SdS - Scuola dello Sport, n° 120
ANNO EDIZIONE: 2019
GENERE: Rivista
CATEGORIE: Rivista SdS - Scuola dello Sport
PAGINE: 72
Gennaio/Marzo 2019
Lo sport si racconta. Olimpiade 1900 Parigi. Saint Louis, ancora una kermesse
Gianni Bondini
Federazioni. Comitato Italiano Paralimpico, viaggio al centro del pianeta Cip
Gianni Bondini, Simone Corbetta
Imparare dagli errori. Apprendimento motorio, errori e correzioni. (Parte seconda)
Giorgio Visintin
Fisiologia dello sport. Ottimizzare il recupero a seguito di lesioni nello sport di vertice. Simulazione mentale del gesto sportivo
Claire Calmel
Biologia dello sport. Dormire per migliorare le prestazioni
Mathias Kleine-Möllhoff
Scienza dello sport. Le sensazioni durante lo sforzo: un processo complesso
Frédéric Grappe
Scienza dello sport. Lo sviluppo della forza. Note di Biologia
Renato Manno
Management dello sport. La valorizzazione del calcio femminile in Italia
Alessandro Colli
Sport giovanile scolastico. Promozione dell’educazione fisica nella scuola primaria. I Quaderni di Sport di Classe (parte prima)
Paolo Seclì, Teresa Zompetti
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hiamale se vuoi... soddisfazioni. Da disabili a paralimpici e ora
indipendenti nel Comitato Italiano Paralimpico (CIP). Ma a voler essere
precisi qualcosa da cambiare ancora c’è. Chiamali se vuoi... atleti e basta.
Nelle loro specifiche attività, come basket in carrozzina, sitting volley e pure
goalball. E quel “para” serve solo a dividere. L’inclusione è, invece,
l’obiettivo del movimento di questi giovani “particolari” e non “diversi”.
Chi li guida è comunque un esempio. Luca Pancalli, ex giovanissimo
pentatleta, fermato a 17 anni da un grave infortunio in gara a Vienna.
Ma solo il tempo di riflettere e fare il Presidente e l’avvocato.
Dirigente dai modi gentili e dalla tenacia a prova di tutto. Persino nel superare
quel ruolo inventato da una società che ha visto i nostri come
“figli di un Dio minore”. E invece no. Come vi raccontiamo, numeri,
medaglie e traguardi raggiunti nel pianeta CIP. Chiamali se vuoi... campioni
della volontà. Questo nostro atterraggio sul pianeta CIP comincia nel conoscere
attività, desideri ed obiettivi di una realtà sportiva in espansione.
Una storia cominciata in sordina, e che adesso assicura anche programmi
di buon ascolto sportivo. Qualche risultato? A novembre scorso, nella cornice
della stazione di Roma-Tiburtina, è andato in scena il primo festival della cultura
paralimpica, dove ogni giorno si sono svolte attività, dibattiti, mostre e rassegne
fotografiche allo scopo di far conoscere la famiglia paralimpica.
Tra gli ospiti non sono mancate grandi personalità ed alte cariche dello Stato,
con in testa il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che dimostra
grande sensibilità e affetto verso questi atleti e questo mondo di coraggio.
E, appunto, chiamali se vuoi... campioni.
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VIAGGIOALCENTRO
DELPIANETACIP
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Imparare dagli errori
a seconda parte dell’articolo illustra gli stretti collegamenti tra apprendimento, disapprendimento e riapprendimento
da un punto di vista neurofisiologico e didattico; affronta concretamente il problema, complesso, della formazione
degli errori e del loro superamento e mette in luce le difficoltà incontrate dagli allenatori nel correggere quelli consolidati
attraverso una lunga pratica. Viene quindi proposta una classificazione degli errori a seconda dell’importanza, della frequenza
e delle cause determinanti, vengono suggerite le strategie generali per arrivare alla loro correzione o, quanto meno, per ridurre
gli effetti negativi sulla prestazione sportiva (compensazione). L’autore prosegue con una disanima del feedback, indicando
come i feedback estrinseci (i suggerimenti dell’allenatore) debbano integrarsi ed interagire con i feedback intrinseci
(le informazioni motorie percepite direttamente dall’atleta) e come, con la pratica, il rapporto si modifichi.
