Senza esserne consapevoli, i bambini mettono sul foglio ciò che vivono dentro e che non riescono a esternare; per questo il disegno si può trasformare in un valido strumento per cogliere elementi importanti della vita di un bambino.
2. La principale attività infantile è il gioco e il
bambino che gioca ama disegnare.
Attraverso questa particolare azione ludica si
esprime, si fa capire e lancia messaggi inconsci.
3. Il disegno dunque, non è solo una semplice distrazione ma
anche un efficace mezzo per cogliere elementi importanti che,
se saputi cogliere, offrono ai genitori delle utili informazioni
sul percorso di crescita del loro bambino.
Generalmente gli aspetti principali che vengono considerati
sono:
4. LA POSIZIONE DEL FOGLIO
Sembra che il bambino inizi a dire
qualcosa di sé proprio a partire dalla
scelta della posizione verticale od
orizzontale del foglio.
LA COLLOCAZIONE NELLO
SPAZIO
L’uso dello spazio esprime la relazione
del soggetto con l’ambiente e le sue
reazioni ad esso.
5. LA SEQUENZA
Corrisponde alla libera associazione
degli adulti, ogni elemento aggiunto è
indicativo non solo di come il bambino
vede la realtà, ma di come vorrebbe
vederla.
LA DIMENSIONE
I bambini al di sotto dei 6 anni, tendono
a disegnare figure grandi.
Intorno ai 6/7 anni l’abilità grafica ha
ormai raggiunto una sicurezza tale per
cui è in grado di disegnare figure in
proporzione all’ambiente.
6. LA PRESSIONE
Fa riferimento all’intensità dell’energia
pressante sulla superficie del foglio, è
l’elemento grafico più costante in una
data persona, fa parte del suo stile in
quanto è in rapporto con l’energia
psichica costituzionale di un individuo.
I TRATTI
Oltre alla pressione sono legati alla
forma, cioè allo stile proprio di ogni
essere umano.
7. LE CANCELLATURE
Non devono essere trascurate, poiché si
ritengono legate a significati profondi
come il rifiuto dell’oggetto o tratti di
incertezza.
IL DETTAGLIO
Si fa riferimento a quel particolare non
necessario per individuare un oggetto
disegnato.
Il disegno spoglio è tipico di un bambino
che si esprime poco, l’abbondanza, invece,
fa pensare alla capacità di analisi nel
cogliere i particolari, i dettagli adeguati
sono la manifestazione di ricchezza interiore
che il bambino esprime con equilibrio e
sicurezza.
8. I COLORI
I bambini sono incapaci
inizialmente di finalizzare l’uso del
colore in senso realistico o artistico
e spesso, usano i colori sotto la
spinta di risposte emotive.
D’altra parte sono presenti anche
nella conoscenza comune e nella
percezione personale alcune forti
associazioni tra colori e stati
d’animo: così il rosso esprime
energia, il giallo vitalità, l’arancione
positività, il verde tranquillità,
l’azzurro profondità, e così via.
9. Il disegno infantile rappresenta ciò che i
bambini sanno e vedono attraverso tecniche e
modi di raffigurazione molto interessanti
come ad esempio:
10. LA TRASPARENZA
Il bambino ci permette, attraverso la
trasparenza di alcuni oggetti, di vedere
cosa si trova all’interno di questi.
L’ANIMISMO
Il bambino da vita anche a cose
inanimate.
11. L’INGRANDIMENTO
L’ingrandimento su alcuni
elementi che assumono
proporzioni o
esageratamente piccole o
enormemente grandi.
È un modo ingegnoso per
dirigere l’attenzione su un
particolare che l’ha colpito
o sulle emozioni che ha
provato vivendo un
avvenimento.
12. Le rappresentazioni dei bambini hanno tutte
le caratteristiche per essere definite arte.
Riescono a comunicare messaggi e sentimenti
in maniera originale attraverso un proprio
linguaggio e una sperimentazione tecnica.
13. Troppo regolarmente le nostre case e le nostre scuole sembrano
predisposte e organizzate per sminuire il disegno, o peggio, negarlo e
non tutelarlo.
Ma disegnare non è solo riempire di colore una sagoma.
La ricchezza di un bambino che stringe con la sua mano un pennarello
non potrà mai essere sostituita dalla comodità di una mano che sposta
un mouse.
Basta pensare alle case in cui vivono molti bambini del terzo millennio:
provviste di schermi, playstation e videogiochi, dotati di programmi
dove con una semplice mossa possono riempire di colore le sagome già
disegnate nel pacchetto software.
15. FEDERICI Paola, Gli adulti di fronte ai disegni dei bambini. Manuele di interpretazione del disegno per
educatori e operatori, Milani, Franco Angeli, 2005.
CAPOGNA Aurora, Il disegno infantile: dallo scarabocchio alla figura umana, in «HT: La psicologia per
professionisti», 2011, n.69.
BORDEGARI Natalia, Un mondo a calori.