Il Decreto Legislativo 14 agosto 2012, n. 150 http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/normativa/dlgs_14_08_2012_150.pdf (recepimento della Direttiva 128/2009/CE) definisce, tramite Il Piano d’Azione Nazionale (PAN) http://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/5743, le misure per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, al fine di ridurre i rischi e gli impatti sulla salute umana, sull’ambiente e sulla biodiversità. Significativi i cambiamenti in materia di trattamenti, con particolare riferimento alle disposizioni per gli ambiti agricolo, extra–agricolo, domestico; novità anche sul fronte dei requisiti professionali per utilizzatori, consulenti e distributori di prodotti fitosanitari.
2. DI COSA PARLEREMO OGGI?
• Prodotti fitosanitari: le regole vigenti oggi
• Prodotti fitosanitari: le regole nel prossimo
futuro
• Strategie di difesa in ambiente urbano
• Che cosa possiamo utilizzare per la
protezione del verde urbano?
• Come impostare la protezione del
verde?
3. …un po’ di
storia!
…la protezione della salute umana, soprattutto dell’agricoltore, e
dell’ambiente sono poste esplicitamente al di sopra delle
necessità di miglioramento della produzione vegetale.
La valenza tecnica della sostanza attiva è messa in secondo
ordine
4.
5. …oggi !
REGOLAMENTO CE 1107/2009
“Immissione in commercio dei prodotti fitosanitari”
DIRETTIVA CE 128/2009
Uso Sostenibile dei PF
DL 150/2012
Nuove regole per la difesa fitosanitaria per i
prossimi decenni
Per ora vediamo cosa succederà nei
prossimi 5 anni…
6. REGOLAMENTO
CE 1107/2009
I criteri per autorizzare l’uso di un Prodotto Fitosanitario e i PF
Detta le nuove regole per l’autorizzazione delle sostanze saranno più
in
agricoltura:
restrittivi degliin
attuali.
pratica
ci
dice
cosa
possiamo
utilizzare.
Con quali priorità…?
Molta attenzione agli effetti nocivi anche a lungo termine, sia per l’uomo
che per l’ambiente.
Es. Precondizione per la registrazione è che un prodotto non deve essere
cancerogeno, mutageno, teratogeno, con effetti sul sistema endocrino,
bioaccumulabile, persistente.
Verosimile una ulteriore riduzione delle sostanze attive a disposizione.
14/06/2011
7. DIRETTIVA CE 128/2009
Uso Sostenibile
Questo documento detta le regole per l’utilizzo dei PF in agricoltura. In pratica
Le finalità della
detta le norme sul come vanno utilizzati gli agrofarmaci.
direttiva sono…
- Protezione del consumatore
- Protezione degli operatori agricoli e non professionali
- Protezione della popolazione presente nelle aree agricole
- Tutela dell’ambiente acquatico e delle acque potabili
- Tutela della biodiversità e degli ecosistemi
- Protezione della popolazione nelle aree pubbliche (parchi, scuole, etc.).
8. OBIETTIVI
1. Riduzione dei rischi sulla salute umana e
ambiente
2. Riduzione e razionalizzazione dell’impiego
dei P.F. attraverso la lotta integrata o
alternativa alla lotta chimica
Piano di Azione Nazionale
26 Articoli
26 Novembre 2012 (art. 6)
… primi mesi 2013
9. AZIONI del PAN
1. Formazione: distributore, utilizzatore, consulente
2. Difesa a basso apporto di PF: difesa integrata obbligatoria, d.i.
volontaria, agr. biologica
3. Attrezzature distribuzione: controllo funzionale, manutenzione
periodica, regolazione (taratura)
4. Gestione del PF in azienda: manipolazione, stoccaggio, gestione
imballaggi, rimanenze
5. Informazione e sensibilizzazione: cittadinanza, popolazione
esposta ai PF
6. Tutela dell’ambiente: ambiente acquatico, acqua potabile, aree
specifiche
7. Irrorazioni aeree
10. 1.
Comprende ma anche supera le lezioni per
l’ottenimento del “patentino”.
“patentino”.
Personale qualificato deve sempre essere
presente nei punti vendita per informare
sull’uso e sui rischi.
rischi.
