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LO PSICOLOGO
E’ un laureato in Psicologia (3 + 2
anni), ha seguito un anno di tirocinio
presso una struttura pubblica o privata,
e ha sostenuto un esame d'ammissione
per entrare nell'ordine degli psicologi.
Dopo questo iter lo psicologo può
ulteriormente specializzarsi e diventare:
1-Psicoterapeuta: è un esperto nella
comprensione e nel trattamento delle
difficoltà psicologiche che la gente
incontra nella vita quotidiana. Per
diventare psicoterapeuta, lo psicologo
deve frequentare un corso di
specializzazione di durata quadriennale.
Lo psicoterapeuta può lavorare in
un'ASL oppure praticare attività privata
in uno studio.
2-Psicofisiologo: è un esperto nello
studio della relazione fra
comportamento e indici fisiologici
registrati dalla superficie corporea
nell'uomo (elettroencefalogramma,
elettromiogramma,
elettrooculogramma, pressione
sanguigna, dilatazione pupillare). In
genere lo psicofisiologo lavora nelle
Università o negli Istituti di Ricerca.
3-Psicologo sociale e/o del lavoro: è
un esperto nella comprensione delle
relazioni all'interno di un gruppo e
nello studio della modificazione del
comportamento di una persona in
relazione al comportamento altrui.
Viene generalmente assunto da aziende
private o Università.
ORIENTAMENTI TEORICI
DELLA PSICOLOGIA:
Gli psicologi aderiscono ad
orientamenti teorici diversi.
1- Orientamento psicobiologico:
tali psicologi studiano il pensiero e il
comportamento cercando le
connessioni tra queste attività e i
cambiamenti che avvengono nel
sistema nervoso (psicobiologi);
2-Orientamento
comportamentale/cognitivo:
tali psicologi studiano il
comportamento degli esseri umani e in
che modo essi elaborano gli eventi
esterni in base ai processi cognitivi
(psicologi sperimentali e psicoterapeuti
ad orientamento cognitivo-
comportamentale);
3-Orientamento psicodinamico:
tali psicologi cercano di comprendere
le azioni, le motivazioni, i
comportamenti umani in relazione ai
processi inconsci e alle esperienze che
le persone hanno fatto nella prima
infanzia e nel corso della loro vita
(psicoanalisti di varia matrice).
LE PRINCIPALI CORRENTI
PSICOLOGICHE
La psicologia è una scienza molto
giovane; tuttavia, i quesiti che questa
disciplina si pone sono quesiti molto
antichi che la filosofia occidentale si
era già posta a partire dai greci.
Le principali correnti psicologiche che
si sono sviluppate a partire dalla metà
del secolo scorso sono le seguenti:
1-Lo strutturalismo
2-Il funzionalismo
3-La psicoanalisi
4-Il comportamentismo
5-La psicologia della Gestalt
6-La scuola di Ginevra
7-Il cognitivismo
8-La scienza cognitiva
1-Lo strutturalismo
Nel 1879 Wundt aprì il primo
laboratorio di psicologia a Lipsia.
Questa data viene oggi riconosciuta
come quella relativa alla nascita della
psicologia come scienza sperimentale.
Nel laboratorio del fisiologo Wundt
veniva utilizzato il metodo
dell'introspezione: osservatori
appositamente addestrati prestavano
grande attenzione alle loro sensazioni e
le riportavano nel modo più obbiettivo
possibile quando venivano sottoposti a
degli stimoli sperimentali uditivi o
visivi. Ecco alcuni esempi:
Fissate lo sguardo per circa un minuto
sul rettangolo rosso e poi spostate lo
sguardo a destra proiettando
l’immagine. Di che colore è?
Un allievo di Wundt, Titchener
chiamò strutturalismo questa
impostazione di studio delle attività
psicologiche. Scopo della psicologia è
l'analisi della struttura mentale e non
della sua funzione.
2-Il Funzionalismo
William James pubblicò nel 1890 un
testo rimasto storico nella storia della
psicologia e intitolato Principles of
Psychology. Dalla lettura di questo
testo traspariva la sua insofferenza
verso la tendenza degli strutturalisti a
descrivere l'esatto contenuto della
mente in maniera parcellizzata.
