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ALIMENTAZIONE E STILE DI VITA
ALIMENTAZIONE E STILE DI VITA:
      UN INTESTINO SANO PORTA AD UNA VITA
              PIÙ LUNGA E PIÙ SANA

L’intestino è un organo molto importante, perché responsabile di funzioni neces-
sarie al sostentamento e al benessere dell’organismo, come l’assorbimento di
nutrienti e di energia, l’assorbimento di acqua e la protezione dagli agenti ester-
ni (virus, batteri e sostanze tossiche).

Ecco perché mantenere il proprio intestino in salute significa prendersi cura
del proprio organismo.

Sono molti i fattori che possono influenzare la salute dell’intestino: l’alimentazio-
ne, l’esercizio fisico, l’età ma anche lo stato emotivo e lo stress.

Questo volumetto intende dare alcuni semplici consigli per abituarsi ogni giorno
a pensare di più a se stessi e alla salute del proprio intestino.
ALIMENTAZIONE E STILE DI VITA

Oggi si parla spesso di benessere, ma non è facile tradurre nella pratica
quotidiana i modelli proposti. Eppure è importante occuparsi di se stessi e
del proprio organismo, perché il benessere si costruisce giorno per giorno.

Ecco allora dieci regole per migliorare le proprie abitudini alimentari e non solo.

1. Segui una dieta varia e bilanciata

Ogni giorno il corpo ha bisogno di ricevere tutti i nutrienti necessari al suo
sostentamento e allo svolgimento delle funzioni vitali. Perciò dobbiamo
introdurre quotidianamente nel nostro organismo il quantitativo adeguato
per ogni gruppo di alimenti: cereali e tuberi, frutta e ortaggi, latte e deriva-
ti, carne, pesce e uova, grassi da condimento (vedi le tabelle supplementa-
ri per sapere quali sono le porzioni giornaliere consigliate).

Controllare il quantitativo di alimenti che introduciamo giornalmente è impor-
tante per controllare il peso corporeo. Esso, infatti, è il risultato del seguen-
te “bilancio energetico”:

   Peso corporeo = Calorie in ENTRATA – Calorie in USCITA

Quindi se si introduce più energia di quanta se ne consuma, l'eccesso si
accumula nel corpo sotto forma di grasso, determinando un aumento di
peso. Se invece si introduce meno energia di quanta se ne consuma, il
corpo deve utilizzare le sue riserve per far fronte alle richieste energetiche.
Per mantenere il peso sotto controllo è necessario seguire una dieta varia e
bilanciata ed è altrettanto importante condurre una regolare attività fisica.



Come valutare il proprio peso corporeo?
Si deve calcolare il proprio Indice di Massa Corporea (IMC) e verificare che sia
compreso tra 18,5 e 25.



                SCHEMA PER LA VALUTAZIONE DEL PESO CORPOREO
                           NEGLI ADULTI (>18 ANNI)

                                                   MAGREZZA MODERATA
                                                   IMC 16,0 17,0
                              MAGREZZA GRAVE                SOTTOPESO         NORMOPESO                         SOVRAPPESO
ALTEZZA (m)                                                 IMC 18,5                                            IMC 25,0
2,00
1,95                                                                                                                        IMC 30
1,90
1,85
                                                                                                                            OBESITÀ
1,80                                                                                                                        MODERATA
1,75
1,70                                                                                                                        IMC 40
1,65
1,60
                                                                                                                            OBESITÀ
1,55                                                                                                                        GRAVE
1,50
1,45
1,40
       40,0    45,0    50,0    55,0    60,0    65,0    70,0    75,0    80,0    85,0    90,0    95,0 100,0 105,0 110,0
                                                            PESO (kg)




Immagine tratta dalle: Linee Guida per una sana alimentazione (2003). Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e Istituto
Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione.
Formula per calcolare l’Indice di Massa Corporea (IMC)

    IMC = Peso (Kg) : Statura (m) : Statura (m)

Esempio. Un uomo di 75 Kg e alto 1,80 m, avrà un IMC pari a 75: 1,80 : 1,80 = 21,6




                                           COME LEGGERE L’IMC?
IMC                                          CATEGORIE          IMC                                           CATEGORIE

< 16                                MAGREZZA GRAVE              25-30                                        SOVRAPESO

16-17                         MAGREZZA MODERATA                 30-40                             OBESITÀ MODERATA

17-18,5                                     SOTTOPESO           > 40                                    OBESITÀ GRAVE

18,5-25                                PESO NORMALE




Tabella tratta dalle: Linee Guida per una sana alimentazione (2003). Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e Istituto
Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione.




Alcuni consigli utili:
   Abituati a muoverti un po’ ogni giorno: cammina, sali e scendi le scale, ecc.
   In caso di sovrapeso: consulta il medico, mangia meno ma ricordati di aumen-
   tare le "uscite" energetiche svolgendo una maggiore attività fisica
   In caso di sottopeso: consulta il medico, mantieni un giusto livello di attività fisica e
   un’alimentazione variata ed equilibrata
   Una buona dieta dimagrante deve sempre includere tutti gli alimenti in maniera
   quanto più possibile equilibrata
2. Bevi molta acqua

L’acqua è un costituente indispensabile per l’organismo umano. La sua presenza,
infatti, è essenziale per:
   tutti i processi fisiologici e le reazioni biochimiche che avvengono nel nostro corpo
   eliminare le scorie
   regolare la temperatura corporea
   mantenere elastiche e compatte la pelle e le mucose
   ammortizzare il peso corporeo nelle articolazioni e nei tessuti
   garantire la giusta consistenza del contenuto intestinale

Gli esperti raccomandano di bere almeno 1,5 - 2 litri di acqua al giorno per idrata-
re l’organismo e stimolare la regolarità dell’intestino. Meglio bere frequentemente
nella giornata e in piccole quantità.




                            ACQUA E PESO CORPOREO

Il nostro organismo è formato principalmente da acqua (l’acqua rappresenta il
75% del peso corporeo nel neonato e il 55-60% nell’adulto).


A partire dall’adolescenza si evidenziano le differenze tra i sessi: il corpo della
donna contiene percentualmente una minore quantità di acqua in quanto ha una
maggiore percentuale di tessuto adiposo.
Alcuni consigli utili:
 Asseconda sempre il senso di sete, anzi, cerca di anticiparlo
 I bambini sono più esposti al rischio di disidratazione
 Bevi lentamente, soprattutto se l’acqua è fredda, per evitare pericolose
 congestioni
 Le persone anziane devono bere frequentemente, anche se non avverto-
 no lo stimolo della sete
3. Scegli cibi ricchi di fibre

Alimenti come cereali integrali, legumi, frutta e verdura, oltre a for-
nire carboidrati (zuccheri complessi), aumentano la quota di fibra
alimentare. Le fibre sono divise in solubili e insolubili. Queste ultime
non vengono “digerite” e la loro principale funzione è quella di rego-
lare il transito intestinale; le fibre solubili (contenute in frutta, legu-
mi e alcuni ortaggi) invece sono metabolizzate dalla microflora inte-
stinale e aiutano l’organismo ad assimilare i vari nutrienti assunti
attraverso il cibo.
Alcune di queste fibre solubili sono dette anche prebiotici perché sti-
molano la crescita di specifici batteri buoni residenti nell’intestino e
aiutano a mantenere un buon equilibrio della microflora intestinale.
4. Riduci zuccheri e dolci

