Il Parco Agricolo di Prato: un processo dal basso per lo sviluppo locale
1. Il Parco Agricolo di Prato: un processo dal basso
per lo sviluppo locale
David Fanfani
Associazione Parco Agricolo di Prato
Dipartimento di Urbanistica e Pianificazione del Territorio,
Università di Firenze
Seminario
Biodiversità agricola nei parchi naturali. Uso
sostenibile:esperienze a confronto
Biocentro Villa Pertusati
Rosignano Marittimo , 9 Novembre 2012
2. L’area agricola di Prato nel contesto del parco della piana promosso dalla Regione
5. Il progetto per il parco agricolo di Prato: una azione
progettuale dal basso
• 2007. Nel contesto di un lavoro di ricerca/azione promosso
dall’Università si costituisce un primo “forum” di attori locali
per la promozione del Parco Agricolo di Prato (Ass.ni di
categoria, Culturali e sociali, Circ. Sud, soggetti
tecnico/scientifici)
• Il forum avvia una prima fase di promozione e
sensibilizzazione sul tema del valore e potenzialità
dell’agricoltura periurbana;
• 2010. Il forum si formalizza come Associazione (di
associazioni, 15) , integrata da un Comitato
Tecnico/Scientifico e da una Consulta degli operatori agro
alimentari
6. Un modello di riferimento per
l’azione sul Parco Agricolo di Prato
(fonte Terres en Villes, 2008)
14. Comune di Prato, andamento imprese agricole (v.a. e percentuale) iscritte CCIAA
(fonte ns. elaborazione su dati CCIAA Prato)
Iscrizioni alle tre associazioni agricole di categoria presenti in Provincia e Comune di Prato, agg. anno 2008.
(fonte CIA, Coldiretti e UPA).
24. Le attività in corso 2011-12
• Nov. 2011, Seminario di approfondimento sul Parco della Piana nel
quadro degli scenari per l’agricoltura locale, e delle buone pratiche in
corso;
• Attività di costruzione di un “disciplinare di produzione partecipato”
con gli operatori di qualità territoriale e di promozione della
biodiversità;
• Collaborazione con agricoltori e amministrazioni locali per progetto
pilota di ricostruzione di filiere cerealicole locali (pane e pasta. La
“bozza di Prato”) ed in particolare di cultivar tradizionali (es. gentile
rosso, senatore cappelli, verna,etc): filiera del pane “GranPrato” a
km 0;
• Progetto pilota per la realizzazione di un percorso ciclo pedonale in
area agricola per riconnettere l’area sud/est con il parco pubblico di
Cascine di Tavola, come dorsale per riattivare economie legate alle
produzioni agricole e ai beni culturali (con Comune di Prato e
Regione, Progetto Interreg IV C)
25. Il progetto pilota per il
percorso ciclo
-pedonale S.Giorgio a
Colonica-Cascine di
Tavola
Il nuovo percorso nel territorio
del comune di Prato
26. Città etrusca di Gonfienti
Fattoria medicea di Cascine di Tavola
St.Giorgio/St.Maria a colonica
Il progetto pilota nel contesto del Parco della PIana
27. Il progetto per il parco della Piana: la rete della mobilità lenta
28. Temi ed obiettivi strategici del progetto pilota
• Connettere la parte est della frangia urbana di Prato con la Fattoria
medicea di cascine di Tavola e, più a nord con la città etrusca di Gonfienti
• Rendere accessibile al pubblico, con modalità di percorso “dolce”,l’area
agricola di pianura di maggior pregio del territorio di Prato
• Rafforzare e promuovere i valori storico/culturali ed agricoli, sostenendo
attività e servizi per il pubblico (es. visite guidate, acquisto diretto dei
prodotti agricoli, ospitalità rurale, agricoltura sociale, etc)
• Sostenere, con i vari partners e stakeholders, la promozione di una
agricoltura fondata su buone pratiche agronomiche, per produzioni di
qualità e diversificate e per il miglioramento dell’ambiente e del
paesaggio rurale.
29. Il progetto pilota: quali obiettivi specifici
• Connessione e raccordo del sistema fruitivo pratese con
quello del parco della piana e dei comuni adiacenti;
• Messa in valore e rigenerazione di un’area agricola di alto
interesse agronomico/produttivo , ambientale e storico
culturale;
• Costituzione di un percorso lento come «infrastruttura
verde» cui ancorare un più vasto sistema di connessioni,
risorse e funzioni per sviluppare l’identità economica e
paesaggistica del parco agricolo;
• Avvio di un percorso di progettazione condivisa con le
istituzioni locali, gli attori economici ed associativi e, in
particolare, gli agricoltori;
• Promuovere il coordinamento e l’integrazione di politiche
locali e di settore
30. Il progetto pilota: azioni intraprese
• Studio ed inquadramento conoscitivo sull’area (uso del
suolo, patrimonio storico ed ambientale, criticità);
• Approfondimento delle caratteristiche agricole dell’area e
delle modoalità di conduzione (assetti proprietari, tipi di
contratto d’uso, )
• Questionari ed interviste qualitative con alcune aziende
campione ;
• Sviluppo di una prima visione progettuale;
• Charrette di studio e progettuale con i peer partners del
Progetto Periurban Parks e con gli esperti dei comuni della
piana e confronto con agricoltori;
• Workshop di scambio e co-progettazione per l’area pilota
con gli attori ed istituzionali locali e della piana: Comune
di Prato, Urban center
31. Principali partner del progetto pilota
• Amministrazioni pubbliche: Regione Toscana,
Provincia di Prato, Comune di Prato
• Società di servizio pubblico: Autorità di bacino, Genio
Civile, Consorzio di Bonifica, Soprintendenza ai Beni
Ambientali e Culturali ;
• Università di Firenze (Facoltà di Agraria, Architettura e Ingegneria
Civile) ;
• Associazioni agricole di categoria ;
• Agricoltori e proprietari delle aree.