Secondo James, la psicologia doveva
invece occuparsi delle funzioni del
pensiero. In sostanza il compito della
psicologia è quello di mostrare in che
modo i processi di pensiero e di
decisione permettono agli esseri umani
di sopravvivere in maniera adattiva ed
efficace.
3-La Psicoanalisi
Secondo Freud (circa 1885) i processi
mentali erano inacessibili alla
coscienza anche usando l'introspezione
(in contrasto con l'introspezionismo
strutturalista). I comportamenti fobici,
le ossessioni, gli attacchi isterici erano
spiegabili solo grazie a complesse
dinamiche dell'inconscio.
Secondo Freud i sintomi delle malattie
mentali potevano essere interpretati
secondo pulsioni inibite di natura
sessuale.
Al giorno d’oggi possiamo sostenere
che il movimento psicoanalitico, anche
se affascinante, non è una scienza
dimostrabile.
4-Il Comportamentismo
Nel 1913 gli americani Watson e
Thorndike affermarono che il metodo
dell'introspezione non era un metodo
veramente scientifico. L'attenzione si
spostò quindi sul comportamento
osservabile.
La principale ipotesi del
comportamentismo era la seguente: la
mente veniva paragonata ad una
scatola nera (black box), al cui interno
lo psicologo non poteva entrare. Verso
questa scatola nera arrivavano gli
stimoli ambientali S, e in
concomitanza l'organismo emetteva
delle risposte R.
Lo psicologo comportamentista
studiava le associazioni S-R, cioè la
relazione fra variabile indipendente
(lo stimolo S) e la variabile
dipendente (la risposta R).
Per esempio, relativamente alla
problematica dell'apprendimento,
quest'ultimo apparve più come una
questione di modificazioni di un
comportamento osservabile che come
qualcosa di "interno" che accadeva
nella mente.
Riguardo al concetto di apprendimento,
sono particolarmente noti gli
esperimenti di Thorndike con le puzzle-
box (piccole gabbie costruite con
assicelle di legno). I risultati di tali
esperimenti forniscono una
dimostrazione dell’esistenza
dell'apprendimento per prove ed
errori (trial and error).
5-La psicologia della Gestalt
Con i termini psicologia della Gestalt
(psicologia della forma) s’intende
quella scuola psicologica nata in
Europa (in particolare Germania)
intorno agli anni '20 e '30 e
sviluppatasi intorno ai lavori
scientifici di Lewin, Asch, Kohler,
Koffka e Wertheimer.
Questi studiosi suggerirono che esiste
nel cervello una capacità innata di
organizzare delle percezioni, e tale
capacità segue delle leggi. Queste
leggi ( ad esempio la legge della
vicinanza e la legge della
somiglianza) spiegano in che modo le
persone percepiscono le cose
Legge della vicinanza:
All'interno di una scena visiva, gli
elementi tra loro vicini vengono
percepiti come un tutto.
Nell'esempio percepiamo prima di tutto
3 colonne verticali sottili, e non 2
colonne larghe o semplicemente 6 linee
verticali.
Legge della somiglianza:
All'interno di una stessa scena gli
elementi tra loro simili per forma,
colore e dimensione vengono percepiti
come collegati. Nell'esempio
percepiamo righe di punti pieni,
alternate a righe di punti vuoti, benché
lo spazio fra punto e punto sia lo stesso,
sia in orizzontale che in verticale.
Legge dell’Organizzazione figura-
sfondo:
Secondo questa legge vi è la tendenza a
distinguere una figura dal suo sfondo e
viceversa.
Le figure vengono percepite prima di
tutto in base al loro contorno, il resto
viene inteso come sfondo.
Guardando un'immagine percepiamo
l'oggetto che sta in primo piano come
figura principale e ciò che sta dietro
come sfondo.
Nell'esempio è rappresentato un
classico delle illusioni ottiche: il vaso o
i due profili di Rubin.
Possiamo vedere in nero due visi, uno
di fronte all'altro, su sfondo rosso
oppure un vaso rosso su sfondo nero.
