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Web marketing per automotive
Strumenti di web marketing analitico, strategico e
operativo per il settore automotive.
Daniele Pomella – Digital strategist
 Siamo una Web Agency che opera
nel settore del Marketing Digitale con
attività di supporto ai dealer nel
settore automotive.
 Ci occupiamo di sviluppare soluzioni
altamente tecnologiche per il
raggiungimento degli obiettivi di business
dei nostri clienti.
Chi siamo
 Conoscere i comportamenti ed il ciclo di
acquisto dei “nuovi consumatori”
 Sfruttare gli strumenti offerti dal web per
conoscere il nostro mercato (clienti
potenziali e competitors)
 Implementare una strategia coerente con
l’analisi di mercato e basata su obiettivi
misurabili.
 Stilare un piano operativo e gli strumenti di
web marketing da utilizzare per
raggiungere gli obiettivi di business.
Obiettivi
 Processo di acquisto. Sales Funnel.
 Domanda latente e domanda consapevole.
 Google e Facebook. Peculiarità e differenze.
 Web marketing analitico. Studiamo il mercato.
 Analisi della domanda e strumenti.
 Analisi dell’offerta e strumenti.
 Piano strategico con obiettivi misurabili.
 Piano operativo e analisi dei risultati.
 Strumenti di misurazione.
 Misurazione: un flusso circolare per il
miglioramento continuo.
Indice
Post acquisto
Acquisto
Decisione d’acquisto
Valutazione alternative
Ricerca informazioni
Identificazione del problema
Il processo di acquisto del
cliente.
Consapevolezza
Interesse
Considerazione
Intento
Valutazione
Acquisto
Il processo di acquisto del
cliente. Il sales funnel.
 Il Sales funnel rappresenta schematicamente il processo
di acquisto di un potenziale cliente.
 Ogni potenziale cliente può trovarsi in una fase più o
meno avanzata del processo di acquisto e dovrà dunque
essere stimolato in maniera differente per concludere il
processo di acquisto.
 Esempio. Chi non conosce il nostro brand o
prodotto/servizio dovrà essere messo a conoscenza della
nostra esistenza, delle nostre peculiarità e dei benefici che
potrà avere rivolgendosi a noi. Chi già ci conosce e ha
dimostrato interesse per il nostro brand o prodotto/servizio
si trova invece in una fase più avanzata e dovrà essere
stimolato, molto probabilmente, con offerte commerciali
allettanti e mirate alle sue esigenze.
Il processo di acquisto del
cliente. Il sales funnel.
 Una utile considerazione da fare riguarda la
distinzione tra “domanda latente” e
“domanda consapevole”.
 Domanda latente: è rappresentata da
quelle persone che hanno specifici bisogni
ma sono inespressi.
 Domanda consapevole: è rappresentata
da quelle persone che sono consapevoli di
avere specifici bisogni. Sono proattivi e
disposti a cercare prodotti/servizi che
soddisfino le loro esigenze.
Domanda latente e domanda
consapevole
Per varie motivazioni:
 Queste due categorie di clienti si
trovano in zone differenti del sales funnel
e, come abbiamo detto, vanno stimolati
in maniera differente;
 Come vedremo tra poco, alcuni
strumenti di web marketing hanno
l’obiettivo di stimolare la domanda
latente o altri quella consapevole.
Domanda latente e domanda
consapevole: perché questa
distinzione?
 I clienti di oggi sono differenti da quelli di ieri.
Sono clienti che visitano il web, si informano
sulle opportunità di mercato e comparano i
vari modelli di autovetture secondo le proprie
esigenze. Sono già istruiti. A volte sono più
formati dei venditori delle stesse
concessionarie.
 Cosa si aspettano dunque? Di continuare
l’esperienza di acquisto cominciata già online.
Fuori dalla concessionaria.
 Questo presuppone un piano di azione
differente da parte del venditore, basato
sull’ascolto del cliente, delle sue preferenze e
esigenze.
Il cliente di oggi.
 Comprendere cosa è Google e Facebook ci
permette di intercettare e stimolare correttamente i
nostri potenziali clienti e stilare una strategia per
guidarli lungo tutto il processo di acquisto.
 Google: è un motore di ricerca che “scansiona” tutte
le pagine web per poter successivamente restituire
agli utenti che utilizzano determinate query di ricerca
(parole chiave) siti web coerenti alle loro ricerche.
 Facebook: è un social network basato su relazioni
sociali. Gli utenti possono comunicare con le altre
persone iscritte ed esprimere apprezzamenti su
diverse tematiche, interessi, aziende, brand, prodotti.
