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Conferenza dei Servizi 2012
             Il Bilancio Sociale e
           del Capitale Intellettuale
        …verso il Bilancio di Sostenibilità


                                                                                Carlo Favaretti
Udine, 19 Giugno 2012                                                           Direttore Generale
 CONFERENZA DEI SERVIZI 2012   © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine   1
Il terzo Bilancio Sociale e del Capitale
  Intellettuale
  …verso il Bilancio di Sostenibilità
  Azienda Ospedaliero – Universitaria “Santa Maria della Misericordia” Udine



  Rappresenta un momento centrale di rendicontazione dell’Azienda per

  •     le relazioni con i portatori d’interesse

  •     la responsabilità professionale

  •     la verifica della sostenibilità della spesa




CONFERENZA DEI SERVIZI 2012               © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine   2
Organi aziendali


                                          Nucleo di




                            Organismi
                                        Valutazione/
                                         Organismo
                                                                                                                                                                   Organo di
                                                                                         Direttore Generale                                                        Indirizzo
                                        Indipendente
                                             di
                                         Valutazione

                                                                                                                                                                    Collegio
                                                                                                                              Staff                                Sindacale


                                        Consiglio dei              Direttore Sanitario                                 Direttore
                                          Sanitari                                                                   Amministrativo

                                                                                                                                                                            Regione
                                                                                                                                                                            ASS
                                                         Dipartimento di                                                                                                    AOU
                                                                                     Dipartimento             Dipartimento
                                                        Organizzazione dei          Amministrativo              Tecnico                                                     AO
Organigramma
                                                          Servizi Sanitari
                                                                                                                                                                            IRCSS


Aziendale                                                 Dipartimento
                                                           Oncologia
                                                                                    Dipartimento
                                                                                    Neuroscienze
                                                                                                             Dipartimento
                                                                                                             Cardiotoracico
                                                                                                                                      Dipartimento Medicina
                                                                                                                                      Trasfusionale di area
                                                                                                                                              Vasta
                                                                                                                                                                  Dipartimento
                                                                                                                                                                 Servizi Condivisi



                                                           Dipartimento             Dipartimento              Dipartimento            Dipartimento Materno
                                                        Chirurgia Generale           Medicina                 Anestesia e                    Infantile
                                                            Specialistica           Specialistica            Rianimazione



                                                            Dipartimento            Dip . Medicina di         Dipartimento                Dipartimento
                                                          Diagnostica per             Laboratorio           Medicina Interna          Chirurgia Generale
                                                             Immagini




                                                                                                    Collegio di
                                                                                                    Direzione




   CONFERENZA DEI SERVIZI 2012                                               © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine               3
Breve sintesi delle attività svolte nel
   2011
   Le indicazioni da rispettare
   Il 2011 è stato un anno di grandi impegni, specialmente per
   rispondere alle indicazioni regionali in previsione:

   •della realizzazione delle politiche sanitarie e gestionali, con
   particolare attenzione ai progetti di Area Vasta;

   •del conseguimento degli obiettivi economici;

   •della riorganizzazione delle Strutture Operative, propedeutica ai
   trasferimenti nel nuovo ospedale;

   •degli investimenti compiuti, in particolare quelli finalizzati all’avvio del
   nuovo ospedale.

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Breve sintesi delle attività svolte nel 2011
   Il 2011 ha registrato, rispetto al 2010:

   • una leggera riduzione del numero di dimessi e delle giornate di
     degenza, in linea con il trend degli ultimi anni che vede un progressivo
     spostamento delle attività meno complesse al regime ambulatoriale;
   • il mantenimento della degenza media;
   • il mantenimento della complessità dei ricoveri e dell’età media dei
     pazienti trattati;
   • un ulteriore lieve aumento dei ricoveri urgenti (quasi il 62% dei ricoveri
     ordinari);
   • un leggero incremento del tasso di occupazione dei letti per ricovero
     ordinario;
   • una ulteriore diminuzione complessiva degli accessi in Pronto Soccorso
     (- 2632 accessi) e l’aumento della percentuale dei codici rossi e gialli
     rispetto ai codici bianchi e verdi.

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Breve sintesi delle attività svolte nel
   2011
   Provenienza dei pazienti
    • sono leggermente aumentati percentualmente (0,1%) i ricoveri di
      pazienti dell’Area Vasta Udinese;

    • sono lievemente diminuiti i ricoveri di pazienti di altre province
      della Regione;

    • sono leggermente aumentati i ricoveri di pazienti provenienti da
      altre Regioni.



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Una giornata in Ospedale nel
                  2011
  240

    6

  348

  115

  122

 2801

  145

    5

    5

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Il Capitale Intellettuale
     Il valore dell’Azienda, il suo capitale, non è formato solo dalle
     strutture fisiche e tecnologiche e dal capitale finanziario, ma anche
     dai beni cosiddetti intangibili.

     Si tratta di beni non facilmente traducibili in termini finanziari, poiché
     costituiti dalla qualità, dall’autorevolezza e dal prestigio delle
     persone che vi lavorano e che si fondano sulle conoscenze, sui
     valori e sulle abilità possedute, con forte orientamento
     all’apprendimento continuo, non facilmente codificabili e
     trasmissibili.



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La Ricerca Aziendale




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Il Coordinamento per la Ricerca

 • Coordinatore Scientifico;
 • Comitato scientifico: referenti scientifici dipartimentali;
 • Segreteria scientifica;
 • Segreteria amministrativa;
 • Direttori Dipartimenti Universitari;
 • Responsabile Ufficio Ricerca Università;
 • Responsabile Unità di Valutazione della Tecnologia Sanitaria;
 • Presidente Comitato Etico (osservatore).



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Le finalità


      •Arricchimento del patrimonio intellettuale.


      •Miglioramento dell’attività assistenziale.


      •Miglioramento dell’attività didattica.




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Il Comitato Etico Indipendente
   Comitato Etico Aziendale per le sperimentazioni cliniche nel triennio 2010-2013

   dott. Antonio Di Chiara (Clinico) - Presidente
   dott. Fabrizio Fontana (Direttore Sanitario, ex officio)
   dott.ssa Maria Grazia Troncon (Farmacista, ex officio)
   prof. Matteo Balestrieri (Clinico)
   dott. Roberto Peressutti (Clinico)
   dott. Enrico Vigevani (Clinico)
   dott. Carlo Moreschi (Medico legale)
   don Giovanni Del Missier (Bioeticista)
   prof. Michele Morgante (Genetista)
   prof. Massimo Baraldo (Farmacologo Clinico)
   dott. Fabrizio Gangi (Medico di medicina generale)
   dott. ssa Miriam Isola (Biostatistico)
   dott. Giuseppe Montanari (Pediatra di libera scelta)
   sig.ra Paola Onelli Pedile (Rappresentante del volontariato)
   dott. Francesco Cavallo (Rappresentante del volontariato)
   sig.ra Lucia Stroili (Infermiera)
   sig.ra Sonia Piemonte (Infermiera )

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Attività di ricerca in cifre: i progetti

   Progetti di ricerca finalizzata: n.20

   Progetti interreg: n.2

   Sperimentazioni sponsorizzate ed osservazionali: n. 210

   Sperimentazioni volte al miglioramento della pratica clinica: n.198




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Comitati/Gruppi/Commissioni attivi in
        azienda
   In Azienda sono attivi i seguenti Comitati e Gruppi di lavoro che perseguono finalità
   specifiche nella gestione di particolari tematiche, quali:
   Comitato Aziendale Buon Uso del Sangue

   Comitato Aziendale Ospedale Senza Dolore

   Comitato Aziendale per la Documentazione Sanitaria

   Commissione Aziendale Buon Uso dei Farmaci

   Commissione Dispositivi Medici

   Gruppo di Lavoro Piano Investimenti

   Gruppo per il Coordinamento del Programma di Prevenzione e Controllo del Rischio Infettivo

   Gruppo Operativo per il Miglioramento Continuo della Sicurezza di Pazienti e Operatori

   Comitato Tecnico HPH (Health Promoting Hospitals) e Gruppo di Lavoro HPH

   Per ciascun gruppo sono stati stabiliti formalmente i componenti, nonché definite le funzioni
   specifiche in relazione all’ambito di interesse.

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Accreditamenti – Certificazioni vigenti
 Accreditamenti – Certificazioni Vigenti
 Riconoscimenti/premi ricevuti nel periodo di rendicontazione (2011)
        Aziendale
        Dipartimento di Medicina Trasfusionale
        SOC Clinica Ematologica
        SOC Nefrologia, Dialisi e Trapianto di Rene
        SOC Oncologia
        Formazione


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Accreditamento Istituzionale 2011
 Superate le visite di accreditamento/certificazione per i seguenti programmi:
                              • Centro Nazionale Trapianti, Centro Nazionale Sangue,
 Dipartimento di                CRS, CRT (Conformità standard IBMDR e normativa
 Medicina                       nazionale per donazione cellule e tessuti)
 Trasfusionale                • European Federation for Immunogenetics (EFI)

                              • Centro Nazionale Trapianti, Centro Nazionale Sangue,
                                CRS, CRT (Conformità standard IBMDR e normativa
                                nazionale per donazione cellule e tessuti)
 SOC Clinica                  • Centro Nazionale Trapianti e Centro Nazionale Sangue
 Ematologica                    (Conformità Programma Trapianto Cellule Staminali
                                Emopoietiche)
                              • Joint Accreditation Committee ISCT-EBMT (JACIE)

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Accreditamento all’eccellenza 2011

                              • Prosecuzione del processo di miglioramento continuo.


                              • Monitoraggio costante degli indicatori sugli standard
  Joint Commission
                                indicati dal programma.
  International

                              • Preparazione al riaccreditamento previsto nel mese di
                                dicembre 2013.




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Rischio clinico
Approcci utilizzati per la gestione del rischio
L’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine
adotta un sistema di gestione della sicurezza dei pazienti che si basa sui principi e
sui valori legati alla centralità del paziente, formalmente esplicitati all’interno
dell’Atto Aziendale.
Il modello gestionale è stato sviluppato armonizzando le istanze provenienti da:
•indicazioni e Raccomandazioni del Ministero della Salute sulla sicurezza del
paziente;

•programma regionale del Friuli Venezia Giulia relativamente alla linea di Sicurezza
e Governo Clinico;

•standard di qualità e di sicurezza del paziente indicati nel manuale di
accreditamento Joint Commission International (JCI).

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Comunicare con l’Ospedale
Facilitare gli scambi: un impegno costante




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Facilitar e gli scambi: un impe gno
 costante
•     Carta dei Servizi

•     Mediazione culturale

•     Qualità percepita - Focus group

•     Audit Civico

•     Segnalazioni e reclami




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Car ta dei ser vizi
  L’Azienda ha curato in modo particolare la comunicazione relativa all’offerta
  di servizi, alle modalità di fruizione e agli impegni, attraverso gli strumenti
  modulari che compongono la Carta dei Servizi.

  Tutte le strutture hanno predisposto, aggiornato e distribuito le proprie:
  •informazioni per il ricovero;
  •informazioni per l’accesso ambulatoriale;
  •Carta degli Impegni.

  A livello aziendale sono stati predisposti, aggiornati e distribuiti:
  •Carta dei Servizi aziendale;
  •“Guida rapida”;
  •Carta dei diritti e dei doveri dei pazienti e dei familiari.

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Carta dei servizi
   Sono stati prodotti:
   • n.11 Fogli Informativi;
   • n.10 Carte degli Impegni;
   • n.1 depliant “screening combinato del primo trimestre”;
   • n.1 opuscolo “Note informative per l’utente TAC-PET”;
   • n.1 opuscolo “Informativa per cittadini stranieri” (in 4 lingue);
   • n.1 opuscolo Carta dei Servizi Aziendale (anche versione inglese);
   • n. 2 aggiornamenti della “Guida rapida all’Ospedale” (anche in versione
     inglese).
   Aggiornato tutto il materiale informativo e di Promozione della Salute
     prodotto l’anno precedente.

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Mediazione cultur ale
     Nel 2011 è stata assicurata l’attività di mediazione culturale in tutta
     l’Azienda:

     •Sono state realizzate n. 995 ore di mediazione, prevalentemente su
     chiamata.

     •L’attività di mediazione è stata richiesta da n. 45 strutture.

     •Sono stati coinvolti i mediatori di n. 25 lingue.

     •I costi sostenuti sono pari a €27.596 con contributo regionale di
     €15.783

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Mediazione culturale
     •     L’utilizzo dei mediatori culturali conferma la prevalenza nell’area
           materno infantile di utenti stranieri.

     •     Altre aree interessate sono: pronto soccorso e medicina
           d’urgenza, diabetologia, anestesia e rianimazione 1, cardiologia,
           ortopedia e clinica ortopedica.

     •     Gli interventi hanno riguardato prevalentemente la fase
           anamnestica e l’informazione per procedure o terapie (es. dialisi
           peritoneale).

     •     Nella programmazione della dimissione i contenuti salienti hanno
           riguardato l’educazione terapeutica e le indicazioni relative al post
           ricovero.

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Qualità per cepita – focus g r oup 2011
 Individuate tre tematiche da sottoporre a rilevazione della qualità percepita
 attraverso focus group:

    •     Il punto di vista degli utenti in merito al trattamento del dolore in
          ospedale
    •     acuto post-operatorio
    •     cronico

    •     Il punto di vista delle mamme straniere in merito alla qualità del
          percorso nascita (completa quello con le mamme italiane).

 •Il punto di vista delle utenti in merito al percorso diagnostico terapeutico
 della patologia della mammella.

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Focus group – trattamento del dolore
acuto post-operatorio: il punto di vista
degli utenti
  Aspetti positivi                                                               Aspetti da migliorare
  Ottime le modalità attuali di trattamento del dolore                           Comunicazione medico -
  rispetto al passato.                                                           paziente nel post-operatorio:
                                                                                 informazioni sull’intervento
  Tempestivo l’intervento ed efficace il trattamento.
                                                                                 chirurgico da parte del
  Buone le informazioni ricevute e la modalità di                                chirurgo che lo ha eseguito.
  acquisizione del consenso informato.
  Concordanza sull’efficacia del trattamento a
  prescindere dall’intensità del dolore percepito
  individualmente.

   Il tipo di trattamento può tranquillizzare chiunque
           sia in attesa di intervento chirurgico


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Focus group – trattamento dolore cronico: il
punto di vista delle utenti con patologia
reumatologica
 Aspetti positivi                                Aspetti da migliorare
 Buona attenzione, professionalità e             Apertura a nuovi approcci al trattamento
 comunicazione interna all’équipe                farmacologico del dolore e a nuove modalità
 medica.                                         di somministrazione alternative alla pompa
                                                 d’infusione.
 Continuità nei diversi accessi: tutti i
 medici sempre informati sulla situazione Raccordo con gli specialisti di discipline
 clinica e sull’andamento della terapia.  correlate.
 Positivo il servizio anche nel confronto        Definizione di tempi e spazi per una
 con esperienze precedenti o con altre           informazione sistematica non estemporanea.
 sedi.
                                                 Orientamento delle scelte terapeutiche non
 Lodevole la disponibilità e                     solo alla riduzione del dolore, ma anche al
 professionalità del personale                   mantenimento di un’accettabile qualità di vita
 infermieristico.                                e un’adeguata capacità lavorativa.

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Focus group – percorso senologico: il
 punto di vista delle utenti
  Aspetti positivi                             Aspetti da migliorare
  Fase diagnostica                             In generale
  Positive organizzazione e tempistica.        Disomogeneità dei due percorsi.
  Rapidità nella presa in carico.              Modalità di comunicazione della diagnosi.
                                               Comunicazioni tra le fasi: interne alle diverse
  Fase trattamento chirurgico                  aree e tra l’ospedale e il territorio.
  Buona professionalità di medici e            Qualità e diffusione del materiale informativo
  infermieri.                                  di supporto.
  Buone informazioni cliniche.
  Fase trattamento oncologico                  Fase trattamento oncologico
  Buona professionalità di molti medici        Organizzazione della sequenza
  Buone informazioni cliniche.                 visita/prelievo/ciclo, nella fase di trattamento.
  Ottima qualità dell’assistenza               Mancanza di un referente (case manager).
  infermieristica.

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Focus group – percorso nascita: il punto
di vista delle mamme straniere
 Aspetti positivi                                                                          Aspetti da migliorare
 Fase pre-ingresso                                                                         Fase ricovero
 Ottimo il passaggio e la continuità tra distretto e ostetricia.                           Numero e qualità di
 Fase ricovero                                                                             informazioni su aspetti
 Molto apprezzato il supporto e il contatto fisico durante il                              relativi ai trattamenti.
 travaglio e il parto.                                                                     Modalità di raccolta del
 Qualificata e rassicurante la presenza del neonatologo.                                   consenso informato.
 Elogiato il personale medico e ostetrico dal punto di vista                               Consegna di materiale
 professionale e relazionale.                                                              informativo.
 Apprezzati continuità e coordinamento dell’assistenza.
 Fase post-dimissione
 Facilità di contatto con la neonatologia.

    Consiglierebbero la struttura ad altre gestanti

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Audit Civico 2011
  L’Azienda ha promosso, attraverso le organizzazioni civiche, la
  valutazione da parte dei cittadini della qualità delle prestazioni
  dell’ospedale.

  Con l’iniziativa si è inteso dare forma concreta alla centralità del punto
  di vista del cittadino favorendone l’empowerment.

  L’analisi e la valutazione civica consentirà la costruzione di piani di
  miglioramento condivisi con i cittadini.

  I dati del monitoraggio e della verifica degli esiti permetteranno la
  realizzazione di politiche condivise.

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Audit Civico 2011
  Con l’Audit Civico sono state valutate le componenti:
  2.Orientamento al cittadino.
  3.Impegno dell’azienda in politiche di particolare rilievo.
  4.Coinvolgimento delle organizzazioni civiche nelle politiche aziendali.

  Le componenti sono state esplorate attraverso 12 fattori e 380 indicatori.

  L’audit civico è stato realizzato in 25 strutture dell’Azienda comprese
  le sedi di Cividale e Gemona:
  •n. 22 nuove valutazioni;
  •n. 3 rivalutate su richiesta della parte civica.