A seconda di cosa percepiamo come
“figura” classificheremo gli elementi
restanti come “sfondo”.
Legge della Chiusura:
Linee e forme familiari vengono
percepite come chiuse e complete,
anche se graficamente non lo sono.
Descrivendo la figura dell'esempio,
diremmo che vi sono rappresentati un
cerchio e un quadrato con tratto non
continuo, ma la forma percepita e
riconosciuta è quella della figura
completa. Allo stesso modo possiamo
leggere la parola PRO anche se nessuna
delle lettere è chiusa e completa.
Per ciò che riguarda il concetto di
apprendimento, Kohler, nel famoso
libro sulle scimmie antropoidi (1921)
introdusse il concetto di insight
(intuire).
Si tratta di un grosso passo in avanti
rispetto al concetto di apprendimento
per prove ed errori proposto dal
comportamentismo.
6-Piaget e la scuola di Ginevra
Secondo Piaget (1896-1980) man
mano che gli esseri umani si sviluppano
utilizzano schemi mentali sempre più
complessi per organizzare
l'informazione. Questo studioso
individua 4 stadi:
1-Stadio sensomotorio (0-2 anni) in
cui l'intelligenza del bambino fa
affidamento solo sui sensi e sull'attività
motoria per "comprendere" il mondo.
2-Stadio preoperatorio (2-7 anni) in
cui il bambino sviluppa la capacità di
rappresentazione simbolica.
3-Stadio delle operazioni concrete
(7-11 anni) in cui il bambino inizia a
ragionare secondo una logica, ed è in
grado di classificare oggetti e di
operare con classi organizzate
gerarchicamente.
4-Stadio delle operazioni formali
(11-12 anni) in cui il preadolescente è
in grado di esplorare tutte le soluzioni
logiche di un problema; può
immaginare cose contrarie alla realtà, è
capace di formarsi ideali, afferrare
metafore, ragionare sul futuro.
7-Il Cognitivismo
Secondo il paradigma cognitivista i
processi mentali possono essere meglio
compresi se si confrontano con il
funzionamento di un calcolatore che
elabora le informazioni e le sue tre
componenti: dati, memoria e
programma.
F
I
L
T
R
O
RICONO SCIMEN TO
S
E
L
E
Z
I
O
N
E
INPUT
ECO
ICONA
MBT MLT
RISPO STA
REGISTRO
SENSORIALE
ATTENZIONEATTENZIONE
I fattori che contribuirono alla nascita
della psicologia cognitivista tra la fine
degli anni Cinquanta e l'inizio degli
anni Sessanta sono facilmente
individuabili:
1-L'approccio comportamentista
sembrava inadeguato a spiegare il
comportamento umano complesso.
2-Noam Chomsky (psicolinguista),
nei suoi studi sull'apprendimento del
linguaggio, rifiutò le spiegazioni
comportamentiste al riguardo. La
struttura del linguaggio era troppo
complessa per essere spiegata in
termini di semplici connessioni
stimolo/risposta.
3-L'avvento dei primi calcolatori
elettronici incoraggiò un nuovo
approccio all'elaborazione delle
informazioni nelle scienze della
comunicazione e nell'informatica che
interessò anche molti psicologi
(paradigma H.I.P).
4-Le esigenze della tecnologia
militare fornirono un ulteriore impulso
allo sviluppo di quest'area.
Gran parte delle scoperte sull'attenzione
e sulla vigilanza fu il risultato delle
esigenze operative sorte durante la
Seconda Guerra Mondiale (per esempio
ricerche sull’attenzione e gli operatori
radar di missili ed aerei).
8-La scienza cognitiva
Questa corrente è quella più recente in
termini temporali. Essa sta cercando di
risolvere un grosso problema già
presente nel dibattito all'interno della
corrente cognitivista.
Il problema è quello di ignorare
l'organo fisico cervello che fa da
supporto alla mente quando si vuole
simulare quest'ultima al calcolatore. Gli
scienziati appartenenti a questa corrente
si occupano della mente partendo
invece dal punto di vista del cervello.
