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IL COOPERATIVE
LEARNING
e le
DINAMICHE DI GRUPPO
Strategie d’intervento
didattico/educativo

A cura di Mirella Pezzini
PERCHE’ IL C.L.
• Classi eterogenee
• Gestione difficile della classe
• Inadeguata figura tradizionale del
docente
• Richiesta di nuove proposte
didattico/educative
LEZIONE TRADIZIONALE O LEZIONE
COOPERATIVA?
COSA E’ IL C.L.
• Metodo educativo/didattico basato sul
lavoro di gruppo
• Centralità dell’interazione studentistudenti
• Struttura a contesto fortemente
collaborativo
• Metodo a mediazione sociale:
peer tutoring
peer collaboration
cooperative learning
 Peer Tutoring (insegnamento tra pari)
l’alunno tutor segue,aiuta, incoraggia il compagno
all’apprendimento
 Peer Collaboration (collaborazione tra pari) Gli
studenti sono pari di fronte al compito e devono
collaborare
 Cooperative Learning ( apprendimento
cooperativo)Il gruppo è composto da più
persone impegnate su un compito che realizza
un’interdipendenza positiva tra i membri
OBIETTIVI dell’ATTIVITA’
•
•
•
•

Miglior rendimento scolastico
Relazioni personali positive
Benessere psicologico
Costruzione di una comunità di
apprendimento
Apprendimento Cooperativo:
definizione

 È definito come un metodo didattico che utilizza piccoli
gruppi in cui gli studenti lavorano insieme per migliorare
reciprocamente il loro apprendimento
Nasce dalla didattica metacognitiva e si fonda sul principio
della cooperazione
Si tratta di una metodologia piuttosto nuova e ancora poco
diffusa in Italia (nel mondo anglosassone già fiorente da anni)
Può essere applicata ad ogni compito, ad ogni materia e ad
ogni curricolo
Non si può parlare di Apprendimento Cooperativo ogni qual
volta in classe si formano dei gruppi per discutere un tema o
studiare una lezione, o svolgere un esercizio.
APPRENDIMENTO COOPERATIVO:
CARATTERISTICHE FONDAMENTALI (1)
Perché si abbia un gruppo di Apprendimento Cooperativo devono essere
presenti alcune caratteristiche fondamentali:
1) INTERDIPENDENZA POSITIVA: i membri del gruppo lavorano su
obiettivi tali per cui nessuno può arrivare individualmente al
successo se non attraverso il successo dell’intero gruppo
2) RESPONSABILITA’ INDIVIDUALE: tutti gli studenti in un gruppo
devono rendere conto per la propria parte di lavoro e di quanto hanno
appreso
3) INTERAZIONE PROMOZIONALE FACCIA A FACCIA: è necessario
che i componenti del gruppo lavorino in modo interattivo, verificandosi a
vicenda la catena del ragionamento, le difficoltà e fornendosi il feedback
APPRENDIMENTO COOPERATIVO:
CARATTERISTICHE FONDAMENTALI (2)
4) INSEGNAMENTO DIRETTO DELLE ABILITA’ SOCIALI :
(comunicazione efficace, costruzione della fiducia reciproca,
leadership distribuita, abilità nella risoluzione dei conflitti): nei
gruppi di Apprendimento Cooperativo gli studenti devono
imparare sia i contenuti delle materie scolastiche sia le abilità
interpersonali e di piccolo gruppo necessarie per il buon
funzionamento del lavoro gruppale
5) REVISIONE E VALUTAZIONE AUTENTICA:
i membri verificano e discutono i progressi compiuti verso il
raggiungimento degli obiettivi e l’efficacia dei loro rapporti relazionali. Le