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Le segnalazioni 2011
  Motivo della segnalazione

  Motivo della Quantità             %
 segnalazione
 Reclamo         484                67
 Segnalazione                 20     3
 Suggerimento                 16     2
 Elogio                       199   28
 Totale                       719   100


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Le segnalazioni 2011
     Macro categorie dei reclami




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Reclami anno 2011
  Frequenza principali contenuti




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Alcune iniziative di miglior amento nel
2012
•    Riorganizzazione dell’attività di accettazione e prenotazione delle analisi
     cliniche per ridurre i tempi di attesa necessari all’espletamento delle procedure;

•    introduzione di un sistema di gestione delle attese che faciliti l’accesso a
     percorsi e attività differenti;

•    miglioramento del processo di erogazione degli esami di laboratorio
     dall’accettazione al ritiro del referto, per una maggiore certezza nella data di
     consegna dei referti;

•    interventi per sviluppare nel personale maggiore competenza comunicativa nei
     rapporti con l’utenza;

•    miglioramento della gestione da parte del personale delle informazioni relative a
     servizi, prestazioni e cambiamenti;

•    regolazione dell’accesso telefonico per rendere funzionale ed efficace la
     risposta.
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Il Valore per l’Utente
Le ricadute dell’attività sull’utente




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Il Valore per l’Utente
I Tempi di attesa sono influenzati da :

•     Contesto demografico, specie in relazione all’invecchiamento della
      popolazione.
•     Appropriatezza della domanda.

•     Erogatori, nel senso di efficienza dell’organizzazione e aumento del
      numero delle prestazioni erogate.
•     Pazienti con riferimento agli aspetti clinici, socio-economici o soggettivi
      che determinano attese di prestazioni.
•     Tipologia di prestazione e necessità di ricorrere a specifiche tecnologie
      o professionalità.
•     Sistema Regionale e Risorse Economiche disponibili.

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Il Valore per l’Utente
Azioni per governare i tempi di attesa
 Sono state avviate azioni volte a:

 •     sensibilizzazione dei medici sull’ appropriatezza prescrittiva;
 •     verifica dell’ appropriatezza prescrittiva e del rispetto dei protocolli di
       priorità individuati;
 •     implementazione di un sistema di prenotazione Regionale;
 •     definizione annuale delle quote di attività che devono essere assicurate
       da ogni erogatore;
 •     pubblicazione nel sito internet Aziendale delle prestazioni erogate;
 •     monitoraggio dei tempi di attesa.

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Il Valore per l’Utente
    Azioni per governare i tempi di attesa
      Dal 2007 è attivo un sistema di organizzazione delle prestazioni basato sulla
      priorità clinica, concordato con i vari attori/erogatori.
      Alle prestazioni prioritarizzate nel 2008-2010, nel 2011 si sono aggiunte:
      Visita Chirurgia vertebro-midollare
      Densitometria ossea
      Elettromiografia
      Risonanza Magnetica della colonna

      Per il 2012 è prevista la prioritarizzazione di:
      •Intervento di cataratta
      •Ecografia capo-collo
      •Visita gastroenterologica
      •Visita dermatologica
      •Visita ortopedica


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Il Valore per l’Utente
  Dall’analisi dei tempi registrati in Area Vasta Udinese nelle giornate indice
  del 2011, per tutte le prestazioni traccianti di specialistica ambulatoriale e
  di ricovero sono stati soddisfatti i criteri definiti a livello regionale, relativi
  ai tempi ed al numero delle sedi.


  Per alcune criticità (ecografia capo-collo, RM encefalo, cataratta e
  endoscopia digestiva) le Aziende di Area Vasta hanno adottato iniziative
  per prevenire il superamento dei tempi massimi.


  Le Aziende hanno definito una procedura da attivare in caso di mancato
  rispetto dei tempi d’attesa massimi garantiti in Area Vasta per le
  prestazioni di visita cardiologica e ecografia addominale.

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Il monitoraggio dei tempi di attesa
 Sono stati prodotto materiali informativi (depliant rivolti ai cittadini e al
 personale)




  È stato contestualmente attivato un monitoraggio per la verifica della
  qualità delle prescrizioni specialistiche.

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Tempi di erogazione
                                                   prestazioni
                                                   ambulatoriali




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Pubblicazione delle prestazioni
erogate nel sito aziendale

Abbiamo attivato un monitoraggio
trimestrale con accesso      via
internet.
Con il seguente link è possibile
accedere alle prestazioni e tempi di
attesa.




   http://www.ospedaleudine.it/stc/nuovosito/servizi/prestazioni.asp?Style=


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Il Valore per l’Utente – Accedere
  all’Ospedale
  Abbattimento delle barriere architettoniche
          Completata la progettazione di un nuovo percorso ciclo-pedonale
           di collegamento degli accessi di Via Chiusaforte con il Nuovo
           Ospedale.

          Destinate le risorse per la riqualificazione funzionale della
           dotazione ascensori del Padiglione n. 4, concluso intervento per
           l’adeguamento dell’impianto montaletto utilizzato anche da utenti
           con disabilità motorie (Padiglione n. 2).




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Il Valore per l’Utente – Accedere
    all’Ospedale
    Parcheggio e viabilità
     È stata effettuata una “Indagine sugli spostamenti casa-lavoro dei
      dipendenti” utilizzata per una prima individuazione di interventi
      finalizzati al decongestionamento dell’area ospedaliera e delle
      zone circostanti.

     In area ospedaliera attualmente sono presenti n.1.200 posti auto.

     La previsione finale è di n. 2.500 posti auto.




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Il Valore per l’Utente – Accedere
 all’Ospedale
 Accessibilità e Sicurezza
   •     Sono stati censiti tutti gli accessi presenti in area ospedaliera,
         contrassegnandoli tramite un codice riportato su apposita segnaletica
         per l’utenza.


   •     È stato avviato il Piano Programma per il miglioramento della
         sicurezza antincendio delle strutture ospedaliere (padiglione n.1,
         padiglione n.5, padiglione n.7, padiglione n.8).




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Il Capitale Umano
Il valore delle relazioni




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Il Capitale Relazionale
La semplificazione dei processi e delle procedure rappresenta un fattore
che può migliorare i rapporti con l’utenza.

La semplificazione incide sugli utenti:
•direttamente, semplificando il loro rapporto con l’Azienda;
•indirettamente, migliorando l’outcome finale e la percezione della qualità
del servizio.
La semplificazione, assieme alla standardizzazione delle procedure,
riduce il rischio di errore umano, ottimizzando i costi e migliorando il
clima interno.


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Gestione e valutazione delle
 competenze e della performance
 individuale.
•     L’Azienda ha introdotto il sistema della gestione delle risorse umane
      utilizzando il modello delle competenze. Sono stati individuati i profili
      di ruolo e le job description per tutte le figure professionali previste in
      Azienda. Si è così introdotto uno strumento indispensabile per
      selezionare – valutare – formare e sviluppare la performance
      attraverso il miglioramento della qualità del personale.

•     Tutto il personale dal 1° Gennaio 2010 è soggetto ad una
      valutazione annuale delle prestazioni individuali, mediante la
      rilevazione del raggiungimento degli obiettivi individualmente
      assegnati e la valutazione dei comportamenti professionali.

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Comitato Unico di Garanzia

 L’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di
 Udine ha costituito il proprio “Comitato Unico di Garanzia per le pari
 opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le
 discriminazioni” (CUG), ai sensi dell’art. 21 della legge 4 novembre 2010
 n. 183.




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Comitato Unico di Garanzia
•     Il Comitato Unico di Garanzia esercita compiti propositivi, consultivi
      e di verifica per contribuire alla realizzazione di un ambiente di
      lavoro improntato al benessere organizzativo e all’assenza di ogni
      discriminazione, attraverso la promozione della cultura delle pari
      opportunità di genere e le pari opportunità per tutti; la promozione
      del rispetto della dignità della persona, prevenendo e contrastando
      ogni forma di discriminazioni dovute non soltanto al genere, ma
      anche all’età, alla disabilità, all’origine etnica, alla lingua, alla razza
      e all’orientamento sessuale.

•     È composto in modo paritetico da dipendenti dell'amministrazione e
      dalle organizzazioni sindacali più rappresentative a livello di ente.


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Dotazione di personale al 31.12.2011



 Consistenza                                                                       2009                       2010             2011
 del
 Personale in
 unità di     Dirigenti medici                                                       622,08                     612,19          634,22
 lavoro
              Dirigenti Professionali                                                  6,00                       5,00            5,00
 equivalenti
                      Dirigenti sanitari non medici                                   52,40                      47,00           45,70
                      Dirigenti tecnico amministrativi                                16,00                      16,00           16,00
                      Personale professionale                                          4,00                       4,00            3,00
                      Personale sanitario                                           1853,41                    1830,52         1837,49
                      Personale tecnico amministrativo                               533,92                     500,83          484,17
                      Personale tecnico dell'assistenza                                652,22                    647,31         644,75

                      Totale personale                                              3740,03                    3662,85         3670,33

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Personale per genere
 Prevale il genere femminile (73,71%), concentrato soprattutto nelle aree
 sanitarie e tecnico assistenziali.




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  CONFERENZA DEI SERVIZI 2011
Età del personale

                              Fasce Età    %
                              22-31        10,16
                              32-41        28,61
                              42-51        36,20
                              52-61        23,61
                              62-72        1,42
                              Totale       90,75




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                                                                                                                             CONFERENZA DE
Età del personale suddivisa per genere
   Le donne sono in media più giovani dei colleghi uomini.
   Nella fascia di età inferiore ai 52 anni si colloca il 79,08% delle donne e
   solo il 63,44% degli uomini.




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                                                                                                                         CONFERENZA DE
Anzianità di servizio

                       Anzianità   personale                      %
                       0-5                          637                     16,73
                       6-15                      1493                       39,22
                       16-20                        590                     15,50
                       >20                       1087                       28,55
                       Totale                    3807                            100




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Personale a tempo determinato al
     31.12.2011
     Totale persone n. 187 - pari al 4,91% del totale del personale
     (nel 2010 erano n.144)




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Personale con
                                                    Personale in part-                                            % Personale in
         rapporto di lavoro
                                                    time                      Personale Totale                part-time su totale
         part-time (2011)
                              Dirigenti medici              8                        637                             1,3%
                              Dirigenti
                              Professionali                  0                             5                           0,0%
                              Dirigenti sanitari
                              non medici                     1                             46                          2,2%
                              Dirigenti tecnico
                              amministrativi                 0                             16                          0,0%
                              Personale
                              professionale                 0                              3                           0,0%
                              Personale sanitario          367                           1938                          18,9%
                              Personale tecnico
                              amministrativo                57                            498                          11,4%
                              Personale tecnico
                              dell'assistenza               74                            664                          11,1%
                              Totale personale             507                           3807                          13,3%

     13,3% del personale opera con rapporto a tempo parziale
     96,65% dei part-time riguarda personale femminile
     I part-time sono diminuzione di n. 18 unità rispetto al 2010

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Personale appartenente alle categorie protette (86 persone)
       rappresenta il 2,26% del totale del personale.


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Turn-over personale
     Per cause

   Nel corso del 2011 sono state assunte n. 190 persone
   (n. 117 a tempo determinato e n. 73 a tempo indeterminato)
   Le cessazioni sono state in totale n. 190:
   n.48 quiescenza
   n.34 dimissioni volontarie
   n.15 fine incarico
   n.29 inidoneità
   n.50 passaggi ad altre amministrazioni
   n.14 per altre cause




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Turn-over personale
     Per ruoli professionali

Assunzioni e                                                    Assunzioni                                                 Cessazioni
cessazioni del                                       Tempo       Tempo                                  Tempo       Tempo
personale (2011)                                     determinato Indeterminato                   Totale determinato Indeterminato                      Totale
                     Dirigenti medici                    34                      20                 54                5                     27          32
                     Dirigenti Professionali                                                        0                                                   0
                     Dirigenti sanitari non medici        2                                         2                                        3          3
                     Dirigenti tecnico
                     amministrativi                       1                                         1                 1                                 1
                     Personale professionale                                                        0                                       1           1
                     Personale sanitario                 67                      27                 94               24                     69          93
                     Personale tecnico
                     amministrativo                       1                       7                 8                 3                     22          25
                     Personale tecnico
                     dell'assistenza                    12                       19                 31               3                      32           35
                     Totale personale                   117                      73                190               36                     154         190


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I provvedimenti disciplinari


                                                                                            2010                   2011

      Procedimenti
                                                                                               25                     38
       disciplinari                           Esito sfavorevole
                                              per il dipendente
                              Procedimenti
                                                       Archiviati                              15                      6
                               disciplinari

                                              Pendenti per
                                                                                                 3                     1
                                              procedimento
                                              penale in corso




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Il capitale intellettuale
     Lo sviluppo del Capitale umano:

     •      Attività di formazione
            333 corsi di formazione ( in 753 edizioni)
            90.000 crediti ECM acquisiti ( 25.10 crediti ECM/dipendente)
            18.675 partecipanti

     •      Costi della formazione
            € 453.500 (formazione in sede e fuori sede).



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Il capitale intellettuale
 formazione relativa alla sicurezza dei lavoratori e dei pazienti
 (es.: antincendio,    rianimazione RCP di base, prevenzione nella
  movimentazione manuale dei carichi, protezione radiologica );
 formazione strategica
    (implementazione e supporto dei processi di budgeting, valorizzazione
  delle risorse umane in azienda; sviluppo del sistema di internal audit);
 formazione clinico assistenziale e di supporto gestionale
 (es.: trasversale: dolore, buon uso del sangue, gestione dei farmaci, qualità
  della documentazione clinica; afferente alle varie discipline mediche: corsi
  avanzati di area clinica in tema di radiologia interventistica, chirurgia
  laparoscopica e robotica, traumatologia ai quali si aggiunge un intensa
  attività congressuale (42 convegni/congressi realizzati nel 2011);
 formazione relativa a competenze trasversali alle professioni
         (etica, metodologia della ricerca, uso delle banche dati scientifiche,
  informatica, inglese)

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Il Capitale della Sicurezza




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Tutela della Salute e Sicurezza dei
   Lavoratori
      2.204     dipendenti visitati ( 62 % sul totale)


        840     indicazioni preventive formulate ( 38 % sul totale)


       1403     soggetti formati sui rischi lavorativi generici e specifici

        412     studenti, specializzandi e frequentatori contattati con indicazioni preventive rivolte alle
                future scelte professionali


          49    documenti di valutazione di rischio aggiornati


          25     valutazioni dei possibili rischi da interferenza con varie ditte operanti presso la struttura
                ospedaliera
           5    partecipazioni a convegni, congressi con particolare riferimento al sistema di gestione
                della sicurezza ed allo stress lavoro-correlato e benessere organizzativo


        164     interventi di counselling breve rivolti alla disassuefazione del fumo


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Il Capitale Finanziario
Come spendiamo le risorse assegnate




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Il Capitale Finanziario

   Fonti di finanziamento

   1) dal Fondo Sanitario Regionale;
      (parte dei contributi d’esercizio e mobilità regionale)

   2) dalla mobilità extraregionale;

   3) da contributi da soggetti pubblici e privati;

   4) da entrate proprie aziendali.


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Il Capitale Finanziario
Distribuzione percentuale risorse correnti anno 2011
(Totale-Gestione ospedaliera e DSC)




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Il Capitale Finanziario
Distribuzione percentuale risorse correnti anno 2011
(Gestione ospedaliera)




CONFERENZA DEI SERVIZI 2012     © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine   70
Il Capitale Finanziario
 Gli impieghi correnti

 Anno 2011: Costi totali della produzione circa 460 mln
      2011

                              di cui:

 193 mln di costi del Personale
 (che vengono restituiti alla Comunità come Stipendi degli
 Operatori)

CONFERENZA DEI SERVIZI 2011     © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine   71
Il Capitale Finanziario
Distribuzione percentuale costi della produzione anno 2011
(Totali – Gestione Ospedaliera e DSC)




CONFERENZA DEI SERVIZI 2012       © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine   72
Il Capitale Finanziario
Distribuzione percentuale costi della produzione anno 2011
(Gestione ospedaliera)




CONFERENZA DEI SERVIZI 2012    © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine   73
Il Capitale Finanziario
Costi della produzione - Acquisto beni/servizi per ambito territoriale
                               anno 2011




CONFERENZA DEI SERVIZI 2012           © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine   74
Il Capitale Finanziario
Le Risorse per investimenti in Conto Capitale

•     sono finanziamenti destinati alla copertura di oneri di natura
      pluriennale;

•     sono spese di investimento.

Provengono essenzialmente dalla Regione (oltre il 90%), da altri Enti
   pubblici e da donazioni e lasciti di soggetti privati.




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Il Capitale Finanziario
 Risorse disponibili per investimenti

Tipologia risorsa                                  Anno 2011                      Anno 2010                              Anno 2009


Contributi da Regione indistinti                  19.689.700 97,1%               12.773.348 42,5%                       14.786.000 96,4%


Contributi da Regione finalizzati a particolari       86.304    0,4%             16.588.837 55,2%                           138.367     0,9%
progetti

Contributi da altri Enti Pubblici                         0     0,0%                            0     0,0%                  200.000     1,3%

Contributi da privati associazioni e/o               499.532    2,5%                  663.697         2,2%                  221.000     1,4%
donazioni
                                         Totale   20.275.536                    30.025.882                            15.345.367




 CONFERENZA DEI SERVIZI 2012                              © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine    76
Il Capitale Finanziario

Le Risorse per investimenti in Conto Capitale

Le Risorse per investimenti in Conto Capitale sono diminuite dal 2010 al
2011 di circa 10 mln;

nel 2010 sono state acquisite attrezzature sanitarie per un valore di 11,9
mln.




CONFERENZA DEI SERVIZI 2012         © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine   77
Il Capitale Finanziario

  Investimenti - Acquisto beni/servizi per ambito territoriale anno 2011




TITOLO DELLA PRESENTAZIONE           © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine   78
Il Capitale Finanziario

Riclassificazione Economica

La riclassificazione del Conto Economico a valore aggiunto misura la
ricchezza prodotta dall’Azienda nell’esercizio con riferimento agli
Stakeholders che partecipano alla sua distribuzione;

Il processo di calcolo riclassifica i dati del Conto Economico in modo da
evidenziare la produzione e la successiva distribuzione dello stesso.




CONFERENZA DEI SERVIZI 2011         © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine   79
Il Capitale Finanziario

 Ripartizione Valore Aggiunto anno 2011


  Remunerazione Risorse Umane                                                         193.860.091

  Remunerazione della Pubblica Amministrazione                                           12.259.470

  Valore non ripartibile (risultato economico)                                                      67.881

  Valore aggiunto globale netto                                                       206.187.442




CONFERENZA DEI SERVIZI 2012       © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine   80
Il Capitale Finanziario

La quota non ripartibile destinata all’Azienda, quale interlocutore
autonomo, è diretta alla conservazione e all’incremento del
patrimonio.

Tale quota verrà destinata, salvo diversa disposizione regionale,
alla realizzazione degli investimenti.