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  • 1. LO PSICOLOGO E’ un laureato in Psicologia (3 + 2 anni), ha seguito un anno di tirocinio presso una struttura pubblica o privata, e ha sostenuto un esame d'ammissione per entrare nell'ordine degli psicologi. Dopo questo iter lo psicologo può ulteriormente specializzarsi e diventare:
  • 2. 1-Psicoterapeuta: è un esperto nella comprensione e nel trattamento delle difficoltà psicologiche che la gente incontra nella vita quotidiana. Per diventare psicoterapeuta, lo psicologo deve frequentare un corso di specializzazione di durata quadriennale. Lo psicoterapeuta può lavorare in un'ASL oppure praticare attività privata in uno studio.
  • 3. 2-Psicofisiologo: è un esperto nello studio della relazione fra comportamento e indici fisiologici registrati dalla superficie corporea nell'uomo (elettroencefalogramma, elettromiogramma, elettrooculogramma, pressione sanguigna, dilatazione pupillare). In genere lo psicofisiologo lavora nelle Università o negli Istituti di Ricerca.
  • 4. 3-Psicologo sociale e/o del lavoro: è un esperto nella comprensione delle relazioni all'interno di un gruppo e nello studio della modificazione del comportamento di una persona in relazione al comportamento altrui. Viene generalmente assunto da aziende private o Università.
  • 5. ORIENTAMENTI TEORICI DELLA PSICOLOGIA: Gli psicologi aderiscono ad orientamenti teorici diversi.
  • 6. 1- Orientamento psicobiologico: tali psicologi studiano il pensiero e il comportamento cercando le connessioni tra queste attività e i cambiamenti che avvengono nel sistema nervoso (psicobiologi);
  • 7. 2-Orientamento comportamentale/cognitivo: tali psicologi studiano il comportamento degli esseri umani e in che modo essi elaborano gli eventi esterni in base ai processi cognitivi (psicologi sperimentali e psicoterapeuti ad orientamento cognitivo- comportamentale);
  • 8. 3-Orientamento psicodinamico: tali psicologi cercano di comprendere le azioni, le motivazioni, i comportamenti umani in relazione ai processi inconsci e alle esperienze che le persone hanno fatto nella prima infanzia e nel corso della loro vita (psicoanalisti di varia matrice).
  • 9. LE PRINCIPALI CORRENTI PSICOLOGICHE La psicologia è una scienza molto giovane; tuttavia, i quesiti che questa disciplina si pone sono quesiti molto antichi che la filosofia occidentale si era già posta a partire dai greci.
  • 10. Le principali correnti psicologiche che si sono sviluppate a partire dalla metà del secolo scorso sono le seguenti:
  • 11. 1-Lo strutturalismo 2-Il funzionalismo 3-La psicoanalisi 4-Il comportamentismo 5-La psicologia della Gestalt 6-La scuola di Ginevra 7-Il cognitivismo 8-La scienza cognitiva
  • 12. 1-Lo strutturalismo Nel 1879 Wundt aprì il primo laboratorio di psicologia a Lipsia. Questa data viene oggi riconosciuta come quella relativa alla nascita della psicologia come scienza sperimentale.
  • 13. Nel laboratorio del fisiologo Wundt veniva utilizzato il metodo dell'introspezione: osservatori appositamente addestrati prestavano grande attenzione alle loro sensazioni e le riportavano nel modo più obbiettivo possibile quando venivano sottoposti a degli stimoli sperimentali uditivi o visivi. Ecco alcuni esempi:
  • 14.
  • 15.
  • 16. Fissate lo sguardo per circa un minuto sul rettangolo rosso e poi spostate lo sguardo a destra proiettando l’immagine. Di che colore è?
  • 17. Un allievo di Wundt, Titchener chiamò strutturalismo questa impostazione di studio delle attività psicologiche. Scopo della psicologia è l'analisi della struttura mentale e non della sua funzione.
  • 18. 2-Il Funzionalismo William James pubblicò nel 1890 un testo rimasto storico nella storia della psicologia e intitolato Principles of Psychology. Dalla lettura di questo testo traspariva la sua insofferenza verso la tendenza degli strutturalisti a descrivere l'esatto contenuto della mente in maniera parcellizzata.
