruire, Dimostrare, Preparare, Mettere in relazione,
Calcolare, Scoprire, ecc.
Esempio per la LEAN:
•Dimostrazione di un layout di impresa push e pull
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sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
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Sulla base di quanto hai studiato in storia spiega le cause della Prima Guerra
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Esempio per la LEAN:
•Dimostrazione di un layout di impresa push e pull
•Costruisci il passaggio da un layout tradizionale ad uno a celle
sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
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ESEMPIO GENERALE
Esamina attentamente le quattro soluzioni al problema proposto
in questo link. Quale ti sembra più efficace? Quale ti sembra
meno efficace? Esprimi un’argomentazione in difesa dei tuoi
giudizi. Nelle soluzioni che ti sembrano poco adeguate cosa
bisognerebbe cambiare secondo te?
a. Soluzione 1
b. Soluzione 2
c. Soluzione 3
d. Soluzione 4
sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
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Progettate una ricerca empirica sul tema “Consumo televisivo e aggressività
degli adolescenti”.
sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
• Individuare i diversi argomenti che devono
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sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
Definire gli strumenti di verifica
• Gli strumenti di verifica servono a valutare il
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Rispondono alla domanda: “in che modo posso
stabilire se il cambiamento atteso è avvenuto?”
Devono:
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valutazione
sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
Progettare la sequenza delle unità
didattiche – ESEMPI 1
•Cranfield University
http://info-lit.shrivenham.cranfield.ac.uk/index.html
•Bacchi Sara. Il mio English Portfolio
http://www.epubeditor.it/index.php?com=editor&task=play&lezioneid=2325
Questo e-book si rivolge a studenti che iniziano la scuola secondaria di secondo
grado, per supportarli nel raggiungimento del livello A2 della lingua inglese.
Obiettivi: ricordare le strutture di base e in particolare gli elementi grammaticali
e lessicali necessari per presentarsi; creare un blog che raccolga le proprie
produzioni, inclusi un testo e un video di autopresentazione; saper presentare se
stessi e altre persone in forma sia orale che scritta.
Il prodotto digitale viene fruito in autoapprendimento individuale (circa 20 ore), i
contenuti sono segmentati in spiegazioni brevi adatte anche a studenti con
difficoltà o lievi disturbi dell’apprendimento. L’e-book dispone di un test iniziale,
di esercizi intermedi, di un quiz finale, utilizzabili per autovalutazione
sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
Progettare la sequenza delle unità
didattiche – ESEMPI 2
Russo Ornella. Rovistando nel web: non è tutto oro quello che luccica
http://www.epubeditor.it/offline_template/play.php?html_id=96
Questo e-book affronta il tema della valutazione delle risorse o fonti informative
reperibili nel web. Esso è progettato come manuale di riferimento per un corso
di formazione in presenza all’interno del progetto “Il Linguaggio della Ricerca”,
svolto dal CNR con le scuole secondarie di secondo grado, ma può essere
usato anche indipendentemente (in biblioteca o in classe, da bibliotecari e
formatori).
Obiettivi: conoscere i rischi di falsificazione del web; distinguere i diversi tipi di
documenti digitali; applicare il criterio di affidabilità alla valutazione delle risorse
informative.
sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
Progettare la sequenza delle unità
didattiche – ESEMPI 3
Gardini Debora e Silimbani Rita. Documentare e condividere le esperienze
educative.
http://documentazionegenerativa.wordpress.com
E-book rivolto a studenti universitari e formatori con la finalità di sviluppare
competenze per progettare, realizzare, valutare, condividere documentazioni
rispondenti a criteri di qualità, da usare come risorsa professionale.
Obiettivi: individuare i punti di miglioramento nella pratica di documentazione
professionale, alla luce di una griglia di criteri di qualità fornita; individuare in
una documentazione le informazioni chiave secondo un modello di qualità;
riconoscere le fasi del processo di documentazione e le implicazioni
organizzative all’interno di un percorso di lavoro; impostare un progetto di
documentazione secondo indicazioni operative proposte, con particolare
attenzione al processo.
sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
Individuare le strategie didattiche
Approccio comportamentista (apprendimento tramite rinforzo)
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sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
Modello ADDIE
sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
Definire attività e materiali didattici
Preparare le bozze dei materiali e delle attività
Sviluppare la versione beta del corso on-line
Testare il corso o alcune su unità
didattiche/attività con gruppo di utenti
Sviluppare i materiali definitivi e la versione finale
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Produrre i materiali integrativi di spiegazione
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autofruizione prevedere una sezione ad hoc con
informazioni tecniche e didattiche sull’utilizzo
autoesplicative)
sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
Modello ADDIE
sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
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sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
I partecipanti hanno appreso o hanno imparato a fare
quello che il corso si poneva come obiettivi di
apprendimento? Con quali strumenti lo si valuta?
