GIPS- Il Giornale Italiano di psicologia dello Sport, n° 20
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Pagine da gips giornale italiano di psicologia dello sport 20
1. GIORNALE ITALIANO
DI PSICOLOGIA DELLO SPORT
ESPERIENZE
Attività Fisica Adattata, geromotricità e
colloquio psicologico: un’esperienza con
anziani residenti in struttura
Roberta Benedetta Casti
Università degli Studi di Torino, Doctors in Movement Science Association
Riassunto
Questo lavoro presenta un’esperienza di Attività Fisica Adattata con anziani ospiti di una residenza socio-assisten-ziale.
L’esperienza si basa sulla geromotricità secondo metodo AGIEF (Associazione Insegnanti Educazione Fisica
Geromotricisti) in associazione con il colloquio, utile per costruire un rapporto positivo ed empatico durante l’attività
fisica. L’esperienza presentata ha coinvolto N = 11 anziani residenti (due uomini e nove donne) per un periodo di
circa due anni. I risultati mostrano un incremento delle abilità motorie e di alcuni aspetti psicosociali.
Parole chiave
Attività Fisica Adattata; metodo AGIEF; colloquio-movimento; grandi anziani istituzionalizzati; mantenimento abilità psico-fisiche
Summary
This paper presents an experience of Adapted Physical Activity with elders living in care facilities. The experience
is based on AGIEF method in association with colloquy, useful to create a positive and emphatic relationship during
physical activity. Presented experience included N = 11 elders (two men and nine women) for a period of above two
years. Results show an improvement of physical skills and some psychosocial aspects
Keywords
Adapted Physical Activity; AGIEF method; colloquy; elders living in care facilities; psycho-physical skills maintenance.
Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 20 - 2014 3
2. GIORNALE ITALIANO
DI PSICOLOGIA DELLO SPORT
RICERCHE
Effetti dell’attività motoria su paura di
cadere, equilibrio e deambulazione in
donne anziane ospiti in struttura residenziale
Paolo R. Brustio*/**, Daniele Magistro***/**, Stefano Ivaldi****, Marcella M. Caglio**/****, Emanuela Rabaglietti*/** e
Monica E. Liubicich*
* SUISM, Centro Servizi, Università degli Studi di Torino, Italia
** Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Torino, Italia
*** Institute of Development, Aging and Cancer, IDAC, Tohoku University, Japan;
**** Convitto Principessa Felicita di Savoia, Torino, Italia
Riassunto
Paura di cadere, problemi di equilibrio e deambulazione
sono spesso comuni nella popolazione anziana ospite di
strutture residenziali e si ripercutono negativamente su
benessere e qualità della vita. In un’ottica di prevenzione,
lo studio indaga l’effetto di un programma di attività moto-ria
su paura di cadere, equilibrio e deambulazione in un
gruppo di donne anziane non normative. Hanno parteci-pato
allo studio N = 36 donne anziane (età media = 83,6
± 6,4 anni), ospiti di una struttura residenziale, suddivise
in Gruppo Sperimentale (GS: età media = 84,4 ± 6,6 anni)
e Gruppo di Controllo (GC: età media = 82,6 ± 6,2 anni).
Il GS ha preso parte ad un programma di attività moto-ria,
condotto da Laureati Magistrali in Scienze Motorie,
finalizzato al mantenimento e miglioramento di equilibrio,
deambulazione e propriocezione. I risultati mostrano un
miglioramento di paura di cadere, equilibrio e cammino
nel GS, ed un decremento nel GC. Nel GS si evidenziano
anche differenze significative per le variabili indagate tra
inizio e fine del programma di attività motoria. Lo studio
evidenzia in un contesto istituzionalizzato il ruolo dell’atti-vità
motoria come strumento per ridurre la paura di cadere
e mantenere abilità motorie funzionali alla salute ed al
benessere dell’anziano.
Parole chiave
Paura di cadere; equilibrio; deambulazione; anziani istituzionalizzati; attività motoria.
Summary
Fear of falling, balance, and gait impairment are often common in ageing people living in care facilities and may lead
to a negative effect on the wellness and life quality. In a preventing view, aim of this study was to assess the effect of
a physical training on fear of falling, balance and gait performance in a sample of older women living in care facility.