CONFERENZA DEI SERVIZI 2012         © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine   81
Remunerazione risorse umane 2011 -2010




CONFERENZA DEI SERVIZI 2012   © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine   82
Nuove Opere




CONFERENZA DEI SERVIZI 2012   © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine   83
Le Nuove Opere
 Nuovo centro dialisi “ ing. Morelli de Rossi”                                             € 3.000.000                            Donazione
                                                                                                                                  privata
 (lavori affidati)                                                                         € 1.100.000
 Asilo Nido Aziendale
                                                                                           € 1.557.000
 (lavori affidati)
 Adeguamento funzionale Chiesa, Canonica e recupero spazi
 per sala Polifunzionale.                                                                  € 1.160.000
 (lavori affidati)
 Ristrutturazione Pad.7 Petracco – 1° lotto
 Adeguamento spazi per Ostetricia e Ginecologia                                            € 1.140.000
 (progettazione preliminare in corso)
 Ristrutturazione Pad.8 Nuove Mediche – 1° lotto
 Adeguamento spazi 1° piano                                                                € 4.130.000
 (progettazione preliminare in corso)
 Cardiologia - Ristrutturazione dei locali di Emodinamica
 (lavori affidati e procedure per l‘acquisizione dei nuovi                                 € 1.313.000
 angiografi concluse)
 TOTALE                                                                                   € 13.400.000

CONFERENZA DEI SERVIZI 2012                        © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine   84
Il capitale Infrastrutturale

 Concessione di costruzione del Nuovo
                                                               € 109.000.000
 Ospedale

                                                               € 125.000.000
 Concessione di costruzione e gestione della
                                                               (di cui € 24.210.000
 nuova centrale tecnologica, CLS, ect.
                                                               finanziamento pubblico)

  TOTALE                                                       € 234.000.000




CONFERENZA DEI SERVIZI 2012             © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine   85
Sistema di controllo interno - Internal
  Audit
   Il Sistema di Controllo Interno è inteso come "l’insieme delle regole, delle
   procedure e delle strutture organizzative volte a consentire, attraverso un
   adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio
   dei principali rischi, una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente
   con gli obiettivi prefissati“.

   L’Internal Audit è una delle funzioni del CONTROLLO INTERNO.
   Esercita un’attività indipendente ed obiettiva di “assurance” e consulenza,
   finalizzata     al     miglioramento    dell’efficacia    e    dell’efficienza
   dell’organizzazione. Supporta l’organizzazione nel perseguimento dei propri
   obiettivi tramite un approccio professionale sistematico, che genera valore
   aggiunto in quanto finalizzato a valutare e migliorare i processi di controllo,
   di gestione dei rischi e di Corporate Governance.
CONFERENZA DEI SERVIZI 2012           © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine   86
Processo di gestione del rischio
 L’implementazione di un processo sistematico di Gestione del Rischio
 permette di migliorare le capacità di governo dell’azienda.


                 Processo di                     Stabilire un processo di
                                                  Gestione del Rischio
                 Gestione del
                   Rischio

                                                    Valutare i rischi


                                                       Informazioni                       Sviluppare strategie
                                 Migliorare             a supporto                      •Eliminare
                              continuamente le             delle                        •Ridurre
                                  capacità               decisioni                      •Trasferire




                                    Monitorare la                            Creare/implementare
                                    performance                                le azioni definite


CONFERENZA DEI SERVIZI 2012                          © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine   87
Sistema di controllo interno

 Gli obiettivi del sistema di controllo interno:

 •     Efficienza ed efficacia dei processi aziendali.

 •     Attendibilità e integrità delle informazioni contabili e gestionali.

 •     Salvaguardia del patrimonio.

 •     Conformità dell’attività dell’impresa alla normativa vigente, alle
       direttive e alle procedure aziendali.


CONFERENZA DEI SERVIZI 2012             © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine   88
La gestione dei rifiuti




CONFERENZA DEI SERVIZI 2012   © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine   89
La gestione dei rifiuti
      In ospedale è attiva la raccolta differenziata dei rifiuti.

      Nel 2011 sono stati smaltiti con il metodo della termodistruzione:

      KG 1.551.766,09 di rifiuti sanitari

                              di cui:

      KG 1.512.745,09 rifiuti sanitari pericolosi

      KG 42.021 rifiuti sanitari non pericolosi

CONFERENZA DEI SERVIZI 2012               © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine   90
Raccolta differenziata rifiuti

                              imballaggi carta e cartone                                                 163.810,00
                              imballaggi in plastica                                                       49.777,00

                              imballaggi in legno                                                          43.270,00
    Totale Anno 2011
                              imballaggi in vetro                                                          10.669,00

    KG 457.630,00             carta e cartone                                                            149.610,00

  avviati al recupero         metallo                                                                         6.620,00

                              rifiuti ingombranti                                                          21.240,00
                              rifiuti urbani non differenziati                                             12.634,00




CONFERENZA DEI SERVIZI 2012          © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine    91
Sicurezza/Security
        È stato aggiornato il documento dei rischi di incendio.

        Sono state affidate le funzioni di presidio e controllo delle strutture
         aziendali ad una ditta esterna in modo da integrare e completare il
         sistema della sicurezza con le linee attive in azienda.

        Il servizio di vigilanza e sorveglianza prevede un servizio di ronda
         presso tutta l’area ospedaliera incluse le aree attive del nuovo
         ospedale e di piantonamento fisso svolto da guardie giurate armate
         dalle ore 20.00 alle ore 7.00.

        È operativo un servizio di collegamento anti intrusione e antincendio
         dei magazzini scorte varie e farmacia.


CONFERENZA DEI SERVIZI 2012             © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine   92
Proposta delle associazioni per Budget 2012




