Intervento per Comunicare: il museo come luogo di trasmissione culturale, Roma, 3 ottobre 2013, Museo di Roma

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o r i n o . i t
@ p a l a z z o m a d a m a t o
PALAZZO MADAMA
Roma, 3 ottobre 2013
Comunicare: il museo come luogo di trasmissione culturale
Enrica Pagella, direttore
Carlotta Margarone, documentazione, web e social media
MUSEO APERTO

2. NEL CUORE DELLA CITTÀ

3. Un museo fondato nel 1863 con circa 70.000 opere, 4000 mq espositivi e
1000 di depositi esterni.

4. Uno staff di 15 persone,18 operatori operatori di sala e circa 150.000 visitatori annui.

5. I numeri del progetto di restauro:
135 restauratori
45 ricercatori e progettisti
74 imprese coinvolte nei lavori
30 ambiti disciplinari
(archeologi, architetti, ingegneri,
storici
dell’arte, tappezzieri, carpentieri
ecc.)

6. Particolari del progetto
e dell’allestimento:
-Sala Acaia, “cappella”
dei paliotti;
-Sistema di appensione
dei dipinti al primo
piano;
-Scatole multifunzionali
per i servizi di sicurezza e
emergenza

7. CASO #1
Multimedia “immersivi” negli spazi del museo
2011
La Corte Medievale diventa
Museo Torino
2011
La Sala del Senato diventa
Sarà l’Italia

8. Palazzo Madama, Corte
medievale: la struttura di
«Torino storia di una città» e
il suo impatto sullo spazio
Palazzo Madama, Corte
medievale. «Torino. Storia di
una città» Lo spettacolo
multivisivo in funzione

9. Criticità
• Gli impianti multimediali hanno alti costi di
manutenzione, aggiornamento (decadenza fisiologica
dei materiali), supervisione e controllo funzionalità.
• La Corte Medievale necessita di supporti alla visita, ma
la narrazione non deve annullare l’esperienza
didattico/emotiva della passeggiata “sospesa” sulla
storia.
• Gli impianti complessi architettonicamente rigidi
pregiudicano lo sviluppo di altri progetti/processi di uso
temporaneo dello spazio.

10. Palazzo Madama, Corte Medievale.
L’artista rumeno Dan Perjovschi disegna da sotto il vetro della
passerella archeologica, 2012

11. Palazzo Madama, Sala del Senato (sala mostre), primo piano

12. Rendering del progetto di ricostruzione del primo senato nella sala del
Senato (in pianta)

13. L’aula del Senato la sera dell’inaugurazione, il 16 marzo 2011, in attesa
del Presidente della Repubblica

14. L’aula del Senato durante lo spettacolo multimediale: il pubblico assiste
e interagisce con gli oggetti.

15. “Senatori per un giorno”: programma con le scuole di primo grado. Dopo
il percorso formativo in classe, gli studenti partecipavano in aula al
processo di democrazia deliberativa.

16. “Il rito, ogni rito, è un condensato di storia e di preistoria: è un nocciolo dalla struttura
fine e complessa, è un enigma da risolvere; se risolto ci aiuterà a risolvere altri enigmi
che ci toccano più da vicino”.
Primo Levi (La Stampa, poi in “L’altrui mestiere”, 1985)

17. Hans Haacke, MoMa Poll, 1970
L’istallazione chiedeva ai visitatori del MoMa di esprimersi
sull’intervento americano in Indocina voluto da Nixon.
Sarà l’Italia: i risultati
delle votazioni
espresse nell’aula
del Senato, al primo
piano,visibili
nell’atrio di Palazzo
Madama

18.  Punti di forza
• Coinvolgimento emotivo dei visitatori , visita
immersiva
• Inserimento del concetto “museo”, in una più
ampia sfera semantica: luogo di
riflessione, discussione, scoperta e ripensamento dei
valori civili e democratici che fanno di noi una
comunità.
• Social engagement

