7. La mostra
• La mostra "Il Rinascimento a Roma" indaga e approfondisce, per la prima volta, tutti gli aspetti
artistici, architettonici ed urbanistici del Cinquecento a Roma. Curata da Maria Grazia
Bernardini e Marco Bussagli, l'esposizione si articola in sette sezioni, che documentano il
percorso artistico del XVI secolo, attraverso il passaggio dall'alto e superbo magistero dell'arte
del primo Rinascimento, ancora sostanziato dalla cultura umanistica, ad un'arte fortemente
condizionata da una nuova e coinvolgente spiritualità religiosa. In mostra sono esposti
capolavori di Raffaello, quali l'Autoritratto e il Ritratto di Fedra Inghirami - entrambi prestati
eccezionalmente dalla Galleria degli Uffizi di Firenze - di Michelangelo, quale il David-
Apollo proveniente dal Museo Nazionale del Bargello, di Sebastiano del Piombo, quale
il Ritratto del cardinale Reginald Pole dell'Ermitage, e di molti altri artisti, tra cui Perin del
Vaga e Francesco Salviati.
Per l’occasione la Fondazione Roma ha provveduto a restaurare alcune importantissime
opere, tra cui la Pietà di Buffalo (Stati Uniti) di ambito michelangiolesco (con attribuzione a
Michelangelo stesso da parte di alcuni studiosi), esposta in mostra.
http://it.wikipedia.org/wiki/Piet%C3%A0_per_Vittoria_Colonna
La mostra presenta anche apparati didattici e integrativi del tutto inediti come la ricostruzione
tridimensionale della Loggia di Psiche di Raffaello.
http://it.wikipedia.org/wiki/Loggia_di_Psiche
• Per motivi conservativi alcune delle opere in catalogo non sono più presenti in mostra. Tra
queste, sono tornate nelle rispettive sedi museali l'Autoritratto di Raffaello della Galleria degli
Uffizi; l’Apollo-Davide di Michelangelo, proveniente dal Bargello e gli Amanti di Giulio Romano
della Galleria Nazionale di Budapest. C.C.
8. Pietà di Buffalo-Michelangelo
Gesù morto è tenuto con le braccia sollevate ad angolo retto da due angeli,
incastrandosi nelle gambe di Maria che solleva le braccia al cielo in segno di dolore,
bilanciando con quel gesto le linee di forza discendenti del corpo di Gesù, adagiato
su una roccia. In alto si leva una trave, la Croce, dove si legge, in verticale, una
citazione di Dante: "Non vi si pensa quanto sangue costa".
C.C.
10. Piazza Navona
Piazza Navona è in un certo senso l'orgoglio della Roma barocca, con elementi
architettonici e scultorici di maestri come Gian Lorenzo Bernini (la Fontana dei Quattro
Fiumi al centro della piazza, che rappresenta il Danubio, il Gange, il Nilo ed il Rio della
Plata, i quattro angoli della Terra), Francesco Borromini e Girolamo Rainaldi
( Sant'Agnese in Agone , davanti alla fontana del Bernini)
http://it.wikipedia.org/wiki/Piazza_Navona
C.C.
11. ai tempi dell'antica Roma, era
lo stadio di Domiziano che fu costruito
dall'imperatore Domiziano nell'85 e
nel III secolo fu restaurato da Oltre a quella dei 4 Fiumi ci
Alessandro Severo. Era lungo 276 sono:la Fontana del Moro, scolpita
metri, largo 54 e poteva ospitare da Giacomo della Porta e ritoccata
30.000 spettatori. dal Bernini, situata nell'area sud
della piazza, e la Fontana del
Nettuno (originariamente fontana
dei Calderari), situata nell'area nord,
opera di Gregorio Zappalà e Antonio
Della Bitta.
C.C.
12. Gian Lorenzo Bernini
Fontana dei Quattro Fiumi
Nilo-Gange-Danubio-Rio della
Plata
C.C.
13. Una leggenda sulla fontana
Una leggenda, molto popolare ancora ai giorni nostri, è legata alla rivalità
tra il Bernini e l'altro grande maestro del barocco, il Borromini. Si crede
infatti che la statua del Rio della Plata tenga alzato il braccio nel timore di
un crollo della prospiciente chiesa di Sant’Agnese in Agone e che
ugualmente la statua del Nilo si copra il volto per non doverla vedere (in
realtà, la statua è coperta da un velo perché quando fu realizzata non si
conoscevano ancora le fonti del Nilo). Si tratta di una semplice leggenda,
poiché la fontana fu realizzata prima della chiesa, tra il 1648 e il 1651,
mentre Sant'Agnese fu iniziata da Borromini non prima del 1652.