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Conferenza servizi giugno12

  • 1. Conferenza dei Servizi 2012 Il Bilancio Sociale e del Capitale Intellettuale …verso il Bilancio di Sostenibilità Carlo Favaretti Udine, 19 Giugno 2012 Direttore Generale CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 1
  • 2. Il terzo Bilancio Sociale e del Capitale Intellettuale …verso il Bilancio di Sostenibilità Azienda Ospedaliero – Universitaria “Santa Maria della Misericordia” Udine Rappresenta un momento centrale di rendicontazione dell’Azienda per • le relazioni con i portatori d’interesse • la responsabilità professionale • la verifica della sostenibilità della spesa CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 2
  • 3. Organi aziendali Nucleo di Organismi Valutazione/ Organismo Organo di Direttore Generale Indirizzo Indipendente di Valutazione Collegio Staff Sindacale Consiglio dei Direttore Sanitario Direttore Sanitari Amministrativo Regione ASS Dipartimento di AOU Dipartimento Dipartimento Organizzazione dei Amministrativo Tecnico AO Organigramma Servizi Sanitari IRCSS Aziendale Dipartimento Oncologia Dipartimento Neuroscienze Dipartimento Cardiotoracico Dipartimento Medicina Trasfusionale di area Vasta Dipartimento Servizi Condivisi Dipartimento Dipartimento Dipartimento Dipartimento Materno Chirurgia Generale Medicina Anestesia e Infantile Specialistica Specialistica Rianimazione Dipartimento Dip . Medicina di Dipartimento Dipartimento Diagnostica per Laboratorio Medicina Interna Chirurgia Generale Immagini Collegio di Direzione CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 3
  • 4. Breve sintesi delle attività svolte nel 2011 Le indicazioni da rispettare Il 2011 è stato un anno di grandi impegni, specialmente per rispondere alle indicazioni regionali in previsione: •della realizzazione delle politiche sanitarie e gestionali, con particolare attenzione ai progetti di Area Vasta; •del conseguimento degli obiettivi economici; •della riorganizzazione delle Strutture Operative, propedeutica ai trasferimenti nel nuovo ospedale; •degli investimenti compiuti, in particolare quelli finalizzati all’avvio del nuovo ospedale. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 4
  • 5. Breve sintesi delle attività svolte nel 2011 Il 2011 ha registrato, rispetto al 2010: • una leggera riduzione del numero di dimessi e delle giornate di degenza, in linea con il trend degli ultimi anni che vede un progressivo spostamento delle attività meno complesse al regime ambulatoriale; • il mantenimento della degenza media; • il mantenimento della complessità dei ricoveri e dell’età media dei pazienti trattati; • un ulteriore lieve aumento dei ricoveri urgenti (quasi il 62% dei ricoveri ordinari); • un leggero incremento del tasso di occupazione dei letti per ricovero ordinario; • una ulteriore diminuzione complessiva degli accessi in Pronto Soccorso (- 2632 accessi) e l’aumento della percentuale dei codici rossi e gialli rispetto ai codici bianchi e verdi. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 5
  • 6. Breve sintesi delle attività svolte nel 2011 Provenienza dei pazienti • sono leggermente aumentati percentualmente (0,1%) i ricoveri di pazienti dell’Area Vasta Udinese; • sono lievemente diminuiti i ricoveri di pazienti di altre province della Regione; • sono leggermente aumentati i ricoveri di pazienti provenienti da altre Regioni. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 6
  • 7. Una giornata in Ospedale nel 2011 240 6 348 115 122 2801 145 5 5 CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 7
  • 8. Il Capitale Intellettuale Il valore dell’Azienda, il suo capitale, non è formato solo dalle strutture fisiche e tecnologiche e dal capitale finanziario, ma anche dai beni cosiddetti intangibili. Si tratta di beni non facilmente traducibili in termini finanziari, poiché costituiti dalla qualità, dall’autorevolezza e dal prestigio delle persone che vi lavorano e che si fondano sulle conoscenze, sui valori e sulle abilità possedute, con forte orientamento all’apprendimento continuo, non facilmente codificabili e trasmissibili. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 8
  • 9. La Ricerca Aziendale CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 9
  • 10. Il Coordinamento per la Ricerca • Coordinatore Scientifico; • Comitato scientifico: referenti scientifici dipartimentali; • Segreteria scientifica; • Segreteria amministrativa; • Direttori Dipartimenti Universitari; • Responsabile Ufficio Ricerca Università; • Responsabile Unità di Valutazione della Tecnologia Sanitaria; • Presidente Comitato Etico (osservatore). CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 10
  • 11. Le finalità •Arricchimento del patrimonio intellettuale. •Miglioramento dell’attività assistenziale. •Miglioramento dell’attività didattica. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 11
  • 12. Il Comitato Etico Indipendente Comitato Etico Aziendale per le sperimentazioni cliniche nel triennio 2010-2013 dott. Antonio Di Chiara (Clinico) - Presidente dott. Fabrizio Fontana (Direttore Sanitario, ex officio) dott.ssa Maria Grazia Troncon (Farmacista, ex officio) prof. Matteo Balestrieri (Clinico) dott. Roberto Peressutti (Clinico) dott. Enrico Vigevani (Clinico) dott. Carlo Moreschi (Medico legale) don Giovanni Del Missier (Bioeticista) prof. Michele Morgante (Genetista) prof. Massimo Baraldo (Farmacologo Clinico) dott. Fabrizio Gangi (Medico di medicina generale) dott. ssa Miriam Isola (Biostatistico) dott. Giuseppe Montanari (Pediatra di libera scelta) sig.ra Paola Onelli Pedile (Rappresentante del volontariato) dott. Francesco Cavallo (Rappresentante del volontariato) sig.ra Lucia Stroili (Infermiera) sig.ra Sonia Piemonte (Infermiera ) CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 12
  • 13. Attività di ricerca in cifre: i progetti Progetti di ricerca finalizzata: n.20 Progetti interreg: n.2 Sperimentazioni sponsorizzate ed osservazionali: n. 210 Sperimentazioni volte al miglioramento della pratica clinica: n.198 CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 13
  • 14. Comitati/Gruppi/Commissioni attivi in azienda In Azienda sono attivi i seguenti Comitati e Gruppi di lavoro che perseguono finalità specifiche nella gestione di particolari tematiche, quali: Comitato Aziendale Buon Uso del Sangue Comitato Aziendale Ospedale Senza Dolore Comitato Aziendale per la Documentazione Sanitaria Commissione Aziendale Buon Uso dei Farmaci Commissione Dispositivi Medici Gruppo di Lavoro Piano Investimenti Gruppo per il Coordinamento del Programma di Prevenzione e Controllo del Rischio Infettivo Gruppo Operativo per il Miglioramento Continuo della Sicurezza di Pazienti e Operatori Comitato Tecnico HPH (Health Promoting Hospitals) e Gruppo di Lavoro HPH Per ciascun gruppo sono stati stabiliti formalmente i componenti, nonché definite le funzioni specifiche in relazione all’ambito di interesse. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 14
  • 15. Accreditamenti – Certificazioni vigenti Accreditamenti – Certificazioni Vigenti Riconoscimenti/premi ricevuti nel periodo di rendicontazione (2011)  Aziendale  Dipartimento di Medicina Trasfusionale  SOC Clinica Ematologica  SOC Nefrologia, Dialisi e Trapianto di Rene  SOC Oncologia  Formazione CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 15
  • 16. Accreditamento Istituzionale 2011 Superate le visite di accreditamento/certificazione per i seguenti programmi: • Centro Nazionale Trapianti, Centro Nazionale Sangue, Dipartimento di CRS, CRT (Conformità standard IBMDR e normativa Medicina nazionale per donazione cellule e tessuti) Trasfusionale • European Federation for Immunogenetics (EFI) • Centro Nazionale Trapianti, Centro Nazionale Sangue, CRS, CRT (Conformità standard IBMDR e normativa nazionale per donazione cellule e tessuti) SOC Clinica • Centro Nazionale Trapianti e Centro Nazionale Sangue Ematologica (Conformità Programma Trapianto Cellule Staminali Emopoietiche) • Joint Accreditation Committee ISCT-EBMT (JACIE) CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 16
  • 17. Accreditamento all’eccellenza 2011 • Prosecuzione del processo di miglioramento continuo. • Monitoraggio costante degli indicatori sugli standard Joint Commission indicati dal programma. International • Preparazione al riaccreditamento previsto nel mese di dicembre 2013. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 17
  • 18. Rischio clinico Approcci utilizzati per la gestione del rischio L’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine adotta un sistema di gestione della sicurezza dei pazienti che si basa sui principi e sui valori legati alla centralità del paziente, formalmente esplicitati all’interno dell’Atto Aziendale. Il modello gestionale è stato sviluppato armonizzando le istanze provenienti da: •indicazioni e Raccomandazioni del Ministero della Salute sulla sicurezza del paziente; •programma regionale del Friuli Venezia Giulia relativamente alla linea di Sicurezza e Governo Clinico; •standard di qualità e di sicurezza del paziente indicati nel manuale di accreditamento Joint Commission International (JCI). CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 18
  • 19. Comunicare con l’Ospedale Facilitare gli scambi: un impegno costante CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 19
  • 20. Facilitar e gli scambi: un impe gno costante • Carta dei Servizi • Mediazione culturale • Qualità percepita - Focus group • Audit Civico • Segnalazioni e reclami CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 20
  • 21. Car ta dei ser vizi L’Azienda ha curato in modo particolare la comunicazione relativa all’offerta di servizi, alle modalità di fruizione e agli impegni, attraverso gli strumenti modulari che compongono la Carta dei Servizi. Tutte le strutture hanno predisposto, aggiornato e distribuito le proprie: •informazioni per il ricovero; •informazioni per l’accesso ambulatoriale; •Carta degli Impegni. A livello aziendale sono stati predisposti, aggiornati e distribuiti: •Carta dei Servizi aziendale; •“Guida rapida”; •Carta dei diritti e dei doveri dei pazienti e dei familiari. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 21
  • 22. Carta dei servizi Sono stati prodotti: • n.11 Fogli Informativi; • n.10 Carte degli Impegni; • n.1 depliant “screening combinato del primo trimestre”; • n.1 opuscolo “Note informative per l’utente TAC-PET”; • n.1 opuscolo “Informativa per cittadini stranieri” (in 4 lingue); • n.1 opuscolo Carta dei Servizi Aziendale (anche versione inglese); • n. 2 aggiornamenti della “Guida rapida all’Ospedale” (anche in versione inglese). Aggiornato tutto il materiale informativo e di Promozione della Salute prodotto l’anno precedente. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 22
  • 23. Mediazione cultur ale Nel 2011 è stata assicurata l’attività di mediazione culturale in tutta l’Azienda: •Sono state realizzate n. 995 ore di mediazione, prevalentemente su chiamata. •L’attività di mediazione è stata richiesta da n. 45 strutture. •Sono stati coinvolti i mediatori di n. 25 lingue. •I costi sostenuti sono pari a €27.596 con contributo regionale di €15.783 CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 23
  • 24. Mediazione culturale • L’utilizzo dei mediatori culturali conferma la prevalenza nell’area materno infantile di utenti stranieri. • Altre aree interessate sono: pronto soccorso e medicina d’urgenza, diabetologia, anestesia e rianimazione 1, cardiologia, ortopedia e clinica ortopedica. • Gli interventi hanno riguardato prevalentemente la fase anamnestica e l’informazione per procedure o terapie (es. dialisi peritoneale). • Nella programmazione della dimissione i contenuti salienti hanno riguardato l’educazione terapeutica e le indicazioni relative al post ricovero. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 24
  • 25. Qualità per cepita – focus g r oup 2011 Individuate tre tematiche da sottoporre a rilevazione della qualità percepita attraverso focus group: • Il punto di vista degli utenti in merito al trattamento del dolore in ospedale • acuto post-operatorio • cronico • Il punto di vista delle mamme straniere in merito alla qualità del percorso nascita (completa quello con le mamme italiane). •Il punto di vista delle utenti in merito al percorso diagnostico terapeutico della patologia della mammella. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 25
  • 26. Focus group – trattamento del dolore acuto post-operatorio: il punto di vista degli utenti Aspetti positivi Aspetti da migliorare Ottime le modalità attuali di trattamento del dolore Comunicazione medico - rispetto al passato. paziente nel post-operatorio: informazioni sull’intervento Tempestivo l’intervento ed efficace il trattamento. chirurgico da parte del Buone le informazioni ricevute e la modalità di chirurgo che lo ha eseguito. acquisizione del consenso informato. Concordanza sull’efficacia del trattamento a prescindere dall’intensità del dolore percepito individualmente. Il tipo di trattamento può tranquillizzare chiunque sia in attesa di intervento chirurgico CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 26
  • 27. Focus group – trattamento dolore cronico: il punto di vista delle utenti con patologia reumatologica Aspetti positivi Aspetti da migliorare Buona attenzione, professionalità e Apertura a nuovi approcci al trattamento comunicazione interna all’équipe farmacologico del dolore e a nuove modalità medica. di somministrazione alternative alla pompa d’infusione. Continuità nei diversi accessi: tutti i medici sempre informati sulla situazione Raccordo con gli specialisti di discipline clinica e sull’andamento della terapia. correlate. Positivo il servizio anche nel confronto Definizione di tempi e spazi per una con esperienze precedenti o con altre informazione sistematica non estemporanea. sedi. Orientamento delle scelte terapeutiche non Lodevole la disponibilità e solo alla riduzione del dolore, ma anche al professionalità del personale mantenimento di un’accettabile qualità di vita infermieristico. e un’adeguata capacità lavorativa. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 27
  • 28. Focus group – percorso senologico: il punto di vista delle utenti Aspetti positivi Aspetti da migliorare Fase diagnostica In generale Positive organizzazione e tempistica. Disomogeneità dei due percorsi. Rapidità nella presa in carico. Modalità di comunicazione della diagnosi. Comunicazioni tra le fasi: interne alle diverse Fase trattamento chirurgico aree e tra l’ospedale e il territorio. Buona professionalità di medici e Qualità e diffusione del materiale informativo infermieri. di supporto. Buone informazioni cliniche. Fase trattamento oncologico Fase trattamento oncologico Buona professionalità di molti medici Organizzazione della sequenza Buone informazioni cliniche. visita/prelievo/ciclo, nella fase di trattamento. Ottima qualità dell’assistenza Mancanza di un referente (case manager). infermieristica. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 28
  • 29. Focus group – percorso nascita: il punto di vista delle mamme straniere Aspetti positivi Aspetti da migliorare Fase pre-ingresso Fase ricovero Ottimo il passaggio e la continuità tra distretto e ostetricia. Numero e qualità di Fase ricovero informazioni su aspetti Molto apprezzato il supporto e il contatto fisico durante il relativi ai trattamenti. travaglio e il parto. Modalità di raccolta del Qualificata e rassicurante la presenza del neonatologo. consenso informato. Elogiato il personale medico e ostetrico dal punto di vista Consegna di materiale professionale e relazionale. informativo. Apprezzati continuità e coordinamento dell’assistenza. Fase post-dimissione Facilità di contatto con la neonatologia. Consiglierebbero la struttura ad altre gestanti CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 29
  • 30. Audit Civico 2011 L’Azienda ha promosso, attraverso le organizzazioni civiche, la valutazione da parte dei cittadini della qualità delle prestazioni dell’ospedale. Con l’iniziativa si è inteso dare forma concreta alla centralità del punto di vista del cittadino favorendone l’empowerment. L’analisi e la valutazione civica consentirà la costruzione di piani di miglioramento condivisi con i cittadini. I dati del monitoraggio e della verifica degli esiti permetteranno la realizzazione di politiche condivise. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 30
  • 31. Audit Civico 2011 Con l’Audit Civico sono state valutate le componenti: 2.Orientamento al cittadino. 3.Impegno dell’azienda in politiche di particolare rilievo. 4.Coinvolgimento delle organizzazioni civiche nelle politiche aziendali. Le componenti sono state esplorate attraverso 12 fattori e 380 indicatori. L’audit civico è stato realizzato in 25 strutture dell’Azienda comprese le sedi di Cividale e Gemona: •n. 22 nuove valutazioni; •n. 3 rivalutate su richiesta della parte civica. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 31
  • 32. Le segnalazioni 2011 Motivo della segnalazione Motivo della Quantità % segnalazione Reclamo 484 67 Segnalazione 20 3 Suggerimento 16 2 Elogio 199 28 Totale 719 100 CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 32
  • 33. Le segnalazioni 2011 Macro categorie dei reclami CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 33
  • 34. Reclami anno 2011 Frequenza principali contenuti CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 34
  • 35. Alcune iniziative di miglior amento nel 2012 • Riorganizzazione dell’attività di accettazione e prenotazione delle analisi cliniche per ridurre i tempi di attesa necessari all’espletamento delle procedure; • introduzione di un sistema di gestione delle attese che faciliti l’accesso a percorsi e attività differenti; • miglioramento del processo di erogazione degli esami di laboratorio dall’accettazione al ritiro del referto, per una maggiore certezza nella data di consegna dei referti; • interventi per sviluppare nel personale maggiore competenza comunicativa nei rapporti con l’utenza; • miglioramento della gestione da parte del personale delle informazioni relative a servizi, prestazioni e cambiamenti; • regolazione dell’accesso telefonico per rendere funzionale ed efficace la risposta. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 35
  • 36. Il Valore per l’Utente Le ricadute dell’attività sull’utente CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 36
  • 37. Il Valore per l’Utente I Tempi di attesa sono influenzati da : • Contesto demografico, specie in relazione all’invecchiamento della popolazione. • Appropriatezza della domanda. • Erogatori, nel senso di efficienza dell’organizzazione e aumento del numero delle prestazioni erogate. • Pazienti con riferimento agli aspetti clinici, socio-economici o soggettivi che determinano attese di prestazioni. • Tipologia di prestazione e necessità di ricorrere a specifiche tecnologie o professionalità. • Sistema Regionale e Risorse Economiche disponibili. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 37
  • 38. Il Valore per l’Utente Azioni per governare i tempi di attesa Sono state avviate azioni volte a: • sensibilizzazione dei medici sull’ appropriatezza prescrittiva; • verifica dell’ appropriatezza prescrittiva e del rispetto dei protocolli di priorità individuati; • implementazione di un sistema di prenotazione Regionale; • definizione annuale delle quote di attività che devono essere assicurate da ogni erogatore; • pubblicazione nel sito internet Aziendale delle prestazioni erogate; • monitoraggio dei tempi di attesa. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 38
  • 39. Il Valore per l’Utente Azioni per governare i tempi di attesa Dal 2007 è attivo un sistema di organizzazione delle prestazioni basato sulla priorità clinica, concordato con i vari attori/erogatori. Alle prestazioni prioritarizzate nel 2008-2010, nel 2011 si sono aggiunte: Visita Chirurgia vertebro-midollare Densitometria ossea Elettromiografia Risonanza Magnetica della colonna Per il 2012 è prevista la prioritarizzazione di: •Intervento di cataratta •Ecografia capo-collo •Visita gastroenterologica •Visita dermatologica •Visita ortopedica CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 39