Facebook immagazzina queste informazioni per
metterle successivamente a disposizione di
inserzionisti pubblicitari.
Google e Facebook. Cosa
sono.
 Google permette di mostrare annunci pubblicitari a
quegli utenti che cercano determinate parole
chiave. Esempio: chi cerca su Google “Prezzo A5
sportback” è molto probabilmente una persona
interessata all’acquisto di quel modello specifico di
auto (ricordi? Domanda consapevole!)
 Facebook al contrario da la possibilità agli inserzionisti
di inviare un messaggio pubblicitario a tutte quelle
persone che potenzialmente possono essere
interessate al nostro servizio/prodotto secondo criteri
demografici (età, sesso, orientamento sessuale),
geografici, interessi specifici, settore lavorativo,…
Parliamo dunque di domanda latente. Sfruttare la
piattaforma pubblicitaria Facebook presuppone una
profonda conoscenza del proprio target.
Google e Facebook. Peculiarità
e differenze.
 “Il marketing analitico consiste in un insieme di
tecniche e metodologie volte ad analizzare con
metodi quantitativi - ed in qualche misura dunque
oggettivi- il mercato, nella sua accezione più larga
(dei clienti finali, o degli intermediari, ecc.) per
mappare i desideri del cliente, od i suoi
comportamenti, e per conoscere gli ambiti di
mercato già eventualmente occupati dai rivali diretti
e indiretti.” wikipedia
 Cosa è il mercato? Il mercato è il punto di incontro
tra domanda e offerta, ossia tra clienti finali che
richiedono un prodotto/servizio e le aziende che
soddisfano tale necessità. Conoscere il mercato
significa dunque fare uno studio approfondito dei
nostri potenziali clienti e dei nostri competitors.
Marketing Analitico. Conoscere
il mercato.
 “Consumercentrismo”: il cliente al
centro.
 Comprendere i bisogni, necessità,
interessi e comportamenti dei propri
potenziali clienti.
 Google e Facebook ci mettono a
disposizione molti strumenti per reperire
queste informazioni.
Studio della domanda di
mercato. Conoscere il proprio
target.
 Audience Insights;
 Graph search;
 Facebook Insights;
 Simulare una campagna.
Conoscere il proprio target. Gli
strumenti di Facebook.
 Offre un’interessante panoramica su dati
demografici, interessi, comportamenti e
tendenze degli utenti su Facebook, in
connessione con altre pagine fan o che
hanno espresso particolari interessi.
 Un esempio? Selezioniamo come target
geografico l’Italia e tra gli interessi quelle
persone che hanno espresso
apprezzamenti per “Audi A1”.
Conoscere il proprio target.
Audience Insights di Facebook.
 Cosa ci dice Facebook?
Conoscere il proprio target.
Audience Insights di Facebook.
 Rispetto alla totalità degli utenti iscritti su
Facebook, chi è interessato a “Audi A1”
è prevalentemente di sesso maschile
con un’età compresa tra i 18 e i 34 anni.
Conoscere il proprio target.
Audience Insights di Facebook.
 La loro relazione sentimentale? Livello di
educazione scolastica?
Conoscere il proprio target.
Audience Insights di Facebook.
 In quale settore lavorano?
Conoscere il proprio target.
Audience Insights di Facebook.
Inserire qui il logo
 Quali sono i loro interessi? Quale altre pagine
seguono?
Conoscere il proprio target.
Audience Insights di Facebook.
Inserire qui il logo
 In quali città sono maggiormente concentrati?
Conoscere il proprio target.
Audience Insights di Facebook.
Inserire qui il logo
 Sono persone molto attive sul social network...
E soprattutto sono molto predisposte a cliccare
su annunci pubblicitari su Facebook (in media
20 click negli ultimi 30 giorni rispetto a 7 click
medi della totalità degli utenti Facebook)
Conoscere il proprio target.
Audience Insights di Facebook.
Inserire qui il logo
 Quali dispositivi utilizzano
maggiormente?
Conoscere il proprio target.
Audience Insights di Facebook.
Inserire qui il logo
 Il Graph search è un motore di ricerca
semantico progettato per dare risposte alle
domande degli utenti usando la lingua
naturale.
 Esempio: si può chiedere a Facebook quali
sono gli interessi degli utenti connessi a
“Audi A1”. E’ possibile anche ricevere
maggiori informazioni digitando query più
specifiche.