11. FORMAZIONE
CORSI di AGGIORNAMENTO e CREDITI
FORMATIVI per tutte le figure
Durata minima dei corsi, programmi di massima,
casi di sospensione del certificato di abilitazione
Dal 26 Nov 2015 all’atto della vendita dovrà essere
presente almeno una persona in possesso di CERTIFICATO
di ABILITAZIONE secondo il DL 150
… vale per utilizzatori PROFESSIONALI. A quelli NON
PROFESSIONALI sarà vietato l’uso se in etichetta NON sarà scritto
“PF destinato agli utilizzatori NON PROFESSIONALI”
Formazione a prescindere dalla classificazione
tossicologia del PF
12. FORMAZIONE
La DIFESA INTEGRATA sarà materia di formazione comune
per tutte le figure, approfondita per i CONSULENTI
• La formazione rappresenta uno dei PILASTRI della direttiva
• Comprende e supera le lezioni
“patentino”
per l’ottenimento del
• Personale qualificato deve sempre essere presente nei
punti vendita per informare sull’uso e sui rischi dei PF
• Saranno necessarie più ore di formazione
In pratica: chiunque avrà a che fare con i P.F.
dovrà essere adeguatamente formato !
13. 5. Difesa Integrata
Viene incentivata una difesa fitosanitaria a basso apporto di pesticidi,
privilegiando ogniqualvolta possibile i metodi non chimici.
La difesa fitosanitaria a basso apporto di pesticidi include sia la difesa
integrata sia l’agricoltura biologica.
Livello obbligatorio (IPM Base). Entro il 1 gennaio 2014. Applicazione
Base)
da parte degli utilizzatori professionali dei principi generali di difesa
integrata (All. III);
Livello volontario (IPM avanzata). Chi aderisce riceve incentivi ad
avanzata).
hoc. Adozioni di soluzioni tecniche per l’applicazione per singola
coltura della difesa integrata. Favorire la diffusione della agricoltura
biologica
14. Considerazioni:
NECESSITA’ di ASSISTENZA TECNICA SEMPRE
PIU’ QUALIFICATA, come vuole la formazione
TUTTO il sistema IPM a livello regionale
dovrà funzionare in modo unitario,
tappando i buchi del presente e
superando l’attuale frammentazione di
informazioni
15. MACCHINE IRRORATRICI: impegni per le Az. Agr.
OBBLIGO entro il 26 Nov 2016 di sottoporre tutte le
macchine a controllo funzionale almeno 1 volta… e dal 2020
almeno 1 volta ogni 3 anni
Le attrezzature nuove acquistate dopo il 26 Nov 2016
avranno un “bonus” di 5 anni
Centri autorizzati, protocolli ENAMA, parti da controllare…
OBBLIGO di MANUTENZIONE e REGOLAZIONE (taratura)
periodica, sulla base di specifica FORMAZIONE
17. Manipolazione, stoccaggio, smaltimento PF:
impegni per le Az. Agr.
OBBLIGO entro il 1 Gen 2015 di rispettare le direttive del
PAN per quanto riguarda MANIPOLAZIONE, STOCCAGGIO,
SMALTIMENTO, sulla base di specifica FORMAZIONE
Valgono:
DPR 290/2001 (SDS, ETICHETTE, LOCALI DI DEPOSITO)
DL 81/2008 (SICUREZZA, DPI, ecc…)
DL 152/2006 (TUTELA ACQUE, GESTIONE RIFIUTI)
18. Manipolazione, stoccaggio, smaltimento PF:
impegni per le Az. Agr.
Quali fasi vengono normate dal PAN:
PF prima
dell’applicazione
Imballaggi e
rimanenze
Miscele
residue
Irroratrici dopo
l’applicazione
Stoccaggio
Manipolazione
Recupero
Pulizia
Manipolazione
Recupero
Riutilizzo
Diluizione
Smaltimento
Miscelazione
Previsti sostegni alle aziende per:
nuovi locali stoccaggio, ammodernamento, aree attrezzate preparazione miscele,
ottimizzazione della miscelazione, strumenti di pulizia interna ed esterna, acquisto
di attrezzature a recupero o innovative
21. INFORMAZIONE e SENSIBILIZZAZIONE
Entro il 12 mesi dall’approvazione del PAN verranno definiti
programmi di informazione e sensibilizzazione della
popolazione su rischi ed effetti dei PF ma anche sui
BENEFICI della LOTTA INTEGRATA E BIOLOGICA
Casi di obbligo di segnalazione del trattamento da parte
dell’utilizzatore professionale: se etichetta lo prevede, se
parchi o affini, se regolamenti comunali lo prevedono
22. Qual è la situazione ad oggi?
Per il momento vale ancora quanto stabilito dalla direttiva
91/414 e seguenti:
- In conseguenza alla direttiva 91/414 e del decreto legislativo
194/95 e seguenti: i prodotti destinati alla difesa delle piante sono
suddivisi in:
-Prodotti per Piante Ornamentali (PPO): da usarsi solo per balconi,
(PPO):
orti e giardini famigliari, in pratica sono per uso domestico.