  • 40. Il Valore per l’Utente Dall’analisi dei tempi registrati in Area Vasta Udinese nelle giornate indice del 2011, per tutte le prestazioni traccianti di specialistica ambulatoriale e di ricovero sono stati soddisfatti i criteri definiti a livello regionale, relativi ai tempi ed al numero delle sedi. Per alcune criticità (ecografia capo-collo, RM encefalo, cataratta e endoscopia digestiva) le Aziende di Area Vasta hanno adottato iniziative per prevenire il superamento dei tempi massimi. Le Aziende hanno definito una procedura da attivare in caso di mancato rispetto dei tempi d’attesa massimi garantiti in Area Vasta per le prestazioni di visita cardiologica e ecografia addominale. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 40
  • 41. Il monitoraggio dei tempi di attesa Sono stati prodotto materiali informativi (depliant rivolti ai cittadini e al personale) È stato contestualmente attivato un monitoraggio per la verifica della qualità delle prescrizioni specialistiche. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 41
  • 42. Tempi di erogazione prestazioni ambulatoriali CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 42
  • 43. Pubblicazione delle prestazioni erogate nel sito aziendale Abbiamo attivato un monitoraggio trimestrale con accesso via internet. Con il seguente link è possibile accedere alle prestazioni e tempi di attesa. http://www.ospedaleudine.it/stc/nuovosito/servizi/prestazioni.asp?Style= CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 43
  • 44. Il Valore per l’Utente – Accedere all’Ospedale Abbattimento delle barriere architettoniche  Completata la progettazione di un nuovo percorso ciclo-pedonale di collegamento degli accessi di Via Chiusaforte con il Nuovo Ospedale.  Destinate le risorse per la riqualificazione funzionale della dotazione ascensori del Padiglione n. 4, concluso intervento per l’adeguamento dell’impianto montaletto utilizzato anche da utenti con disabilità motorie (Padiglione n. 2). CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 44
  • 45. Il Valore per l’Utente – Accedere all’Ospedale Parcheggio e viabilità  È stata effettuata una “Indagine sugli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti” utilizzata per una prima individuazione di interventi finalizzati al decongestionamento dell’area ospedaliera e delle zone circostanti.  In area ospedaliera attualmente sono presenti n.1.200 posti auto.  La previsione finale è di n. 2.500 posti auto. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 45
  • 46. Il Valore per l’Utente – Accedere all’Ospedale Accessibilità e Sicurezza • Sono stati censiti tutti gli accessi presenti in area ospedaliera, contrassegnandoli tramite un codice riportato su apposita segnaletica per l’utenza. • È stato avviato il Piano Programma per il miglioramento della sicurezza antincendio delle strutture ospedaliere (padiglione n.1, padiglione n.5, padiglione n.7, padiglione n.8). CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 46
  • 47. Il Capitale Umano Il valore delle relazioni CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 47
  • 48. Il Capitale Relazionale La semplificazione dei processi e delle procedure rappresenta un fattore che può migliorare i rapporti con l’utenza. La semplificazione incide sugli utenti: •direttamente, semplificando il loro rapporto con l’Azienda; •indirettamente, migliorando l’outcome finale e la percezione della qualità del servizio. La semplificazione, assieme alla standardizzazione delle procedure, riduce il rischio di errore umano, ottimizzando i costi e migliorando il clima interno. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 48
  • 49. Gestione e valutazione delle competenze e della performance individuale. • L’Azienda ha introdotto il sistema della gestione delle risorse umane utilizzando il modello delle competenze. Sono stati individuati i profili di ruolo e le job description per tutte le figure professionali previste in Azienda. Si è così introdotto uno strumento indispensabile per selezionare – valutare – formare e sviluppare la performance attraverso il miglioramento della qualità del personale. • Tutto il personale dal 1° Gennaio 2010 è soggetto ad una valutazione annuale delle prestazioni individuali, mediante la rilevazione del raggiungimento degli obiettivi individualmente assegnati e la valutazione dei comportamenti professionali. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 49
  • 50. Comitato Unico di Garanzia L’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine ha costituito il proprio “Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni” (CUG), ai sensi dell’art. 21 della legge 4 novembre 2010 n. 183. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 50
  • 51. Comitato Unico di Garanzia • Il Comitato Unico di Garanzia esercita compiti propositivi, consultivi e di verifica per contribuire alla realizzazione di un ambiente di lavoro improntato al benessere organizzativo e all’assenza di ogni discriminazione, attraverso la promozione della cultura delle pari opportunità di genere e le pari opportunità per tutti; la promozione del rispetto della dignità della persona, prevenendo e contrastando ogni forma di discriminazioni dovute non soltanto al genere, ma anche all’età, alla disabilità, all’origine etnica, alla lingua, alla razza e all’orientamento sessuale. • È composto in modo paritetico da dipendenti dell'amministrazione e dalle organizzazioni sindacali più rappresentative a livello di ente. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 51
  • 52. Dotazione di personale al 31.12.2011 Consistenza 2009 2010 2011 del Personale in unità di Dirigenti medici 622,08 612,19 634,22 lavoro Dirigenti Professionali 6,00 5,00 5,00 equivalenti Dirigenti sanitari non medici 52,40 47,00 45,70 Dirigenti tecnico amministrativi 16,00 16,00 16,00 Personale professionale 4,00 4,00 3,00 Personale sanitario 1853,41 1830,52 1837,49 Personale tecnico amministrativo 533,92 500,83 484,17 Personale tecnico dell'assistenza 652,22 647,31 644,75 Totale personale 3740,03 3662,85 3670,33 CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 52
  • 53. Personale per genere Prevale il genere femminile (73,71%), concentrato soprattutto nelle aree sanitarie e tecnico assistenziali. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 53 CONFERENZA DEI SERVIZI 2011
  • 54. Età del personale Fasce Età % 22-31 10,16 32-41 28,61 42-51 36,20 52-61 23,61 62-72 1,42 Totale 90,75 CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 54 CONFERENZA DE
  • 55. Età del personale suddivisa per genere Le donne sono in media più giovani dei colleghi uomini. Nella fascia di età inferiore ai 52 anni si colloca il 79,08% delle donne e solo il 63,44% degli uomini. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 55 CONFERENZA DE
  • 56. Anzianità di servizio Anzianità personale % 0-5 637 16,73 6-15 1493 39,22 16-20 590 15,50 >20 1087 28,55 Totale 3807 100 CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 56
  • 57. Personale a tempo determinato al 31.12.2011 Totale persone n. 187 - pari al 4,91% del totale del personale (nel 2010 erano n.144) CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 57
  • 58. Personale con Personale in part- % Personale in rapporto di lavoro time Personale Totale part-time su totale part-time (2011) Dirigenti medici 8 637 1,3% Dirigenti Professionali 0 5 0,0% Dirigenti sanitari non medici 1 46 2,2% Dirigenti tecnico amministrativi 0 16 0,0% Personale professionale 0 3 0,0% Personale sanitario 367 1938 18,9% Personale tecnico amministrativo 57 498 11,4% Personale tecnico dell'assistenza 74 664 11,1% Totale personale 507 3807 13,3% 13,3% del personale opera con rapporto a tempo parziale 96,65% dei part-time riguarda personale femminile I part-time sono diminuzione di n. 18 unità rispetto al 2010 CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 58
  • 59. Personale appartenente alle categorie protette (86 persone) rappresenta il 2,26% del totale del personale. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 59
  • 60. Turn-over personale Per cause Nel corso del 2011 sono state assunte n. 190 persone (n. 117 a tempo determinato e n. 73 a tempo indeterminato) Le cessazioni sono state in totale n. 190: n.48 quiescenza n.34 dimissioni volontarie n.15 fine incarico n.29 inidoneità n.50 passaggi ad altre amministrazioni n.14 per altre cause CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 60
  • 61. Turn-over personale Per ruoli professionali Assunzioni e Assunzioni Cessazioni cessazioni del Tempo Tempo Tempo Tempo personale (2011) determinato Indeterminato Totale determinato Indeterminato Totale Dirigenti medici 34 20 54 5 27 32 Dirigenti Professionali 0 0 Dirigenti sanitari non medici 2 2 3 3 Dirigenti tecnico amministrativi 1 1 1 1 Personale professionale 0 1 1 Personale sanitario 67 27 94 24 69 93 Personale tecnico amministrativo 1 7 8 3 22 25 Personale tecnico dell'assistenza 12 19 31 3 32 35 Totale personale 117 73 190 36 154 190 CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 61
  • 62. I provvedimenti disciplinari 2010 2011 Procedimenti 25 38 disciplinari Esito sfavorevole per il dipendente Procedimenti Archiviati 15 6 disciplinari Pendenti per 3 1 procedimento penale in corso CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 62
  • 63. Il capitale intellettuale Lo sviluppo del Capitale umano: • Attività di formazione 333 corsi di formazione ( in 753 edizioni) 90.000 crediti ECM acquisiti ( 25.10 crediti ECM/dipendente) 18.675 partecipanti • Costi della formazione € 453.500 (formazione in sede e fuori sede). CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 63
  • 64. Il capitale intellettuale  formazione relativa alla sicurezza dei lavoratori e dei pazienti  (es.: antincendio, rianimazione RCP di base, prevenzione nella movimentazione manuale dei carichi, protezione radiologica );  formazione strategica (implementazione e supporto dei processi di budgeting, valorizzazione delle risorse umane in azienda; sviluppo del sistema di internal audit);  formazione clinico assistenziale e di supporto gestionale  (es.: trasversale: dolore, buon uso del sangue, gestione dei farmaci, qualità della documentazione clinica; afferente alle varie discipline mediche: corsi avanzati di area clinica in tema di radiologia interventistica, chirurgia laparoscopica e robotica, traumatologia ai quali si aggiunge un intensa attività congressuale (42 convegni/congressi realizzati nel 2011);  formazione relativa a competenze trasversali alle professioni (etica, metodologia della ricerca, uso delle banche dati scientifiche, informatica, inglese) CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 64
  • 65. Il Capitale della Sicurezza CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 65
  • 66. Tutela della Salute e Sicurezza dei Lavoratori 2.204 dipendenti visitati ( 62 % sul totale) 840 indicazioni preventive formulate ( 38 % sul totale) 1403 soggetti formati sui rischi lavorativi generici e specifici 412 studenti, specializzandi e frequentatori contattati con indicazioni preventive rivolte alle future scelte professionali 49 documenti di valutazione di rischio aggiornati 25 valutazioni dei possibili rischi da interferenza con varie ditte operanti presso la struttura ospedaliera 5 partecipazioni a convegni, congressi con particolare riferimento al sistema di gestione della sicurezza ed allo stress lavoro-correlato e benessere organizzativo 164 interventi di counselling breve rivolti alla disassuefazione del fumo CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 66
  • 67. Il Capitale Finanziario Come spendiamo le risorse assegnate CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 67
  • 68. Il Capitale Finanziario Fonti di finanziamento 1) dal Fondo Sanitario Regionale; (parte dei contributi d’esercizio e mobilità regionale) 2) dalla mobilità extraregionale; 3) da contributi da soggetti pubblici e privati; 4) da entrate proprie aziendali. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 68
  • 69. Il Capitale Finanziario Distribuzione percentuale risorse correnti anno 2011 (Totale-Gestione ospedaliera e DSC) CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 69
  • 70. Il Capitale Finanziario Distribuzione percentuale risorse correnti anno 2011 (Gestione ospedaliera) CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 70
  • 71. Il Capitale Finanziario Gli impieghi correnti Anno 2011: Costi totali della produzione circa 460 mln 2011 di cui: 193 mln di costi del Personale (che vengono restituiti alla Comunità come Stipendi degli Operatori) CONFERENZA DEI SERVIZI 2011 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 71
  • 72. Il Capitale Finanziario Distribuzione percentuale costi della produzione anno 2011 (Totali – Gestione Ospedaliera e DSC) CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 72
  • 73. Il Capitale Finanziario Distribuzione percentuale costi della produzione anno 2011 (Gestione ospedaliera) CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 73
  • 74. Il Capitale Finanziario Costi della produzione - Acquisto beni/servizi per ambito territoriale anno 2011 CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 74
  • 75. Il Capitale Finanziario Le Risorse per investimenti in Conto Capitale • sono finanziamenti destinati alla copertura di oneri di natura pluriennale; • sono spese di investimento. Provengono essenzialmente dalla Regione (oltre il 90%), da altri Enti pubblici e da donazioni e lasciti di soggetti privati. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 75
  • 76. Il Capitale Finanziario Risorse disponibili per investimenti Tipologia risorsa Anno 2011 Anno 2010 Anno 2009 Contributi da Regione indistinti 19.689.700 97,1% 12.773.348 42,5% 14.786.000 96,4% Contributi da Regione finalizzati a particolari 86.304 0,4% 16.588.837 55,2% 138.367 0,9% progetti Contributi da altri Enti Pubblici 0 0,0% 0 0,0% 200.000 1,3% Contributi da privati associazioni e/o 499.532 2,5% 663.697 2,2% 221.000 1,4% donazioni Totale 20.275.536 30.025.882 15.345.367 CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 76
  • 77. Il Capitale Finanziario Le Risorse per investimenti in Conto Capitale Le Risorse per investimenti in Conto Capitale sono diminuite dal 2010 al 2011 di circa 10 mln; nel 2010 sono state acquisite attrezzature sanitarie per un valore di 11,9 mln. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 77
  • 78. Il Capitale Finanziario Investimenti - Acquisto beni/servizi per ambito territoriale anno 2011 TITOLO DELLA PRESENTAZIONE © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 78
  • 79. Il Capitale Finanziario Riclassificazione Economica La riclassificazione del Conto Economico a valore aggiunto misura la ricchezza prodotta dall’Azienda nell’esercizio con riferimento agli Stakeholders che partecipano alla sua distribuzione; Il processo di calcolo riclassifica i dati del Conto Economico in modo da evidenziare la produzione e la successiva distribuzione dello stesso. CONFERENZA DEI SERVIZI 2011 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 79
  • 80. Il Capitale Finanziario Ripartizione Valore Aggiunto anno 2011 Remunerazione Risorse Umane 193.860.091 Remunerazione della Pubblica Amministrazione 12.259.470 Valore non ripartibile (risultato economico) 67.881 Valore aggiunto globale netto 206.187.442 CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 80
  • 81. Il Capitale Finanziario La quota non ripartibile destinata all’Azienda, quale interlocutore autonomo, è diretta alla conservazione e all’incremento del patrimonio. Tale quota verrà destinata, salvo diversa disposizione regionale, alla realizzazione degli investimenti. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 81
  • 82. Remunerazione risorse umane 2011 -2010 CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 82
  • 83. Nuove Opere CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 83
  • 84. Le Nuove Opere Nuovo centro dialisi “ ing. Morelli de Rossi” € 3.000.000 Donazione privata (lavori affidati) € 1.100.000 Asilo Nido Aziendale € 1.557.000 (lavori affidati) Adeguamento funzionale Chiesa, Canonica e recupero spazi per sala Polifunzionale. € 1.160.000 (lavori affidati) Ristrutturazione Pad.7 Petracco – 1° lotto Adeguamento spazi per Ostetricia e Ginecologia € 1.140.000 (progettazione preliminare in corso) Ristrutturazione Pad.8 Nuove Mediche – 1° lotto Adeguamento spazi 1° piano € 4.130.000 (progettazione preliminare in corso) Cardiologia - Ristrutturazione dei locali di Emodinamica (lavori affidati e procedure per l‘acquisizione dei nuovi € 1.313.000 angiografi concluse) TOTALE € 13.400.000 CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 84
  • 85. Il capitale Infrastrutturale Concessione di costruzione del Nuovo € 109.000.000 Ospedale € 125.000.000 Concessione di costruzione e gestione della (di cui € 24.210.000 nuova centrale tecnologica, CLS, ect. finanziamento pubblico) TOTALE € 234.000.000 CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 85
  • 86. Sistema di controllo interno - Internal Audit Il Sistema di Controllo Interno è inteso come "l’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati“. L’Internal Audit è una delle funzioni del CONTROLLO INTERNO. Esercita un’attività indipendente ed obiettiva di “assurance” e consulenza, finalizzata al miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dell’organizzazione. Supporta l’organizzazione nel perseguimento dei propri obiettivi tramite un approccio professionale sistematico, che genera valore aggiunto in quanto finalizzato a valutare e migliorare i processi di controllo, di gestione dei rischi e di Corporate Governance. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 86
  • 87. Processo di gestione del rischio L’implementazione di un processo sistematico di Gestione del Rischio permette di migliorare le capacità di governo dell’azienda. Processo di Stabilire un processo di Gestione del Rischio Gestione del Rischio Valutare i rischi Informazioni Sviluppare strategie Migliorare a supporto •Eliminare continuamente le delle •Ridurre capacità decisioni •Trasferire Monitorare la Creare/implementare performance le azioni definite CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 87
  • 88. Sistema di controllo interno Gli obiettivi del sistema di controllo interno: • Efficienza ed efficacia dei processi aziendali. • Attendibilità e integrità delle informazioni contabili e gestionali. • Salvaguardia del patrimonio. • Conformità dell’attività dell’impresa alla normativa vigente, alle direttive e alle procedure aziendali. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 88
  • 89. La gestione dei rifiuti CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 89
  • 90. La gestione dei rifiuti In ospedale è attiva la raccolta differenziata dei rifiuti. Nel 2011 sono stati smaltiti con il metodo della termodistruzione: KG 1.551.766,09 di rifiuti sanitari di cui: KG 1.512.745,09 rifiuti sanitari pericolosi KG 42.021 rifiuti sanitari non pericolosi CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 90
  • 91. Raccolta differenziata rifiuti imballaggi carta e cartone 163.810,00 imballaggi in plastica 49.777,00 imballaggi in legno 43.270,00 Totale Anno 2011 imballaggi in vetro 10.669,00 KG 457.630,00 carta e cartone 149.610,00 avviati al recupero metallo 6.620,00 rifiuti ingombranti 21.240,00 rifiuti urbani non differenziati 12.634,00 CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 91
  • 92. Sicurezza/Security  È stato aggiornato il documento dei rischi di incendio.  Sono state affidate le funzioni di presidio e controllo delle strutture aziendali ad una ditta esterna in modo da integrare e completare il sistema della sicurezza con le linee attive in azienda.  Il servizio di vigilanza e sorveglianza prevede un servizio di ronda presso tutta l’area ospedaliera incluse le aree attive del nuovo ospedale e di piantonamento fisso svolto da guardie giurate armate dalle ore 20.00 alle ore 7.00.  È operativo un servizio di collegamento anti intrusione e antincendio dei magazzini scorte varie e farmacia. CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 92
  • 93. Proposta delle associazioni per Budget 2012 CONFERENZA DEI SERVIZI 2012 © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 93

