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Sommario
•  riferimenti teorici (i pilastri)
•  le competenze obiettivo (cosa riusciamo a
   sviluppare e potenziare)
•  l'antropologia (le convinzioni che ci guidano
   circa gli uomini e le donne che incontriamo)
•  la metodologia (come si usa)
•  i punti di forza rispetto alla società odierna
   (perché questo orientamento oggi)
I riferimenti teorici
      ( i pilastri)
Riferimenti teorici (1/4)
   Il costruzionismo sociale e il carattere
   linguistico della realtà
•  Il significato si costruisce in modo
   consensuale, attraverso l’uso del linguaggio.
•  Il Sé è un testo, una costruzione frutto di
   interazioni linguistiche
•  Il reale è il prodotto dell’attribuzione di
   significati individuale e collettiva
Riferimenti teorici (2/4)
  Il pensiero narrativo
•  Esistono due modi di pensare: pensiero
   narrativo vs. pensiero paradigmatico
   (Bruner, 1986).
•  Il pensiero narrativo presenta caratteri e
   finalità propri ed è alle fondamenta di
   specifiche competenze cognitive.
Riferimenti teorici (3/4)
  La psicologia culturale: le storie come
  strumenti cognitivi
•  Le storie sono strumenti culturali attraverso i
   quali l’individuo, nel corso del suo sviluppo,
   cerca di padroneggiare la realtà e di
   scambiare significati. (Smorti, 2003)
Riferimenti teorici (4/4)
  La pedagogia narrativa
•  Il narratore-educatore è un animatore-
   facilitatore in grado di stimolare le narrazioni
   e il loro ascolto (non è colui che ha l’accesso
   ai veri significati).
•  Costruzione di una cassetta degli attrezzi per
   la gestione dei messaggi e per l’attribuzione
   di significati
le competenze
        obiettivo
(cosa riusciamo a sviluppare
         e potenziare)
Orientamento
come palestra delle competenze.
   Le competenze obiettivo

EMPOWERMENT - Rendere le
persone capaci di individuare propri
obiettivi e di reperire le risorse interne
ed esterne per raggiungerli.
Le competenze obiettivo (1/6)

• essere capaci di dare una
  struttura all’esperienza (mettere
  ordine nel caos)
  “Beato colui che può dire «allorché», «prima che»
  e «dopo che»! Avrà magari avuto tristi vicende, si
  sarà contorto dai dolori, ma appena gli riesce a
  riferire gli avvenimenti nel loro ordine di
  successione si sente così bene come se il sole gli
  riscaldasse lo stomaco”.
                         Robert Musil, L’uomo senza qualità
Le competenze obiettivo (2/6)

• essere capaci di selezionare e
  organizzare le informazioni

  “Le storie aiutano coloro che cercano
  comprensione separando la trama dallo sfondo, e gli
  eroi o i cattivi che stanno al centro della trama dalla
  schiera delle comparse e dei manichini”.
                             Z. Bauman, Vite di scarto, 2004
Le competenze obiettivo (3/6)

• essere capaci di attribuire senso e
  significato a ciò che ci accade e a
  ciò che facciamo

  Attraverso le storie costruiamo i nostri “quadri
  di valori” attraverso i quali diamo un senso alle
  azioni
Le competenze obiettivo (4/6)

• essere capaci di socializzare le
  interpretazioni, le emozioni, i
  progetti
Le competenze obiettivo (5/6)

• Essere in grado di costruire e
  ricostruire la propria identità.

  L’identità come somma dei racconti, delle storie,
  delle narrazioni viste, sentite, giocate, esperite.
  L’orientamento come tentativo di tenere insieme i
  racconti rendendoli disponibili per ulteriori
  costruzioni.
Le competenze obiettivo (6/6)

• essere capaci di immaginare e di
  progettare azioni future
L'antropologia
(le convinzioni che ci guidano circa gli
   uomini e le donne che incontriamo)
Le convinzioni che ci guidano (1/4)

L’essere umano è un organismo
fondamentalmente degno di fiducia,
capace di valutare la situazione interna e
esterna, di comprendere se stesso, di fare
scelte essenziali riguardo ai successivi passi
nella vita e di agire in base a queste scelte.
             (C. Rogers, Potere personale, 1978)
Le convinzioni che ci guidano (2/4)

L’autonomia, la capacità decisionale,
il controllo e il potere di ogni soggetto
sulla propria vita e sulle proprie scelte sono
dei valori fondamentali per la
costruzione di società democratiche
Le convinzioni che ci guidano (3/4)