-Prodotti Fitosanitari (AGROFARMACI) da utilizzarsi negli ambiti
(AGROFARMACI):
professionali, non domestici.
Il decreto 194/95 introduce però l’obbligo di inserire in etichetta
l’ambito di utilizzo. Questo significa che un prodotto potrà essere
utilizzato in ambito urbano/civile
solo se in etichetta riporta
specificatamente tale dicitura.
23. …dal 2014: DIRETTIVA USO SOSTENIBILE DEI PF, in pratica
PAN.
attuazione del PAN Che cosa dobbiamo aspettarci
di specifico per il verde ornamentale?
Etichetta, spariranno i PPO…
l’indicazione di categorie di utilizzatori,
«professionali» e «non professionali”
24. La proposta di
Ornamentale…
PAN ad oggi prevede, per il verde
1. Formazione ?: si, in quanto Utilizzatori Professionali
2. Attrezzature, distribuzione?: Sono escluse le pompe
spalleggiate a motore o manuali. Destino incerto per le carellate.
Obbligo per atomizzatori, anche spalleggiati, e “cannoni”.
3. Gestione del PF in azienda ?: stesse regole per la gestione dei
PF. Da chiarire la modalità di pulizia delle attrezzature.
4. Informazione ?: “E’ fatto obbligo di avvisare la popolazione attraverso
l’apposizione di cartelli […] del trattamento, la sua finalità e la durata del
divieto di accesso all’area trattata. […]non può essere inferiore a 48 ore.
5. Tutela dell’ambiente: “A.5 Misure specifiche per la tutela
dell’ambiente acquatico e dell’acqua potabile e per la riduzione dell’uso
di prodotti fitosanitari in aree specifiche (rete ferroviaria e stradale, aree
frequentate dalla popolazione, aree naturali protette) (Articoli 14 e 15
del decreto legislativo 105 n.150/2012) “
25. La direttiva ( ora PAN) pone molta attenzione alle persone:
26. EFFETTI
(Giallo = Effetto dubbio)
Interferenti endocrini (tiroide)
Riproduttivi
Neurotossici
Sensibilizzante (cute)
Irritante (cute)
Irritante (occhi)
Irritante (app. respiratorio)
Cancerogeni
M
A
N
C
O
Z
E
B
M
A
N
E
B
M
E
T
I
R
A
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A
M
T
H
I
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M
Z
I
N
E
B
P
R
O
P
I
N
E
B
27. A.5.3 - Misure per la riduzione e/o eliminazione dei prodotti fitosanitari sulle
o lungo le linee ferroviarie
E’ necessario ridurre e/o limitare, per quanto possibile, l’uso dei prodotti
fitosanitari sulle o lungo le linee ferroviarie, ricorrendo a mezzi alternativi
(meccanici, fisici e biologici).
Per tale finalità si prevedono le seguenti misure:
- Sostituzione, dall’entrata in vigore del Piano, dei prodotti fitosanitari che
contengono sostanze classificate per la cancerogenesi, la mutagenesi e la tossicità
riproduttiva e T o T+
- E’, comunque, vietato l’utilizzo dei prodotti fitosanitari sui piazzali, su tutte
le aree interne e adiacenti alle stazioni ferroviarie, salvo deroghe stabilite dalle
Autorità competenti.
- Dare preferenza allo sfalcio per il contenimento della vegetazione sulle scarpate
e all’utilizzo del taglio per il contenimento della vegetazione arborea.
-[…]
28. A.5.4 - Riduzione o eliminazione dell’applicazione dei prodotti fitosanitari
sulle o lungo le strade
Le misure di riduzione o eliminazione dell’applicazione dei
prodotti fitosanitari sulle o lungo le strade devono essere volte alla massima
limitazione dell’uso dei prodotti fitosanitari, attraverso l’utilizzo di metodi
alternativi […]
Per tale finalità si prevedono le seguenti azioni:
- sostituzione, dall’entrata in vigore del Piano, dei prodotti fitosanitari che
contengono sostanze classificate per la cancerogenesi, la mutagenesi e la
tossicità riproduttiva, T e T+
- divieto di effettuare trattamenti con insetticidi e acaricidi sulle alberate
stradali, durante la fase fenologica della fioritura .
