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Introduzione
Psiche del bambino
Chi è il bambino ?
Filosofi e poeti hanno cercato una risposta a questa domanda e hanno sempre messo in evidenzia
la profondità dell'animo , la sua fantasia, la sua creatività.
Pascoli ad esempio, ha parlato del poeta come “il fanciullino” che ha la capacità di trasfigurare il
mondo e Bernanos ha che detto che la saggezza di un bambino è più autentica di quella di molti
sapienti.
Dunque i bambini meritano rispetto e considerazione ,vanno amati e educati in modo da arricchire
e guidare la loro personalità,
Ma non sempre gli adulti curano i bambini con amorevolezza ,spesso capita che approfittino nella
loro debolezza e ingenuità.
Attraverso gli autori della letteratura e gli artisti da me studiati ho voluto indagare sua sulla
psiche del bambino sia sul rapporto bambini e adulti, per dimostrare che nel corso dei secoli,il
rapporto tra bambino e adulto è stato sempre ambivalente: da un lato fatto di tenerezza e amor e,
dall'altro fatto di abusi e incomprensioni .
Filosofia
I bambini e la Filosofia
Come ho affermato il mondo interiore del bambino è complesso e pieno di potenzialità.
Esse vanno guidate e orientate per favorire il consolidamento della personalità.
Recentemente, considerate le potenzialità formative della filosofia si è pensato di utilizzarla anche
nelle scuole materne e primarie.
Infatti la filosofia non solo sviluppa la capacità di ragionare , ma educa al dialogo, favorisce la
conoscenza di sé e consente di affrontare le grandi problematiche della esistenza.
L'idea di utilizzare la filosofia nell'educazione dei bambini è partita da Matthew
Lipman(1922/2010)docente di filosofia e logica presso la “Columbia University di New York”.
Negli anni 70 ha avviato la cosiddetta “philosophy for children”,indicata con la sigla P4C.
Consiste in un curriculum che parte dalla scuola materna e arriva fino alla scuola superiore :i
bambini devono leggere un racconto e guidati dagli insegnanti che si ottengono alle indicazioni di
un manuale, affrontano un dialogo in cui discutono sui stessi temi del racconto.
In questo modo viene costituita una reale comunità del racconto . In essa ,il dialogo è affrontato
secondo lo stile socratico ,ognuno cioè scopre una verità partendo dalla considerazione di “NON
SAPERE”.
Il primo dei racconti del curriculum è “L'ospedale delle bambole ”per i bambini in età prescolare.
Partendo dalla trama che narra di Manù, bambina di quattro anni che soffre per la separazione
dalla sua bambola preferita, i bambini insieme alla maestra si pongono una seie di domande sul
valore dei rapporti affettivi e analizzano anche il concetto di “PERSONA e BAMBOLA”.
Da qui si apre una discussione sul tempo e sui mutamenti che esso determina sugli esseri viventi
,mentre le bambole, che sono oggetti rimangono sempre uguali.
Dunque le attività svolte impegnano i bambini nella riflessione e consentono lo sviluppo delle loro
capacità logico-critiche nell'analisi dell'esperienza quotidiana.
Un'altra attività consiste nell'analisi del linguaggio quotidiano, infatti i bambini oltre che sui
concetti riflettono sul valore delle parole.
Quest'ultimo aspetto è una costante della P4C e infatti anche nei racconti per la scuola elementare
è presente. Questi ultimi sono articolati in modo tale che i bambini possano riflettere e discutere sul
senso dell'essere e su problemi ecologici ed etici.
Dunque con il metodo di “Lipman” si è ottenuto che anche i bambini, come i “Piccoli filosofi”
espongono i loro pensieri sulle fondamentali domande di senso, abituandosi al dialogo e al
confronto fra diverse opinioni.
Italiano
Pascoli e la poetica del fanciullo
Il bambino non è soltanto il piccolo filosofo che ragiona sulla vita traendo le sue conclusioni in
modo veritiero ed esplicito ,ma come dice Pascoli è anche “Il fanciullo poeta”.
Nel 1897 nella prosa del “IL FANCIULLINO” ,infatti afferma che il poeta coincide con “il
fanciullino ,ovvero che quella parte infantile dell'uomo che negli adulti di solito viene soffocata ,ma
nei poeti trova libera espressione.
