2. XVI secolo
● Grazie ai progressi nel campo dell'ottica, nel '600 la biologia ebbe
un notevole sviluppo. Nel 1665, con l'invenzione del microscopio,
il britannico Hooke riuscì ad osservare per primo le cellule del
sughero.
3. Teoria della generazione spontanea
● Nonostante queste scoperte, si continuò a credere per secoli alla
generazione spontanea, secondo la quale gli organismi possono
nascere spontaneamente da oggetti inanimati.
● Gli italiani Redi e Sallanzani cercarono di confutare questa teoria:
entrambi misero del cibo in contenitori chiusi, collocandone altro in
contenitori aperti. Dopo un giorno di esposizione i due poterono
osservare che erano presenti organismi solo in quelli esposti.
● Nonostante ciò, la teoria della generazione spontanea rimase in
auge fino a metà dell'800, quando il francese Louis Pasteur riuscì a
confutarla definitivamente con un esperimento.
4. Tassonomia
● All'inizio del XVIII secolo si iniziò
anche a pensare sul come classificare
gli organismi viventi. Ci pensò lo
svedese Carlo Linneo, che nel 1735
pubblicò un libro dove gli animali
erano divisi per regno, phylum,
classe, ordine, famiglia, genere e
specie. Genere e specie costituivano
il binomio linneiano, che verrà poi
usato come nome scientifico per
l'organismo. Linneo era però un
creazionista, quindi riteneva che tutti
gli organismi fossero immutabili.
5. Teorie dell'evoluzione
● Nel '700 l'unica teoria accettata era il creazionismo biblico, ma con
la scoperta di fossili di organismi sconosciuti si aprì un dibattito.
● Per questo motivo Cuviel propose la teoria delle catastrofi, secondo
la quale ciclicamente erano avvenuti dei disastri naturali che
avevano portato all'estinzione di certe specie e alla creazione di altre
● Il francese Buffon, invece, sosteneva che gli organismi venissero
creati perfetti, ma che poi avessero un'evoluzione degenerativa, che
portava alcune specie all'estinzione.
● Il primo a credere all'evoluzione fu Lamarck, il quale sosteneva che
si potesse migliorare un organo con l'uso e viceversa, per poi passare
questi nuovi caratteri ai discendenti.
6. Charles Darwin
Il naturalista Charles Darwin fu invece il primo a formulare una
teoria dell'evoluzione attendibile. L'idea gli venne durante un
viaggio alle Galapagos, quando notò che in isole diverse c'erano
uccelli della stessa specie ma con alcune caratteristiche differenti.
● Formulò così la sua teoria basata sulla selezione naturale, secondo
la quale in un ambiente sopravvivono solo gli elementi con
determinate caratteristiche genetiche, che verranno poi passate ai
discendenti.
● Darwin non voleva però pubblicare le sue teorie, ma fu spinto a
farlo dal libro inviatogli dal neozelandese Wallace che conteneva
idee simili, cosa che lo spinse a pubblicare “L'origine della specie”
nel 1859.
7. Teoria della cellula
● Grazie ad ulteriori miglioramenti nei microscopi, la cellula iniziò ad
essere considerata sempre più importante. Nel 1838 gli scienziati
Schleiden e Schwann iniziarono a sostenere che le cellule sono alla
base della vita e che si formano grazie alla divisione di altre cellule.
Negli anni successivi queste teorie vennero poi confermate e
migliorate.