 Nota: E’ necessario impostare la lingua del proprio
profilo personale Facebook su “English USA” per
sfruttarne le potenzialità.
Conoscere il proprio target.
Graph Search di Facebook.
 Un esempio? Digito la seguente query:
 “Pages liked by people who like Audi A1”
Conoscere il proprio target.
Graph Search di Facebook.
Inserire qui il logo
 Se abbiamo già una pagina aziendale su
Facebook, possiamo utilizzare gli insights per
studiare la nostra Fanbase estrapolando diverse
informazioni importanti.
 Ad esempio possiamo vedere quante persone
sono state raggiunte dai nostri post e misurare
l’engagement (coinvolgimento degli utenti), quali
post sono stati più performanti e perché. Inoltre
possiamo conoscere da chi è composta la nostra
fanbase (età, sesso, residenza) e in quali orari i
nostri fan si connettono a Facebook.
 Conoscere il luogo dove vivono i nostri fan ci
permette di fare considerazioni di geomarketing e
capire in quali zone concentrarsi per rafforzare la
propria presenza sul mercato.
Conoscere il proprio target. Gli
Insights di Facebook.
 Consumer Barometer;
 Google trends;
 Pianificatore Display;
 Strumento di pianificazione delle parole
chiave;
 Motore di ricerca.
Conoscere il proprio target. Gli
strumenti di Google.
 E’ uno strumento che aggrega dati sui
comportamenti degli utenti fornendo
statistiche importanti per comprendere
come è cambiata l’esperienza di
acquisto con l’avvento di internet. Si può
scoprire che per alcuni settori in Italia gli
acquisti vengono fatti unicamente
offline mentre per altri settori
prevalentemente online. Per altri ancora
invece il processo di acquisto inizia
online per terminare offline.
Conoscere il proprio target.
Consumer Barometer di Google
 E’ uno strumento che mostra i trend di
ricerca nel tempo di determinati
argomenti o query di ricerca.
 Alcuni prodotti o servizi infatti sono
ricercati più in determinati periodi
dell’anno piuttosto che in altri.
 Un Esempio? Vediamo i periodi in cui le
persone sono più interessate a due servizi
relativi al post vendita:
Conoscere il proprio target.
Google trends
 Ricarica aria condizionata (rosso) e
cambio di spazzole tergicristalli (blu)
Conoscere il proprio target.
Google trends
 I picchi riguardanti la ricarica dell’aria
condizionata, come prevedibile, sono a
luglio e si ripetono di anno in anno.
 Per quanto riguarda le spazzole tergicristalli
i picchi sono in corrispondenza del mese di
Novembre.
 Si possono effettuare ricerche anche su
altre chiavi di ricerca per poi poter
pianificare azioni commerciali in
corrispondenza dei periodi con un picco di
ricerche.
Conoscere il proprio target.
Google trends
 E’ un tool di Google che permette di
verificare su quali siti web è possibile
pubblicare annunci display (banner o
testuali). I siti web suggeriti sono attinenti
alle query da te inserite.
 I siti web suggeriti possono, molto
probabilmente, avere una pagina
Facebook. Questo aspetto può aiutare per
implementare l’analisi effettuata
precedentemente con Audience Insight di
Facebook.
Conoscere il proprio target.
Pianificatore Display
 Un esempio? Inserisco la parola chiave
“Audi” e i risultati ottenuti sono questi:
Conoscere il proprio target.
Pianificatore Display
 E’ un tool di Google che permette di
verificare quante ricerche medie mensili
vengono effettuate sul motore di ricerca in
una specifica area geografica per una
determinata parola chiave.
 Ci da un’idea dell’ampiezza della
domanda; se il nostro prodotto è ricercato
e in che misura. Se il nostro prodotto/servizio
è poco ricercato potrebbe comunque
soddisfare un bisogno latente (Domanda
latente)
Conoscere il proprio target.
Strumento di pianificazione
delle parole chiave
 Un esempio? Cerco “Audi A1 sportback”
sulla provincia di Roma
Conoscere il proprio target.
Strumento di pianificazione
delle parole chiave
 Sicuramente conoscerai i tuoi principali competitors;
 Puoi studiarli approfonditamente utilizzando sia il
motore di ricerca che i vari social networks per
verificare la loro strategia.
 Hanno pagine social? Quali post/argomenti hanno
avuto maggior successo (like/commenti/share)?
Sono composti da solo testo? Testo + immagine?
video? Soddisfano i bisogni del target che hai
studiato? Se Si, quali? Puoi distinguerti da loro e
intercettare bisogni non soddisfatti?