“Il fanciullino procedendo per vie intuitive e non razionali “scopre nelle cose le somiglianze e
relazioni più ingegnose. Egli adatta il nome della cosa più grande alla più piccola, e al
contrario....”
Guidato dallo stupore e dalle curiosità “impicciolisce per poter vedere, ingrandisce per poter
ammirare”.
Per lui ogni cosa è una nuova scoperta, e grazie alla sua fantasia è capace di trasfigurare il
mondo.
Proprio per la sua attività fantastica e simbolica ed a suo modo irrazionale di vedere le cose, “Il
fanciullo” coglie il modo immediato all'essenza della verità che comunica attraverso una fitta rete
di simboli.
Da questa concezione deriva un idea nuova del poeta : egli è il “veggente” ,colui che è capace di
vedere oltre le apparenze sensibili e di scoprire il mistero delle cose.
Per il fanciullo-poeta anche i suoni hanno un valore simbolico e per questo una caratteristica della
poesia di Pascoli è il “fono-simbolismo” :Pascoli attraverso l'utilizzo dell’onomatopea riproduce
stati d'animo o situazioni del paesaggio naturale.
Nell'assiuolo è un suono “chiù” a consentire una visione simbolica del paesaggio naturalistico
,infatti il verso dell'assiuolo che ha un suono cupo assume un valore misterioso e allusivo e immette
il lettore in un atmosfera di notte e di morte. In un crescendo di sensazioni “il chiù” è prima una
voce dai campi, nella seconda strofa “un singulto” ed infine “un pianto di morte”. Il fanciullo-
poeta rivela il mistero della morte e del destino infelice dell'uomo attraverso l'onomatopea che
chiude in anafora tutte le strofe della poesia.
Anche nella poesia “temporale”, la rappresentazione naturale è filtrata da associazioni soggettive
attraverso l'uso del simbolismo.
La poesia rappresenta sia dal punto di vista dell'immagine che del suono, un temporale, ma le
immagini e i suoni della realtà sono la rappresentazione dello stato d'animo del poeta che
trasfigura la realtà attraverso l'uso di simboli.
Ad esempio il rumore del tuono è un Bubbolìo e con questa onomatopea Pascoli non solo
riproduce il suono naturale ,ma esprime anche il sentimento di trepidazione e di paura che sente
per l'imminente “temporale”. Allo stesso modo le nubi diventano “stracci di nubi” e il nero del
cielo diventa nero di pece . Gli occhi del fanciullo hanno trasfigurato il paesaggio e prodotto dalle
immagini anche quella più irrazionale dell'”ala di gabbiano” che per analogia richiama il banco
del casolare ,ma si carica anche del senso di protezione che suscita l'idea del nido degli uccelli e
dei piccoli che dormono sotto le ali.
Il rapporto con l’adulto
Dopo aver analizzato la psiche del bambino voglio ora parlare del rapporto tra bambini e adulti,
perché contrariamente a quanto si potrebbe immaginare spesso i bambini vengono sfruttati e
maltrattati dagli adulti che approfittano del lavoro, ingenuità e del fatto che sono deboli ed indifesi.
Anche la letteratura ci offre spunti di riflessione a proposito di questo e per esempio Giovanni
Verga in alcune sue novelle tratta delle misere condizioni in cui nel secondo ottocento si trovavano
in Sicilia i piccoli “Carusi” impiegati a lavorare nelle miniere oppure Charles Dickens nei suoi
romanzi parla ampiamente dello sfruttamento del lavoro minorile nelle fabbriche durante la
seconda rivoluzione industriale.
La questione meridionale: Verga
Verga influenzato dall’inchiesta in Sicilia di Franchetti e Sonnino(1876)scrive la novella “Rosso
Malpelo” documentando la vita di un Caruso impegnato a lavorare nelle miniere.
Dall’inchiesta emergeva la triste condizione dei Carusi, bambini dai 7 ai 12 anni che vivevano in
una condizione di schiavitù : affidati dalle famiglie povere ai proprietari delle miniere come pegno
per un debito, spesso rimanevano di proprietà del padrone, che a sua volta li rivendeva , facendo
perdere così le tracce e l’identità del bambino.
I Carusi non andavano a scuola, mangiavano solo un po’di pane di segale , spesso lavoravano
nudi, erano deformati nel fisico per il peso del minerale che portavano sulle spalle , contraevano
malattie per l’aria mal sana delle miniere e spesso morivano in tenerissima età o per malattie o per
le esplosioni di gas all’interno delle miniere che causavano crolli e la morte dei lavoratori che si
trovavano all’interno.
