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Gli effetti del cambiamento
climatico
 Aumento degli eventi meteorologici estremi, come
 Uragani
 Inondazioni
 Siccità
 Incendi
 Acidificazione e innalzamento del livello dei mari
 Distruzione di ecosistemi
 Diffusione di malattie tropicali anche nelle zone
temperate
uragani
Le categorie di uragani
SCALA SAFFIR-SIMPSON
Categoria 1 – venti tra 118 e 153 km/h
Categoria 2 – venti tra 154 e 177 km/h
Categoria 3 – venti tra 178 e 209 km/h
Categoria 4 – venti tra 210 e 240 km/h
Categoria 5 – venti superiori ai 250 km/h
Nel 2015 l’uragano Patricia ha devastato il Messico con venti che
hanno superato per la prima volta i 346 kmh
Gli uragani aumentano di intensità
Super-uragani di forza superiore a 3 nell’Atlantico del nord
1900 – 1999 due (in 100 anni)
2000 – 2018 tre (in 18 anni)
fino al 2100 fra 5 e 8 all’anno
Secondo i climatologi non sono gli uragani ad aumentare,
bensì la loro intensità
Fonte: Journal of Science
L’uragano Lothar del 26 dicembre 1999
 Con punte massime di 272
km/h è stato l’uragano più
devastante a colpire
l’Europa a memoria d’uomo
 110 i morti e 7 miliardi di
dollari di danni
 In Svizzera 1,2 miliardi di
franchi di danni
 Nel Canton Nidwaldo 20% di
case danneggiate
Nel solo 2017 uragani violenti hanno causato
a livello mondiale:
11’500 morti
375 miliardi di $ di danni
solo l’uragano Maria ha causato a Puerto Rico
2’978 i morti
82 miliardi di $ di danni
L’uragano Harvey ha versato sul Texas un metro e mezzo di
acqua in 4 giorni causando danni per 125 miliardi di $.
Nella sola area di Houston è caduta altrettanta acqua di
quella che cade dalla cascata del Niagara in 110 giorni
siccità
Siccità in Italia nel 2017
Siccità estrema in Germania nel 2018
Calo dei rendimenti agricoli previsti in Europa
nei prossimi decenni
 In marrone dove
diminuiranno
 In verde dove invece
aumenteranno
California: dal 2011 la peggiore siccità di sempre
Nel solo 2016 i forestali californiani
hanno registrato la morte di oltre 60
milioni di alberi
I danni degli incendi del 2018 sono
colossali: un centinaio di persone morte,
migliaia di case distrutte dal fuoco, oltre
700’000 ettari di bosco bruciati
Gli incendi del 2018 hanno immesso
nell’atmosfera 68 milioni di tonnellate di
CO2
I più colpiti sono però i paesi più poveri
Nel corno d’Africa si registra la peggiore siccità degli
ultimi 2’000 anni. (The Guardian / dicembre 2018)
Nel Somaliland la siccità già ha fatto morire di fame e
di sete oltre il 70% del bestiame, spingendo milioni di
persone a rifugiarsi nelle città, dove dipendono dagli
aiuti alimentari internazionali
(Financial Times / novembre 2018)
 L’aumento della temperature dell’Oceano Indiano ha
provocato negli ultimi dieci anni un cambiamento del
regime dei venti che un tempo portavano la pioggia nel
corno d’Africa.
 Adesso questi venti portano la pioggia al largo delle coste
dell’Africa orientale, facendo inaridire tutta la regione.