Valutare è indispensabile per poter misurare l’efficacia
dell’azione formativa. Valutare attraverso “indicatori”.
VALUTAZIONE FORMATIVA (Come stai andando?)
valutazione di processo, in itinere, che accompagna
l’apprendimento e lo supporta e orienta.
VALUTAZIONE SOMMATIVA (E’ stato efficace?)
ha la funzione di certificare l’apprendimento e attribuire
un giudizio; di solito è finale e viene proposta a
conclusione dell’intervento formativo
Valutare l’apprendimento
sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
• Del gradimento:
valuta il livello di soddisfazione dei partecipanti
rispetto all’efficacia dell’intervento formativo. Fa
riferimento alla percezione soggettiva individuale
(qualità percepita). Valutazione attraverso strumenti
qualitativi (questionario, post-it, ecc.)
• Dell’impatto:
valuta se e in quale modo i concetti, le abilità e/o le
competenze apprese sono state trasferite nel
proprio universo lavorativo, di studio o di vita e
hanno avuto ricadute. Valutazione a distanza di
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Valutare gradimento e impatto
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Strumenti di valutazione
A. Metodi a risposta chiusa (questionario a
scelta multipla, abbinamenti cloze con
alternative, ecc.)
B. Metodi a risposta aperta univoca/non
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C. Prove complesse legate alle attività previste
(indagine, report, progetto, soluzione di un
problema con rubrica, produzione di un
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sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
Grazie per l’attenzione!
davide.afretti@gmail.com
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Progettazione percorsi didattici: breve introduzione

  • 1. Progettazione di percorsi didattici: breve introduzione a cura di Davide Afretti Resonance group del Progetto Europeo Erasmus +: “LEAN Training by doing and training on the go as effective approaches to lean manufacturing” - Centoform, 20 luglio 2016
  • 2. Progetto didattico «Un progetto didattico è un dispositivo teorico che ha lo scopo di rappresentare un possibile percorso di apprendimento da un punto di partenza a un punto di arrivo. Esso si impegna a rendere evidente un significativo cambiamento che avverrà nella personalità dell’allievo, nel senso di un accrescimento delle abilità e/o dei processi cognitivi e/o sociali e/o emozionali». (Calvani-Menichetti; 2015) Centoform, 20 luglio 2016Davide Afretti – Progettazione di percorsi didattici
  • 3. Modello ADDIE Centoform, 20 luglio 2016 Davide Afretti
  • 4. Modello ADDIE sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 5. Analisi dei destinatari • Chi sono i destinatari del corso di formazione? (formatori/docenti che andranno a insegnare la LEAN? studenti non ancora nel mondo del lavoro? lavoratori che si devono aggiornare?) • Quali caratteristiche hanno (ruolo, esperienza, lavoro)? • Quale motivazione hanno per utilizzare il corso? (sono obbligati a partecipare al corso? hanno una motivazione forte perché in cerca di lavoro? ecc. ecc.) • Hanno già conoscenze su quel determinato argomento (pre-conoscenze)? (formatore di un centro di formazione professionale vs studente inesperto) • Ci sono cose che devono sapere o saper fare per poter partecipare (pre-requisiti)? (per es. conoscere i concetti di produzione, costo, ecc., essere capaci di applicare dei principi teorici a un nuovo contesto, ecc., saper utilizzare le principali funzioni di un tablet, ecc.)sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 6. • In quale contesto verrà utilizzato il percorso didattico? (centro di formazione professionale, scuola secondaria, azienda, ecc.) • Come verrà utilizzato? solo in autonomia (fruizione via tablet quando e come decide l’utente)? Tramite delle istituzioni (scuola? Centro di formazione professionale)? Previa registrazione? • Sono previsti incontri di presentazione in presenza (spiegazione su come registrarsi, come accedere, struttura del percorso, ecc.?) o il corso si autosostiene in tutto? Analisi del contesto di erogazione del corso sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 7. • Quanto tempo è necessario per l’apprendimento? (per ogni unità didattica? per completare l’intero percorso?) • Il tempo a disposizione è commisurato agli obiettivi e ai contenuti? (vedi a seguire) Analisi dei tempi sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 8. Modello ADDIE sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 9. • Gli obiettivi di apprendimento devono rispondere alla domanda: “Quali conoscenze, quali abilità o quali atteggiamenti vogliamo che il partecipante abbia raggiunto alla fine del percorso ?” Devono essere: • ESPLICITI • CONCRETI • “OPERAZIONALIZZATI” = tradotti e descritti in indicatori verificabili (es. Alla fine del percorso lo studente sarà in grado di analizzare un flusso produttivo individuandone i punti di possibile riduzione degli sprechi ) • COMMISURATI al tempo a disposizione e al target di utenti Definire gli Obiettivi di apprendimento sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 10. Obiettivi di apprendimento (”strumento” di riferimento) 1 Tassonomia di Bloom (rivista da Anderson e Krathwohl nel 2001) Richiamare fatti e concetti di base Spiegare idee e concetti Usare l’informazione in nuove situazioni Creare connessioni tra le idee Giustificare una posizione o una decisione Produrre un lavoro nuovo o originale sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 11. • prima di poter comprendere un concetto occorre conoscerlo; • per poterlo applicare occorre averlo compreso; • prima di analizzarlo dobbiamo essere in grado di applicarlo; • per poterlo sintetizzare, dobbiamo averlo prima analizzato; • infine, per poterlo valutare dobbiamo essere capaci di sintetizzarlo Obiettivi di apprendimento (”strumento” di riferimento) 2 sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 12. RICORDARE RICHIAMARE FATTI E CONCETTI DI BASE E’ sempre bene descrivere gli obiettivi iniziando con un verbo. Definire, Elencare, Ricordare, Abbinare, Ordinare, Riconoscere, ecc. Esempio per la LEAN: • Elencare 5 principi-guida che delineano il modello teorico della produzione snella • Definire la tecnica delle 5S sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 13. COMPRENDERE SPIEGARE IDEE E CONCETTI Comprendere, Capire, Interpretare, Classificare, Confrontare, Distinguere, Prevedere, Riformulare, Giustificare, Inferire, ecc. Esempio per la LEAN: • Classificare gli spreghi da combattere • Capire la tecnica del Just in time sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 14. APPLICARE USARE L’INFORMAZIONE IN NUOVE SITUAZIONI Usare, Risolvere, Costruire, Dimostrare, Preparare, Mettere in relazione, Calcolare, Scoprire, ecc. Esempio per la LEAN: •Dimostrazione di un layout di impresa push e pull •Costruisci il passaggio da un layout tradizionale ad uno a celle sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 15. ANALIZZARE CREARE CONNESSIONI CON LE IDEE ESEMPIO GENERALE Sulla base di quanto hai studiato in storia spiega le cause della Prima Guerra Mondiale e ricostruisci il processo che ha portato al conflitto. Esempio per la LEAN: •Dimostrazione di un layout di impresa push e pull •Costruisci il passaggio da un layout tradizionale ad uno a celle sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 16. VALUTARE GIUSTIFICARE UNA POSIZIONE O UNA DECISIONE ESEMPIO GENERALE Esamina attentamente le quattro soluzioni al problema proposto in questo link. Quale ti sembra più efficace? Quale ti sembra meno efficace? Esprimi un’argomentazione in difesa dei tuoi giudizi. Nelle soluzioni che ti sembrano poco adeguate cosa bisognerebbe cambiare secondo te? a. Soluzione 1 b. Soluzione 2 c. Soluzione 3 d. Soluzione 4 sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 17. CREARE PRODURRE UN LAVORO NUOVO O ORIGINALE ESEMPIO GENERALE Progettate una ricerca empirica sul tema “Consumo televisivo e aggressività degli adolescenti”. sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 18. • Individuare i diversi argomenti che devono essere affrontati e “spezzettarli” in unità didattiche (quanto tempo per ogni unità) • Per ogni unità didattica identificare gli obiettivi specifici di apprendimento (cosa impareranno o sapranno fare nel dettaglio alla fine dell’unità?) • Mettere in sequenza le unità didattiche in modo logico e coerente con gli obiettivi del corso • Identificare attività ed esercizi da sviluppare per ogni unità didattica Individuare le unità didattiche sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 19. Definire gli strumenti di verifica • Gli strumenti di verifica servono a valutare il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento. Rispondono alla domanda: “in che modo posso stabilire se il cambiamento atteso è avvenuto?” Devono: • Essere ALLINEATI agli obiettivi di apprendimento • Prevedere dei CRITERI e delle SOGLIE di valutazione sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 20. Progettare la sequenza delle unità didattiche – ESEMPI 1 •Cranfield University http://info-lit.shrivenham.cranfield.ac.uk/index.html •Bacchi Sara. Il mio English Portfolio http://www.epubeditor.it/index.php?com=editor&task=play&lezioneid=2325 Questo e-book si rivolge a studenti che iniziano la scuola secondaria di secondo grado, per supportarli nel raggiungimento del livello A2 della lingua inglese. Obiettivi: ricordare le strutture di base e in particolare gli elementi grammaticali e lessicali necessari per presentarsi; creare un blog che raccolga le proprie produzioni, inclusi un testo e un video di autopresentazione; saper presentare se stessi e altre persone in forma sia orale che scritta. Il prodotto digitale viene fruito in autoapprendimento individuale (circa 20 ore), i contenuti sono segmentati in spiegazioni brevi adatte anche a studenti con difficoltà o lievi disturbi dell’apprendimento. L’e-book dispone di un test iniziale, di esercizi intermedi, di un quiz finale, utilizzabili per autovalutazione sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 21. Progettare la sequenza delle unità didattiche – ESEMPI 