Vengono quindi suggeriti modi e tempi concreti per la correzione e forniti alcuni consigli essenziali, ponendo in risalto
l’importanza della componente emotiva sull’efficacia del processo di apprendimento e perfezionamento tecnico.
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Giorgio Visintin Scuola dello Sport, Coni
Apprendimento motorio, errori e correzioni (parte seconda)
3. Ottimizzare il recupero a seguito di lesioni
nello sport di vertice
na lesione e la carriera sportiva è appesa a un filo. La salute mentale ne risente. La ripresa è incerta.
Un sistema recente, basato sulle ultime scoperte in neurologia e nelle neuroscienze, per cui le tecniche di simulazione
motoria possono fare dei miracoli a condizione di essere adattati ad ogni atleta. Dire, immaginare o osservare un gesto sportivo
ottimizza il recupero, infonde fiducia, equivale addirittura ad allenarsi.
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Claire Calmel Laboratorio sportivo, competenze e prestazioni, Unità di ricerca, INSEP
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Simulazione mentale del gesto sportivo
“…identificare i fattori da prendere
in considerazione in fase
di elaborazione di un programma
di supporto personalizzato...”
FOTOARCHIVIOFIDAL/COLOMBO
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Dormire per migliorare le prestazioni
o sport agonistico moderno è caratterizzato da processi di ottimizzazione integrati. In questo contesto in un primo test
si è cercato di analizzare in quale misura i calciatori di élite possano sfruttare maggiormente le potenzialità offerte
da un buon sonno. Il fulcro dello studio era costituito dalla ricerca e dalle possibilità di implementazione di soluzioni efficaci
e nel contempo praticabili per migliorare la qualità del sonno dei giocatori e per ottimizzare il loro comportamento in relazione
al sonno nell’ottica delle partite da svolgere.
In seguito ad un’analisi della qualità del sonno di 46 giocatori del Centro giovanile della squadra Eintracht Braunschweig,
si è cercato di analizzare con un programma di 14 giorni quanto la neurostimolazione uditiva, accompagnata da misure per
favorire l’igiene del sonno, possa portare ad un miglioramento della qualità del sonno. L’analisi dei diari del sonno tenuti
dai giocatori che avevano mostrato dati più insoliti rispetto ai loro compagni ha reso evidente per alcuni di essi un notevole
potenziale di ottimizzazione nell’ambito dell’igiene del sonno. Inoltre è stato possibile constatare dei miglioramenti qualitativi
tendenziali del sonno notturno attraverso la tecnologia “inPulser”.
Inoltre alcuni test effettuati sui componenti di due squadre sottoposti ad un breve riposo pomeridiano ne hanno dimostrata
l’indubbia influenza positiva sulle prestazioni in gara.
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Mathias Kleine-Möllhoff
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Le sensazioni durante lo sforzo:
un processo complesso
urante una competizione sportiva o un allenamento di alto livello, l’atleta richiede al proprio corpo il massimo sforzo
possibile, mettendolo a dura prova. L’esercizio muscolare genera sensazioni soggettive fortemente legate a tale sforzo,
che possono generare emozioni sia positive che negative. Per poter eccellere, l’atleta deve riuscire a sviluppare un approccio
orientato alla crescita e alla gestione della motivazione e del potenziale fisico per riuscire a controllare al meglio le sensazioni
percepite durante una competizione. Nel contesto della prestazione sportiva l’ambiente, la condizione, la motivazione
e la concentrazione sono fattori che aumentano la stimolazione del potenziale fisico permettendo di raggiungere al meglio
la prestazione di alto livello.
