La mappatura dei bisogni - prima parte (Giorgio Visentin)
Il sapere dell’esperienza: la voce del caregiver nella famiglia dei curanti (Polverari R.S., Milano M.)
1. Il sapere dell’esperienza:
la voce del caregiver nella famiglia dei curanti
Polverari R.S.1, Milano M.2
1 Medico Tirocinante Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale – Regione Piemonte (2011-2014)
2MMG, tutor e docente, Consiglio Direttivo CSeRMEG (Centro Studi e Ricerche in Medicina Generale)
3. • Evidenziare i bisogni psicofisici che caratterizzano
la qualità di vita dei caregiver attraverso l’analisi degli
aspetti esperienziali.
• Proporre azioni di sostegno al caregiver ed al
nucleo familiare, condivise e co-costruite dalla
famiglia dei curanti.
OBIETTIVO
4. MATERIALE E METODI
1. Griglia raccolta dati anagrafici, sociali e clinici
2. Questionario “Coop Wonca” per i sintomi da stress
3. Intervista narrativa per gli aspetti esperienziali
Campione:
• Caregiver familiari e formali, con e senza
attivazione di Cure Domiciliari
• Interviste a cura di un Medico tirocinante
per la propria tesi di Specializzazione in MG
Analisi dei dati:
Content analysis di tipo convenzionale in
triangolazione con il medico Tutor
5. RISULTATI
13 caregiver: 1
maschio
9 informali e 4
formali
10 italiani e 3
romeni
Quest. Coop Wonca
Discreto benessere
psicofisico
tranne situazione
clinica estrema
Griglia raccolta dati
7. RIFLESSIONI e RICHIESTE
del caregiver
• Reperire facilmente informazioni in caso di necessità,
anche al telefono
• Supporto infermieristico con persona di riferimento
unica in team con il MMG
• Ore di sollievo ed eventuale ricovero, anche temporaneo,
in struttura idonea
• Fornitura tempestiva da parte dell’ASL degli ausili
• Sostegno a caregiver di persone ad alta intensità di cura
protratta (gruppi di Auto Mutuo Aiuto, aiuti economici …)
“Ho imparato tanto,
a guardare una realtà che prima o poi ci tocca,
ad aprire gli occhi,
ad avere più pazienza anche con i miei genitori”
8. • Assistere un paziente non autosufficiente significa anche
prendersi cura del suo caregiver
• Prestare attenzione ai vissuti e ai bisogni di salute del
caregiver consente migliore alleanza terapeutica per la
cura del paziente
• Entrare nelle case e ASCOLTARE per entrare nei
significati, nei valori, nelle dinamiche del nucleo familiare
• Esserci: l’importanza della relazione medico-paziente-
caregiver
• Incentivare progetti di supporto territoriali con una
redistribuzione delle risorse (chi paga !?!)
RIFLESSIONI
del medico tirocinante
10. “Sostenere chi Sostiene”
E in Italia?
Premesso che l’esperienza descritta, fotografa un ristretto
numero di situazioni, supportate da un unico medico, in
un’area limitata di una grande ASL Piemontese in cui il
servizio ADI è sottodimensionato, le conclusioni NON
sono generalizzabili.
Considerando che la lungodegenza è decisamente più costosa
per il SSN e meno desiderabile per il paziente, un governo
delle cure con una visione lungimirante dovrebbe
promuovere azioni di sostegno più concrete
all’assistenza domiciliare e ai caregiver
DISCUSSIONE
11. SEI REGOLE D’ORO
1. Non permettere che la malattia del tuo caro sia costantemente al
centro della tua attenzione.
2. Rispettati e apprezzati. Stai svolgendo un compito molto
impegnativo e hai diritto di trovare spazi e momenti di svago.
3. Vigila sulla comparsa di sintomi di depressione.
4. Accetta l’aiuto di altre persone, che possono svolgere specifici
compiti in tua vece.
5. Impara il più possibile sulla patologia di chi assisti: conoscere aiuta.
6. Difendi i tuoi diritti come persona e come cittadino
Torlaschi R.
GRAZIE per l’ATTENZIONE!
Notas do Editor
Partendo dalle piccole cose (sassolini)
Mai da soli ma con l’aiuto di altri (tanti sassolini)
Per sostenere in serenità e benessere (sassi che sostengono il sole)