La mente non è una macchina, la
mente è un “discorso” che si costruisce
attraverso l’interazione tra le persone in
determinati contesti
Le convinzioni che ci guidano (4/4)

Siamo una specie narrante. La
narrazione è lo strumento attraverso il
quale gli uomini comprendono le loro
azioni. La letteratura è uno strumento
cognitivo prima che un insieme di prodotti
linguistici.
La metodologia

  (come si usa)
La metodologia (1/3)
•  Il lavoro di gruppo finalizzato alla
   produzione di testi e alla loro interpretazione.
                                            il fotolinguaggio
                          la lettura ad alta voce e l’ascolto
                                            il racconto orale
                                         la scrittura creativa
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                                       la canzone e il canto
                                        Le narrazioni-guida
La metodologia (2/3)
•  Il colloquio centrato sulle soluzioni:
   costruire narrazioni “progressive”, ancorate al
   traguardo da raggiungere e capaci di mettere
   a frutto le risorse delle persone.

                                       Stimoli narrativi
                                Ascolto e osservazione
                                Negoziazione dei ruoli
                         e definizione di percorsi brevi
La metodologia (3/3)

• Il monitoraggio e la valutazione con
  strumenti qualitativi, finalizzati
  all’autoconsapevolezza e allo sviluppo e
  alla rilevazione della percezione di
  autoefficacia e dell’agentività
                                                 role play
                    diari di bordo cartacei e multimediali
                        interpretazione dei testi prodotti
I punti di forza rispetto
  alla società odierna
     (Perché questo
    orientamento oggi)
I punti di forza
L’orientamento narrativo risponde a:
1.  Frantumazione identitaria (fine delle grandi narrazioni)
2.  Fine dei periodi di transizione e moltiplicazione delle
    possibilità di scelta: necessità di ri-orientamento
    continuo o di una metodologia che potenzi e stimoli la
    competenza decisionale e di controllo attivo
3.  Invasione di messaggi e di informazioni: necessità di
    filtri critici e di capacità di attribuire significato e valore
4.  Crisi di partecipazione nelle democrazie: necessità di
    conferire potere alle persone e di dare significato alle
    loro azioni
5.  Crisi dei sistemi dell’istruzione, della formazione e del
    lavoro centrati sulle discipline e sulle competenze
    tecnico-professionali: necessità di lavorare sulle
    competenze trasversali

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Presentazione Metodologia Orientamento narrativo