C.C.
14. Gli animali nella fontana
Sulla fontana sono raffigurati sette animali, oltre alla piccola colomba ed ai
delfinetti nello stemma dei Pamphili. Per trovarli bisogna fare il giro attorno a
tutta la fontana e sono: un cavallo, un serpente di terra (nella parte più alta
vicino all'obelisco), un serpente di mare, un delfino (che fa anche da
inghiottitoio delle acque), un coccodrillo, un leone e un dragone. Notevole è
anche la resa delle piante scolpite che sembrano reali.
C.C.
16. Pantheon
Il Pantheon si erge in piazza della Rotonda ed è sicuramente il
monumento antico più ben conservato giunto fino a noi.
Questo splendido monumento fu fatto costruire nel 270°.C. dal
Prefetto dell’Impero Marco Vipsanio Agrippa , il quale dopo aver vinto
e domato la Persia, lo dedicò alla grande Madre Cibele, Al dio Nettuno
e a tutti gli Dei.
Questa piazza , come ricorda una targa posta nel 1906, era lastricata
in legno e tale materiale proveniva dalle foreste argentine donato
dalla città di Buenos Aires. Questo lastricato per motivi di traffico fu
successivamente sostituito dall’asfalto.
C.C.
17. • Questo tempio pagano fu donato dall’imperatore Foca nel 608 al papa Bonifacio
IV (608-615) che con una solenne cerimonia lo trasformò in una chiesa cristiana
dedicandola a S.Maria e ai Martyres .
• Le colonne che ornano il pronao del Pantheon sono le maggiori colonne
monolitiche di Roma, il capitello misura m.1,69 e il fusto m.11,68 mentre la base
è di m.0,71- complessivamente la loro altezza è di m.14,08.
• Nel 1624 il papa Urbano VIII (1623-1644) ebbe la pessima idea di prelevare tutto
il bronzo che rivestiva le travature interne del Pantheon, chiodi compresi, e
come annotò un cronista del tempo ne ricavò 451.251 libre di metallo.
• Unica consolazione è che buona parte di questo bronzo, dopo la fusione, servì al
Bernini per la realizzazione dell’altare dei SS. Apostoli in San Pietro.
• Poiché il papa che li aveva commissionati, cioè Urbano VIII, non era molto ben
visto dal popolo romano a causa dei numerosi balzelli che esigeva, i due
campanili furono subito soprannominati “orecchie d’asino”. Questi campanili
furono poi demoliti nel 1883 da Guido Boccelli.
• Oltre che per il suo innegabile fascino il Pantheon è famoso per avere al suo
interno la tomba di Raffaello Sanzio presso l’altare della Madonna del Sasso e le
tombe reali del Re Vittorio Emanuele II re Umberto I e della Regina Margherita.
• Varcare il portone del Pantheon è come viaggiare nel tempo, quelle antichissime
mura raccontano secoli e secoli di storia e sta a noi ascoltare e perderci nelle
mille leggende e fantasie.
C.C.
18. La Fontana di Trevi è la più grande
ed una fra le più note fontane di
Fontana di Trevi Roma, ed è considerata
all'unanimità una delle più celebri
fontane del mondo.
La settecentesca fontana,
progettata da Nicola Salvi e
adagiata su un lato di Palazzo Poli, è
un connubio di classicismo e
barocco.
Migliaia di persone ogni giorno
visitano l'opera per potere gettare
nella vasca una moneta, che come
da leggenda, garantisce al turista di
tornare ancora a Roma nella sua
vita; nel caso poi il turista o la
turista vogliano avere una fidanzata/
o, devono gettare nella vasca due
monetine, tre monetine per avere un
figlio italiano. Il film "La dolce vita"
di Federico Fellini ha contribuito ad
arricchire la fama mondiale di
questa fontana.
La fontana di Trevi è divisa in tre
nicchie da quattro colonne. Le
sculture che la compongono narrano
http://it.wikipedia.org/wiki/Fontana_di_Trevi varie vicende allegoriche. Nella
nicchia centrale si trova la statua di
Oceano, rappresentato su un
C.C.
cocchio a forma di conchiglia
trainato da cavalli alati. Nelle
19. Thank You for Loving Me
Bon Jovi
https://www.youtube.com/watch?v=eesZBfTj0cU#t=0m0s
C.C.