Notas do Editor

  1. CONFERENZA DEI SERVIZI 2011
  2. Coferenza dei Servizi 2012 Le prime esperienze di bilancio sociale d ’ impresa sono state avviate nel settore produttivo privato degli Stati Uniti durante gli anni settanta del secolo scorso. L ’ intento, scaturito da un ampio dibattito, è stato quello di definire uno strumento in grado di rileggere in senso sociale il bilancio economico delle imprese, tenuto conto delle responsabilit à che ogni impresa ha nei confronti delle attese dei soggetti che utilizzano i propri prodotti oppure partecipano ai processi di scambio e produzione. Si tratta di soggetti, singole persone o gruppi, che si qualificano come stakeholders, ovverosia come portatori d ’ interessi, pretese e richieste e/o di diritti e prerogative nei confronti delle attivit à di una certa impresa, compresi coloro che svolgono tali attivit à . Il concetto e il significato sociale di stakeholders, in quanto destinatari della rendicontazione d ’ impresa, assieme a quello di responsabilit à , è di estrema importanza, anche alla luce delle grandi trasformazioni culturali ed economiche che accompagnano la globalizzazione. Fin dall ’ inizio del nuovo millennio, infatti, si assiste alla richiesta, proveniente da diversi livelli sociali, di disporre d ’ informazioni sempre pi ù esaurienti e attendibili da parte dei produttori di beni e servizi, mentre criteri rigorosi di rendicontazione nei confronti delle aziende, profit e non profit, sono sollecitati da istituzioni nazionali e internazionali con compiti di verifica e controllo dell ’ operato delle imprese, ma anche dall ’ opinione pubblica e dagli stessi dirigenti d ’ impresa che devono pianificare la propria attivit à e valutare i successi conseguiti. L ’ introduzione del bilancio sociale nella pubblica amministrazione del nostro Paese è un fenomeno recente, cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, nonostante non vi sia alcuna norma di legge che lo imponga, a differenza del bilancio economico rivolto essenzialmente agli organi istituzionali di controllo. Nell ’ ambito della pubblica amministrazione, la redazione, su base volontaria, del bilancio sociale si qualifica come strumento per dare conto ai cittadini dell ’ opera di un ’ organizzazione pubblica, rendendo trasparenti e comprensibili all ’ esterno i programmi, le attivit à e i risultati raggiunti. Il bilancio sociale rappresenta, dunque, una scelta etica che, cercando di superare i limiti di chiarezza e comunicazione del bilancio economico, fornisce informazioni a tutti i soggetti interessati, sui risultati raggiunti con l ’ impiego delle risorse disponibili e, insieme, sulla ricaduta sociale complessiva degli interventi realizzati. È , infatti, sempre pi ù presente nelle organizzazioni pubbliche l ’ esigenza d ’ andare oltre la logica dell ’ autoreferenzialit à e di dare conto ai cittadini dei valori, della missione e del ruolo svolto. Con la riforma della pubblica amministrazione e, in particolare, del servizio sanitario, avviata all ’ inizio degli anni novanta del secolo scorso, l ’ enfasi è stata principalmente posta sull ’ efficienza, sull ’ efficacia e sull ’ economicit à delle prestazioni e degli interventi offerti ai cittadini. Il nuovo millennio si è aperto con una nuova enfasi che, senza dimenticare la precedente, comprende la responsabilit à degli amministratori, dei professionisti e degli operatori e impone, come esigenza etica dei soggetti pubblici, la necessit à e l ’ opportunit à della rendicontazione su ciò che si è e su ciò che si fa assieme alla ricerca del dialogo e della legittimazione sociale nei confronti di tutti coloro che possono influenzare o sono influenzati dal raggiungimento degli obiettivi dell ’ organizzazione. In questo modo, l ’ organizzazione pubblica conferma la propria identit à di soggetto sociale istituzionale le cui finalit à sono volte alla tutela d ’ interessi comuni.
  3. Coferenza dei Servizi 2012 Giulia Zumerle
  4. Coferenza dei Servizi 2012
  5. Coferenza dei Servizi 2012 Sono indici che dimostrano come l’Azienda stia rispondendo sempre più alla sua vocazione di ospedale per acuti di alta specializzazione, effettui prestazioni sempre più appropriate, accresca la propria efficienza nella gestione dei posti letto.
  6. Coferenza dei Servizi 2012
  7. Coferenza dei Servizi 2012
  8. Coferenza dei Servizi 2012 Le prime esperienze di bilancio sociale d ’ impresa sono state avviate nel settore produttivo privato degli Stati Uniti durante gli anni settanta del secolo scorso. L ’ intento, scaturito da un ampio dibattito, è stato quello di definire uno strumento in grado di rileggere in senso sociale il bilancio economico delle imprese, tenuto conto delle responsabilit à che ogni impresa ha nei confronti delle attese dei soggetti che utilizzano i propri prodotti oppure partecipano ai processi di scambio e produzione. Si tratta di soggetti, singole persone o gruppi, che si qualificano come stakeholders, ovverosia come portatori d ’ interessi, pretese e richieste e/o di diritti e prerogative nei confronti delle attivit à di una certa impresa, compresi coloro che svolgono tali attivit à . Il concetto e il significato sociale di stakeholders, in quanto destinatari della rendicontazione d ’ impresa, assieme a quello di responsabilit à , è di estrema importanza, anche alla luce delle grandi trasformazioni culturali ed economiche che accompagnano la globalizzazione. Fin dall ’ inizio del nuovo millennio, infatti, si assiste alla richiesta, proveniente da diversi livelli sociali, di disporre d ’ informazioni sempre pi ù esaurienti e attendibili da parte dei produttori di beni e servizi, mentre criteri rigorosi di rendicontazione nei confronti delle aziende, profit e non profit, sono sollecitati da istituzioni nazionali e internazionali con compiti di verifica e controllo dell ’ operato delle imprese, ma anche dall ’ opinione pubblica e dagli stessi dirigenti d ’ impresa che devono pianificare la propria attivit à e valutare i successi conseguiti. L ’ introduzione del bilancio sociale nella pubblica amministrazione del nostro Paese è un fenomeno recente, cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, nonostante non vi sia alcuna norma di legge che lo imponga, a differenza del bilancio economico rivolto essenzialmente agli organi istituzionali di controllo. Nell ’ ambito della pubblica amministrazione, la redazione, su base volontaria, del bilancio sociale si qualifica come strumento per dare conto ai cittadini dell ’ opera di un ’ organizzazione pubblica, rendendo trasparenti e comprensibili all ’ esterno i programmi, le attivit à e i risultati raggiunti. Il bilancio sociale rappresenta, dunque, una scelta etica che, cercando di superare i limiti di chiarezza e comunicazione del bilancio economico, fornisce informazioni a tutti i soggetti interessati, sui risultati raggiunti con l ’ impiego delle risorse disponibili e, insieme, sulla ricaduta sociale complessiva degli interventi realizzati. È , infatti, sempre pi ù presente nelle organizzazioni pubbliche l ’ esigenza d ’ andare oltre la logica dell ’ autoreferenzialit à e di dare conto ai cittadini dei valori, della missione e del ruolo svolto. Con la riforma della pubblica amministrazione e, in particolare, del servizio sanitario, avviata all ’ inizio degli anni novanta del secolo scorso, l ’ enfasi è stata principalmente posta sull ’ efficienza, sull ’ efficacia e sull ’ economicit à delle prestazioni e degli interventi offerti ai cittadini. Il nuovo millennio si è aperto con una nuova enfasi che, senza dimenticare la precedente, comprende la responsabilit à degli amministratori, dei professionisti e degli operatori e impone, come esigenza etica dei soggetti pubblici, la necessit à e l ’ opportunit à della rendicontazione su ciò che si è e su ciò che si fa assieme alla ricerca del dialogo e della legittimazione sociale nei confronti di tutti coloro che possono influenzare o sono influenzati dal raggiungimento degli obiettivi dell ’ organizzazione. In questo modo, l ’ organizzazione pubblica conferma la propria identit à di soggetto sociale istituzionale le cui finalit à sono volte alla tutela d ’ interessi comuni.
  9. CONFERENZA DEI SERVIZI 2011
  10. CONFERENZA DEI SERVIZI 2011
  11. CONFERENZA DEI SERVIZI 2011
  12. CONFERENZA DEI SERVIZI 2011
  13. CONFERENZA DEI SERVIZI 2011
  14. CONFERENZA DEI SERVIZI 2011
  15. CONFERENZA DEI SERVIZI 2011
  16. Coferenza dei Servizi 2012
  17. Coferenza dei Servizi 2012
  18. Coferenza dei Servizi 2012 Le prime esperienze di bilancio sociale d ’ impresa sono state avviate nel settore produttivo privato degli Stati Uniti durante gli anni settanta del secolo scorso. L ’ intento, scaturito da un ampio dibattito, è stato quello di definire uno strumento in grado di rileggere in senso sociale il bilancio economico delle imprese, tenuto conto delle responsabilit à che ogni impresa ha nei confronti delle attese dei soggetti che utilizzano i propri prodotti oppure partecipano ai processi di scambio e produzione. Si tratta di soggetti, singole persone o gruppi, che si qualificano come stakeholders, ovverosia come portatori d ’ interessi, pretese e richieste e/o di diritti e prerogative nei confronti delle attivit à di una certa impresa, compresi coloro che svolgono tali attivit à . Il concetto e il significato sociale di stakeholders, in quanto destinatari della rendicontazione d ’ impresa, assieme a quello di responsabilit à , è di estrema importanza, anche alla luce delle grandi trasformazioni culturali ed economiche che accompagnano la globalizzazione. Fin dall ’ inizio del nuovo millennio, infatti, si assiste alla richiesta, proveniente da diversi livelli sociali, di disporre d ’ informazioni sempre pi ù esaurienti e attendibili da parte dei produttori di beni e servizi, mentre criteri rigorosi di rendicontazione nei confronti delle aziende, profit e non profit, sono sollecitati da istituzioni nazionali e internazionali con compiti di verifica e controllo dell ’ operato delle imprese, ma anche dall ’ opinione pubblica e dagli stessi dirigenti d ’ impresa che devono pianificare la propria attivit à e valutare i successi conseguiti. L ’ introduzione del bilancio sociale nella pubblica amministrazione del nostro Paese è un fenomeno recente, cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, nonostante non vi sia alcuna norma di legge che lo imponga, a differenza del bilancio economico rivolto essenzialmente agli organi istituzionali di controllo. Nell ’ ambito della pubblica amministrazione, la redazione, su base volontaria, del bilancio sociale si qualifica come strumento per dare conto ai cittadini dell ’ opera di un ’ organizzazione pubblica, rendendo trasparenti e comprensibili all ’ esterno i programmi, le attivit à e i risultati raggiunti. Il bilancio sociale rappresenta, dunque, una scelta etica che, cercando di superare i limiti di chiarezza e comunicazione del bilancio economico, fornisce informazioni a tutti i soggetti interessati, sui risultati raggiunti con l ’ impiego delle risorse disponibili e, insieme, sulla ricaduta sociale complessiva degli interventi realizzati. È , infatti, sempre pi ù presente nelle organizzazioni pubbliche l ’ esigenza d ’ andare oltre la logica dell ’ autoreferenzialit à e di dare conto ai cittadini dei valori, della missione e del ruolo svolto. Con la riforma della pubblica amministrazione e, in particolare, del servizio sanitario, avviata all ’ inizio degli anni novanta del secolo scorso, l ’ enfasi è stata principalmente posta sull ’ efficienza, sull ’ efficacia e sull ’ economicit à delle prestazioni e degli interventi offerti ai cittadini. Il nuovo millennio si è aperto con una nuova enfasi che, senza dimenticare la precedente, comprende la responsabilit à degli amministratori, dei professionisti e degli operatori e impone, come esigenza etica dei soggetti pubblici, la necessit à e l ’ opportunit à della rendicontazione su ciò che si è e su ciò che si fa assieme alla ricerca del dialogo e della legittimazione sociale nei confronti di tutti coloro che possono influenzare o sono influenzati dal raggiungimento degli obiettivi dell ’ organizzazione. In questo modo, l ’ organizzazione pubblica conferma la propria identit à di soggetto sociale istituzionale le cui finalit à sono volte alla tutela d ’ interessi comuni.
  19. Coferenza dei Servizi 2012 Le prime esperienze di bilancio sociale d ’ impresa sono state avviate nel settore produttivo privato degli Stati Uniti durante gli anni settanta del secolo scorso. L ’ intento, scaturito da un ampio dibattito, è stato quello di definire uno strumento in grado di rileggere in senso sociale il bilancio economico delle imprese, tenuto conto delle responsabilit à che ogni impresa ha nei confronti delle attese dei soggetti che utilizzano i propri prodotti oppure partecipano ai processi di scambio e produzione. Si tratta di soggetti, singole persone o gruppi, che si qualificano come stakeholders, ovverosia come portatori d ’ interessi, pretese e richieste e/o di diritti e prerogative nei confronti delle attivit à di una certa impresa, compresi coloro che svolgono tali attivit à . Il concetto e il significato sociale di stakeholders, in quanto destinatari della rendicontazione d ’ impresa, assieme a quello di responsabilit à , è di estrema importanza, anche alla luce delle grandi trasformazioni culturali ed economiche che accompagnano la globalizzazione. Fin dall ’ inizio del nuovo millennio, infatti, si assiste alla richiesta, proveniente da diversi livelli sociali, di disporre d ’ informazioni sempre pi ù esaurienti e attendibili da parte dei produttori di beni e servizi, mentre criteri rigorosi di rendicontazione nei confronti delle aziende, profit e non profit, sono sollecitati da istituzioni nazionali e internazionali con compiti di verifica e controllo dell ’ operato delle imprese, ma anche dall ’ opinione pubblica e dagli stessi dirigenti d ’ impresa che devono pianificare la propria attivit à e valutare i successi conseguiti. L ’ introduzione del bilancio sociale nella pubblica amministrazione del nostro Paese è un fenomeno recente, cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, nonostante non vi sia alcuna norma di legge che lo imponga, a differenza del bilancio economico rivolto essenzialmente agli organi istituzionali di controllo. Nell ’ ambito della pubblica amministrazione, la redazione, su base volontaria, del bilancio sociale si qualifica come strumento per dare conto ai cittadini dell ’ opera di un ’ organizzazione pubblica, rendendo trasparenti e comprensibili all ’ esterno i programmi, le attivit à e i risultati raggiunti. Il bilancio sociale rappresenta, dunque, una scelta etica che, cercando di superare i limiti di chiarezza e comunicazione del bilancio economico, fornisce informazioni a tutti i soggetti interessati, sui risultati raggiunti con l ’ impiego delle risorse disponibili e, insieme, sulla ricaduta sociale complessiva degli interventi realizzati. È , infatti, sempre pi ù presente nelle organizzazioni pubbliche l ’ esigenza d ’ andare oltre la logica dell ’ autoreferenzialit à e di dare conto ai cittadini dei valori, della missione e del ruolo svolto. Con la riforma della pubblica amministrazione e, in particolare, del servizio sanitario, avviata all ’ inizio degli anni novanta del secolo scorso, l ’ enfasi è stata principalmente posta sull ’ efficienza, sull ’ efficacia e sull ’ economicit à delle prestazioni e degli interventi offerti ai cittadini. Il nuovo millennio si è aperto con una nuova enfasi che, senza dimenticare la precedente, comprende la responsabilit à degli amministratori, dei professionisti e degli operatori e impone, come esigenza etica dei soggetti pubblici, la necessit à e l ’ opportunit à della rendicontazione su ciò che si è e su ciò che si fa assieme alla ricerca del dialogo e della legittimazione sociale nei confronti di tutti coloro che possono influenzare o sono influenzati dal raggiungimento degli obiettivi dell ’ organizzazione. In questo modo, l ’ organizzazione pubblica conferma la propria identit à di soggetto sociale istituzionale le cui finalit à sono volte alla tutela d ’ interessi comuni.
  20. Coferenza dei Servizi 2012 Le prime esperienze di bilancio sociale d ’ impresa sono state avviate nel settore produttivo privato degli Stati Uniti durante gli anni settanta del secolo scorso. L ’ intento, scaturito da un ampio dibattito, è stato quello di definire uno strumento in grado di rileggere in senso sociale il bilancio economico delle imprese, tenuto conto delle responsabilit à che ogni impresa ha nei confronti delle attese dei soggetti che utilizzano i propri prodotti oppure partecipano ai processi di scambio e produzione. Si tratta di soggetti, singole persone o gruppi, che si qualificano come stakeholders, ovverosia come portatori d ’ interessi, pretese e richieste e/o di diritti e prerogative nei confronti delle attivit à di una certa impresa, compresi coloro che svolgono tali attivit à . Il concetto e il significato sociale di stakeholders, in quanto destinatari della rendicontazione d ’ impresa, assieme a quello di responsabilit à , è di estrema importanza, anche alla luce delle grandi trasformazioni culturali ed economiche che accompagnano la globalizzazione. Fin dall ’ inizio del nuovo millennio, infatti, si assiste alla richiesta, proveniente da diversi livelli sociali, di disporre d ’ informazioni sempre pi ù esaurienti e attendibili da parte dei produttori di beni e servizi, mentre criteri rigorosi di rendicontazione nei confronti delle aziende, profit e non profit, sono sollecitati da istituzioni nazionali e internazionali con compiti di verifica e controllo dell ’ operato delle imprese, ma anche dall ’ opinione pubblica e dagli stessi dirigenti d ’ impresa che devono pianificare la propria attivit à e valutare i successi conseguiti. L ’ introduzione del bilancio sociale nella pubblica amministrazione del nostro Paese è un fenomeno recente, cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, nonostante non vi sia alcuna norma di legge che lo imponga, a differenza del bilancio economico rivolto essenzialmente agli organi istituzionali di controllo. Nell ’ ambito della pubblica amministrazione, la redazione, su base volontaria, del bilancio sociale si qualifica come strumento per dare conto ai cittadini dell ’ opera di un ’ organizzazione pubblica, rendendo trasparenti e comprensibili all ’ esterno i programmi, le attivit à e i risultati raggiunti. Il bilancio sociale rappresenta, dunque, una scelta etica che, cercando di superare i limiti di chiarezza e comunicazione del bilancio economico, fornisce informazioni a tutti i soggetti interessati, sui risultati raggiunti con l ’ impiego delle risorse disponibili e, insieme, sulla ricaduta sociale complessiva degli interventi realizzati. È , infatti, sempre pi ù presente nelle organizzazioni pubbliche l ’ esigenza d ’ andare oltre la logica dell ’ autoreferenzialit à e di dare conto ai cittadini dei valori, della missione e del ruolo svolto. Con la riforma della pubblica amministrazione e, in particolare, del servizio sanitario, avviata all ’ inizio degli anni novanta del secolo scorso, l ’ enfasi è stata principalmente posta sull ’ efficienza, sull ’ efficacia e sull ’ economicit à delle prestazioni e degli interventi offerti ai cittadini. Il nuovo millennio si è aperto con una nuova enfasi che, senza dimenticare la precedente, comprende la responsabilit à degli amministratori, dei professionisti e degli operatori e impone, come esigenza etica dei soggetti pubblici, la necessit à e l ’ opportunit à della rendicontazione su ciò che si è e su ciò che si fa assieme alla ricerca del dialogo e della legittimazione sociale nei confronti di tutti coloro che possono influenzare o sono influenzati dal raggiungimento degli obiettivi dell ’ organizzazione. In questo modo, l ’ organizzazione pubblica conferma la propria identit à di soggetto sociale istituzionale le cui finalit à sono volte alla tutela d ’ interessi comuni.
  21. Coferenza dei Servizi 2012 Le prime esperienze di bilancio sociale d ’ impresa sono state avviate nel settore produttivo privato degli Stati Uniti durante gli anni settanta del secolo scorso. L ’ intento, scaturito da un ampio dibattito, è stato quello di definire uno strumento in grado di rileggere in senso sociale il bilancio economico delle imprese, tenuto conto delle responsabilit à che ogni impresa ha nei confronti delle attese dei soggetti che utilizzano i propri prodotti oppure partecipano ai processi di scambio e produzione. Si tratta di soggetti, singole persone o gruppi, che si qualificano come stakeholders, ovverosia come portatori d ’ interessi, pretese e richieste e/o di diritti e prerogative nei confronti delle attivit à di una certa impresa, compresi coloro che svolgono tali attivit à . Il concetto e il significato sociale di stakeholders, in quanto destinatari della rendicontazione d ’ impresa, assieme a quello di responsabilit à , è di estrema importanza, anche alla luce delle grandi trasformazioni culturali ed economiche che accompagnano la globalizzazione. Fin dall ’ inizio del nuovo millennio, infatti, si assiste alla richiesta, proveniente da diversi livelli sociali, di disporre d ’ informazioni sempre pi ù esaurienti e attendibili da parte dei produttori di beni e servizi, mentre criteri rigorosi di rendicontazione nei confronti delle aziende, profit e non profit, sono sollecitati da istituzioni nazionali e internazionali con compiti di verifica e controllo dell ’ operato delle imprese, ma anche dall ’ opinione pubblica e dagli stessi dirigenti d ’ impresa che devono pianificare la propria attivit à e valutare i successi conseguiti. L ’ introduzione del bilancio sociale nella pubblica amministrazione del nostro Paese è un fenomeno recente, cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, nonostante non vi sia alcuna norma di legge che lo imponga, a differenza del bilancio economico rivolto essenzialmente agli organi istituzionali di controllo. Nell ’ ambito della pubblica amministrazione, la redazione, su base volontaria, del bilancio sociale si qualifica come strumento per dare conto ai cittadini dell ’ opera di un ’ organizzazione pubblica, rendendo trasparenti e comprensibili all ’ esterno i programmi, le attivit à e i risultati raggiunti. Il bilancio sociale rappresenta, dunque, una scelta etica che, cercando di superare i limiti di chiarezza e comunicazione del bilancio economico, fornisce informazioni a tutti i soggetti interessati, sui risultati raggiunti con l ’ impiego delle risorse disponibili e, insieme, sulla ricaduta sociale complessiva degli interventi realizzati. È , infatti, sempre pi ù presente nelle organizzazioni pubbliche l ’ esigenza d ’ andare oltre la logica dell ’ autoreferenzialit à e di dare conto ai cittadini dei valori, della missione e del ruolo svolto. Con la riforma della pubblica amministrazione e, in particolare, del servizio sanitario, avviata all ’ inizio degli anni novanta del secolo scorso, l ’ enfasi è stata principalmente posta sull ’ efficienza, sull ’ efficacia e sull ’ economicit à delle prestazioni e degli interventi offerti ai cittadini. Il nuovo millennio si è aperto con una nuova enfasi che, senza dimenticare la precedente, comprende la responsabilit à degli amministratori, dei professionisti e degli operatori e impone, come esigenza etica dei soggetti pubblici, la necessit à e l ’ opportunit à della rendicontazione su ciò che si è e su ciò che si fa assieme alla ricerca del dialogo e della legittimazione sociale nei confronti di tutti coloro che possono influenzare o sono influenzati dal raggiungimento degli obiettivi dell ’ organizzazione. In questo modo, l ’ organizzazione pubblica conferma la propria identit à di soggetto sociale istituzionale le cui finalit à sono volte alla tutela d ’ interessi comuni.