Tuttavia mentre Franchetti e Sonnino si schierano dalla parte dei “Carusi” presentando con
commozione e pietà .
Le loro condizioni , Verga si limita a documentare i fatti senza prendere posizione , così come
voleva la poetica .
Il racconto “Rosso Malpelo” è la storia di un ragazzo che lavora in una cava di rena.
Da tutti ritenuto cattivo perché aveva i capelli rossi. Pertanto viene trattato male e subisce ogni
sorta di angherie e soprattutto nessuno gli vuole bene. Infatti il padre , l’unico che lo amava, muore
in un incidente di lavoro in miniera e Malpelo resta solo e indifeso.
Si convince che dal momento che la violenza domina la vita , bisogna essere violenti e cattivi per
sopravvivere e per questo bastona il piccolo amico Ranocchio a cui vuole bene , dimostrando
all’esterno una cattiveria che in realtà nasce da un istinto di protezione e di affetto.
La filosofia di Rosso è la stessa di quella di Verga , espressa per esempio in questa frase : “L’asino
va picchiato, perché non può picchiare lui, se lui potesse picchiare ci pesterebbe sotto i piedi”
oppure “ se si accade di dare delle botte, procura di darle più forte che puoi ; cosi gli altri si
terranno in conto e ne avrai tanti di meno addosso.
Il piccolo Rosso dunque , ha una lucida visione della vita ed è consapevole del sistema di violenza
che domina la vita. Pur essendo un bambino, Rosso ha capito che la sopravvivenza è un privilegio
dei più forti e soltanto adoperando le stesse armi si può andare avanti senza soccombere.
The second revolution industrial and Dickens
One of the most important writers of the Victorian Age is Charles Dickens (1812/1870)
He was born at Port sea and after a happy childhood , he was obliged to work in a factory. In that
period, his father was imprisoned for debts.
Probably it’s for these reasons that Dickens is so critical toward society .
His works deal with for neglected children and he described their problems and their need of love.
Dickens believed that children had to be happy and innocent , for this reason he condemned their
corruption .
The industrial revolution brought a lot of transformations and with them there were also misery and
poorness .
In this period there were a lot of workhouses where also children had to work in dreadful(terrible)
conditions. The law established that a child , if he was more than 7 , he was considered an adult
and he could work in factories or miners .
Dickens described also the psychology and the loneliness of children.
At the end of Dickens’stories , children have a new family and a good economic situation in order
to forget their bad past.
The author tried to explain to society the importance of the education for children for a better
future.
In 1870, when Dickens died , the parliament approved the “Elementary Education Act” that
established the obligatory education for everyone .
The themes of difficult childhood and of social injustices are in two famous novels of Charles
Dickens : OLIVER TWIST(1837) and DAVID COPPERFIELD (1849).
In Oliver Twist, the protagonist in an orphan .
Oliver is sold to an undertook as an apprentice but because of the cruelty of this man , he runs
away.
When he arrives at London , a group of young pick pockets obliged him to became a thief.
At the end a family adopts Oliver and gives him affection . this novel deals with the difficult theme
of the relation between children and adults.
The novel David Copperfield talks about the problem of child labour during the second
industrial revolution .
In fact David, remained orphan , he is forced to work in a factory . he experiences poverty,
loneliness and despair. Only when he is adult he becomes a successful writer and at the end he
finds his true loves “Agnes”.
Tenerezza della madre : Mary Cassat e Berthe Morisot .
Tuttavia il sentimento prevalendo nei confronti del bambino è quello della tenerezza e dell’amore .
Cosi come dimostreremo le opere di due pittrici dell’impressionismo :”Mary Cassat e Berthe Morisot”che
nei loro dipinti rappresentano prevalentemente scene domestiche e soprattutto l’intimo legame tra le madri e
i loro bambini .
Mary Cassat nata nel 1844, sentì molto l’influenza di Degas e sviluppò un eccellente tecnica pittorica di tipo
impressionista .
I suoi temi preferiti furono madri e bambini ritratti in situazione intima e familiare.
Certamente influì sulla sua ispirazione di tenero rapporto che ebbe con la propria madre come ella stessa
dichiara.