  • 19. Secondo James, la psicologia doveva invece occuparsi delle funzioni del pensiero. In sostanza il compito della psicologia è quello di mostrare in che modo i processi di pensiero e di decisione permettono agli esseri umani di sopravvivere in maniera adattiva ed efficace.
  • 20. 3-La Psicoanalisi Secondo Freud (circa 1885) i processi mentali erano inacessibili alla coscienza anche usando l'introspezione (in contrasto con l'introspezionismo strutturalista). I comportamenti fobici, le ossessioni, gli attacchi isterici erano spiegabili solo grazie a complesse dinamiche dell'inconscio.
  • 21. Secondo Freud i sintomi delle malattie mentali potevano essere interpretati secondo pulsioni inibite di natura sessuale. Al giorno d’oggi possiamo sostenere che il movimento psicoanalitico, anche se affascinante, non è una scienza dimostrabile.
  • 22. 4-Il Comportamentismo Nel 1913 gli americani Watson e Thorndike affermarono che il metodo dell'introspezione non era un metodo veramente scientifico. L'attenzione si spostò quindi sul comportamento osservabile.
  • 23. La principale ipotesi del comportamentismo era la seguente: la mente veniva paragonata ad una scatola nera (black box), al cui interno lo psicologo non poteva entrare. Verso questa scatola nera arrivavano gli stimoli ambientali S, e in concomitanza l'organismo emetteva delle risposte R.
  • 24. Lo psicologo comportamentista studiava le associazioni S-R, cioè la relazione fra variabile indipendente (lo stimolo S) e la variabile dipendente (la risposta R).
  • 25. Per esempio, relativamente alla problematica dell'apprendimento, quest'ultimo apparve più come una questione di modificazioni di un comportamento osservabile che come qualcosa di "interno" che accadeva nella mente.
  • 26. Riguardo al concetto di apprendimento, sono particolarmente noti gli esperimenti di Thorndike con le puzzle- box (piccole gabbie costruite con assicelle di legno). I risultati di tali esperimenti forniscono una dimostrazione dell’esistenza dell'apprendimento per prove ed errori (trial and error).
  • 27. 5-La psicologia della Gestalt Con i termini psicologia della Gestalt (psicologia della forma) s’intende quella scuola psicologica nata in Europa (in particolare Germania) intorno agli anni '20 e '30 e sviluppatasi intorno ai lavori scientifici di Lewin, Asch, Kohler, Koffka e Wertheimer.
  • 28. Questi studiosi suggerirono che esiste nel cervello una capacità innata di organizzare delle percezioni, e tale capacità segue delle leggi. Queste leggi ( ad esempio la legge della vicinanza e la legge della somiglianza) spiegano in che modo le persone percepiscono le cose
  • 29. Legge della vicinanza: All'interno di una scena visiva, gli elementi tra loro vicini vengono percepiti come un tutto. Nell'esempio percepiamo prima di tutto 3 colonne verticali sottili, e non 2 colonne larghe o semplicemente 6 linee verticali.
  • 30.
  • 31. Legge della somiglianza: All'interno di una stessa scena gli elementi tra loro simili per forma, colore e dimensione vengono percepiti come collegati. Nell'esempio percepiamo righe di punti pieni, alternate a righe di punti vuoti, benché lo spazio fra punto e punto sia lo stesso, sia in orizzontale che in verticale.
  • 32.
  • 33. Legge dell’Organizzazione figura- sfondo: Secondo questa legge vi è la tendenza a distinguere una figura dal suo sfondo e viceversa.
  • 34. Le figure vengono percepite prima di tutto in base al loro contorno, il resto viene inteso come sfondo. Guardando un'immagine percepiamo l'oggetto che sta in primo piano come figura principale e ciò che sta dietro come sfondo.
  • 35.
  • 36. Nell'esempio è rappresentato un classico delle illusioni ottiche: il vaso o i due profili di Rubin. Possiamo vedere in nero due visi, uno di fronte all'altro, su sfondo rosso oppure un vaso rosso su sfondo nero. A seconda di cosa percepiamo come “figura” classificheremo gli elementi restanti come “sfondo”.
