Storyteller a chi? Cristiano Carriero, Muster Fiordirisorse
Social network e opportunità per il business BCC giovani ancona
1. Social Network e Opportunità per il Business
Cristiano Carriero | BCC Giovani Ancona, 5 febbraio 2016
2. Non sono gli strumenti a fare
la differenza, ma l’attitudine.
Oggi come ieri.
3. Cosa imparerai?
• Ad utilizzare Facebook per il Business
• Imparerai che Twitter non è un social
network solo perVip
• Che Linkedin non un CV Online
• Che non puoi fare a meno del content
marketing (e di un blog)
13. Facebook e i social sono un
progetto a lungo temine
• Dimostrate di essere interessati agli altri, prima di vendere i
vostri prodotti.
• Rispondete a questa domanda: quali problemi risolvete?
• Con quali competenze?
• Le persone riconoscono voi e la vostra azienda come
“autorevole” in un determinato settore.
14. Facebook risponde a tre bisogni
(su 5) della piramide di Maslow.
Ed è gratis.
24. 1)Essere su Facebook perché è di moda
2)Non conversare e non interagire
3)Usare solo pubblicità tradizionale
4)Creare profili personali per aziende
5)Fare spam tramite messaggi privati
27. Le tendenze dicono che i giovani
preferiscono altri social, meno
di massa, più esclusivi
28.
29. Instagram è anche
Business
▪ Gli inserzionisti usano Instagram per raccontare storie creative
relative alla loro azienda servendosi delle immagini e adesso
potranno usare anche le inserzioni di Instagram. Al momento, è
possibile acquistare le inserzioni di Instagram tramite Power
Editor, l'API pubblicitaria di Instagram e alcuni partner di
marketing di Facebook.
▪ Come per le inserzioni di Facebook, è possibile usare foto o video
e le opzioni di targetizzazione di Facebook per le inserzioni di
Instagram.
▪ L'estensione della disponibilità e la semplificazione dell'acquisto
delle inserzioni di Instagram aumentano le possibilità degli
inserzionisti di connettersi con le persone.
30.
31. Snapchat: il social dei
Millennials
▪ C’è una nuova generazione che si affaccia sul mercato del lavoro
e sono i ragazzi nati dopo il ’90: sono chiamati Millennials e
trattano la comunicazione in maniera molto differente da come la
trattiamo noi
▪ Per molti il Social Network preferito è Snapchat, un fenomeno
dilagante in USA. Qual è la differenza con Facebook? I post
durano tra i 10 minuti e le 24 ore, niente rimane, il visual e il video
sono al centro dell’attenzione, l’esperienza è più personalizzata.
▪ Le aziende si stanno interessando a questo social perché
permette di dialogare con un target di clienti che si fa sempre più
interessante e dirompente: i Millennials appunto.
32. Per cui stiamo parlando di una
grande opportunità del PRESENTE
33. ll successo del marketing su Facebook non
dipende da Facebook ma dalla tua azienda,
dai tuoi prodotti e dai tuoi servizi. Dalla
coerenza tra i valori del brand e ciò che
viene comunicato quotidianamente sul Social
Network, attraverso i post e gli interventi.
36. Coerenza con il marchio
▪ Focalizzatevi sempre prima sui valori del brand. La vostra pagina non
deve essere, non deve essere “originale”, ma deve essere coerente.
Non è richiesto a tutte le aziende di fare qualcosa di GIOVANE sui
social, anche perché Facebook non è più un posto per giovani.
▪ Se invece siete un brand per ragazzi iniziate ad esplorare nuovi
territori, su tutti Snapchat, già utilizzato da diversi brand per parlare
con un target che poco vuole avere a che fare, oggi, con Facebook.
▪ Ricordate che, se c’è una cosa che non bisognerebbe mai fare,
quando si parla di marketing, è proporre campagne che danneggino
il brand o comunichino messaggi non in linea con il posizionamento
aziendale.
41. Elementi da considerare in
una strategia dei contenuti
▪ Un blog per aggiornare i miei clienti
▪ Video per raccontare la mia azienda
▪ Newsletter/ DEM per dare informazioni utili ai miei
clienti
▪ Social Network per parlare a pubblici diversi con
toni di voce diversi
▪ Contenuti gratuiti quali ebook, pdf o video per
tenere in caldo i miei contatti
50. Il video è, attualmente, lo strumento
virale più utilizzato su Facebook
51.
52. Video Marketing su
Facebook
▪ I video “nativi”, ovvero quelli caricati direttamente su
Facebook generano più interazione, perché vanno in
auto-play, dimenticatevi dei tempi in cui li caricavate su
Facebook e li condividevate.
▪ Video di 5-10 secondi o di 30-40 sono ideali per generare
curiosità e interesse. Per raccontare delle storie ci si può
spingere (di poco) oltre il minuto.
▪ Per caricare un video oggi ci vogliono pochi secondi.
Ricordatevi di includere nelle vostre strategie di marketing
tutorial, interviste, usi inediti del prodotto.
