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Scheda Paese
                Brasile

a cura del Servizio Centrale Studi Economici
             Federazione ANIE
Brasile
 indice della Scheda Paese
 Caratteristiche del Paese Pag. 3

 Suddivisione amministrativa Pag. 4

 Indicatori macroeconomici Pag. 5

 Industria Elettrotecnica ed Elettronica in Brasile Pag. 7

 Partner commerciali Pag. 11

 Interscambio commerciale dell’Italia con il Brasile Pag. 12

 Interscambio commerciale Italia - Brasile di Elettrotecnica ed Elettronica Pag.13

 Opportunità Paese: Piani governativi di sviluppo, Trasporti Ferroviari, Energia elettrica e Comunicazioni Pag. 15

 Investimenti diretti esteri (IDE) Pag. 23

 Disciplina generale degli IDE e costituzione delle società in Brasile Pag. 24

 Mercato del lavoro Pag. 26

 Sistema bancario e tutela dei diritti di proprietà intellettuale Pag. 27

 Fiscalità Pag. 29

 Accesso al mercato e fiscalità doganale Pag. 31

 Rischio Paese (fonte SACE) Pag. 33
 Indirizzi utili Pag. 34
 Contatti ANIE Pag. 35


a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                              2
Brasile
caratteristiche del Paese
Superficie: 8.514.877 km²

Popolazione: 203.429.773 (luglio 2011)

Densità della popolazione: 24 abitanti per km²

Capitale: Brasilia

Lingua Ufficiale: Portoghese
(presenti numerosissime minoranze linguistiche tra cui
spagnolo, inglese, tedesco e italiano)

Moneta Ufficiale: Real (BRL)
Tasso di cambio 2010 pari a 1 Euro = 2,33 BRL

Distribuzione Popolazione:
- Area Urbana: 87%
- Area Rurale: 13%
Il 26,2% della Popolazione ha un’età inferiore ai 15 anni

Tasso di Alfabetizzazione: 88,6%
di cui:
- Uomini: 88,4%
- Donne: 88,8%

                                                            Fonte: CIA The World Fact Book

  a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                       3
Brasile
suddivisione amministrativa
Il Brasile è composto da 26 stati federati, più un distretto federale nel quale si trova la capitale, che è uno stato
autonomo.
Da un punto di vista geografico il paese è diviso in 5 grandi regioni geografiche (região, pl. regiões), la suddivisione è
stata adottata per fini statistici e non ha dunque rilevanza da un punto di vista amministrativo.
Le città principali del Brasile sono San Paolo, Rio de Janeiro, Belo Horizonte, Brasília, Salvador, Fortaleza, Recife,
Curitiba, Porto Alegre, Manaus, Belém e Goiânia.
                                                                                                     Alagoas
              Acre
                                                                                                     Bahia
              Amapá
                                                                                                     Ceará
              Amazonas
                                                                                                     Maranhão
              Pará
                                                                                                     Paraíba
              Rondônia
                                                                                                     Pernambuco
              Roraima
                                                                                                     Piauí
              Tocantins
                                                                                                     Rio Grande do Norte

                                                                                                     Sergipe
 Goiás
                                                                                  Regione Nord                    Espírito Santo
 Mato Grosso                                                                      Regione Nord-Est
                                                                                  Regione Centro-Ovest            Minas Gerais
 Mato Grosso do Sul                                                               Regione Sud-Est
                                                                                  Regione Sud                     Rio de Janeiro
 Distrito Federal do Brasil*

 * Stato autonomo                                                                                                 São Paulo
                                                              Paraná

                                                              Santa Catarina
                                                                                                         Fonte: Governo del Brasile
                                                              Rio Grande do Sul
a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                   4
Brasile
indicatori macroeconomici

Indicatori                                                           2007           2008           2009           2010           2011*


PIL a prezzi correnti (Miliardi di Euro)                            1.005,6        1.125,3        1.117,7         1.576,7        1.754,8

PIL pro capite a prezzi correnti (Migliaia di Euro)                      5,4             5,9            5,9            8,2            9,0

Tasso di crescita del PIL (variazione % a prezzi costanti)               6,1             5,2           -0,6            7,5            4,5

Indice Produzione Industriale (variazione %)                             5,9             2,9           -7,3          10,5             4,2

Tasso d'Inflazione (variazione %)                                        3,6             5,7            4,9            5,0            6,3

Tasso di Disoccupazione (%)                                              9,3             7,9            8,1            6,7            6,7

Tasso di Cambio Euro (EUR) per Real (BRL)                               2,66           2,67           2,77           2,33            n.d.
Bilancia Commerciale

Esportazioni totali (Miliardi di Euro)                                117,2           134,6          109,7          152,3          164,2

Importazioni totali (Miliardi di Euro)                                  88,0          117,8           91,5          137,0          149,9

Saldo Commerciale totale (Miliardi di Euro)                             29,2           16,8           18,2           15,3            14,3
* dato di previsione




                                                      Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economi ANIE su dati IBGE, FMI, MIDC/SECEX

    a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                         5
Brasile
            PIL per settori economici

            Prodotto interno lordo
            composizione per settori economici
                           Agricoltura
                                6%



                                                     Industria Manifatturiera
Servizi                                                   ed Estrattiva
 68%                                                           26%                    ….Industria Manifatturiera
                                                                                           composizione per produzione settoriale

                                                                                              Agroalimentare
                                                Altre Industrie                                    26%
                                                Manifatturiere
                                                     11%
                                                                                                                                          Mezzi di trasporto
                                      Tessile e abbigliamento                                                                                    18%
                                                 4%
                                          Plastica e gomma
                                                 4%
                                                       Meccanica
                                                          5%                                                                    Metallurgia
                                                                                                      Chimica                      12%
                                                                  Elettrotecnica ed                    12%
                                                                     Elettronica
                                                                         8%
                                                                            Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati IBGE

          a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                               6
Brasile
volumi produttivi dell’industria Elettrotecnica ed Elettronica in Brasile I

180,0           Indice base Gennaio 2005 = 100, componente di ciclo trend
160,0

 140,0

 120,0

 100,0

   80,0

   60,0

   40,0

   20,0

        0,0
              gen. - 2005
                            mag. - 2005




                                                                                                                                                                                                                                                                                                            Industria Manifatturiera
                                          sett. - 2005
                                                         gen. - 2006

                                                                       mag. - 2006

                                                                                     sett. - 2006

                                                                                                    gen. - 2007

                                                                                                                  mag. - 2007




                                                                                                                                                                                                                                                                                                            Industria Elettrotecnica
                                                                                                                                sett. - 2007

                                                                                                                                               gen. - 2008

                                                                                                                                                             mag. - 2008

                                                                                                                                                                           sett. - 2008

                                                                                                                                                                                          gen. - 2009                                                                                                       Industria Elettronica

                                                                                                                                                                                                        mag. - 2009

                                                                                                                                                                                                                      sett. - 2009

                                                                                                                                                                                                                                     gen. - 2010

                                                                                                                                                                                                                                                   mag. - 2010

                                                                                                                                                                                                                                                                 sett. - 2010

                                                                                                                                                                                                                                                                                gen. - 2011

                                                                                                                                                                                                                                                                                              mag. - 2011
                                                                                                                                                                                                              Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati IBGE

    a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                7
Brasile
volumi produttivi dell’industria Elettrotecnica ed Elettronica in Brasile II

                                   variazioni annue, da dati corretti per giorni lavorativi

                                                                                                     10,5%
 2010                                                                                             9,2%
                                                                                   3,6%

                                                -7,3%
 2009                -19,8%
        -25,5%

                                                                                  2,9%
 2008                                                                               3,7%
                                                          -3,0%

                                                                                           5,9%
 2007                                                                                                        13,6%
                                                             -1,2%

                                                                                 2,9%
 2006                                                                                          8,3%
                                                                  -0,2%                                        Industria Manifatturiera
                                                                                                               Industria Elettrotecnica
                                                                                                               Industria Elettronica

                                                                    Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati IBGE

   a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                       8
Brasile
industria Elettrotecnica in Brasile
Unità produttive                                                                   Addetti
Unità: 4.966 nel 2010, composizione per dimensione d’impresa                       Forza lavoro occupata, dati in migliaia
                                                                                                                         240
                            Grandi imprese                                                                233
           Medie imprese         3%
                9%

                                                                                           214
                               Piccole imprese
                                     88%

                                                                                           2008           2009           2010

Fatturato                                                                            Esportazioni
28,0 Miliardi di Euro nel 2010, composizione per comparti                            Variazioni annue


          2%                        Energia
      3%3%                                                                                           2010                         40,9%
    9%                              Apparecchi domestici e professionali

                                    Cavi
                         45%                                                      -35,2%                       2009
 13%
                                     Ascensori e scale mobili
                                    Componenti e sistemi per impianti
                                                                                                     2008         8,7%
                                    Illuminazione
       25%
                                    Trasporti ferroviari ed elettrificati

                                                                       Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati IBGE

    a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                          9
Brasile
industria Elettronica in Brasile
Unità produttive                                                              Addetti
Unità: 4.282 nel 2010, composizione per dimensione d’impresa                  Forza lavoro occupata, dati in migliaia
                                                                                       176
                                Grandi imprese
                Medie imprese
                                     3%
                     8%
                                                                                                                     171
                                                                                                      170
                                  Piccole imprese
                                        89%

                                                                                      2008           2009           2010
Fatturato                                                                       Esportazioni
24,3 Miliardi di Euro nel 2010, composizione per comparti                       Variazioni annue


           6% 4%                     Informatica                                                         2010      2,5%
      8%
                         31%         Elettronica di consumo

                                     Apparati e sistemi per comunicazioni       -23,6%                           2009

   24%                               Automazione e misura
                                                                                                         2008              9,5%
                                     Componenti elettronici

                   27%               Sicurezza e automazione edifici



                                                                  Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati IBGE

    a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                    10
Brasile
  partner commerciali
     Aree di importazione del Brasile (Anno 2010)                       Aree di esportazione del Brasile (Anno 2010)
   Nr.    Paese Partner       Quota %           Var. % 2010/2009      Nr.     Paese Partner          Quota %             Var. % 2010/2009

    1     USA                           14,9          35,0              1     Cina                              15,3            46,6

    2     Cina                          14,1          60,9              2     USA                                 9,6           23,8

    3     Argentina                       7,9         27,9              3     Argentina                           9,2           44,9

    4     Germania                        6,9         27,2              4     Paesi Bassi                         5,1           25,5

    5     Corea del Sud                   4,6         74,8              5     Germania                            4,0           31,8

    6     Giappone                        3,8         30,1              6     Giappone                            3,8           67,2

    7     Nigeria                         3,3         24,4              7     Regno Unito                         2,3           24,4

    8     ITALIA                          2,7         32,0              8     Cile                                2,1           60,3

    9     Francia                         2,6         32,7              9     ITALIA                              2,1           40,4

   10     India                           2,3         93,6             10     Russia                              2,1           44,7

   11     Altri Paesi                   36,8          44,6             11     Altri Paesi                       44,5            24,4

Con oltre 150 Miliardi di Euro le esportazioni del Brasile nel 2010 hanno archiviato una crescita del 38,8%. Anche per l’anno
in corso e in virtù delle indicazioni raccolte nel primo semestre 2011 l’export brasiliano dovrebbe confermarsi in un percorso di
crescita. Trainanti i flussi in uscita delle materie prime (soia, caffè e metalli non ferrosi) e mezzi di trasporto. Principali mercati di
sbocco Cina, USA e Argentina con una quota complessiva sul totale esportato nel 2010 superiore al 30%. Principali mercati
europei di destinazione Paesi Bassi, Germania, Regno Unito e Italia (quota aggregata del 13,5%).
Dopo il momentaneo arretramento del 2009, nel 2010 le importazioni brasiliane hanno registrato una forte ripresa a due
cifre. USA, Cina e Argentina sono i principali Paesi fornitori della domanda brasiliana. L’import brasiliano si concentra nei settori
della meccanica, chimica e naturalmente materie prime (petrolio e gas naturale).
                                                                      Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati IBGE

  a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                        11
Brasile
  interscambio commerciale dell’Italia con il Brasile
  Con un recupero rispetto ai livelli 2009, nel 2010 le esportazioni italiane verso il Brasile hanno quasi raggiunto i 4 Miliardi
  di Euro. Secondo le più recenti stime per l’anno in corso il trend dovrebbe confermarsi positivo con un rialzo a doppia cifra.
  L’export italiano si focalizza nei settori della meccanica strumentale, comparto che da solo rappresenta oltre circa il 36%
  del totale esportato, mezzi di trasporto, chimica e farmaceutica e metallurgia. Il settore dell’elettrotecnica ed elettronica,
  con una quota del 7,4%, risulta negli ultimi mesi in forte crescita. Se anche per il resto dell’anno si confermasse il buon
  andamento del primo semestre 2011, l’export di settore dovrebbe superare i 300 milioni di euro.
  Esportazioni italiane verso il Brasile per settori industriali (Anno 2010)

                                                                            Meccanica strumentale
                                 Altre Industrie                                   35,8%
                                     12,7%
                     Prodotti agroalimentari
                              2,5%

         Elettrotecnica ed Elettronica
                     7,4%                  Metallurgia
                                             8,2%          Chimica e farmaceutica          Mezzi di trasporto
                                                                   12,3%                         21,1%




   In merito alle importazioni italiane dal Brasile, nel 2010 risultano in forte ascesa (1,9 Miliardi di Euro) a fronte del
   rallentamento registrato nel 2009.
   I principali prodotti brasiliani importati dall’Italia sono ascrivibili ai comparti del tessile–abbigliamento, della metallurgia,
   carta e legno.
   Il Saldo della bilancia commerciale si conferma nel 2010 positivo per il nostro Paese (2 Miliardi di Euro il
   disavanzo).
                                                                                                Fonte: elaborazioni ANIE su dati ISTAT

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                 12
Brasile
interscambio commerciale Italia-Brasile di Elettrotecnica ed Elettronica