 Quale è la loro offerta commerciale?
 I loro punti di forza e debolezza?
 Analisi SWOT
Studio dell’offerta del mercato.
Conoscere i propri competitors.
 Abbiamo analizzato il nostro target? I suoi
bisogni, comportamenti, necessità..?
 Abbiamo anche studiato come si comportano
i nostri competitors.
 Decidiamo di competere? Su cosa? Prodotto,
prezzo, distribuzione, comunicazione,..?
 Impostiamo un piano strategico coerente
all’analisi di mercato precedentemente
effettuata. Il piano strategico deve avere
obiettivi misurabili e basati su KPI (indicatori
chiave di successo). Il KPI dev’essere
S.M.A.R.T.: Specifico, Misurabile, Accessibile,
Rilevante, Tempificato
Impostare un piano strategico e
definire gli obiettivi di marketing
Obiettivi
di
business
Strumenti
da
utilizzare
KPI
Impostare un piano strategico e
definire gli obiettivi di marketing
Brand awareness su una
determinata zona
geografica con
acquisizione Fan a target.
Campagne pubblicitarie
su Facebook
geolocalizzate.
- Reach/Pubblico
potenziale;
- CTR;
- Tasso di conversione: Fan
acquisiti/ impression
 Gli strumenti da utilizzare devono essere scelti in base
agli obiettivi stabiliti nella fase di definizione del piano
strategico. Il web marketing ne offre una infinità.
Marketing operativo. Quali
strumenti utilizzare?
Inserire qui il logo
 Tutte le attività devono essere
pianificate. Avere una data di inizio e
fine. Un budget definito da destinare ad
ogni strumento. Una fase di analisi dei
risultati, di definizione del ROI e di
considerazioni sulle possibili migliorie da
apportare alle future campagne.
Marketing operativo. Pianificare
le attività
 Le campagne online possono essere indirizzate
a persone che realmente sono interessate al
tuo brand/prodotto/servizio.
 Ogni attività intrapresa online può essere
monitorata e misurata in maniera scientifica.
 La misurazione è un problema delle attività
offline. Quante persone hanno visualizzato un
cartellone pubblicitario? Quante persone sono
giunte in concessionaria grazie a quella azione
pubblicitaria? Quante di queste hanno
acquistato? Quale è il ROI della campagna?
Come fai dunque a comprendere se quella
azione è stata vantaggiosa?
Analisi dei risultati. Differenza tra
offline e online
Ecco cosa puoi sapere con Facebook:
Analisi dei risultati. I report di
Facebook.
Pubblico
potenziale
(quante persone puoi
raggiungere in base al
target selezionato)
Reach
(le persone che
effettivamente hai
raggiunto)
Click
ricevuti
Conversioni
(quante persone hanno
effettuato una
conversione)
Costo x
conversione
(quanto ti è costata ogni
conversione)
Importo
speso
Calcolo ROI
 Google Analytics è uno strumento
gratuito che permette di analizzare
moltissime metriche (numero di visite sul
sito web, tempo di permanenza, numero
di pagine visitate, conversioni,…).
 Oltre questo, permette di analizzare i
principali percorsi effettuati dagli utenti
prima di effettuare una conversione
(lead, acquisto,…) e fare utili
considerazioni sul nostro sales funnel.
Analisi dei risultati. I report di
Google Analytics.
Analisi dei risultati. I report di
Google Analytics.
Analisi dei risultati. I report di
Google Analytics.
 Cosa ci dice il precedente report?
 La maggior parte delle persone che hanno
effettuato una conversione hanno eseguito
l’accesso al sito cercando determinate query su
Google per ben 2 volte prima della conversione.
 Altri hanno effettuato l’accesso al sito web tramite
motore di ricerca. In un secondo momento hanno
digitato direttamente l’indirizzo del sito web per poi
effettuare la conversione.
 Nella terza riga notiamo che prima di effettuare la
conversione, gli utenti hanno visitato per ben due
volte il sito web senza passare per il motore di ricerca
ma inserendo direttamente l’indirizzo del sito web
(evidentemente si tratta di utenti fidelizzati che
conoscono bene l’azienda).
Analisi
mercato
Piano
strategico
Avvio attività
Controllo e
analisi
Considerazioni
e
aggiustamenti
Analisi dei risultati. Un flusso
circolare
 Che bisogna conoscere attentamente il
proprio mercato per intraprendere azioni
di marketing di successo.
