Moduli calcistici con difesa a 3-4-3/3-4-2-1/3-4-1-2/3-3-4/4-4-2/4-3-3/4-3-1-2/4-2-3-1
Mirco Visentini
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Pagine da moduli calcistici difesa
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2 - I MODULI A 4 DIFENSORI: DOMANDE E RISPOSTE
2 - Le difese a 4 - I moduli a 4: domande e risposte
Il 4-4-2
fig. 72
Perché il 4-4-2?
Il 4-4-2 ha un senso innanzitutto perché i quattro difensori sono in grado
di coprire tutta la larghezza del campo ed è questo già un elemento ras-
sicurante. I centrocampisti, in fase offensiva, permettono di giocare
quando necessario spingendo in 4-2-4 perché i due esterni (il "7" e l' "11"),
che dovrebbero essere giocatori completi, con buone qualità sia in fase
difensiva che, soprattutto, in quella offensiva, possono con questo schema
diventare veri attaccanti con il "9" e il "10" che devono loro concedere
libere le fasce!
Cosa chiedere alla squadra in fase offensiva?
Alla squadra si chiede di cercare velocemente la profondità, utilizzando
i centrocampisti esterni o anche uno di quelli centrali, che vada a posi-
zionarsi tra il centrocampo e la difesa avversaria mettendo così l'accento
su un tipo di gioco che sfrutti la profondità piuttosto che il campo in lar-
ghezza con un'azione manovrata per vie laterali.
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Come si fa a prendersi lo spazio per ripartire?
Per prendere un po' di profondità non è necessario un pressing troppo
alto, perché la squadra si ritroverebbe troppo vicina alla porta avversaria
e non avrebbe abbastanza spazio per sfruttare la velocità dei centrocam-
2 - Le difese a 4 - I moduli a 4: domande e risposte
pisti esterni: dalla conoscenza del gruppo verrà la possibilità di sfruttare
al massimo le potenzialità di ogni giocatore. Potendo contare su giocatori
molto tecnici, allora si dovrà chiedere alla squadra di recuperare palla in
posizione molto avanzata mentre, in caso contrario, sarà meglio decidere
di arretrare di proposito, recuperando il pallone sui 40 metri e approfit-
tando della velocità di alcuni elementi piuttosto che della tecnica di altri!
E se l'avversario assume una posizione di attesa?
Si tenterà, contro un avversario attendista, di lasciargli la gestione del
pallone, oppure di giocare palla all'indietro in fase di possesso per farlo
salire: è una tattica abbastanza rischiosa perché un passaggio sbagliato
potrebbe dare all'avversario un'occasione decisiva per segnare.
Che caratteristiche sono auspicabili a livello individuale?
I difensori centrali devono essere bravi nel gioco aereo, ma avere anche
una forte personalità. Se possibile devono essere veloci, ma soprattutto
avere uno spiccato senso dell'anticipo. Devono saper leggere con atten-
zione le diverse situazioni di gioco, mentre i difensori laterali possono
essere scelti tenendo conto del fatto che uno dei due deve essere più por-
tato ad un atteggiamento offensivo rispetto all'altro. I centrocampisti cen-
trali devono essere complementari, uno con prevalenza di capacità
quantitative e l'altro di capacità qualitative, in grado sia di inserirsi per
creare sovrannumero che di lanciare le due ali con precisi passaggi lun-
ghi.
Ali e centrocampisti esterni sono spesso la chiave dello schema. Qualora
non riescano a dare un contributo sul piano offensivo sufficientemente
rilevante, la squadra rischierà di segnare molto poco e dovrà ripiegare nel
cercare soluzioni alternative con i palloni arretrati.
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In fase avanzata meglio giocare con due attaccanti; uno rapido, bravo tec-
nicamente e l'altro che dovrà girargli intorno con dei movimenti a semi-
cerchio, anch’egli veloce, bravo nell'uno contro uno offensivo e in grado
di giocare palloni importanti in profondità: fondamentale dal punto di
vista tattico che i due non entrino nelle zone di campo di competenza
2 - Le difese a 4 - I moduli a 4: domande e risposte
degli esterni. Devono lasciare le fasce libere ed essere in grado di giocare
tra loro, inserendosi alle spalle della difesa avversaria al momento giu-
sto.
Quando necessario si potrà anche chiedere a uno dei due di restare schie-
rato vicino ai difensori centrali e all'altro di posizionarsi fra la difesa e il
centrocampo con la possibilità che ne deriva di controllare la situazione
e di rientrare e creando, con tale posizione, problemi di marcatura agli
avversari, soprattutto all'inizio della partita.
Come allenare la fase offensiva e quella difensiva?
Sul piano difensivo, l’istruzione tattica inizierà dai particolari, analiz-
zando tutte le situazioni che si possono presentare in una partita. Dopo-
diché, i giocatori vanno istruiti sulle varie fasi di una partita undici contro
undici. È a partire da questa spiegazione generale che si possono ancora
correggere i vari comportamenti particolari. A livello offensivo, non serve
a molto insistere con situazioni “undici contro zero” – a meno di non es-
sere a inizio stagione – perché non è una situazione realistica. È più inte-
ressante creare delle difficoltà ai giocatori e analizzare sempre i vari
problemi, reparto per reparto e verificare nella partita reale per testare ciò
che è stato imparato e quanto lavoro c'è ancora da fare!
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Il 4-3-3
2 - Le difese a 4 - I moduli a 4: domande e risposte
fig. 73
Perché il 4-3-3?