                                                                           Esportazioni da Italia verso Brasile
          350                                                              Importazioni da Brasile verso Italia
                 Dati in Milioni di Euro
                                                                           Saldo Commerciale
          300

          250

          200

          150

          100

           50

            0
                       2006                2007            2008               2009                  2010

                                                            Bilancia Commerciale (Dati in Milioni di Euro)
   TOTALE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA
                                                       2006        2007      2008            2009          2010
  Esportazioni da Italia verso Brasile                   232,7        272,3      293,1          241,2        283,4
  Importazioni da Brasile verso Italia                    53,0         52,6       51,3            55,9        55,2
  Saldo Commerciale                                      179,6        219,7      241,8          185,4        228,2
                                                                                         Fonte: elaborazioni ANIE su dati Istat

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                          13
Brasile
esportazioni di Elettrotecnica ed Elettronica italiane verso il Brasile


COMPARTI ELETTROTECNICA                           mln Euro    quota %

Produzione, Distribuzione, Trasmissione Energia        71,1     25,1

Cavi                                                   44,4     15,7
Apparecchi Domestici e Professionali                   28,5     10,1    Totale esportazioni nel 2010 = 228,2 Milioni di Euro

Trasporti Feroviari ed Elettrificati                    9,3     3,3               distribuzione per macro comparti
Illuminazione                                           8,4     2,9

Ascensori e Scale Mobili                                5,4     1,9     Elettrotecnica
Componenti e Sistemi per Impianti                       3,7     1,2          60%


                                                                                                                        Elettronica
                                                                                                                           40%
COMPARTI ELETTRONICA                              mln Euro    quota %

Automazione e Misura                                   50,1    17,7
Apparati e Sistemi per Comunicazioni                   33,2    11,7

Componenti Elettronici                                 20,1     7,1

Informatica                                             5,6     2,0
Elettronica di Consumo                                  3,1     1,1

Sicurezza ed Automazione Edifici                        0,6     0,2




                                                                                         Fonte: elaborazioni ANIE su dati Istat

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                          14
Brasile
 opportunità Paese: Piani governativi di sviluppo
  Il Programa de Aceleração do Crescimento (PAC) è stato lanciato nel 2007 dal Presidente Lula e riguarda progetti di
  infrastrutture su tre assi: infrastruttura logistica, infrastruttura energetica e infrastruttura sociale e urbana. In tre anni,
  secondo fonti governative, è stato realizzato il 63,3% dei progetti previsti, includendo gli investimenti del settore privato.
  Il 40,3% delle opere pubbliche è stato concluso.
  Il settore con i progetti in stato di maggiore avanzamento risulta essere l’edilizia, con il 66,4% delle opere concluse.
  Nell’energia e nella logistica è stato concluso appena il 27,6% delle opere.
  Recentemente, il governo federale brasiliano ha lanciato il Programa de Aceleração do Crescimento 2 (PAC 2) che
  prevede due fasi per gli investimenti: la prima tra il 2011-14 e la seconda dopo il 2014, per un valore complessivo di 1.590
  miliardi di Real (circa 680 miliardi di Euro).
  I progetti infrastrutturali saranno divisi in sei aree:
  • Energia, acqua e luce per tutti
  • Comunità cittadina (per l'aumento della copertura dei servizi nelle città)
  • Minha Casa Minha Vida (Casa mia, Vita mia)
  • Trasporti
  • Città Migliore

  Si prevede che verranno spesi 958,9 miliardi di Real (circa 410 miliardi di Euro) entro il 2014.
  La maggior parte degli investimenti sarà destinata ai progetti energetici, per un valore totale di 1.092 miliardi di Real (circa
  470 miliardi di Euro).
  Seguono i progetti nell’edilizia, con 278,2 miliardi di Real (circa 120 miliardi di Euro) per il programma Minha Casa Minha
  Vida e trasporti (circa 70 miliardi di Euro).

  L’IIRSA (Iniziativa per l’infrastruttura regionale sudamericana) è un organismo intergovernativo voluto dal Brasile con
  l’obiettivo di elaborare una serie di progetti per grandi assi di comunicazione internodale fra i Paesi dell’America
  Latina. All’IIRSA è stata delegata la progettualità e la gestione di alcuni progetti di grande portata, con costi economici
  elevati e attenzione all’impatto ambientale per i collegamenti tra gli Stati.
  Nel portafoglio dei progetti IIRSA, i 12 governi del Sud America che ne fanno parte hanno trovato l’accordo consensuale
  per 514 progetti riguardanti infrastrutture di trasporto, energia e comunicazione, che rappresentano un investimento stimato
  alla fine del 2010 di circa 80 miliardi di dollari.
                                                                                                       Fonte: Governo del Brasile

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                             15
Brasile
 opportunità Paese: Trasporti Ferroviari ed Elettrificati
  La rete ferroviaria brasiliana conta 28.084 km di estensione di cui 1.121 km elettrificati.
  Con il 1992 si è dato avvio alla privatizzazione del settore con la liquidazione della società pubblica RFFSA (acronimo di
  Rede Ferroviária Federal, Sociedade Anônima). Attualmente il servizio ferroviario è gestito da Associação Nacional
  dos Transportadores Ferroviários (ANTF). Le ferrovie brasiliane risultano inadeguate; oltre al fatto che non hanno subito
  alcuna evoluzione dall'inizio degli anni Settanta, la rete ferroviaria continua a essere la metà di quelle di Cina e Canada,
  due paesi simili in termini di superficie.
  Ampi progetti di investimento sono previsti nel settore che riguardano innanzittutto la realizzazione della rete ad alta
  velocità. Nel 2010 il Presidente Lula ha lanciato la gara d’appalto internazionale per la costruzione della prima linea
  ferroviaria ad Alta velocità dell’America Latina che collegherà le due principali metropoli brasiliane Rio de Janeiro e San
  Paolo, e raggiungerà il centro industriale di Campinas.
  La linea ferroviaria, che si prevede operativa per il 2015 in tempo per le Olimpiadi, disporrà di nove stazioni, comprese
  quelle presso gli aeroporti internazionali delle due metropoli; raggiungerà i 350 km/h e avrà una lunghezza complessiva di
  510 chilometri. Si prevede per la realizzazione del progetto un investimento di oltre 13 miliardi di dollari.
  La gara riguarda l’affidamento dei lavori di costruzione, la gestione e la manutenzione per un periodo di 40 anni.
  Lula ha inoltre firmato nel 2010 un progetto di legge che dà vita alla statale Empresa de transporte ferroviario de alta
  velocidad (Etav), con l’obiettivo di progettare l’Alta velocità in tutto il Paese. Il finanziamento governativo di tale importante
  progetto è limitato alla quota del 60%.
  Rimane prioritario per il governo brasiliano l’ammodernamento della grande ferrovia sulla direttrice nord–sud; in
  particolare, è prevista la realizzazione della nuova tratta che congiungerà Miracela, nello Stato del Tocantis, con Lucas do
  Rio Verde, nel Mato Grosso, per un percorso complessivo di 900 km.
  Il secondo tratto di nuova realizzazione, della lunghezza di 500 km, congiungerà invece la città di Estreito, nel Maranho,
  con Eliseu Martins, nel Piaui'.
  Il terzo e ultimo tratto, di circa 430 km, riguarda invece un'estensione dell'attuale rete che collega Agailandia, nel
  Tocantins, a Bele'm. L’investimento originariamente si aggirava ad oltre 5 miliardi di dollari.

  Sono previsti infine investimenti per il miglioramento e l’ampliamento del servizio di metropolitana nella città di San Paolo.
  Con 5 linee che si estendono per oltre 70 km, la metropolitana di San Paolo risulta da ultime indagini la più affollata a livello
  mondiale. Il servizio copre giornalmente la richiesta di 4 milioni di persone.
                                                                                     Fonte: Ministero dei Trasporti, Governo del Brasile

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                    16
Brasile
  opportunità Paese: Energia elettrica
  Il Brasile è la più grande economia dell'America Latina e il decimo maggiore consumatore di energia elettrica nel
  mondo. La capacità di generazione in Brasile è dominata da impianti idroelettrici (24 con una produzione di 1.000
  MW). L'Agenzia Nazionale per l'Energia Elettrica (ANEEL) ha commissionato studi di fattibilità per alcuni nuovi impianti
  idroelettrici di piccole e medie dimensioni, per una capacità complessiva di 31.000 MW. I più importanti progetti
  riguarderanno le aree di Jirau, Santo Antônio e Belo Monte.
  A partire dal 2007 è stato rilanciato il progetto governativo per il settore nucleare che ha previsto la ripresa della
  costruzione dell’impianto Angra 3. E’ attualmente in fase di selezione il sito per la costruzione di un quarto impianto
  nucleare da realizzare nel Paese.
  In merito agli impianti termoelettrici, attualmente la realizzazione di nuovi impianti è compromessa dalla mancanza di
  approvvigionamento sicuro di gas naturale.
  La domanda di elettricità è desinata a crescere in Brasile in media annua del 3,6% portando il consumo totale nei
  prossimi anni a 504 TWh (consumo medio pro capite 2.572 KWh). Il settore energetico in Brasile serve oltre 50 milioni
  di clienti, che corrispondono a circa il 97% delle famiglie residenti nel Paese.
  La qualità del servizio è condizionato da frequenti
  fenomeni di interruzione (in media all’anno la durata delle                        Mix energetico in Brasile
  interruzioni per abbonato è di 16,5 ore) e di perdite a                 distribuzione %, Anno 2009 (ultimo dato disponibile)
  livello di distribuzione di energia elettrica quantificabili a
                                                                                                  Nucleare 1,8
  circa il 14%.                                                                         Rinnovabili
  Il Ministero dell’Energia e delle Risorse Minerarie ha la                                 3,6
  responsabilità di definire le politiche nazionali nel settore
                                                                          Termoelettrico
  elettrico, mentre l'Agenzia Nazionale per l'Energia                           23,9
  Elettrica (ANEEL) si occupa della regolamentazione del
  settore.                                                                                                Idroelettrico
                                                                                                        Idroelettrico
  Il Gestore del sistema elettrico nazionale (ONS) è un                                                       70,7
                                                                                                             70,7
  ente no profit privato creato nel 1998 ed è responsabile
  per il coordinamento e controllo della produzione e
  trasmissione del sistema nazionale.
                                                                                              Fonte: Ministero dell’Energia , Brasile

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                  17
Brasile
  opportunità Paese: Energia elettrica, fonti rinnovabili
  Nell'aprile 2002 il governo brasiliano ha approvato la legge 10.438 (conosciuta con il termine Proinfa). Proinfa è un
  programma governativo concepito per la promozione e incentivazione dello sviluppo delle energie rinnovabili in
  Brasile. In particolare:

  Fotovoltaico
  Se è vero da un lato che il comparto del fotovoltaico nel Paese muove ancora i primi passi, si assiste d’altra parte a un
  crescente interesse per questa fonte energetica come testimonia il lancio di un piano che vede insieme la società
  brasiliana Manserv e il gruppo spagnolo Assyce per la realizzazione di circa 600 MW di parchi fotovoltaici negli stati
  brasiliani nordorientali di Bahia, Paraíba, Rio Grande do Norte e Ceará attraverso la società comune Sistema de
  Energia Renovável (Ser). Tra i punti chiave del progetto ci sono l'esenzione delle tariffe per la distribuzione e la
  trasmissione dell’energia elettrica e l’inserimento del fotovoltaico nel Programa de Incentivo de las Fuentes de Energía
  Eléctrica (Proinfa), istituito nel 2002. Tra i benefici attesi, innanzitutto la “riduzione dei costi di produzione e di
  distribuzione” e “l'affidabilità” della tecnologia fotovoltaica, che consentirà di far fronte ai numerosi blackout causati in
  Brasile non tanto dalla mancanza di energia elettrica, quanto da problemi nella sua trasmissione verso il consumatore
  finale.
  Eolico
  Il governo sta attualmente promuovendo un piano di sviluppo per la realizzazione di 71 progetti in ambito eolico.
  Gli impianti eolici pianificati avranno una potenza di 1.805 MW e saranno realizzati negli stati di Rio Grande do Norte,
  Ceará, Bahia, Rio Grande do Sul e Sergipe. Il progetto finanziato è di circa 7 miliardi di dollari, in gran parte da
  investimenti privati.
  Bioelettricità e agroenergia
  L’elettricità prodotta nelle centrali saccarifere è per definizione un processo efficiente e sostenibile in termini
  ambientali, trattandosi di una produzione di energia a partire dalla biomassa residuale della produzione di etanolo e di
  zucchero. Le centrali del settore saccaro-energetico sono storicamente diffuse in Brasile grazie alla disponibilità delle
  materie prime e in virtù degli investimenti governativi avviati a partire dal 2004. Il potenziale di generazione nei
  prossimi anni sarà funzionale alla tecnologia impiegata e alla disponibilità della biomassa. Si prevede che nel 2020 il
  potenziale di generazione raggiungerà quota 14.379 MW.

                                                                                               Fonte: Ministero dell’Energia , Brasile

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                   18
Brasile
  opportunità Paese: Energia elettrica, ristrutturazione rete elettrica
  Il Brasile punta al miglioramento dei servizi per la distribuzione dell’energia elettrica attraverso la riorganizzazione di
  sei utilitiy presenti nelle regioni del nord e del nord-est del paese. Per portare a termine l’obiettivo ha fatto richiesta di
  prestito alla World Bank ottenendo 495 milioni di dollari.
  Il progetto di ristrutturazione della rete, che coinvolgerà in primis la società pubblica brasiliana Eletrobras, lavorerà per
  la riduzione delle perdite di energia e per il miglioramento delle infrastrutture di distribuzione mediante l’acquisto di
  nuove attrezzature, di servizi che perfezionino la distribuzione, di contatori intelligenti per il monitoraggio dei consumi e
  per l’acquisizione delle informazioni necessarie alla gestione dell’erogazione del servizio, compresa la vendita
  energetica al dettaglio.
  Inoltre verrà presentato un centro di formazione e di ricerca per offrire la possibilità di frequentare corsi per la gestione
  della risorsa idrica e per la gestione ambientale. Gli interventi programmati andranno a beneficio di circa tre milioni di
  persone, divise in 118 comuni rurali.