più recenti ricerche sulla valutazione affidano un ruolo sempre maggiore
alla auto-valutazione e alla relativa presa di coscienza dei propri percorsi
di apprendimento.
L’aspetto metacognitivo appare dunque di fondamentale importanza.
Gli esperti di CL distinguono tra cooperative learning
informale, esercizi brevi assegnati in classe a gruppi non
fissi di due o più studenti, e cooperative learning formale,
esercizi più lunghi e impegnativi assegnati a gruppi di
studenti che lavorano insieme per una parte significativa
del corso.
Nel CL informale, viene chiesto agli studenti di mettersi
insieme in gruppi di 2 - 4 persone. Si assegna il compito
di scrivere ad uno scelto a caso (gli studenti si contano,
1, 2, 3, ... e il docente assegna il compito: "il numero 2 di
ogni gruppo scriverà questo esercizio"). Il docente
propone poi una domanda o un problema, dando agli
studenti un tempo compreso tra i 30 secondi e i 5 minuti
per lavorare. Soltanto a quello scelto è permesso di
scrivere. Allo scadere del tempo l'insegnante chiede ad
ogni gruppo la risposta elaborata.
Una variante a questo metodo è la coppia che ragiona
insieme (think-pair-share).
Il docente prima chiede a ciascuno studente di formulare
singolarmente la risposta, poi di unirsi in coppie e
costruirne una sola, a partire dalle due risposte
individualmente già date. Infine il docente invita alcuni
studenti, appartenenti a coppie diverse, ad esporre la
risposta.
• La scelta di questi studenti non deve essere fatta né in
anticipo, né sulla base della volontarietà. Infatti se il
docente chiedesse di rispondere solo a dei volontari o ad
alunni preventivamente individuati, verrebbe meno l'
incentivo per la partecipazione attiva di tutti, che è invece
l'essenza di questo metodo . Se gli studenti sanno che
chiunque può essere chiamato, tutti, o quantomeno la
maggioranza, sono motivati a predisporre la miglior
risposta possibile.
• Nel CL formale, gli studenti lavorano in gruppi su problemi,
su progetti o su relazioni di laboratorio.
• Il lavoro può essere fatto tutto o in parte in classe, o fuori
della classe.
• Una interdipendenza positiva si ottiene assegnando ruoli
differenti ai vari membri del gruppo, fornendo un training
specifico sui differenti aspetti del progetto ai diversi
membri del gruppo e assegnando a caso a ciascuno
studente una relazione su una parte del progetto.
• Alla fine si valuterà sia ogni singola relazione, sia il
progetto complessivo del gruppo.
• L'impegno individuale viene assicurato esaminando ogni
studente su ogni aspetto del progetto elaborato dal
gruppo.
GRUPPI SPECIALIZZATI
Dividere la classe in 4/5 settori di lavoro
( obiettivo: far diventare specialisti )
COPPIE DI INSEGNAMENTO RECIPROCO
Terminato il lavoro nei gruppi specializzati, si
dividono gli alunni in coppie per scambiarsi le
in formazioni (tempo 30/50 minuti)
GRUPPI DI SINTESI
I gruppi si formano in modo da evitare che ci
si trovi due volte con gli stessi compagni.
Si mettono a confronto i punti di vista , si
esaminano le informazioni e si elabora una
SINTESI CONDIVISA E COMPLETA
LA VALUTAZIONE