2 Russo Ornella. Rovistando nel web: non è tutto oro quello che luccica http://www.epubeditor.it/offline_template/play.php?html_id=96 Questo e-book affronta il tema della valutazione delle risorse o fonti informative reperibili nel web. Esso è progettato come manuale di riferimento per un corso di formazione in presenza all’interno del progetto “Il Linguaggio della Ricerca”, svolto dal CNR con le scuole secondarie di secondo grado, ma può essere usato anche indipendentemente (in biblioteca o in classe, da bibliotecari e formatori). Obiettivi: conoscere i rischi di falsificazione del web; distinguere i diversi tipi di documenti digitali; applicare il criterio di affidabilità alla valutazione delle risorse informative. sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 22. Progettare la sequenza delle unità didattiche – ESEMPI 3 Gardini Debora e Silimbani Rita. Documentare e condividere le esperienze educative. http://documentazionegenerativa.wordpress.com E-book rivolto a studenti universitari e formatori con la finalità di sviluppare competenze per progettare, realizzare, valutare, condividere documentazioni rispondenti a criteri di qualità, da usare come risorsa professionale. Obiettivi: individuare i punti di miglioramento nella pratica di documentazione professionale, alla luce di una griglia di criteri di qualità fornita; individuare in una documentazione le informazioni chiave secondo un modello di qualità; riconoscere le fasi del processo di documentazione e le implicazioni organizzative all’interno di un percorso di lavoro; impostare un progetto di documentazione secondo indicazioni operative proposte, con particolare attenzione al processo. sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 23. Individuare le strategie didattiche Approccio comportamentista (apprendimento tramite rinforzo) Approccio costruzionista, Brainstorming, Cooperative learning, Didattica breve, Didattica laboratoriale, Discussione, Drill & Practice, Esercitazioni individuali Insegnamento individualizzato, Inquiry-based learning, Lezione frontale, Mastery learning, Metodo autobiografico, Modellamento/apprendistato cognitivo, Peer education, Peer tutoring, Problem solving, Project work, Ricerca sperimentale, Ricerca-azione, Scoperta guidata, Simulazione/Role-playing, Studio di caso, Thought-based questioning sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 24. Modello ADDIE sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 25. Definire attività e materiali didattici Preparare le bozze dei materiali e delle attività Sviluppare la versione beta del corso on-line Testare il corso o alcune su unità didattiche/attività con gruppo di utenti Sviluppare i materiali definitivi e la versione finale del corso Produrre i materiali integrativi di spiegazione sull’utilizzo del corso (se il corso è in autofruizione prevedere una sezione ad hoc con informazioni tecniche e didattiche sull’utilizzo autoesplicative) sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 26. Modello ADDIE sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 27. Modello ADDIE sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 28. I partecipanti hanno appreso o hanno imparato a fare quello che il corso si poneva come obiettivi di apprendimento? Con quali strumenti lo si valuta? Valutare è indispensabile per poter misurare l’efficacia dell’azione formativa. Valutare attraverso “indicatori”. VALUTAZIONE FORMATIVA (Come stai andando?) valutazione di processo, in itinere, che accompagna l’apprendimento e lo supporta e orienta. VALUTAZIONE SOMMATIVA (E’ stato efficace?) ha la funzione di certificare l’apprendimento e attribuire un giudizio; di solito è finale e viene proposta a conclusione dell’intervento formativo Valutare l’apprendimento sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 29. • Del gradimento: valuta il livello di soddisfazione dei partecipanti rispetto all’efficacia dell’intervento formativo. Fa riferimento alla percezione soggettiva individuale (qualità percepita). Valutazione attraverso strumenti qualitativi (questionario, post-it, ecc.) • Dell’impatto: valuta se e in quale modo i concetti, le abilità e/o le competenze apprese sono state trasferite nel proprio universo lavorativo, di studio o di vita e hanno avuto ricadute. Valutazione a distanza di tempo. Valutare gradimento e impatto sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 30. Strumenti di valutazione A. Metodi a risposta chiusa (questionario a scelta multipla, abbinamenti cloze con alternative, ecc.) B. Metodi a risposta aperta univoca/non univoca C. Prove complesse legate alle attività previste (indagine, report, progetto, soluzione di un problema con rubrica, produzione di un oggetto) sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti
  • 31. sabato 23 luglio 2016 Davide Afretti Grazie per l’attenzione! davide.afretti@gmail.com Quest'opera è stata rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia. Per leggere una copia della licenza visita il sito web http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/it