D
Frédéric Grappe Responsabile Prestazioni, squadra Groupama-FDJ di ciclismo
FOTOFERRARO
6. Lo sviluppo della forza
a forza muscolare è sempre più studiata quale capacità utile a molti aspetti del movimento, dall’ alta prestazione,
alla formazione fisica, al fitness e anche all’esercizio prescritto per fini terapeutici e riabilitativi.
Anche per raggiungere questi obiettivi nascono frequentemente nuove famiglie di esercizi e tecniche di allenamento con
sedute, almeno in apparenza, innovative. Le ricerche su queste novità sono diverse e interessanti ma hanno qualche difficoltà
a tenere il passo anche per l’approccio molto più complesso che si sta sviluppando: l’esercizio dà effetti biologici noti,
ma anche effetti indiretti di tipo comportamentale e sociale rilevanti. Tali effetti possono svilupparsi in modo positivo se
l’approccio è corretto e rispetta molte delle conoscenze scientifiche ormai consolidate. In questa breve rassegna sono riprese e
aggiornate in modo schematico alcune di tali conoscenze che si è cercato di collegare fra di loro proprio per meglio interpretare
le novità, che però agiscono sempre su un sistema biologico con caratteristiche e principi da tenere sempre presenti.
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Renato Manno
Scuola dello Sport, Coni
Università Telematica S. Raffaele, Roma
Note di Biologia
FOTOARCHIVIOFISI/PENTAPHOTO
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La valorizzazione del calcio femminile in Italia
pochi mesi dal Mondiale di Francia 2019, al quale la Nazionale femminile parteciperà a distanza di vent’anni
dall’ultima apparizione, si esamina lo stato dell’arte del calcio femminile in Italia, il suo posizionamento all’interno
del panorama europeo e l’importanza che ricoprono le strategie utilizzate per attirare l’interesse ed accrescere la visibilità
messe in atto nell’ultimo ventennio da alcune tra le principali Federazioni. L’esame di queste tematiche è la finalità
del project work “La valorizzazione del calcio femminile in Italia”, lavoro finale di ricerca della dodicesima edizione del corso
di Management Sportivo di CONI Scuola dello Sport e Luiss Business School. La ricerca si avvale del contributo di interlocutori
che ricoprono ruoli di primo piano nel panorama calcistico italiano, intervistati con modalità face-to-face (metodo Delphi).
Viene così scattata una fotografia dello stato del movimento calcistico femminile, facendone emergere i punti di forza,
le criticità delle quali tenere conto e i modelli internazionali cui fare riferimento.
A
Alessandro Colli
FOTO FAZZARI-RAMELLA
8. a pratica motoria e sportiva nella scuola primaria, oltre ad essere elemento indispensabile per la crescita e lo sviluppo,
promuove vissuti significativi ai quali i bambini attribuiscono grande importanza. Ciò rende le lezioni di Educazione fisica
e sportiva motivo di gioia e grande aspettativa nei giovani allievi, ma anche opportunità di crescita e di sviluppo di tutte
le dimensioni della personalità. In questa ottica si è sviluppato il percorso formativo del Progetto nazionale Sport di Classe –
promosso e realizzato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e dal Comitato Olimpico Nazionale
Italiano (CONI) – destinato alla promozione dell’Educazione fisica e sportiva nella scuola primaria. Nascono così I Quaderni
di Sport di Classe, che costituiscono utili strumenti a supporto di tutor e insegnanti di classe; una guida didattica contenente
informazioni per la progettazione e indicazioni metodologico-didattiche per l’insegnamento dell’Educazione fisica e sportiva
e la gestione della classe.
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Paolo Seclì Scuola dello Sport, Coni
Teresa Zompetti Strategia e Responsabilità Sociale, Coni
I Quaderni di Sport di Classe (parte prima)
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Promozione dell’educazione
fisica nella scuola primaria
FOTO GMT / PAGLIARICCI
9. www.calzetti-mariucci.it
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