 Che il web oggi ci offre moltissimi
strumenti sia di analisi del mercato che di
strumenti per promuovere i propri
prodotti servizi o il proprio brand.
 Che bisogna porsi degli obiettivi
misurabili per poter analizzare a
posteriori le proprie azioni di marketing.
Cosa abbiamo imparato al
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Domande?
 Email: da.pomella@gmail.com
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https://it.linkedin.com/in/danielepom
ella
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Web marketing nel settore automotive

  • 1. Web marketing per automotive Strumenti di web marketing analitico, strategico e operativo per il settore automotive. Daniele Pomella – Digital strategist
  • 2.  Siamo una Web Agency che opera nel settore del Marketing Digitale con attività di supporto ai dealer nel settore automotive.  Ci occupiamo di sviluppare soluzioni altamente tecnologiche per il raggiungimento degli obiettivi di business dei nostri clienti. Chi siamo
  • 3.  Conoscere i comportamenti ed il ciclo di acquisto dei “nuovi consumatori”  Sfruttare gli strumenti offerti dal web per conoscere il nostro mercato (clienti potenziali e competitors)  Implementare una strategia coerente con l’analisi di mercato e basata su obiettivi misurabili.  Stilare un piano operativo e gli strumenti di web marketing da utilizzare per raggiungere gli obiettivi di business. Obiettivi
  • 4.  Processo di acquisto. Sales Funnel.  Domanda latente e domanda consapevole.  Google e Facebook. Peculiarità e differenze.  Web marketing analitico. Studiamo il mercato.  Analisi della domanda e strumenti.  Analisi dell’offerta e strumenti.  Piano strategico con obiettivi misurabili.  Piano operativo e analisi dei risultati.  Strumenti di misurazione.  Misurazione: un flusso circolare per il miglioramento continuo. Indice
  • 5. Post acquisto Acquisto Decisione d’acquisto Valutazione alternative Ricerca informazioni Identificazione del problema Il processo di acquisto del cliente.
  • 7.  Il Sales funnel rappresenta schematicamente il processo di acquisto di un potenziale cliente.  Ogni potenziale cliente può trovarsi in una fase più o meno avanzata del processo di acquisto e dovrà dunque essere stimolato in maniera differente per concludere il processo di acquisto.  Esempio. Chi non conosce il nostro brand o prodotto/servizio dovrà essere messo a conoscenza della nostra esistenza, delle nostre peculiarità e dei benefici che potrà avere rivolgendosi a noi. Chi già ci conosce e ha dimostrato interesse per il nostro brand o prodotto/servizio si trova invece in una fase più avanzata e dovrà essere stimolato, molto probabilmente, con offerte commerciali allettanti e mirate alle sue esigenze. Il processo di acquisto del cliente. Il sales funnel.
  • 8.  Una utile considerazione da fare riguarda la distinzione tra “domanda latente” e “domanda consapevole”.  Domanda latente: è rappresentata da quelle persone che hanno specifici bisogni ma sono inespressi.  Domanda consapevole: è rappresentata da quelle persone che sono consapevoli di avere specifici bisogni. Sono proattivi e disposti a cercare prodotti/servizi che soddisfino le loro esigenze. Domanda latente e domanda consapevole
  • 9. Per varie motivazioni:  Queste due categorie di clienti si trovano in zone differenti del sales funnel e, come abbiamo detto, vanno stimolati in maniera differente;  Come vedremo tra poco, alcuni strumenti di web marketing hanno l’obiettivo di stimolare la domanda latente o altri quella consapevole. Domanda latente e domanda consapevole: perché questa distinzione?
  • 10.  I clienti di oggi sono differenti da quelli di ieri. Sono clienti che visitano il web, si informano sulle opportunità di mercato e comparano i vari modelli di autovetture secondo le proprie esigenze. Sono già istruiti. A volte sono più formati dei venditori delle stesse concessionarie.  Cosa si aspettano dunque? Di continuare l’esperienza di acquisto cominciata già online. Fuori dalla concessionaria.  Questo presuppone un piano di azione differente da parte del venditore, basato sull’ascolto del cliente, delle sue preferenze e esigenze. Il cliente di oggi.