Nell’alimentazione abituale le fonti più importanti di zuccheri sono gli alimenti
e le bevande dolci. Lo zucchero comune (saccarosio) viene estratto dalla bar-
babietola e dalla canna da zucchero. In quantità minori lo zucchero è presen-
te anche nella frutta matura e nel miele, che contengono fruttosio e glucosio.
Nel latte invece è contenuto il lattosio.
Gli zuccheri semplici sono facilmente assorbiti dall’organismo umano e il loro
consumo di zuccheri provoca un rapido innalzamento della concentrazione di
glucosio nel sangue (glicemia). Questo è un evento svantaggioso per chi,
come i soggetti diabetici, ha difficoltà ad utilizzare il glucosio a livello cellula-
re. Tuttavia anche chi è diabetico deve inserire nella sua dieta gli zuccheri,
purché consumati in quantità controllate e accompagnati da altri alimenti,
soprattutto da fibra alimentare, che ne rallentano l’assorbimento.
Gli zuccheri semplici possono essere consumati come fonte di energia per
l’organismo nei limiti del 10-15% dell’apporto calorico giornaliero (per una
dieta media di 2100 calorie, equivale a 56-84 grammi). Particolare attenzione
va riservata ai casi di diabete o di intolleranza glucidica.




Alcuni consigli utili:
  Limita il consumo di bevande dolci, di merendine e di dessert in genere.
  Preferisci l’assunzione durante il pasto
  Prediligi i prodotti da forno, che contengono meno grasso e zucchero e
  più amido (come biscotti, torte non farcite, ecc.)
  Utilizza in quantità controllata i prodotti dolci da spalmare (quali marmella-
  te, confetture di frutta, miele, ecc.)
  Lavati i denti dopo aver mangiato alimenti dolci per evitare l’insorgenza della carie
5. Grassi: preferisci la qualità e riduci la quantità

Per stare bene è necessario introdurre nell’organismo anche una certa
quantità di grassi perché apportano acidi grassi essenziali (famiglia degli
omega-6 e degli omega-3) e favoriscono l’assorbimento delle vitamine lipo-
solubili (A, D, E, K) e dei carotenoidi. Un eccessivo consumo di grassi nel-
l’alimentazione abituale rappresenta però un fattore di rischio per l’insorgen-
za di obesità, malattie cardiovascolari e tumori.
Le quantità di grassi che assicurano un buono stato di salute variano da perso-
na a persona: per un adulto si suggerisce la quantità che apporta il 25% delle
calorie complessive della dieta, senza superare il 30%. Così, ad esempio, in
una dieta da 2100 calorie quelle da grassi possono variare da 525 a 630, cor-
rispondenti a 58-70 grammi. Per i bambini di età inferiore ai 3 anni, invece, la
quota di grassi alimentari può essere più elevata.
I grassi sono molto diversi dal punto di vista qualitativo: varia infatti la loro
composizione chimica, ed in particolare quella in acidi grassi (che possono
essere saturi, insaturi e trans). La diversa qualità dei grassi può avere effet-
ti importanti sullo stato di nutrizione e di salute dell’uomo (meglio preferire
i grassi di maggiore qualità, come quelli insaturi e polinsaturi).




Alcuni consigli utili:
  Per condire scegli gli olii vegetali (in particolare l’olio di oliva) ricchi in
  acidi grassi insaturi
  Riduci i grassi di origine animale, ricchi invece di acidi grassi saturi e trans,
  che possono essere dannosi per le arterie
  Aumenta il consumo di pesce, ricco in acidi grassi polinsaturi, della famiglia
  degli omega-3, che possono ridurre il rischio di malattie cardiovascolari
6. Integra l’alimentazione quotidiana con i probiotici

Integra l’alimentazione quotidiana con i probiotici, batteri “buoni” che arrivano vivi
e attivi nell’intestino dove, se assunti in quantità adeguate, apportano benefici
all’organismo (definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS – e
dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura – FAO).

Secondo tale definizione, il probiotico deve:
  superare la barriera gastrica
  arrivare vivo e attivo, in quantità adeguate, nell’intestino
  aderire alle cellule intestinali
  colonizzare l’intestino
  essere sicuro per l’impiego umano

Inoltre i benefici che può apportare all’organismo devono essere
dimostrati scientificamente.
Molti studi evidenziano come il consumo regolare di probiotici può aiu-
tare a mantenere in equilibrio la flora intestinale, contribuire alla
salute dell’intestino e, quindi, supportare il sistema immunitario, che
risiede principalmente in questo organo.



Lo sapevi che:
  Non tutti i fermenti lattici sono probiotici
  Le proprietà probiotiche variano tra individui batterici (i ceppi). Ecco perché è
  importante che ogni prodotto probiotico in commercio riporti chiaramente il
  nome e la quantità del ceppo probiotico in esso contenuto
Alcuni consigli utili:
  Inserisci quotidianamente un probiotico nella tua dieta
  I probiotici non persistono nell’intestino per lungo tempo, è pertanto una
  buona abitudine assumerli con continuità per garantirne l’efficacia




7. Limita il consumo di alcol e smetti di fumare

Preferisci le bevande a basso tenore alcolico, come vino e birra. Consumali
comunque con moderazione durante i pasti. Il vino in piccole dosi, in partico-
lare quello rosso, risulta protettivo per l’organismo perché ricco di fenoli.
Per dose di vino moderata s’intende: 2-3 bicchieri per l’uomo e 1-2 per la
donna. Questo è il limite massimo al di sopra del quale gli effetti negativi
cominciano a prevalere su quelli positivi.




Alcuni consigli utili:
  Consuma con moderazione bevande alcoliche, durante i pasti o immediata-
  mente prima o dopo mangiato
  Preferisci le bevande a basso tenore alcolico
  Evita l’assunzione di alcol durante l’infanzia, l’adolescenza, la gravidanza e
  l’allattamento, e riducila se sei anziano
  Non consumare bevande alcoliche prima di guidare o prima di utilizzare appa-
  recchiature pericolose
  Se assumi farmaci evita o riduci il consumo di alcol, a meno che tu non abbia
  ottenuto esplicita autorizzazione da parte del medico curante
  Riduci l’assunzione di bevande alcoliche se sei in sovrapeso o se presenti
  una familiarità per diabete, obesità, ipertrigliceridemia
8. Muoviti

Gli esperti sono tutti concordi nel dire che uno stile di vita poco attivo
rappresenta un fattore di rischio per la salute. Al contrario, un livello
medio/alto di attività fisica rappresenta lo strumento migliore per
prevenire molte malattie (tra cui l’ipertensione e l'osteoporosi senile).

Nei bambini l’attività fisica permette lo sviluppo di uno scheletro più
robusto e negli anziani riduce la probabilità di fratture. Anche in età
avanzata, una vita fisicamente attiva consente di mantenere efficienti le
masse muscolari ed ossee.

Per stile di vita fisicamente attivo s’intende un comportamento che
permetta di mantenere un costante movimento muscolare, anche nel-
l'espletamento delle attività quotidiane.




