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La sostenibilità in pratica: un caso
studio sul progetto VIVA
nell’azienda Mastroberardino
Lucrezia Lamastra, PhD
Istituto di Chimica Agraria ed Ambientale
Università Cattolica del Sacro Cuore
La sostenibilità è un
concetto recente?
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l’azienda
Mastroberardino
..verso un caso studio pratico!
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Tenuta Mirabella Eclano
Estensione della tenuta: 65 ettari
Suolo: profondo, a tessitura franco sabbiosa, di matrice
vulcanica, con argilla presente in profondità e con presenza
di calcare su tutto il profilo
Vitigni coltivati: Aglianico e Falanghina in prevalenza, Greco e
Fiano nei campi sperimentali
Densità di impianto (ceppi/ha): da 4.000 (varietà a bacca
bianca) a 6.000 (aglianico)
Sistema di allevamento: guyot (per le varietà a bacca bianca)
e cordone speronato (sull’Aglianico)
Esposizione: vari versanti, in prevalenza a sud-ovest
Altitudine: 350 - 450 metri s.l.m.
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V.I.V.A. sustainable wine
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Obiettivo: Test realistico, in
collaborazione con il settore
produttivo italiano, per
sperimentare su vasta scala e
ottimizzare le differenti
metodologie di misurazione delle
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 gli indicatori selezionati
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VIVA i disciplinari!
 Rilasciati nel
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 Sono pubblici
 Permettono la
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dell’azienda con
gli indicatori VIVA
I contenuti….
 VIVA non è uno strumento “comparativo” tra le
aziende
 Fornisce alle aziende la possibilità di avere una
diagnosi degli impatti aziendali con un
approccio a 360°
 Contempla le differenze climatiche e territoriali
ed è quindi applicabile su tutte le realtà
nazionali
 La diagnosi di sostenibilità può avvenire a livello
di organizzazione sia a livello di prodotto → può
essere applicato alle realtà vitivinicole italiane
Realtà vitivinicole
240.000
Aziende
viticole
66.500
cantine
13.500
imbottigliatori
più di 300 mila operatori professionali
0 10 20 30 40 50 60
> 50 ha
10-50 ha
5-10 ha
2-5 ha
1-2 ha
< 1 ha
0,2
3,2
6,7
17,9
18,7
53,4
19,9
21,5
17,7
21,6
10,3
9
%
Superficie vitata (ha)
aziende viticole (#)
Il 10% delle
aziende agricole
gestisce il 60%
della superficie
vitata
Realtà vitivinicole
Competitività e marketing
Risparmio economico
Validazione
Rapporto con i consumatori
VIVA per le aziende…
Sostenibili per il
consumatore
56%
48%
46%
29%
22%
22%
0 20 40 60
DESIDERIO DI PROTEZIONE…
AUMENTARE O MANTENERE…
NECESSITA' DI VANTAGGIO…
PRESSIONE DEGLI STAKEHOLDER
AUMENTO DEI PREZZI ENERGETICI
ADEGUAMENTO/ANTICIPAZIONE…
% degli intervistati
Sostenibile per le aziende
Sostenibile per le aziende
Aziende e sostenibilità
…I disciplinari!
 garantire l’identificazione, in modo
pratico e univoco, della metodologia di
calcolo, della fonte e della tipologia dei
dati di input che devono essere utilizzati
dalle aziende vitivinicole, ciò al fine di
garantire la coerenza dei dati immessi e
in tal senso la ripetibilità nel tempo dei
quattro Indicatori, nonché la
confrontabilità dei risultati tra le aziende
stesse.
Indicatore ARIA
Effetto serra…
Effetto serra…conseguenze!
 Scioglimento dei ghiacciai
 Innalzamento dei livello dei
mari
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 Eventi piovosi meno
frequenti e di maggiore
intensità
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eventi metereologici estremi
(cicloni etc.)
 etc. etc.