Secondo le agenzie dell’Unione Europea cio ha causato
una carestia che colpisce oramai 13 milioni di persone
Dove ancora pochi anni or sono c’erano verdi
praterie oggi c’è solo deserto
Secondo uno studio della Banca
Mondiale, gli effetti del cambiamento
climatico in atto nelle tre regioni più
densamente popolate del mondo
provocheranno entro i prossimi 30
anni la migrazione di 140 milioni di
persone
L'UNHCR stima che dal 2008, una media di 21,5 milioni di persone
sono state sfollate ogni anno a causa di calamità «naturali», come
siccità, incendi, tempeste e inondazioni
Acidificazione e innalzamento del livello dei mari
Acidificazione degli oceani
 Circa 1/4 del CO2 immesso nell’atmosfera viene assorbito dagli oceani,
dove viene trasformato in acido carbonico (H2CO3)
 Dalla rivoluzione industriale a oggi, in poco più di 200 anni, l’attività
umana ha fatto aumentare l’acidità degli oceani del 30%
 L’aumento dell’acidità porta allo scioglimento dei gusci calcarei delle
conchiglie dei molluschi, del plancton calcareo e dei coralli costituiti da
carbonato di calcio (CaCO3)
 La troppo rapida acidificazione delle acque non lascia il tempo agli
ecosistemi marini di adattarsi e ha provocato in passato estinzioni di
massa fra le specie marine
Perché il livello del mare si alza
 Gli oceani assorbono il 93% del riscaldamento climatico
e più l’acqua si scalda più aumenta di volume
 I ghiacciai della Groenlandia e dell’Antartide hanno
iniziato a sciogliersi e portano nuova acqua nei mari
 L’acqua contenuta in questi ghiacciai basterebbe per
alzare il livello dei mari di 70 metri
 Secondo misurazioni satellitari, negli ultimi 25 anni il
livello medio degli oceani è salito di 7 cm, con una
crescita che sta sempre più accelerando
In rosso dove i
ghiacciai della
Groenlandia
fondevano nel
1980
In rosso dove i
ghiacciai della
Groenlandia
fondevano nel
1995
In rosso dove i
ghiacciai della
Groenlandia
fondevano nel
2010
In rosso scuro
dove i ghiacciai
della Groenlandia
hanno perso dal
2002 oltre 4 m di
ghiaccio
Ecco in miliardi di m3
di acqua e le perdite
medie annuali di
ghiaccio nei periodi
1992-2001
e
2002-2016
Quest’acqua basterebbe
per dar da bere a ogni
abitante della terra 107
litri di acqua ogni singolo
giorno dell’anno
+1,5 bombe atomiche di Hiroshima al secondo
 L’energia calorica supplementare fornita ogni anno agli
oceani dall’effetto serra prodotto dall’uso di combustibili
fossili corrisponde allo scoppio di 21 milioni di bombe
atomiche del tipo di Hiroshima
 Per intanto questa energia viene immagazzinata in parte
sotto forma di calore nelle profondità degli oceani e in
parte liberata nell’atmosfera sotto forma di uragani e
tifoni
Prof. Laure Zanna, University of Oxford
 Fondendo, i ghiacciai delle regioni artiche immettono
oggi ogni secondo negli oceani 14’000 m3 di acqua
supplementare, ossia 441,5 miliardi di m3 all’anno
 Il ritmo di fusione di questi ghiacciai è quadruplicato
nel corso degli ultimi 30 anni
 Oggi il ghiacciaio Jakobshavn in Groenlandia scivola
nel mare alla velocità di 17 km all’anno, ossia di quasi
2 metri all’ora
Contrariamente a quanto ipotizzato finora, il ritmo di fusione
dei ghiacciai dell’Antartide è pure aumentato massicciamente
Secondo gli ultimissimi dati, la fusione dei ghiacciai antartici s’è
accelerata in modo brutale, ecco le cifre:
fra 1980 e 1989 in media 40 miliardi di tonnellate all’anno
fra 1990 e 1999 in media 50 miliardi di tonnellate all’anno
fra 2000 e 2009 in media 166 miliardi di tonnellate all’anno
fra 2010 e 2017 in media 252 miliardi di tonnellate all’anno
l’anno scorso il ritmo di fusione è aumentato di un altro 15%
Oggi nell’Antartide i ghiacciai fondono a una velocita 6 volte
superiore rispetto al 1980
Quale sarà il livello dei mari fra 80 anni?