Alcuni consigli utili:
  Ogni qual volta è possibile, cammina invece di usare l'auto, sali e scendi le
  scale piuttosto che usare l'ascensore
  Il movimento regolare migliora la circolazione, accelera il metabolismo, aumenta
  il buonumore e aiuta a mantenere il peso corporeo nella norma, contributo fonda-
  mentale per vivere meglio e più a lungo
  Se possibile, quattro o cinque volte la settimana, svolgi un'attività fisica di
  almeno venti minuti, piuttosto che una prolungata e faticosa sessione in pale-
  stra una volta alla settimana
9. Controlla lo stress

Nell’intestino risiede un vero e proprio sistema nervoso enterico che regola
tutte le funzioni dell’apparato digerente. Al passaggio del cibo le cellule del-
l’intestino inviano numerosi segnali al cervello e si stima che l’intestino sia il
responsabile del 90% dei segnali che arrivano al sistema nervoso centrale.
Diversi fattori come l’assunzione di cibo, i suoni, i colori, le emozioni,
influenzano il rilascio di serotonina, neurotrasmettitore responsabile anche
della sensazione di benessere.

Stress, ansia, emozioni, dolore influenzano l'intestino alterandone il corret-
to funzionamento. Ma è vero anche il contrario: dieta e disordini intestinali
sono strettamente collegati a variazioni dell'umore. Insomma, nell’intestino
c'è “un cervello” che assimila e digerisce non solo il cibo, ma anche infor-
mazioni, sensazioni, emozioni di provenienza esterna. Un intestino sano è
sinonimo di gioia di vivere, leggerezza, funzionalità del corpo. Al contrario,
trascurare l’intestino porta ad uno stato di “costipazione” psico-fisica che
rende ogni azione pesante e difficoltosa.




Alcuni consigli utili:
  Concediti le giuste ore di sonno per ricaricare il tuo organismo e affron-
  tare con energia le attività della giornata
  Non rimuginare troppo e butta via le cose inutili. Non precluderti ai pia-
  ceri della vita
  Tieni sotto controllo lo stress che può influire negativamente sul corpo, causando
  stanchezza e disturbi, tra cui l’alterazione della microflora intestinale
10. Esprimi la tua creatività

Ritagliati un piccolo spazio solo per te: qualsiasi
attività che stimoli la creatività, liberandoti dagli
schemi e dagli obblighi della vita quotidiana, ha
un effetto positivo sull’umore e sul benessere
psico-fisico. Un’attività creativa può farti dimenti-
care le preoccupazioni e la tensione accumulata
durante la giornata, facendoti sentire disteso e a
tuo agio.

Essere creativi non significa solamente esprimer-
si secondo schemi prefissati, attraverso la pittu-
ra, la scultura o la scrittura, al contrario si può
esprimere la propria creatività nel ballo, in cucina,
nell’inventare giochi con i figli o nel preparare la
tavola per l’arrivo degli ospiti. Individua le attività
che ti permettono di sentirti maggiormente a tuo
agio e dedicati a queste con regolarità.
COME MIGLIORARE L’ATTIVITÀ
DELL’APPARATO DIGERENTE (O INTESTINALE)


Stitichezza
Si intende la persistente difficoltà a defecare e/o un mancato benessere dopo
l’atto evacuativo, quale che sia la frequenza delle scariche. Alcuni individui che
non hanno ancora scaricato da una settimana possono non lamentare disturbi
particolari, mentre altri stanno malissimo anche se “saltano” un solo giorno.

Nel caso di stitichezza insorta da poco tempo è bene chiedersi se sono cambia-
te le abitudini alimentari, l’apporto giornaliero di liquidi o l’attività fisica. Se invece
la stitichezza è presente da anni, è bene assicurarsi il giusto apporto di fibra
alimentare (circa 20-30 g/die). Per azione dei batteri intestinali le fibre vengono
fermentate, in particolare quelle solubili (presenti in frutta e legumi), aumentando
la produzione di gas. Per ridurre questo inconveniente è bene introdurle gradual-
mente nell’arco della giornata.

Un altro aspetto fondamentale è l’assunzione di liquidi. L’acqua deve essere
assunta, non tanto per farla arrivare fino al colon (considerando che nei tratti supe-
riori viene comunque in parte assorbita) ma perché il tono della muscolatura inte-
stinale, responsabile dei movimenti propulsivi, è meno efficace in caso di disidra-
tazione. Anche l’attività fisica può incidere sull’attività intestinale. Svolgere quoti-
dianamente del movimento, migliora la regolarità dell’evacuazione.
E per finire, se si salta ogni tanto l’evacuazione, non è necessario ricorrere subi-
to a purganti o lassativi. Se questo non provoca dolore o malessere si può aspet-
tare un giorno o due.
Colon irritabile
Spesso indicato erroneamente come colite spastica, il colon irritabile è carat-
terizzato da sintomi persistenti e dolorosi, spesso associati alla cattiva dige-
stione (dispepsia) e dall’assenza di una base organica. Il mal di pancia è corre-
lato spesso a stitichezza, diarrea o alternanza delle due.

Nelle forme lievi il colon irritabile non altera la vita di chi ne soffre e più del
50% dei pazienti non si rivolge al medico, ma in una minoranza di casi è tale
da influire sulla qualità di vita. Alla base del dolore vi sono frequenti e disarmo-
nici spasmi a vari livelli muscolari del colon, associati ad un disordine dei
movimenti intestinali. Queste alterazioni sono più o meno associate ad altri
fattori come il carattere, l’emotività e un’intolleranza verso certi cibi, in parti-
colare il latte e i suoi derivati.

Alcuni rimedi possono essere utili in caso di mal di pancia per disordini alimen-
tari e comportamentali o per assunzione di farmaci che gravano sull’intestino:

  Evitare l’assunzione eccessiva di alimenti. È corretto, infatti, dire che
  non ci si dovrebbe alzare da tavola con la pancia troppo piena
  Seguire una corretta alimentazione: segui le stesse indicazioni alimentari
  suggerite nel caso di “gonfiore addominale”
  Evitare le bevande ghiacciate, specie se gasate
  Evitare o limitare gli alimenti che già in passato hanno provocato mal di pancia
  Se si fa uso di lassativi, verificare se il mal di pancia si presenta o peggiora
  solo in concomitanza della loro assunzione
  Se si assume qualche tisana di composizione non precisata, verificare se
  sospendendone l’assunzione per qualche giorno il mal di pancia scompare
Gonfiore addominale
La pancia gonfia è un disturbo molto comune. Può presentarsi come sensazione
di distensione addominale o associarsi a dolore sordo e persistente. Di solito si
percepisce un senso di miglioramento con l’eliminazione dell’aria attraverso i
flati. In realtà il gonfiore non è dato da un eccesso di gas intestinale presente, ma
dall’aumentata sensibilità della mucosa intestinale che percepisce come stimolo
doloroso una quantità di gas che nel soggetto normale non provoca alcuna sinto-
matologia. Oppure può essere presente un disordine nei movimenti dell’intestino
che non permettono un’omogenea distribuzione del gas in tutto il viscere, ma lo
concentrano solo in alcuni segmenti dando luogo a distensioni distrettuali.
Nei soggetti che soffrono di questo disturbo la più importante avvertenza è quel-
la di limitare (e non escludere) gli alimenti che sviluppano gas:

  frutta: mele, banane, prugne, albicocche, uva, uva passa, melone, anguria
  ortaggi e legumi: fagioli, ceci, fave, cipolla, broccoli, ravanelli, cetrioli, cavoli, piselli
  alimenti ricchi di fibra: crusca, pane integrale
  grassi in genere e particolarmente i grassi fritti
  dolci ricchi di creme e panna
  bevande gasate

