2. TRANSUMANZA
INDICE
01.- benchmarking
01.1 i valori tradotti in grafica
01.2 esempio
01.3 la linea
01.4 i colori
01.5 il lettering
02.- i valori della transumanza
02.1l’universo transumanza
02.2 naming
02.3 la linea transumanza
02.4 i colori transumanza
02.5 il lettering transumanza
03.- le proposte logo
04.- presenza web
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3. 01.- benchmarking l 02.- i valori della transumanza l 03.- le proposte l 04.- presenza web
TRANSUMANZA
01.- benchmarking
01.2 esempio
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4. 01.- benchmarking l 02.- i valori della transumanza l 03.- le proposte l 04.- presenza web
TRANSUMANZA
01.- benchmarking
01.3 la linea
03
5. 01.- benchmarking l 02.- i valori della transumanza l 03.- le proposte l 04.- presenza web
TRANSUMANZA
01.- benchmarking
01.3 i colori
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6. 01.- benchmarking l 02.- i valori della transumanza l 03.- le proposte l 04.- presenza web
TRANSUMANZA
01.- benchmarking
01.4 il lettering
informale
Cuor di Cuor di
Toscana Toscana
Cuor di
Toscana
Cuor di
Toscana
freddo
caldo
Cuor di
Toscana
Cuor di
Toscana
CUOR DI
Cuor di TOSCANA Cuor di
Toscana Toscana
istituzionale
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7. 01.- benchmarking l 02.- i valori della transumanza l 03.- le proposte l 04.- presenza web
TRANSUMANZA
02.- i valori della transumanza
02.1- l’universo transumanza
Un grande storico francese ha scritto che se fosse stato possibile guardare dall’alto di un aeroplano l’Europa dell’antico regime si sarebbe potuto
vedere un paesaggio di campi aperti e grandi greggi di pecore in movimento. Una economia di tipo pastorale si estendeva per larga parte del continente
caratterizzando usi e costumi oggi scomparsi come i paesaggi che gli facevano da sfondo. L’ambiente agro-selvo-pastorale è rimasto per secoli la base
di una civiltà che si è ristretta nel tempo, ma è durata fino al XX secolo. La transumanza si basava sullo spostamento stagionale di grandi greggi attraverso
i tratturi. I pastori si spostavano alla ricerca dei pascoli dal monte al piano durante l’inverno e del piano al monte nell’estate. Questo flusso diede un’impronta
precisa alla vita economica e sociale delle macroregioni interessate alla transumanza e favorì interscambi e integrazioni reciproche fra aree di pianura e
aree di montagna, caratterizzando anche la produzione di latticini e gli stili alimentari.
In Italia si formarono diverse macroregioni sia nelle aree alpine settentrionali, sia nelle fasce appenniniche del centro Italia e nel mezzogiorno.
Nell’Italia centrale ed in particolare nella lunga fascia tirrenica denominata «Maremma», specialmente nella Maremma grossetana, per le particolari
caratteristiche di queste terre divenute fin dal medioevo malariche e spopolate, il pascolo brado e la transumanza si protrassero per molti secoli fino
giungere alle soglie della metà del XX secolo. In questo caso si può veramente parlare di civiltà della transumanza, nel senso che nella pianura maremmana
si stratificarono abitudini e forme di vita e di sfruttamento del terreno legati proprio ai ritmi della transumanza e all’attività di trasformazione dei prodotti
derivanti dal latte. La colonizzazione romana e il tipico addensarsi delle popolazioni etrusco-romane negli aggolomerati collinari e nelle terre tufacee e
vulcaniche della Toscana meridionale e nell’alto Lazio ebbero una decisiva influenza nella stabilizzazione in loco delle comunità agricole, ma convissero
con il sistema pastorizio nella pianura prospicente al mare e nelle valli basse dei fiumi che sfociavano nel terreno. Questo sistema rendeva le popolazioni
nomadi e le vincolava ai cicli annui della transumanza e ai suoi secolari itinerari che attraversavano montagne e vallate in percorsi lunghi e faticosi di
andata e ritorno. Mentre si viaggiava e si guidavano i greggi e gli armenti si produceva latte e formaggio in un ciclo senza soste, dove il riposo dell’uomo
coincideva con quello degli animali.