 Se la temperatura dovesse continuare ad aumentare come finora, entro
fine secolo avremo temperature da 3 a 5 gradi più elevate di quelle pre-
industriali e un livello dei mari tra i 74 e i 180 cm più alto di quello di oggi
 Paesi situati a livello del mare come il Bangladesh (168 milioni di abitanti)
saranno in parte sommersi, come pure molte isole del Pacifico
 Milioni di abitanti di città situate a livello del mare, come Miami,
Guangzhou, Mumbai, Giacarta, Ho Chi Minh City, saranno costretti a
ritirarsi in zone più elevate, oppure dovranno costruire immensi ripari
 In Vietnam già oggi migliaia di contadini sono costretti ad abbandonare il
delta del Mekong, un tempo molto fertile ma ora sempre più invaso dal
mare Fonte: National Oceanography Centre, Liverpool
Ecco secondo la NASA,
le città che subiranno
l’impatto maggiore da
un aumento del livello
dei mari di 1 m entro i
prossimi 80 anni
Fino a dove si
innalzerà il livello
dei mari ?
Fonte: National Geographic
Se le temperature dovessero
continuare ad aumentare come
finora, farebbero fondere
anche i ghiacciai dell’Antartide
e il livello degli oceani
salirebbe di 70 metri, facendo
arrivare il mare fino alle porte
di Milano
10’000 anni fa, alla fine dell’ultima glaciazione
 si poteva andare a piedi dall’Europa all’Inghilterra
 il Mediterraneo non era collegato all’Atlantico e il suo
livello era di 120 metri più basso di oggi
 alle foci del Rodano, dell’Ebro, del Nilo e del Po, dove
oggi vi è il mare, sorgevano vastissime pianure
 l’entrata della grotta di Cosquer, situata nei pressi di
Marsiglia e che conserva preziosi antichi graffiti
preistorici risalenti a 27’000 anni fa, si trova oggi 36
metri sotto il livello del mare
Il riscaldamento climatico distrugge ecosistemi
millenari
 Nella foresta pluviale di Loquillo a Puerto Rico in 35 anni sono
scomparsi il 98% degli insetti terricoli e l’80% di quelli della canopea
 Nel deserto di Atacama fra Perù e Cile, uno dei più aridi del mondo,
ha cominciato a piovere, provocando la scomparsa dell’80% delle
specie di animali specialmente adattati a questo tipo di clima
 Nell’Artico si assiste a una diminuzione drammatica degli orsi polari
e nell’Antartide dei pinguini
 Da noi sono minacciate le pernici bianche, le lepri variabili, le trote,
molte specie di uccelli e di insetti, ecc.
Nuove malattie in arrivo
 In Europa sono arrivate nuove specie tropicali di zecche
provocando di un numero sempre maggiore di encefaliti
 Anche la zanzara tigre sta conquistando tutta l’Europa
portando in dote un potenziale di oltre 20 virus diversi,
tra i quali il Chikungunya e la Dengue.
 Sono già sorti in Europa primi focolai del virus del Nilo
occidentale, con 400 casi e 22 morti
L’invasione è già iniziata
Focolai di febbre del Nilo occidentale in Europa
Si può anche semplicemente morire di caldo …
Eccesso di mortalità per l’ondata di caldo record dell’estate 2003
 Europa circa 70’000 (Fonte: INSERM / Institut national de la santé et de la
recherche médicale)
 Italia 19’490 (+12%)
 Francia 20’089 (+12%)
Per mancanza di posto negli obitori, a Parigi si dovettero depositare
migliaia di cadaveri provvisoriamente in camion refrigerati e nelle
celle frigorifere del mercato ortofrutticolo di Rungis
 Spagna 15’000 (+14%)
 Svizzera 975 (Fonte: UFSP / Ufficio federale della sanità pubblica)

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Gli effetti del cambiamento climatico

  • 1. Gli effetti del cambiamento climatico
  • 2.