                    Previsioni di investimenti governativi nel settore dell’energia elettrica del Brasile
                                            distribuzione % per segmenti, Anni 2012 - 2015


                                                       Trasmissione
                                                           16,8

                                               Distribuzione
                                                    25,8                Generazione
                                                                           57,4




                                                                                                Fonte: Ministero dell’Energia , Brasile

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                    19
Brasile
opportunità Paese: Energia elettrica utility del settore I
                    UTILITY SETTORE GENERAZIONE ENERGIA ELETTRICA
   RAGIONE SOCIALE          PRINCIPALI AZIONISTI                   SITO INTERNET
Eletrobrás                Federal Gvt.                www.eletrobras.com
CESP                      SP State Gvt.               www.cesp.com.br
Cemig                     MG State Gvt.               www.cemig.com.br
Copel                     PR State Gvt.               www.copel.com
Tractebel Energia         GDF Suez                    www.tractebelenergia.com.br
AES Tiete                 AES Corp.                   www.aestiete.com.br


                                UTILITY SETTORE TRASMISSIONE ENERGIA ELETTRICA
   RAGIONE SOCIALE          PRINCIPALI AZIONISTI      AREA TERRITORIALE DI COMPETENZA             SITO INTERNET
CTEEP                     ISA (Colombia)              São Paulo State                      www.cteep.com.br
Terna Participacoes       Terna (Italy)               Goias, Bahia, Brazilian, Maranhao
                      AZIENDE CHE SI OCCUPANO ANCHE DI TRASMISSIONE ENERGIA ELETTRICA
Cemig                     State of MG                 Minas Gerais                         www.cemig.com.br
Copel                     State of Parana             Parana                               www.copel.com
Electrosul                                                                                 www.eletrosul.gov.br
Furans                                                                                     www.furnas.com.br
                          Eletrobrás                  Brasile - territorio
Electronorte                                                                               www.eln.gov.br
Chesf                                                                                      www.chesf.gov.br




                                                                                          Fonte: Ministero dell’Energia , Brasile

    a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                              20
Brasile
opportunità Paese: Energia elettrica utility del settore II



                                    UTILITY SETTORE DISTRIBUZIONE ENERGIA ELETTRICA
      RAGIONE SOCIALE                PRINCIPALI AZIONISTI    AREA TERRITORIALE DI COMPETENZA                 SITO INTERNET
Cemig                             MG State Govt              Minas Gerais                             www.cemig.com.br
Eletropaulo                       AES Corp.                  São Paulo City                           www.eletropaulo.com.br
CPFL                              VBC Group                  São Paulo State - São Paulo City         www.cpfl.com.br
Copel                             PR State Govt.             Parana                                   www.copel.com
Energias do Brasil                EDP                        São Paulo, Rio Grande do Sul             www.energiasdobrasil.com.br
Celesc                            SC State Gvt               Santa Catarina                           www.celesc.com.br
Light Servicos de Electricidade   EDF                        Río de Janeiro City                      www.lightrio.com.br
Equatorial (Cemar)                GP Investimentos/Pactual   Maranhao                                 www.equatorialenergia.com.br
Ampla (Cerj)                      Enersis                    Rio de Janeiro                           www.ampla.com




                                                                                          Fonte: Ministero dell’Energia , Brasile

    a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                              21
Brasile
 opportunità Paese: Comunicazioni
 Il sistema di telecomunicazioni brasiliano è profondamente cambiato negli ultimi anni. Nel 1997 sono state approvate
 diverse leggi in materia di privatizzazioni e di liberalizzazioni e nel 1998 è stata costituita l’autorità di regolamentazione
 del settore (Anatel). Da quel momento varie imprese straniere hanno partecipato al processo di liberalizzazione, in
 particolare Mci, Telefonica, Telecom Italia, Portugal Telecom e Telesystem.
 Il mercato delle telecomunicazioni in Brasile risulta in forte crescita, soprattutto nei comparti della telefonia mobile, con
 l’accelerazione della sostituzione Fisso-Mobile, e in virtù della diffusione della banda larga. Il mobile broadband
 rappresenta sempre più un’alternativa particolarmente competitiva al fixed broadband, in relazione sia alle
 caratteristiche delle reti fisse che alle peculiarità geografiche del Paese. Secondo le stime più aggiornate, in Brasile
 sono attualmente in funzione più di 68 milioni e mezzo di cellulari che, assieme ai 40 milioni di telefoni fissi, collocano il
 Paese al quinto posto su scala mondiale per teledensità dopo Cina, Stati Uniti, Giappone e Germania.
 Ulteriori piani governativi di diffusione della telefonia mobile sono stati programmati nell’agenda governativa nel corso
 degli ultimi anni. In primis sono stati previsti incentivi per l’acquisto di telefoni cellulari a favore delle fasce più deboli
 della popolazione (si stima 11 milioni di abitanti beneficeranno di tali agevolazioni).
 Inoltre sono previsti ulteriori investimenti pubblici per la                          Mercato della telefonia mobile
 diffusione della banda larga e per il miglioramento della rete
 Infrastrutturale, che coinvolgerà i più importanti centri urbani                       (45 miliardi di Euro nel 2010)
 sede degli avvenimenti sportivi di rilevanza internazionale in                 distribuzione % per i principali operatori telefonici
 programma nei prossimi anni.                                                             Altri
                                                                                      operatori 19,4
  Da segnalare che recentemente (luglio 2011) Telecom Italia
                                                                                                                       Vivo 29,5
  ha rafforzato la sua presenza in Brasile attraverso
  l’acquisizione per 700 milioni di euro di Aes Atimus,                                     Tim Brasil
  operatore di telecomunicazioni con una rete di 5.500                                         25,6
                                                                                                                Claro 25,6
  chilometri di fibra ottica che copre gli Stati di San Paolo e
  Rio de Janeiro.



                                                                                                         Fonte: Anatel, Governo del Brasile

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                       22
Brasile
  investimenti diretti esteri (IDE)
                    Andamento degli IDE (2000 – 2011*)
      IDE dato aggregato        IDE implementati per singolo anno (scala dx)            Paesi di provenienza degli Investimenti
450                                                                        60        distribuzione %, Anno 2009 (ultimo dato disponibile)
        Milioni di US$                                  Milioni di US$

400
                                                                           50
350
                                                                                                                    Paesi
300                                                                        40                                     Bassi 18,8
                                                                                                  Altri Paesi
                                                                                                     33,4
250                                                                                                                    USA 16,0
                                                                           30
200
                                                                                                                    Spagna
                                                                                                                     11,2
150                                                                        20       Giappone 5,5

100                                                                                         Francia 7,0    Germania 8,1
                                                                           10
 50

  0                                                                        0
       2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011*
                                                              * Gennaio - Giugno

Il Brasile è il più importante mercato dell’America Latina in termini di destinazione degli investimenti diretti esteri. Sulla base
dei primi dati del semestre 2011, gli investimenti per l’anno in corso dovrebbero confermarsi in segno positivo e superare la
soglia dei 40 miliardi di dollari. Fatta eccezione per i Paesi Bassi (piazza finanziaria internazionale), i principali Paesi
investitori sono USA, Spagna, Germania e Francia.
Dal 2000 ad oggi gli investimenti diretti esteri italiani implementati in Brasile ammontano complessivamente a oltre 3
miliardi di dollari. Al 2011 sono state censite 370 filiali e uffici di rappresentanza italiani in loco, di cui 50 grandi imprese
produttive, 6 imprese di costruzione, 4 istituti di credito e oltre 300 PMI.
                                                                            Fonte: elaborazioni ANIE su dati Unctad, Banco Central di Brasil

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                         23
Brasile
 disciplina generale degli investimenti diretti esteri
 La disciplina normativa degli investimenti stranieri in Brasile è basata sulla legge 4.131 del 1962 (conosciuta come Lei de
 Capitais Estrangeiros), modificata dalla legge 4.390 dell’agosto 1964; tali leggi sono state regolate attraverso il decreto
 55.762 del 17 febbraio 1965 e successive modifiche. Ulteriori regole sono emanate dalle autorità monetarie brasiliane.

 In conformità a tali norme sono compresi nel concetto di capitale straniero: “i beni, le macchine e gli impianti
 introdotti in Brasile senza una spesa valutaria iniziale, destinati alla produzione di beni o servizi, nonché le risorse
 finanziarie o monetarie introdotte nel Paese e destinate ad attività economiche, a condizione che, in entrambe le ipotesi,
 appartengano a persone fisiche o giuridiche residenti, domiciliate o con sede all’estero”.

 La Costituzione Federale, in vigore dal 5 ottobre 1988, conteneva delle restrizioni in materia di investimenti
 stranieri in settori quali ricerca e lavorazione dei giacimenti di petrolio, nucleare, TLC e servizi e installazioni di
 energia elettrica ed utilizzo a fini energetici delle risorse idriche.

 A partire dal 1995, a seguito di alcune revisioni costituzionali, sono state ampliate le possibilità d’intervento degli investitori
 stranieri nelle materie sopra indicate, essendo stata eliminata la differenziazione delle imprese costituite in Brasile sulla
 base dell’origine, nazionale o straniera, del capitale. In virtù di tali novelle costituzionali è stata, inoltre, consentita la
 partecipazione straniera allo sfruttamento delle risorse minerarie ed idriche. È stato inoltre eliminato il monopolio pubblico
 nei settori delle telecomunicazioni.

 È importante evidenziare che in data 11 gennaio 2003, è entrato in vigore in Brasile il Nuovo Codice Civile (NCC),
 approvato dalla Legge 10.406 del 10 gennaio 2002.
 Tale intervento legislativo ha unificato le normative che erano regolate in precedenza dal Codice Civile e dal Codice
 Commerciale, adottando un sistema unico per il Diritto Privato (alla stregua del Codice Civile Italiano del 1942).




                                                                        Fonte: Agenzia per la Promozione degli Investimenti esteri, Brasile

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                       24
Brasile
 procedure per la costituzione di società
 Le società estere possono operare in Brasile sia in via diretta, per mezzo di succursali o filiali, sia in via indiretta, per
 mezzo di affiliate o tramite joint-ventures, costituite secondo una delle diverse forme previste dall’ordinamento giuridico.
                                                                          Succursale di società estera
                                                                          Tale forma societaria è disciplinata dall’art. 64 e
                PRINCIPALI FORME DI ORGANIZZAZIONE                        seguenti del Decreto-Legge n. 2.627 del 26.09.40.
                             DI UN’IMPRESA                                Le prescrizioni del NCC confermano la necessità di
                                                                          un’autorizzazione da parte del potere esecutivo, per
  Succursale di società estera                                            il funzionamento di società estere in territorio
  Società a Responsabilità Limitata (Sociedade Limitada - Ltda.)          nazionale.
                                                                          La società estera che desideri ottenere tale
  Società per Azioni (Sociedade Anônima - S.A.)                           autorizzazione per poter operare in Brasile dovrà
                                                                          presentare domanda al Departamento Nacional de
 Società a Responsabilità Limitata                                        Registro do Comércio (DNRC), corredata da una
                                                                          specifica documentazione.
 Il modello di società in questione costituisce la forma preferita
                                                                          Il legale rappresentante della società deve essere
 dagli investitori per la semplicità di struttura, organizzazione e
                                                                          obbligatoriamente residente nel Paese.
 funzionamento, che comporta minori oneri e spese rispetto alla
 Sociedade Anônima (società per azioni).                                  Società per Azioni
 La responsabilità dei soci è limitata alle quote di loro titolarità,     La S.A. brasiliana è assimilabile alla Corporation
 ma sussisterà una responsabilità solidale per il versamento              americana ed alla società per azioni italiana.
 integrale del capitale sociale.                                          Tale tipo di società è la forma più idonea per medie e
 I soci stranieri non potranno esercitare l’amministrazione della         grandi imprese.
 società, ma dovranno nominare a tal fine un amministratore,              I soci o azionisti devono essere come minimo due
 residente in Brasile. La società è costituita da due o più persone       persone fisiche o giuridiche. La loro responsabilità
 fisiche o giuridiche, rappresentate eventualmente da procuratori,        sarà limitata al prezzo d’emissione delle azioni
 mediante un contratto che dovrà contenere la sottoscrizione di           sottoscritte o acquisite.
 un avvocato, senza l’esigenza, in generale, di un capitale               Le società quotate in borsa sono sottoposte alla
 minimo, né di versamenti anticipati, dovendosi indicare il termine       regolamentazione della CVM – Comissão de Valores
 per il versamento dei conferimenti, i quali potranno essere              Mobiliários. In occasione della sottoscrizione del
 espressi in denaro, in beni o in diritti.                                capitale, gli azionisti devono versare in denaro il
 Nell‘ipotesi di conferimenti in natura da parte dell’investitore         10% (dieci percento) del valore delle azioni
 straniero, è importante che i beni siano regolarmente importati.         sottoscritte presso un istituto bancario.
                                                                                                        Fonte: Governo del Brasile

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                              25
Brasile
mercato del lavoro
                 IMPOSTA PREVIDENZA SOCIALE

   Stipendio in Real     contributo lavoratore   contributo datore
                                                                                           Occupazione per Settori
< 840,55                             7,65%                20,00%
da 840,56 a 1.050,0                  8,65%                20,00%                                          Agricoltura
da 1.050,1 a 1.400,91                9,00%                20,00%                                             20%
da 1.400,92 a 2.801,82              11,00%                20,00%
> 2.801,82                          11,00%                20,00%
                   SALARI
        (VALORI MEDI MENSILI IN EURO)