GWP
Indicatore ARIA-di prodotto
L’indicatore ARIA esprime il totale delle emissioni
di gas effetto serra (GHG) associate, direttamente
e indirettamente, aal ciclo di vita di una bottiglia di
vino da 0,75 l.
L'obiettivo dell'indicatore “CFdi Prodotto” è quello
di permettere alle organizzazioni di acquisire una
maggiore consapevolezza sul contributo che ha
uno specifico prodotto sul surriscaldamento
globale
 si basa sulla norma ISO 14067 TS
 I processi elementari, che costituiscono il PS (Product System) della
bottiglia di vino da 0,75 l sono raggruppati nelle seguenti tre fasi del
ciclo di vita:
 Fase “Principale” (Core Business Stage)
comprende tutti i processi che sono sotto il controllo
dell'organizzazione che esegue la quantificazione CFP e
potrebbe includere i processi che si svolgono nei vigneti, nelle
aziende vinicole, negli impianti di imbottigliamento o eventuali
loro combinazioni.
 Fase “A Monte” della principale (Upstream Stage)
comprende tutti i processi a monte della Fase Principale
incluso il trasporto ai siti in cui hanno luogo le attività
principali
 Fase “A Valle” della principale (Downstream Stage)
comprende tutti i processi a valle della Fase Principale inclusi
la distribuzione ai punti vendita, i depositi intermedi di prodotto
e lo smaltimento degli imballi del prodotto finito
Indicatore ARIA-di prodotto
Fase principale
 Processi di nitrificazione e/o denitrificazione connessi con
l'uso di fertilizzanti organici/inorganici nei vigneti.
 Variazione d'uso del suolo nei vigneti.
 Combustione di combustibili fossili acquistati.
 Consumo energetico nei siti in cui sono svolte le attività
principali.
 Trasporti interni.
 Raffreddamento con utilizzo di gas refrigeranti dei siti in cui
sono svolte le attività principali.
 Trasporto in discarica e/o agli impianti di riciclaggio dei
rifiuti, generati nei siti in cui sono svolte le attività principali.
 Smaltimento dei rifiuti generati durante le attività principali.
Fase “a monte”
 Produzione di materie prime (ad es. bottiglie, sistemi di
chiusura delle bottiglie e in genere tutti i componenti
dell'unità di prodotto).
 Produzione degli imballaggi usati per i materiali
acquistati e per il prodotto finito.
 Produzione di materiali ausiliari (ad es. pesticidi,
erbicidi, fertilizzanti, sostanze chimiche, ecc.) utilizzati
nei siti in cui sono svolte le attività principali.
 Trasmissione e distribuzione dell'energia consumata
nei siti in cui sono svolte le attività principali.
 Trasporto delle merci dai fornitori ai siti in cu sono
svolte le attività principali
Fase “a valle”
 Trasporto del prodotto finito ai punti di distribuzione e
vendita.
 Elettricità consumata, dai centri di distribuzione e vendita del
prodotto finito e dai consumatori finali per la conservazione
del prodotto stesso.
 Trasmissione e distribuzione dell'energia consumata dai centri
di distribuzione e dai consumatori.
 •Raffreddamento con utilizzo di gas refrigeranti dei centri di
distribuzione del prodotto.
 Trasporto degli imballaggi del prodotto finito all'impianto di
trattamento rifiuti (discarica, riciclaggio).
 Smaltimento (ad es. discarica, incenerimento) degli imballaggi
del prodotto finito.
Requisiti generali di
quantificazione
 Allocazione viene fatta secondo criteri di massa
 Se l’allocazione annuale risulta essere sotto la soglia cut-off
dell’1% queste emissioni non sono incluse nel calcolo.
Es. una linea di imbottigliamento ha consumato 1000 Kwh
di elettricità per imbottigliare 90 tonnellate
di vino A e 10 tonnellate di vino B. Quale sarà il consumo
relativo al vino A e relativo al vino B?
Qualche esempio…in campo!