  • 3.  Aumento degli eventi meteorologici estremi, come  Uragani  Inondazioni  Siccità  Incendi  Acidificazione e innalzamento del livello dei mari  Distruzione di ecosistemi  Diffusione di malattie tropicali anche nelle zone temperate
  • 5. Le categorie di uragani SCALA SAFFIR-SIMPSON Categoria 1 – venti tra 118 e 153 km/h Categoria 2 – venti tra 154 e 177 km/h Categoria 3 – venti tra 178 e 209 km/h Categoria 4 – venti tra 210 e 240 km/h Categoria 5 – venti superiori ai 250 km/h Nel 2015 l’uragano Patricia ha devastato il Messico con venti che hanno superato per la prima volta i 346 kmh
  • 6. Gli uragani aumentano di intensità Super-uragani di forza superiore a 3 nell’Atlantico del nord 1900 – 1999 due (in 100 anni) 2000 – 2018 tre (in 18 anni) fino al 2100 fra 5 e 8 all’anno Secondo i climatologi non sono gli uragani ad aumentare, bensì la loro intensità Fonte: Journal of Science
  • 7. L’uragano Lothar del 26 dicembre 1999  Con punte massime di 272 km/h è stato l’uragano più devastante a colpire l’Europa a memoria d’uomo  110 i morti e 7 miliardi di dollari di danni  In Svizzera 1,2 miliardi di franchi di danni  Nel Canton Nidwaldo 20% di case danneggiate
  • 8. Nel solo 2017 uragani violenti hanno causato a livello mondiale: 11’500 morti 375 miliardi di $ di danni solo l’uragano Maria ha causato a Puerto Rico 2’978 i morti 82 miliardi di $ di danni
  • 9. L’uragano Harvey ha versato sul Texas un metro e mezzo di acqua in 4 giorni causando danni per 125 miliardi di $. Nella sola area di Houston è caduta altrettanta acqua di quella che cade dalla cascata del Niagara in 110 giorni
  • 11. Siccità in Italia nel 2017
  • 12. Siccità estrema in Germania nel 2018
  • 13. Calo dei rendimenti agricoli previsti in Europa nei prossimi decenni  In marrone dove diminuiranno  In verde dove invece aumenteranno
  • 14. California: dal 2011 la peggiore siccità di sempre Nel solo 2016 i forestali californiani hanno registrato la morte di oltre 60 milioni di alberi I danni degli incendi del 2018 sono colossali: un centinaio di persone morte, migliaia di case distrutte dal fuoco, oltre 700’000 ettari di bosco bruciati Gli incendi del 2018 hanno immesso nell’atmosfera 68 milioni di tonnellate di CO2
  • 15. I più colpiti sono però i paesi più poveri Nel corno d’Africa si registra la peggiore siccità degli ultimi 2’000 anni. (The Guardian / dicembre 2018) Nel Somaliland la siccità già ha fatto morire di fame e di sete oltre il 70% del bestiame, spingendo milioni di persone a rifugiarsi nelle città, dove dipendono dagli aiuti alimentari internazionali (Financial Times / novembre 2018)
  • 16.