    Categorie             da               a                                    Servizi                                        Industria
                                                                                 66%                                             14%
Operaio                       200          1.200
Impiegato                     700          1.500
Dirigente                   2.100          5.200
Non è necessario un contratto scritto per l’assunzione di un dipendente, poiché la contrattazione verbale è
assolutamente valida, essendo obbligatorio che vengano effettuate le dovute annotazioni nel libretto di lavoro e comunicato
alla Previdenza Sociale. Il libretto, infatti, è obbligatorio per qualsiasi lavoratore dipendente brasiliano e straniero, compresi i
dipendenti rurali. Come regola generale, il dipendente è assunto per un periodo indeterminato, essendo necessario stabilire
per scritto il periodo di prova (60/90 giorni a secondo del sindacato); i contratti a tempo determinato costituiscono un’eccezione
alla regola e ricorrono nei casi in cui la natura del lavoro lo richieda. La giornata di lavoro nelle imprese private è fissata in
8 ore e la settimana prevede un massimo di 44 ore di lavoro. Normalmente, gli operai possono effettuare un massimo di 2
ore di straordinario al giorno, che devono essere pagate con una maggiorazione del 50% rispetto al valore pagato per le ore
ordinarie lavorate. Nel caso il datore di lavoro voglia rescindere il contratto senza giusta causa, deve concedere un preavviso al
dipendente di almeno 30 giorni, se il pagamento del salario è mensile o di 8 giorni se il pagamento è settimanale. Il datore di
lavoro è obbligato a stipulare un’assicurazione contro gli incidenti sul lavoro per i propri dipendenti presso l’Istituto
Nazionale della Sicurezza Sociale (INSS), nella misura del 2% sul totale della busta paga. Il premio di tale assicurazione è
fissato dal Ministero Brasiliano del Lavoro e della Sicurezza Sociale. Fonte: elaborazioni ANIE su dati del Ministero del lavoro del Brasile
   a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                      26
Brasile
 sistema bancario
 L’attuale struttura del sistema bancario brasiliano è regolata dalla legge n. 4.595 del 31/12/64, che considera istituti
 finanziari tutti quegli enti, pubblici e privati, che svolgano come attività principale o secondaria la valutazione,
 intermediazione o sottoscrizione di risorse finanziarie proprie o di terzi, in valuta brasiliana o estera, così come la
 custodia di terzi. Secondo la suddetta legge, il sistema bancario brasiliano è articolato in:
 Consiglio Monetario Nazionale (CMN): regola le politiche monetarie e di credito mirate allo sviluppo economico e
 sociale del Paese
 Banca Centrale (BC): ha la funzione di far attuare e rispettare le disposizioni stabilite dal CMN. Autorizza, in via
 esclusiva, la costituzione, le attività e le cessazioni nel paese delle istituzioni finanziarie
 Banca Nazionale per lo Sviluppo Economico e Sociale (BNDES): è stata creata con la finalità di implementare le
 politiche di investimento del Governo Federale
 Altre istituzioni finanziarie pubbliche e private: banche commerciali, banche di investimento, società di credito,
 finanziamento ed investimento




                                                                                       Fonte: Governo del Brasile, ICE San Paolo

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                             27
Brasile
 tutela dei diritti di proprietà intellettuale
 Il processo di ammodernamento della legislazione brasiliana in materia di Proprietà Intellettuale, avviato ormai da
 diversi anni, sta cominciando a dare i suoi frutti. Sulla spinta all’adeguamento della propria legislazione in base agli
 standard internazionali, il Brasile ha promulgato tre leggi relative alla protezione della proprietà intellettuale:
 1) Legge sulla Proprietà Intellettuale, L. 9.279/96 del 14 maggio 1996
 2) Legge sul Diritto d’Autore, L.9.610 del 19 febbraio 1998
 3) Legge sulla Tutela del Software, L. 9.609 del 19 febbraio 1998
 Il principale ente di riferimento della proprietà intellettuale, per quanto attiene alla registrazione di marchi e brevetti, in
 Brasile è l’INPI (Istituto Nazionale della Proprietà Intellettuale, con sede a Rio de Janeiro).
 Brevetti
 Il Codice della Proprietà Industriale (CPI) assicura all’autore di un’invenzione, modello o disegno industriale il diritto di
 ottenere un brevetto, che gli garantisca la proprietà e l’uso esclusivo. Secondo quanto stabilito dalla legge, il CPI
 assicura all’autore di qualsiasi nazionalità, il diritto di brevettare la propria invenzione, purché alla data della richiesta
 del deposito abbia i caratteri di novità, attività inventiva ed applicazione industriale. La durata del brevetto è di 20 anni
 a partire dalla data del deposito (15 anni nel caso di modelli e 50 anni nel caso di software). I tempi per l’approvazione
 definitiva variano in media dai 4 ai 6 anni. La legge sulla proprietà industriale obbliga ciascun titolare di brevetto a
 registrare il contratto di licenza presso l’INPI – Istituto per la Tutela della Proprietà Industriale.
 Marchi
 Il deposito di un marchio in Brasile ha validità di 10 anni dalla registrazione, ma può decadere prima della scadenza
 per mancato uso o perché il titolare ha interrotto l’uso per un periodo superiore a 5 anni successivi. Possono essere
 depositati anche i marchi esteri, di proprietà di qualsiasi persona fisica o giuridica, senza l’obbligo della nazionalità,
 domicilio o residenza brasiliani. Tuttavia, le persone non residenti in Brasile potranno presentare la richiesta di
 deposito solo attraverso un rappresentante (normalmente un ufficio legale specializzato) residente e domiciliato in
 Brasile, con poteri per ricevere citazioni. Ai fini fiscali, le royalty pagate per la licenza di un marchio possono essere
 detratte dai costi aziendali fino all’1% del fatturato netto.                               Fonte: Governo del Brasile, ICE San Paolo

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                   28
Brasile
 imposta sul reddito delle persone giuridiche
 L’imposta sul reddito delle persone giuridiche incide per il 15% sugli utili; esiste inoltre un’addizionale del 10% sugli utili
 mensili oltre i 20.000 Real.
 Per il calcolo dei profitti soggetti ad imposizioni tributarie possono essere utilizzati i seguenti metodi:

 Presunto – possono godere dei vantaggi di questo metodo semplificato di calcolo, le imprese con ricavi lordi annui uguali o
 inferiori a 48 milioni di Real (sono escluse alcuni tipi di società, soprattutto banche ed affini). Gli utili imponibili sono stimati
 trimestralmente in quota percentuale sul fatturato lordo, variabile dall’1,6% al 32%, secondo il tipo di attività svolta
 dall’azienda (per l’industria manifatturiera l’aliquota prevista è dell’8%)

 Reale – accertamento trimestrale sulla base del bilancio patrimoniale, rispettando le regole previste nella legislazione
 fiscale (utile reale). Tale modalità di calcolo è utilizzata sia dalle aziende che non possono usufruire del metodo precedente,
 sia da quelle che, pur potendo usufruire del calcolo stimato degli utili imponibili, trovano più vantaggioso il calcolo reale. Gli
 utili imponibili sono determinati a seguito della detrazione dei costi e delle spese, tra cui anche formazione del personale,
 buoni pasto, incentivi alla cultura e all’educazione, altre spese sociali.

 Stimato – trattasi di un sistema sostanzialmente misto, che prevede il pagamento durante l’ esercizio sulla base del calcolo
 sulle percentuali di fatturato sopra indicate (metodo presunto), ma con successivo conguaglio annuale sulla base del
 sistema dell’utile reale.

 Arbitrato – ipotesi eccezionali in cui vi è l’impossibilità materiale di provare i profitti.

 Il pagamento dell’imposta sul reddito deve essere realizzato entro l’ultimo giorno utile del mese successivo al trimestre di
 accertamento, oppure può essere ripartita in 3 rate mensili (maggiorate di interessi).
 Non esiste alcuna differenza, ai fini fiscali, tra imprese estere stabilite in Brasile e imprese nazionali, anche perché
 si reputa soggetta alla normativa brasiliana qualunque impresa che abbia sede in Brasile.

 Sono inoltre soggetti ad una ritenuta del 15% a titolo di Imposta sul Reddito i pagamenti effettuati all’estero
 relativi a contratti per lo sfruttamento di brevetti, per la licenza sull’uso di marchi, per la prestazione di assistenza
 tecnica ed il trasferimento di tecnologia.


                                                                                                           Fonte: Governo del Brasile

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                 29
Brasile
 tassazione delle persone fisiche
 In Brasile, l’imposizione fiscale sulla persona fisica è basata sulla tassazione dei redditi, le cui aliquote sono state
 recentemente modificate dalla Misura Provvisoria n. 451/2008 del 15 dicembre 2008.
 L’imponibile non ricade su tutte le voci facenti parte della retribuzione.

 Per quanto attiene ai carichi di famiglia, in Brasile la legislazione presenta delle differenze rispetto a quella italiana:
 - sono deducibili, in primo luogo, le spese sostenute per la propria educazione e per quella delle persone a carico così
   come risulta dalla dichiarazione dei redditi annuale
 - sono deducibili le spese mediche del soggetto dichiarante e delle persone a carico, afferenti medicina generale,
   odontoiatria, psicologia, fisioterapia, esami da laboratorio, servizi radiologici
 - sono altresì deducibili i pagamenti, sia del contribuente che dei soggetti a suo carico, a favore di istituti di previdenza
   privata brasiliani per l’ottenimento di assistenza complementare alla Previdenza Sociale


                         IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE

   Base imponibile in Real        Aliquota (%)         Somma deducibile dall’imposta di rendita (Real)
< 1.499,15                                      -                                                  -
da 1.499,16 a 2.246,75                     7,50%                                              112,43
da 2.246,76 a 2.995,70                    15,00%                                              280,94
da 2.995,71 a 3.743,19                    22,50%                                              505,62
> 3.743,20                                27,50%                                              692,78




                                                                                                         Fonte: Governo del Brasile

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                              30
Brasile
 accesso al mercato

 Dagli anni 80 il Brasile ha compiuto notevoli progressi sul piano della liberalizzazione commerciale, anche se il livello delle
 tariffe    per     alcuni     prodotti   resta      elevato     e     permangono       alcune  barriere    non       tariffarie.
 Tutti gli importatori sono obbligati alla registrazione presso il Segretariato al commercio estero della Banca
 Centrale (Secex) e le importazioni sono ripartite in tre categorie principali:
 1) importazioni che non richiedono alcuna documentazione di accompagnamento, fra cui i campioni privi di valore
    commerciale e certi materiali educativi
 2) importazioni che richiedono un certificato, rilasciato dal Secex
 3) importazioni vietate, prodotti chimici per uso agricolo, alcuni farmaci per i quali non è stata concessa la licenza per
    motivi di sicurezza, igiene o politica industriale


 Le licenze rilasciate sono di due tipi:


 - licenza automatica, rilasciata al momento dell'ingresso dei beni nel paese, che copre la maggioranza dei prodotti
 importati


 - licenza non automatica, generalmente rilasciata entro due giorni dalla richiesta, che riguarda i prodotti soggetti a quote
 di importazione, riduzione tariffaria, affitto o sostituzione, i campioni, i beni oggetto di donazione, i prodotti medici e
 farmaceutici, poiché soggetti a controlli speciali del Secex o ad obbligo di approvazione da parte di altri enti statali.




                                                                                                       Fonte: Governo del Brasile

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                              31
Brasile
 fiscalità doganale
 Le tre principali imposte che gravano sull'importazione dei prodotti sono il dazio, l'IPI (Imposta sui Prodotti
 Industrializzati) e l'ICMS (Imposta sulla Circolazione delle Merci e dei Servizi). La prima si applica
 esclusivamente ai prodotti importati, mentre le altre due anche sulla produzione nazionale.
 Il dazio e l'IPI variano da prodotto a prodotto ed i criteri per la determinazione delle aliquote tengono conto della
 disponibilità e del fabbisogno di un determinato prodotto da parte del paese e dell'esistenza o meno di prodotti locali
 succedanei.
 Le aliquote del dazio variano tra lo 0% ed il 31%, mentre quelle dell'IPI tra lo 0% ed il 15% del valore CIF delle merci.
 L'ICMS è un'imposta statale territoriale, che varia da uno stato all'altro della Federazione Brasiliana con
 aliquote tra il 7% ed il 18% in conformità con la legislazione interna dello Stato dove transita la merce.
 L'importazione di merci di valore inferiore a 50 dollari US non è soggetta ad alcun tipo di tassazione.
 Le    altre     spese      che       gravano    sullo     sdoganamento        delle    merci       importate   sono:
 - AFRMM, imposta a favore della Marina Mercantile Brasiliana, pari al 25% del valore del nolo marittimo
 - spese portuarie di handling e magazzinaggio, calcolate sul peso, sul volume, sul valore della merce e sul tempo di
 magazzinaggio
 - spese aeroportuali di handling e di magazzinaggio e ATA imposta riscossa in favore degli aeroporti

 La documentazione da presentare per lo sdoganamento delle merci è costituita da:

 - fattura commerciale, da redarre in 5 copie in lingua portoghese o inglese

 - fattura consolare, per il pagamento dei servizi realizzati in Brasile da aziende estere, da presentare all'Istituto
 Nazionale della Proprietà Industriale

 - documenti di trasporto (polizza di carico o lettera di vettura in 5 copie)

                                                                                                    Fonte: Governo del Brasile

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                           32
Brasile
 Rischio Paese (fonte SACE)
 RISCHIO POLITICO
 L’insediamento di Dilma Rousseff alla carica di Presidente del Brasile all’inizio del 2011 suscita interrogativi su quanto le
 sue politiche si discosteranno da quelle del suo predecessore (Lula). Il primo nodo da sciogliere è quello
 dell’apprezzamento continuo del real, senza il quale non sarà possibile mantenere il percorso di crescita dell’economia
 brasiliana.
 RISCHIO ECONOMICO
 Il 2010 è stato l’anno della ripresa economica, dopo il rallentamento registrato nel 2009 a causa della crisi internazionale
 che ha frenato la domanda interna. Per l’anno in corso si prevede una tenuta della crescita grazie anche alle politiche di
 sostegno ai consumi privati (incentivi per l’acquisto di elettrodomestici e auto) e agli investimenti infrastrutturali.
  RISCHIO BANCARIO E OPERATIVO
 Il sistema bancario ha beneficiato delle condizioni favorevoli del mercato finanziario globale. Tuttavia la politica di
 accesso al mercato del credito del Paese rimane ancora tra le più restrittive dell’America Latina.