E.F 2,55 kgCO2/L
E.F 0,01 KgN2O/Kg N
Qualche esempio…in
cantina!
E.F 0,40631 kgCO2/kWh
E.F 0,89517kg CO2 eq/Kg di vetro
Risultati….generali!
 Molto variabili
5
50
45
Emissioni
Core
monte
valle
43
40
17
Emissioni
Core
monte
valle
Media mondiale e 2 vini VIVA!
Indicatore ARIA-di azienda
 L'indicatore è misurato in tonnellate di CO2-equivalente [t CO2-
eq ] e si riferisce all’insieme delle:
 Attività e relativi siti di produzione.
 Organizzazioni che gestiscono le attività di produzione.
 Periodo durante il quale le attività sono svolte
 si basa sulla Norma Internazionale UNI EN ISO 14064
 La quantificazione del GHGI deve essere suddivisa nelle seguenti
tre categorie di Emissioni/Rimozioni di gas a effetto serra:
 Emissioni/Rimozioni dirette di gas a effetto serra
(denominate anche Scope 1)
 Emissioni/Rimozioni indirette di gas a effetto serra da
consumo energetico (denominate anche Scope 2)
 Altre Emissioni/Rimozioni indirette di gas a effetto serra
(denominate anche Scope 3).
Scope 1,2,3….
link
http://www.wineinstitute.org/ghgprotocol
I risultati in etichetta
Indicatore ACQUA
L’indicatore acqua
L’ acqua verde
 è il quantitativo di
acqua piovana impiegata
dalla coltura per
evapotraspirare; assume
grande rilevanza per i
prodotti agricoli.
L’ acqua blu
 è l’acqua dolce
sottratta a un bacino
idrico che non viene
reimmessa nello stesso
da cui è stata prelevata,
oppure vi ritorna ma in
tempi diversi.
L’ acqua grigia
 esprime il volume
“immaginario” di acqua
necessario per diluire la
contaminazione
eventualmente prodotta al
di sotto di determinati end
point legali, e/o
ecotossicologici.
Vino e acqua…
Il concetto di “critical
pollutant”
• non si sommano i volumi di
diluizione ma si sceglie il più
alto (relativo al contaminante
che richiederebbe in funzione
non solo della concentrazione
raggiunta nel corpo idrico ma
anche della sua tossicità
espressa dai limiti legali ed
ecotossicologici) poiché quel
volume virtuale diluirebbe
anche gli altri contaminanti,
che richiederebbero volumi di
diluizione inferiori
FAO-Penmann Montehit using daily climate
and soil scenario data
BLUE
GREEN
GREY
Real consumption,
in vineyard and in
winery
Environmental
indicator
Crop Water
Requirement data
Fixed % to predict
pesticide
contamination.
10% nitrates
leaching
6% nitrates
leaching considering GW
table recharge
WFN approach ISV approach
VIVA vs il WFN!
..innovativo per quanto riguarda il
calcolo dell’acqua grigia!
Esempio:
• Applicazione: 4 q/ha
• Contenuto in azoto: 20%
• Limite N falda: 10 mg/L
• Ricarica della falda 321 m3
WFN→ 800m3/ha
ISV→480 m3/ha
..Dati di input!
..Dati di input!
..Dati di input!
..Dati di input!
Mitigazioni…
I risultati in etichetta
Letteratura
VIVA…nello spazio!
2011
2013
2011 2013
VIVA….nello spazio!
Esempi e osservazioni
Quasi tutta acqua verde
Un prato di graminacee o
un bosco di querce
richiedono più acqua
L’acqua verde è
importante perchè ci dice
quanto una coltura è
adatta a essere coltivata
in una determinata zona!!
100 litri di
acqua in un
bicchiere di
vino???
Indicatore vigneto
Scale e moduli..dell’
indicatore!