Anche l’uso di probiotici potrebbe apportare dei vantaggi. Raggiungendo
l’intestino vivi e attivi, questi possono ridurre la crescita dei batteri noci-
vi e contribuire al mantenimento della flora batterica intestinale.
Alito cattivo
Nella stragrande maggioranza dei soggetti con alitosi, non è presente alcuna
patologia importante. Può essere, però, penalizzante per chi ne soffre e per
chi gli sta vicino.
Le possibili cause sono le infezioni al cavo orale (stomatiti, gengiviti, tonsilliti). In real-
tà sono eventi sporadici e limitati nel tempo. Particolare attenzione deve essere
riservata alla scarsa igiene orale che favorisce lo sviluppo di batteri comunemente
presenti nel cavo orale e/o sulla lingua che producono sostanze maleodoranti.

Anche la ridotta produzione di saliva riduce il lavaggio fisiologico della cavità
orale, dei denti e delle gengive, diminuendo la deglutizione dei germi che pro-
liferano in bocca. Inoltre alcuni cibi o sostanze derivate da alimenti come
aglio, cipolla, ma soprattutto grassi animali, danno luogo a composti volatili,
che si eliminano con il respiro. Questa potrebbe essere la causa più comune
dell’alitosi senza causa apparente.




Alcuni consigli utili:
  Controllare regolarmente la situazione dentaria
  Pulire accuratamente i denti dopo ogni pasto
  Sciogliere in bocca caramelle gommose alla menta o alla frutta
  o masticare gomma americana per aumentare il flusso salivare
  Evitare eccessi dietetici, limitando cibi grassi, fritti e formaggi
  Evitare bevande gasate, per limitare la dilatazione dello stomaco
  e conseguenti eruttazioni
Diarrea
La diarrea può essere considerata acuta quando dura pochi giorni, mentre si defi-
nisce cronica se dura più di un mese. Nelle forme lievi è un disturbo fastidioso,
ma in quelle severe la qualità della vita può risultare compromessa. A prescinde-
re dalla consistenza delle feci, per diarrea si intendono più di tre scariche al gior-
no. Diversa è l’incontinenza fecale, cioè quando si ha un’incapacità di bloccare la
fuoriuscita dal retto di materiale fecale.

Tra le cause principali della diarrea acuta le più comuni sono le infezioni
virali, le infezioni batteriche, l’uso di antibiotici o l’assunzione di
bevande fredde o ghiacciate. In alcuni casi, chi è intollerante al lattosio,
manca cioè dell’enzima (lattasi) che digerisce lo zucchero del latte, può
avere diarrea perché il lattosio non digerito richiama acqua nell’intestino.

Per quanto riguarda la diarrea cronica le cause più comuni sono il colon irri-
tabile, la colite ulcerosa e il morbo di Crohn, le malattie che causano un difet-
to di assorbimento e le diverse resezioni intestinali.

In sintesi si può avere diarrea in caso di:
   un accelerato transito intestinale con diminuito assorbimento
   lesioni o asportazioni anatomiche con conseguente diminuzione
   della superficie dell’intestino
   aumento di liquidi che superano la capacità di assorbimento intestinale
Alcuni consigli in caso di diarrea (acuta):
 Abolire cibi o bevande assunte poco prima dell’esordio del sintomo
 Ridurre o abolire per qualche giorno latte e latticini
 Evitare cibi grassi, speziati e piccanti
 Evitare il caffè (anche quello decaffeinato esalta la motilità intestinale)
 Ripristinare i liquidi persi con la diarrea bevendo almeno 1,5 litro/die, fra-
 zionandoli nella giornata. Preferire acqua, camomilla, o bevande arricchite
 con sali minerali
 Riprendere gradualmente l’alimentazione con i cibi solidi, iniziando con quelli
 più facilmente digeribili (riso, pasta, cereali, carni)
TABELLE SUPPLEMENTARI



                          NUMERO DI PORZIONI CONSIGLIATE
                            PER CATEGORIA DI ALIMENTI

Le porzioni sono divise in base alle calorie totali:
1700 kcal (età < 6anni; anziani)
2100 kcal (adolescenti femmine, donne e uomini con lavoro e vita sedentaria)
2600 kcal (adolescenti maschi, donne e uomini con moderata attività fisica)




GRUPPO DI ALIMENTI                                   PORZIONI CONSIGLIATE AL GIORNO
                                       1700 Kcal               2100 Kcal              2600 Kcal
CEREALI E TUBERI
PANE                                   3                       5                      6
PRODOTTI DA FORNO                      1                       1                      2
PASTA/RISO                             1                       1                      1-2
PATATE                                 1 (A SETT.)             2 (A SETT.)            2 (A SETT.)

ORTAGGI E FRUTTA
ORTAGGI E INSALATA                     2                       2                      2
FRUTTA/SUCCO DI FRUTTA                 3                       3                      4

CARNE, PESCE, UOVA, LEGUMI             1-2                     2                      2

LATTE E DERIVATI
LATTE E YOGURT                         3                       3                      3
FORMAGGIO                              2 (A SETT.)             3 (A SETT.)            3 (A SETT.)

GRASSI DA CONDIMENTO                   3                       3                      4
Che cosa si intende per una porzione? Dipende dall’alimento. Ecco qui di seguito
alcune indicazioni utili per valutare l’apporto giornaliero dei diversi alimenti.



                           DEFINIZIONE DI PORZIONI STANDARD
                            PER DIVERSI GRUPPI DI ALIMENTI
GRUPPO DI ALIMENTI                            PORZIONI                                      PESO (g)
CEREALI E TUBERI
PANE                                          1 ROSETTA PICCOLA/1 FETTA MEDIA                      50
PRODOTTI DA FORNO                             2-4 BISCOTTI/5 FETTE BISCOTTATE                      20
PASTA/RISO                                    1 PORZIONE MEDIA                                     80
PASTA FRESCA                                  1 PORZIONE PICCOLA                                  120
PATATE                                        2 PATATE PICCOLE                                    200

ORTAGGI E FRUTTA
INSALATA                                      1 PORZIONE MEDIA                                     50
ORTAGGI                                       1 PORZIONE MEDIA                                    250
FRUTTA/SUCCO DI FRUTTA                        1 FRUTTO MEDIO                                      150

CARNE, PESCE, UOVA, LEGUMI
CARNE FRESCA                                  1 FETTINA PICCOLA                                  70
SALUMI                                        3-4 FETTE MEDIE DI PROSCIUTTO                      50
PESCE                                         1 PORZIONE PICCOLA                                100
UOVA                                          1 UOVO                                             60
LEGUMI SECCHI                                 1 PORZIONE MEDIA                                   30
LEGUMI SECCHI                                 1 PORZIONE MEDIA                               80-120

LATTE E DERIVATI
LATTE                                         1   BICCHIERE                                       125
YOGURT                                        1   VASETTO                                         125
FORMAGGIO FRESCO                              1   PORZIONE MEDIA                                  100
FORMAGGIO STAGIONATO                          1   PORZIONE MEDIA                                   50

GRASSI DA CONDIMENTO
OLIO                                          1 CUCCHIAIO                                         10
BURRO                                         1 PORZIONE                                          10
MARGARINA                                     1 PORZIONE                                          10




Bibliografia
Linee Guida per una sana alimentazione (2003). Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e
Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione.