 Condizioni di assicurabilità SACE:                                           7
 categoria OCSE: 3/7- rischio medio-basso
 Rischio sovrano: senza condizioni                                                                3

 Rischio bancario: senza condizioni
 Rischio privato: senza condizioni
 Ultimo aggiornamento SACE: 23 luglio 2010                                    0

                                                                                                Brasile




a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                          33
Brasile
 indirizzi utili
 UFFICI ITALIANI IN BRASILE                  MINISTERI ENTI – GOVERNO BRASILE        ENTI PUBBLICI e SOCIETA’ BRASILIANE
 AMBASCIATA ITALIANA IN BRASILE              MINISTERO DELLO SVILUPPO, INDUSTRIA E   Associação Nacional dos Transportadores
 S.E.S. – Avenida das Naçoes,                COMMERCIO ESTERO                        Ferroviários (ANTF)
 Quadra 807 – Lote 30                        Esplanada dos Ministérios, Bloco J      Setor de Autarquia Sul
 70420 - 900 Brasilia                        70053 – 900 Brasilia                    Quadra 01 - Bloco J
 Tel: +55 61 3442 9900                       Tel: +55 61 2027 7000                   70070 - 010 Brasilia
 Fax: +55 61 3443 1231
                                                                                     Tel: +55 61 3226 5434
 E-Mail: ambasciata.brasilia@esteri.it       MINISTERO DELL’ENERGIA
                                             Esplanada dos Ministérios, Bloco U      Operador Nacional de Sistema Eléctrico (ONS)
 CONSOLATO GENERALE DI SAN PAOLO             70065 - 900 Brasilia
                                                                                     Web Site: www.ons.org.br
 Avenida Paulista, 1963                      Tel: +55 61 3319 5555
 01311 – 300 São Paulo
                                                                                     Electrobras
 Tel: +55 11 3549 5699                       MINISTERO DEI TRASPORTI
                                                                                     Avenida Presidente Vargas, 409/13º andar
 Fax: +55 11 3253 8801                       Esplanada dos Ministérios, Bloco R
                                                                                     20071 – 003 Rio de Janeiro
                                             70044 - 900 Brasilia
                                                                                     Tel: +55 21 2514 5151
                                             Tel: +55 61 2029 8035
 ICE – UFFICIO SAN PAOLO
 Avenida Paulista, 1971                                                              Anatel (Agéncia Nacional de Telecomunicações)
                                             MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI
 01311 – 300 São Paulo                                                               SAUS Quadra 6 Blocos C, E, F e H
                                             Esplanada dos Ministérios, Bloco R
 Tel: +55 11 2148 7250                                                               70070 - 940 Brasilia
                                             70044 – 900 Brasilia
 Fax: +55 11 2148 7251                                                               Tel: +55 61 2312 2000
                                             Tel: +55 61 3311 6000
 E-Mail: sanpaolo@ice.it                                                             Fax.: +55 61 2312 2002




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Brasile
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 Devis Friso
 Trade Analyst Senior
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Anie scheda paese Brasile