  • 11.  Comprendere cosa è Google e Facebook ci permette di intercettare e stimolare correttamente i nostri potenziali clienti e stilare una strategia per guidarli lungo tutto il processo di acquisto.  Google: è un motore di ricerca che “scansiona” tutte le pagine web per poter successivamente restituire agli utenti che utilizzano determinate query di ricerca (parole chiave) siti web coerenti alle loro ricerche.  Facebook: è un social network basato su relazioni sociali. Gli utenti possono comunicare con le altre persone iscritte ed esprimere apprezzamenti su diverse tematiche, interessi, aziende, brand, prodotti. Facebook immagazzina queste informazioni per metterle successivamente a disposizione di inserzionisti pubblicitari. Google e Facebook. Cosa sono.
  • 12.  Google permette di mostrare annunci pubblicitari a quegli utenti che cercano determinate parole chiave. Esempio: chi cerca su Google “Prezzo A5 sportback” è molto probabilmente una persona interessata all’acquisto di quel modello specifico di auto (ricordi? Domanda consapevole!)  Facebook al contrario da la possibilità agli inserzionisti di inviare un messaggio pubblicitario a tutte quelle persone che potenzialmente possono essere interessate al nostro servizio/prodotto secondo criteri demografici (età, sesso, orientamento sessuale), geografici, interessi specifici, settore lavorativo,… Parliamo dunque di domanda latente. Sfruttare la piattaforma pubblicitaria Facebook presuppone una profonda conoscenza del proprio target. Google e Facebook. Peculiarità e differenze.
  • 13.  “Il marketing analitico consiste in un insieme di tecniche e metodologie volte ad analizzare con metodi quantitativi - ed in qualche misura dunque oggettivi- il mercato, nella sua accezione più larga (dei clienti finali, o degli intermediari, ecc.) per mappare i desideri del cliente, od i suoi comportamenti, e per conoscere gli ambiti di mercato già eventualmente occupati dai rivali diretti e indiretti.” wikipedia  Cosa è il mercato? Il mercato è il punto di incontro tra domanda e offerta, ossia tra clienti finali che richiedono un prodotto/servizio e le aziende che soddisfano tale necessità. Conoscere il mercato significa dunque fare uno studio approfondito dei nostri potenziali clienti e dei nostri competitors. Marketing Analitico. Conoscere il mercato.
  • 14.  “Consumercentrismo”: il cliente al centro.  Comprendere i bisogni, necessità, interessi e comportamenti dei propri potenziali clienti.  Google e Facebook ci mettono a disposizione molti strumenti per reperire queste informazioni. Studio della domanda di mercato. Conoscere il proprio target.
  • 15.  Audience Insights;  Graph search;  Facebook Insights;  Simulare una campagna. Conoscere il proprio target. Gli strumenti di Facebook.
  • 16.  Offre un’interessante panoramica su dati demografici, interessi, comportamenti e tendenze degli utenti su Facebook, in connessione con altre pagine fan o che hanno espresso particolari interessi.  Un esempio? Selezioniamo come target geografico l’Italia e tra gli interessi quelle persone che hanno espresso apprezzamenti per “Audi A1”. Conoscere il proprio target. Audience Insights di Facebook.
  • 17.  Cosa ci dice Facebook? Conoscere il proprio target. Audience Insights di Facebook.
  • 18.  Rispetto alla totalità degli utenti iscritti su Facebook, chi è interessato a “Audi A1” è prevalentemente di sesso maschile con un’età compresa tra i 18 e i 34 anni. Conoscere il proprio target. Audience Insights di Facebook.
  • 19.  La loro relazione sentimentale? Livello di educazione scolastica? Conoscere il proprio target. Audience Insights di Facebook.
  • 20.  In quale settore lavorano? Conoscere il proprio target. Audience Insights di Facebook. Inserire qui il logo
  • 21.  Quali sono i loro interessi? Quale altre pagine seguono? Conoscere il proprio target. Audience Insights di Facebook. Inserire qui il logo
  • 22.  In quali città sono maggiormente concentrati? Conoscere il proprio target. Audience Insights di Facebook. Inserire qui il logo
  • 23.  Sono persone molto attive sul social network... E soprattutto sono molto predisposte a cliccare su annunci pubblicitari su Facebook (in media 20 click negli ultimi 30 giorni rispetto a 7 click medi della totalità degli utenti Facebook) Conoscere il proprio target. Audience Insights di Facebook. Inserire qui il logo
  • 24.  Quali dispositivi utilizzano maggiormente? Conoscere il proprio target. Audience Insights di Facebook. Inserire qui il logo
  • 25.  Il Graph search è un motore di ricerca semantico progettato per dare risposte alle domande degli utenti usando la lingua naturale.  Esempio: si può chiedere a Facebook quali sono gli interessi degli utenti connessi a “Audi A1”. E’ possibile anche ricevere maggiori informazioni digitando query più specifiche.  Nota: E’ necessario impostare la lingua del proprio profilo personale Facebook su “English USA” per sfruttarne le potenzialità. Conoscere il proprio target. Graph Search di Facebook.