- utilizzare il diserbo meccanico e fisico (es. pirodiserbo) in tutti i casi
in cui esso possa sostituire il diserbo chimico […] Questa misura è
obbligatoria per le 1170 infrastrutture di nuova costruzione e raccomandata per
quelle esistenti.
29. A.5.5 - Misure per la riduzione dei rischi nelle aree frequentate dalla
popolazione o da gruppi vulnerabili
Le suddette aree includono parchi e giardini pubblici, campi sportivi, aree
ricreative, cortili e aree verdi all’interno dei plessi scolastici, parchi gioco per
bambini, superfici in prossimità di strutture sanitarie e spazi ludici di pubblica
frequentazione. Nelle aree interessate non possono essere utilizzati prodotti
fitosanitari che abbiano tempi di rientro superiori a 48 ore. Nelle medesime
ore
aree si dovrà evitarne l’accesso provvedendo ad un’adeguata e visibile
segnalazione e, in relazione alla specifica situazione, ad un’eventuale
delimitazione delle stesse.
Ove possibile, i trattamenti devono essere effettuati in orari in cui è minore il
transito delle persone […]
30. A 5.5.1 Diserbi […]
- nelle zone frequentate dalla popolazione (parchi e giardini
pubblici, campi sportivi, aree ricreative, cortili e aree verdi
all’interno dei plessi scolastici, parchi giochi per bambini,
superfici in prossimità di strutture sanitarie) i trattamenti
diserbanti sono vietati e sostituiti con metodi alternativi
A.5.5.2 - Utilizzo dei prodotti fitosanitari ad azione
fungicida o insetticida
- sono consentiti esclusivamente trattamenti con prodotti
ammessi in agricoltura biologica, […] eventuali deroghe
biologica
possono essere concesse dall’Autorità regionale (o della
Provincia 1247 autonoma) competente, qualora non siano
disponibili prodotti biologici ammessi […]
31. Domande
• Che cosa possiamo
utilizzare per la
protezione del verde
urbano?
• Come impostare la
protezione del
verde?
33. Prodotti Fitosanitari Utilizzabili oggi, che riportano in etichetta una qualche
dicitura riconducibile all’ambiente urbano…
Situazione “ponte”. Dal 2014, adozione del PAN = solo prodotti BIO
Piretro naturale (URBAN PY,
ASSET, AGRO PYR)
Sali Potassici
TRATTAMENTI ALLA CHIOMA *
(NOBIL)
- Abamectina
- Azadiractina
- Imidacloprid
(IT200)
- Tiobendazolo (Arbotect 20S),
- Penconazolo (SCUDEX)
* Compatibilmente con specifici regolamenti comunali
ENDOTERAPIA
34. - imidacloprid
- flonicamid
FERTIRRIGAZIONE (????)
- thiametoxam
Rame, zolfo, azadiractina, olio
minerale, Bacillus
thuringiensis, Ampelomices
quisqualis, Paecilomices
lilacinus
Saponi, fertilizzanti (fosfiti), oli
vegetali, polisaccaridi
(AGRICOLLE)
AGRICOLTURA
BIOLOGICA ( se
registrati per uso
civile)
NON SONO
PRODOTTI
FITOSANITARI
35. NeemAzal-T/S
Modo di impiego:
• contro tripidi, afidi, aleurodidi, minatori fogliari, dorifora,
lepidotteri: intervenire a inizio infestazionea 200-300 ml/hl; in caso
di infestazione già in atto integrare con un abbattente (piretro).
Azadiractina A non ha azione abbattente!
NeemAzal-T/S
60
Indice di infestazione (%)
Zucchino cv Rigas
Anno: 2010
Target: Aphis gossypii
1 intervento a 7 foglie vere
Volume di bagnatura: 450 l/ha
Dosaggio: 300 ml/hl
Disegno sperimentale:
blocchi randomizzati
Centro di Saggio: CAP RA
50
40
Kohinor 200 SL
Untreated control
c
a
a
a
b
30
b
20
a
10
a
a
0
12-lug-10
13-lug-10
14-lug-10
15-lug-10
16-lug-10
17-lug-10
18-lug-10
19-lug-10
36. Obiettivi difesa fitosanitaria nelle aree
urbane
•
•
•
•
•
Prevenire gli attacchi parassitari
Limitare i danni alle piante
Tutelare salute e sicurezza dei cittadini
Limitare l’impiego di prodotti fitosanitari
Stabilire una “convivenza tranquilla” tra
persone, piante, insetti e altri organismi
viventi
37. L'ENDOTERAPIA
L'endoterapia si basa sul principio per cui, introducendo una sostanza
caratterizzata da proprietà sistemiche direttamente nel tronco questa,
attraverso il sistema vascolare della pianta, si ridistribuisce nella
chioma.
