Seminario sulle Digital Humanities nel Laboratorio: Nuove tendenze dell'ICT, del CdLM in Comunicazione, ICT e Media
Università di Torino a.a. 2014/2015
Libri, biblioteche e scuole digitali. Seminario di Digital Humanities 2015
1. Libri, biblioteche e scuole
"digitali"
Tecnologie e soluzioni per l’accesso intelligente al patrimonio
culturale e il supporto all'attività didattica, nel framework delle
Digital Humanities.
Andrea Bolioli , 12 maggio 2015, Università di Torino
2. Chi siamo e cosa facciamo.
Torino
Milano
Trento
Roma
6
Mercati
50Collaboratori
Italia
Belgio
Francia
Spagna
Polonia
Corea
4
Sedi
Speech
Technology
Sistema di Gestione della
Qualità certificato
ISO 9001-2008
15Anni di
esperienza
Oltre 100 Clienti
Customer Voice
Semantic Search
Digital
Humanities
3. Dalla biblioteca di Alessandria (490.000
rotoli , distrutta tra il 48 a.C. e il 642 d.C.)
La più grande biblioteca del mondo ?
-> "Google and the World Brain", http://youtu.be/1vxIveocxjM
a Google Books (30 milioni di libri)
4. Ma dove sono finiti gli umanisti ?
"Il ruolo di filosofi, storici, letterati, antropologi, archeologi,
linguisti, filologi, ecc, di fronte a questi immensi cambiamenti
culturali, etici e geopolitici è semplicemente di consumatori ?"
(Numerico et al., L'umanista digitale, 2010)
Il nome della rosa, film di Jean-Jacques Annaud.
Uomo vitruviano, di Leonardo Da Vinci
5. Che cosa sono le Digital Humanities ?
In senso stretto:
Intersezione tra le discipline umanistiche e le discipline
scientifiche "dure", in primo luogo matematica e informatica.
In senso più ampio:
Area di studio e applicazione delle tecnologie ICT (Information
and Communications Technology) per gestire le risorse
artistiche, culturali, storiche, letterarie, accessibili in digitale e
per facilitarne l'accesso .
6. Un esempio di Digital Humanities
The Bodleian First Folio
A digital facsimile of the First Folio of Shakespeare's
plays, Bodleian Arch. (University of Oxford)
http://firstfolio.bodleian.ox.ac.uk/
Edizione digitale con immagini ad alta risoluzione e
testi annotati in TEI XML
http://firstfolio.bodleian.ox.ac.uk/text/
7. Chi lavora alle Digital Humanities ?
Per iniziare ad orientarsi , alcuni riferimenti nel mondo della ricerca:
Alliance of Digital Humanities Organizations (ADHO)
http://adho.org/
Stanford Literary Lab http://litlab.stanford.edu/
Humboldt Chair of Digital Humanities
at the University of Leipzig http://www.dh.uni-leipzig.de/
Associazione per l’Informatica Umanistica e la Cultura Digitale (AIUCD)
http://www.umanisticadigitale.it/
8. Quali sono gli oggetti con cui lavoriamo
?
Intellectual Entities : a set of content that is considered a single intellectual
unit for purposes of manage and description: for example, a particular book,
map, photograph, or database. An Intellectual Entity can include other
Intellectual Entities; for example, a web site can include a web page; a web page
can include an image. An Intellectual Entity may have one or more digital
representations"
(Premis Data Dictionary for Preservation Metadata 2008)
Riproduzioni digitali di libri stampati, manoscritti, dipinti, disegni, musiche,
suoni, discorsi, carte geografiche, reperti archeologici, ecc.
ovvero
9. Panoramica su alcuni progetti e argomenti
Panoramica generale:
Digital Humanities Awards - Highlighting Resources in Digital Humanities
http://dhawards.org/
Singoli progetti:
National Libraries: e.g. "Trove" - National Library of Australia
http://trove.nla.gov.au/
Luoghi della letteratura: Pelagios, Pleiades, GeoLat, ecc
Testi sacri e testi antichi: e.g. Sefaria http://sefaria.org/ , Vercelli Book
Altri esempi: Europeana, Internet Archive, Google Cultural Institute, ecc.
10. Una disciplina multilingue
Parlanti madrelingua nel
mondo (fonte Etnologues):
1. Chinese
2. Spanish
3. English
4. Hindi
5. Arabic
6. Portuguese
…
21. Italian
…
11. Lingue moderne e lingue classiche
Numero degli studenti di
latino e greco in scuole
secondarie superiori
(fonte University of Leipzig,
Open Philology Project):
1. Italy
2. Germany
3. France
4. United States
5. Austria
…
12. Che cos'è un libro ?
«All’inizio pensavo a un libro semplicemente in relazione alla sua natura fisica: fogli di carta
stampata, rilegati assieme in volume...
…Non più legato a un «oggetto», iniziai a pensare al libro come a un veicolo utilizzato dagli
uomini per far circolare nel tempo e nello spazio le idee. Ci vorranno decenni, forse anche un
secolo, perché emergano nuove, stabili modalità di espressione e i termini per esprimerle.»
(Bob Stein, Ogni libro è una società, La Lettura, marzo 2013)
13. Le azioni fondamentali: leggere e interpretare
Un'opera e le sue interpretazioni
->
note a margine, evidenziature
(highlight), parole chiave,
collegamenti, descrizioni, riletture,
ecc.
Mapping the Catalogue of Ships"
Courtney Evans and Ben Jasnow
14. Standard di annotazione: da TEI ai Linked Data
XML eXtensible Markup Language
TEI Text Encoding Initiative
http://www.tei-c.org/index.xml
Dublin Core
Dublin Core Metadata Element Set:
title, creator, subject, description, publisher, ecc
FRBR Functional Requirements for Bibliographic Records
Open Annotation Data Model
http://www.openannotation.org/spec/core/
Immagine tratta da Pelagios: Enable Linked
Ancient Geodata In Open Systems
15. Il crunched book :
una applicazione web per esplorare le
opere letterarie
http://cbook.it/
"Un classico è un libro che non ha mai
finito di dire quel che ha da dire"
I. Calvino
Un esempio di Digital Humanities a scuola
17. Concludendo: perché ci piacciono le
DH ?
Perché nelle DH si uniscono le opere d'arte e i giochi linguistici
(i linguaggi dell' arte e della cultura) con la precisione della
computazione ("language as data") e l'interattività del web
("usability").
Wittgenstein,
di Ben Richards.
La Divina Commedia,
di Domenico Di Michelino.