1. VII CONGRESSO NAZIONALE della SOCIETA’
ITALIANA di RIABILITAZIONE NEUROLOGICA
Napoli, 19-21 aprile 2007
Spedire via e-mail alla Segreteria Scientifica: sirn@aristea.com - ENTRO e non oltre il 20 MARZO 2007
Indicare l’autore a cui inviare la corrispondenza
Cognome e Nome Marconi Barbara
Indirizzo Via Ardeatina 354
Città Roma CAP 00143
Telefono 06 51501543 Fax 06 51501543
e-mail: b.marconi@hsantalucia.it DATA 19-03-07
Indicare l’opzione per l’inserimento del proprio lavoro:
Presentazione orale (prescelta)
Modulo Abstract
TITOLO MODIFICAZIONI PERSISTENTI DELL’ECCITABILITÀ CORTICALE INDOTTE DA UN
(200 Car.) NUOVO PARADIGMA DI VIBRAZIONE MUSCOLARE IN SOGGETTI SANI E PAZIENTI
CON ICTUS CRONICO.
Autori B. Marconi1 C. Pecchioli1, G. Koch1, F. Camerota2 V.M. Saraceni2 G.M. Filippi3 and C.
(200 Car.) Caltagirone1
Affiliazione 1 IRCCS Fondazione Santa Lucia Lab. di Neurologia Clinica e Comportamentale I.R.C.C.S. Fondazione S. Lucia, Roma
(200 Car.) 2 Ist. di Medicina Fisica e Riabilitazione, Università di Roma “La Sapienza ”, Roma
3 Ist. di Fisiologia umana, Università “Cattolica del Sacro Cuore”, Roma
Testo (Il testo può essere esteso a 10.000 caratteri (la pubblicazione sarà elettronica su CD-ROM)
Lo scopo dello studio è stato quello di valutare, mediante TMS, l’effetto che di un particolare protocollo di
vibrazione muscolare (MV) sull’eccitabilità corticale di 10 soggetti sani (HS) e 5 pazienti con ictus cronico (SP). La soglia
motoria (rMT), l’ area, il volume e la SICI/ICF sono stati studiati prima (pre-MV), 15 (post-1), 30 (post-2) 60 (post-3) e 90
giorni (post-4) dopo l’applicazione della MV dai seguenti muscoli: il FCR muscolo trattato con MV (target), un m.
sinergico (FCU) ed un m. antagonista (EDC). Nei HS la MV è stata applicata mentre il soggetto manteneva uno stato di
contrazione isometrica del m. trattato (FCR) pari al 20% della contrazione massimale. Nei HS la MV ha indotto modifiche
significative dell’eccitabilità corticale, persistenti fino a 15 giorni, mentre nessun cambiamento è stato osservato in
nessuno degli altri punti del time corse. Le modificazioni al post-1 nei HS hanno riguardato: 1) una diminuzione del
volume del m. target (FCR) e del suo sinergico (FCU); 2) un aumento del volume del m. antagonista (EDC); 3) un
aumento della SICI nel m. target FCR e nel FCU; 4) una diminuzione della SICI nel EDC. Il medesimo protocollo di MV
e la relativa valutazione con TMS sono stati effettuati su pazienti con ictus cronico (> di 6 mesi) che hanno avuto come
esito una spasticità dell’arto superiore da moderata a severa. Tutti i pz sono stati valutati attraverso la scala di Ashworth, la
Motricity Index (M.I.) (arto superiore) e la Wolf motor function test (WMFT). Modificazioni significative nei vari
indicatori di eccitabilità corticale e punteggi nelle scale validate sono state osservate fino a 3 mesi dopo la fine del
trattamento (post-1, post-2 e post-3) in tutti i pz: 1) abbassamento della rMT; 2) aumento dell’area e del volume di tutti i
muscoli (FCR, FCU ed EDC); 3) aumento della SICI nel m. FCR e nel FCU; 4) diminuzione della SICI nel m. EDC; 5)
diminuzione della spasticità (diminuzione nei punteggi ottenuti alla scala di Ashworth); 6) aumento dell’outcome motorio
(aumento nei punteggi della M.I. e WMFT). In conclusione la MV è in grado di modificare in modo persistente e non
invasivo l’assetto corticale eccitatorio/inibitorio, probabilmente attraverso meccanismi di “inibizione intracorticale
reciproca”. Se questi dati preliminari dovessero essere confermati, potrebbero costituire un valido substrato
neurofisiologico per un recupero funzionale motorio oltre il concetto di cronicità, e la vibrazione muscolare potrebbe
risultare uno strumento utile e non invasivo da combinare opportunamente con le tradizionali metodiche riabilitative.