32. Le attività per il coinvolgimento degli attori locali
2011/2012
• Definizione del quadro della struttura proprietaria e delle
modalità di conduzione agricola ;
• Ricostruzione delle caratteristiche agricole e territoriali
ante “rivoluzione verde”;
• Interviste con agricoltori residenti ed abitanti per cogliere
le propensioni al cambiamento e le opinioni rispetto agli
orientamenti progettuali;
• Costruzione di forum o workshop di co-progettazione per
la ridefinizione del progetto e per la individuazione di
obiettivi condivisi;
• Individuazione delle azioni prioritarie e dei possibili
supporti economici
40. Area Progetto: Nodi e reti. Percorsi di mobilità dolce e principali aziende e
strutture interessate dal progetto pilota
Aziende agricole (10)
Ospitalità rurale e vendita diretta S.Giorgio a Colonica:
Riorganizzazione produttiva Nuova porta e servizi per il parco
multifunzionale
Cascine di Tavola:
Recupero di aree pubbliche per Studio di un progetto agro Nuovo sentiero ciclo pedonale
azienda agricola sperimentale e paesaggistico di dettaglio principale connessioni con le
recupero del paesaggio agrario su di aziende agricole e gli edifici di
storico una azienda pilota pregio circostanti
41. Visione
strategica e prime
esplorazioni
progettuali
agro paesaggistiche
La porta del parco:
Podere regno di Sotto a
S.Giorgio
Assetti agrari
Pluriproduttivi e
Rigeneraizone del
Paesaggio:
Le aziende Ceri e
Colzi
42. La filiera del pane di Prato “GranPrato” a km 0:
obiettivi del progetto
• Contribuire al mantenimento delle aziende agricole remunerando
adeguatamente le produzioni e sganciandole dal mercato globale;
• Mantenere una specificità e tipicità produttiva agroalimentare del
luogo;
• Orientare verso una agricoltura sostenibile dal punto di vista
ambientale e verso la pluri produttività legata alle buone pratiche
agronomiche le aziende locali;
• Adottare un approccio incrementale nella consapevolezza che non
si può modificare in poco tempo l’impostazione colturale ed
aziendale di molte imprese agricole;
• Realizzare un prodotto che valorizzi le competenze locali e
responsabilizzi il consumatore rispetto all’importanza
dell’agricoltura anche come produttrice di servizi e beni pubblici;
43. La filiera del pane di Prato “GranPrato” a km 0
• Un progetto partecipato che nasce “dal basso” con il
coinvolgimento di 5 aziende agricole (circa 500ha), 2 Molini ,
4 forni più due ulteriori punti vendita;
• È avviato nel Luglio 2011 dalla associazione Parco Agricolo di
Prato, con il comitato tecnico scientifico e la Consulta degli
operatori agroalimentari della Associazione;
• Il progetto è definito in forma condivisa con gli stakholders,
attraverso riunioni di confronto e verifica;
• Nel settembre 2012 parte la fase pilota di vendita del Pane
prodotto con grano di Prato e trasformato in farina tipo 1 e
pane prodotto con lievito madre a lievitazione naturale;
• I consumatori sono attratti e soddisfatti dal prodotto: al
momento si vendono circa 500 kg di pane Gran Prato la
settimana;
44.
45. La filiera del pane di Prato “GranPrato” a km 0:
sviluppo del del progetto dopo la fase pilota
• Consolidare la filiera in forma strutturata con il concorso delle
associazioni agricole di categoria CIA e Coldiretti ed artigiane
coinvolte (CIA, Coldiretti, Confartigianato);
• Varare l’accordo di filiera incentrato sul disciplinare agricolo e
di panificazione;
• Ampliare la vendita del prodotto anche a punti vendita
attraverso la definizione di misure che garantiscano il
consumatore (p.e. realizzazione di un timbro per il pane);
• Ampliare il numero degli agricoltori coinvolti ed inserire
anche una parte di coltivazione di grani tradizionali (o antichi)
con pratiche di tipo biologico o biodinamico.,
46.
47. Problematiche/ambiti di lavoro aperti
• Difficoltà di integrazione fra le politiche e competenze dei
diversi livelli amministrativi;
• Superare la (sempre meno) diffusa visione “marginale” del
ruolo dell’agricoltura;
• Superare l’atteggiamento di scoraggiamento di molti
agricoltori e sviluppare un processo di empowerment e
“progettualità attiva”;
• Garantire finalmente una adeguata stabilità e tutela delle
aree agricole, sia da usi urbani che da pressioni
dell’insediamento;
• Fondamentale agire su tre “registri”: regolativo (usi del
suolo e fiscalità), pianificazione integrata urbano-rurale;
governance strategica “dal basso” per visioni condivise.