• Il docente deve valutare sia il lavoro
individuale che di gruppo
• Per valutare il singolo alunno esaminerà il
lavoro svolto nei Gruppi specializzati
• Per valutare il gruppo esaminerà i vari lavori
dei Gruppi di sintesi ( con assegnazione di
un voto globale )
• Gli alunni vengono lasciati liberi di scegliere
come presentare il proprio lavoro
Cosa può fare il conduttore
1

CHIARIRE L’OBIETTIVO DEL GRUPPO:
GRUPPO
avere chiaro qual è lo scopo del gruppo e
condividerlo con i partecipanti (fase contrattuale)

2

FAVORIRE LA COMUNICAZIONE TRA LE PERSONE,
PERSONE
attraverso domande specifiche (“cosa ne pensate di
quello che ha detto …? Qualcun’altro si ritrova in quello
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• Organizzare un Itinerario turistico a
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• utilizzando in modo integrato, le
conoscenze di Storia, Arte , Letteratura,
Lingua Straniera , Scienze, Matematica.
PROGETTAZIONE DELL’INTERVENTO
Regione Sicilia
PROVINCIA DI

PALERMO

STORIA

ATTIVITA’
PRODUTTIVE

MEZZI DI
COMUNICAZIONE

MONUMENTI E
MUSEI

Luoghi di
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Luoghi di
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Eventi sportivi
Ogni gruppo specializzato sviluppa un piano
di azione
I membri di un ogni gruppo possono
scegliere di lavorare insieme o di
occuparsi ognuno di un settore
Il docente può fornire uno schema di lavoro
con specifiche aree di ricerca per aiutare
PER LE FONTI :
 Utilizzo di materiali bibliografici e audiovisivi
in possesso della scuola o degli alunni
 Uso di Internet anche per raccogliere ed
esporre i dati
 Fruizione di fonti di informazione locale
1° FASE : Ogni gruppo specializzato
sviluppa un piano di azione
I membri di un ogni gruppo possono
scegliere di lavorare insieme o di
occuparsi ognuno di un settore
Il docente può fornire uno schema di lavoro
con specifiche aree di ricerca per aiutare
2° FASE : COPPIE DI INSEGNAMENTO RECIPROCO

Terminato il lavoro nei gruppi specializzati, si dividono
gli alunni in coppie per scambiarsi le informazioni
(tempo 30/50 minuti)

COPPIE DI INSEGNAMENTO RECIPROCO
Gli alunni si scambiano informazioni sulle zone da loro studiate
Attraverso un metodo scelto da loro
3° FASE :GRUPPO DI SINTESI
• I gruppi si formano in modo da evitare che ci
si trovi due volte con gli stessi compagni.
• Si mettono a confronto i punti di vista , si
esaminano le informazioni e si elabora una
SINTESI CONDIVISA E COMPLETA
• Ogni gruppo deve preparare un lavoro unico
e illustrare il percorso ed i motivi per cui il
gruppo ha operato quelle scelte.

Il tempo per la presentazione degli ITINERARI deve
essere ampio per consentire a tutti l’intervento.
Al termine il gruppo riceverà la Valutazione
RISULTATI DELL’ESPERIENZA
• VERIFICA APPRENDIMENTO :
Ogni studente dimostra di possedere
--una conoscenza approfondita di una zona
della provincia ( gruppo specializzato)
--molte informazioni anche su una seconda
area ( coppie di apprendimento)
--conoscenza delle altre aree ( gruppo di
sintesi)
RISULTATI DELL’ESPERIENZA
• ABILITA’ COOPERATIVE
--Nei gruppi specializzati vengono richieste abilità di
reperimento informazioni e gli alunni collaborano
aiutandosi a vicenda
--Nelle Coppie di apprendimento reciproco gli studenti
perfezionano le abilità di ascolto e comprensione , in
un contesto favorevole alla crescita dell’autostima
--Nei Gruppi di Sintesi si sviluppano abilità di
cooperazione e negoziazione e imparano a scendere
a compromessi per raggiungere un accordo finale
R. Dreikurs

“Gli studenti desiderano più di qualsiasi
cosa , sentire di avere valore, di far parte
della propria classe, di poter dare un
contributo”.