  • 1. Scheda Paese Brasile a cura del Servizio Centrale Studi Economici Federazione ANIE
  • 2. Brasile indice della Scheda Paese Caratteristiche del Paese Pag. 3 Suddivisione amministrativa Pag. 4 Indicatori macroeconomici Pag. 5 Industria Elettrotecnica ed Elettronica in Brasile Pag. 7 Partner commerciali Pag. 11 Interscambio commerciale dell’Italia con il Brasile Pag. 12 Interscambio commerciale Italia - Brasile di Elettrotecnica ed Elettronica Pag.13 Opportunità Paese: Piani governativi di sviluppo, Trasporti Ferroviari, Energia elettrica e Comunicazioni Pag. 15 Investimenti diretti esteri (IDE) Pag. 23 Disciplina generale degli IDE e costituzione delle società in Brasile Pag. 24 Mercato del lavoro Pag. 26 Sistema bancario e tutela dei diritti di proprietà intellettuale Pag. 27 Fiscalità Pag. 29 Accesso al mercato e fiscalità doganale Pag. 31 Rischio Paese (fonte SACE) Pag. 33 Indirizzi utili Pag. 34 Contatti ANIE Pag. 35 a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 2
  • 3. Brasile caratteristiche del Paese Superficie: 8.514.877 km² Popolazione: 203.429.773 (luglio 2011) Densità della popolazione: 24 abitanti per km² Capitale: Brasilia Lingua Ufficiale: Portoghese (presenti numerosissime minoranze linguistiche tra cui spagnolo, inglese, tedesco e italiano) Moneta Ufficiale: Real (BRL) Tasso di cambio 2010 pari a 1 Euro = 2,33 BRL Distribuzione Popolazione: - Area Urbana: 87% - Area Rurale: 13% Il 26,2% della Popolazione ha un’età inferiore ai 15 anni Tasso di Alfabetizzazione: 88,6% di cui: - Uomini: 88,4% - Donne: 88,8% Fonte: CIA The World Fact Book a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 3
  • 4. Brasile suddivisione amministrativa Il Brasile è composto da 26 stati federati, più un distretto federale nel quale si trova la capitale, che è uno stato autonomo. Da un punto di vista geografico il paese è diviso in 5 grandi regioni geografiche (região, pl. regiões), la suddivisione è stata adottata per fini statistici e non ha dunque rilevanza da un punto di vista amministrativo. Le città principali del Brasile sono San Paolo, Rio de Janeiro, Belo Horizonte, Brasília, Salvador, Fortaleza, Recife, Curitiba, Porto Alegre, Manaus, Belém e Goiânia. Alagoas Acre Bahia Amapá Ceará Amazonas Maranhão Pará Paraíba Rondônia Pernambuco Roraima Piauí Tocantins Rio Grande do Norte Sergipe Goiás Regione Nord Espírito Santo Mato Grosso Regione Nord-Est Regione Centro-Ovest Minas Gerais Mato Grosso do Sul Regione Sud-Est Regione Sud Rio de Janeiro Distrito Federal do Brasil* * Stato autonomo São Paulo Paraná Santa Catarina Fonte: Governo del Brasile Rio Grande do Sul a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 4
  • 5. Brasile indicatori macroeconomici Indicatori 2007 2008 2009 2010 2011* PIL a prezzi correnti (Miliardi di Euro) 1.005,6 1.125,3 1.117,7 1.576,7 1.754,8 PIL pro capite a prezzi correnti (Migliaia di Euro) 5,4 5,9 5,9 8,2 9,0 Tasso di crescita del PIL (variazione % a prezzi costanti) 6,1 5,2 -0,6 7,5 4,5 Indice Produzione Industriale (variazione %) 5,9 2,9 -7,3 10,5 4,2 Tasso d'Inflazione (variazione %) 3,6 5,7 4,9 5,0 6,3 Tasso di Disoccupazione (%) 9,3 7,9 8,1 6,7 6,7 Tasso di Cambio Euro (EUR) per Real (BRL) 2,66 2,67 2,77 2,33 n.d. Bilancia Commerciale Esportazioni totali (Miliardi di Euro) 117,2 134,6 109,7 152,3 164,2 Importazioni totali (Miliardi di Euro) 88,0 117,8 91,5 137,0 149,9 Saldo Commerciale totale (Miliardi di Euro) 29,2 16,8 18,2 15,3 14,3 * dato di previsione Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economi ANIE su dati IBGE, FMI, MIDC/SECEX a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 5
  • 6. Brasile PIL per settori economici Prodotto interno lordo composizione per settori economici Agricoltura 6% Industria Manifatturiera Servizi ed Estrattiva 68% 26% ….Industria Manifatturiera composizione per produzione settoriale Agroalimentare Altre Industrie 26% Manifatturiere 11% Mezzi di trasporto Tessile e abbigliamento 18% 4% Plastica e gomma 4% Meccanica 5% Metallurgia Chimica 12% Elettrotecnica ed 12% Elettronica 8% Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati IBGE a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 6
  • 7. Brasile volumi produttivi dell’industria Elettrotecnica ed Elettronica in Brasile I 180,0 Indice base Gennaio 2005 = 100, componente di ciclo trend 160,0 140,0 120,0 100,0 80,0 60,0 40,0 20,0 0,0 gen. - 2005 mag. - 2005 Industria Manifatturiera sett. - 2005 gen. - 2006 mag. - 2006 sett. - 2006 gen. - 2007 mag. - 2007 Industria Elettrotecnica sett. - 2007 gen. - 2008 mag. - 2008 sett. - 2008 gen. - 2009 Industria Elettronica mag. - 2009 sett. - 2009 gen. - 2010 mag. - 2010 sett. - 2010 gen. - 2011 mag. - 2011 Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati IBGE a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 7
  • 8. Brasile volumi produttivi dell’industria Elettrotecnica ed Elettronica in Brasile II variazioni annue, da dati corretti per giorni lavorativi 10,5% 2010 9,2% 3,6% -7,3% 2009 -19,8% -25,5% 2,9% 2008 3,7% -3,0% 5,9% 2007 13,6% -1,2% 2,9% 2006 8,3% -0,2% Industria Manifatturiera Industria Elettrotecnica Industria Elettronica Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati IBGE a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 8
  • 9. Brasile industria Elettrotecnica in Brasile Unità produttive Addetti Unità: 4.966 nel 2010, composizione per dimensione d’impresa Forza lavoro occupata, dati in migliaia 240 Grandi imprese 233 Medie imprese 3% 9% 214 Piccole imprese 88% 2008 2009 2010 Fatturato Esportazioni 28,0 Miliardi di Euro nel 2010, composizione per comparti Variazioni annue 2% Energia 3%3% 2010 40,9% 9% Apparecchi domestici e professionali Cavi 45% -35,2% 2009 13% Ascensori e scale mobili Componenti e sistemi per impianti 2008 8,7% Illuminazione 25% Trasporti ferroviari ed elettrificati Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati IBGE a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 9
  • 10. Brasile industria Elettronica in Brasile Unità produttive Addetti Unità: 4.282 nel 2010, composizione per dimensione d’impresa Forza lavoro occupata, dati in migliaia 176 Grandi imprese Medie imprese 3% 8% 171 170 Piccole imprese 89% 2008 2009 2010 Fatturato Esportazioni 24,3 Miliardi di Euro nel 2010, composizione per comparti Variazioni annue 6% 4% Informatica 2010 2,5% 8% 31% Elettronica di consumo Apparati e sistemi per comunicazioni -23,6% 2009 24% Automazione e misura 2008 9,5% Componenti elettronici 27% Sicurezza e automazione edifici Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati IBGE a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 10
  • 11. Brasile partner commerciali Aree di importazione del Brasile (Anno 2010) Aree di esportazione del Brasile (Anno 2010) Nr. Paese Partner Quota % Var. % 2010/2009 Nr. Paese Partner Quota % Var. % 2010/2009 1 USA 14,9 35,0 1 Cina 15,3 46,6 2 Cina 14,1 60,9 2 USA 9,6 23,8 3 Argentina 7,9 27,9 3 Argentina 9,2 44,9 4 Germania 6,9 27,2 4 Paesi Bassi 5,1 25,5 5 Corea del Sud 4,6 74,8 5 Germania 4,0 31,8 6 Giappone 3,8 30,1 6 Giappone 3,8 67,2 7 Nigeria 3,3 24,4 7 Regno Unito 2,3 24,4 8 ITALIA 2,7 32,0 8 Cile 2,1 60,3 9 Francia 2,6 32,7 9 ITALIA 2,1 40,4 10 India 2,3 93,6 10 Russia 2,1 44,7 11 Altri Paesi 36,8 44,6 11 Altri Paesi 44,5 24,4 Con oltre 150 Miliardi di Euro le esportazioni del Brasile nel 2010 hanno archiviato una crescita del 38,8%. Anche per l’anno in corso e in virtù delle indicazioni raccolte nel primo semestre 2011 l’export brasiliano dovrebbe confermarsi in un percorso di crescita. Trainanti i flussi in uscita delle materie prime (soia, caffè e metalli non ferrosi) e mezzi di trasporto. Principali mercati di sbocco Cina, USA e Argentina con una quota complessiva sul totale esportato nel 2010 superiore al 30%. Principali mercati europei di destinazione Paesi Bassi, Germania, Regno Unito e Italia (quota aggregata del 13,5%). Dopo il momentaneo arretramento del 2009, nel 2010 le importazioni brasiliane hanno registrato una forte ripresa a due cifre. USA, Cina e Argentina sono i principali Paesi fornitori della domanda brasiliana. L’import brasiliano si concentra nei settori della meccanica, chimica e naturalmente materie prime (petrolio e gas naturale). Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati IBGE a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 11
  • 12. Brasile interscambio commerciale dell’Italia con il Brasile Con un recupero rispetto ai livelli 2009, nel 2010 le esportazioni italiane verso il Brasile hanno quasi raggiunto i 4 Miliardi di Euro. Secondo le più recenti stime per l’anno in corso il trend dovrebbe confermarsi positivo con un rialzo a doppia cifra. L’export italiano si focalizza nei settori della meccanica strumentale, comparto che da solo rappresenta oltre circa il 36% del totale esportato, mezzi di trasporto, chimica e farmaceutica e metallurgia. Il settore dell’elettrotecnica ed elettronica, con una quota del 7,4%, risulta negli ultimi mesi in forte crescita. Se anche per il resto dell’anno si confermasse il buon andamento del primo semestre 2011, l’export di settore dovrebbe superare i 300 milioni di euro. Esportazioni italiane verso il Brasile per settori industriali (Anno 2010) Meccanica strumentale Altre Industrie 35,8% 12,7% Prodotti agroalimentari 2,5% Elettrotecnica ed Elettronica 7,4% Metallurgia 8,2% Chimica e farmaceutica Mezzi di trasporto 12,3% 21,1% In merito alle importazioni italiane dal Brasile, nel 2010 risultano in forte ascesa (1,9 Miliardi di Euro) a fronte del rallentamento registrato nel 2009. I principali prodotti brasiliani importati dall’Italia sono ascrivibili ai comparti del tessile–abbigliamento, della metallurgia, carta e legno. Il Saldo della bilancia commerciale si conferma nel 2010 positivo per il nostro Paese (2 Miliardi di Euro il disavanzo). Fonte: elaborazioni ANIE su dati ISTAT a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 12
  • 13. Brasile interscambio commerciale Italia-Brasile di Elettrotecnica ed Elettronica Esportazioni da Italia verso Brasile 350 Importazioni da Brasile verso Italia Dati in Milioni di Euro Saldo Commerciale 300 250 200 150 100 50 0 2006 2007 2008 2009 2010 Bilancia Commerciale (Dati in Milioni di Euro) TOTALE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA 2006 2007 2008 2009 2010 Esportazioni da Italia verso Brasile 232,7 272,3 293,1 241,2 283,4 Importazioni da Brasile verso Italia 53,0 52,6 51,3 55,9 55,2 Saldo Commerciale 179,6 219,7 241,8 185,4 228,2 Fonte: elaborazioni ANIE su dati Istat a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 13
  • 14. Brasile esportazioni di Elettrotecnica ed Elettronica italiane verso il Brasile COMPARTI ELETTROTECNICA mln Euro quota % Produzione, Distribuzione, Trasmissione Energia 71,1 25,1 Cavi 44,4 15,7 Apparecchi Domestici e Professionali 28,5 10,1 Totale esportazioni nel 2010 = 228,2 Milioni di Euro Trasporti Feroviari ed Elettrificati 9,3 3,3 distribuzione per macro comparti Illuminazione 8,4 2,9 Ascensori e Scale Mobili 5,4 1,9 Elettrotecnica Componenti e Sistemi per Impianti 3,7 1,2 60% Elettronica 40% COMPARTI ELETTRONICA mln Euro quota % Automazione e Misura 50,1 17,7 Apparati e Sistemi per Comunicazioni 33,2 11,7 Componenti Elettronici 20,1 7,1 Informatica 5,6 2,0 Elettronica di Consumo 3,1 1,1 Sicurezza ed Automazione Edifici 0,6 0,2 Fonte: elaborazioni ANIE su dati Istat a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 14
  • 15. Brasile opportunità Paese: Piani governativi di sviluppo Il Programa de Aceleração do Crescimento (PAC) è stato lanciato nel 2007 dal Presidente Lula e riguarda progetti di infrastrutture su tre assi: infrastruttura logistica, infrastruttura energetica e infrastruttura sociale e urbana. In tre anni, secondo fonti governative, è stato realizzato il 63,3% dei progetti previsti, includendo gli investimenti del settore privato. Il 40,3% delle opere pubbliche è stato concluso. Il settore con i progetti in stato di maggiore avanzamento risulta essere l’edilizia, con il 66,4% delle opere concluse. Nell’energia e nella logistica è stato concluso appena il 27,6% delle opere. Recentemente, il governo federale brasiliano ha lanciato il Programa de Aceleração do Crescimento 2 (PAC 2) che prevede due fasi per gli investimenti: la prima tra il 2011-14 e la seconda dopo il 2014, per un valore complessivo di 1.590 miliardi di Real (circa 680 miliardi di Euro). I progetti infrastrutturali saranno divisi in sei aree: • Energia, acqua e luce per tutti • Comunità cittadina (per l'aumento della copertura dei servizi nelle città) • Minha Casa Minha Vida (Casa mia, Vita mia) • Trasporti • Città Migliore Si prevede che verranno spesi 958,9 miliardi di Real (circa 410 miliardi di Euro) entro il 2014. La maggior parte degli investimenti sarà destinata ai progetti energetici, per un valore totale di 1.092 miliardi di Real (circa 470 miliardi di Euro). Seguono i progetti nell’edilizia, con 278,2 miliardi di Real (circa 120 miliardi di Euro) per il programma Minha Casa Minha Vida e trasporti (circa 70 miliardi di Euro). L’IIRSA (Iniziativa per l’infrastruttura regionale sudamericana) è un organismo intergovernativo voluto dal Brasile con l’obiettivo di elaborare una serie di progetti per grandi assi di comunicazione internodale fra i Paesi dell’America Latina. All’IIRSA è stata delegata la progettualità e la gestione di alcuni progetti di grande portata, con costi economici elevati e attenzione all’impatto ambientale per i collegamenti tra gli Stati. Nel portafoglio dei progetti IIRSA, i 12 governi del Sud America che ne fanno parte hanno trovato l’accordo consensuale per 514 progetti riguardanti infrastrutture di trasporto, energia e comunicazione, che rappresentano un investimento stimato alla fine del 2010 di circa 80 miliardi di dollari. Fonte: Governo del Brasile a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 15
  • 16. Brasile opportunità Paese: Trasporti Ferroviari ed Elettrificati La rete ferroviaria brasiliana conta 28.084 km di estensione di cui 1.121 km elettrificati. Con il 1992 si è dato avvio alla privatizzazione del settore con la liquidazione della società pubblica RFFSA (acronimo di Rede Ferroviária Federal, Sociedade Anônima). Attualmente il servizio ferroviario è gestito da Associação Nacional dos Transportadores Ferroviários (ANTF). Le ferrovie brasiliane risultano inadeguate; oltre al fatto che non hanno subito alcuna evoluzione dall'inizio degli anni Settanta, la rete ferroviaria continua a essere la metà di quelle di Cina e Canada, due paesi simili in termini di superficie. Ampi progetti di investimento sono previsti nel settore che riguardano innanzittutto la realizzazione della rete ad alta velocità. Nel 2010 il Presidente Lula ha lanciato la gara d’appalto internazionale per la costruzione della prima linea ferroviaria ad Alta velocità dell’America Latina che collegherà le due principali metropoli brasiliane Rio de Janeiro e San Paolo, e raggiungerà il centro industriale di Campinas. La linea ferroviaria, che si prevede operativa per il 2015 in tempo per le Olimpiadi, disporrà di nove stazioni, comprese quelle presso gli aeroporti internazionali delle due metropoli; raggiungerà i 350 km/h e avrà una lunghezza complessiva di 510 chilometri. Si prevede per la realizzazione del progetto un investimento di oltre 13 miliardi di dollari. La gara riguarda l’affidamento dei lavori di costruzione, la gestione e la manutenzione per un periodo di 40 anni. Lula ha inoltre firmato nel 2010 un progetto di legge che dà vita alla statale Empresa de transporte ferroviario de alta velocidad (Etav), con l’obiettivo di progettare l’Alta velocità in tutto il Paese. Il finanziamento governativo di tale importante progetto è limitato alla quota del 60%. Rimane prioritario per il governo brasiliano l’ammodernamento della grande ferrovia sulla direttrice nord–sud; in particolare, è prevista la realizzazione della nuova tratta che congiungerà Miracela, nello Stato del Tocantis, con Lucas do Rio Verde, nel Mato Grosso, per un percorso complessivo di 900 km. Il secondo tratto di nuova realizzazione, della lunghezza di 500 km, congiungerà invece la città di Estreito, nel Maranho, con Eliseu Martins, nel Piaui'. Il terzo e ultimo tratto, di circa 430 km, riguarda invece un'estensione dell'attuale rete che collega Agailandia, nel Tocantins, a Bele'm. L’investimento originariamente si aggirava ad oltre 5 miliardi di dollari. Sono previsti infine investimenti per il miglioramento e l’ampliamento del servizio di metropolitana nella città di San Paolo. Con 5 linee che si estendono per oltre 70 km, la metropolitana di San Paolo risulta da ultime indagini la più affollata a livello mondiale. Il servizio copre giornalmente la richiesta di 4 milioni di persone. Fonte: Ministero dei Trasporti, Governo del Brasile a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 16