Il 4-3-3 è uno schema abbastanza comune ed è comunque importante co-
noscerlo e poterlo adattare alle diverse soluzioni, anche nel corso di una
stessa partita. Un esempio: la squadra schiera tre attaccanti, due piuttosto
grossi, non molto veloci e il terzo abbastanza fragile fisicamente ma
molto tecnico: come schierarli? Si può chiedere ai primi due di pressare
alto per recuperare palla velocemente, facendo in modo che non ripartano
mai troppo lontani dalla porta avversaria. Quando si abbiano a disposi-
zione due ali veloci, si potrà chieder loro di arretrare un po' di più e,
quando avranno recuperato palla, potranno impostare il gioco sulle due
fasce pensando velocemente e avanzando in attacco altrettanto veloce-
mente.
Cosa chiedere alla squadra in fase offensiva?
Le caratteristiche degli attaccanti che si hanno a disposizione, sono de-
terminanti nella scelta dei migliori movimenti d’attacco che comunque è
necessario, ogni volta, insegnare alla squadra: sono movimenti da me-
morizzare, senza tuttavia aspettarsi che questi schemi possano essere re-
plicati con frequenza e facilità durante la partita. Ci sono altri fattori dei
quali bisogna tenere conto, come la creatività, la spontaneità, l'immagi-
nazione: più ci si basa sugli schemi e più vengono mortificate queste qua-
lità nei giocatori.
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Il punto cruciale, quindi, è trovare la giusta combinazione fra organizza-
zione e spontaneità, schemi predefiniti e talento, per dare ai giocatori
delle nozioni che potranno essergli utili nel giorno in cui nulla sembra
riuscire e questo senza tuttavia renderli simili a robot.
Non bisogna dimenticare che alcuni giocatori fanno fatica ad assimilare
2 - Le difese a 4 - I moduli a 4: domande e risposte
certi schemi e che il ruolo dell'allenatore è quello di semplificare le cose,
non di complicarle. Esistono interpretazioni diverse del modulo 4-3-3:
quella con un centravanti e due ali larghe, quella con due attaccanti vicini
e un trequartista, tre attaccanti schierati vicini per lasciare spazio sulle
fasce...
Cosa chiedere alla squadra in fase difensiva?
Di creare sempre la superiorità numerica, evitare gli 1 contro 1 o i 2 con-
tro 2 e disporre di un giocatore in più degli avversari, in ogni situazione.
È possibile che i due terzini salgano contemporaneamente: in questo caso,
il centrocampista centrale deve restare dietro, per fare in modo che la
squadra abbia sempre a disposizione tre difensori centrali. I due centrali,
appunto, devono essere forti, attenti, intelligenti e, se possibile, veloci.
Se non dovessero essere molto veloci, bisognerà allora valorizzare le loro
qualità di organizzatori. I due terzini dovranno aiutare di più, la tattica
del fuorigioco dovrà essere applicata più spesso per non trovarsi a difen-
dere contro giocatori più veloci in spazi allargati.
Durante la fase di pressing, come devono agire gli attaccanti?
Nel 4-3- 3 ogni giocatore deve occuparsi di ciò che avviene nella zona in
cui si trova. Deve rallentare la partenza dell'azione avversaria e disturbare
sempre il difensore, fino alla metà campo. Così facendo permetterà alla
squadra di guadagnare qualche secondo prezioso, dandogli la possibilità
di schierare le linee difensive in modo efficace.
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2 - Le difese a 4 - I moduli a 4: domande e risposte
fig. 74
Nella (fig. 74), i tre attaccanti mettono pressione alla linea difensiva av-
versaria schierata a tre giocatori. Nella (fig. 75), con una difesa a quattro,
viene neutralizzata o ritardata l'azione avversaria, grazie allo spostamento
del centrocampista con l' "8" e l' "11" che raddoppiano la marcatura.
fig. 75
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7. Visentini V6_Allenatore di calcio - Mirco Visentini 11/02/13 13.13 Pagina 101
In che modo progettare il lavoro a livello difensivo e offensivo?
A livello difensivo il lavoro prevede un inizio con analisi precisa delle
diverse situazioni che potranno presentarsi in partita, per trasporle prima
in un esercizio con avversari e poi in una partitella a tema.
2 - Le difese a 4 - I moduli a 4: domande e risposte
A livello offensivo, si deve insegnare ai giocatori qualche movimento e
qualche soluzione, tenendo sempre conto degli avversari che si dovranno
affrontare. Anche in questo caso occorrerà utilizzare lo stesso metodo
d'insegnamento utilizzato per la fase difensiva. A partire dal momento in
cui la squadra inizierà ad avere una buona base tecnica e delle conoscenze
approfondite, sarà interessante lavorare proponendo varie partite a tema,
sia per allenare le due fasi che per agire su altri aspetti determinanti:
- motivare i giocatori;
- non annoiarli con esercizi riguardanti concetti ripetuti mille volte e
straconosciuti senza annullare questa parte ripetitiva della didattica
comunque necessaria per ripassare le varie conoscenze.
Qualche esercizio
Esercizio 1 (fig. 76)
Partita a tema con 7 giocatori (3 difensori, 4 centrocampisti e il portiere)
contro 9 attaccanti. Questi ultimi devono segnare. I 7 in difesa, se recu-
perano il pallone, dovranno ripartire cercando di segnare in una delle tre
porticine poste oltre la linea di centrocampo.
fig. 76
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Esercizio 2 (fig. 77)
Partita 7 contro 7 in una metà campo, con le due squadre schierate con il
3-2-2. In questa partita si mette prima l'accento sul lavoro dei due attac-
canti, poi sulla relazione tra i due attaccanti e i due centrocampisti cen-
trali.
2 - Le difese a 4 - I moduli a 4: domande e risposte
fig. 77
Esercizio 3 (fig. 78)
Partita 3 contro 3, per esercitarsi nell'attacco al portatore di palla e nelle
coperture reciproche.
fig. 78
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