Bisogno di appartenenza è
obiettivo naturale del comportamento umano
BASATO SU
uguaglianza, collaborazione
e interesse per il benessere del gruppo
LA FORMAZIONE DELLE ABILITA’
SOCIALI DI COOPERAZIONE
L’apprendimento cooperativo richiede
sia lavoro di studio che di squadra.
La capacità di interagire non è innata,
si apprende con l’esperienza, occorre
perciò insegnare le abilità necessarie
al lavoro cooperativo e motivare ad
utilizzarle.
FORMARE II GRUPPI
FORMARE GRUPPI
• DIMENSIONI
-i componenti del gruppo portano diversità
-numerosità/abilità interpersonali
-tempo/numerosità
-gruppi piccoli rendono tutti protagonisti e facilitano
l’individuazione dei problemi
-dimensioni/compito o materiale
• TIPOLOGIA: omogenei/eterogenei
• FORMAZIONE: casuale, casuale per livelli,
creare gruppi di sostegno per studenti isolati
ORGANIZZARE L’AULA
ORGANIZZARE L’AULA
lo spazio ha una valenza relazionale
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•• L’organizzazione dell’aula è un
L’organizzazione dell’aula è un
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L’organizzazione dello spazio deve
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L’organizzazione può facilitare o
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ostacolare: la gestione della classe, dei
gruppi di apprendimento, le relazioni tra
gruppi di apprendimento, le relazioni tra
studenti
studenti
La questione posta dal docente può riguardare :
spiegazioni precedenti,
l'impostazione della soluzione di un problema,
la formulazione di una spiegazione su una
osservazione sperimentale,
l' ipotesi di una serie di cause,
 il riassunto di una lezione
 un progetto
Il lavoro può essere fatto tutto o in parte in
classe, o fuori della classe.
Una interdipendenza positiva si ottiene
assegnando ruoli differenti ai vari membri del
gruppo e assegnando a caso a ciascuno studente
una relazione su una parte del progetto.
Alla fine si valuterà sia ogni singola relazione,
sia il progetto complessivo del gruppo.
I GRUPPI devono avere livelli misti di abilità e
bisogna evitare che le minoranze siano minoranza
nei gruppi.
E’ l'insegnante che deve formare i gruppi
Assegnazione e spiegazione dei ruoli: i ruoli assunti dagli
alunni non faranno parte del compito descritto nella scheda di
lavoro perché si riferiscono al modo di lavorare del processo
di cooperazione. Ogni alunno oltre a svolgere un ruolo dovrà
contribuire alla discussione del compito e alla creazione del
prodotto finale del gruppo. I ruoli saranno assegnati in modo
da dare, anche ad alunni meno partecipativi, l’opportunità di
inserirli nel gruppo e di renderli consapevoli delle loro
capacità.
• Facilitatore
• Controllore/ responsabile
• Addetto ai materiali e al riordino /trovarobe
• Relatore/ narratore
• Armonizzatore
•cronometrista /clessidra
Alcune competenze da esercitare e valutare
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•

Dare il turno di parola
Condividere i materiali
Chiedere aiuto
Chiedere chiarificazioni
Lodare
Parlare sottovoce
Partecipare tutti
Muoversi senza fare
rumore verso i gruppi
Esprimere sostegno/non
disprezzare
Incoraggiare

•
•
•
•
•
•
•
•
•
•

Criticare le idee non le
persone
Dimostrare disaccordo in
modo non urtante
Chiedere giustificazioni
Ascoltare
Riconoscere il valore degli
altri
Esprimere incoraggiamento
in modo non verbale
Stare con il gruppo
Celebrare il successo
Comunicare i sentimenti
quando è appropriato farlo
Stimolare il gruppo
Per preparare i gruppi alla cooperazione:
l’insegnamento delle regole avverrà facendo
sperimentare agli alunni alcune situazioni che
richiedono l’interdipendenza positiva e la
responsabilità personale e di gruppo.
Ad esempio si può scegliere una situazione di
gioco : il
“naufragio” (problema di
sopravvivenza) di Jay Hall:
immaginate di essere i passeggeri di una nave
che sta per affondare vicino a un isola
tropicale. Portate via dalla nave solo otto
oggetti e metteteli in ordine d’importanza.
Attenzione! Ogni singolo membro del gruppo
deve portare con se un oggetto.
REGOLE DEL
LAVORO DI
GRUPPO
ESEMPI DI ATTIVITA’ COOPERATIVE
• PRENDERE APPUNTI IN COPPIE
• RICAPITOLARE E RISPONDERE A DOMANDE CON IL
COMPAGNO DI BANCO
• ANALIZZARE UN TESTO IN COPPIE
• SCRIVERE E CORREGGERE UN TESTO IN COPPIE
• FARE ESERCIZI E RIPASSARE IN COPPIE
• PROGETTI DI GRUPPO
Un’altra idea di esercitazione è espressa dalla
domanda “Perché non la pensiamo tutti allo stesso
modo?”
E porsi come finalità e obiettivi dell’unità didattica:
1. Scoprire che lo stesso segno può essere
percepito e interpretato in modo diverso;
2. Cogliere il valore soggettivo delle opinioni (ossia
ogni opinione ha una sua dignità e valore);
3. Imparare a confrontarsi e cogliere
l’arricchimento che viene dallo scambio di opinioni;
4. Imparare a mettersi d’accordo;
5. Acquisire ad un primo livello il concetto di
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Cooperative learning e dinamiche di gruppo