G. Dobrilla. La digestione “difficile”. Il Pensiero Scientifico Editore.
Questo volume è stato redatto in collaborazione
con l’Associazione di Dietetica e Nutrizione Clinica ONLUS (ADI)
Email: adicentral@libero.it




YAKULT ITALIA srl
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Alimentazione e stili di vita 2008

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  • 3. ALIMENTAZIONE E STILE DI VITA: UN INTESTINO SANO PORTA AD UNA VITA PIÙ LUNGA E PIÙ SANA L’intestino è un organo molto importante, perché responsabile di funzioni neces- sarie al sostentamento e al benessere dell’organismo, come l’assorbimento di nutrienti e di energia, l’assorbimento di acqua e la protezione dagli agenti ester- ni (virus, batteri e sostanze tossiche). Ecco perché mantenere il proprio intestino in salute significa prendersi cura del proprio organismo. Sono molti i fattori che possono influenzare la salute dell’intestino: l’alimentazio- ne, l’esercizio fisico, l’età ma anche lo stato emotivo e lo stress. Questo volumetto intende dare alcuni semplici consigli per abituarsi ogni giorno a pensare di più a se stessi e alla salute del proprio intestino.
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  • 5. ALIMENTAZIONE E STILE DI VITA Oggi si parla spesso di benessere, ma non è facile tradurre nella pratica quotidiana i modelli proposti. Eppure è importante occuparsi di se stessi e del proprio organismo, perché il benessere si costruisce giorno per giorno. Ecco allora dieci regole per migliorare le proprie abitudini alimentari e non solo. 1. Segui una dieta varia e bilanciata Ogni giorno il corpo ha bisogno di ricevere tutti i nutrienti necessari al suo sostentamento e allo svolgimento delle funzioni vitali. Perciò dobbiamo introdurre quotidianamente nel nostro organismo il quantitativo adeguato per ogni gruppo di alimenti: cereali e tuberi, frutta e ortaggi, latte e deriva- ti, carne, pesce e uova, grassi da condimento (vedi le tabelle supplementa- ri per sapere quali sono le porzioni giornaliere consigliate). Controllare il quantitativo di alimenti che introduciamo giornalmente è impor- tante per controllare il peso corporeo. Esso, infatti, è il risultato del seguen- te “bilancio energetico”: Peso corporeo = Calorie in ENTRATA – Calorie in USCITA Quindi se si introduce più energia di quanta se ne consuma, l'eccesso si accumula nel corpo sotto forma di grasso, determinando un aumento di peso. Se invece si introduce meno energia di quanta se ne consuma, il corpo deve utilizzare le sue riserve per far fronte alle richieste energetiche.
  • 6. Per mantenere il peso sotto controllo è necessario seguire una dieta varia e bilanciata ed è altrettanto importante condurre una regolare attività fisica. Come valutare il proprio peso corporeo? Si deve calcolare il proprio Indice di Massa Corporea (IMC) e verificare che sia compreso tra 18,5 e 25. SCHEMA PER LA VALUTAZIONE DEL PESO CORPOREO NEGLI ADULTI (>18 ANNI) MAGREZZA MODERATA IMC 16,0 17,0 MAGREZZA GRAVE SOTTOPESO NORMOPESO SOVRAPPESO ALTEZZA (m) IMC 18,5 IMC 25,0 2,00 1,95 IMC 30 1,90 1,85 OBESITÀ 1,80 MODERATA 1,75 1,70 IMC 40 1,65 1,60 OBESITÀ 1,55 GRAVE 1,50 1,45 1,40 40,0 45,0 50,0 55,0 60,0 65,0 70,0 75,0 80,0 85,0 90,0 95,0 100,0 105,0 110,0 PESO (kg) Immagine tratta dalle: Linee Guida per una sana alimentazione (2003). Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione.
  • 7. Formula per calcolare l’Indice di Massa Corporea (IMC) IMC = Peso (Kg) : Statura (m) : Statura (m) Esempio. Un uomo di 75 Kg e alto 1,80 m, avrà un IMC pari a 75: 1,80 : 1,80 = 21,6 COME LEGGERE L’IMC? IMC CATEGORIE IMC CATEGORIE < 16 MAGREZZA GRAVE 25-30 SOVRAPESO 16-17 MAGREZZA MODERATA 30-40 OBESITÀ MODERATA 17-18,5 SOTTOPESO > 40 OBESITÀ GRAVE 18,5-25 PESO NORMALE Tabella tratta dalle: Linee Guida per una sana alimentazione (2003). Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione. Alcuni consigli utili: Abituati a muoverti un po’ ogni giorno: cammina, sali e scendi le scale, ecc. In caso di sovrapeso: consulta il medico, mangia meno ma ricordati di aumen- tare le "uscite" energetiche svolgendo una maggiore attività fisica In caso di sottopeso: consulta il medico, mantieni un giusto livello di attività fisica e un’alimentazione variata ed equilibrata Una buona dieta dimagrante deve sempre includere tutti gli alimenti in maniera quanto più possibile equilibrata
  • 8. 2. Bevi molta acqua L’acqua è un costituente indispensabile per l’organismo umano. La sua presenza, infatti, è essenziale per: tutti i processi fisiologici e le reazioni biochimiche che avvengono nel nostro corpo eliminare le scorie regolare la temperatura corporea mantenere elastiche e compatte la pelle e le mucose ammortizzare il peso corporeo nelle articolazioni e nei tessuti garantire la giusta consistenza del contenuto intestinale Gli esperti raccomandano di bere almeno 1,5 - 2 litri di acqua al giorno per idrata- re l’organismo e stimolare la regolarità dell’intestino. Meglio bere frequentemente nella giornata e in piccole quantità. ACQUA E PESO CORPOREO Il nostro organismo è formato principalmente da acqua (l’acqua rappresenta il 75% del peso corporeo nel neonato e il 55-60% nell’adulto). A partire dall’adolescenza si evidenziano le differenze tra i sessi: il corpo della donna contiene percentualmente una minore quantità di acqua in quanto ha una maggiore percentuale di tessuto adiposo.
  • 9. Alcuni consigli utili: Asseconda sempre il senso di sete, anzi, cerca di anticiparlo I bambini sono più esposti al rischio di disidratazione Bevi lentamente, soprattutto se l’acqua è fredda, per evitare pericolose congestioni Le persone anziane devono bere frequentemente, anche se non avverto- no lo stimolo della sete
  • 10. 3. Scegli cibi ricchi di fibre Alimenti come cereali integrali, legumi, frutta e verdura, oltre a for- nire carboidrati (zuccheri complessi), aumentano la quota di fibra alimentare. Le fibre sono divise in solubili e insolubili. Queste ultime non vengono “digerite” e la loro principale funzione è quella di rego- lare il transito intestinale; le fibre solubili (contenute in frutta, legu- mi e alcuni ortaggi) invece sono metabolizzate dalla microflora inte- stinale e aiutano l’organismo ad assimilare i vari nutrienti assunti attraverso il cibo. Alcune di queste fibre solubili sono dette anche prebiotici perché sti- molano la crescita di specifici batteri buoni residenti nell’intestino e aiutano a mantenere un buon equilibrio della microflora intestinale.