I moduli funzionano a scale diverse:
a scala di campo:
▪ difesa
▪ concimazione
▪ fertilità
▪ erosione
▪ compattamento
a scala aziendale
▪ paesaggio
Dati strutturali
Sezione difesa
Sezione concimazione
Sezione fertilità
Sezione compattamento
Sezione erosione
Sezione paesaggio
I risultati in etichetta
Indicatore TERRITORIO
 Il soddisfacimento dei
requisiti dell’indicatore
territorio è
fondamentale per
ottenere l’etichetta
V.I.V.A.
 Informazioni di tipo
qualitativo ottenute
attraverso la
compilazione di
check-list
economia
società
biodiversità
e
paesaggio
Territorio: 3 sezioni
 Protezione di specie protette
 Gestione di “serbatoi di biodiversità”
Sezione Biodiversità
 Valorizzazione e recupero
dell’esistente
 Costruzione di nuovi
stabili, strade, coltivazioni
in accordo con la
tradizione del luogo
Sezione Paesaggio
 Salute e sicurezza del
consumatore
 Corretta comunicazione
Sezione società-consumatori
 Salute e sicurezza
 Formazione e crescita
professionale
 Modalità di reclutamento e
retribuzione
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 Dialogo e confronto
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formazione, impiego
 Condivisione di valori
Sezione società-comunità
locale
 Approvvigionamento da
fornitori locali
 Assunzione di personale
dalla comunità locale
 Investimenti sul territorio
 Promozione e
valorizzazione turistica
del territorio
Sezione Economia
 Definizioni utili a
comprendere il
requisito
 Metodologia di calcolo
 Origine dei
dati/evidenze
 Cosa è richiesto per
soddisfare il requisito
Struttura indicatore
 Carenza legislativa
maggiore
 Carenza legislativa minore
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indicatore
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Non conformità
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Biodiversità e Paesaggio
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  • 1. La sostenibilità in pratica: un caso studio sul progetto VIVA nell’azienda Mastroberardino Lucrezia Lamastra, PhD Istituto di Chimica Agraria ed Ambientale Università Cattolica del Sacro Cuore
  • 2.
  • 3. La sostenibilità è un concetto recente?
  • 5. La sostenibilità è la tutela dell’ambiente?
  • 6. Sostenibilità e vino, un fenomeno tutto italiano?
  • 7. C’è un “modello unico” italiano per la misura e certificazione della sostenibilità nel settore vitivinicolo?
  • 8. Esistono uno o più indicatori di sostenibilità universalmente riconosciuti e adottati?
  • 9. Fa vino sostenibile colui che non vuole investire nel biologico, biodinamico, etc?
  • 10. Esiste un marchio univoco di sostenibilità in Italia?
  • 11. La sostenibilità è per le grandi aziende, non per le piccole, per costi e strutture aziendali richiesti?
  • 12. Gli indicatori di sostenibilità servono esclusivamente per la valutazione intra- aziendale?
  • 13. Chi è più sostenibile? ?
  • 15. La sostenibilità non è solo marketing?
  • 17. VIVA e Mastroberardino Tenuta Mirabella Eclano Estensione della tenuta: 65 ettari Suolo: profondo, a tessitura franco sabbiosa, di matrice vulcanica, con argilla presente in profondità e con presenza di calcare su tutto il profilo Vitigni coltivati: Aglianico e Falanghina in prevalenza, Greco e Fiano nei campi sperimentali Densità di impianto (ceppi/ha): da 4.000 (varietà a bacca bianca) a 6.000 (aglianico) Sistema di allevamento: guyot (per le varietà a bacca bianca) e cordone speronato (sull’Aglianico) Esposizione: vari versanti, in prevalenza a sud-ovest Altitudine: 350 - 450 metri s.l.m. Vini prodotti: Naturalis Historia Taurasi DOCG Radici Taurasi DOCG Redimore Irpinia Aglianico Doc Morabianca Irpinia Falanghina Doc
  • 18.
  • 21. Perchè MdA e agricoltura?