  • 1. IL COOPERATIVE LEARNING e le DINAMICHE DI GRUPPO Strategie d’intervento didattico/educativo A cura di Mirella Pezzini
  • 2. PERCHE’ IL C.L. • Classi eterogenee • Gestione difficile della classe • Inadeguata figura tradizionale del docente • Richiesta di nuove proposte didattico/educative
  • 3. LEZIONE TRADIZIONALE O LEZIONE COOPERATIVA?
  • 4. COSA E’ IL C.L. • Metodo educativo/didattico basato sul lavoro di gruppo • Centralità dell’interazione studentistudenti • Struttura a contesto fortemente collaborativo • Metodo a mediazione sociale: peer tutoring peer collaboration cooperative learning
  • 5.  Peer Tutoring (insegnamento tra pari) l’alunno tutor segue,aiuta, incoraggia il compagno all’apprendimento  Peer Collaboration (collaborazione tra pari) Gli studenti sono pari di fronte al compito e devono collaborare  Cooperative Learning ( apprendimento cooperativo)Il gruppo è composto da più persone impegnate su un compito che realizza un’interdipendenza positiva tra i membri
  • 6. OBIETTIVI dell’ATTIVITA’ • • • • Miglior rendimento scolastico Relazioni personali positive Benessere psicologico Costruzione di una comunità di apprendimento
  • 7. Apprendimento Cooperativo: definizione  È definito come un metodo didattico che utilizza piccoli gruppi in cui gli studenti lavorano insieme per migliorare reciprocamente il loro apprendimento Nasce dalla didattica metacognitiva e si fonda sul principio della cooperazione Si tratta di una metodologia piuttosto nuova e ancora poco diffusa in Italia (nel mondo anglosassone già fiorente da anni) Può essere applicata ad ogni compito, ad ogni materia e ad ogni curricolo Non si può parlare di Apprendimento Cooperativo ogni qual volta in classe si formano dei gruppi per discutere un tema o studiare una lezione, o svolgere un esercizio.
  • 8. APPRENDIMENTO COOPERATIVO: CARATTERISTICHE FONDAMENTALI (1) Perché si abbia un gruppo di Apprendimento Cooperativo devono essere presenti alcune caratteristiche fondamentali: 1) INTERDIPENDENZA POSITIVA: i membri del gruppo lavorano su obiettivi tali per cui nessuno può arrivare individualmente al successo se non attraverso il successo dell’intero gruppo 2) RESPONSABILITA’ INDIVIDUALE: tutti gli studenti in un gruppo devono rendere conto per la propria parte di lavoro e di quanto hanno appreso 3) INTERAZIONE PROMOZIONALE FACCIA A FACCIA: è necessario che i componenti del gruppo lavorino in modo interattivo, verificandosi a vicenda la catena del ragionamento, le difficoltà e fornendosi il feedback
  • 9. APPRENDIMENTO COOPERATIVO: CARATTERISTICHE FONDAMENTALI (2) 4) INSEGNAMENTO DIRETTO DELLE ABILITA’ SOCIALI : (comunicazione efficace, costruzione della fiducia reciproca, leadership distribuita, abilità nella risoluzione dei conflitti): nei gruppi di Apprendimento Cooperativo gli studenti devono imparare sia i contenuti delle materie scolastiche sia le abilità interpersonali e di piccolo gruppo necessarie per il buon funzionamento del lavoro gruppale 5) REVISIONE E VALUTAZIONE AUTENTICA: i membri verificano e discutono i progressi compiuti verso il raggiungimento degli obiettivi e l’efficacia dei loro rapporti relazionali. Le più recenti ricerche sulla valutazione affidano un ruolo sempre maggiore alla auto-valutazione e alla relativa presa di coscienza dei propri percorsi di apprendimento. L’aspetto metacognitivo appare dunque di fondamentale importanza.