  • 17. Brasile opportunità Paese: Energia elettrica Il Brasile è la più grande economia dell'America Latina e il decimo maggiore consumatore di energia elettrica nel mondo. La capacità di generazione in Brasile è dominata da impianti idroelettrici (24 con una produzione di 1.000 MW). L'Agenzia Nazionale per l'Energia Elettrica (ANEEL) ha commissionato studi di fattibilità per alcuni nuovi impianti idroelettrici di piccole e medie dimensioni, per una capacità complessiva di 31.000 MW. I più importanti progetti riguarderanno le aree di Jirau, Santo Antônio e Belo Monte. A partire dal 2007 è stato rilanciato il progetto governativo per il settore nucleare che ha previsto la ripresa della costruzione dell’impianto Angra 3. E’ attualmente in fase di selezione il sito per la costruzione di un quarto impianto nucleare da realizzare nel Paese. In merito agli impianti termoelettrici, attualmente la realizzazione di nuovi impianti è compromessa dalla mancanza di approvvigionamento sicuro di gas naturale. La domanda di elettricità è desinata a crescere in Brasile in media annua del 3,6% portando il consumo totale nei prossimi anni a 504 TWh (consumo medio pro capite 2.572 KWh). Il settore energetico in Brasile serve oltre 50 milioni di clienti, che corrispondono a circa il 97% delle famiglie residenti nel Paese. La qualità del servizio è condizionato da frequenti fenomeni di interruzione (in media all’anno la durata delle Mix energetico in Brasile interruzioni per abbonato è di 16,5 ore) e di perdite a distribuzione %, Anno 2009 (ultimo dato disponibile) livello di distribuzione di energia elettrica quantificabili a Nucleare 1,8 circa il 14%. Rinnovabili Il Ministero dell’Energia e delle Risorse Minerarie ha la 3,6 responsabilità di definire le politiche nazionali nel settore Termoelettrico elettrico, mentre l'Agenzia Nazionale per l'Energia 23,9 Elettrica (ANEEL) si occupa della regolamentazione del settore. Idroelettrico Idroelettrico Il Gestore del sistema elettrico nazionale (ONS) è un 70,7 70,7 ente no profit privato creato nel 1998 ed è responsabile per il coordinamento e controllo della produzione e trasmissione del sistema nazionale. Fonte: Ministero dell’Energia , Brasile a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 17
  • 18. Brasile opportunità Paese: Energia elettrica, fonti rinnovabili Nell'aprile 2002 il governo brasiliano ha approvato la legge 10.438 (conosciuta con il termine Proinfa). Proinfa è un programma governativo concepito per la promozione e incentivazione dello sviluppo delle energie rinnovabili in Brasile. In particolare: Fotovoltaico Se è vero da un lato che il comparto del fotovoltaico nel Paese muove ancora i primi passi, si assiste d’altra parte a un crescente interesse per questa fonte energetica come testimonia il lancio di un piano che vede insieme la società brasiliana Manserv e il gruppo spagnolo Assyce per la realizzazione di circa 600 MW di parchi fotovoltaici negli stati brasiliani nordorientali di Bahia, Paraíba, Rio Grande do Norte e Ceará attraverso la società comune Sistema de Energia Renovável (Ser). Tra i punti chiave del progetto ci sono l'esenzione delle tariffe per la distribuzione e la trasmissione dell’energia elettrica e l’inserimento del fotovoltaico nel Programa de Incentivo de las Fuentes de Energía Eléctrica (Proinfa), istituito nel 2002. Tra i benefici attesi, innanzitutto la “riduzione dei costi di produzione e di distribuzione” e “l'affidabilità” della tecnologia fotovoltaica, che consentirà di far fronte ai numerosi blackout causati in Brasile non tanto dalla mancanza di energia elettrica, quanto da problemi nella sua trasmissione verso il consumatore finale. Eolico Il governo sta attualmente promuovendo un piano di sviluppo per la realizzazione di 71 progetti in ambito eolico. Gli impianti eolici pianificati avranno una potenza di 1.805 MW e saranno realizzati negli stati di Rio Grande do Norte, Ceará, Bahia, Rio Grande do Sul e Sergipe. Il progetto finanziato è di circa 7 miliardi di dollari, in gran parte da investimenti privati. Bioelettricità e agroenergia L’elettricità prodotta nelle centrali saccarifere è per definizione un processo efficiente e sostenibile in termini ambientali, trattandosi di una produzione di energia a partire dalla biomassa residuale della produzione di etanolo e di zucchero. Le centrali del settore saccaro-energetico sono storicamente diffuse in Brasile grazie alla disponibilità delle materie prime e in virtù degli investimenti governativi avviati a partire dal 2004. Il potenziale di generazione nei prossimi anni sarà funzionale alla tecnologia impiegata e alla disponibilità della biomassa. Si prevede che nel 2020 il potenziale di generazione raggiungerà quota 14.379 MW. Fonte: Ministero dell’Energia , Brasile a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 18
  • 19. Brasile opportunità Paese: Energia elettrica, ristrutturazione rete elettrica Il Brasile punta al miglioramento dei servizi per la distribuzione dell’energia elettrica attraverso la riorganizzazione di sei utilitiy presenti nelle regioni del nord e del nord-est del paese. Per portare a termine l’obiettivo ha fatto richiesta di prestito alla World Bank ottenendo 495 milioni di dollari. Il progetto di ristrutturazione della rete, che coinvolgerà in primis la società pubblica brasiliana Eletrobras, lavorerà per la riduzione delle perdite di energia e per il miglioramento delle infrastrutture di distribuzione mediante l’acquisto di nuove attrezzature, di servizi che perfezionino la distribuzione, di contatori intelligenti per il monitoraggio dei consumi e per l’acquisizione delle informazioni necessarie alla gestione dell’erogazione del servizio, compresa la vendita energetica al dettaglio. Inoltre verrà presentato un centro di formazione e di ricerca per offrire la possibilità di frequentare corsi per la gestione della risorsa idrica e per la gestione ambientale. Gli interventi programmati andranno a beneficio di circa tre milioni di persone, divise in 118 comuni rurali. Previsioni di investimenti governativi nel settore dell’energia elettrica del Brasile distribuzione % per segmenti, Anni 2012 - 2015 Trasmissione 16,8 Distribuzione 25,8 Generazione 57,4 Fonte: Ministero dell’Energia , Brasile a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 19
  • 20. Brasile opportunità Paese: Energia elettrica utility del settore I UTILITY SETTORE GENERAZIONE ENERGIA ELETTRICA RAGIONE SOCIALE PRINCIPALI AZIONISTI SITO INTERNET Eletrobrás Federal Gvt. www.eletrobras.com CESP SP State Gvt. www.cesp.com.br Cemig MG State Gvt. www.cemig.com.br Copel PR State Gvt. www.copel.com Tractebel Energia GDF Suez www.tractebelenergia.com.br AES Tiete AES Corp. www.aestiete.com.br UTILITY SETTORE TRASMISSIONE ENERGIA ELETTRICA RAGIONE SOCIALE PRINCIPALI AZIONISTI AREA TERRITORIALE DI COMPETENZA SITO INTERNET CTEEP ISA (Colombia) São Paulo State www.cteep.com.br Terna Participacoes Terna (Italy) Goias, Bahia, Brazilian, Maranhao AZIENDE CHE SI OCCUPANO ANCHE DI TRASMISSIONE ENERGIA ELETTRICA Cemig State of MG Minas Gerais www.cemig.com.br Copel State of Parana Parana www.copel.com Electrosul www.eletrosul.gov.br Furans www.furnas.com.br Eletrobrás Brasile - territorio Electronorte www.eln.gov.br Chesf www.chesf.gov.br Fonte: Ministero dell’Energia , Brasile a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 20
  • 21. Brasile opportunità Paese: Energia elettrica utility del settore II UTILITY SETTORE DISTRIBUZIONE ENERGIA ELETTRICA RAGIONE SOCIALE PRINCIPALI AZIONISTI AREA TERRITORIALE DI COMPETENZA SITO INTERNET Cemig MG State Govt Minas Gerais www.cemig.com.br Eletropaulo AES Corp. São Paulo City www.eletropaulo.com.br CPFL VBC Group São Paulo State - São Paulo City www.cpfl.com.br Copel PR State Govt. Parana www.copel.com Energias do Brasil EDP São Paulo, Rio Grande do Sul www.energiasdobrasil.com.br Celesc SC State Gvt Santa Catarina www.celesc.com.br Light Servicos de Electricidade EDF Río de Janeiro City www.lightrio.com.br Equatorial (Cemar) GP Investimentos/Pactual Maranhao www.equatorialenergia.com.br Ampla (Cerj) Enersis Rio de Janeiro www.ampla.com Fonte: Ministero dell’Energia , Brasile a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 21
  • 22. Brasile opportunità Paese: Comunicazioni Il sistema di telecomunicazioni brasiliano è profondamente cambiato negli ultimi anni. Nel 1997 sono state approvate diverse leggi in materia di privatizzazioni e di liberalizzazioni e nel 1998 è stata costituita l’autorità di regolamentazione del settore (Anatel). Da quel momento varie imprese straniere hanno partecipato al processo di liberalizzazione, in particolare Mci, Telefonica, Telecom Italia, Portugal Telecom e Telesystem. Il mercato delle telecomunicazioni in Brasile risulta in forte crescita, soprattutto nei comparti della telefonia mobile, con l’accelerazione della sostituzione Fisso-Mobile, e in virtù della diffusione della banda larga. Il mobile broadband rappresenta sempre più un’alternativa particolarmente competitiva al fixed broadband, in relazione sia alle caratteristiche delle reti fisse che alle peculiarità geografiche del Paese. Secondo le stime più aggiornate, in Brasile sono attualmente in funzione più di 68 milioni e mezzo di cellulari che, assieme ai 40 milioni di telefoni fissi, collocano il Paese al quinto posto su scala mondiale per teledensità dopo Cina, Stati Uniti, Giappone e Germania. Ulteriori piani governativi di diffusione della telefonia mobile sono stati programmati nell’agenda governativa nel corso degli ultimi anni. In primis sono stati previsti incentivi per l’acquisto di telefoni cellulari a favore delle fasce più deboli della popolazione (si stima 11 milioni di abitanti beneficeranno di tali agevolazioni). Inoltre sono previsti ulteriori investimenti pubblici per la Mercato della telefonia mobile diffusione della banda larga e per il miglioramento della rete Infrastrutturale, che coinvolgerà i più importanti centri urbani (45 miliardi di Euro nel 2010) sede degli avvenimenti sportivi di rilevanza internazionale in distribuzione % per i principali operatori telefonici programma nei prossimi anni. Altri operatori 19,4 Da segnalare che recentemente (luglio 2011) Telecom Italia Vivo 29,5 ha rafforzato la sua presenza in Brasile attraverso l’acquisizione per 700 milioni di euro di Aes Atimus, Tim Brasil operatore di telecomunicazioni con una rete di 5.500 25,6 Claro 25,6 chilometri di fibra ottica che copre gli Stati di San Paolo e Rio de Janeiro. Fonte: Anatel, Governo del Brasile a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 22
  • 23. Brasile investimenti diretti esteri (IDE) Andamento degli IDE (2000 – 2011*) IDE dato aggregato IDE implementati per singolo anno (scala dx) Paesi di provenienza degli Investimenti 450 60 distribuzione %, Anno 2009 (ultimo dato disponibile) Milioni di US$ Milioni di US$ 400 50 350 Paesi 300 40 Bassi 18,8 Altri Paesi 33,4 250 USA 16,0 30 200 Spagna 11,2 150 20 Giappone 5,5 100 Francia 7,0 Germania 8,1 10 50 0 0 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011* * Gennaio - Giugno Il Brasile è il più importante mercato dell’America Latina in termini di destinazione degli investimenti diretti esteri. Sulla base dei primi dati del semestre 2011, gli investimenti per l’anno in corso dovrebbero confermarsi in segno positivo e superare la soglia dei 40 miliardi di dollari. Fatta eccezione per i Paesi Bassi (piazza finanziaria internazionale), i principali Paesi investitori sono USA, Spagna, Germania e Francia. Dal 2000 ad oggi gli investimenti diretti esteri italiani implementati in Brasile ammontano complessivamente a oltre 3 miliardi di dollari. Al 2011 sono state censite 370 filiali e uffici di rappresentanza italiani in loco, di cui 50 grandi imprese produttive, 6 imprese di costruzione, 4 istituti di credito e oltre 300 PMI. Fonte: elaborazioni ANIE su dati Unctad, Banco Central di Brasil a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 23
  • 24. Brasile disciplina generale degli investimenti diretti esteri La disciplina normativa degli investimenti stranieri in Brasile è basata sulla legge 4.131 del 1962 (conosciuta come Lei de Capitais Estrangeiros), modificata dalla legge 4.390 dell’agosto 1964; tali leggi sono state regolate attraverso il decreto 55.762 del 17 febbraio 1965 e successive modifiche. Ulteriori regole sono emanate dalle autorità monetarie brasiliane. In conformità a tali norme sono compresi nel concetto di capitale straniero: “i beni, le macchine e gli impianti introdotti in Brasile senza una spesa valutaria iniziale, destinati alla produzione di beni o servizi, nonché le risorse finanziarie o monetarie introdotte nel Paese e destinate ad attività economiche, a condizione che, in entrambe le ipotesi, appartengano a persone fisiche o giuridiche residenti, domiciliate o con sede all’estero”. La Costituzione Federale, in vigore dal 5 ottobre 1988, conteneva delle restrizioni in materia di investimenti stranieri in settori quali ricerca e lavorazione dei giacimenti di petrolio, nucleare, TLC e servizi e installazioni di energia elettrica ed utilizzo a fini energetici delle risorse idriche. A partire dal 1995, a seguito di alcune revisioni costituzionali, sono state ampliate le possibilità d’intervento degli investitori stranieri nelle materie sopra indicate, essendo stata eliminata la differenziazione delle imprese costituite in Brasile sulla base dell’origine, nazionale o straniera, del capitale. In virtù di tali novelle costituzionali è stata, inoltre, consentita la partecipazione straniera allo sfruttamento delle risorse minerarie ed idriche. È stato inoltre eliminato il monopolio pubblico nei settori delle telecomunicazioni. È importante evidenziare che in data 11 gennaio 2003, è entrato in vigore in Brasile il Nuovo Codice Civile (NCC), approvato dalla Legge 10.406 del 10 gennaio 2002. Tale intervento legislativo ha unificato le normative che erano regolate in precedenza dal Codice Civile e dal Codice Commerciale, adottando un sistema unico per il Diritto Privato (alla stregua del Codice Civile Italiano del 1942). Fonte: Agenzia per la Promozione degli Investimenti esteri, Brasile a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 24
  • 25. Brasile procedure per la costituzione di società Le società estere possono operare in Brasile sia in via diretta, per mezzo di succursali o filiali, sia in via indiretta, per mezzo di affiliate o tramite joint-ventures, costituite secondo una delle diverse forme previste dall’ordinamento giuridico. Succursale di società estera Tale forma societaria è disciplinata dall’art. 64 e PRINCIPALI FORME DI ORGANIZZAZIONE seguenti del Decreto-Legge n. 2.627 del 26.09.40. DI UN’IMPRESA Le prescrizioni del NCC confermano la necessità di un’autorizzazione da parte del potere esecutivo, per Succursale di società estera il funzionamento di società estere in territorio Società a Responsabilità Limitata (Sociedade Limitada - Ltda.) nazionale. La società estera che desideri ottenere tale Società per Azioni (Sociedade Anônima - S.A.) autorizzazione per poter operare in Brasile dovrà presentare domanda al Departamento Nacional de Società a Responsabilità Limitata Registro do Comércio (DNRC), corredata da una specifica documentazione. Il modello di società in questione costituisce la forma preferita Il legale rappresentante della società deve essere dagli investitori per la semplicità di struttura, organizzazione e obbligatoriamente residente nel Paese. funzionamento, che comporta minori oneri e spese rispetto alla Sociedade Anônima (società per azioni). Società per Azioni La responsabilità dei soci è limitata alle quote di loro titolarità, La S.A. brasiliana è assimilabile alla Corporation ma sussisterà una responsabilità solidale per il versamento americana ed alla società per azioni italiana. integrale del capitale sociale. Tale tipo di società è la forma più idonea per medie e I soci stranieri non potranno esercitare l’amministrazione della grandi imprese. società, ma dovranno nominare a tal fine un amministratore, I soci o azionisti devono essere come minimo due residente in Brasile. La società è costituita da due o più persone persone fisiche o giuridiche. La loro responsabilità fisiche o giuridiche, rappresentate eventualmente da procuratori, sarà limitata al prezzo d’emissione delle azioni mediante un contratto che dovrà contenere la sottoscrizione di sottoscritte o acquisite. un avvocato, senza l’esigenza, in generale, di un capitale Le società quotate in borsa sono sottoposte alla minimo, né di versamenti anticipati, dovendosi indicare il termine regolamentazione della CVM – Comissão de Valores per il versamento dei conferimenti, i quali potranno essere Mobiliários. In occasione della sottoscrizione del espressi in denaro, in beni o in diritti. capitale, gli azionisti devono versare in denaro il Nell‘ipotesi di conferimenti in natura da parte dell’investitore 10% (dieci percento) del valore delle azioni straniero, è importante che i beni siano regolarmente importati. sottoscritte presso un istituto bancario. Fonte: Governo del Brasile a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 25