  • 23. L’impegno del Ministero dell’Ambiente Contesto: Protocollo di Kyoto e “Pacchetto Clima-Energia” dell’Unione Europea, 2008. Obiettivo: Test realistico, in collaborazione con il settore produttivo italiano, per sperimentare su vasta scala e ottimizzare le differenti metodologie di misurazione delle prestazioni ambientali, tenendo conto delle caratteristiche dei diversi settori economici, al fine di poterle armonizzare e rendere replicabili.
  • 24.
  • 26. Gli step di VIVA
  • 31.  gli indicatori selezionati rappresentano gli strumenti per indirizzare il cammino e misurare la distanza percorsa rispetto al punto di partenza  non rappresentano il risultato finale ma il punto di partenza per un percorso di miglioramento che dovrà essere continuo nel tempo. VIVA gli indicatori!
  • 32. VIVA i disciplinari!  Rilasciati nel 2014  Sono pubblici  Permettono la valutazione dell’azienda con gli indicatori VIVA
  • 33. I contenuti….  VIVA non è uno strumento “comparativo” tra le aziende  Fornisce alle aziende la possibilità di avere una diagnosi degli impatti aziendali con un approccio a 360°  Contempla le differenze climatiche e territoriali ed è quindi applicabile su tutte le realtà nazionali  La diagnosi di sostenibilità può avvenire a livello di organizzazione sia a livello di prodotto → può essere applicato alle realtà vitivinicole italiane
  • 35. 0 10 20 30 40 50 60 > 50 ha 10-50 ha 5-10 ha 2-5 ha 1-2 ha < 1 ha 0,2 3,2 6,7 17,9 18,7 53,4 19,9 21,5 17,7 21,6 10,3 9 % Superficie vitata (ha) aziende viticole (#) Il 10% delle aziende agricole gestisce il 60% della superficie vitata Realtà vitivinicole
  • 36. Competitività e marketing Risparmio economico Validazione Rapporto con i consumatori VIVA per le aziende…
  • 38. 56% 48% 46% 29% 22% 22% 0 20 40 60 DESIDERIO DI PROTEZIONE… AUMENTARE O MANTENERE… NECESSITA' DI VANTAGGIO… PRESSIONE DEGLI STAKEHOLDER AUMENTO DEI PREZZI ENERGETICI ADEGUAMENTO/ANTICIPAZIONE… % degli intervistati Sostenibile per le aziende
  • 41. …I disciplinari!  garantire l’identificazione, in modo pratico e univoco, della metodologia di calcolo, della fonte e della tipologia dei dati di input che devono essere utilizzati dalle aziende vitivinicole, ciò al fine di garantire la coerenza dei dati immessi e in tal senso la ripetibilità nel tempo dei quattro Indicatori, nonché la confrontabilità dei risultati tra le aziende stesse.
  • 44. Effetto serra…conseguenze!  Scioglimento dei ghiacciai  Innalzamento dei livello dei mari  Spostamento degli habitat  Eventi piovosi meno frequenti e di maggiore intensità  Aumento della frequenza di eventi metereologici estremi (cicloni etc.)  etc. etc.