  • 10. Gli esperti di CL distinguono tra cooperative learning informale, esercizi brevi assegnati in classe a gruppi non fissi di due o più studenti, e cooperative learning formale, esercizi più lunghi e impegnativi assegnati a gruppi di studenti che lavorano insieme per una parte significativa del corso. Nel CL informale, viene chiesto agli studenti di mettersi insieme in gruppi di 2 - 4 persone. Si assegna il compito di scrivere ad uno scelto a caso (gli studenti si contano, 1, 2, 3, ... e il docente assegna il compito: "il numero 2 di ogni gruppo scriverà questo esercizio"). Il docente propone poi una domanda o un problema, dando agli studenti un tempo compreso tra i 30 secondi e i 5 minuti per lavorare. Soltanto a quello scelto è permesso di scrivere. Allo scadere del tempo l'insegnante chiede ad ogni gruppo la risposta elaborata.
  • 11. Una variante a questo metodo è la coppia che ragiona insieme (think-pair-share). Il docente prima chiede a ciascuno studente di formulare singolarmente la risposta, poi di unirsi in coppie e costruirne una sola, a partire dalle due risposte individualmente già date. Infine il docente invita alcuni studenti, appartenenti a coppie diverse, ad esporre la risposta. • La scelta di questi studenti non deve essere fatta né in anticipo, né sulla base della volontarietà. Infatti se il docente chiedesse di rispondere solo a dei volontari o ad alunni preventivamente individuati, verrebbe meno l' incentivo per la partecipazione attiva di tutti, che è invece l'essenza di questo metodo . Se gli studenti sanno che chiunque può essere chiamato, tutti, o quantomeno la maggioranza, sono motivati a predisporre la miglior risposta possibile.
  • 12. • Nel CL formale, gli studenti lavorano in gruppi su problemi, su progetti o su relazioni di laboratorio. • Il lavoro può essere fatto tutto o in parte in classe, o fuori della classe. • Una interdipendenza positiva si ottiene assegnando ruoli differenti ai vari membri del gruppo, fornendo un training specifico sui differenti aspetti del progetto ai diversi membri del gruppo e assegnando a caso a ciascuno studente una relazione su una parte del progetto. • Alla fine si valuterà sia ogni singola relazione, sia il progetto complessivo del gruppo. • L'impegno individuale viene assicurato esaminando ogni studente su ogni aspetto del progetto elaborato dal gruppo.
  • 13. GRUPPI SPECIALIZZATI Dividere la classe in 4/5 settori di lavoro ( obiettivo: far diventare specialisti ) COPPIE DI INSEGNAMENTO RECIPROCO Terminato il lavoro nei gruppi specializzati, si dividono gli alunni in coppie per scambiarsi le in formazioni (tempo 30/50 minuti) GRUPPI DI SINTESI I gruppi si formano in modo da evitare che ci si trovi due volte con gli stessi compagni. Si mettono a confronto i punti di vista , si esaminano le informazioni e si elabora una SINTESI CONDIVISA E COMPLETA
  • 14. LA VALUTAZIONE • Il docente deve valutare sia il lavoro individuale che di gruppo • Per valutare il singolo alunno esaminerà il lavoro svolto nei Gruppi specializzati • Per valutare il gruppo esaminerà i vari lavori dei Gruppi di sintesi ( con assegnazione di un voto globale ) • Gli alunni vengono lasciati liberi di scegliere come presentare il proprio lavoro
  • 15. Cosa può fare il conduttore 1 CHIARIRE L’OBIETTIVO DEL GRUPPO: GRUPPO avere chiaro qual è lo scopo del gruppo e condividerlo con i partecipanti (fase contrattuale) 2 FAVORIRE LA COMUNICAZIONE TRA LE PERSONE, PERSONE attraverso domande specifiche (“cosa ne pensate di quello che ha detto …? Qualcun’altro si ritrova in quello che è stato detto da…?)
  • 16. CONSEGNA • Organizzare un Itinerario turistico a Palermo e PROVINCIA, della durata di 4 Giorni • utilizzando in modo integrato, le conoscenze di Storia, Arte , Letteratura, Lingua Straniera , Scienze, Matematica.
  • 17. PROGETTAZIONE DELL’INTERVENTO Regione Sicilia PROVINCIA DI PALERMO STORIA ATTIVITA’ PRODUTTIVE MEZZI DI COMUNICAZIONE MONUMENTI E MUSEI Luoghi di interesse storico-nazionale Strade e Distanze Bellezze naturali e luoghi famosi Luoghi di interesse storico-locale Individuazione Tipologie di Trasporti shopping EVENTI Feste Concerti e Teatri Eventi sportivi