Thirty-six older women living in care facility entered in the study (mean age = 83,6 ± 6,4 years), divided into an Experi-mental
Group (EC: mean age = 84,4 ± 6,6 years) and a Control Group (CG: mean age = 82,6 ± 6,2 years). The EG was
engaged in a physical training aimed to improve physical functions such balance and gait. The training was conducted
under the supervision of trainers graduated in Motor Sciences. Results underline improvement on fear of falling, balance,
and gait ability in the EG, while the CG shows a decrease. In addition the EG showed significant differences in conside-red
variables between baseline and post-test. The study underlines the role of physical activity for decreasing the fear of
falling and for maintaining physical fuctions, health and wellness for older living in care facilities.
Keywords
Fear of falling; balance; gait; elders living in care facilities; physical activity.
Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 20 - 2014 9
3. GIORNALE ITALIANO
DI PSICOLOGIA DELLO SPORT
RICERCHE
Personalità, ansia competitiva,
orientamento motivazionale
e clima motivazionale in nuotatori agonisti
Valentina Elisabetta Di Mattei*/**, Luca Lavezzari*, Alessandro Ambrosi* e Lucio Sarno*/**
*Università Vita Salute San Raffaele, Milano, Italia
**Ospedale San Raffaele, Dipartimento di Neuroscienze Cliniche, Milano, Italia
Riassunto
Recenti ricerche di psicologia dello sport hanno ipotizza-to
un legame tra alcune variabili che influenzano la pre-stazione
(ansia competitiva, orientamento motivazionale
e clima motivazionale) e i tratti di personalità. Questo
studio delinea un profilo di personalità sportiva di atleti
considerando tali variabili e mettendo in luce eventuali
differenze legate ad abilità sportiva e genere. La ricerca
ha coinvolto N = 213 nuotatori divisi in due sottogruppi
(n= 99 élite e n= 114 non élite). I risultati mostrano diffe-renze
significative: atleti di élite e non di élite si differen-ziano
in alcuni fattori di personalità e nell’ansia compe-titiva
cognitiva e somatica; maschi e femmine mostrano
differenze sia nella personalità ed ansia competitiva che
nell’orientamento motivazionale. Lo studio mette in luce
l’importanza della personalità come background psico-logico
che può influenzare variabili che discriminano gli
atleti per genere ed abilità sportiva.
Parole chiave
Psicologia dello sport; personalità; ansia; motivazione;
nuoto.
Summary
Recent sport psychology researches hypothesize a
relationship between some variables that influence per-formance
(competitive anxiety, goal achievement, and
motivational climate) and personality traits. This study
outlines a sport personality profile of athletes conside-ring
these variables, and highlighting any differences lin-ked
to gender or performance levels. The study involved
N = 213 swimmers divided in two subgroups (n= 99 elite
and n= 114 non elite). Results show significant differen-ces:
elite and non-elite athletes differ in some persona-lity
traits, in competitive cognitive, and somatic anxiety;
males and females show differences both in personality
and competitive anxiety both in achievement goal. This
study highlights the importance of personality as a
psychological background that can influence variables
that discriminated athletes for gender and performance
levels.
Keywords
Sport psychology; personality; anxiety; motivation; swim-ming.
Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 20 - 2014 17
4. GIORNALE ITALIANO
DI PSICOLOGIA DELLO SPORT
RICERCHE
Aspetti percettivi nell’apprendimento
motorio delle abilità coordinative in età scolare
Simona Nebiolo*, Giovanni Musella* e Emanuela Rabaglietti*/**
*Centro di Servizi SUISM, Università degli Studi di Torino
**Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Torino
Riassunto
I processi percettivi svolgono in termini evoluzionistici un ruolo
significativo nella vita dell’uomo. Il sistema nervoso si è evoluto in
modo da poter elaborare rapidamente le informazioni in ingresso per
rendere disponibile la risposta più efficace allo stimolo presentato.
In ambito sportivo l’attenzione visiva permette di comprendere la
traiettoria e la velocità di una palla o la direzione di movimento o di
un avversario. Lo stile attentivo cambia in relazione all’ambiente: gli
sport open skills richiedono un’analisi globale e rapida del campo
visivo, gli sport closed skills richiedono invece un’analisi più ristretta
del campo visivo. Questo studio presenta un’indagine esplorativa
svolta in ambito scolastico con un gruppo a sviluppo tipico ed un
gruppo con disturbi specifici di apprendimento, che ha come obietti-vo
quello di indagare l’attenzione visiva durante lo svolgimento di un
compito motorio in ambiente chiuso ed in ambiente aperto, attraver-so
il supporto della tecnologia eye-tracking. I risultati mostrano che
l’ambiente non ha inciso sia sull’esito del test che sull’attenzione dei
partecipanti di entrambi i gruppi.
Parole chiave
Attenzione; closed skills sport; open skills sport; eye-tracking.