Ad esempio nel famoso dipinto ad oldio “Colazione a letto”(1897) la pittrice ritrae una madre che tiene
teneramente in braccio la sua bambina , guardandola con dolcezza . Il bianco domina sul dipinto e accentua
l’idea della purezza dei sentimenti e mentre conferisce al quadro una luminosità che rimanda a una
sensazione di gioia e di serenità . lo stile pittorico è di colori intensi e avvicinano l’opera a quella degli
impressionisti .
Un altro dipinto famoso è : Bimba sulla poltrona blu (1878). Il quadro ci permette di cogliere un’altra
caratteristica della pittrice che rappresenta anche nei bambini la sua indole ribelle ed anti convenzionale .
La bambina è sdraiata sulla poltrona in modo scomposto , in un atteggiamento molto diverso dal consueto e
infatti il dipinto , considerato provocatorio fu rifiutato all’esposizione del Salon des Artistes di Parigi .
Anche qui i colori sono vivili e il soggetto è messo in rilievo dalle tinte chiare dell’incarnato e dell’abito.
Berthe Morisot contemporanea di Mary Cassat usa le stesse tecniche pittoriche e predilige gli stessi soggetti
e anche lei si avvicinò progressivamene all’impressionismo e nei suoi quadri , come in quelli della Cassat
prevalse il bianco arricchito da pennellate di colore intenso e vivace.
E’famoso un dipinto ad olio su tela “La culla”(1872) conservato al Museo d’Osay.
L’artista trasfigura una delle sue sorelle, mentre guarda la figlioletta che dorme.
Lo sguardo della madre e la linea disegna il suo braccio sinistro appoggiato alla culla corrisponde al
braccio piegato della bambina e gli occhi della bambina tranciano una diagonale con una tenda che si trova
sullo sfondo : questa diagonale contribuisce a mettere in evidenzia l’unione tra la madre e la bambina .
Il velo che è sulla culla , invece, dà l’idea della protezione e della intimità .
Un altro dipinto famoso è : “Sul balcone” (1872)
Nell’immagine sullo sfondo del dipinto è rappresentato il paesaggio con rapide pennellate , in primo piano
invece una donna in nero che guarda non solo il paesaggio esterno ma anche la bambina che le sta
accanto . le linee lineari che collegano le due figure danno anche in questo dipinto l’idea della protezione
accentuata dal fatto che la madre è piegata sulla ringhiera e quasi copre la bambina che le sta accanto.

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  • 1. Introduzione Psiche del bambino Chi è il bambino ? Filosofi e poeti hanno cercato una risposta a questa domanda e hanno sempre messo in evidenzia la profondità dell'animo , la sua fantasia, la sua creatività. Pascoli ad esempio, ha parlato del poeta come “il fanciullino” che ha la capacità di trasfigurare il mondo e Bernanos ha che detto che la saggezza di un bambino è più autentica di quella di molti sapienti. Dunque i bambini meritano rispetto e considerazione ,vanno amati e educati in modo da arricchire e guidare la loro personalità, Ma non sempre gli adulti curano i bambini con amorevolezza ,spesso capita che approfittino nella loro debolezza e ingenuità. Attraverso gli autori della letteratura e gli artisti da me studiati ho voluto indagare sua sulla psiche del bambino sia sul rapporto bambini e adulti, per dimostrare che nel corso dei secoli,il rapporto tra bambino e adulto è stato sempre ambivalente: da un lato fatto di tenerezza e amor e, dall'altro fatto di abusi e incomprensioni .