  • 26. Brasile mercato del lavoro IMPOSTA PREVIDENZA SOCIALE Stipendio in Real contributo lavoratore contributo datore Occupazione per Settori < 840,55 7,65% 20,00% da 840,56 a 1.050,0 8,65% 20,00% Agricoltura da 1.050,1 a 1.400,91 9,00% 20,00% 20% da 1.400,92 a 2.801,82 11,00% 20,00% > 2.801,82 11,00% 20,00% SALARI (VALORI MEDI MENSILI IN EURO) Categorie da a Servizi Industria 66% 14% Operaio 200 1.200 Impiegato 700 1.500 Dirigente 2.100 5.200 Non è necessario un contratto scritto per l’assunzione di un dipendente, poiché la contrattazione verbale è assolutamente valida, essendo obbligatorio che vengano effettuate le dovute annotazioni nel libretto di lavoro e comunicato alla Previdenza Sociale. Il libretto, infatti, è obbligatorio per qualsiasi lavoratore dipendente brasiliano e straniero, compresi i dipendenti rurali. Come regola generale, il dipendente è assunto per un periodo indeterminato, essendo necessario stabilire per scritto il periodo di prova (60/90 giorni a secondo del sindacato); i contratti a tempo determinato costituiscono un’eccezione alla regola e ricorrono nei casi in cui la natura del lavoro lo richieda. La giornata di lavoro nelle imprese private è fissata in 8 ore e la settimana prevede un massimo di 44 ore di lavoro. Normalmente, gli operai possono effettuare un massimo di 2 ore di straordinario al giorno, che devono essere pagate con una maggiorazione del 50% rispetto al valore pagato per le ore ordinarie lavorate. Nel caso il datore di lavoro voglia rescindere il contratto senza giusta causa, deve concedere un preavviso al dipendente di almeno 30 giorni, se il pagamento del salario è mensile o di 8 giorni se il pagamento è settimanale. Il datore di lavoro è obbligato a stipulare un’assicurazione contro gli incidenti sul lavoro per i propri dipendenti presso l’Istituto Nazionale della Sicurezza Sociale (INSS), nella misura del 2% sul totale della busta paga. Il premio di tale assicurazione è fissato dal Ministero Brasiliano del Lavoro e della Sicurezza Sociale. Fonte: elaborazioni ANIE su dati del Ministero del lavoro del Brasile a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 26
  • 27. Brasile sistema bancario L’attuale struttura del sistema bancario brasiliano è regolata dalla legge n. 4.595 del 31/12/64, che considera istituti finanziari tutti quegli enti, pubblici e privati, che svolgano come attività principale o secondaria la valutazione, intermediazione o sottoscrizione di risorse finanziarie proprie o di terzi, in valuta brasiliana o estera, così come la custodia di terzi. Secondo la suddetta legge, il sistema bancario brasiliano è articolato in: Consiglio Monetario Nazionale (CMN): regola le politiche monetarie e di credito mirate allo sviluppo economico e sociale del Paese Banca Centrale (BC): ha la funzione di far attuare e rispettare le disposizioni stabilite dal CMN. Autorizza, in via esclusiva, la costituzione, le attività e le cessazioni nel paese delle istituzioni finanziarie Banca Nazionale per lo Sviluppo Economico e Sociale (BNDES): è stata creata con la finalità di implementare le politiche di investimento del Governo Federale Altre istituzioni finanziarie pubbliche e private: banche commerciali, banche di investimento, società di credito, finanziamento ed investimento Fonte: Governo del Brasile, ICE San Paolo a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 27
  • 28. Brasile tutela dei diritti di proprietà intellettuale Il processo di ammodernamento della legislazione brasiliana in materia di Proprietà Intellettuale, avviato ormai da diversi anni, sta cominciando a dare i suoi frutti. Sulla spinta all’adeguamento della propria legislazione in base agli standard internazionali, il Brasile ha promulgato tre leggi relative alla protezione della proprietà intellettuale: 1) Legge sulla Proprietà Intellettuale, L. 9.279/96 del 14 maggio 1996 2) Legge sul Diritto d’Autore, L.9.610 del 19 febbraio 1998 3) Legge sulla Tutela del Software, L. 9.609 del 19 febbraio 1998 Il principale ente di riferimento della proprietà intellettuale, per quanto attiene alla registrazione di marchi e brevetti, in Brasile è l’INPI (Istituto Nazionale della Proprietà Intellettuale, con sede a Rio de Janeiro). Brevetti Il Codice della Proprietà Industriale (CPI) assicura all’autore di un’invenzione, modello o disegno industriale il diritto di ottenere un brevetto, che gli garantisca la proprietà e l’uso esclusivo. Secondo quanto stabilito dalla legge, il CPI assicura all’autore di qualsiasi nazionalità, il diritto di brevettare la propria invenzione, purché alla data della richiesta del deposito abbia i caratteri di novità, attività inventiva ed applicazione industriale. La durata del brevetto è di 20 anni a partire dalla data del deposito (15 anni nel caso di modelli e 50 anni nel caso di software). I tempi per l’approvazione definitiva variano in media dai 4 ai 6 anni. La legge sulla proprietà industriale obbliga ciascun titolare di brevetto a registrare il contratto di licenza presso l’INPI – Istituto per la Tutela della Proprietà Industriale. Marchi Il deposito di un marchio in Brasile ha validità di 10 anni dalla registrazione, ma può decadere prima della scadenza per mancato uso o perché il titolare ha interrotto l’uso per un periodo superiore a 5 anni successivi. Possono essere depositati anche i marchi esteri, di proprietà di qualsiasi persona fisica o giuridica, senza l’obbligo della nazionalità, domicilio o residenza brasiliani. Tuttavia, le persone non residenti in Brasile potranno presentare la richiesta di deposito solo attraverso un rappresentante (normalmente un ufficio legale specializzato) residente e domiciliato in Brasile, con poteri per ricevere citazioni. Ai fini fiscali, le royalty pagate per la licenza di un marchio possono essere detratte dai costi aziendali fino all’1% del fatturato netto. Fonte: Governo del Brasile, ICE San Paolo a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 28
  • 29. Brasile imposta sul reddito delle persone giuridiche L’imposta sul reddito delle persone giuridiche incide per il 15% sugli utili; esiste inoltre un’addizionale del 10% sugli utili mensili oltre i 20.000 Real. Per il calcolo dei profitti soggetti ad imposizioni tributarie possono essere utilizzati i seguenti metodi: Presunto – possono godere dei vantaggi di questo metodo semplificato di calcolo, le imprese con ricavi lordi annui uguali o inferiori a 48 milioni di Real (sono escluse alcuni tipi di società, soprattutto banche ed affini). Gli utili imponibili sono stimati trimestralmente in quota percentuale sul fatturato lordo, variabile dall’1,6% al 32%, secondo il tipo di attività svolta dall’azienda (per l’industria manifatturiera l’aliquota prevista è dell’8%) Reale – accertamento trimestrale sulla base del bilancio patrimoniale, rispettando le regole previste nella legislazione fiscale (utile reale). Tale modalità di calcolo è utilizzata sia dalle aziende che non possono usufruire del metodo precedente, sia da quelle che, pur potendo usufruire del calcolo stimato degli utili imponibili, trovano più vantaggioso il calcolo reale. Gli utili imponibili sono determinati a seguito della detrazione dei costi e delle spese, tra cui anche formazione del personale, buoni pasto, incentivi alla cultura e all’educazione, altre spese sociali. Stimato – trattasi di un sistema sostanzialmente misto, che prevede il pagamento durante l’ esercizio sulla base del calcolo sulle percentuali di fatturato sopra indicate (metodo presunto), ma con successivo conguaglio annuale sulla base del sistema dell’utile reale. Arbitrato – ipotesi eccezionali in cui vi è l’impossibilità materiale di provare i profitti. Il pagamento dell’imposta sul reddito deve essere realizzato entro l’ultimo giorno utile del mese successivo al trimestre di accertamento, oppure può essere ripartita in 3 rate mensili (maggiorate di interessi). Non esiste alcuna differenza, ai fini fiscali, tra imprese estere stabilite in Brasile e imprese nazionali, anche perché si reputa soggetta alla normativa brasiliana qualunque impresa che abbia sede in Brasile. Sono inoltre soggetti ad una ritenuta del 15% a titolo di Imposta sul Reddito i pagamenti effettuati all’estero relativi a contratti per lo sfruttamento di brevetti, per la licenza sull’uso di marchi, per la prestazione di assistenza tecnica ed il trasferimento di tecnologia. Fonte: Governo del Brasile a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 29
  • 30. Brasile tassazione delle persone fisiche In Brasile, l’imposizione fiscale sulla persona fisica è basata sulla tassazione dei redditi, le cui aliquote sono state recentemente modificate dalla Misura Provvisoria n. 451/2008 del 15 dicembre 2008. L’imponibile non ricade su tutte le voci facenti parte della retribuzione. Per quanto attiene ai carichi di famiglia, in Brasile la legislazione presenta delle differenze rispetto a quella italiana: - sono deducibili, in primo luogo, le spese sostenute per la propria educazione e per quella delle persone a carico così come risulta dalla dichiarazione dei redditi annuale - sono deducibili le spese mediche del soggetto dichiarante e delle persone a carico, afferenti medicina generale, odontoiatria, psicologia, fisioterapia, esami da laboratorio, servizi radiologici - sono altresì deducibili i pagamenti, sia del contribuente che dei soggetti a suo carico, a favore di istituti di previdenza privata brasiliani per l’ottenimento di assistenza complementare alla Previdenza Sociale IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE Base imponibile in Real Aliquota (%) Somma deducibile dall’imposta di rendita (Real) < 1.499,15 - - da 1.499,16 a 2.246,75 7,50% 112,43 da 2.246,76 a 2.995,70 15,00% 280,94 da 2.995,71 a 3.743,19 22,50% 505,62 > 3.743,20 27,50% 692,78 Fonte: Governo del Brasile a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 30
  • 31. Brasile accesso al mercato Dagli anni 80 il Brasile ha compiuto notevoli progressi sul piano della liberalizzazione commerciale, anche se il livello delle tariffe per alcuni prodotti resta elevato e permangono alcune barriere non tariffarie. Tutti gli importatori sono obbligati alla registrazione presso il Segretariato al commercio estero della Banca Centrale (Secex) e le importazioni sono ripartite in tre categorie principali: 1) importazioni che non richiedono alcuna documentazione di accompagnamento, fra cui i campioni privi di valore commerciale e certi materiali educativi 2) importazioni che richiedono un certificato, rilasciato dal Secex 3) importazioni vietate, prodotti chimici per uso agricolo, alcuni farmaci per i quali non è stata concessa la licenza per motivi di sicurezza, igiene o politica industriale Le licenze rilasciate sono di due tipi: - licenza automatica, rilasciata al momento dell'ingresso dei beni nel paese, che copre la maggioranza dei prodotti importati - licenza non automatica, generalmente rilasciata entro due giorni dalla richiesta, che riguarda i prodotti soggetti a quote di importazione, riduzione tariffaria, affitto o sostituzione, i campioni, i beni oggetto di donazione, i prodotti medici e farmaceutici, poiché soggetti a controlli speciali del Secex o ad obbligo di approvazione da parte di altri enti statali. Fonte: Governo del Brasile a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 31
  • 32. Brasile fiscalità doganale Le tre principali imposte che gravano sull'importazione dei prodotti sono il dazio, l'IPI (Imposta sui Prodotti Industrializzati) e l'ICMS (Imposta sulla Circolazione delle Merci e dei Servizi). La prima si applica esclusivamente ai prodotti importati, mentre le altre due anche sulla produzione nazionale. Il dazio e l'IPI variano da prodotto a prodotto ed i criteri per la determinazione delle aliquote tengono conto della disponibilità e del fabbisogno di un determinato prodotto da parte del paese e dell'esistenza o meno di prodotti locali succedanei. Le aliquote del dazio variano tra lo 0% ed il 31%, mentre quelle dell'IPI tra lo 0% ed il 15% del valore CIF delle merci. L'ICMS è un'imposta statale territoriale, che varia da uno stato all'altro della Federazione Brasiliana con aliquote tra il 7% ed il 18% in conformità con la legislazione interna dello Stato dove transita la merce. L'importazione di merci di valore inferiore a 50 dollari US non è soggetta ad alcun tipo di tassazione. Le altre spese che gravano sullo sdoganamento delle merci importate sono: - AFRMM, imposta a favore della Marina Mercantile Brasiliana, pari al 25% del valore del nolo marittimo - spese portuarie di handling e magazzinaggio, calcolate sul peso, sul volume, sul valore della merce e sul tempo di magazzinaggio - spese aeroportuali di handling e di magazzinaggio e ATA imposta riscossa in favore degli aeroporti La documentazione da presentare per lo sdoganamento delle merci è costituita da: - fattura commerciale, da redarre in 5 copie in lingua portoghese o inglese - fattura consolare, per il pagamento dei servizi realizzati in Brasile da aziende estere, da presentare all'Istituto Nazionale della Proprietà Industriale - documenti di trasporto (polizza di carico o lettera di vettura in 5 copie) Fonte: Governo del Brasile a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 32
  • 33. Brasile Rischio Paese (fonte SACE) RISCHIO POLITICO L’insediamento di Dilma Rousseff alla carica di Presidente del Brasile all’inizio del 2011 suscita interrogativi su quanto le sue politiche si discosteranno da quelle del suo predecessore (Lula). Il primo nodo da sciogliere è quello dell’apprezzamento continuo del real, senza il quale non sarà possibile mantenere il percorso di crescita dell’economia brasiliana. RISCHIO ECONOMICO Il 2010 è stato l’anno della ripresa economica, dopo il rallentamento registrato nel 2009 a causa della crisi internazionale che ha frenato la domanda interna. Per l’anno in corso si prevede una tenuta della crescita grazie anche alle politiche di sostegno ai consumi privati (incentivi per l’acquisto di elettrodomestici e auto) e agli investimenti infrastrutturali. RISCHIO BANCARIO E OPERATIVO Il sistema bancario ha beneficiato delle condizioni favorevoli del mercato finanziario globale. Tuttavia la politica di accesso al mercato del credito del Paese rimane ancora tra le più restrittive dell’America Latina. Condizioni di assicurabilità SACE: 7 categoria OCSE: 3/7- rischio medio-basso Rischio sovrano: senza condizioni 3 Rischio bancario: senza condizioni Rischio privato: senza condizioni Ultimo aggiornamento SACE: 23 luglio 2010 0 Brasile a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 33
  • 34. Brasile indirizzi utili UFFICI ITALIANI IN BRASILE MINISTERI ENTI – GOVERNO BRASILE ENTI PUBBLICI e SOCIETA’ BRASILIANE AMBASCIATA ITALIANA IN BRASILE MINISTERO DELLO SVILUPPO, INDUSTRIA E Associação Nacional dos Transportadores S.E.S. – Avenida das Naçoes, COMMERCIO ESTERO Ferroviários (ANTF) Quadra 807 – Lote 30 Esplanada dos Ministérios, Bloco J Setor de Autarquia Sul 70420 - 900 Brasilia 70053 – 900 Brasilia Quadra 01 - Bloco J Tel: +55 61 3442 9900 Tel: +55 61 2027 7000 70070 - 010 Brasilia Fax: +55 61 3443 1231 Tel: +55 61 3226 5434 E-Mail: ambasciata.brasilia@esteri.it MINISTERO DELL’ENERGIA Esplanada dos Ministérios, Bloco U Operador Nacional de Sistema Eléctrico (ONS) CONSOLATO GENERALE DI SAN PAOLO 70065 - 900 Brasilia Web Site: www.ons.org.br Avenida Paulista, 1963 Tel: +55 61 3319 5555 01311 – 300 São Paulo Electrobras Tel: +55 11 3549 5699 MINISTERO DEI TRASPORTI Avenida Presidente Vargas, 409/13º andar Fax: +55 11 3253 8801 Esplanada dos Ministérios, Bloco R 20071 – 003 Rio de Janeiro 70044 - 900 Brasilia Tel: +55 21 2514 5151 Tel: +55 61 2029 8035 ICE – UFFICIO SAN PAOLO Avenida Paulista, 1971 Anatel (Agéncia Nacional de Telecomunicações) MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI 01311 – 300 São Paulo SAUS Quadra 6 Blocos C, E, F e H Esplanada dos Ministérios, Bloco R Tel: +55 11 2148 7250 70070 - 940 Brasilia 70044 – 900 Brasilia Fax: +55 11 2148 7251 Tel: +55 61 2312 2000 Tel: +55 61 3311 6000 E-Mail: sanpaolo@ice.it Fax.: +55 61 2312 2002 a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 34
  • 35. Brasile contatti ANIE Devis Friso Trade Analyst Senior Servizio Centrale Studi Economici CONFINDUSTRIA FEDERAZIONE ANIE Via V. Lancetti, 43 20158 Milano tel. 02-3264.397 fax 02-3264.212 email: internazionale@anie.it © Copyright 2011 – ANIE Federazione – Tutti i diritti riservati a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 35