  • 11. 4. Riduci zuccheri e dolci Nell’alimentazione abituale le fonti più importanti di zuccheri sono gli alimenti e le bevande dolci. Lo zucchero comune (saccarosio) viene estratto dalla bar- babietola e dalla canna da zucchero. In quantità minori lo zucchero è presen- te anche nella frutta matura e nel miele, che contengono fruttosio e glucosio. Nel latte invece è contenuto il lattosio. Gli zuccheri semplici sono facilmente assorbiti dall’organismo umano e il loro consumo di zuccheri provoca un rapido innalzamento della concentrazione di glucosio nel sangue (glicemia). Questo è un evento svantaggioso per chi, come i soggetti diabetici, ha difficoltà ad utilizzare il glucosio a livello cellula- re. Tuttavia anche chi è diabetico deve inserire nella sua dieta gli zuccheri, purché consumati in quantità controllate e accompagnati da altri alimenti, soprattutto da fibra alimentare, che ne rallentano l’assorbimento. Gli zuccheri semplici possono essere consumati come fonte di energia per l’organismo nei limiti del 10-15% dell’apporto calorico giornaliero (per una dieta media di 2100 calorie, equivale a 56-84 grammi). Particolare attenzione va riservata ai casi di diabete o di intolleranza glucidica. Alcuni consigli utili: Limita il consumo di bevande dolci, di merendine e di dessert in genere. Preferisci l’assunzione durante il pasto Prediligi i prodotti da forno, che contengono meno grasso e zucchero e più amido (come biscotti, torte non farcite, ecc.) Utilizza in quantità controllata i prodotti dolci da spalmare (quali marmella- te, confetture di frutta, miele, ecc.) Lavati i denti dopo aver mangiato alimenti dolci per evitare l’insorgenza della carie
  • 12. 5. Grassi: preferisci la qualità e riduci la quantità Per stare bene è necessario introdurre nell’organismo anche una certa quantità di grassi perché apportano acidi grassi essenziali (famiglia degli omega-6 e degli omega-3) e favoriscono l’assorbimento delle vitamine lipo- solubili (A, D, E, K) e dei carotenoidi. Un eccessivo consumo di grassi nel- l’alimentazione abituale rappresenta però un fattore di rischio per l’insorgen- za di obesità, malattie cardiovascolari e tumori. Le quantità di grassi che assicurano un buono stato di salute variano da perso- na a persona: per un adulto si suggerisce la quantità che apporta il 25% delle calorie complessive della dieta, senza superare il 30%. Così, ad esempio, in una dieta da 2100 calorie quelle da grassi possono variare da 525 a 630, cor- rispondenti a 58-70 grammi. Per i bambini di età inferiore ai 3 anni, invece, la quota di grassi alimentari può essere più elevata. I grassi sono molto diversi dal punto di vista qualitativo: varia infatti la loro composizione chimica, ed in particolare quella in acidi grassi (che possono essere saturi, insaturi e trans). La diversa qualità dei grassi può avere effet- ti importanti sullo stato di nutrizione e di salute dell’uomo (meglio preferire i grassi di maggiore qualità, come quelli insaturi e polinsaturi). Alcuni consigli utili: Per condire scegli gli olii vegetali (in particolare l’olio di oliva) ricchi in acidi grassi insaturi Riduci i grassi di origine animale, ricchi invece di acidi grassi saturi e trans, che possono essere dannosi per le arterie Aumenta il consumo di pesce, ricco in acidi grassi polinsaturi, della famiglia degli omega-3, che possono ridurre il rischio di malattie cardiovascolari
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  • 14. 6. Integra l’alimentazione quotidiana con i probiotici Integra l’alimentazione quotidiana con i probiotici, batteri “buoni” che arrivano vivi e attivi nell’intestino dove, se assunti in quantità adeguate, apportano benefici all’organismo (definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS – e dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura – FAO). Secondo tale definizione, il probiotico deve: superare la barriera gastrica arrivare vivo e attivo, in quantità adeguate, nell’intestino aderire alle cellule intestinali colonizzare l’intestino essere sicuro per l’impiego umano Inoltre i benefici che può apportare all’organismo devono essere dimostrati scientificamente. Molti studi evidenziano come il consumo regolare di probiotici può aiu- tare a mantenere in equilibrio la flora intestinale, contribuire alla salute dell’intestino e, quindi, supportare il sistema immunitario, che risiede principalmente in questo organo. Lo sapevi che: Non tutti i fermenti lattici sono probiotici Le proprietà probiotiche variano tra individui batterici (i ceppi). Ecco perché è importante che ogni prodotto probiotico in commercio riporti chiaramente il nome e la quantità del ceppo probiotico in esso contenuto
  • 15. Alcuni consigli utili: Inserisci quotidianamente un probiotico nella tua dieta I probiotici non persistono nell’intestino per lungo tempo, è pertanto una buona abitudine assumerli con continuità per garantirne l’efficacia 7. Limita il consumo di alcol e smetti di fumare Preferisci le bevande a basso tenore alcolico, come vino e birra. Consumali comunque con moderazione durante i pasti. Il vino in piccole dosi, in partico- lare quello rosso, risulta protettivo per l’organismo perché ricco di fenoli. Per dose di vino moderata s’intende: 2-3 bicchieri per l’uomo e 1-2 per la donna. Questo è il limite massimo al di sopra del quale gli effetti negativi cominciano a prevalere su quelli positivi. Alcuni consigli utili: Consuma con moderazione bevande alcoliche, durante i pasti o immediata- mente prima o dopo mangiato Preferisci le bevande a basso tenore alcolico Evita l’assunzione di alcol durante l’infanzia, l’adolescenza, la gravidanza e l’allattamento, e riducila se sei anziano Non consumare bevande alcoliche prima di guidare o prima di utilizzare appa- recchiature pericolose Se assumi farmaci evita o riduci il consumo di alcol, a meno che tu non abbia ottenuto esplicita autorizzazione da parte del medico curante Riduci l’assunzione di bevande alcoliche se sei in sovrapeso o se presenti una familiarità per diabete, obesità, ipertrigliceridemia
  • 16. 8. Muoviti Gli esperti sono tutti concordi nel dire che uno stile di vita poco attivo rappresenta un fattore di rischio per la salute. Al contrario, un livello medio/alto di attività fisica rappresenta lo strumento migliore per prevenire molte malattie (tra cui l’ipertensione e l'osteoporosi senile). Nei bambini l’attività fisica permette lo sviluppo di uno scheletro più robusto e negli anziani riduce la probabilità di fratture. Anche in età avanzata, una vita fisicamente attiva consente di mantenere efficienti le masse muscolari ed ossee. Per stile di vita fisicamente attivo s’intende un comportamento che permetta di mantenere un costante movimento muscolare, anche nel- l'espletamento delle attività quotidiane. Alcuni consigli utili: Ogni qual volta è possibile, cammina invece di usare l'auto, sali e scendi le scale piuttosto che usare l'ascensore Il movimento regolare migliora la circolazione, accelera il metabolismo, aumenta il buonumore e aiuta a mantenere il peso corporeo nella norma, contributo fonda- mentale per vivere meglio e più a lungo Se possibile, quattro o cinque volte la settimana, svolgi un'attività fisica di almeno venti minuti, piuttosto che una prolungata e faticosa sessione in pale- stra una volta alla settimana