  • 18. Ogni gruppo specializzato sviluppa un piano di azione I membri di un ogni gruppo possono scegliere di lavorare insieme o di occuparsi ognuno di un settore Il docente può fornire uno schema di lavoro con specifiche aree di ricerca per aiutare
  • 19. PER LE FONTI :  Utilizzo di materiali bibliografici e audiovisivi in possesso della scuola o degli alunni  Uso di Internet anche per raccogliere ed esporre i dati  Fruizione di fonti di informazione locale
  • 20. 1° FASE : Ogni gruppo specializzato sviluppa un piano di azione I membri di un ogni gruppo possono scegliere di lavorare insieme o di occuparsi ognuno di un settore Il docente può fornire uno schema di lavoro con specifiche aree di ricerca per aiutare
  • 21. 2° FASE : COPPIE DI INSEGNAMENTO RECIPROCO Terminato il lavoro nei gruppi specializzati, si dividono gli alunni in coppie per scambiarsi le informazioni (tempo 30/50 minuti) COPPIE DI INSEGNAMENTO RECIPROCO Gli alunni si scambiano informazioni sulle zone da loro studiate Attraverso un metodo scelto da loro
  • 22. 3° FASE :GRUPPO DI SINTESI • I gruppi si formano in modo da evitare che ci si trovi due volte con gli stessi compagni. • Si mettono a confronto i punti di vista , si esaminano le informazioni e si elabora una SINTESI CONDIVISA E COMPLETA • Ogni gruppo deve preparare un lavoro unico e illustrare il percorso ed i motivi per cui il gruppo ha operato quelle scelte. Il tempo per la presentazione degli ITINERARI deve essere ampio per consentire a tutti l’intervento. Al termine il gruppo riceverà la Valutazione
  • 23. RISULTATI DELL’ESPERIENZA • VERIFICA APPRENDIMENTO : Ogni studente dimostra di possedere --una conoscenza approfondita di una zona della provincia ( gruppo specializzato) --molte informazioni anche su una seconda area ( coppie di apprendimento) --conoscenza delle altre aree ( gruppo di sintesi)
  • 24. RISULTATI DELL’ESPERIENZA • ABILITA’ COOPERATIVE --Nei gruppi specializzati vengono richieste abilità di reperimento informazioni e gli alunni collaborano aiutandosi a vicenda --Nelle Coppie di apprendimento reciproco gli studenti perfezionano le abilità di ascolto e comprensione , in un contesto favorevole alla crescita dell’autostima --Nei Gruppi di Sintesi si sviluppano abilità di cooperazione e negoziazione e imparano a scendere a compromessi per raggiungere un accordo finale
  • 25. R. Dreikurs “Gli studenti desiderano più di qualsiasi cosa , sentire di avere valore, di far parte della propria classe, di poter dare un contributo”. Bisogno di appartenenza è obiettivo naturale del comportamento umano BASATO SU uguaglianza, collaborazione e interesse per il benessere del gruppo
  • 26. LA FORMAZIONE DELLE ABILITA’ SOCIALI DI COOPERAZIONE L’apprendimento cooperativo richiede sia lavoro di studio che di squadra. La capacità di interagire non è innata, si apprende con l’esperienza, occorre perciò insegnare le abilità necessarie al lavoro cooperativo e motivare ad utilizzarle.
  • 27. FORMARE II GRUPPI FORMARE GRUPPI • DIMENSIONI -i componenti del gruppo portano diversità -numerosità/abilità interpersonali -tempo/numerosità -gruppi piccoli rendono tutti protagonisti e facilitano l’individuazione dei problemi -dimensioni/compito o materiale • TIPOLOGIA: omogenei/eterogenei • FORMAZIONE: casuale, casuale per livelli, creare gruppi di sostegno per studenti isolati
  • 28. ORGANIZZARE L’AULA ORGANIZZARE L’AULA lo spazio ha una valenza relazionale lo spazio ha una valenza relazionale •• L’organizzazione dell’aula è un L’organizzazione dell’aula è un messaggio agli studenti messaggio agli studenti •• L’organizzazione dello spazio deve L’organizzazione dello spazio deve aiutare a focalizzare l’attenzione aiutare a focalizzare l’attenzione •• Lo spazio influisce sulle sensazioni Lo spazio influisce sulle sensazioni •• L’organizzazione può facilitare o L’organizzazione può facilitare o ostacolare: la gestione della classe, dei ostacolare: la gestione della classe, dei gruppi di apprendimento, le relazioni tra gruppi di apprendimento, le relazioni tra studenti studenti