  • 45. GWP
  • 46. Indicatore ARIA-di prodotto L’indicatore ARIA esprime il totale delle emissioni di gas effetto serra (GHG) associate, direttamente e indirettamente, aal ciclo di vita di una bottiglia di vino da 0,75 l. L'obiettivo dell'indicatore “CFdi Prodotto” è quello di permettere alle organizzazioni di acquisire una maggiore consapevolezza sul contributo che ha uno specifico prodotto sul surriscaldamento globale  si basa sulla norma ISO 14067 TS
  • 47.  I processi elementari, che costituiscono il PS (Product System) della bottiglia di vino da 0,75 l sono raggruppati nelle seguenti tre fasi del ciclo di vita:  Fase “Principale” (Core Business Stage) comprende tutti i processi che sono sotto il controllo dell'organizzazione che esegue la quantificazione CFP e potrebbe includere i processi che si svolgono nei vigneti, nelle aziende vinicole, negli impianti di imbottigliamento o eventuali loro combinazioni.  Fase “A Monte” della principale (Upstream Stage) comprende tutti i processi a monte della Fase Principale incluso il trasporto ai siti in cui hanno luogo le attività principali  Fase “A Valle” della principale (Downstream Stage) comprende tutti i processi a valle della Fase Principale inclusi la distribuzione ai punti vendita, i depositi intermedi di prodotto e lo smaltimento degli imballi del prodotto finito Indicatore ARIA-di prodotto
  • 48. Fase principale  Processi di nitrificazione e/o denitrificazione connessi con l'uso di fertilizzanti organici/inorganici nei vigneti.  Variazione d'uso del suolo nei vigneti.  Combustione di combustibili fossili acquistati.  Consumo energetico nei siti in cui sono svolte le attività principali.  Trasporti interni.  Raffreddamento con utilizzo di gas refrigeranti dei siti in cui sono svolte le attività principali.  Trasporto in discarica e/o agli impianti di riciclaggio dei rifiuti, generati nei siti in cui sono svolte le attività principali.  Smaltimento dei rifiuti generati durante le attività principali.
  • 49. Fase “a monte”  Produzione di materie prime (ad es. bottiglie, sistemi di chiusura delle bottiglie e in genere tutti i componenti dell'unità di prodotto).  Produzione degli imballaggi usati per i materiali acquistati e per il prodotto finito.  Produzione di materiali ausiliari (ad es. pesticidi, erbicidi, fertilizzanti, sostanze chimiche, ecc.) utilizzati nei siti in cui sono svolte le attività principali.  Trasmissione e distribuzione dell'energia consumata nei siti in cui sono svolte le attività principali.  Trasporto delle merci dai fornitori ai siti in cu sono svolte le attività principali
  • 50. Fase “a valle”  Trasporto del prodotto finito ai punti di distribuzione e vendita.  Elettricità consumata, dai centri di distribuzione e vendita del prodotto finito e dai consumatori finali per la conservazione del prodotto stesso.  Trasmissione e distribuzione dell'energia consumata dai centri di distribuzione e dai consumatori.  •Raffreddamento con utilizzo di gas refrigeranti dei centri di distribuzione del prodotto.  Trasporto degli imballaggi del prodotto finito all'impianto di trattamento rifiuti (discarica, riciclaggio).  Smaltimento (ad es. discarica, incenerimento) degli imballaggi del prodotto finito.
  • 51. Requisiti generali di quantificazione  Allocazione viene fatta secondo criteri di massa  Se l’allocazione annuale risulta essere sotto la soglia cut-off dell’1% queste emissioni non sono incluse nel calcolo. Es. una linea di imbottigliamento ha consumato 1000 Kwh di elettricità per imbottigliare 90 tonnellate di vino A e 10 tonnellate di vino B. Quale sarà il consumo relativo al vino A e relativo al vino B?
  • 52. Qualche esempio…in campo! E.F 2,55 kgCO2/L E.F 0,01 KgN2O/Kg N
  • 53. Qualche esempio…in cantina! E.F 0,40631 kgCO2/kWh E.F 0,89517kg CO2 eq/Kg di vetro
  • 55. Media mondiale e 2 vini VIVA!
  • 56. Indicatore ARIA-di azienda  L'indicatore è misurato in tonnellate di CO2-equivalente [t CO2- eq ] e si riferisce all’insieme delle:  Attività e relativi siti di produzione.  Organizzazioni che gestiscono le attività di produzione.  Periodo durante il quale le attività sono svolte  si basa sulla Norma Internazionale UNI EN ISO 14064  La quantificazione del GHGI deve essere suddivisa nelle seguenti tre categorie di Emissioni/Rimozioni di gas a effetto serra:  Emissioni/Rimozioni dirette di gas a effetto serra (denominate anche Scope 1)  Emissioni/Rimozioni indirette di gas a effetto serra da consumo energetico (denominate anche Scope 2)  Altre Emissioni/Rimozioni indirette di gas a effetto serra (denominate anche Scope 3).