  • 17.  L’aumento della temperature dell’Oceano Indiano ha provocato negli ultimi dieci anni un cambiamento del regime dei venti che un tempo portavano la pioggia nel corno d’Africa.  Adesso questi venti portano la pioggia al largo delle coste dell’Africa orientale, facendo inaridire tutta la regione. Secondo le agenzie dell’Unione Europea cio ha causato una carestia che colpisce oramai 13 milioni di persone Dove ancora pochi anni or sono c’erano verdi praterie oggi c’è solo deserto
  • 18. Secondo uno studio della Banca Mondiale, gli effetti del cambiamento climatico in atto nelle tre regioni più densamente popolate del mondo provocheranno entro i prossimi 30 anni la migrazione di 140 milioni di persone L'UNHCR stima che dal 2008, una media di 21,5 milioni di persone sono state sfollate ogni anno a causa di calamità «naturali», come siccità, incendi, tempeste e inondazioni
  • 19. Acidificazione e innalzamento del livello dei mari
  • 20. Acidificazione degli oceani  Circa 1/4 del CO2 immesso nell’atmosfera viene assorbito dagli oceani, dove viene trasformato in acido carbonico (H2CO3)  Dalla rivoluzione industriale a oggi, in poco più di 200 anni, l’attività umana ha fatto aumentare l’acidità degli oceani del 30%  L’aumento dell’acidità porta allo scioglimento dei gusci calcarei delle conchiglie dei molluschi, del plancton calcareo e dei coralli costituiti da carbonato di calcio (CaCO3)  La troppo rapida acidificazione delle acque non lascia il tempo agli ecosistemi marini di adattarsi e ha provocato in passato estinzioni di massa fra le specie marine
  • 21. Perché il livello del mare si alza  Gli oceani assorbono il 93% del riscaldamento climatico e più l’acqua si scalda più aumenta di volume  I ghiacciai della Groenlandia e dell’Antartide hanno iniziato a sciogliersi e portano nuova acqua nei mari  L’acqua contenuta in questi ghiacciai basterebbe per alzare il livello dei mari di 70 metri  Secondo misurazioni satellitari, negli ultimi 25 anni il livello medio degli oceani è salito di 7 cm, con una crescita che sta sempre più accelerando
  • 22. In rosso dove i ghiacciai della Groenlandia fondevano nel 1980
  • 23. In rosso dove i ghiacciai della Groenlandia fondevano nel 1995
  • 24. In rosso dove i ghiacciai della Groenlandia fondevano nel 2010
  • 25. In rosso scuro dove i ghiacciai della Groenlandia hanno perso dal 2002 oltre 4 m di ghiaccio
  • 26. Ecco in miliardi di m3 di acqua e le perdite medie annuali di ghiaccio nei periodi 1992-2001 e 2002-2016
  • 27. Quest’acqua basterebbe per dar da bere a ogni abitante della terra 107 litri di acqua ogni singolo giorno dell’anno
  • 28. +1,5 bombe atomiche di Hiroshima al secondo  L’energia calorica supplementare fornita ogni anno agli oceani dall’effetto serra prodotto dall’uso di combustibili fossili corrisponde allo scoppio di 21 milioni di bombe atomiche del tipo di Hiroshima  Per intanto questa energia viene immagazzinata in parte sotto forma di calore nelle profondità degli oceani e in parte liberata nell’atmosfera sotto forma di uragani e tifoni Prof. Laure Zanna, University of Oxford
  • 29.