  22. Coferenza dei Servizi 2012 Le prime esperienze di bilancio sociale d ’ impresa sono state avviate nel settore produttivo privato degli Stati Uniti durante gli anni settanta del secolo scorso. L ’ intento, scaturito da un ampio dibattito, è stato quello di definire uno strumento in grado di rileggere in senso sociale il bilancio economico delle imprese, tenuto conto delle responsabilit à che ogni impresa ha nei confronti delle attese dei soggetti che utilizzano i propri prodotti oppure partecipano ai processi di scambio e produzione. Si tratta di soggetti, singole persone o gruppi, che si qualificano come stakeholders, ovverosia come portatori d ’ interessi, pretese e richieste e/o di diritti e prerogative nei confronti delle attivit à di una certa impresa, compresi coloro che svolgono tali attivit à . Il concetto e il significato sociale di stakeholders, in quanto destinatari della rendicontazione d ’ impresa, assieme a quello di responsabilit à , è di estrema importanza, anche alla luce delle grandi trasformazioni culturali ed economiche che accompagnano la globalizzazione. Fin dall ’ inizio del nuovo millennio, infatti, si assiste alla richiesta, proveniente da diversi livelli sociali, di disporre d ’ informazioni sempre pi ù esaurienti e attendibili da parte dei produttori di beni e servizi, mentre criteri rigorosi di rendicontazione nei confronti delle aziende, profit e non profit, sono sollecitati da istituzioni nazionali e internazionali con compiti di verifica e controllo dell ’ operato delle imprese, ma anche dall ’ opinione pubblica e dagli stessi dirigenti d ’ impresa che devono pianificare la propria attivit à e valutare i successi conseguiti. L ’ introduzione del bilancio sociale nella pubblica amministrazione del nostro Paese è un fenomeno recente, cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, nonostante non vi sia alcuna norma di legge che lo imponga, a differenza del bilancio economico rivolto essenzialmente agli organi istituzionali di controllo. Nell ’ ambito della pubblica amministrazione, la redazione, su base volontaria, del bilancio sociale si qualifica come strumento per dare conto ai cittadini dell ’ opera di un ’ organizzazione pubblica, rendendo trasparenti e comprensibili all ’ esterno i programmi, le attivit à e i risultati raggiunti. Il bilancio sociale rappresenta, dunque, una scelta etica che, cercando di superare i limiti di chiarezza e comunicazione del bilancio economico, fornisce informazioni a tutti i soggetti interessati, sui risultati raggiunti con l ’ impiego delle risorse disponibili e, insieme, sulla ricaduta sociale complessiva degli interventi realizzati. È , infatti, sempre pi ù presente nelle organizzazioni pubbliche l ’ esigenza d ’ andare oltre la logica dell ’ autoreferenzialit à e di dare conto ai cittadini dei valori, della missione e del ruolo svolto. Con la riforma della pubblica amministrazione e, in particolare, del servizio sanitario, avviata all ’ inizio degli anni novanta del secolo scorso, l ’ enfasi è stata principalmente posta sull ’ efficienza, sull ’ efficacia e sull ’ economicit à delle prestazioni e degli interventi offerti ai cittadini. Il nuovo millennio si è aperto con una nuova enfasi che, senza dimenticare la precedente, comprende la responsabilit à degli amministratori, dei professionisti e degli operatori e impone, come esigenza etica dei soggetti pubblici, la necessit à e l ’ opportunit à della rendicontazione su ciò che si è e su ciò che si fa assieme alla ricerca del dialogo e della legittimazione sociale nei confronti di tutti coloro che possono influenzare o sono influenzati dal raggiungimento degli obiettivi dell ’ organizzazione. In questo modo, l ’ organizzazione pubblica conferma la propria identit à di soggetto sociale istituzionale le cui finalit à sono volte alla tutela d ’ interessi comuni.
  23. Coferenza dei Servizi 2012 Le prime esperienze di bilancio sociale d ’ impresa sono state avviate nel settore produttivo privato degli Stati Uniti durante gli anni settanta del secolo scorso. L ’ intento, scaturito da un ampio dibattito, è stato quello di definire uno strumento in grado di rileggere in senso sociale il bilancio economico delle imprese, tenuto conto delle responsabilit à che ogni impresa ha nei confronti delle attese dei soggetti che utilizzano i propri prodotti oppure partecipano ai processi di scambio e produzione. Si tratta di soggetti, singole persone o gruppi, che si qualificano come stakeholders, ovverosia come portatori d ’ interessi, pretese e richieste e/o di diritti e prerogative nei confronti delle attivit à di una certa impresa, compresi coloro che svolgono tali attivit à . Il concetto e il significato sociale di stakeholders, in quanto destinatari della rendicontazione d ’ impresa, assieme a quello di responsabilit à , è di estrema importanza, anche alla luce delle grandi trasformazioni culturali ed economiche che accompagnano la globalizzazione. Fin dall ’ inizio del nuovo millennio, infatti, si assiste alla richiesta, proveniente da diversi livelli sociali, di disporre d ’ informazioni sempre pi ù esaurienti e attendibili da parte dei produttori di beni e servizi, mentre criteri rigorosi di rendicontazione nei confronti delle aziende, profit e non profit, sono sollecitati da istituzioni nazionali e internazionali con compiti di verifica e controllo dell ’ operato delle imprese, ma anche dall ’ opinione pubblica e dagli stessi dirigenti d ’ impresa che devono pianificare la propria attivit à e valutare i successi conseguiti. L ’ introduzione del bilancio sociale nella pubblica amministrazione del nostro Paese è un fenomeno recente, cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, nonostante non vi sia alcuna norma di legge che lo imponga, a differenza del bilancio economico rivolto essenzialmente agli organi istituzionali di controllo. Nell ’ ambito della pubblica amministrazione, la redazione, su base volontaria, del bilancio sociale si qualifica come strumento per dare conto ai cittadini dell ’ opera di un ’ organizzazione pubblica, rendendo trasparenti e comprensibili all ’ esterno i programmi, le attivit à e i risultati raggiunti. Il bilancio sociale rappresenta, dunque, una scelta etica che, cercando di superare i limiti di chiarezza e comunicazione del bilancio economico, fornisce informazioni a tutti i soggetti interessati, sui risultati raggiunti con l ’ impiego delle risorse disponibili e, insieme, sulla ricaduta sociale complessiva degli interventi realizzati. È , infatti, sempre pi ù presente nelle organizzazioni pubbliche l ’ esigenza d ’ andare oltre la logica dell ’ autoreferenzialit à e di dare conto ai cittadini dei valori, della missione e del ruolo svolto. Con la riforma della pubblica amministrazione e, in particolare, del servizio sanitario, avviata all ’ inizio degli anni novanta del secolo scorso, l ’ enfasi è stata principalmente posta sull ’ efficienza, sull ’ efficacia e sull ’ economicit à delle prestazioni e degli interventi offerti ai cittadini. Il nuovo millennio si è aperto con una nuova enfasi che, senza dimenticare la precedente, comprende la responsabilit à degli amministratori, dei professionisti e degli operatori e impone, come esigenza etica dei soggetti pubblici, la necessit à e l ’ opportunit à della rendicontazione su ciò che si è e su ciò che si fa assieme alla ricerca del dialogo e della legittimazione sociale nei confronti di tutti coloro che possono influenzare o sono influenzati dal raggiungimento degli obiettivi dell ’ organizzazione. In questo modo, l ’ organizzazione pubblica conferma la propria identit à di soggetto sociale istituzionale le cui finalit à sono volte alla tutela d ’ interessi comuni.
  24. Coferenza dei Servizi 2012 Le prime esperienze di bilancio sociale d ’ impresa sono state avviate nel settore produttivo privato degli Stati Uniti durante gli anni settanta del secolo scorso. L ’ intento, scaturito da un ampio dibattito, è stato quello di definire uno strumento in grado di rileggere in senso sociale il bilancio economico delle imprese, tenuto conto delle responsabilit à che ogni impresa ha nei confronti delle attese dei soggetti che utilizzano i propri prodotti oppure partecipano ai processi di scambio e produzione. Si tratta di soggetti, singole persone o gruppi, che si qualificano come stakeholders, ovverosia come portatori d ’ interessi, pretese e richieste e/o di diritti e prerogative nei confronti delle attivit à di una certa impresa, compresi coloro che svolgono tali attivit à . Il concetto e il significato sociale di stakeholders, in quanto destinatari della rendicontazione d ’ impresa, assieme a quello di responsabilit à , è di estrema importanza, anche alla luce delle grandi trasformazioni culturali ed economiche che accompagnano la globalizzazione. Fin dall ’ inizio del nuovo millennio, infatti, si assiste alla richiesta, proveniente da diversi livelli sociali, di disporre d ’ informazioni sempre pi ù esaurienti e attendibili da parte dei produttori di beni e servizi, mentre criteri rigorosi di rendicontazione nei confronti delle aziende, profit e non profit, sono sollecitati da istituzioni nazionali e internazionali con compiti di verifica e controllo dell ’ operato delle imprese, ma anche dall ’ opinione pubblica e dagli stessi dirigenti d ’ impresa che devono pianificare la propria attivit à e valutare i successi conseguiti. L ’ introduzione del bilancio sociale nella pubblica amministrazione del nostro Paese è un fenomeno recente, cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, nonostante non vi sia alcuna norma di legge che lo imponga, a differenza del bilancio economico rivolto essenzialmente agli organi istituzionali di controllo. Nell ’ ambito della pubblica amministrazione, la redazione, su base volontaria, del bilancio sociale si qualifica come strumento per dare conto ai cittadini dell ’ opera di un ’ organizzazione pubblica, rendendo trasparenti e comprensibili all ’ esterno i programmi, le attivit à e i risultati raggiunti. Il bilancio sociale rappresenta, dunque, una scelta etica che, cercando di superare i limiti di chiarezza e comunicazione del bilancio economico, fornisce informazioni a tutti i soggetti interessati, sui risultati raggiunti con l ’ impiego delle risorse disponibili e, insieme, sulla ricaduta sociale complessiva degli interventi realizzati. È , infatti, sempre pi ù presente nelle organizzazioni pubbliche l ’ esigenza d ’ andare oltre la logica dell ’ autoreferenzialit à e di dare conto ai cittadini dei valori, della missione e del ruolo svolto. Con la riforma della pubblica amministrazione e, in particolare, del servizio sanitario, avviata all ’ inizio degli anni novanta del secolo scorso, l ’ enfasi è stata principalmente posta sull ’ efficienza, sull ’ efficacia e sull ’ economicit à delle prestazioni e degli interventi offerti ai cittadini. Il nuovo millennio si è aperto con una nuova enfasi che, senza dimenticare la precedente, comprende la responsabilit à degli amministratori, dei professionisti e degli operatori e impone, come esigenza etica dei soggetti pubblici, la necessit à e l ’ opportunit à della rendicontazione su ciò che si è e su ciò che si fa assieme alla ricerca del dialogo e della legittimazione sociale nei confronti di tutti coloro che possono influenzare o sono influenzati dal raggiungimento degli obiettivi dell ’ organizzazione. In questo modo, l ’ organizzazione pubblica conferma la propria identit à di soggetto sociale istituzionale le cui finalit à sono volte alla tutela d ’ interessi comuni.
  25. Coferenza dei Servizi 2012 Le prime esperienze di bilancio sociale d ’ impresa sono state avviate nel settore produttivo privato degli Stati Uniti durante gli anni settanta del secolo scorso. L ’ intento, scaturito da un ampio dibattito, è stato quello di definire uno strumento in grado di rileggere in senso sociale il bilancio economico delle imprese, tenuto conto delle responsabilit à che ogni impresa ha nei confronti delle attese dei soggetti che utilizzano i propri prodotti oppure partecipano ai processi di scambio e produzione. Si tratta di soggetti, singole persone o gruppi, che si qualificano come stakeholders, ovverosia come portatori d ’ interessi, pretese e richieste e/o di diritti e prerogative nei confronti delle attivit à di una certa impresa, compresi coloro che svolgono tali attivit à . Il concetto e il significato sociale di stakeholders, in quanto destinatari della rendicontazione d ’ impresa, assieme a quello di responsabilit à , è di estrema importanza, anche alla luce delle grandi trasformazioni culturali ed economiche che accompagnano la globalizzazione. Fin dall ’ inizio del nuovo millennio, infatti, si assiste alla richiesta, proveniente da diversi livelli sociali, di disporre d ’ informazioni sempre pi ù esaurienti e attendibili da parte dei produttori di beni e servizi, mentre criteri rigorosi di rendicontazione nei confronti delle aziende, profit e non profit, sono sollecitati da istituzioni nazionali e internazionali con compiti di verifica e controllo dell ’ operato delle imprese, ma anche dall ’ opinione pubblica e dagli stessi dirigenti d ’ impresa che devono pianificare la propria attivit à e valutare i successi conseguiti. L ’ introduzione del bilancio sociale nella pubblica amministrazione del nostro Paese è un fenomeno recente, cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, nonostante non vi sia alcuna norma di legge che lo imponga, a differenza del bilancio economico rivolto essenzialmente agli organi istituzionali di controllo. Nell ’ ambito della pubblica amministrazione, la redazione, su base volontaria, del bilancio sociale si qualifica come strumento per dare conto ai cittadini dell ’ opera di un ’ organizzazione pubblica, rendendo trasparenti e comprensibili all ’ esterno i programmi, le attivit à e i risultati raggiunti. Il bilancio sociale rappresenta, dunque, una scelta etica che, cercando di superare i limiti di chiarezza e comunicazione del bilancio economico, fornisce informazioni a tutti i soggetti interessati, sui risultati raggiunti con l ’ impiego delle risorse disponibili e, insieme, sulla ricaduta sociale complessiva degli interventi realizzati. È , infatti, sempre pi ù presente nelle organizzazioni pubbliche l ’ esigenza d ’ andare oltre la logica dell ’ autoreferenzialit à e di dare conto ai cittadini dei valori, della missione e del ruolo svolto. Con la riforma della pubblica amministrazione e, in particolare, del servizio sanitario, avviata all ’ inizio degli anni novanta del secolo scorso, l ’ enfasi è stata principalmente posta sull ’ efficienza, sull ’ efficacia e sull ’ economicit à delle prestazioni e degli interventi offerti ai cittadini. Il nuovo millennio si è aperto con una nuova enfasi che, senza dimenticare la precedente, comprende la responsabilit à degli amministratori, dei professionisti e degli operatori e impone, come esigenza etica dei soggetti pubblici, la necessit à e l ’ opportunit à della rendicontazione su ciò che si è e su ciò che si fa assieme alla ricerca del dialogo e della legittimazione sociale nei confronti di tutti coloro che possono influenzare o sono influenzati dal raggiungimento degli obiettivi dell ’ organizzazione. In questo modo, l ’ organizzazione pubblica conferma la propria identit à di soggetto sociale istituzionale le cui finalit à sono volte alla tutela d ’ interessi comuni.
  26. Coferenza dei Servizi 2012 Le prime esperienze di bilancio sociale d ’ impresa sono state avviate nel settore produttivo privato degli Stati Uniti durante gli anni settanta del secolo scorso. L ’ intento, scaturito da un ampio dibattito, è stato quello di definire uno strumento in grado di rileggere in senso sociale il bilancio economico delle imprese, tenuto conto delle responsabilit à che ogni impresa ha nei confronti delle attese dei soggetti che utilizzano i propri prodotti oppure partecipano ai processi di scambio e produzione. Si tratta di soggetti, singole persone o gruppi, che si qualificano come stakeholders, ovverosia come portatori d ’ interessi, pretese e richieste e/o di diritti e prerogative nei confronti delle attivit à di una certa impresa, compresi coloro che svolgono tali attivit à . Il concetto e il significato sociale di stakeholders, in quanto destinatari della rendicontazione d ’ impresa, assieme a quello di responsabilit à , è di estrema importanza, anche alla luce delle grandi trasformazioni culturali ed economiche che accompagnano la globalizzazione. Fin dall ’ inizio del nuovo millennio, infatti, si assiste alla richiesta, proveniente da diversi livelli sociali, di disporre d ’ informazioni sempre pi ù esaurienti e attendibili da parte dei produttori di beni e servizi, mentre criteri rigorosi di rendicontazione nei confronti delle aziende, profit e non profit, sono sollecitati da istituzioni nazionali e internazionali con compiti di verifica e controllo dell ’ operato delle imprese, ma anche dall ’ opinione pubblica e dagli stessi dirigenti d ’ impresa che devono pianificare la propria attivit à e valutare i successi conseguiti. L ’ introduzione del bilancio sociale nella pubblica amministrazione del nostro Paese è un fenomeno recente, cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, nonostante non vi sia alcuna norma di legge che lo imponga, a differenza del bilancio economico rivolto essenzialmente agli organi istituzionali di controllo. Nell ’ ambito della pubblica amministrazione, la redazione, su base volontaria, del bilancio sociale si qualifica come strumento per dare conto ai cittadini dell ’ opera di un ’ organizzazione pubblica, rendendo trasparenti e comprensibili all ’ esterno i programmi, le attivit à e i risultati raggiunti. Il bilancio sociale rappresenta, dunque, una scelta etica che, cercando di superare i limiti di chiarezza e comunicazione del bilancio economico, fornisce informazioni a tutti i soggetti interessati, sui risultati raggiunti con l ’ impiego delle risorse disponibili e, insieme, sulla ricaduta sociale complessiva degli interventi realizzati. È , infatti, sempre pi ù presente nelle organizzazioni pubbliche l ’ esigenza d ’ andare oltre la logica dell ’ autoreferenzialit à e di dare conto ai cittadini dei valori, della missione e del ruolo svolto. Con la riforma della pubblica amministrazione e, in particolare, del servizio sanitario, avviata all ’ inizio degli anni novanta del secolo scorso, l ’ enfasi è stata principalmente posta sull ’ efficienza, sull ’ efficacia e sull ’ economicit à delle prestazioni e degli interventi offerti ai cittadini. Il nuovo millennio si è aperto con una nuova enfasi che, senza dimenticare la precedente, comprende la responsabilit à degli amministratori, dei professionisti e degli operatori e impone, come esigenza etica dei soggetti pubblici, la necessit à e l ’ opportunit à della rendicontazione su ciò che si è e su ciò che si fa assieme alla ricerca del dialogo e della legittimazione sociale nei confronti di tutti coloro che possono influenzare o sono influenzati dal raggiungimento degli obiettivi dell ’ organizzazione. In questo modo, l ’ organizzazione pubblica conferma la propria identit à di soggetto sociale istituzionale le cui finalit à sono volte alla tutela d ’ interessi comuni.
  27. Coferenza dei Servizi 2012 Le prime esperienze di bilancio sociale d ’ impresa sono state avviate nel settore produttivo privato degli Stati Uniti durante gli anni settanta del secolo scorso. L ’ intento, scaturito da un ampio dibattito, è stato quello di definire uno strumento in grado di rileggere in senso sociale il bilancio economico delle imprese, tenuto conto delle responsabilit à che ogni impresa ha nei confronti delle attese dei soggetti che utilizzano i propri prodotti oppure partecipano ai processi di scambio e produzione. Si tratta di soggetti, singole persone o gruppi, che si qualificano come stakeholders, ovverosia come portatori d ’ interessi, pretese e richieste e/o di diritti e prerogative nei confronti delle attivit à di una certa impresa, compresi coloro che svolgono tali attivit à . Il concetto e il significato sociale di stakeholders, in quanto destinatari della rendicontazione d ’ impresa, assieme a quello di responsabilit à , è di estrema importanza, anche alla luce delle grandi trasformazioni culturali ed economiche che accompagnano la globalizzazione. Fin dall ’ inizio del nuovo millennio, infatti, si assiste alla richiesta, proveniente da diversi livelli sociali, di disporre d ’ informazioni sempre pi ù esaurienti e attendibili da parte dei produttori di beni e servizi, mentre criteri rigorosi di rendicontazione nei confronti delle aziende, profit e non profit, sono sollecitati da istituzioni nazionali e internazionali con compiti di verifica e controllo dell ’ operato delle imprese, ma anche dall ’ opinione pubblica e dagli stessi dirigenti d ’ impresa che devono pianificare la propria attivit à e valutare i successi conseguiti. L ’ introduzione del bilancio sociale nella pubblica amministrazione del nostro Paese è un fenomeno recente, cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, nonostante non vi sia alcuna norma di legge che lo imponga, a differenza del bilancio economico rivolto essenzialmente agli organi istituzionali di controllo. Nell ’ ambito della pubblica amministrazione, la redazione, su base volontaria, del bilancio sociale si qualifica come strumento per dare conto ai cittadini dell ’ opera di un ’ organizzazione pubblica, rendendo trasparenti e comprensibili all ’ esterno i programmi, le attivit à e i risultati raggiunti. Il bilancio sociale rappresenta, dunque, una scelta etica che, cercando di superare i limiti di chiarezza e comunicazione del bilancio economico, fornisce informazioni a tutti i soggetti interessati, sui risultati raggiunti con l ’ impiego delle risorse disponibili e, insieme, sulla ricaduta sociale complessiva degli interventi realizzati. È , infatti, sempre pi ù presente nelle organizzazioni pubbliche l ’ esigenza d ’ andare oltre la logica dell ’ autoreferenzialit à e di dare conto ai cittadini dei valori, della missione e del ruolo svolto. Con la riforma della pubblica amministrazione e, in particolare, del servizio sanitario, avviata all ’ inizio degli anni novanta del secolo scorso, l ’ enfasi è stata principalmente posta sull ’ efficienza, sull ’ efficacia e sull ’ economicit à delle prestazioni e degli interventi offerti ai cittadini. Il nuovo millennio si è aperto con una nuova enfasi che, senza dimenticare la precedente, comprende la responsabilit à degli amministratori, dei professionisti e degli operatori e impone, come esigenza etica dei soggetti pubblici, la necessit à e l ’ opportunit à della rendicontazione su ciò che si è e su ciò che si fa assieme alla ricerca del dialogo e della legittimazione sociale nei confronti di tutti coloro che possono influenzare o sono influenzati dal raggiungimento degli obiettivi dell ’ organizzazione. In questo modo, l ’ organizzazione pubblica conferma la propria identit à di soggetto sociale istituzionale le cui finalit à sono volte alla tutela d ’ interessi comuni.