AD ASSORBIMENTO NATURALE
A MICROPRESSIONE
A MICROINFUSIONE
ENDOTERAPIA
COSTANTE
A PRESSIONE
CONTROLLATA
39. Vantaggi
•una prolungata persistenza d´azione, che in molti casi permette di
effettuare i trattamenti ad anni alterni;
•una riduzione delle dosi di applicazione;
•una minore dispersione nell´ambiente, quindi un minore impatto
ambientale;
•Possibilità di eseguire dei trattamenti antiparassitari anche in luoghi
dove non è possibile trattare per aspersione.
Svantaggi
• Gli effetti negativi dovuti all´apertura di ferite, che possono favorire
l´ingresso di patogeni (p. es. agenti di carie, cancro colorato del Platano)
e ledere le barriere di difesa della pianta;
• Difficoltà di cicatrizzazione dei fori d’iniezione (con alcuni prodotti)
• Impossibilità di trattare tutte le tipologie di alberi;
• Costi maggiori rispetto ai trattamenti tradizionali.
40. Metodo a pressione manuale
E´ un sistema a
bassa pressione (0,3-0,5 bar)
Si utilizza una speciale siringa, munita di aghi brevettati, innestata
ad un tubo che la collega ad un serbatoio, ove verrà inserita la
soluzione col fitofarmaco.
Il procedimento manuale consente di esercitare una pressione
molto ridotta.
Il tempo medio di immissione della
soluzione curativa in una pianta di 50
cm di diametro varia da 1 a 5 minuti.
i fori sono eseguiti a circa 80-100 cm dal colletto
diametro da 2 a 4 mm
Poiché tutta l’attrezzatura necessaria viene
“indossata” dall’operatore, si interviene
agevolmente anche su piante radicate in luoghi
impervi.
41. REQUISITI fondamentali:
Conoscenza della biologia del patogeno
Conoscenza della specie da trattare
Scelta del p.a. idoneo
Dosaggio di p.a. e volumi d’inezione idonei
Pressione d’inezione
Disinfezione e lavaggio fori
Sterilizzazione punte e iniettori
Le applicazioni, in tutti i casi, vanno sempre
fatte da caduta petali in poi per non
interferire con gli insetti pronubi
42. LOTTA BIOLOGICA,
attraverso l’utilizzo di antagonisti
naturali. Molto utilizzata in alcuni ambiti dell’agricoltura, ancora
poco utilizzata nella difesa del verde ornamentale.
Le possibilità sono molte, sia contro funghi che insetti
43. IMPIEGO DEGLI ENTOMOFAGI
NELLA LOTTA BIOLOGICA
1. Metodo propagativo
Introduzione dalle aree di origine della specie
dannosa accidentalmente introdotta nel
tentativo di ottenerne il controllo biologico.
Metcalfa pruinosa con N. typhlocybae
2. Metodo inondativo Distribuzione in massa di entomofagi (o agenti
Lotta biologica artificiale microbiologici)
per
ottenere
un
rapido
decremento del fitofago (in modo simile
all’impiego di un insetticida).