Abstract
Perceptual processes carry out a significant role in evolutionary terms
in human life. The nervous system has evolved in such a way that
input information can be quickly processed in order to make available
the most effective response to the stimulus presented. In sports, vi-sual
attention enables people to understand the trajectory and speed
of a ball or the direction along which an opponent can be avoided.
The attentive style changes in relation to the environment: open skill
sports require a rapid and comprehensive analysis of the visual field,
whereas closed skill sports require a more limited visual field. This
study presents an exploratory survey conducted in schools with a typi-cally
developing group and a group with specific learning disorders,
which aims to investigate the visual attention during the execution of
a physical task both in an open and in a closed environment, through
the support of the eye-tracking technology. The results show that the
environment did not affect either the outcome of the test or the atten-tion
Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 20 - 2014 23
of the participants in both groups.
Keywords
Attention; closed skills sports; open skills sports; eye-tracking.
5. GIORNALE ITALIANO
DI PSICOLOGIA DELLO SPORT
RICERCHE
Influenza di genere ed età reale
sullo sviluppo dell’equilibrio posturale
misurato con la Pedana Prokin
nella media fanciullezza
Luisa Pizzigalli*/**, Francesca Magno**, Serena Leporati* e Alberto Rainoldi*/**
*Dipartimento di Scienze Mediche, Centro Ricerche Scienze Motorie, Università degli Studi di Torino
**SUISM Centro Servizi, Università degli Studi di Torino
Riassunto
Scopo della ricerca è indagare l’influenza che hanno genere ed
età reale, sullo sviluppo dell’equilibrio posturale statico in bambini
della scuola primaria. É stata utilizzata la Pedana Prokin PK 214 P
in modalità stabilometrica ed un accelerometro biassiale (TK-Trunk
Sensor) per la registrazione dei movimenti del tronco di 81 bambini
sani (37 maschi e 44 femmine, età media: 8 ± 1 anni). Il protoc ollo
sperimentale consisteva nel quantificare l’equilibrio statico in posi-zione
eretta bipodalica (BIPO) (60 sec.) e monopodalica (MONO)
(30 sec.), sia in appoggio sull’arto dominante sia controlaterale,
ad occhi aperti (OA) e occhi chiusi (OC), per un totale di sei prove
posturali per bambino. Il confronto di genere a 7 anni ed a 8 a nni
mostra come le femmine siano più stabili dei coetanei maschi.
Nel confronto tra età differenti, sia maschi che femmine di 8 anni
mostrano performance migliori nelle prove BIPO OC, MONO OA su
gamba destra e gamba sinistra rispetto ai bambini di 7 anni.
Parole chiave
Bambini; equilibrio posturale statico; genere; età reale.
Abstract
The aim of this study is to investigate gender and age influences on
postural static balance development in children. Eighty-one healthy
children (37 males and 44 females, 8 ± 1 years old) were asked to
perform stabilometric trials both in bipodalic (60 sec.) and monopo-dalic
(30 sec.) stance with and without visual inputs on a balance
platform (Prokin PK 214 P, Bergamo, Italy) associated to a trunk
accelerometer (TK-Trunk Sensor). Both in 7 and in 8 year groups
postural performances were found higher in girls than in boys. 8 years
old male and female showed better postural performances than 7
years groups, during bipodalic trials in eyes closed condition, and
monopodalic trials with visual inputs on both of the two lower legs as
a support.
Keywords
Children; static balance; gender; real age.
Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 20 - 2014 31
6. GIORNALE ITALIANO
DI PSICOLOGIA DELLO SPORT
RICERCHE
Disgrafia e attività motoria
nell’età della scuola primaria
Daniela Senarega*, Emilia Restani** e Valeria Palombo***
* Università degli Studi di Genova
** Pedagogista
*** Dottore Magistrale in Attività Motorie Adattate
Riassunto
Questo progetto di ricerca mira a recuperare i disturbi nell’apprendimento della scrittura attraverso l’attività motoria
mirata, ma anche a prevenire le difficoltà che questi disturbi creano. Lo studio ha messo in evidenza come l’attività
motoria, svolta con un preciso protocollo, possa migliorare in modo determinante le difficoltà disgrafiche in bambini
frequentanti il primo anno della scuola primaria.
Parole chiave
Disgrafia; attività motoria; bambini.
Summary
This research project aims to recover from disorders in writing learning through physical activity, but also to prevent dif-ficulties
that these disorders create. The study shows how physical activity, conducted thanks to a precise protocol, may
improve significantly the dysgraphic difficulties for children attending first year of primary school.
Keywords
Dysgraphia; physical activity; children.
Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 20 - 2014 39