  • 2. Filosofia I bambini e la Filosofia Come ho affermato il mondo interiore del bambino è complesso e pieno di potenzialità. Esse vanno guidate e orientate per favorire il consolidamento della personalità. Recentemente, considerate le potenzialità formative della filosofia si è pensato di utilizzarla anche nelle scuole materne e primarie. Infatti la filosofia non solo sviluppa la capacità di ragionare , ma educa al dialogo, favorisce la conoscenza di sé e consente di affrontare le grandi problematiche della esistenza. L'idea di utilizzare la filosofia nell'educazione dei bambini è partita da Matthew Lipman(1922/2010)docente di filosofia e logica presso la “Columbia University di New York”. Negli anni 70 ha avviato la cosiddetta “philosophy for children”,indicata con la sigla P4C. Consiste in un curriculum che parte dalla scuola materna e arriva fino alla scuola superiore :i bambini devono leggere un racconto e guidati dagli insegnanti che si ottengono alle indicazioni di un manuale, affrontano un dialogo in cui discutono sui stessi temi del racconto. In questo modo viene costituita una reale comunità del racconto . In essa ,il dialogo è affrontato secondo lo stile socratico ,ognuno cioè scopre una verità partendo dalla considerazione di “NON SAPERE”. Il primo dei racconti del curriculum è “L'ospedale delle bambole ”per i bambini in età prescolare. Partendo dalla trama che narra di Manù, bambina di quattro anni che soffre per la separazione dalla sua bambola preferita, i bambini insieme alla maestra si pongono una seie di domande sul valore dei rapporti affettivi e analizzano anche il concetto di “PERSONA e BAMBOLA”. Da qui si apre una discussione sul tempo e sui mutamenti che esso determina sugli esseri viventi ,mentre le bambole, che sono oggetti rimangono sempre uguali. Dunque le attività svolte impegnano i bambini nella riflessione e consentono lo sviluppo delle loro capacità logico-critiche nell'analisi dell'esperienza quotidiana. Un'altra attività consiste nell'analisi del linguaggio quotidiano, infatti i bambini oltre che sui concetti riflettono sul valore delle parole. Quest'ultimo aspetto è una costante della P4C e infatti anche nei racconti per la scuola elementare è presente. Questi ultimi sono articolati in modo tale che i bambini possano riflettere e discutere sul senso dell'essere e su problemi ecologici ed etici. Dunque con il metodo di “Lipman” si è ottenuto che anche i bambini, come i “Piccoli filosofi” espongono i loro pensieri sulle fondamentali domande di senso, abituandosi al dialogo e al confronto fra diverse opinioni.
  • 3. Italiano Pascoli e la poetica del fanciullo Il bambino non è soltanto il piccolo filosofo che ragiona sulla vita traendo le sue conclusioni in modo veritiero ed esplicito ,ma come dice Pascoli è anche “Il fanciullo poeta”. Nel 1897 nella prosa del “IL FANCIULLINO” ,infatti afferma che il poeta coincide con “il fanciullino ,ovvero che quella parte infantile dell'uomo che negli adulti di solito viene soffocata ,ma nei poeti trova libera espressione. “Il fanciullino procedendo per vie intuitive e non razionali “scopre nelle cose le somiglianze e relazioni più ingegnose. Egli adatta il nome della cosa più grande alla più piccola, e al contrario....” Guidato dallo stupore e dalle curiosità “impicciolisce per poter vedere, ingrandisce per poter ammirare”. Per lui ogni cosa è una nuova scoperta, e grazie alla sua fantasia è capace di trasfigurare il mondo. Proprio per la sua attività fantastica e simbolica ed a suo modo irrazionale di vedere le cose, “Il fanciullo” coglie il modo immediato all'essenza della verità che comunica attraverso una fitta rete di simboli. Da questa concezione deriva un idea nuova del poeta : egli è il “veggente” ,colui che è capace di vedere oltre le apparenze sensibili e di scoprire il mistero delle cose. Per il fanciullo-poeta anche i suoni hanno un valore simbolico e per questo una caratteristica della poesia di Pascoli è il “fono-simbolismo” :Pascoli attraverso l'utilizzo dell’onomatopea riproduce stati d'animo o situazioni del paesaggio naturale. Nell'assiuolo è un suono “chiù” a consentire una visione simbolica del paesaggio naturalistico ,infatti il verso dell'assiuolo che ha un suono cupo assume un valore misterioso e allusivo e immette il lettore in un atmosfera di notte e di morte. In un crescendo di sensazioni “il chiù” è prima una voce dai campi, nella seconda strofa “un singulto” ed infine “un pianto di morte”. Il fanciullo- poeta rivela il mistero della morte e del destino infelice dell'uomo attraverso l'onomatopea che chiude in anafora tutte le strofe della poesia. Anche nella poesia “temporale”, la rappresentazione naturale è filtrata da associazioni soggettive attraverso l'uso del simbolismo. La poesia rappresenta sia dal punto di vista dell'immagine che del suono, un temporale, ma le immagini e i suoni della realtà sono la rappresentazione dello stato d'animo del poeta che trasfigura la realtà attraverso l'uso di simboli. Ad esempio il rumore del tuono è un Bubbolìo e con questa onomatopea Pascoli non solo riproduce il suono naturale ,ma esprime anche il sentimento di trepidazione e di paura che sente per l'imminente “temporale”. Allo stesso modo le nubi diventano “stracci di nubi” e il nero del cielo diventa nero di pece . Gli occhi del fanciullo hanno trasfigurato il paesaggio e prodotto dalle immagini anche quella più irrazionale dell'”ala di gabbiano” che per analogia richiama il banco del casolare ,ma si carica anche del senso di protezione che suscita l'idea del nido degli uccelli e dei piccoli che dormono sotto le ali.