  • 59. I risultati in etichetta
  • 62. L’ acqua verde  è il quantitativo di acqua piovana impiegata dalla coltura per evapotraspirare; assume grande rilevanza per i prodotti agricoli.
  • 63. L’ acqua blu  è l’acqua dolce sottratta a un bacino idrico che non viene reimmessa nello stesso da cui è stata prelevata, oppure vi ritorna ma in tempi diversi.
  • 64. L’ acqua grigia  esprime il volume “immaginario” di acqua necessario per diluire la contaminazione eventualmente prodotta al di sotto di determinati end point legali, e/o ecotossicologici.
  • 66. Il concetto di “critical pollutant” • non si sommano i volumi di diluizione ma si sceglie il più alto (relativo al contaminante che richiederebbe in funzione non solo della concentrazione raggiunta nel corpo idrico ma anche della sua tossicità espressa dai limiti legali ed ecotossicologici) poiché quel volume virtuale diluirebbe anche gli altri contaminanti, che richiederebbero volumi di diluizione inferiori
  • 67. FAO-Penmann Montehit using daily climate and soil scenario data BLUE GREEN GREY Real consumption, in vineyard and in winery Environmental indicator Crop Water Requirement data Fixed % to predict pesticide contamination. 10% nitrates leaching 6% nitrates leaching considering GW table recharge WFN approach ISV approach VIVA vs il WFN!
  • 68. ..innovativo per quanto riguarda il calcolo dell’acqua grigia! Esempio: • Applicazione: 4 q/ha • Contenuto in azoto: 20% • Limite N falda: 10 mg/L • Ricarica della falda 321 m3 WFN→ 800m3/ha ISV→480 m3/ha
  • 74. I risultati in etichetta
  • 78. Esempi e osservazioni Quasi tutta acqua verde Un prato di graminacee o un bosco di querce richiedono più acqua L’acqua verde è importante perchè ci dice quanto una coltura è adatta a essere coltivata in una determinata zona!! 100 litri di acqua in un bicchiere di vino???
  • 80. Scale e moduli..dell’ indicatore! I moduli funzionano a scale diverse: a scala di campo: ▪ difesa ▪ concimazione ▪ fertilità ▪ erosione ▪ compattamento a scala aziendale ▪ paesaggio
  • 88. I risultati in etichetta
  • 90.
  • 91.
  • 92.  Il soddisfacimento dei requisiti dell’indicatore territorio è fondamentale per ottenere l’etichetta V.I.V.A.
  • 93.  Informazioni di tipo qualitativo ottenute attraverso la compilazione di check-list
  • 95.  Protezione di specie protette  Gestione di “serbatoi di biodiversità” Sezione Biodiversità
  • 96.  Valorizzazione e recupero dell’esistente  Costruzione di nuovi stabili, strade, coltivazioni in accordo con la tradizione del luogo Sezione Paesaggio
  • 97.  Salute e sicurezza del consumatore  Corretta comunicazione Sezione società-consumatori
  • 98.  Salute e sicurezza  Formazione e crescita professionale  Modalità di reclutamento e retribuzione Sezione società-lavoratori
  • 99.  Salute e sicurezza  Dialogo e confronto  Opportunità di crescita, formazione, impiego  Condivisione di valori Sezione società-comunità locale
  • 100.  Approvvigionamento da fornitori locali  Assunzione di personale dalla comunità locale  Investimenti sul territorio  Promozione e valorizzazione turistica del territorio Sezione Economia
  • 101.  Definizioni utili a comprendere il requisito  Metodologia di calcolo  Origine dei dati/evidenze  Cosa è richiesto per soddisfare il requisito Struttura indicatore
  • 102.  Carenza legislativa maggiore  Carenza legislativa minore  Non conformità a requisito indicatore  Osservazione. Non conformità