  • 30.  Fondendo, i ghiacciai delle regioni artiche immettono oggi ogni secondo negli oceani 14’000 m3 di acqua supplementare, ossia 441,5 miliardi di m3 all’anno  Il ritmo di fusione di questi ghiacciai è quadruplicato nel corso degli ultimi 30 anni  Oggi il ghiacciaio Jakobshavn in Groenlandia scivola nel mare alla velocità di 17 km all’anno, ossia di quasi 2 metri all’ora
  • 31. Contrariamente a quanto ipotizzato finora, il ritmo di fusione dei ghiacciai dell’Antartide è pure aumentato massicciamente Secondo gli ultimissimi dati, la fusione dei ghiacciai antartici s’è accelerata in modo brutale, ecco le cifre: fra 1980 e 1989 in media 40 miliardi di tonnellate all’anno fra 1990 e 1999 in media 50 miliardi di tonnellate all’anno fra 2000 e 2009 in media 166 miliardi di tonnellate all’anno fra 2010 e 2017 in media 252 miliardi di tonnellate all’anno l’anno scorso il ritmo di fusione è aumentato di un altro 15% Oggi nell’Antartide i ghiacciai fondono a una velocita 6 volte superiore rispetto al 1980
  • 32. Quale sarà il livello dei mari fra 80 anni?  Se la temperatura dovesse continuare ad aumentare come finora, entro fine secolo avremo temperature da 3 a 5 gradi più elevate di quelle pre- industriali e un livello dei mari tra i 74 e i 180 cm più alto di quello di oggi  Paesi situati a livello del mare come il Bangladesh (168 milioni di abitanti) saranno in parte sommersi, come pure molte isole del Pacifico  Milioni di abitanti di città situate a livello del mare, come Miami, Guangzhou, Mumbai, Giacarta, Ho Chi Minh City, saranno costretti a ritirarsi in zone più elevate, oppure dovranno costruire immensi ripari  In Vietnam già oggi migliaia di contadini sono costretti ad abbandonare il delta del Mekong, un tempo molto fertile ma ora sempre più invaso dal mare Fonte: National Oceanography Centre, Liverpool
  • 33. Ecco secondo la NASA, le città che subiranno l’impatto maggiore da un aumento del livello dei mari di 1 m entro i prossimi 80 anni
  • 34. Fino a dove si innalzerà il livello dei mari ? Fonte: National Geographic Se le temperature dovessero continuare ad aumentare come finora, farebbero fondere anche i ghiacciai dell’Antartide e il livello degli oceani salirebbe di 70 metri, facendo arrivare il mare fino alle porte di Milano
  • 35. 10’000 anni fa, alla fine dell’ultima glaciazione  si poteva andare a piedi dall’Europa all’Inghilterra  il Mediterraneo non era collegato all’Atlantico e il suo livello era di 120 metri più basso di oggi  alle foci del Rodano, dell’Ebro, del Nilo e del Po, dove oggi vi è il mare, sorgevano vastissime pianure  l’entrata della grotta di Cosquer, situata nei pressi di Marsiglia e che conserva preziosi antichi graffiti preistorici risalenti a 27’000 anni fa, si trova oggi 36 metri sotto il livello del mare
  • 36. Il riscaldamento climatico distrugge ecosistemi millenari  Nella foresta pluviale di Loquillo a Puerto Rico in 35 anni sono scomparsi il 98% degli insetti terricoli e l’80% di quelli della canopea  Nel deserto di Atacama fra Perù e Cile, uno dei più aridi del mondo, ha cominciato a piovere, provocando la scomparsa dell’80% delle specie di animali specialmente adattati a questo tipo di clima  Nell’Artico si assiste a una diminuzione drammatica degli orsi polari e nell’Antartide dei pinguini  Da noi sono minacciate le pernici bianche, le lepri variabili, le trote, molte specie di uccelli e di insetti, ecc.
  • 38.  In Europa sono arrivate nuove specie tropicali di zecche provocando di un numero sempre maggiore di encefaliti  Anche la zanzara tigre sta conquistando tutta l’Europa portando in dote un potenziale di oltre 20 virus diversi, tra i quali il Chikungunya e la Dengue.  Sono già sorti in Europa primi focolai del virus del Nilo occidentale, con 400 casi e 22 morti L’invasione è già iniziata
  • 39. Focolai di febbre del Nilo occidentale in Europa
  • 40. Si può anche semplicemente morire di caldo … Eccesso di mortalità per l’ondata di caldo record dell’estate 2003  Europa circa 70’000 (Fonte: INSERM / Institut national de la santé et de la recherche médicale)  Italia 19’490 (+12%)  Francia 20’089 (+12%) Per mancanza di posto negli obitori, a Parigi si dovettero depositare migliaia di cadaveri provvisoriamente in camion refrigerati e nelle celle frigorifere del mercato ortofrutticolo di Rungis  Spagna 15’000 (+14%)  Svizzera 975 (Fonte: UFSP / Ufficio federale della sanità pubblica)