19. CASO #2
SUPPORTI MULTIMEDIALI ALLA VISITA
Touch screen Tablet

20. Palazzo
Madama, Sala
Acaia (Gotico e
Rinascimento):
opere, luoghi, perso
naggi, percorsi:
quattro temi di
approfondimento

21. Criticità
• Uso marginale: visitatori già sollecitati da sfide
intellettuali e fisiche
• “Glue-effect”: visitatore incollato dall’aspetto più
giocoso/interattivo dell’esperienza
• Opere oggetto dell’approfondimento fisicamente
distanti dallo schermo
• Trasmissione del sapere monodirezionale: museo-
docente/visitatore-discente
• Rapida decadenza tecnologica
http://www.brooklynmuseum.org/community/blogosphere/2009/08/19/kiosks-in-museums-win-lose-
or-draw/
http://blog.orselli.net/2009/08/are-screens-killing-museums.html
Criticità

22. Baltimore
Walters Art Gallery, 2012
Cardiff (Galles)
National Museum, 2008

23. Washington, National
Gallery, 2012

24. Peter Zumthor, 2008 Kolumba - Museo dell’arcidiocesi,
Colonia, Germania

25. Washington, National Portrait Gallery, 2012.
I depositi visitabili.

26. Londra, Victoria and Albert
Museum, Galleria del gotico e
rinascimento 2011
Tate Modern, hall, 2011Londra, Tate Modern, caffetteria, 2013

27. Metropolitan
Museum, New York
National Museum of
Scotland, Edinburgh
Qrator
people, progetto
UCL, Londra
Museum of Natural
history, New York
Australian
Museum, Sidney

28. Tablet in uso
Speciali QR code di orientamento
Gamification Interazione singola/di gruppo

29. Punti di forza
• Tecnologia user-responsive e multiutente
• Gamification
• Possibilità di sviluppi partecipativi
(condivisione, crowdsourcing)
• Mobilità, versatilità, scarso impatto
sull’allestimento permanente
• Contatto con giovane realtà
imprenditoriale e Politecnico
 Punti di forza

30. CASO #3
STORYTELLING
Orientamento
e cartellini Piattaforme sociali

32. • Irrisolte difficoltà di orientamento
• Inadeguatezza dei testi delle
didascalie e dei supporti di visita sia
per contenuti che per forma
Criticità

33. Nuovo pieghevole
Semplificazione delle
mappe, 2013
Progetto di mappatura dei
visitatori nello spazio con tag
RFID, 2010-2011
Indicazioni di percorso nei punti
critici evidenziati dalla
mappatura, 2011

34. Percorso tattile in Torre
Panoramica, scoperta della città, 2012 Giardino del Castello,
Il progetto delle guide a terra per
per persone con disabilità
visiva, 2010
Visibile parlare: progetto per
apparati dodattici con scrittura
semplificata per persone con
disabilità cognitive e affette da
afasia (in cerca di finanziamento)

36. Palazzo Madama sulle reti sociali: dal contatto diretto agli sconosciuti, gli
strumenti, differenziati, per incontrare i pubblici del web

37. Piattaforma per le donazioni
Crowdfunding per il servizio d’Azeglio
in vendita a Londra
Le attività sui social incidono sul numero delle
donazioni
Festa con i donatori in museo

38. Punti di forza
• Conferma dell’affidabilità del
museo, rafforzamento dell’ «identità di
marca»
• Conferma dell’efficacia del lavoro
sulle reti sociali, allargamento e
differenziazione della community di
riferimento
 Punti di forza

39. CONCLUSIONI
(sulle spalle dei giganti)
“ I musei devono impegnarsi nelle
riforme e nello sviluppo in quanto
musei. Devono soddisfare il bisogno
che la società ha di questa istituzione
[…] come modello oggettivo da porre
a riscontro con le percezioni
individuali. Allo stesso tempo, e con
urgenza, devono essere creati i forum
[…] per assicurare il più vasto ascolto
possibile alle nuove, stimolanti
percezioni della realtà, ai nuovi valori
e alle forme in cui oggi essi si
esprimono.”
(Duncan F. Cameron, 1971)