  • 26.  Un esempio? Digito la seguente query:  “Pages liked by people who like Audi A1” Conoscere il proprio target. Graph Search di Facebook. Inserire qui il logo
  • 27.  Se abbiamo già una pagina aziendale su Facebook, possiamo utilizzare gli insights per studiare la nostra Fanbase estrapolando diverse informazioni importanti.  Ad esempio possiamo vedere quante persone sono state raggiunte dai nostri post e misurare l’engagement (coinvolgimento degli utenti), quali post sono stati più performanti e perché. Inoltre possiamo conoscere da chi è composta la nostra fanbase (età, sesso, residenza) e in quali orari i nostri fan si connettono a Facebook.  Conoscere il luogo dove vivono i nostri fan ci permette di fare considerazioni di geomarketing e capire in quali zone concentrarsi per rafforzare la propria presenza sul mercato. Conoscere il proprio target. Gli Insights di Facebook.
  • 28.  Consumer Barometer;  Google trends;  Pianificatore Display;  Strumento di pianificazione delle parole chiave;  Motore di ricerca. Conoscere il proprio target. Gli strumenti di Google.
  • 29.  E’ uno strumento che aggrega dati sui comportamenti degli utenti fornendo statistiche importanti per comprendere come è cambiata l’esperienza di acquisto con l’avvento di internet. Si può scoprire che per alcuni settori in Italia gli acquisti vengono fatti unicamente offline mentre per altri settori prevalentemente online. Per altri ancora invece il processo di acquisto inizia online per terminare offline. Conoscere il proprio target. Consumer Barometer di Google
  • 30.  E’ uno strumento che mostra i trend di ricerca nel tempo di determinati argomenti o query di ricerca.  Alcuni prodotti o servizi infatti sono ricercati più in determinati periodi dell’anno piuttosto che in altri.  Un Esempio? Vediamo i periodi in cui le persone sono più interessate a due servizi relativi al post vendita: Conoscere il proprio target. Google trends
  • 31.  Ricarica aria condizionata (rosso) e cambio di spazzole tergicristalli (blu) Conoscere il proprio target. Google trends
  • 32.  I picchi riguardanti la ricarica dell’aria condizionata, come prevedibile, sono a luglio e si ripetono di anno in anno.  Per quanto riguarda le spazzole tergicristalli i picchi sono in corrispondenza del mese di Novembre.  Si possono effettuare ricerche anche su altre chiavi di ricerca per poi poter pianificare azioni commerciali in corrispondenza dei periodi con un picco di ricerche. Conoscere il proprio target. Google trends
  • 33.  E’ un tool di Google che permette di verificare su quali siti web è possibile pubblicare annunci display (banner o testuali). I siti web suggeriti sono attinenti alle query da te inserite.  I siti web suggeriti possono, molto probabilmente, avere una pagina Facebook. Questo aspetto può aiutare per implementare l’analisi effettuata precedentemente con Audience Insight di Facebook. Conoscere il proprio target. Pianificatore Display
  • 34.  Un esempio? Inserisco la parola chiave “Audi” e i risultati ottenuti sono questi: Conoscere il proprio target. Pianificatore Display
  • 35.  E’ un tool di Google che permette di verificare quante ricerche medie mensili vengono effettuate sul motore di ricerca in una specifica area geografica per una determinata parola chiave.  Ci da un’idea dell’ampiezza della domanda; se il nostro prodotto è ricercato e in che misura. Se il nostro prodotto/servizio è poco ricercato potrebbe comunque soddisfare un bisogno latente (Domanda latente) Conoscere il proprio target. Strumento di pianificazione delle parole chiave
  • 36.  Un esempio? Cerco “Audi A1 sportback” sulla provincia di Roma Conoscere il proprio target. Strumento di pianificazione delle parole chiave
  • 37.  Sicuramente conoscerai i tuoi principali competitors;  Puoi studiarli approfonditamente utilizzando sia il motore di ricerca che i vari social networks per verificare la loro strategia.  Hanno pagine social? Quali post/argomenti hanno avuto maggior successo (like/commenti/share)? Sono composti da solo testo? Testo + immagine? video? Soddisfano i bisogni del target che hai studiato? Se Si, quali? Puoi distinguerti da loro e intercettare bisogni non soddisfatti?  Quale è la loro offerta commerciale?  I loro punti di forza e debolezza?  Analisi SWOT Studio dell’offerta del mercato. Conoscere i propri competitors.