20. Norme di sicurezza e di comportamento
per l’accesso a mostre e musei
Art. 11
E’ previsto l’uso del guardaroba per depositare i bagagli.
L’accesso alle sale espositive è subordinato al deposito obbligatorio negli appositi
mobiletti e contenitori portaombrelli di:
a) bastoni, ombrelli e oggetti appuntiti, taglienti o contundenti. Sono tuttavia
autorizzati bastoni per persone anziane o per infermi;
b) valigie, borse, zaini, caschi e tutto ciò che può rappresentare pregiudizio per la
sicurezza delle opere esposte o della struttura
Art. 14
Si richiede massima correttezza rispetto al personale di servizio
e a tutte le persone presenti nell’edificio.
Art. 15
E’ vietato:
a) toccare le opere;
b) superare le barriere di protezione;
c) appoggiarsi alle vetrine, ai basamenti e ad altri elementi dell’allestimento;
d) scrivere o imbrattare i muri;
e) correre lungo il percorso espositivo;
f) fumare, consumare cibi o bevande nella struttura espositiva;
g) gettare a terra carta o altro;
i) parlare ad alta voce, recando disturbo agli altri visitatori;
l) vendere oggetti e distribuire volantini.
C.C.
21. Art. 17
La non osservanza delle prescrizioni del presente regolamento potrà dare
luogo all’allontanamento dagli spazi espositivi e, se del caso, all’avvio di
procedure giudiziarie.
Art. 20
I componenti del gruppo sono pregati di non allontanarsi
dall’accompagnatore e di non recare disturbo agli altri visitatori.
Art. 23
Nelle sale di esposizione è vietato qualsiasi tipo di ripresa fotografica, video e
cinematografica. La Direzione della Mostra può autorizzare dietro richiesta motivata
l’effettuazione di riprese negli spazi della mostra secondo modalità da concordarsi.
Art. 24
E’ vietato ai visitatori commettere azioni che possano compromettere la
sicurezza delle persone e dei beni. Ogni incidente o avvenimento anomalo deve
essere immediatamente segnalato al personale di sorveglianza.
Art. 26
Ogni visitatore che sia testimone di un furto o di altri avvenimenti anomali è
tenuto ad avvisare il personale.
In caso di tentativo di furto nella Mostra possono essere presi alcuni
provvedimenti urgenti, come la chiusura degli accessi e il controllo delle
uscite.
C.C.
22. • Le visite guidate e i viaggi d’istruzione rappresentano un momento di arricchimento culturale di voi
studenti, la cui progettazione costituisce il complemento, l’ approfondimento e un momento operativo
del lavoro fatto in classe attraverso lo studio e l’acquisizione di conoscenze e informazioni. Inoltre
rappresentano uno strumento di socializzazione all’interno del gruppo classe, fra classi diverse e fra voi
e docenti dando a tutti l’opportunità di relazionarsi in una realtà esterna alla scuola . Ciò costituisce
una parte integrante della vostra formazione che la scuola vuole privilegiare. Le visite d’istruzione sono
infine anche un’occasione di svago e divertimento, ma raccomando tutti di osservare le seguenti regole
di comportamento al fine di perseguire nel migliore dei modi tutte le finalità sopra dette e garantire la
vostra sicurezza personale.
• Puntualità alla partenza
• In pullman è vietato : alzarsi, mangiare, sporcare,fare troppo chiasso
• Per le strade : mantenere un comportamento corretto e civile, camminare in coppia o in fila indiana,
seguire la istruzioni dell’insegnante, non fermarsi di propria iniziativa, non allontanarsi mai dal gruppo
• Nelle chiese: osservare assoluto silenzio
• Durante la sosta per il pranzo : restare in gruppo, raccogliere i rifiuti in un sacchetto, non fare troppo
chiasso
• Non fermarsi davanti alle bancarelle di venditori ambulanti durante la visita
• Per i bisogni personali si entra nei bagni a piccoli gruppi
• Qualche consiglio pratico : indossare scarpe comode, vestirsi in maniera adeguata al tempo e al buon
costume, munirsi di ombrello ripiegabile, portare un cappellino, fare attenzione al denaro , alle
fotocamere e ai telefonini .
C.C.