  • 37. Legge della Chiusura: Linee e forme familiari vengono percepite come chiuse e complete, anche se graficamente non lo sono.
  • 38.
  • 39. Descrivendo la figura dell'esempio, diremmo che vi sono rappresentati un cerchio e un quadrato con tratto non continuo, ma la forma percepita e riconosciuta è quella della figura completa. Allo stesso modo possiamo leggere la parola PRO anche se nessuna delle lettere è chiusa e completa.
  • 40. Per ciò che riguarda il concetto di apprendimento, Kohler, nel famoso libro sulle scimmie antropoidi (1921) introdusse il concetto di insight (intuire). Si tratta di un grosso passo in avanti rispetto al concetto di apprendimento per prove ed errori proposto dal comportamentismo.
  • 41. 6-Piaget e la scuola di Ginevra Secondo Piaget (1896-1980) man mano che gli esseri umani si sviluppano utilizzano schemi mentali sempre più complessi per organizzare l'informazione. Questo studioso individua 4 stadi:
  • 42. 1-Stadio sensomotorio (0-2 anni) in cui l'intelligenza del bambino fa affidamento solo sui sensi e sull'attività motoria per "comprendere" il mondo.
  • 43. 2-Stadio preoperatorio (2-7 anni) in cui il bambino sviluppa la capacità di rappresentazione simbolica.
  • 44. 3-Stadio delle operazioni concrete (7-11 anni) in cui il bambino inizia a ragionare secondo una logica, ed è in grado di classificare oggetti e di operare con classi organizzate gerarchicamente.
  • 45. 4-Stadio delle operazioni formali (11-12 anni) in cui il preadolescente è in grado di esplorare tutte le soluzioni logiche di un problema; può immaginare cose contrarie alla realtà, è capace di formarsi ideali, afferrare metafore, ragionare sul futuro.
  • 46. 7-Il Cognitivismo Secondo il paradigma cognitivista i processi mentali possono essere meglio compresi se si confrontano con il funzionamento di un calcolatore che elabora le informazioni e le sue tre componenti: dati, memoria e programma.
  • 47. F I L T R O RICONO SCIMEN TO S E L E Z I O N E INPUT ECO ICONA MBT MLT RISPO STA REGISTRO SENSORIALE ATTENZIONEATTENZIONE
  • 48. I fattori che contribuirono alla nascita della psicologia cognitivista tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio degli anni Sessanta sono facilmente individuabili:
  • 49. 1-L'approccio comportamentista sembrava inadeguato a spiegare il comportamento umano complesso.
  • 50. 2-Noam Chomsky (psicolinguista), nei suoi studi sull'apprendimento del linguaggio, rifiutò le spiegazioni comportamentiste al riguardo. La struttura del linguaggio era troppo complessa per essere spiegata in termini di semplici connessioni stimolo/risposta.
  • 51. 3-L'avvento dei primi calcolatori elettronici incoraggiò un nuovo approccio all'elaborazione delle informazioni nelle scienze della comunicazione e nell'informatica che interessò anche molti psicologi (paradigma H.I.P).
  • 52. 4-Le esigenze della tecnologia militare fornirono un ulteriore impulso allo sviluppo di quest'area. Gran parte delle scoperte sull'attenzione e sulla vigilanza fu il risultato delle esigenze operative sorte durante la Seconda Guerra Mondiale (per esempio ricerche sull’attenzione e gli operatori radar di missili ed aerei).
  • 53. 8-La scienza cognitiva Questa corrente è quella più recente in termini temporali. Essa sta cercando di risolvere un grosso problema già presente nel dibattito all'interno della corrente cognitivista.
  • 54. Il problema è quello di ignorare l'organo fisico cervello che fa da supporto alla mente quando si vuole simulare quest'ultima al calcolatore. Gli scienziati appartenenti a questa corrente si occupano della mente partendo invece dal punto di vista del cervello.
  • 55. Essi non sono esclusivamente psicologi ma provengono da discipline diverse quali l'informatica, le neuroscienze, e l'ingegneria elettronica.