  28. Coferenza dei Servizi 2012 Le prime esperienze di bilancio sociale d ’ impresa sono state avviate nel settore produttivo privato degli Stati Uniti durante gli anni settanta del secolo scorso. L ’ intento, scaturito da un ampio dibattito, è stato quello di definire uno strumento in grado di rileggere in senso sociale il bilancio economico delle imprese, tenuto conto delle responsabilit à che ogni impresa ha nei confronti delle attese dei soggetti che utilizzano i propri prodotti oppure partecipano ai processi di scambio e produzione. Si tratta di soggetti, singole persone o gruppi, che si qualificano come stakeholders, ovverosia come portatori d ’ interessi, pretese e richieste e/o di diritti e prerogative nei confronti delle attivit à di una certa impresa, compresi coloro che svolgono tali attivit à . Il concetto e il significato sociale di stakeholders, in quanto destinatari della rendicontazione d ’ impresa, assieme a quello di responsabilit à , è di estrema importanza, anche alla luce delle grandi trasformazioni culturali ed economiche che accompagnano la globalizzazione. Fin dall ’ inizio del nuovo millennio, infatti, si assiste alla richiesta, proveniente da diversi livelli sociali, di disporre d ’ informazioni sempre pi ù esaurienti e attendibili da parte dei produttori di beni e servizi, mentre criteri rigorosi di rendicontazione nei confronti delle aziende, profit e non profit, sono sollecitati da istituzioni nazionali e internazionali con compiti di verifica e controllo dell ’ operato delle imprese, ma anche dall ’ opinione pubblica e dagli stessi dirigenti d ’ impresa che devono pianificare la propria attivit à e valutare i successi conseguiti. L ’ introduzione del bilancio sociale nella pubblica amministrazione del nostro Paese è un fenomeno recente, cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, nonostante non vi sia alcuna norma di legge che lo imponga, a differenza del bilancio economico rivolto essenzialmente agli organi istituzionali di controllo. Nell ’ ambito della pubblica amministrazione, la redazione, su base volontaria, del bilancio sociale si qualifica come strumento per dare conto ai cittadini dell ’ opera di un ’ organizzazione pubblica, rendendo trasparenti e comprensibili all ’ esterno i programmi, le attivit à e i risultati raggiunti. Il bilancio sociale rappresenta, dunque, una scelta etica che, cercando di superare i limiti di chiarezza e comunicazione del bilancio economico, fornisce informazioni a tutti i soggetti interessati, sui risultati raggiunti con l ’ impiego delle risorse disponibili e, insieme, sulla ricaduta sociale complessiva degli interventi realizzati. È , infatti, sempre pi ù presente nelle organizzazioni pubbliche l ’ esigenza d ’ andare oltre la logica dell ’ autoreferenzialit à e di dare conto ai cittadini dei valori, della missione e del ruolo svolto. Con la riforma della pubblica amministrazione e, in particolare, del servizio sanitario, avviata all ’ inizio degli anni novanta del secolo scorso, l ’ enfasi è stata principalmente posta sull ’ efficienza, sull ’ efficacia e sull ’ economicit à delle prestazioni e degli interventi offerti ai cittadini. Il nuovo millennio si è aperto con una nuova enfasi che, senza dimenticare la precedente, comprende la responsabilit à degli amministratori, dei professionisti e degli operatori e impone, come esigenza etica dei soggetti pubblici, la necessit à e l ’ opportunit à della rendicontazione su ciò che si è e su ciò che si fa assieme alla ricerca del dialogo e della legittimazione sociale nei confronti di tutti coloro che possono influenzare o sono influenzati dal raggiungimento degli obiettivi dell ’ organizzazione. In questo modo, l ’ organizzazione pubblica conferma la propria identit à di soggetto sociale istituzionale le cui finalit à sono volte alla tutela d ’ interessi comuni.
  29. Coferenza dei Servizi 2012 Le prime esperienze di bilancio sociale d ’ impresa sono state avviate nel settore produttivo privato degli Stati Uniti durante gli anni settanta del secolo scorso. L ’ intento, scaturito da un ampio dibattito, è stato quello di definire uno strumento in grado di rileggere in senso sociale il bilancio economico delle imprese, tenuto conto delle responsabilit à che ogni impresa ha nei confronti delle attese dei soggetti che utilizzano i propri prodotti oppure partecipano ai processi di scambio e produzione. Si tratta di soggetti, singole persone o gruppi, che si qualificano come stakeholders, ovverosia come portatori d ’ interessi, pretese e richieste e/o di diritti e prerogative nei confronti delle attivit à di una certa impresa, compresi coloro che svolgono tali attivit à . Il concetto e il significato sociale di stakeholders, in quanto destinatari della rendicontazione d ’ impresa, assieme a quello di responsabilit à , è di estrema importanza, anche alla luce delle grandi trasformazioni culturali ed economiche che accompagnano la globalizzazione. Fin dall ’ inizio del nuovo millennio, infatti, si assiste alla richiesta, proveniente da diversi livelli sociali, di disporre d ’ informazioni sempre pi ù esaurienti e attendibili da parte dei produttori di beni e servizi, mentre criteri rigorosi di rendicontazione nei confronti delle aziende, profit e non profit, sono sollecitati da istituzioni nazionali e internazionali con compiti di verifica e controllo dell ’ operato delle imprese, ma anche dall ’ opinione pubblica e dagli stessi dirigenti d ’ impresa che devono pianificare la propria attivit à e valutare i successi conseguiti. L ’ introduzione del bilancio sociale nella pubblica amministrazione del nostro Paese è un fenomeno recente, cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, nonostante non vi sia alcuna norma di legge che lo imponga, a differenza del bilancio economico rivolto essenzialmente agli organi istituzionali di controllo. Nell ’ ambito della pubblica amministrazione, la redazione, su base volontaria, del bilancio sociale si qualifica come strumento per dare conto ai cittadini dell ’ opera di un ’ organizzazione pubblica, rendendo trasparenti e comprensibili all ’ esterno i programmi, le attivit à e i risultati raggiunti. Il bilancio sociale rappresenta, dunque, una scelta etica che, cercando di superare i limiti di chiarezza e comunicazione del bilancio economico, fornisce informazioni a tutti i soggetti interessati, sui risultati raggiunti con l ’ impiego delle risorse disponibili e, insieme, sulla ricaduta sociale complessiva degli interventi realizzati. È , infatti, sempre pi ù presente nelle organizzazioni pubbliche l ’ esigenza d ’ andare oltre la logica dell ’ autoreferenzialit à e di dare conto ai cittadini dei valori, della missione e del ruolo svolto. Con la riforma della pubblica amministrazione e, in particolare, del servizio sanitario, avviata all ’ inizio degli anni novanta del secolo scorso, l ’ enfasi è stata principalmente posta sull ’ efficienza, sull ’ efficacia e sull ’ economicit à delle prestazioni e degli interventi offerti ai cittadini. Il nuovo millennio si è aperto con una nuova enfasi che, senza dimenticare la precedente, comprende la responsabilit à degli amministratori, dei professionisti e degli operatori e impone, come esigenza etica dei soggetti pubblici, la necessit à e l ’ opportunit à della rendicontazione su ciò che si è e su ciò che si fa assieme alla ricerca del dialogo e della legittimazione sociale nei confronti di tutti coloro che possono influenzare o sono influenzati dal raggiungimento degli obiettivi dell ’ organizzazione. In questo modo, l ’ organizzazione pubblica conferma la propria identit à di soggetto sociale istituzionale le cui finalit à sono volte alla tutela d ’ interessi comuni.
  30. Coferenza dei Servizi 2012 La Formazione L’Azienda Ospedaliero – Universitaria S.M.M. di Udine, in linea con quanto affermato dalla normativa, riconosce nella formazione continua lo strumento strategico fondamentale per lo sviluppo professionale dei dipendenti, finalizzato alla valorizzazione delle competenze, alla promozione dell’autonomia professionale ed all’assunzione di responsabilità in un’ottica di miglioramento della qualità del servizio erogato. Negli ultimi anni l’Azienda ha privilegiato gli aspetti clinici, relazionali e professionali favorendo un intervento organico e proattivo sulla competenza globale di sistema. Seguendo una logica di learning-organization , ha operato cercando di promuovere sempre più idonei contesti formativi, con particolare attenzione alla formazione “on the job”, elaborando ed interscambiando esperienze professionali di eccellenza con altre realtà e promuovendo riflessioni sul servizio erogato e sulla possibilità di migliorarlo e renderlo sempre più adeguato ai bisogni dei cittadini ecc.. Aderendo al programma nazionale per l’ECM, secondo cui la partecipazione alle attività di formazione continua costituisce requisito indispensabile per svolgere attività professionale di carattere sanitario, l’Azienda ha promosso la formazione costante dei professionisti sanitari ed ha scelto di estendere tale programma anche al personale non sanitario. La programmazione aziendale relativa alla formazione è avvenuta mediante il Piano annuale che è il documento di programmazione delle attività di formazione. Il Piano per il 2009 (approvato con decreto prot. n. 500-24083del 21-05-09) è stato redatto in relazione a quanto previsto dal Piano attuativo ospedaliero -PAO- (approvato con decreto n° 907/63413 del 19.12.08).
  31. Coferenza dei Servizi 2012 Nel corso dell’anno sono stati organizzati in Azienda 275 corsi di formazione (pari a 594 edizioni). Complessivamente sono state dedicate alla formazione 82.674 ore, corrispondenti ad un numero medio individuale pari a 21 ore. Il numero complessivo di crediti formativi ECM acquisiti e documentati presso il Servizio Formazione corrisponde a 50.500; la media individuale per ogni professionista con obbligo ECM corrisponde a 20,38 crediti. In merito alla spesa sostenuta si evidenzia che per la formazione in sede sono stati spesi complessivamente 431.000 Euro, mentre per la formazione fuori sede sono stati spesi 145.000 Euro, per un totale complessivo di 576.000 Euro. Vengono di seguito riepilogati i dati relativi all’attività formativa rivolta al personale dipendente e convenzionato, svolta nel corso del 2009.
  32. In questo spaccato del bilancio sociale vengono illustrati alcuni dati economico-finanziari ritenuti strumentali alla percezione dell’attività posta in essere dall’Azienda e alle ricadute di attività (in termini di risorse prodotte e destinate) sui diversi portatori di interesse. Fonte dei dati indicati nella presente sezione sono i documenti di bilancio di esercizio relativi al periodo preso in considerazione: 2009-2007.
  33. La tabella consente di valutare l’impatto delle singole voci di impiego (costo) sul totale dei costi sostenuti nel perseguimento delle proprie finalità.
  34. La tabella consente di valutare l’impatto delle singole voci di impiego (costo) sul totale dei costi sostenuti nel perseguimento delle proprie finalità.
  35. La tabella consente di valutare l’impatto delle singole voci di impiego (costo) sul totale dei costi sostenuti nel perseguimento delle proprie finalità.
  36. La tabella consente di valutare l’impatto delle singole voci di impiego (costo) sul totale dei costi sostenuti nel perseguimento delle proprie finalità.
  37. La tabella consente di valutare l’impatto delle singole voci di impiego (costo) sul totale dei costi sostenuti nel perseguimento delle proprie finalità.
  38. Oltre alle disponibilità residuate in esercizi precedenti l’Azienda ha potuto contare sulle risorse indicate dalla tabella. La limitata disponibilità evidenziata con riferimento all’esercizio 2007 va integrata con l’ammontare corrispondente al valore dei beni per i quali l’Azienda è stata autorizzata a far ricorso a contratti di leasing (euro 8.890.000 – rif. piano investimenti 2007 e succ. variazioni ). Tra le disponibilità dell’esercizio 2009, oltre a quelle di provenienza regionale, si evidenziano i seguenti contributi/donazioni a sostegno degli investimenti: - euro 110.000 - Fondazione CRUP- per l’acquisto di un ecografo intraoperatorio per le esigenze della SOC di Chirurgia Generale; euro 100.000 - Istituto Tesoriere dell’Azienda – Friulcassa S.p.A.; - euro 200.000 - Azienda Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli” - compartecipazione alla spesa per la realizzazione dell’Asilo nido aziendale; - euro 11.000 – da parte di associazioni e/o privati. Oltre alle disponibilità monetarie di cui sopra si segnalano donazioni/lasciti di beni per un valore complessivo, nel 2009, di euro 612.807 (euro 172.558 nel 2008 – euro 402.992 nel 2007).
  39. La riclassificazione dello Stato Patrimoniale ha la finalità di esaminare la composizione della struttura patrimoniale e finanziaria dell’Azienda con l’intento di rappresentare il rapporto tra le diverse fonti di finanziamento e gli impieghi realizzati.
  40. Coferenza dei Servizi 2012 Le prime esperienze di bilancio sociale d ’ impresa sono state avviate nel settore produttivo privato degli Stati Uniti durante gli anni settanta del secolo scorso. L ’ intento, scaturito da un ampio dibattito, è stato quello di definire uno strumento in grado di rileggere in senso sociale il bilancio economico delle imprese, tenuto conto delle responsabilit à che ogni impresa ha nei confronti delle attese dei soggetti che utilizzano i propri prodotti oppure partecipano ai processi di scambio e produzione. Si tratta di soggetti, singole persone o gruppi, che si qualificano come stakeholders, ovverosia come portatori d ’ interessi, pretese e richieste e/o di diritti e prerogative nei confronti delle attivit à di una certa impresa, compresi coloro che svolgono tali attivit à . Il concetto e il significato sociale di stakeholders, in quanto destinatari della rendicontazione d ’ impresa, assieme a quello di responsabilit à , è di estrema importanza, anche alla luce delle grandi trasformazioni culturali ed economiche che accompagnano la globalizzazione. Fin dall ’ inizio del nuovo millennio, infatti, si assiste alla richiesta, proveniente da diversi livelli sociali, di disporre d ’ informazioni sempre pi ù esaurienti e attendibili da parte dei produttori di beni e servizi, mentre criteri rigorosi di rendicontazione nei confronti delle aziende, profit e non profit, sono sollecitati da istituzioni nazionali e internazionali con compiti di verifica e controllo dell ’ operato delle imprese, ma anche dall ’ opinione pubblica e dagli stessi dirigenti d ’ impresa che devono pianificare la propria attivit à e valutare i successi conseguiti. L ’ introduzione del bilancio sociale nella pubblica amministrazione del nostro Paese è un fenomeno recente, cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, nonostante non vi sia alcuna norma di legge che lo imponga, a differenza del bilancio economico rivolto essenzialmente agli organi istituzionali di controllo. Nell ’ ambito della pubblica amministrazione, la redazione, su base volontaria, del bilancio sociale si qualifica come strumento per dare conto ai cittadini dell ’ opera di un ’ organizzazione pubblica, rendendo trasparenti e comprensibili all ’ esterno i programmi, le attivit à e i risultati raggiunti. Il bilancio sociale rappresenta, dunque, una scelta etica che, cercando di superare i limiti di chiarezza e comunicazione del bilancio economico, fornisce informazioni a tutti i soggetti interessati, sui risultati raggiunti con l ’ impiego delle risorse disponibili e, insieme, sulla ricaduta sociale complessiva degli interventi realizzati. È , infatti, sempre pi ù presente nelle organizzazioni pubbliche l ’ esigenza d ’ andare oltre la logica dell ’ autoreferenzialit à e di dare conto ai cittadini dei valori, della missione e del ruolo svolto. Con la riforma della pubblica amministrazione e, in particolare, del servizio sanitario, avviata all ’ inizio degli anni novanta del secolo scorso, l ’ enfasi è stata principalmente posta sull ’ efficienza, sull ’ efficacia e sull ’ economicit à delle prestazioni e degli interventi offerti ai cittadini. Il nuovo millennio si è aperto con una nuova enfasi che, senza dimenticare la precedente, comprende la responsabilit à degli amministratori, dei professionisti e degli operatori e impone, come esigenza etica dei soggetti pubblici, la necessit à e l ’ opportunit à della rendicontazione su ciò che si è e su ciò che si fa assieme alla ricerca del dialogo e della legittimazione sociale nei confronti di tutti coloro che possono influenzare o sono influenzati dal raggiungimento degli obiettivi dell ’ organizzazione. In questo modo, l ’ organizzazione pubblica conferma la propria identit à di soggetto sociale istituzionale le cui finalit à sono volte alla tutela d ’ interessi comuni.
  41. Coferenza dei Servizi 2012 Le prime esperienze di bilancio sociale d ’ impresa sono state avviate nel settore produttivo privato degli Stati Uniti durante gli anni settanta del secolo scorso. L ’ intento, scaturito da un ampio dibattito, è stato quello di definire uno strumento in grado di rileggere in senso sociale il bilancio economico delle imprese, tenuto conto delle responsabilit à che ogni impresa ha nei confronti delle attese dei soggetti che utilizzano i propri prodotti oppure partecipano ai processi di scambio e produzione. Si tratta di soggetti, singole persone o gruppi, che si qualificano come stakeholders, ovverosia come portatori d ’ interessi, pretese e richieste e/o di diritti e prerogative nei confronti delle attivit à di una certa impresa, compresi coloro che svolgono tali attivit à . Il concetto e il significato sociale di stakeholders, in quanto destinatari della rendicontazione d ’ impresa, assieme a quello di responsabilit à , è di estrema importanza, anche alla luce delle grandi trasformazioni culturali ed economiche che accompagnano la globalizzazione. Fin dall ’ inizio del nuovo millennio, infatti, si assiste alla richiesta, proveniente da diversi livelli sociali, di disporre d ’ informazioni sempre pi ù esaurienti e attendibili da parte dei produttori di beni e servizi, mentre criteri rigorosi di rendicontazione nei confronti delle aziende, profit e non profit, sono sollecitati da istituzioni nazionali e internazionali con compiti di verifica e controllo dell ’ operato delle imprese, ma anche dall ’ opinione pubblica e dagli stessi dirigenti d ’ impresa che devono pianificare la propria attivit à e valutare i successi conseguiti. L ’ introduzione del bilancio sociale nella pubblica amministrazione del nostro Paese è un fenomeno recente, cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, nonostante non vi sia alcuna norma di legge che lo imponga, a differenza del bilancio economico rivolto essenzialmente agli organi istituzionali di controllo. Nell ’ ambito della pubblica amministrazione, la redazione, su base volontaria, del bilancio sociale si qualifica come strumento per dare conto ai cittadini dell ’ opera di un ’ organizzazione pubblica, rendendo trasparenti e comprensibili all ’ esterno i programmi, le attivit à e i risultati raggiunti. Il bilancio sociale rappresenta, dunque, una scelta etica che, cercando di superare i limiti di chiarezza e comunicazione del bilancio economico, fornisce informazioni a tutti i soggetti interessati, sui risultati raggiunti con l ’ impiego delle risorse disponibili e, insieme, sulla ricaduta sociale complessiva degli interventi realizzati. È , infatti, sempre pi ù presente nelle organizzazioni pubbliche l ’ esigenza d ’ andare oltre la logica dell ’ autoreferenzialit à e di dare conto ai cittadini dei valori, della missione e del ruolo svolto. Con la riforma della pubblica amministrazione e, in particolare, del servizio sanitario, avviata all ’ inizio degli anni novanta del secolo scorso, l ’ enfasi è stata principalmente posta sull ’ efficienza, sull ’ efficacia e sull ’ economicit à delle prestazioni e degli interventi offerti ai cittadini. Il nuovo millennio si è aperto con una nuova enfasi che, senza dimenticare la precedente, comprende la responsabilit à degli amministratori, dei professionisti e degli operatori e impone, come esigenza etica dei soggetti pubblici, la necessit à e l ’ opportunit à della rendicontazione su ciò che si è e su ciò che si fa assieme alla ricerca del dialogo e della legittimazione sociale nei confronti di tutti coloro che possono influenzare o sono influenzati dal raggiungimento degli obiettivi dell ’ organizzazione. In questo modo, l ’ organizzazione pubblica conferma la propria identit à di soggetto sociale istituzionale le cui finalit à sono volte alla tutela d ’ interessi comuni.
  42. Coferenza dei Servizi 2012 - 1) CONCESSIONE DI COSTRUZIONE DEL NUOVO OSPEDALE – Nel corso del 2009 è stato firmato l' ” Atto di ricognizione e parziale novazione dei rapporti inerenti la concessione di costruzione delle opere del Nuovo Ospedale di Udine, che fissa al 31.12.2011 il termine di ultimazione dell'esecuzione degli interventi di realizzazione del cosiddetto "1° e 2° Intervento", con l'approvazione dei progetti esecutivi delle "opere di completamento" e la previsione di messa a disposizione di alcune aree del Nuovo Ospedale (ambulatori, spogliatoi e radioterapia), ai fini della loro attivazione nell'anno 2010. E' in fase di predisposizione la documentazione propedeutica all'avvio delle procedure per la progettazione e realizzazione dei lotti futuri (3° e 4° lotto), che completeranno la costruzione del Nuovo Ospedale. - 2) CONCESSIONE DI COSTRUZIONE E GESTIONE DELLA NUOVA CENTRALE TECNOLOGICA, DI UN IMPIANTO DI COGENERAZIONE, DI CUNICOLI TECNOLOGICI E DEL CENTRO DI SERVIZI E LABORATORI – Nel corso del 2009 si sono concluse le operazioni di gara per l ’ affidamento e nell'ottobre 2009 è stato stipulato il contratto. La concessione prevede la costruzione, mediante finanziamento in parte pubblico ed in parte privato (a cura del concessionario) di: キ centrale tecnologica e di cogenerazione a servizio dell'intero complesso ospedaliero e di una rete di teleriscaldamento per l'area di Udine Nord キ nuovo centro servizi e laboratori キ completamento cunicoli tecnologici all'interno dell'area ospedaliera キ nuova centrale gas medicinali E' altres ì prevista la gestione delle opere realizzate e dell''impiantistica ospedaliera per un periodo di circa 30 anni. Il primo gennaio 2010 si è avuto l'avvio della gestione degli impianti da parte del concessionario, con l'avvio della cosiddetta "Gestione Transitoria" degli impianti tecnologici ospedalieri esistenti. Detta fase durer à fino all'attivazione della Nuova Centrale Tecnologica e, contestualmente alla sia conclusione, inizier à la cosiddetta Fase a Regime che comprender à anche la gestione di tutte le opere realizzate nella concessione, la quale durer à fino al termine della concessione. - 3) ADEGUAMENTO NORMATIVO CENTRALE TERMICA 2° LOTTO: L'intervento, la cui realizzazione è stata avviata nel 2009 ed è in fase di ultimazione, comprende i lavori finalizzati all'alimentazione energetica provvisoria delle aree del Nuovo Ospedale la cui attivazione è prevista nel 2010 (ambulatori, spogliatoi centralizzati e radioterapia)
  43. Coferenza dei Servizi 2012