Nelle regioni alpine, dove il burro svolgeva un ruolo primario nell’alimentazione, la trasformazione del latte in formaggi, anche a causa delle condizioni
climatiche, si volse principalmente a tipologie di formaggi a pasta morbida, mentre nelle aree centrali e meridionali, dove si usava l’olio d’oliva, la
trasformazione del latte diede forma a tipologie di latti acidi e di formaggi consistenti e stagionati. I formaggi pecorini toscani come quelli abruzzesi, molisani,
e pugliesi hanno queste origini. Naturalmente accanto ai formaggi di pecora non mancavano formaggi di latte di vacca. Si pensi ai prodotti del Tavoliere
delle Puglie, il trionfo delle scamorze, delle mozzarelle, dei caciocavalli o della burrata. Insomma i formaggi italiani, presieduti da quel gran sovrano che
è il parmigiano reggiano, ci parlano del nostro paese, delle sue diversità di paesaggi, della straordinaria creatività delle sue genti e di una tale varietà e
ricchezza che solo i francesi possono insidiare. Oggi, poi, sappiamo che i formaggi possiedono un notevole valore biologico nutrizionale per il calcio di
cui sono ricchi, più le vitamine del gruppo A e del gruppo B, e per le sieroproteine che svolgono una funzione antiossidante. Il pregio maggiore dei formaggi
sta, però, nel fatto che ci parlano di sapori e profumi del passato. 06
8. 01.- benchmarking l 02.- i valori della transumanza l 03.- le proposte l 04.- presenza web
TRANSUMANZA
02.- i valori della transumanza
02.1- l’universo transumanza
sapori e profumi del passato
campi aperti
latte e formaggio
grandi greggi
integrazioni reciproche
pianura tratturi creatività delle sue genti
pascoli
stili alimentari spostamento stagionale
diversità di paesaggi
monte
interscambi
popolazioni nomadi
giungere alle soglie della metà del XX secolo
movimento
percorsi lunghi e faticosi cicli annui
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TRANSUMANZA
02.- i valori della transumanza
02.2 - naming
La comprensione del termine Sulle tracce della TRANSUMANZA
"transumanza" non è immediata
ai più.
Aria di TRANSUMANZA
Ma si tratta di un "prodotto"
per il turismo.
Le strade della TRANSUMANZA
Integrare, anche a livello di
marchio, con altri termini:
I percorsi della TRANSUMANZA
I sentieri della TRANSUMANZA
Le vie della TRANSUMANZA
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TRANSUMANZA
02.- i valori della transumanza
02.3 - la linea transumanza
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TRANSUMANZA
02.- i valori della transumanza
02.4 - i colori transumanza
La scelta dei colori deve richiamare i tre territori attraversati: il verde delle foreste casentinesi,
la terra di Siena e l’azzurro simbolo del mite clima maremmano.
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TRANSUMANZA
02.- i valori della transumanza
02.5 - il lettering transumanza
La scelta del lettering deve rivisitare il portato premoderno della cultura della transumanza.
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03.- le proposte
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I M M A G I N E
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Il primo viaggio l’ho fatto a tredici anni nel ’46. Ho fatto dieci anni di transumanza dalla Falterona
Transumanza
ad Orbetello. Io ero un “biscino”, veniva chiamato così il giovane che accompagnava la persona
adulta nel viaggio dal Casentino verso la Maremma e ritorno…»
E’ una delle tante storie della transumanza : lo spostamento stagionale di grandi greggi attraverso
gli antichi tratturi (sentieri) dal Casentino alla Maremma. Un moto periodico secondo cui i pastori,
presentazione prima dell’inverno, si spostavano alla ricerca dei pascoli dalla montagna alla pianura maremmana.
istituzionale Per poi far ritorno in estate.
Un flusso che ha dato un’impronta precisa alla vita economica e culturale delle terre interessate,
della iniziativa e che ha favorito interscambi e integrazioni tra genti, caratterizzando anche la produzione di latticini
e gli stili alimentari.
Oggi, grazie al comune impegno delle Province di Arezzo, Siena e Grosseto, gli antichi tratturi sono
stati recuperati grazie al progetto «Vie della Transumanza». Una rete di intinerari trekking, cicloturitici
ed equestri che ripercorrono le antiche vie della transumanza. Itinerari che si snodano su di un
tessuto costellato di ”emergenze” naturalistiche, storiche ed enogastronomiche. Tutte segnalate
per far rivivere all’odierno turista quelle antiche atmosfere.
L’evento inaugurativo delle vie della Transumanza è fissato per il 28, 29 e 30 Settembre 2007.
Programma (link).
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Venerdì 28 Sabato 29 Domenica 30
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Transumanza Venerdì 28 Settembre
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