  • 29. La questione posta dal docente può riguardare : spiegazioni precedenti, l'impostazione della soluzione di un problema, la formulazione di una spiegazione su una osservazione sperimentale, l' ipotesi di una serie di cause,  il riassunto di una lezione  un progetto
  • 30. Il lavoro può essere fatto tutto o in parte in classe, o fuori della classe. Una interdipendenza positiva si ottiene assegnando ruoli differenti ai vari membri del gruppo e assegnando a caso a ciascuno studente una relazione su una parte del progetto. Alla fine si valuterà sia ogni singola relazione, sia il progetto complessivo del gruppo. I GRUPPI devono avere livelli misti di abilità e bisogna evitare che le minoranze siano minoranza nei gruppi. E’ l'insegnante che deve formare i gruppi
  • 31. Assegnazione e spiegazione dei ruoli: i ruoli assunti dagli alunni non faranno parte del compito descritto nella scheda di lavoro perché si riferiscono al modo di lavorare del processo di cooperazione. Ogni alunno oltre a svolgere un ruolo dovrà contribuire alla discussione del compito e alla creazione del prodotto finale del gruppo. I ruoli saranno assegnati in modo da dare, anche ad alunni meno partecipativi, l’opportunità di inserirli nel gruppo e di renderli consapevoli delle loro capacità. • Facilitatore • Controllore/ responsabile • Addetto ai materiali e al riordino /trovarobe • Relatore/ narratore • Armonizzatore •cronometrista /clessidra
  • 32. Alcune competenze da esercitare e valutare • • • • • • • • • • Dare il turno di parola Condividere i materiali Chiedere aiuto Chiedere chiarificazioni Lodare Parlare sottovoce Partecipare tutti Muoversi senza fare rumore verso i gruppi Esprimere sostegno/non disprezzare Incoraggiare • • • • • • • • • • Criticare le idee non le persone Dimostrare disaccordo in modo non urtante Chiedere giustificazioni Ascoltare Riconoscere il valore degli altri Esprimere incoraggiamento in modo non verbale Stare con il gruppo Celebrare il successo Comunicare i sentimenti quando è appropriato farlo Stimolare il gruppo
  • 33. Per preparare i gruppi alla cooperazione: l’insegnamento delle regole avverrà facendo sperimentare agli alunni alcune situazioni che richiedono l’interdipendenza positiva e la responsabilità personale e di gruppo. Ad esempio si può scegliere una situazione di gioco : il “naufragio” (problema di sopravvivenza) di Jay Hall: immaginate di essere i passeggeri di una nave che sta per affondare vicino a un isola tropicale. Portate via dalla nave solo otto oggetti e metteteli in ordine d’importanza. Attenzione! Ogni singolo membro del gruppo deve portare con se un oggetto.
  • 34.
  • 36. ESEMPI DI ATTIVITA’ COOPERATIVE • PRENDERE APPUNTI IN COPPIE • RICAPITOLARE E RISPONDERE A DOMANDE CON IL COMPAGNO DI BANCO • ANALIZZARE UN TESTO IN COPPIE • SCRIVERE E CORREGGERE UN TESTO IN COPPIE • FARE ESERCIZI E RIPASSARE IN COPPIE • PROGETTI DI GRUPPO
  • 37. Un’altra idea di esercitazione è espressa dalla domanda “Perché non la pensiamo tutti allo stesso modo?” E porsi come finalità e obiettivi dell’unità didattica: 1. Scoprire che lo stesso segno può essere percepito e interpretato in modo diverso; 2. Cogliere il valore soggettivo delle opinioni (ossia ogni opinione ha una sua dignità e valore); 3. Imparare a confrontarsi e cogliere l’arricchimento che viene dallo scambio di opinioni; 4. Imparare a mettersi d’accordo; 5. Acquisire ad un primo livello il concetto di “punto di vista” in riferimento a diverse aree disciplinari.
  • 38. Il festeggiamento finale del successo è espressione della corresponsabilità di tutti.