  • 4. Il rapporto con l’adulto Dopo aver analizzato la psiche del bambino voglio ora parlare del rapporto tra bambini e adulti, perché contrariamente a quanto si potrebbe immaginare spesso i bambini vengono sfruttati e maltrattati dagli adulti che approfittano del lavoro, ingenuità e del fatto che sono deboli ed indifesi. Anche la letteratura ci offre spunti di riflessione a proposito di questo e per esempio Giovanni Verga in alcune sue novelle tratta delle misere condizioni in cui nel secondo ottocento si trovavano in Sicilia i piccoli “Carusi” impiegati a lavorare nelle miniere oppure Charles Dickens nei suoi romanzi parla ampiamente dello sfruttamento del lavoro minorile nelle fabbriche durante la seconda rivoluzione industriale.
  • 5. La questione meridionale: Verga Verga influenzato dall’inchiesta in Sicilia di Franchetti e Sonnino(1876)scrive la novella “Rosso Malpelo” documentando la vita di un Caruso impegnato a lavorare nelle miniere. Dall’inchiesta emergeva la triste condizione dei Carusi, bambini dai 7 ai 12 anni che vivevano in una condizione di schiavitù : affidati dalle famiglie povere ai proprietari delle miniere come pegno per un debito, spesso rimanevano di proprietà del padrone, che a sua volta li rivendeva , facendo perdere così le tracce e l’identità del bambino. I Carusi non andavano a scuola, mangiavano solo un po’di pane di segale , spesso lavoravano nudi, erano deformati nel fisico per il peso del minerale che portavano sulle spalle , contraevano malattie per l’aria mal sana delle miniere e spesso morivano in tenerissima età o per malattie o per le esplosioni di gas all’interno delle miniere che causavano crolli e la morte dei lavoratori che si trovavano all’interno. Tuttavia mentre Franchetti e Sonnino si schierano dalla parte dei “Carusi” presentando con commozione e pietà . Le loro condizioni , Verga si limita a documentare i fatti senza prendere posizione , così come voleva la poetica . Il racconto “Rosso Malpelo” è la storia di un ragazzo che lavora in una cava di rena. Da tutti ritenuto cattivo perché aveva i capelli rossi. Pertanto viene trattato male e subisce ogni sorta di angherie e soprattutto nessuno gli vuole bene. Infatti il padre , l’unico che lo amava, muore in un incidente di lavoro in miniera e Malpelo resta solo e indifeso. Si convince che dal momento che la violenza domina la vita , bisogna essere violenti e cattivi per sopravvivere e per questo bastona il piccolo amico Ranocchio a cui vuole bene , dimostrando all’esterno una cattiveria che in realtà nasce da un istinto di protezione e di affetto. La filosofia di Rosso è la stessa di quella di Verga , espressa per esempio in questa frase : “L’asino va picchiato, perché non può picchiare lui, se lui potesse picchiare ci pesterebbe sotto i piedi” oppure “ se si accade di dare delle botte, procura di darle più forte che puoi ; cosi gli altri si terranno in conto e ne avrai tanti di meno addosso. Il piccolo Rosso dunque , ha una lucida visione della vita ed è consapevole del sistema di violenza che domina la vita. Pur essendo un bambino, Rosso ha capito che la sopravvivenza è un privilegio dei più forti e soltanto adoperando le stesse armi si può andare avanti senza soccombere.