Coccinella con afidi
Fonte: L.Mazzon - UniPD
44. 3. Metodo protettivo
Accorgimenti volti a potenziare l’azione svolta
dagli entomofagi:
Prevedere anche all’interno delle città delle aree di rifugio per gli artropodi dove le
popolazioni degli ausiliari possano insediarsi stabilmente
49. •PERIODO DI
LIBERAZIONE:
primi di giugno
•RAPPORTO SESSI:
2 maschi per ogni
femmina
•ENTITÀ DEI NUCLEI DI
LIBERAZIONE:
circa 600 individui
Attenzione trt. contro le
zanzare
Fonte: L.Mazzon - UniPD
50. Nematodi entomopatogeni
Nemasys H
(Heterhorabditis megidis
Heterhorabditis megidis)
Oziorrinchi
Nemasys C
(Steinernema carpocapsae
Steinernema carpocapsae)
Punteruolo rosso delle palme
Nemasys
(Steinernena feltiae
Steinernena feltiae)
Sciaridi
Nemaslug
(Phasmarhabditis hermaphrodita
Phasmarhabditis hermaphrodita)
Limacce
appartengono ai generi Steinernema e Heterorhabditis
sono metazoi multi-cellulari (macrorganismi) e quindi non necessitano di registrazione
presenti in natura in modo ubiquitario nel terreno
meccanismo di controllo biologico intermedio tra patogeni microbici (simbiosi
mutualistica con batteri del genere Xenorhabdus per Steinernematidi e Photorhabdus per
Heterorhabditidi) e predatori/parassiti
53. stadio infettivo: stadio giovanile (IJ) o Dauerlarve
(= 3° stadio avvolto in cuticola di 2° stadio; lunghezza: 0.4-1.1 mm)
localizzazione dell’ospite (riconosce ospite per rilascio di CO2 e
altre sostanze)
penetrazione nell’ospite attraverso aperture naturali (apertura
boccale, anale, stigmi respiratori) o strati di cuticola sottile
rilascio batteri simbionti
foto - Intrachem
54. Simbiosi mutualistica nematode - batterio
Tra un ciclo infettivo e l’altro i batteri
simbionti sopravvivono in un cieco
intestinale del nematode
Xenorhabdus nematophila nel cieco intestinale
Stadio infettivo
giovanile (IJ) di
S. carpocapsae
foto - Intrachem
Nematode dipende per
crescita e riproduzione da
condizioni
create
da
batterio.
Batterio
aiuta
nematode a superare i
meccanismi
di
difesa
chimici
ed
umorali
dell’ospite
e
previene
colonizzazione dell’ospite
morto da parte di qualsiasi
altra colonia batterica
Batterio dipende da
nematode per localizzare e
penetrare l’ospite adatto;
non ha potere invasivo
55. • Bacillus thuringiensis
(alkaliner pH-Wert)
Modo d’azione dei Bt
La larva interrompe l’attività trofica e muore nell’arco di 2-3 gg.
foto - Intrachem
59. COCCINIGLIE
Molte specie diverse, in alcune i primi stadi sono mobili, in seguito
l’individuo si fissa al substrato. Insetti molto polifagi. Danni diretti
piuttosto gravi che possono compromettere completamente la pianta,
ed indiretti sottoforma di imbrattamento.
Pseudococcidi (mobili in tutti gli stadi)
Lecanidi (=Coccidi) (mobili solo gli stadi preimmaginali)
Diaspini (mobile solo prima età).
60. Interventi di difesa contro le cocciniglie:
- Potatura della chioma per favorire l’ingresso di aria e luce
- Endotarapia con imidacloprid , abamectina
- Trattamenti con Sali di potassio, saponi
- Trattamenti con Olio minerale
- Lancio di Cryptolaemus montrouzieri (contro le cocciniglie cotonose)
IN TUTTI I CASI E’ FONDAMENTALE INDIVIDUARE IL MOMENTO DI
APPLICAZIONE CHE CORRISPONDE CON LA COMPARSA DELLE
NEANIDI DI 1a O 2a ETA’. Non avere fretta.
G
C.japonicus
C. ceriferus
U.evonimi
P.floccifera
N.pulvinata
P. comstoki
F
M
A
M
G
L
A
S
O
N
D
61. Nella gestione delle malattie causate da FUNGHI patogeni
risulta fondamentale la PREVENZIONE !!!
…infatti
• Non esistono prodotti CURATIVI
• Il danno è comunque presente
• Lo sviluppo della malattia è in genere molto rapido
62. es. Ticchiolatura della rosa (Diplocarpon
rosae)
Colpisce molte varietà di rose. Molto virulenta in caso
di piogge ( o irrigazioni) frequenti. Arriva fino a
defogliare completamente le piante. Sverna nei
residui fogliari.
Eliminare le foglie secche.
Nella progettazione sciegliere rose
resistenti.
Efficaci i sali di rame.
64. Per controllare le malattie generate da funghi che provocano marciumi
e che vivono nel terreno si possono utilizzare altri m.o. antagonisti
che sono in grado di insediarsi tra la radice e il terreno e creare un
vero e proprio “scudo” difensivo : hanno azione preventiva!
Trichoderma harzianum T22
Parassitizza il patogeno e
stimola la pianta
foto - Intrachem
70. Protezione integrata/biologica del
verde pubblico
• Corretta informazione del cittadino
riguardo all’ecosistema città
• Agire sulla sensibilità dei cittadini nei
confronti delle problematiche fitosanitarie