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  • 18. 9. Controlla lo stress Nell’intestino risiede un vero e proprio sistema nervoso enterico che regola tutte le funzioni dell’apparato digerente. Al passaggio del cibo le cellule del- l’intestino inviano numerosi segnali al cervello e si stima che l’intestino sia il responsabile del 90% dei segnali che arrivano al sistema nervoso centrale. Diversi fattori come l’assunzione di cibo, i suoni, i colori, le emozioni, influenzano il rilascio di serotonina, neurotrasmettitore responsabile anche della sensazione di benessere. Stress, ansia, emozioni, dolore influenzano l'intestino alterandone il corret- to funzionamento. Ma è vero anche il contrario: dieta e disordini intestinali sono strettamente collegati a variazioni dell'umore. Insomma, nell’intestino c'è “un cervello” che assimila e digerisce non solo il cibo, ma anche infor- mazioni, sensazioni, emozioni di provenienza esterna. Un intestino sano è sinonimo di gioia di vivere, leggerezza, funzionalità del corpo. Al contrario, trascurare l’intestino porta ad uno stato di “costipazione” psico-fisica che rende ogni azione pesante e difficoltosa. Alcuni consigli utili: Concediti le giuste ore di sonno per ricaricare il tuo organismo e affron- tare con energia le attività della giornata Non rimuginare troppo e butta via le cose inutili. Non precluderti ai pia- ceri della vita Tieni sotto controllo lo stress che può influire negativamente sul corpo, causando stanchezza e disturbi, tra cui l’alterazione della microflora intestinale
  • 19. 10. Esprimi la tua creatività Ritagliati un piccolo spazio solo per te: qualsiasi attività che stimoli la creatività, liberandoti dagli schemi e dagli obblighi della vita quotidiana, ha un effetto positivo sull’umore e sul benessere psico-fisico. Un’attività creativa può farti dimenti- care le preoccupazioni e la tensione accumulata durante la giornata, facendoti sentire disteso e a tuo agio. Essere creativi non significa solamente esprimer- si secondo schemi prefissati, attraverso la pittu- ra, la scultura o la scrittura, al contrario si può esprimere la propria creatività nel ballo, in cucina, nell’inventare giochi con i figli o nel preparare la tavola per l’arrivo degli ospiti. Individua le attività che ti permettono di sentirti maggiormente a tuo agio e dedicati a queste con regolarità.
  • 20. COME MIGLIORARE L’ATTIVITÀ DELL’APPARATO DIGERENTE (O INTESTINALE) Stitichezza Si intende la persistente difficoltà a defecare e/o un mancato benessere dopo l’atto evacuativo, quale che sia la frequenza delle scariche. Alcuni individui che non hanno ancora scaricato da una settimana possono non lamentare disturbi particolari, mentre altri stanno malissimo anche se “saltano” un solo giorno. Nel caso di stitichezza insorta da poco tempo è bene chiedersi se sono cambia- te le abitudini alimentari, l’apporto giornaliero di liquidi o l’attività fisica. Se invece la stitichezza è presente da anni, è bene assicurarsi il giusto apporto di fibra alimentare (circa 20-30 g/die). Per azione dei batteri intestinali le fibre vengono fermentate, in particolare quelle solubili (presenti in frutta e legumi), aumentando la produzione di gas. Per ridurre questo inconveniente è bene introdurle gradual- mente nell’arco della giornata. Un altro aspetto fondamentale è l’assunzione di liquidi. L’acqua deve essere assunta, non tanto per farla arrivare fino al colon (considerando che nei tratti supe- riori viene comunque in parte assorbita) ma perché il tono della muscolatura inte- stinale, responsabile dei movimenti propulsivi, è meno efficace in caso di disidra- tazione. Anche l’attività fisica può incidere sull’attività intestinale. Svolgere quoti- dianamente del movimento, migliora la regolarità dell’evacuazione. E per finire, se si salta ogni tanto l’evacuazione, non è necessario ricorrere subi- to a purganti o lassativi. Se questo non provoca dolore o malessere si può aspet- tare un giorno o due.
  • 21. Colon irritabile Spesso indicato erroneamente come colite spastica, il colon irritabile è carat- terizzato da sintomi persistenti e dolorosi, spesso associati alla cattiva dige- stione (dispepsia) e dall’assenza di una base organica. Il mal di pancia è corre- lato spesso a stitichezza, diarrea o alternanza delle due. Nelle forme lievi il colon irritabile non altera la vita di chi ne soffre e più del 50% dei pazienti non si rivolge al medico, ma in una minoranza di casi è tale da influire sulla qualità di vita. Alla base del dolore vi sono frequenti e disarmo- nici spasmi a vari livelli muscolari del colon, associati ad un disordine dei movimenti intestinali. Queste alterazioni sono più o meno associate ad altri fattori come il carattere, l’emotività e un’intolleranza verso certi cibi, in parti- colare il latte e i suoi derivati. Alcuni rimedi possono essere utili in caso di mal di pancia per disordini alimen- tari e comportamentali o per assunzione di farmaci che gravano sull’intestino: Evitare l’assunzione eccessiva di alimenti. È corretto, infatti, dire che non ci si dovrebbe alzare da tavola con la pancia troppo piena Seguire una corretta alimentazione: segui le stesse indicazioni alimentari suggerite nel caso di “gonfiore addominale” Evitare le bevande ghiacciate, specie se gasate Evitare o limitare gli alimenti che già in passato hanno provocato mal di pancia Se si fa uso di lassativi, verificare se il mal di pancia si presenta o peggiora solo in concomitanza della loro assunzione Se si assume qualche tisana di composizione non precisata, verificare se sospendendone l’assunzione per qualche giorno il mal di pancia scompare