  • 6. The second revolution industrial and Dickens One of the most important writers of the Victorian Age is Charles Dickens (1812/1870) He was born at Port sea and after a happy childhood , he was obliged to work in a factory. In that period, his father was imprisoned for debts. Probably it’s for these reasons that Dickens is so critical toward society . His works deal with for neglected children and he described their problems and their need of love. Dickens believed that children had to be happy and innocent , for this reason he condemned their corruption . The industrial revolution brought a lot of transformations and with them there were also misery and poorness . In this period there were a lot of workhouses where also children had to work in dreadful(terrible) conditions. The law established that a child , if he was more than 7 , he was considered an adult and he could work in factories or miners . Dickens described also the psychology and the loneliness of children. At the end of Dickens’stories , children have a new family and a good economic situation in order to forget their bad past. The author tried to explain to society the importance of the education for children for a better future. In 1870, when Dickens died , the parliament approved the “Elementary Education Act” that established the obligatory education for everyone . The themes of difficult childhood and of social injustices are in two famous novels of Charles Dickens : OLIVER TWIST(1837) and DAVID COPPERFIELD (1849). In Oliver Twist, the protagonist in an orphan . Oliver is sold to an undertook as an apprentice but because of the cruelty of this man , he runs away. When he arrives at London , a group of young pick pockets obliged him to became a thief. At the end a family adopts Oliver and gives him affection . this novel deals with the difficult theme of the relation between children and adults. The novel David Copperfield talks about the problem of child labour during the second industrial revolution . In fact David, remained orphan , he is forced to work in a factory . he experiences poverty, loneliness and despair. Only when he is adult he becomes a successful writer and at the end he finds his true loves “Agnes”.
  • 7. Tenerezza della madre : Mary Cassat e Berthe Morisot . Tuttavia il sentimento prevalendo nei confronti del bambino è quello della tenerezza e dell’amore . Cosi come dimostreremo le opere di due pittrici dell’impressionismo :”Mary Cassat e Berthe Morisot”che nei loro dipinti rappresentano prevalentemente scene domestiche e soprattutto l’intimo legame tra le madri e i loro bambini . Mary Cassat nata nel 1844, sentì molto l’influenza di Degas e sviluppò un eccellente tecnica pittorica di tipo impressionista . I suoi temi preferiti furono madri e bambini ritratti in situazione intima e familiare. Certamente influì sulla sua ispirazione di tenero rapporto che ebbe con la propria madre come ella stessa dichiara. Ad esempio nel famoso dipinto ad oldio “Colazione a letto”(1897) la pittrice ritrae una madre che tiene teneramente in braccio la sua bambina , guardandola con dolcezza . Il bianco domina sul dipinto e accentua l’idea della purezza dei sentimenti e mentre conferisce al quadro una luminosità che rimanda a una sensazione di gioia e di serenità . lo stile pittorico è di colori intensi e avvicinano l’opera a quella degli impressionisti . Un altro dipinto famoso è : Bimba sulla poltrona blu (1878). Il quadro ci permette di cogliere un’altra caratteristica della pittrice che rappresenta anche nei bambini la sua indole ribelle ed anti convenzionale . La bambina è sdraiata sulla poltrona in modo scomposto , in un atteggiamento molto diverso dal consueto e infatti il dipinto , considerato provocatorio fu rifiutato all’esposizione del Salon des Artistes di Parigi . Anche qui i colori sono vivili e il soggetto è messo in rilievo dalle tinte chiare dell’incarnato e dell’abito. Berthe Morisot contemporanea di Mary Cassat usa le stesse tecniche pittoriche e predilige gli stessi soggetti e anche lei si avvicinò progressivamene all’impressionismo e nei suoi quadri , come in quelli della Cassat prevalse il bianco arricchito da pennellate di colore intenso e vivace. E’famoso un dipinto ad olio su tela “La culla”(1872) conservato al Museo d’Osay. L’artista trasfigura una delle sue sorelle, mentre guarda la figlioletta che dorme. Lo sguardo della madre e la linea disegna il suo braccio sinistro appoggiato alla culla corrisponde al braccio piegato della bambina e gli occhi della bambina tranciano una diagonale con una tenda che si trova sullo sfondo : questa diagonale contribuisce a mettere in evidenzia l’unione tra la madre e la bambina . Il velo che è sulla culla , invece, dà l’idea della protezione e della intimità . Un altro dipinto famoso è : “Sul balcone” (1872) Nell’immagine sullo sfondo del dipinto è rappresentato il paesaggio con rapide pennellate , in primo piano invece una donna in nero che guarda non solo il paesaggio esterno ma anche la bambina che le sta accanto . le linee lineari che collegano le due figure danno anche in questo dipinto l’idea della protezione accentuata dal fatto che la madre è piegata sulla ringhiera e quasi copre la bambina che le sta accanto.