  • 1.
  • 2. Sommario •  riferimenti teorici (i pilastri) •  le competenze obiettivo (cosa riusciamo a sviluppare e potenziare) •  l'antropologia (le convinzioni che ci guidano circa gli uomini e le donne che incontriamo) •  la metodologia (come si usa) •  i punti di forza rispetto alla società odierna (perché questo orientamento oggi)
  • 3. I riferimenti teorici ( i pilastri)
  • 4. Riferimenti teorici (1/4) Il costruzionismo sociale e il carattere linguistico della realtà •  Il significato si costruisce in modo consensuale, attraverso l’uso del linguaggio. •  Il Sé è un testo, una costruzione frutto di interazioni linguistiche •  Il reale è il prodotto dell’attribuzione di significati individuale e collettiva
  • 5. Riferimenti teorici (2/4) Il pensiero narrativo •  Esistono due modi di pensare: pensiero narrativo vs. pensiero paradigmatico (Bruner, 1986). •  Il pensiero narrativo presenta caratteri e finalità propri ed è alle fondamenta di specifiche competenze cognitive.
  • 6. Riferimenti teorici (3/4) La psicologia culturale: le storie come strumenti cognitivi •  Le storie sono strumenti culturali attraverso i quali l’individuo, nel corso del suo sviluppo, cerca di padroneggiare la realtà e di scambiare significati. (Smorti, 2003)
  • 7. Riferimenti teorici (4/4) La pedagogia narrativa •  Il narratore-educatore è un animatore- facilitatore in grado di stimolare le narrazioni e il loro ascolto (non è colui che ha l’accesso ai veri significati). •  Costruzione di una cassetta degli attrezzi per la gestione dei messaggi e per l’attribuzione di significati
  • 8. le competenze obiettivo (cosa riusciamo a sviluppare e potenziare)
  • 9. Orientamento come palestra delle competenze. Le competenze obiettivo EMPOWERMENT - Rendere le persone capaci di individuare propri obiettivi e di reperire le risorse interne ed esterne per raggiungerli.
  • 10. Le competenze obiettivo (1/6) • essere capaci di dare una struttura all’esperienza (mettere ordine nel caos) “Beato colui che può dire «allorché», «prima che» e «dopo che»! Avrà magari avuto tristi vicende, si sarà contorto dai dolori, ma appena gli riesce a riferire gli avvenimenti nel loro ordine di successione si sente così bene come se il sole gli riscaldasse lo stomaco”. Robert Musil, L’uomo senza qualità
  • 11. Le competenze obiettivo (2/6) • essere capaci di selezionare e organizzare le informazioni “Le storie aiutano coloro che cercano comprensione separando la trama dallo sfondo, e gli eroi o i cattivi che stanno al centro della trama dalla schiera delle comparse e dei manichini”. Z. Bauman, Vite di scarto, 2004
  • 12. Le competenze obiettivo (3/6) • essere capaci di attribuire senso e significato a ciò che ci accade e a ciò che facciamo Attraverso le storie costruiamo i nostri “quadri di valori” attraverso i quali diamo un senso alle azioni
  • 13. Le competenze obiettivo (4/6) • essere capaci di socializzare le interpretazioni, le emozioni, i progetti
  • 14. Le competenze obiettivo (5/6) • Essere in grado di costruire e ricostruire la propria identità. L’identità come somma dei racconti, delle storie, delle narrazioni viste, sentite, giocate, esperite. L’orientamento come tentativo di tenere insieme i racconti rendendoli disponibili per ulteriori costruzioni.
  • 15. Le competenze obiettivo (6/6) • essere capaci di immaginare e di progettare azioni future
  • 16. L'antropologia (le convinzioni che ci guidano circa gli uomini e le donne che incontriamo)
  • 17. Le convinzioni che ci guidano (1/4) L’essere umano è un organismo fondamentalmente degno di fiducia, capace di valutare la situazione interna e esterna, di comprendere se stesso, di fare scelte essenziali riguardo ai successivi passi nella vita e di agire in base a queste scelte. (C. Rogers, Potere personale, 1978)
  • 18. Le convinzioni che ci guidano (2/4) L’autonomia, la capacità decisionale, il controllo e il potere di ogni soggetto sulla propria vita e sulle proprie scelte sono dei valori fondamentali per la costruzione di società democratiche
  • 19. Le convinzioni che ci guidano (3/4) La mente non è una macchina, la mente è un “discorso” che si costruisce attraverso l’interazione tra le persone in determinati contesti
  • 20. Le convinzioni che ci guidano (4/4) Siamo una specie narrante. La narrazione è lo strumento attraverso il quale gli uomini comprendono le loro azioni. La letteratura è uno strumento cognitivo prima che un insieme di prodotti linguistici.
  • 21. La metodologia (come si usa)
  • 22. La metodologia (1/3) •  Il lavoro di gruppo finalizzato alla produzione di testi e alla loro interpretazione. il fotolinguaggio la lettura ad alta voce e l’ascolto il racconto orale la scrittura creativa la scrittura cinematografica e l’utilizzo di audiovisivi la canzone e il canto Le narrazioni-guida
  • 23. La metodologia (2/3) •  Il colloquio centrato sulle soluzioni: costruire narrazioni “progressive”, ancorate al traguardo da raggiungere e capaci di mettere a frutto le risorse delle persone. Stimoli narrativi Ascolto e osservazione Negoziazione dei ruoli e definizione di percorsi brevi
  • 24. La metodologia (3/3) • Il monitoraggio e la valutazione con strumenti qualitativi, finalizzati all’autoconsapevolezza e allo sviluppo e alla rilevazione della percezione di autoefficacia e dell’agentività role play diari di bordo cartacei e multimediali interpretazione dei testi prodotti
  • 25. I punti di forza rispetto alla società odierna (Perché questo orientamento oggi)
  • 26. I punti di forza L’orientamento narrativo risponde a: 1.  Frantumazione identitaria (fine delle grandi narrazioni) 2.  Fine dei periodi di transizione e moltiplicazione delle possibilità di scelta: necessità di ri-orientamento continuo o di una metodologia che potenzi e stimoli la competenza decisionale e di controllo attivo 3.  Invasione di messaggi e di informazioni: necessità di filtri critici e di capacità di attribuire significato e valore 4.  Crisi di partecipazione nelle democrazie: necessità di conferire potere alle persone e di dare significato alle loro azioni 5.  Crisi dei sistemi dell’istruzione, della formazione e del lavoro centrati sulle discipline e sulle competenze tecnico-professionali: necessità di lavorare sulle competenze trasversali