  • 22. Gonfiore addominale La pancia gonfia è un disturbo molto comune. Può presentarsi come sensazione di distensione addominale o associarsi a dolore sordo e persistente. Di solito si percepisce un senso di miglioramento con l’eliminazione dell’aria attraverso i flati. In realtà il gonfiore non è dato da un eccesso di gas intestinale presente, ma dall’aumentata sensibilità della mucosa intestinale che percepisce come stimolo doloroso una quantità di gas che nel soggetto normale non provoca alcuna sinto- matologia. Oppure può essere presente un disordine nei movimenti dell’intestino che non permettono un’omogenea distribuzione del gas in tutto il viscere, ma lo concentrano solo in alcuni segmenti dando luogo a distensioni distrettuali. Nei soggetti che soffrono di questo disturbo la più importante avvertenza è quel- la di limitare (e non escludere) gli alimenti che sviluppano gas: frutta: mele, banane, prugne, albicocche, uva, uva passa, melone, anguria ortaggi e legumi: fagioli, ceci, fave, cipolla, broccoli, ravanelli, cetrioli, cavoli, piselli alimenti ricchi di fibra: crusca, pane integrale grassi in genere e particolarmente i grassi fritti dolci ricchi di creme e panna bevande gasate Anche l’uso di probiotici potrebbe apportare dei vantaggi. Raggiungendo l’intestino vivi e attivi, questi possono ridurre la crescita dei batteri noci- vi e contribuire al mantenimento della flora batterica intestinale.
  • 23. Alito cattivo Nella stragrande maggioranza dei soggetti con alitosi, non è presente alcuna patologia importante. Può essere, però, penalizzante per chi ne soffre e per chi gli sta vicino. Le possibili cause sono le infezioni al cavo orale (stomatiti, gengiviti, tonsilliti). In real- tà sono eventi sporadici e limitati nel tempo. Particolare attenzione deve essere riservata alla scarsa igiene orale che favorisce lo sviluppo di batteri comunemente presenti nel cavo orale e/o sulla lingua che producono sostanze maleodoranti. Anche la ridotta produzione di saliva riduce il lavaggio fisiologico della cavità orale, dei denti e delle gengive, diminuendo la deglutizione dei germi che pro- liferano in bocca. Inoltre alcuni cibi o sostanze derivate da alimenti come aglio, cipolla, ma soprattutto grassi animali, danno luogo a composti volatili, che si eliminano con il respiro. Questa potrebbe essere la causa più comune dell’alitosi senza causa apparente. Alcuni consigli utili: Controllare regolarmente la situazione dentaria Pulire accuratamente i denti dopo ogni pasto Sciogliere in bocca caramelle gommose alla menta o alla frutta o masticare gomma americana per aumentare il flusso salivare Evitare eccessi dietetici, limitando cibi grassi, fritti e formaggi Evitare bevande gasate, per limitare la dilatazione dello stomaco e conseguenti eruttazioni
  • 24. Diarrea La diarrea può essere considerata acuta quando dura pochi giorni, mentre si defi- nisce cronica se dura più di un mese. Nelle forme lievi è un disturbo fastidioso, ma in quelle severe la qualità della vita può risultare compromessa. A prescinde- re dalla consistenza delle feci, per diarrea si intendono più di tre scariche al gior- no. Diversa è l’incontinenza fecale, cioè quando si ha un’incapacità di bloccare la fuoriuscita dal retto di materiale fecale. Tra le cause principali della diarrea acuta le più comuni sono le infezioni virali, le infezioni batteriche, l’uso di antibiotici o l’assunzione di bevande fredde o ghiacciate. In alcuni casi, chi è intollerante al lattosio, manca cioè dell’enzima (lattasi) che digerisce lo zucchero del latte, può avere diarrea perché il lattosio non digerito richiama acqua nell’intestino. Per quanto riguarda la diarrea cronica le cause più comuni sono il colon irri- tabile, la colite ulcerosa e il morbo di Crohn, le malattie che causano un difet- to di assorbimento e le diverse resezioni intestinali. In sintesi si può avere diarrea in caso di: un accelerato transito intestinale con diminuito assorbimento lesioni o asportazioni anatomiche con conseguente diminuzione della superficie dell’intestino aumento di liquidi che superano la capacità di assorbimento intestinale
  • 25. Alcuni consigli in caso di diarrea (acuta): Abolire cibi o bevande assunte poco prima dell’esordio del sintomo Ridurre o abolire per qualche giorno latte e latticini Evitare cibi grassi, speziati e piccanti Evitare il caffè (anche quello decaffeinato esalta la motilità intestinale) Ripristinare i liquidi persi con la diarrea bevendo almeno 1,5 litro/die, fra- zionandoli nella giornata. Preferire acqua, camomilla, o bevande arricchite con sali minerali Riprendere gradualmente l’alimentazione con i cibi solidi, iniziando con quelli più facilmente digeribili (riso, pasta, cereali, carni)
  • 26. TABELLE SUPPLEMENTARI NUMERO DI PORZIONI CONSIGLIATE PER CATEGORIA DI ALIMENTI Le porzioni sono divise in base alle calorie totali: 1700 kcal (età < 6anni; anziani) 2100 kcal (adolescenti femmine, donne e uomini con lavoro e vita sedentaria) 2600 kcal (adolescenti maschi, donne e uomini con moderata attività fisica) GRUPPO DI ALIMENTI PORZIONI CONSIGLIATE AL GIORNO 1700 Kcal 2100 Kcal 2600 Kcal CEREALI E TUBERI PANE 3 5 6 PRODOTTI DA FORNO 1 1 2 PASTA/RISO 1 1 1-2 PATATE 1 (A SETT.) 2 (A SETT.) 2 (A SETT.) ORTAGGI E FRUTTA ORTAGGI E INSALATA 2 2 2 FRUTTA/SUCCO DI FRUTTA 3 3 4 CARNE, PESCE, UOVA, LEGUMI 1-2 2 2 LATTE E DERIVATI LATTE E YOGURT 3 3 3 FORMAGGIO 2 (A SETT.) 3 (A SETT.) 3 (A SETT.) GRASSI DA CONDIMENTO 3 3 4
  • 27. Che cosa si intende per una porzione? Dipende dall’alimento. Ecco qui di seguito alcune indicazioni utili per valutare l’apporto giornaliero dei diversi alimenti. DEFINIZIONE DI PORZIONI STANDARD PER DIVERSI GRUPPI DI ALIMENTI GRUPPO DI ALIMENTI PORZIONI PESO (g) CEREALI E TUBERI PANE 1 ROSETTA PICCOLA/1 FETTA MEDIA 50 PRODOTTI DA FORNO 2-4 BISCOTTI/5 FETTE BISCOTTATE 20 PASTA/RISO 1 PORZIONE MEDIA 80 PASTA FRESCA 1 PORZIONE PICCOLA 120 PATATE 2 PATATE PICCOLE 200 ORTAGGI E FRUTTA INSALATA 1 PORZIONE MEDIA 50 ORTAGGI 1 PORZIONE MEDIA 250 FRUTTA/SUCCO DI FRUTTA 1 FRUTTO MEDIO 150 CARNE, PESCE, UOVA, LEGUMI CARNE FRESCA 1 FETTINA PICCOLA 70 SALUMI 3-4 FETTE MEDIE DI PROSCIUTTO 50 PESCE 1 PORZIONE PICCOLA 100 UOVA 1 UOVO 60 LEGUMI SECCHI 1 PORZIONE MEDIA 30 LEGUMI SECCHI 1 PORZIONE MEDIA 80-120 LATTE E DERIVATI LATTE 1 BICCHIERE 125 YOGURT 1 VASETTO 125 FORMAGGIO FRESCO 1 PORZIONE MEDIA 100 FORMAGGIO STAGIONATO 1 PORZIONE MEDIA 50 GRASSI DA CONDIMENTO OLIO 1 CUCCHIAIO 10 BURRO 1 PORZIONE 10 MARGARINA 1 PORZIONE 10 Bibliografia Linee Guida per una sana alimentazione (2003). Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione. G. Dobrilla. La digestione “difficile”. Il Pensiero Scientifico Editore.
  • 28. Questo volume è stato redatto in collaborazione con l’Associazione di Dietetica e Nutrizione Clinica ONLUS (ADI) Email: adicentral@libero.it YAKULT ITALIA srl Via V. Forcella, 3 – 20144 Milano Numero verde: 800-987000 Email: info@yakult.it www.yakult.it