  • 38.  Abbiamo analizzato il nostro target? I suoi bisogni, comportamenti, necessità..?  Abbiamo anche studiato come si comportano i nostri competitors.  Decidiamo di competere? Su cosa? Prodotto, prezzo, distribuzione, comunicazione,..?  Impostiamo un piano strategico coerente all’analisi di mercato precedentemente effettuata. Il piano strategico deve avere obiettivi misurabili e basati su KPI (indicatori chiave di successo). Il KPI dev’essere S.M.A.R.T.: Specifico, Misurabile, Accessibile, Rilevante, Tempificato Impostare un piano strategico e definire gli obiettivi di marketing
  • 39. Obiettivi di business Strumenti da utilizzare KPI Impostare un piano strategico e definire gli obiettivi di marketing Brand awareness su una determinata zona geografica con acquisizione Fan a target. Campagne pubblicitarie su Facebook geolocalizzate. - Reach/Pubblico potenziale; - CTR; - Tasso di conversione: Fan acquisiti/ impression
  • 40.  Gli strumenti da utilizzare devono essere scelti in base agli obiettivi stabiliti nella fase di definizione del piano strategico. Il web marketing ne offre una infinità. Marketing operativo. Quali strumenti utilizzare? Inserire qui il logo
  • 41.  Tutte le attività devono essere pianificate. Avere una data di inizio e fine. Un budget definito da destinare ad ogni strumento. Una fase di analisi dei risultati, di definizione del ROI e di considerazioni sulle possibili migliorie da apportare alle future campagne. Marketing operativo. Pianificare le attività
  • 42.  Le campagne online possono essere indirizzate a persone che realmente sono interessate al tuo brand/prodotto/servizio.  Ogni attività intrapresa online può essere monitorata e misurata in maniera scientifica.  La misurazione è un problema delle attività offline. Quante persone hanno visualizzato un cartellone pubblicitario? Quante persone sono giunte in concessionaria grazie a quella azione pubblicitaria? Quante di queste hanno acquistato? Quale è il ROI della campagna? Come fai dunque a comprendere se quella azione è stata vantaggiosa? Analisi dei risultati. Differenza tra offline e online
  • 43. Ecco cosa puoi sapere con Facebook: Analisi dei risultati. I report di Facebook. Pubblico potenziale (quante persone puoi raggiungere in base al target selezionato) Reach (le persone che effettivamente hai raggiunto) Click ricevuti Conversioni (quante persone hanno effettuato una conversione) Costo x conversione (quanto ti è costata ogni conversione) Importo speso Calcolo ROI
  • 44.  Google Analytics è uno strumento gratuito che permette di analizzare moltissime metriche (numero di visite sul sito web, tempo di permanenza, numero di pagine visitate, conversioni,…).  Oltre questo, permette di analizzare i principali percorsi effettuati dagli utenti prima di effettuare una conversione (lead, acquisto,…) e fare utili considerazioni sul nostro sales funnel. Analisi dei risultati. I report di Google Analytics.
  • 45. Analisi dei risultati. I report di Google Analytics.
  • 46. Analisi dei risultati. I report di Google Analytics.  Cosa ci dice il precedente report?  La maggior parte delle persone che hanno effettuato una conversione hanno eseguito l’accesso al sito cercando determinate query su Google per ben 2 volte prima della conversione.  Altri hanno effettuato l’accesso al sito web tramite motore di ricerca. In un secondo momento hanno digitato direttamente l’indirizzo del sito web per poi effettuare la conversione.  Nella terza riga notiamo che prima di effettuare la conversione, gli utenti hanno visitato per ben due volte il sito web senza passare per il motore di ricerca ma inserendo direttamente l’indirizzo del sito web (evidentemente si tratta di utenti fidelizzati che conoscono bene l’azienda).
  • 48.  Che bisogna conoscere attentamente il proprio mercato per intraprendere azioni di marketing di successo.  Che il web oggi ci offre moltissimi strumenti sia di analisi del mercato che di strumenti per promuovere i propri prodotti servizi o il proprio brand.  Che bisogna porsi degli obiettivi misurabili per poter analizzare a posteriori le proprie azioni di marketing. Cosa abbiamo imparato al termine del corso?
  • 50.  Email: da.pomella@gmail.com  LinkedIn: https://it.linkedin.com/in/danielepom ella Contatti