53. Oggi registrare dei video con uno
smartphone e caricarli attraverso
una rete 4G è un gioco da ragazzi
54. 1) Mini guide video sull’uso dei propri prodotti
2)Video su qualcosa di creativo che è possibile
fare con i propri prodotti e servizi
3) News che ruotano attorno all’universo di
riferimento dell’azienda
Idee di contenuti video per l’azienda
55. Individuate chi sono i personaggi
che bucano il video anche
nella vostra organizzazione
59. Nella fase di lancio è da valutare
attentamente l’impiego di un piccolo
budget nella promozione pubblicitaria in
Facebook, magari per testarne l’efficacia.
L’advertising
61. 1) Semplifica la tua inserzione
2) Invoglia gli utenti a visitarla
3) Utilizza un’immagine
4) Concentrati sull’esperienza
dell’utente
5) Valuta e modifica
66. Efficace come un video,
molto meno costoso
▪ Slideshow permette agli inserzionisti di creare con facilità
inserzioni video da immagini fisse. Carica da tre a sette immagini
fisse, provenienti da un video esistente, da un sevizio fotografico o
da immagini d'archivio della nostra libreria e scegli la lunghezza
dello slideshow, da 5 a 15 secondi.
▪ Slideshow riduce il tempo e le risorse necessari per la produzione
dei video e, grazie alle dimensioni minori del file, consente di
mostrare inserzioni accattivanti alle persone che usano dispositivi
di base o dispongono di una connettività debole.
▪ La funzione Slideshow sarà implementata in Power Editor e
Gestione inserzioni nella prossime settimane.
72. Non rinunciare agli strumenti tradizionali
Una telefonata è sempre una buona idea!
73. Ricapitolando
• Facebook sta evolvendo, ciò che funzionava fino a qualche
anno fa non è detto che funzioni ancora
• Le parole d’ordine sono Ads, creatività, video e lead
generation
• Chi si occupa di Facebook deve conoscere bene il brand, più
marketing, meno Facebook
• Bisogna ottimizzare tempo, risorse e investimenti, Facebook
non è un gioco e i social occupano molto tempo. Devono
convertire, per cui le vostre azioni vanno monitorate con gli
strumenti adeguati.
• Facebook è uno strumento all’interno di un ecosistema di
content marketing: probabilmente il più impattante, ma va pur
sempre alimentato con altri tool e social.
76. Considerazioni su
Twitter
▪ Twitter non è un social network ma uno strumento di microblogging,
almeno fino a quando confermerà il limite del 140 caratteri (si parla
di estenderlo addirittura a 10.000). Il che vuol dire che richiede una
grande capacità di sintesi ma soprattutto di “connessioni”
▪ A differenza di Facebook non è bidirezionale. Io ti posso seguire e tu
puoi non seguire me. Questa è una convenzione alla base di Twitter:
ti seguiranno solo se avrai qualcosa di interessante da dire.
▪ La parola d’ordine è Nicchia: non sparate nel mucchio come la
macchina che gira in centro con il megafono. Non è quello il modo
per risultare interessanti. Per trarre soddisfazioni d questo social
dovete parlare ad una nicchia.
77. Siate sintetici (per ora)
Scegliete uno/due argomenti forti
Scegliete chi seguire
78. Uno dei problemi più grandi, nell’approccio
a Twitter, è l’ego. Chi ha pochi follower
abbandona pensando che questo è un social
solo perVip.
Cosa vera in parte, quando può diventare
una delle fonti più autorevoli da consultare
per avere le informazioni di cui abbiamo
bisogno.
Ma io non sono famoso…
79.
80. 1) Presentatevi in maniera chiara
2) Scegliete due argomenti forti
3) Dividete i vostri contatti in liste
4) Interagite, dimostrando il
vostro know how
5) Usatelo per risparmiare tempo,
non per perderlo.
81.
82.
83.
84.
85. Considerazioni su
Linkedin
▪ Stiamo parlando di un social network professionale e come tale va
utilizzato. Dando per scontato che non sono “utili” le foto al mare, i party
e i commenti sulle partite a meno che non siate giornalisti sportivi, il
consiglio è quello di trattarlo come un’estensione della propria
professione.
▪ Non vendete, non cercate clienti: cercate piuttosto di dare valore al
vostro lavoro quotidiano. Condividete piuttosto quello che avete
imparato, le vostre esperienze quotidiane, ciò che fa la differenza. Ciò
che vi siete appuntati su un taccuino e che non volete perdere.
▪ Linkedin non è solo un social network utile a trovare lavoro. È utilissimo
a migliorare la propria posizione, a dialogare con i soggetti interessati, a
rafforzare la reputazione del singolo e dell’azienda per la quale lavora
se utilizzato in maniera strategica.
94. I post di Pulse (basta impostare il proprio
profilo in inglese) sono un ottimo modo per
condividere il proprio know how con la
rete, parlando ai propri stakeholder e non
solo. Si usa come un normale blog.
Linkedin è un social attivo
104. Ringraziamenti
• Presidente Dott. Giulietti e il CDA
• Direttore Generale Dott. Dalmas Domenico
• Federazione Marche BCC e Federcasse per
l’ospitalità e l’iniziativa a respiro nazionale per i
Giovani
• Comitato organizzativo Giovani Soci BCC di
Ancona